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Serie A2 Femminile, chiusa la regular season. Adesso playoff e playout

VIP Tombolo, Pelletterie, Vis Fondi e Irpinia, quest’ultima con tanto di double: le quattro aventi diretti nella Serie A Femminile che verrà, si sapevano. L’ultima giornata del campionato di Serie A2 Femminile è servita a definire in pratica il post regular season, playoff e playout.

GIRONE A – Tre sarde che continuano la stagione. Virtus Romagna-Arzachena e Pero-Santu Predu incroceranno i propri destini ai playoff promozione. Cus Cagliari e Top Five si giocheranno la permanenza in categoria.

GIRONE B – La Med Cagliari, seconda in virtù degli scontri diretti a favore, chiude al secondo posto il campionato e affronterà il Progetto Futsal nei playoff. Jasna-Roma Femminile l’altra sfida. Firenze-San Giovanni il playout.

GIRONE C – Il successo nel derby di Molfetta è il miglior modo per la squadra di Iessi di presentarsi ai playoff, dove affronterà di nuovo la Nox. Virtus Ciampino-Foligno l’altro accoppiamento. Niente playout: il Chiaravalle si salva direttamente in virtù degli otto punti di margine sul Soccer Altamura, che retrocede nel regionale

GIRONE D – Lamezia-Rionero e Grottaglie-Salernitana, invece, il primo turno dei playoff del girone D. Il Team Scaletta resta in A2 Femminile senza necessità di playout in virtù del +8 sullo Spartak Caserta, costretto alla discesa di categoria.

Credit Photo: https://www.divisionecalcioa5.it/

La Rever Roma, pur uscendo sconfitta nella partita contro il Chieti 2-3, lotta con onore in campo e mostra un buon gioco

Grandi emozioni in campo domenica scorsa nella partita valida per la 26° giornata del campionato del girone C di serie C, giocata al campo “Da Bisceglia” di Roma, che ha visto sfidarsi le biancoazzurre della Rever Roma e il Chieti Calcio Femminile. Tanta la voglia di riscatto delle ragazze del CT De Luca che dopo le ultime due partite sofferte e perse con tanta amarezza, affrontano a testa alta un avversario ostico e ben preparato e pur non riuscendo a prevalere sul Chieti mostrano un buon gioco e una tenacia che le fa onore.

La partita si apre con il Chieti che dà subito del filo da torcere alla Rever Roma, attaccando a più riprese, grazie alle azioni offensive di Stivaletta e Di Camillo, che però vengono fermate dalla pronta reazione del portiere Guidobaldi. Una buona occasione la hanno al 4 minuto anche le biancoazzurre che approfittano di un grossolano errore difensivo delle neroverdi con una bella azione di Giacobbi che lancia un bel tiro sul quale il portiere del Chieti con fatica respinge mettendo in calcio d’angolo. A sbloccare il risultato però è il Chieti al 15′ con A. Stivaletta che riceve un bel passaggio di Kokany e realizza la rete del 1-0 con un bel tiro in diagonale sul quale l’estremo difensore della Rever Roma non può far nulla. Pronta la reazione della squadra di casa che con un imprendibile tiro-cross dalla fascia di V. Perna firma il pareggio al 32′. Il primo tempo si chiude così con l’1-1. Continua la battaglia sul campo tra le due squadre, con occasioni da entrambe le parti, tra cui un goal del Chieti annullato al 28′ del secondo tempo per fuorigioco, in occasione del quale l’arbitro espelle per proteste Cutillo e costringe il Chieti a proseguire la partita in dieci. Ne approfitta la Rever Roma al 30′ del secondo tempo, segnando il goal del vantaggio con S. Brundo, grazie ad un’improvisa ripartenza che coglie impreparata la difesa avversaria. Ma la reazione delle avversarie è tempestiva e i sogni di vittoria per le biancoazzurre sono subito spenti da due goal segnati dal Chieti a distanza ravvicinata, prima al 32′ e poi al 36′ con G. Di Camillo che in entrambe le occasioni spiazza la difesa e il protiere della Rever Roma. La partita si conclude con la rimonta del Chieti che chiude vincendo per 3-2. Resta un po’ di amarezza per le ragazze della Rever Roma, che tuttavia hanno dimostrato un grande spirito di squadra ed un buon gioco sul campo. Dopo il turno di riposo previsto per la prossima settimana, la Rever Roma scenderà di nuovo in campo in casa contro il Lecce Women il 22 maggio.

