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Inghilterra – Norvegia 8-0: prova di forza delle padrone di casa

L’Inghilterra gioca un primo tempo perfetto contro la Norvegia e chiude sul 6-0, mentre nella seconda frazione di gioco realizza altre due reti lanciando un chiaro segnale alle pretendenti al titolo con la vittoria più ampia nella storia del torneo.

I momenti chiave della gara
12′ Stanway trasforma un calcio di rigore
15′ Hemp raddoppia
28′ White segna il terzo con freddezza
34′ Mead porta sul 4-0 l’Inghilterra di testa
38′ la numero 7 segna il suo secondo personale
41′ White realizza il 6-0
66′ Russo batte Pettersen
81′ White segna la terza rete personale con un tap-in

Riepilogo della gara
L’Inghilterra aveva segnato solo un gol alla Norvegia nelle qualificazioni nella storia di WEURO, e tutto faceva presagire a una partita equilibrata tra le due avversarie del Gruppo A. Ma così non è stato.

Dopo un inizio equilibrato, l’Inghilterra sblocca il risultato con un rigore di Georgia Stanway dopo un fallo di Maria Thorisdóttir su Ellen White. Dopo soli quattro minuti le inglesi raddoppiano con Lauren Hemp abile a deviare in rete un cross basso di Beth Mead. Il terzo gol nasce su un errore di Thorisdóttir che per eccesso di sicurezza si fa soffiare il pallone da White; la calciatrice si invola verso la porta e con freddezza trafigge Guro Pettersen. Mead segna il 4-0 di testa e subito dopo raddoppia con una splendida azione personale dentro l’area, mentre sul finire del primo tempo White sigla il 6-0.

Nella ripresa l’Inghilterra segna altri due gol: al 66′ con Alessia Mia Russo e all’82’ con Mead che realizza la terza rete personale della gara.

UEFA Player of the Match: Beth Mead (Inghilterra)
“Veloce, potente, dal dribbling ubriacante e determinata, ha segnato ed è stata un pericolo costante per la difesa avversaria”. – Team osservatori tecnici UEFA

Statistiche

  • L’Inghilterra in soli 45 minuti eguaglia il record di gol segnati in una partita intera di UEFA Women’s EURO (Germania-Inghilterra 6-2 nel 2009; Inghilterra-Scozia 6-0 nel 2017).
  • L’Inghilterra non è riuscita a segnare in due delle ultime 16 partite della fase finale di Women’s EURO.
  • La Norvegia non è riuscita a vincere per la prima volta dopo sette partite e per la prima volta in sette partite non è riuscita a segnare nel primo tempo.

Le formazioni
Inghilterra: Earps; Bronze, Bright, Williamson, Daly (Greenwood 57′); Stanway (Scott 80′), Walsh; Kirby (Toone 57′); Mead, White (Russo 57′), Hemp (Kelly 70′)
Norvegia: Pettersen; T. Hansen, Mjelde, Thorisdottir, Blakstad; Bøe Risa (Maanum 59′), Syrstad Engen; Sævik (Bergsvand 46′), Graham Hansen (Eikeland 75′), Reiten (Terland 84′); Hegerberg (Bizet Ildhusøy 75′)

Ellie Brazil annuncia di aver firmato, con il Tottenham, un contratto di tre anni

L’attaccante Ellie Brazil, 23 anni, ha firmato un contratto con il Club fino al 2024, con opzione di rinnovo per un altro anno, e arriva dopo quattro anni al Brighton & Hove Albion. Nelle prime fasi della sua carriera, Ellie ha attraversato il sistema giovanile del Derby County prima di trasferirsi a Birmingham City. Da lì, si è assicurata il trasferimento alla Fiorentina nel 2017/18, dove ha giocato 20 volte, di cui tre in UEFA Women’s Champions League.

Capocannoniere del Brighton nel 2018/19, Ellie ha collezionato in totale 60 presenze in campionato con il club della costa meridionale mentre era sulla scena internazionale. Ha rappresentato l’Inghilterra in cinque fasce d’età dall’Under 17 all’Under 23 e ha fatto parte del squadra che è arrivata terza nel Campionato UEFA Under 17 femminile nel 2016. Più di recente, è stata convocata nella rosa Under 23 delle Lionesses ad aprile.

