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Como Women-Roma Calcio Femminile si giocherà al Sinigaglia

Il Como Women affronterà domani, nell’ultima giornata di Serie B, la Roma Calcio Femminile, ma la gara si giocherà in un palcoscenico importante.
La società ha infatti comunicato che il match si disputerà allo Stadio Comunale “Giuseppe Sinigaglia” di Como. L’incontro si giocherò alle ore 15:00, con ingresso gratuito. Si entrerà dal Gate 11, Largo Stefano Borgonovo, e sarà aperta solo la tribuna centrale.
La dirigenza lariana ha ringraziato per il supporto e nel rendere possibile questo evento il sindaco di Como Mario Landriscina, l’assessore per la sicurezza Elena Negretti, l’assessore allo sport Paolo Annoni, la società Como 1907, il prefetto di Como Andrea Polichetti, il questore Leonardo Biagioli e il comandante dei Vigili del Fuoco Claudio Giacalone.
Photo Credit: Wikipedia

La Juventus è pronta per la Finale di Coppa Italia e punta al “tripletino”

Coppa Italia Femminile 2021/22, l’ edizione numero quarantotto, ci siamo: domenica 22 maggio, allo stadio Paolo Mazza di Ferrara, sapremo chi fra Juventus e Roma alzerà al cielo l’ ultimo trofeo italiano della stagione. Le bianconere, dopo Scudetto e Supercoppa Italiana, puntano il “tripletino”, mentre le giallorosse vogliono bissare il successo nella scorsa edizione.

Juventus-Roma, finale di Coppa Italia, chiuderà di fatto la stagione sportiva riservata ai club e si giocherà domenica 20 maggio con fischio d’inizio alle 14.15. La direzione della sfida è stata affidata a Maria Sole Ferrieri Caputi della sezione di Livorno che sarà assistita da Veronica Martinelli di Seregno e Massimiliano Bonomo di Milano, mentre il quarto ufficiale sarà Andrea Bordin di Bassano del Grappa.

Vincere la “Coppa” in campo femminile, rispetto al maschile, oltre che all’assegnazione del Trofeo, ha solamente la qualificazione alla Supercoppa Italiana, in quanto il successo finale non assegna alcun posto nelle competizioni europee.

Se dovesse essere la Juventus Women a conquistare la Coppa Italia, le bianconere sarebbero la prima squadra a vincere Scudetto, Coppa Italia e Super coppa Italiana nella stessa stagione dai tempi del Brescia 2015/2016 , allenato dall’attuale ct della Nazionale donne Milena Bertolini e ricco di giocatrici che domenica si sfideranno su schieramenti opposti.

La capitana dell’epoca Valentina Cernoia sarà infatti sulla sponda bianconera con Boattin, Rosucci, Girelli, Gama, Bonansea e Lenzini, mentre su quella giallorossa ci saranno Linari e Serturini .

La precedente edizione della Coppa Italia 20/21 è stata vinta dalla AS Roma, che domenica cercherà di conquistare il secondo titolo consecutivo. Nella scorsa edizione, le capitoline ebbero la meglio sul Milan dopo i calci di rigore in quanto il risultato era ancora bloccato sullo 0-0 dopo la disputa dei tempi supplementari.

Entrambi gli allenatori possono contare sulle proprie rose a pieno regime.

Joe Montemurro, che è un tecnico che ogni tanto ama variare la disposizione in campo delle proprie giocatrici, potrebbe optare per un 4-3-3 con Bonansea, Girelli e Cernoia, ma con quest’ultima che potrebbe essere schierata anche in posizione più arretrata. Azzardando un pronostico di formazione, del primo minuto, potrebbe essere:

Juventus (4-3-3): Peyraud; Lenzini, Gama, Sembrant, Boattin; Caruso, Rosucci, Junge-Pedersen; Bonansea, Girelli, Cernoia

Annamaria Serturini, AS Roma: “La qualificazione in Champions è un punto di partenza, domenica possiamo fare la storia”

La Roma ha pubblicato un video con una lunga intervista ad Annamaria Serturini in vista della finale di Coppa Italia Femminile di domenica contro la Juventus. Ecco le sue parole.