Focus Classifica Capocannoniere Serie A TimVision: Daniela Sabatino sempre al comando

Nella penultima giornata di campionato, la 21a, le reti sono state 28 “il record di quest’anno”, di cui 16 segnate in casa e 12 in trasferta.

La classifica di testa vede sempre Daniela Sabatino, l’attaccante della Fiorentina con 13 reti dopo che la sua squadra trova la salvezza proprio grazie al suo centro contro il Pomigliano.

Lara Clelland l’ attaccante del Sassuolo, battuta dalla capolista nella giornata dello scudetto nr.5 per le bianco-nere, resta a quota 11 reti. La scozzese in Italia dal 2014-15, con il Pink Sport Time, dopo il Tavagnacco, la Fiorentina ed a oggi con il Sassuolo ha segnato nelle serie A 68 reti (comprese le 11 in questo parziale). Il suo record personale in Italia appartiene al campionato 2016-17 con 23 centri quando giocava nelle file del Tavagnacco.

Nelle zone sottostanti Tatiana Bonetti, attaccante dell’ Inter con affiancata da Lindsey Thomas del Milan (che segna la rete di apertura nel derby della Madonnina) e Paloma Lazaro della Roma che va a segno nel 8 a 0 contro la Sampdoria; sono a quota 10 gol.

Troviamo poi ben quattro atlete a quota 8 reti: Valentina Giacinti, Fiorentina con Sofia Cantore, attaccante del Sassuolo, e Karin Lundin della Fiorentina ed Arianna Caruso della Juventus (la più prolifera delle campionesse d’Italia 2021-22).

Con l’ultima giornata a disposizione la corsa all’ultimo gol per conquistare il “trofeo Tim di Capocannoniere della Serie A 2021-22” è ancora aperto. Daniela potrebbe non solo consolidare il suo primo posto ma allungare poiché giocando l’ultima gara contro l’ Empoli, già a giochi fatti, potrebbe segnare e “vincere” il titolo. Clelland nel difficile incontro contro l’Inter dovrebbe realizzare una tripletta per passare in testa: è una impresa molto ardua. Staremo a vedere!

Lello Di Camillo, Chieti: “Abbiamo affrontato tante avversità, rimango del parere che ce la faremo”

Credit Photo: Chieti

Dopo il successo per 2-3 sulla Rever Roma a parlare in casa Chieti è stato il tecnico Lello Di Camillo. Queste le dichiarazioni rilasciate nelle ore scorse al club nero-verde dall’allenatore delle abruzzesi ai vertici del girone C di Serie C:

“Non mi aspettavo una partita così: le difficoltà sono aumentate nel corso del match. A un quarto d’ora dal termine eravamo sotto e pensavo di non farcela visto che eravamo rimasti anche in dieci. Sappiamo che nessuno ti regala nulla e le partite saranno tutte così dure fino al termine del campionato. L’approccio al match è stato buono, abbiamo iniziato col piglio giusto costruendo quattro o cinque occasioni nitide nei primi minuti. In fase conclusiva forse avremmo dovuto fare scelte più semplici, invece abbiamo cercato il tiro frettolosamente e in altre volte ci ha perseguitato un po’ la sfortuna, però avremmo meritato il vantaggio subito. Loro hanno poi avuto una palla gol, ma abbiamo segnato prima noi. Avevamo il pallino del gioco in pugno fino però alla mezzora quando hanno segnato con un tiro-cross dalla fascia con un gol più casuale che cercato. Il pareggio ci ha frastornato ed abbiamo accusato il colpo.