Il suo nuovo allenatore, Rehanne Skinner, ha dichiarato: “Sono davvero felice di dare il benvenuto a Ellie negli Spurs. Avendo avuto un’esperienza significativa nelle squadre giovanili dell’Inghilterra e giocato a calcio per club in casa e in Europa, ha una vasta base di esperienza che migliorerà la squadra, essendo molto giovane lei ha anni davanti a sé ed avrà certamente un ottimo proseguo di carriera. Ellie è un’attaccante versatile, laboriosa e impegnata, e aggiungerà un’ulteriore dimensione alla nostra linea d’attacco”.

Calcio+15: Le Serenissime vincono il Torneo delle Selezioni Territoriali

Sono le ragazze de Le Serenissime ad aggiudicarsi il successo del Torneo delle Selezioni Territoriali Under 15, sviluppato nell’ambito del progetto Calcio+15, dedicato alle giovani calciatrici di tutto il territorio. Nella finale per il primo e il secondo posto, le giovani atlete hanno superato le coetanee della Selezione Ticino per 4-2 ai tempi supplementari. Terzo posto per la Longobarda, che si è imposta per 4-1 su Tirrenica, mentre Magna Grecia e Franciacorta chiudono rispettivamente al quinto e sesto posto (5-1).

Credit Photo: FIGC – Federazione Italiana Giuoco Calcio

Maria Sole Ferrieri Caputi: “Sono felice perchè ogni mattina mi alzo e coltivo questo sogno”

Nei giorni scorsi a parlare, durante la conferenza stampa organizzata dall’Associazione Italiana Arbitri nella sede della Figc. è stata la livornese Maria Sole Ferrieri Caputi.
Il direttore di gara toscano il prossimo anno dirigerà gare della Serie A maschile, risultando la prima donna della storia del calcio italiano, questo uno stralcio delle parole del fischietto classe ’90:
“I miei inizi? Trovai un volantino fuori da scuola e da li è partito tutto. Il calcio da bambina era una passione grande, ma i miei genitori non erano molto favorevoli che io giocassi, era tutta un’altra epoca. Il pregiudizio maschile è stato un problema finché riusciva a ferirmi, quando l’ho preso per ciò che è  ha iniziato a darmi forza. Oggi l’Aia ci impone gli stessi test degli uomini e  io non sento più quelle barriere di chi diceva lei non può perché non ce la vogliamo. Ora a lavoro ho chiesto il part time per concentrarmi sulla carriera arbitrale. Sono fortunata perchè sono arrivata a questo livello lavorando e facendo dei sacrifici. Sono felice perchè ogni mattina mi alzo e coltivo questo sogno”.

Esordio amaro per le nostre ragazze, e tanti passi a ritroso da parte di tutti

Con la Francia si sapeva che non sarebbe stata una partita facile, magari nessuno si aspettava di prendere 5 goal in un solo tempo, che forse se le transalpine non avessero tolto il piede dall’acceleratore, nella ripresa potevano essere anche di più. Purtroppo la prima gara di questo europeo ci ha messo di fronte una squadra sicuramente non alla nostra portata come le altre due formazioni che compongono il nostro girone, ma contro una serie di testa, programmata e votata dagli addetti ai lavori per vincere questa competizione.  

Quello che dispiace di più in assoluto è stato da una parte vedere certe reazioni della carta stampata che nelle edizioni di ieri prima della gara, portavano sul palmo di mano queste ragazze e che invece oggi in molti casi le hanno orribilmente mortificate e fatte a pezzi 

Sì, perché forse chi vi scrive ha sperato troppo che il calcio femminile non si portasse dietro i difetti del tifo del maschile e invece… Alla prima sconfitta tutti scendono dal carro, ognuno salva e tifa solo le atlete delle loro squadre di club, ognuno grida contro quelle dei club che non sopportano, ognuno dimentica con chi e come siamo arrivati a questo europeo, dimenticando terribilmente quanto di buono è stato fatto, dando più peso a quella che è stata probabilmente l’unica partita sbagliata delle ragazze, dal 2019 a oggi, a prescindere dai risultati.  