Sulla stagione.
«Sicuramente è stata una stagione impegnativa, abbiamo affrontato tanti infortuni e difficoltà con il Covid, ma è stata una stagione bella e ricca di soddisfazioni. Ci manca l’ultimo passo, speriamo di festeggiarlo al meglio»

Sul gruppo.
«La nostra forza è stata il gruppo, è chiaro. Partita dopo partita si vedeva sempre di più il potenziale della squadra ed è ovvio che quando i risultati arrivano cerchi di guardare in alto. Giornata dopo giornata ci siamo unite verso l’obiettivo, la qualificazione in Champions rappresenta il lavoro e i sacrifici fatti da ogni ragazza, è un percorso iniziato 4 anni fa ma è un punto di partenza, non di arrivo».

Sulle 100 presenze con la Roma.
«Un traguardo che sognavo, quando ho visto tutte quelle persone al Tre Fontane mi sono detta “oggi dobbiamo fare la storia”. Ho raggiunto le 100 presenze, abbiamo vinto e ho segnato: la partita perfetta. Ho sentito di avere una responsabilità importante quando ho indossato la maglia della Roma, sin dal primo giorno della presentazione a Piazza di Spagna. È qualcosa di inspiegabile e di unico, spero di aver trasmesso questo sentimento anche ai tifosi, che ci danno la carica e l’energia, grazie a loro si va oltre la fatica e le difficoltà. Spero ci saranno anche domenica, abbiamo bisogno di loro». 

Sulle parole di ieri di Bartoli.
Il capitano ha ragione, possiamo fare la storia. L’abbiamo fatta già con la qualificazione in Champions, ci manca l’ultimo sforzo. Dobbiamo essere unite e compatte, con le nostre forze possiamo toglierci l’ultima soddisfazione, sarebbe la ciliegina sulla torta. Ok raggiungere la Champions, ma alzare un trofeo è diverso».

Sulla finale.
«Ci sono buone sensazioni, ci prepariamo anche al caldo che troveremo domenica a Ferrara. È ovvio che il peso della finale si sente, ma dobbiamo essere concentrate e libere di testa. Un po’ di responsabilità la sentiamo, ma vincere di nuovo la Coppa Italia conta tanto, sarebbe bello rifesteggiare dopo la vittoria dell’anno scorso. Con la Juve in campionato abbiamo avuto due partite toste e contro di loro abbiamo giocato alla pari, dovremo essere sicuramente più scaltre di loro e sfruttare ogni opportunità al meglio. Sappiamo le loro potenzialità ma anche i loro punti deboli. Sarà una finale combattuta e speriamo di vincerla».

Credit Photo: Domenico Cippitelli

Playmakers, Legacy e Calcio+: le attività SGS in occasione della UEFA Women’s Champions League di Torino

Prosegue il percorso di accompagnamento alla UEFA Women’s Champions League in programma domani all’Allianz Stadium di Torino da parte del Settore Giovanile e Scolastico, attraverso numerose iniziative di carattere formativo, educativo e promozionale. Oltre alle attività nelle scuole e presso le società, prosegue l’attività del Pink Village, allestito per le manifestazioni di Parco Ruffini e Piazza Castello oltre alle sessioni speciali di PlayMakers, dove decine giovani ragazze vengono coinvolte in un progetto di promozione del calcio femminile sviluppato in collaborazione con Disney, per favorire l’avvicinamento delle bambine al gioco del calcio. Contestualmente, sempre sabato, proseguiranno le attività di legacy organizzate dal Settore Giovanile e Scolastico presso Centro Sportivo di Venaria ed è prevista la fase finale regionale dedicata al Torneo Magico, un progetto che coinvolge club con la qualifica di Scuola Calcio Élite in convenzione con almeno un Istituto Scolastico della Scuola Primaria e dei club virtuosi che abbiano sottoscritto una convenzione con almeno un Istituto Scolastico che partecipa attivamente ai progetti proposti da SGS. Domenica, restando nell’ambito dell’attività femminile, a Torino, è in programma il primo girone della fase preliminare del Torneo Calcio+ 15, il programma di sviluppo rivolto alle atlete tesserate Under 15 che apre l’attività del 2022 e che si prevedrà nelle prossime settimane lo svolgimento degli altri raggruppamenti territoriali a Terni, Cosenza, Sassuolo, Tirrenia e Bolzano.