Siamo rientrati nel secondo tempo cercando di avere lo stesso atteggiamento di inizio gara, ma non è stato così perché non siamo stati bravi a concretizzare. Abbiamo sofferto la loro tattica del fuorigioco applicata in modo molto alto quasi a centrocampo, qualche volta siamo stati fermati in maniera dubbia dall’assistente dell’arbitro prima che potessimo andare verso la porta. Qualche episodio poteva essere giudicato diversamente proprio dall’arbitro, come il rigore non dato a Stivaletta sull’1-1. Abbiamo preso gol su una ripartenza loro. Ci è stato anche annullata una rete: nell’occasione una nostra calciatrice ha protestato in maniera flebile e la cosa poteva anche essere sanzionata con un giallo invece che con il rosso. Lì ci siamo giocato il tutto per tutto con la squadra che ha messo in campo tutto il suo carattere seppur ridotta in dieci: nell’ultimo quarto d’ora siamo stati sempre nella loro metà campo riuscendo prima a raddrizzare la gara e poi a farla nostra.

Dobbiamo abituarci a queste sofferenze: sarà dura ogni partita fino alla fine. Non dobbiamo pensare ai risultati che farà la nostra diretta concorrente alla vittoria finale, l’Apulia Trani: sicuramente dobbiamo ritrovare un po’ di tranquillità fino a qualche tempo fa giocavamo senza nessuna pressione, ora ce l’abbiamo. Al contrario della nostra antagonista, la nostra è una squadra giovanissima dunque è normale che soffra la pressione. Abbiamo affrontato tante avversità finora, ma rimango del parere che ce la faremo. Non ci interessa dare seguito alle chiacchiere, continueremo il nostro percorso cercando tutti insieme di superare ogni ostacolo che ci si porrà di fronte.

Noi avremo la Res in casa e loro fuori, ma per me cambia poco perché parliamo di penultima e terzultima giornata. Sappiamo invece di incontrare mercoledì prossimo il Matera, squadra che è in buon momento di forma, ha battuto anche il Lecce. Affronteremo nel recupero il Trastevere che, a detta del Trani, esprime il miglior gioco del campionato. Saranno due partite in  casa difficilissime dopo le quali potremo fare un nuovo punto della situazione. È stato finora un campionato del quale forse qualche addetto ai lavori esterno non conosceva bene le dinamiche: ho sentito infatti di un Chieti in crisi che avrebbe perso 8-10 punti per strada. Ci tengo a dire che a volte questi geni del calcio dovrebbero fare un po’ di silenzio perché la matematica non è un’opinione”.

 

Semifinali Women’s EURO Under 17 2022: Germania-Francia, Spagna-Olanda

Le semifinali dei Campionati Europei femminili UEFA Under 17 si giocheranno giovedì in Bosnia ed Erzegovina: la Germania sfiderà la Francia mentre la Spagna troverà sul suo cammino l’Olanda.

Partite fase a eliminazione diretta

Semifinali:
Giovedì
SF1: Germania – Francia (14:00, Zenica o 20:00, Sarajevo)
SF2: Spagna – Olanda (14:00, Zenica o 20:00, Sarajevo)

Spareggi Coppa del Mondo FIFA femminile U17:
Domenica
Perdente SF1 vs Perdente SF2 (14:00, Zenica)

Finale:
Domenica
Vincitrice SF1 v Vincitrice SF2 (20:00, Sarajevo)

Tutti gli orari sono CET

Presentiamo le quattro squadre che si contenderanno un posto nella finale di Sarajevo di domenica e che possono strappare il pass per la Coppa del Mondo femminile FIFA Under 17 2022 dall’11 al 30 ottobre in India. Il terzo posto dell’Europa nella competizione mondiale sarà deciso dagli spareggi tra le squadre battute in semifinale, domenica a Zenica.

Germania – Francia
Precedenti confronti

Fase a gironi 2016/17: Germania – Francia 3-1
Fase a gironi 2013/14: Germania – Francia 4-0
Finale 2011/12: Germania – Francia 1-1 (4-3 rigori)
Semifinali 2010/11: Germania – Francia 2-2 (5-6 ai rigori)
Semifinali 2008/09: Germania – Francia 4-1
Finale 2007/08: Germania – Francia 3-0

La Germania ha raggiunto le semifinali in 12 delle 13 edizioni di EURO Under 17 femminile.