Ma la domanda che mi faccio è la seguente: questa nazionale, seppur da me come da tanti colleghi criticata nelle scelte della ct Bertolini di  non convocare: Greggi, Serturini e Guagni, si merita comunque di passare dalle stelle alle stalle senza neppure le prossime due prove d’appello che sarebbero davvero alla nostra portata? 

E poi mi chiedo fortemente: tutto questo entusiasmo e questa aspettativa che si era creata prima della partita e dell’esordio delle nostre ragazze era giustificata? O era una mossa studiata a tavolino per cercare di nascondere la sabbia del flop maschile sotto il tappeto, e caricare sul carro il nascente entusiasmo attorno del calcio femminile, dove la nazionale ne è il faro indiscusso? Pur sapendo, infatti, che a livello europeo non siamo ancora al pari di super potenze quali la Francia, ho letto sia in diversi quotidiani sportivi di carta stampata come in quelli on line che le ragazze avrebbero potuto vincere questo europeo. Capisco tutto ma non esageriamo, anche perché parliamo di ragazze che solo ultimamente si sono affacciate al calcio che conta soprattutto a livello europeo, dove hanno dovuto da dilettanti prima cercare di colmare il gap tecnico che è sempre esistito negli anni fra il nostro movimento e quello estero. Perché chi celebra ora il calcio femminile italiano e ce lo vuole vendere come la scoperta del momento, ci vendeinvece solo una grossa e immensa bufala. 

In Italia si è sempre giocato a calcio femminile, e la nazionale è sempre esistita, ma fino a quando ai club maschili non si “quasi” imposto di dover investire per mantenere la categoria anche nel settore giovanile e in quello femminile, gli investimenti erano meno che zero, anzi in alcuni casi erano le ragazze stesse che pagavano di tasca propria per poter giocare. Poi, come ho sempre affermato, il grosso delle simpatie è arrivato dal mondiale dove sempre queste ragazze hanno fatto tanto bene, mentre i nostri ragazzi erano a casa, e allora qualcuno nei piani alti ha voluto cercare di diversificare e sviare l’interesse anche sul calcio in rosa. 

Dunque non facciamo gli ipocriti e cerchiamo di gettare fumo negli occhi, caricando a pallettoni un ambiente che conosce benissimo i suoi limiti strutturali e tecnici e che ugualmente in questi anni ha avuto la maturità e la forza come nel surf di cavalcare le onde giuste e di prendersi il giusto spazio che negli anni scorsi gli era stato sempre negato. 

Per la gara con la Francia c’è poco da dire, loro giocavano un altro sport, e le nostre ragazze si sono viste solo quando nel secondo tempo le francesi hanno fatto decrescere i ritmi del motore e hanno operato anche dei cambi conservativi e allora ecco che si è vista una parvenza d’Italia. Giovedì sono sicuro che vedremo un’altra formazione fin dal primo minuto di gioco, perché questo gruppo non si meritava di perdere in questa maniera e perché ci scontreremo contro una formazioni di pari livello, inoltre l’orgoglio ferito farà il resto. 

Come sempre Forza Ragazze!!! 

Austria – Irlanda del Nord 2-0: Schiechtl e Naschenweng regalano la vittoria alle austriache

Con la vittoria per 2-0 contro l’Irlanda del Nord, salgono le speranze per l’Austria di qualificarsi ai quarti di finale di UEFA Women’s EURO 2022. L’Irlanda del Nord sarà invece matematicamente fuori dal discorso qualificazione. Se la Norvegia non batterà l’Inghilterra nella partita serale.

I momenti chiave della gara
19′ Schiechtl porta in vantaggio l’Austria con una deviazione su punizione
42′ il tiro di Dunst deviato sulla traversa da Burns
88′ Naschenweng raddoppia su un altro assist di Puntingam

La partita in breve
Dopo la sconfitta contro l’Inghilterra maturata nei minuti iniziali, l’Austria si riscatta nella seconda giornata contro l’Irlanda del Nord e vince 2-0 rilanciandosi in classifica. Le austriache partono forte e devono aspettare solo 19 minuti per passare in vantaggio. Su una punizione battuta dal limite dell’area da Sarah Puntingam, la terzina destra Katharina Schiechtl arriva prima di tutte e con una deviazione al volo porta in vantaggio le austriache.