Credit Photo: FIGC – Federazione Italiana Giuoco Calcio

Azzurra Massa, Pomigliano: “Abbiamo iniziato questa favola sapendo che nessuno credeva in noi”

Dopo la permanenza nella massima serie conquistata alla prima annata in A dal Pomigliano a mostrare la sua gioia, tramite social, è stata Azzurra Massa, ventitreenne fantasista del team campano. Questo il post della stessa numero 7 ex Napoli:

“C’ho messo un po’ per metabolizzare e farò fatica a scrivere giusto qualche pensiero.
È stato un anno difficile in tutti i sensi, solo chi ha vissuto può capire realmente, come abbiamo sempre detto un anno che equivale a 10 anni.
Ci siamo conosciute, ci siamo supportate, ci siamo sopportate, ci siamo allontanate per poi stringerci ancora più forte. Siamo state belle, dolci e romantiche ma alla fine ogni storia ha le sue sfumature con i se e con i ma, però la cosa che accomuna ogni favola è il lieto fine. Noi abbiamo iniziato questa favola pur sapendo che nessuno credeva in noi ma la forza che contava realmente era di chi c’è sempre stato dall’inizio, affianco. Ho imparato tanto quest’anno ,ho affrontato sotto certi aspetti anche me stessa e per questo che ringrazio ognuna di voi per essermi stata vicino quando ne avevo bisogno. Ringrazio staff società e soprattutto anche ai nostri tifosi per avermi e averci fatto vivere questo sogno, sperando di continuare con queste emozioni ogni anno, grazie veramente. Quindi sabato si è concluso un cerchio, un capitolo bellissimo , un secondo derby vinto ma non si è conclusa la nostra Serie A”.

Credit Photo: Bruno Fontanarosa

Dal dilettante al lavoro sportivo

Convegno a La Sapienza di Roma

Si è svolto ieri, presso il Dipartimento di Scienze Giuridiche de La Sapienza a Roma, il convegno “Dal dilettante al lavoro sportivo” che ha analizzato le nuove tipologie di contratti sportivi previsti dal dlgs 36. Numerosi e autorevoli gli intervenuti al convegno, dal Presidente della Facoltà di Giurisprudenza de La Sapienza prof. Oliviero Diliberto, al prof. Stefano Bellomo ordinario di diritto del lavoro, all’avv. Guido Martinelli, consulente della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Tra i relatori anche la responsabile del settore femminile AIC Chiara Marchitelli che ha portato la propria testimonianza sul percorso fatto dalle calciatrici per il raggiungimento del professionismo e il Presidente AIC Umberto Calcagno che è intervenuto sulle novità dell’auspicata riforma sul lavoro sportivo dilettantistico. “Bisogna trovare soluzioni adeguate per dare risposte alle esigenze di lavoratori e atleti per tutelarne la dignità professionale” – ha sottolineato Calcagno. “Qualificare l’attività di chi opera nello sport significa qualificare tutto il settore che svolge una grande funzione sociale ed educativa nel nostro Paese. Con adeguate politiche fiscali si possono tenere insieme dignità professionale di chi lavora e sostenibilità del settore. Le nuove tipologie di contratti sportivi, che spero potremo meglio approfondire nelle prossime settimane” – ha concluso il Presidente AIC – “aiuteranno anche a superare l’istituto del vincolo sportivo, incompatibile con qualsivolglia forma di collaborazione”.

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Grazie, Tuija!

Il prossimo anno Tuija Hyyrynen non vestirà la maglia delle Juventus Women. Per la prima volta da quando esiste la squadra bianconera il numero 2 non sarà più il suo. L’ultima sfida insieme sarà la finale di Coppa Italia contro la Roma.

La sua storia con la Juve è stata indimenticabile: per lei parlano i numeri, i trofei e, più di ogni altra cosa, gli occhi. I suoi e quelli delle sue compagne. Bastava guardarli al termine della gara contro il Milan, ultima di campionato e momento in cui si è presa l’abbraccio della squadra, per capire che tipo di storia sia giunta alla fine. Una storia costellata di momenti speciali e al termine della quale il saluto è dolce, perché difficilmente se ne sarebbe potuta immaginare una migliore.

Tuija non è mai stata una di tante parole, ma in fondo non ne sono mai servite troppe. Sul campo è diventata un pilastro della squadra, terzino destro affidabile e costante, ma all’occorrenza anche difensore centrale, perché per la Juve ha sempre dato tutto. La squadra al primo posto. Sempre. Ed è stato naturale, così, essere un riferimento per il gruppo: per le nuove arrivate, per le più giovani, ma anche per chi, come lei, c’era da sempre.