Germania (padroni di casa)
Turno 1: Vincitrice del Gruppo A4 (V4-0 contro Bosnia ed Erzegovina, V3-1 contro Portogallo, V5-0 contro Finlandia)
Turno 2: Vincitrice del Gruppo A5 (V4-0 contro Kosovo, V2-1 contro Slovenia, V3-2 contro Austria)
Fase a gironi: Vincitrice del Gruppo A (V2-0 contro Danimarca, V2-0 contro Olanda, V2-0 contro Bosnia ed Erzegovina)
Migliori marcatrici fase finale
: Mara Alber, Paulina Platner 2
Migliori marcatrici incluse qualificazioni
: Paulina Platner, Marie Steiner 5
Migliori risultati
: Vincitori x 7 (2007/08, 2008/09, 2011/12, 2013/14, 2015/16, 2016/17, 2018/19)
Record semifinali: W8 L3

Francia
Turno 1: Seconda classificata nel Gruppo A3 (P2-2 contro Svezia, V4-0 contro Galles, V3-0 contro Italia)
Turno 2: Vincitrice del Gruppo A6 (V2-1 contro Inghilterra, V5-0 contro Croazia, V6-1 contro Polonia)
Fase a gironi
: Seconda classificata nel Gruppo B (V2-0 contro Finlandia, V1-0 contro Norvegia, S0-3 contro Spagna)
Migliori marcatrici fase finale
: Lucie Calba, Shana Chossenott, Laureen Oillic 1
Migliori marcatrici incluse qualificazioni
: Shana Chossenott, Julie Swierot 5
Migliori risultati
: Secondo posto (2007/08, 2010/11, 2011/12)
Record semifinali: W3 L1

Spagna – Olanda
Precedenti confronti

Semifinali 2018/19: Spagna – Olanda 1-3
Semifinali 2016/17: Spagna – Olanda 2-0
Semifinali 2009/10: Spagna – Olanda 3-0

L’Olanda è alla quarta semifinale, tutte contro la Spagna.

Spagna
Turno 1: Vincitrice del Gruppo A7 (V3-0 contro Irlanda del Nord, V4-0 contro Islanda, V2-1 contro Serbia)
Turno 2: Vincitrice del Gruppo A2 (V6-0 contro Ungheria, V2-0 contro Repubblica Ceca)
Fase a gironi
: Vincitrice del Gruppo B (V4-0 contro Norvegia, V4-0 contro Finlandia, V3-0 contro Francia)
Migliori marcatrici fase finale
: Jone Amezaga, Carla Camacho, Lucía Corrales 2
Migliori marcatrici incluse qualificazioni:
Carla Camacho 7
Migliori risultati
: Vincitori x 4 (2009/10, 2010/11, 2014/15, 2017/18)
Record semifinali: W8 L2

Olanda
Turno 1: Vincitrice del Gruppo A2 (V3-0 contro Slovenia, P1-1 contro Repubblica Ceca)
Turno 2: Vincitrice del Gruppo A7 (V11-0 contro Montenegro, V3-1 contro Italia, V3-0 contro Portogallo)
Fase a gironi: Seconda classificata nel Gruppo A (V8-0 contro Bosnia ed Erzegovina, S0-2 contro Germania, P1-1 contro Danimarca)
Miglior marcatrice fase finale: Fieke Kroese 3
Migliori marcatrici incluse qualificazioni
: Hanna Huizenga 10
Migliori risultati
: Secondo posto (2018/19)
Record semifinali: V1 S2

Credit Photo: https://it.uefa.com/womensunder17/

 

A tu per tu con Agata Isabella Centasso, centrocampista centrale del VFC Venezia e molto seguita sui social