La partita non è spettacolare ma non mancano le occasioni da entrambe le parti. Quando la gara sembra ormai destinata sull’1-0, ecco che le austriache raddoppiano con Naschenweng, abile a raccogliere un lancio lungo di Putingam e battere il portiere avversario con una conclusione potente e precisa.

Visa Player of the Match: Barbara Dunst (Austria)
“Pericolosa in attacco sulla fascia, ha avuto un impatto positivo sulla gara sia in fase di possesso che non”. – Team osservatori tecnici UEFA

Statistiche

  • L’Austria ha perso solo una volta in sette partite di fasi finali di Women’s EURO escludendo le sconfitte ai rigori.
  • Il gol della terzina destra Schiechtl è stato il suo ottavo in 62 partite con la nazionale austriaca.
  • L’Irlanda del Nord ha perso le ultime cinque partite tra tutte le competizioni

Formazioni
Austria: Zinsberger; Schiechtl, Wenninger, Schnaderbeck (Georgieva 46′), Hanshaw; Hickelsberger-Füller (Naschenweng 73′), Zadrazil, Puntigam, Höbinger (Feiersinger 46′), Dunst; Billa (Makas 85′)
Irlanda del Nord: Burns; McKenna (Magee 73), Nelson (McDaniel 86′), McFadden, Vance; Furness (Andrews 79′), Callaghan (C McGuiness 86′), McCarron, Holloway; Wade, K McGuiness (Wilson 79′)

Prossima tappa
L’Irlanda del Nord torna venerd’ al St Mary per l’attesissima sfida contro i padroni di casa dell’Inghilterra, mentre l’Austria chiuderà il Gruppo A contro la Norvegia a Brighton & Hove.

Lucia Di Guglielmo, Nazionale Femminile: “Qualificazione ancora alla portata, pensiamo a giovedì”

Esordio amaro per la Nazionale di Milena Bertolini che all‘Europeo di Inghilterra viene sconfitta dalla quotatissima Francia.
Troppo forte la truppa transalpina che si conferma squadra pronta a puntare alla vittoria finale. Nel post gara in casa Azzurra a parlare è stata Lucia Di Guglielmo, classe ’97 della Roma entrata nel corso della ripresa, che ha dichiarato:
“Dobbiamo partire dalla reazione del secondo tempo, ma ora azzeriamo per poi ripartire. Sapevamo che la Francia era favorita e che contro di loro sarebbe stata difficile.
La qualificazione è ancora alla portata e quindi dobbiamo pensare a giovedì. C’è da analizzare la partita e capire ogni singolo errore, non ci dobbiamo sentire fenomeni quando facciamo grandi partite e non ci dobbiamo sentire nullità quando commettiamo errori. 
“Sì, nel secondo tempo siamo entrate con un atteggiamento diverso e con una forza di volontà che ci contraddistingue. Dovremmo ripartire da questo”.

 Credit Photo: Andrea Amato

Anteprima UEFA Women’s EURO 2022: guida alle partite di martedì

Definito come il ‘girone della morte’ alla vigilia di UEFA Women’s EURO 2022, il Gruppo B non ha disatteso le aspettative con Germania e Spagna che hanno vinto e convinto alla prima giornata.

Le spagnole si sono imposte per 4-1 subendo un gol solo nei primissimi minuti, mentre la Germania ha fatto ancora meglio segnando un poker alla Danimarca senza subire gol.

Ecco una breve guida alla seconda giornata di martedì.

Danimarca – Finlandia
La Danimarca aveva messo fine ai 22 anni di regno della Germania nei quarti di finale del 2017, piazzandosi al secondo posto di quell’edizione. Per questo in molti si aspettavano un’altra vittoria delle danesi nella prima giornata. Invece la Danimarca ha subito la più pesante sconfitta in gare ufficiali dal 5-0 con la Norvegia nella partita inaugurale della prima fase a gironi del 1997. Come sottolineato da Pernille Harder dopo la gara, questa Danimarca è molto cambiata rispetto a cinque anni fa e deve trovare rapidamente l’amalgama giusta con le giovani promesse della squadra. Contro la Finlandia però non potrà contare sulla forte e giovane attaccante Katherine Kühl, espulsa contro la Germania.