In questi cinque anni è stata una certezza e saluta sapendo di essere nella storia della Juve. Saluta dopo aver consegnato allo Juventus Museum la maglia con cui ha toccato quota 100 presenze in bianconero. Un numero che racconta la sua importanza, che ha dentro di sé battaglie e vittorie.

Saluta dopo aver alzato al cielo dell’Allianz Stadium il trofeo dello scudetto, il quinto di fila per lei e per la Juve. Un altro momento speciale.

Saluta sapendo di aver lasciato un ricordo indelebile nel cuore dei tifosi, che, ne siamo sicuri, si uniranno a noi nel dirle il più grande dei grazie. Potremmo scriverlo cinque volte, come le stagioni passate insieme; potremmo scriverlo nove volte, come i trofei conquistati fin qui; potremmo scriverlo 112 volte, come le presenze collezionate con la nostra maglia. Lo scriviamo tutti insieme: grazie, Tuija!

Il tuo nome, apparsoci così complicato al tuo arrivo in Italia, è nella storia delle Juventus Women.

Credit Photo: Paolo Pizzini

Finale di UEFA Women’s Champions League: analisi delle giocatrici stellari tra il Barcellona e l’Olympique Lione

Sabato alle 19:30, allo Stadium di Torino, Barcellona e Olympique Lyon si incontreranno per la “corona europea” della “Uefa Champions League”.

Due tra le squadre più forti del continente, che si scontreranno per il massimo titolo, in un duello senza risparmio di fiato tra le migliori giocatrici del pianeta. La nostra analisi  metterà in luce il ruolo di una contro l’analogo ruolo avversario per meglio evidenziare il loro potenziale fisico e le loro abilità a confronto.

Cloths contro Endler: le due guerriere tra i pali

Sandra Paños è, senza dubbio, una delle migliori portiere del mondo. Sandra cerca sempre di concentrarti ed evitare gli obiettivi chiave quando la tua squadra ha palla e quando il controllo della stessa non è facile. Negli anni ha dimostrato grande abilità uno contro uno ed ha poteri straordinari. Forse il suo punto più debole sono le palle aeree.

Di fronte, sul lato opposto, ci sarà Tiane Endler, considerata anche lei tra le numero uno più preparata del mondo. Il suo ruolo nell’ultima Coppa del Mondo con il Cile e il suo lavoro al PSG, nelle ultime stagioni, l’hanno porta ad essere il miglior portiere del campionato francese e della UEFA negli ultimi anni. La Cilena ha deciso di cambiare società quest’estate per raggiungere il Lione nella posizione di cui la squadra francese aveva più bisogno per rafforzarsi ed è diventato un pilastro della squadra. È stata a lungo infortunata, ma è arrivata in tempo per essere al cento per cento in questo tratto finale.

Mapi contro Renard, il perno difensivo.

Mapi León è diventata nel suo ruolo una delle migliori al mondo: veloce, intelligente, Mapi sa quando entrare o quando solo comparire nell’azione di gioco. È cresciuta molto negli ultimi anni e, in più, possiede una tecnica ed una classe straordinaria. Infatti, pur essendo un difensore centrale, si occupa di prendere palla ed impostare il gioco per le bleugrana. Ottima affinità sul quadrante di gioco con Irene Paredes e comprende perfettamente le dinamiche della sua squadra, dove è molto sicura di saper organizzare il  campo e non buttare via il pallone.

La leader e capitano delle Olimpiadi, e del Lione, è Wendie Renard. Centenaria in Champions e già leggenda del calcio femminile. Il miglior centro dell’ultimo decennio. La sua stazza rende molto difficile superarla dall’alto, le sue gambe lunghe gli fanno avere un passo più veloce di chiunque altro e raggiungere palle che sembrano impossibili. Forse, quella sensazione di superiorità che hai ti fa commettere errori stupidi. Certamente, non al momento della migliore della sua carriera, ma resta sempre un vero pericolo sui calci piazzati. Una delle migliori armi della squadra gallica sono i loro tiri in corner e calci di punizione laterali ed è molto difficile fermarla.

Altra coppia a confronto è: Alessia contro Macario

La spagnola è l’attuale Pallone d’Oro. C’è poco da dire su di lei: Alessia gioca, corre, crea molti assist, e segna, senza dimenticare che difende e guida il gruppo in modo esemplare. È quasi tutto al Barcellona. La sua tecnica raffinata e la sua visione del gioco  non ha limiti e cresce anno dopo anno. Lei è il timone della squadra in attacco, se è ispirata il Barça è inarrestabile.