Agata, puoi scattare una tua personale fotografia della stagione in corso a poche giornate dalla fine del Campionato di Calcio Femminile?
“E’ stato sicuramente un anno di rivoluzione, oserei dire anche di rifondazione per la nostra squadra, visto che molte ragazze hanno smesso e altre sono andate vie, dunque all’inizio della stagione ci siamo trovate ad affrontare un Campionato molto duro ed equilibrato, dove tutti possono vincere o perdere con chiunque, con una rosa sostanzialmente nuova. Abbiamo pagato un inizio a singhiozzo, dove sicuramente abbiamo lasciato più punti del previsto per strada, nonostante sia nel gruppo che nelle singole individualità avessimo un grande potenziale, solo giocando assieme, alla lunga, abbiamo trovato la giusta quadra e siamo riuscite a toglierci le soddisfazioni che meritavamo. Inoltre, in questa stagione in particolare, chi è rimasto e chi è arrivato ha dimostrato tanto attaccamento alla maglia e ciò, ovviamente, non ha prezzo, un esempio che mi è rimasto in mente è stata una delle ultime interviste del nostro bomber Dalla Santa, che potrebbe tranquillamente militare in serie B, ma che ha dichiarato di essere legatissima a noi e alla tradizione di Venezia, e che ogni volta che indossa la nostra magli si riempie di orgoglio”.

Nella tua carriera da calciatrice quante maglie hai indossato?
“Premesso che ho iniziato a giocare a calcio tardi, fondamentalmente solo due, inizialmente quella del Nettuno Venezia Lido, prima che si sciogliesse, dopo sono arrivata al VFC Venezia, se non erro ci sono da 5 o 6 stagioni, dove vorrei finire la mia carriera. Perché viste le note vicende con l’altra squadra, che si è affacciata a Venezia in questa stagione, è vero che non possiamo più vestire i colori sociali della città, ma la maglia alla fine è solo una casacca, e per me che sono una veneziana doc, è un immenso orgoglio giocare per la mia città, dove tutt’ora abito e lavoro. Fortunatamente in tutta questa vicenda abbiamo potuto tenere l’effige del Leone, che poi è il simbolo per eccellenza di Venezia”.

In che ruolo giochi?
“Sono una centrocampista di contenimento, tanta quantità e forza fisica, ma il motto che mi insegnò un vecchio allenatore è quello di giocare semplice, perché tu diventi forte quando riesci a semplificare il tuo gioco. Io, per esempio, sono abituata a recuperare tantissimi palloni che poi affido ai piedi più educati delle mie compagne, diciamo che la mia specialità sono i colpi di testa e la corsa”.

Quali sono le squadre che ti hanno particolarmente colpito in questa stagione?
“Il Trento è indubbiamente un team molto completo, l’ultima gara che abbiamo giocato contro di loro, dove tra l’altro ho anche segnato, sembrava quasi una partita a scacchi, con noi che pressavamo alti come nostro solito e loro che ci attaccavano di rimessa e sfruttavano ogni corridoio libero. Un’altra squadra, che non merita assolutamente il posto che occupa in classifica ora, è sicuramente il Bologna, che gioca un buonissimo calcio ordinato, ma forse le è mancato quel qualcosa in più in attacco. Poi devo fare una menzione a parte per il Brixen, che penso sia una delle squadre più sportive contro le quali ho giocato, inoltre ha tante qualità anche nelle loro singole giocatrici, tra l’altro tutte giovanissime”.

In vista invece della promozione in serie B?
“Sarà sicuramente un campionato avvincente, con il Venezia F.C. che, secondo me, potrebbe rientrare anche in gioco, non escludo, però, anche il Riccione che, da quando a gennaio ha ritoccato la rosa, ora come ora ha un attacco davvero stellare, poi ovviamente c’è il Trento che conosciamo tutti, ma personalmente mi auguro che ce la possa fare il Vicenza, per la tanta continuità che ha messo in luce in tutta questa stagione, e mi dispiacerebbe se perdessero le ultime partite, per il bel cammino fatto. Inoltre anche qui ci sono tantissime ragazze giovani in campo, che sono il futuro del nostro movimento”.