La Finlandia è sempre stata considerata un’outsider del girone, ma ha dato del filo da torcere alla Spagna nonostante il 4-1 finale suggerisca il contrario. La storia però è dalla sua parte: la Finlandia infatti ha battuto la Danimarca nell’ultimo WEURO in Inghilterra, nel 2005, superando un girone molto difficile all’esordio nel torneo, e ha ripetuto l’impresa nella prima partita di quattro anni fa ad Helsinki da padrona di casa. Riusciranno a centrare la terza vittoria al Milton Keynes?

La statistica: il gol di Linda Sällström contro la Spagna non è stato solo l’unico gol segnato nel primo minuto di una partita di Women’S EURO da quando nel 1997 è stata istituita la fase a gironi, ma ha anche fatto di lei la più anziana marcatrice della Finlandia in una fase finale del torneo, che si aggiunge al record di più giovane dopo l’unico altro gol in una fase finale: contro l’Inghilterra nel 2009.

Germania – Spagna

Già prima delle prestazioni di venerdì di entrambe le squadre, questa era una delle gare più attese della fase a gironi. E con la possibilità di qualificarsi matematicamente in caso di vittoria in base alle combinazioni dei risultati, entrambe sicuramente giocheranno a viso aperto.

Le tedesche saranno felici di tornare a Brentford, dove hanno disputato una partita all’altezza del loro periodo d’oro che ha attraversato più di due decenni dalla metà degli anni ’90, ma anche la Spagna non ha nulla da invidiare in attacco alle tedesche anche in assenza delle infortunate Alexia Putellas (che ha guardato da bordo campo con la maglia di Virginia Torrecilla) e Jenni Hermoso.

La statistica: le due squadre hanno pareggiato 1-1 a Middlesbrough a febbraio, con le reti di Alexia e Lea Schüller (all’88’).

Michele Mafficini, Virtus Padova: “Il gruppo è unito, il prossimo anno puntiamo alla C”

Nei giorni scorsi dopo l’esperienza sulla panchina della Virtus Padova Michele Mafficini è stato nominato nuovo direttore sportivo del club veneto. Segno di continuità quindi nel club che disputerà il torneo di Eccellenza regionale con ambizioni importanti.
Abbiamo raggiunto lo stesso dirigente per qualche battuta sulla scorsa stagione e su quella alle porte.

Sig. Mafficini è il nuovo direttore sportivo del club, quali sono gli obiettivi per la prossima stagione?
Gli obiettivi che la Virtus si pone per la prossima stagione sono quelli che erano nel mirino l’anno scorso ed anche nella precedente, anche se l’ultima si è rivelata migliore in crescendo e continuità ed ha regalato una vittoria del Girone di qualificazione in Campionato ed una finale di Coppa Italia Regionale, punti dai quali si vuole ripartire come minimo per conseguire il “doblete”, cioè promozione in serie C e vittoria della Coppa Italia”.

Quali sono le motivazioni che l’hanno spinta a cambiare ruolo?
“La motivazione principale che mi ha spinto a provare l’esperienza da Direttore Sportivo nel Calcio Femminile è il desiderio di completare il mio percorso professionale iniziato tanto tempo fa nel calcio maschile, avendo allenato in tutte le categorie maschili e femminili giovanili e di prima squadra, fra dilettanti e professionisti.
La concomitante assenza cronica di chi doveva svolgere questo compito alla Virtus Padova nella scorsa stagione, fattore che è pesato in alcuni frangenti nonostante il grande impegno di tutti a sopperire a questa mancanza, che però ha creato disagi specie alla squadra Primavera oltre che alla Prima Squadra, mi ha ulteriormente spinto a ricoprire un incarico di fondamentale responsabilità per l’organizzazione di una Società Sportiva nel Calcio Femminile”.

Quali sono le esperienze ed insegnamenti che da ex allenatore porterà con se nel nuovo ruolo dirigenziale?
“Conto di portare con me, dalla precedente esperienza come allenatore, la passione e l’impegno costante che metto sempre in ogni annata agonistica, insieme ad una certa dose di autocontrollo maturata nel tempo in panchina, visto il mio carattere impulsivo e sanguigno.
Non pretendo di dare insegnamenti a nessuno, credo che nella vita ci sia da imparare sempre, se mi verrà richiesto qualche consiglio in merito a situazioni a me già note sarò ben disponibile a parlarne, altrimenti ripongo sempre molta fiducia facendo riferimento all’intelligenza delle persone con le quali mi trovo ad interagire”. 