L’americana Macario ha un fisico privilegiato. Cresce appena arriva al Lione e se si adatta comunque a lavorare con il centrocampista rimanendo nella sua posizione migliore: un obiettivo per entrambi i ruoli, a lei, molto adatti. Sette gol in Champions League, tredici in campionato non danno idea della sua voracità in attacco. Giocatrice creativa con potenza e qualità.

Hansen contro Cascarino

La giocatrice norvegese Hansen è inarrestabile quando affronta una gara e prende quasi sempre la decisione più importante in fase di gioco. Durante la partita alza sempre la tua testa e trova la compagna senza segni: con un gioco di alto livello. Ha nelle sua gambe quel dribbling diabolico, oltre la visione del gioco, lavora in difesa e grazie al suo fisico sarà difficile per chiunque fermarla.

Mentre la francese Cascarino pur non essendo al suo meglio in questo momento della stagione, cerca sempre la sua squadra e non ha paura di contrattare ogni pallone. Veloce e abile, se carica a molla è la migliore novità per questo Barcellona.

Chiude il confronto: Jenni Hermoso contro Ada Hegerberg

La donna di Madrid ultimamente è segnata da alcuni infortuni che l’ hanno tenuta un pò fuori dai giochi, ma ha tutte le qualità ed esperienza per apparire quando la sua squadra ha bisogno di lei. Quella di questa stagione non è, nel suo percorso, il punto più alto ma capisce molto bene con le sue compagne di squadra, che l’ aiutano a gestire un centrocampo nella sua costruzione della partita.

Il Norvegese Ada ha trascorso 20 mesi nel bacino di carenaggio a causa di una grave disgrazia. È tornata e, piano piano, si è ritrovata quella giocatrice capace di trasformare qualsiasi palla in un gol. Qualità, profumo della rete nel sangue ed una rifinitrice letale. Hergerberg è la capocannoniere della storia della Champions League, l’unica a firmare una tripletta in una finale, appunto, contro il Barcellona nelle precedenti edizioni, e forse questo record nella serata di Torino potrebbe suscitare in lei ottimi spunti di gioco.

Le lupe hanno ancora fame e cercheranno con la forza del gruppo di portare a casa la seconda Coppa Italia consecutiva

Manca davvero poco al fischio d’inizio di questa sentitissima finale di Coppa Italia. In campo le Lupe troveranno le campionesse d’Italia della Juventus che, quest’anno, hanno anche ben figurato in Champions, prossima competizione alla quale in seguito la Roma potrà accedervi di diritto per quel posto conquistato in campo nel campionato appena concluso, con un fantastico secondo posto.

La gara secca di Coppa Italia non sarà per niente una passeggiata per le ragazze giallorosse di Mister Spugna, che cercheranno di bissare il successo ottenuto precedentemente, vincendola ai rigori contro il Milan, in primo luogo giocando con la loro solita fame, con il loro solito spirito di gruppo, e con le spiccate individualità delle singole atlete, cercando di difendersi dei fendenti di una Juventus formato maxi ma, soprattutto, cercando di colpirla lì dove ha i suoi punti più deboli.

A questo punto della stagione, ormai, parlare di tattica, e cercare di disegnare la partita a tavolino non ha più senso, chi legge e chi ci ha seguito fino ad ora sa tutto delle due squadre, e capirà bene perché questa partita non sarà tanto decisa dallo scacchiere tecnico-tattico, ma da chi riuscirà a gettare maggiormente il cuore oltre l’ostacolo.

Per la prima volta in questa stagione c’è la consapevolezza da parte dei tifosi della Roma, che saranno tantissimi in trasferta a Ferrara per sostenere le proprie beniamine, che dopo un annata dove le Lupe giallorosse hanno affrontato mille difficoltà: dai focolai ripetuti di Covid, ai problemi di organico, ad un inizio un po’ stentato, alla prematura scomparsa del medico sociale, sanno che le ragazze di Spugna hanno sempre risposto con la forza dirompente del gruppo. Un gruppo che con tutto il cuore speriamo sia l’arma in più per battere una Juventus, che quest’anno ha avuto qualche piccola difficoltà di troppo per aver speso molte energie in Champions, ma che rimane a tutti gli effetti ilmostro sacro dell’ultimo schema da dover abbattere per poter festeggiare.