E il tuo Venezia da qui alla fine del campionato?
“Non mi vorrei sbilanciare più di quel tanto, perché noi al VFC siamo molto ma molto scaramantiche, ti posso sicuramente dire che possiamo ancora toglierci qualche soddisfazione, visto che giochiamo a cuore leggero, che le partite più toste le abbiamo già affrontate e, anche se abbiamo perso il derby di misura, non escludiamo a priori un quinto posto che sarebbe una bella soddisfazione per tutto l’impegno che abbiamo messo in campo in questo difficile anno di rifondazione”.

A luglio arriverà il professionismo nel calcio femminile, il tuo pensiero al riguardo?
“Per me è un buon passo, perché dopo anni si è raggiunto un traguardo del genere. Spero, tuttavia, che resti immutata quella passione che ha sempre contraddistinto il calcio femminile che dovrebbe resistere a questa onda d’urto, anzi spero che la possa cavalcare al meglio e non ne venga travolta, in particolare nei campionati di serie B, C e a seguire”.

Fuori dal terreno di gioco cosa ti piace fare?
“Ho una gran passione per il Padel, mi piace anche il Tennis, ma devo imparare a gestirmi, visto che starei tutto il giorno in movimento, ma magari prima delle partite mi conviene rimanere anche un po’ a riposo, dunque impiego quel tempo per fare un po’ di shopping o da sola o con le mie amiche, poi c’è da dire che ho un lavoro che mi impegna tanto, anche se per il momento ho abbandonato i miei studi (dovevo laurearmi in lettere). Mi piace anche tanto il mondo della poesia”.

Sei sicuramente un personaggio pubblico molto conosciuto, anche per i tantissimi seguaci che hai su Instagram, cosa ci puoi dire al riguardo?
“Nel mio piccolo sono molto ma molto lusingata, diciamo che è una situazione che mi è capitata senza che io l’andassi a cercare, anche perché non ho amato mai più di quel tanto i social. Si tratta di un’arma in più che ho cercato di sfruttare sempre per fare conoscere il calcio femminile e il VFC Venezia. Questo mi ha portato a collaborare con il giornalista Gianluca Di Marzio, che mi ha contattato e mi ha chiesto se gli potevo tenere una rubrica sulla serie A di Calcio Femminile, da lì si sono aperte anche diverse porte come la collaborazione con il portale Sport Today (anche in questo scrivo di Calcio Femminile), e qualche comparsata su Sky, ancora mi domando come mai sono stata tanto fortunata”.

Fra i tanti scatti del tuo profilo Instagram c’è spesso Venezia e ci sono tanti outfit sportivi, come gestisci il tutto?
“Certo di vivere il tutto in maniera distaccata e marginale, ho messo dei paletti fra quella che è la mia vita reale e il virtuale, per quando riguarda Venezia, è vero, da buona veneziana penso che la mia città sia splendida, un vero gioiello da custodire e quando posso le rendo omaggio, come alla figura della donna impegnata nello sport”.

Ti riconoscono in città e cosa ti dicono?
“Sì, qui a Venezia ci conosciamo tutti e per strada in tanti mi chiedono aggiornamenti su come va il campionato del VFC Venezia.. Molti (questa poi è la parte più divertente) chiedono di me a mio padre e lui si diverte tanto per questa cosa, inoltre è un attentissimo lettore di tutti gli articoli che parlano di me, dunque sicuramente leggerà anche questo”.

Social sì, ma tu sei anche legatissima al tuo lavoro vero?
“Assolutamente sì, sono un’operatrice socio sanitaria nell’ambito della disabilità, e questo non lo cambierei con nessun social del mondo, vivo per il mio lavoro e per il calcio femminile, il resto se c’è ben venga, ma non è basilare, diciamo che una piacevole carezza in più.
Le mie compagne le coinvolgo molto, questa è diventata una cosa nostra molto ironica”.

Le tue compagne e le tue avversarie che dicono?
“Fra le mie compagne, che tra l’altro cerco sempre di coinvolgere nelle mie varie storie o nei post, c’è tanta ironia, e quando vedono che prendo il telefono in mano si preparano al peggio, ma partecipano sempre. Con la avversarie per questa cosa non ho avuto mai nessun problema sul campo”.