Il campionato appena concluso è stato complessivamente positivo ma con alcuni momenti di difficoltà: qual è stato il momento di svolta?
“Il Campionato appena concluso è stato si positivo, con due chiavi di volta che ne hanno decretato il “timbro”.
La prima, in positivo appunto, è stata la capacità di reazione del gruppo ai momenti di sollecitazione o di svantaggio in campo, con le tre vittorie in sette giorni verso fine girone ed il successo in rimonta da 0:2 con il San Massimo che hanno dato idea del carattere del gruppo.
Una frustata in negativo è stato il gol subito al 119′ nella Finale di Coppa Italia di Caorle del 25 aprile, dove si era recuperato uno 0:2 che poco lasciava presagire di buono, mantenendo la parità ad un soffio dai calci di rigore. Sono ancora convinto che l’avremmo portata a casa ai penalty e che questo ci avrebbe dato la spinta emotiva per fare un playoff totalmente diverso da quanto visto”.

Qual è stata la forza della squadra ovvero quella caratteristica che vi ha permesso di lottare e crederci fino alla fine?
La grande forza della squadra è stata l’unione di intenti umani e sportivi, nel carattere e nel gioco appunto, con nessuna “primadonna” ma una grande compagine di ragazze semplici ed umili, pronte ad affrontare con coraggio e determinazione qualsiasi situazione”.

Le ragazze si sono sempre impegnate ed hanno lottato, nei playoff c’è stata una battuta d’arresto, ha dei rimpianti?
“Rimpianti legati al lavoro fatto insieme alla squadra no, l’unico appunto è da concentrare sulla rosa corta, conseguenza del mancato lavoro di impostazione ad inizio anno e di monitoraggio in corsa da parte di una Direzione Sportiva assente, anzi, mai presente anche minimamente telefonicamente, nemmeno nei momenti in cui la squadra ha ottenuto dei risultati importanti quali la vittoria del Girone con 46 punti in 18 partite, il superamento del Girone Eliminatorio di Coppa Italia a punteggio pieno e la conseguente vittoria in Semifinale ed approdo alla Finale”.

Complessivamente si ritiene soddisfatto della stagione passata?
“Complessivamente mi sento molto soddisfatto della passata stagione: la fiducia dei miei Dirigenti Diego Mellon e Paolo Basso insieme alla complicità nel lavoro coi miei collaboratori Ivana Riboldi e Mirco Baraldo, fattori che mi hanno fatto propendere per fermarmi qui a ricoprire un incarico molto impegnativo ma avvincente al contempo, sono i motivi che mi hanno spinto a fare tutto con grande passione nel recente passato ed a continuare a farlo per il futuro…la grande sintonia creatasi con le calciatrici del club mi ha fatto stare sereno sempre, di più nel momento di passare da una responsabilità tecnica ad una dirigenziale come ho potuto realizzare in base alla proposta dei Dirigenti”.

Bitonto: colpo Renatinha e permanenza per Chiara Pernazza

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Nelle ore scorse due ufficialità di mercato con un nuovo arrivo ed una conferma in casa Bitonto, team ai nastri di partenza della prossima Serie A di calcio a 5.
Il club pugliese, infatti, ha reso noto l’arrivo di Renata Adamatti, meglio nota come Renatinha.
La calcettista classe ’93, nata a Caixa do Sul, dopo alcune apparizioni con il Brasile ha abbracciato la nazionalità italiana.
In Serie A, l’ex di Ternana e Florentia arrivata dall’Italcave Real Statte, vanta 250 gol  e nelle 13 partite con l’Italia ha messo a segno 16 reti.
Permanenza in nero-verde poi per Chiara Pernazza,  laterale classe ’96 nel giro della Nazionale di futsal di Francesca Salvatore, che nella scorsa stagione ha giocato già in Serie A con il club del presidente Silvano Intini.

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