Ma le Lupe quest’anno, oltre ad aver raggiungo il loro grande obiettivo, ovvero il secondo posto, si sono ritagliate una fetta importante di popolarità nel cuore di tanti appassionati di calcio e addetti ai lavori, inoltre sono state capaci di fare breccia nei cuori romanisti, tanto da giocare le proprie partite in casa e in trasferta sempre davanti ad unpubblico foltissimo, segno evidente che hanno compiuto un altro piccolo miracolo, ovvero essere diventate davvero la seconda squadra di Roma per chi ama i colori giallorossi.

Credit Photo: Domenico Cippitelli

Women’s Champions League: oggi alle 19 allo Juventus Stadium la finale tra Barcellona e Lione. Torino è pronta

L’attesa è finita. Oggi, sabato 21 maggio, è il grande giorno della finale di UEFA Women’s Champions League: di fronte, il Barcellona campione d’Europa in carica e il Lione, che aveva conquistato le precedenti cinque edizioni dal 2016 al 2020. C’è grande attesa a Torino e allo Juventus Stadium: in città, da giorni ci sono bandiere blu con il logo della Women’s Champions League a decorare il centro storico e la zona delle stazioni ferroviarie, mentre lo stadio si prepara ad accogliere i tifosi provenienti dalla Spagna e dalla Francia, oltre ai tanti appassionati italiani che arriveranno per godersi uno spettacolo unico. La prevendita ha superato quota 35.000, per un evento che torna a giocarsi in Italia a distanza di sei anni dalla sfida di Reggio Emilia tra Lione e Wolfsburg che aprì la serie vincente della squadra francese: di questi, circa 13.000 provenienti da Barcellona e circa 3.500 dalla Francia. Sono ancora disponibili gli ultimi biglietti per la partita, a partire da 10 euro, acquistabili a questo link.

“Non c’è cornice migliore di Torino per ospitare questa splendida partita, in uno stadio che ha già fatto la storia ospitando competizioni internazionali e facendo registrare il record di presenze per un evento di calcio femminile in Italia – le parole del presidente federale Gabriele Gravina -. Sono questi gli elementi fondamentali che faranno da sfondo a uno degli eventi sportivi dell’anno. Lo spettacolo sarà garantito dalle due migliori formazioni europee, al termine di una stagione che ha definitivamente consacrato il calcio femminile, frantumando record di capienza negli stadi, di ascolti televisivi e interazioni sui social”. La gara inizierà alle ore 19 e sarà trasmessa in diretta su DAZN, sia sulla app che sul canale YouTube.

A guidare il Barcellona ci sarà il pallone d’oro in carica Alexia Putellas, capocannoniere della Women’s Champions League con dieci reti, le stesse segnate dalla tedesca Tabea Wassmuth del Wolfsburg, quest’ultimo eliminato proprio dalle blaugrana. Nel Lione, invece, occhi sulla campionessa norvegese Ada Hegerberg, miglior marcatrice di tutti i tempi della competizione e che nel 2019 – quando Barcellona e Lione si trovarono di fronte in finale, a Budapest – segnò tre gol in 17 minuti, tra il 14′ e il 30′, in una finale dominata dal Lione (4-1). Per le francesi sarà la decima finale di UEFA Women’s Champions League, con la possibilità di alzare per l’ottava volta il trofeo: il capitano è Wendie Renard, l’unica donna della storia del calcio ad aver superato le 100 presenze nella competizione. Decima finale su dieci per Renard e per il portiere Bouhaddi, che – al pari dell’attaccante Eugenie Le Sommer – puntano a vincere l’ottava Champions League della loro carriera.

Nel pomeriggio, presso gli impianti del Venaria Calcio, la finale sarà preceduta da un’attività riservata alle scuole calcio del Piemonte nell’ambito del progetto legacy #ungiocodaragazze associato alla finale di Women’s Champions League e realizzato dalla Figc attraverso il Settore Giovanile e Scolastico in collaborazione con UEFA, Regione Piemonte e Comune di Torino. Sarà presente, come già accaduto in occasione degli altri eventi di avvicinamento alla partita, Ilaria Mauro – ambassador della finale -, e ci sarà anche la coppa che sarà poi alzata dalla vincitrice della Women’s Champions League. Allo Juventus Stadium, per la cerimonia di apertura, oltre a Ilaria Mauro ci sarà anche un altro degli ambassador, Claudio Marchisio.

Credit Photo: FIGC – Federazione Italiana Giuoco Calcio

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