Nel tuo ruolo di intervistatrice come ti trovi?
“Diciamo che è bello conoscere altre ragazze che fanno il mio stesso sport, mi da una grande carica e mi emoziona, purtroppo non tutte le società danno la possibilità di rilasciare interviste e questo forse è un peccato, perché penso che sia bello e allo stesso tempo attraente verso il movimento coinvolgere più lettori possibili che un domani potranno diventare spettatori del nostro sport”.

Il prossimo anno sarai ancora in campo?
“Assolutamente sì, ho 32 anni e fino a che le gambe mi reggeranno sarò in campo a difendere la maglia del VFC Venezia”.

Per chi ti volesse seguire anche in veste di giornalista? Oltre che su Instagram, Facebook e Twitter?
“Lo possono fare sul sito gianlucadimarzio.com e
su Sport Today, dove curo la sintesi della giornata serie A femminile”.

Credit Photo: VFC Venezia

“A scuola di tecnica”: il gol di Michela Ledri in Hellas Verona-Lazio

Nuovo appuntamento con “A scuola di tecnica”, la rubrica dedicata ai gesti calcistici in collaborazione con il Maestro di tecnica Matteo Pierleoni. Ogni settimana analizzeremo quello che secondo noi è il gol più bello, a livello tecnico, della giornata di Serie A appena conclusa.

21° giornata di Serie A (07-08/04/2022)

Chi: Michela Ledri
Cosa: Gol del 4-3 (70’)
Squadra di appartenenza: Hellas Verona
Match: Hellas Verona-Lazio [4-4]

Partita combattuta dall’inizio alla fine, errori, perle e fantasia: Hellas Verona e Lazio hanno dato spettacolo nonostante la già certa retrocessione. Dopo 36′ la squadra ospite è già avanti di due gol, ma con coraggio le venete suonano la carica, pareggiano e poi completano la rimonta. La festa viene spezzata al 93′ dal pareggio della Lazio, con qualche rammarico. Il gol della giornata è quello di Michela Ledri, capitano e difensore dell’Hellas Verona con più di 300 presenze in Serie A.

L’AZIONE
Nasce tutto da una rimessa laterale dove la stessa Ledri, girata di spalle, va a ricevere il pallone: “Fa un’ottima ricezione, copre la palla con il corpo e tiene lontana l’avversaria – spiega il Maestro di tecnica Matteo Pierleoni. Riesce poi a girarsi verso la porta cercando una combinazione con Arrigoni, e trovano in maniera fortuita un uno-due dovuto da un rimpallo. Importante il movimento di Ledri, che dopo essersi girata e ottenuto il sostegno della compagna, trova lo spazio lasciato tra il difensore centrale e il terzino della Lazio e si lancia verso la porta. Ottimo il passaggio di Arrigoni ma la giocata di Ledri è una vera perla. Nel momento in cui parte l’assist, la numero 3 con il corpo è rivolta verso la compagna e con il piede destro finta uno stop a seguire, quindi a chiudere, ma poi se la passa sotto le gambe. Il corpo era pronto a proseguire nella direzione in cui era propensa andare, ma all’ultimo secondo con la finta va a saltare l’avversaria, che arrivando alle spalle abbocca alla finta cercando l’anticipo sulla ricezione con il piede destro”. 

IL GOL
Passata la palla sotto, a difensore saltato, Ledri va a calciare ruotando il busto. La palla finisce sotto il “sette”, esce il classico tiro a giro. Un tiro perfetto, rotazione, appoggio delle gambe, accompagnamento del gesto. È un susseguirsi di gesti tecnici difficilissimi: non controlla mai il pallone, nemmeno sulla ricezione, quindi la palla è sempre libera, e soprattutto in uno spazio stretto riesce a far partire il tiro. Il tutto è confezionato grazie a una grande sensibilità del piede sinistro“.

Credit Photo: Pierangelo Gatto

Serie B, la Top 11 della 24a giornata: nella nostra formazione Luana Merli, Miriam Picchi e Stefania Zanoletti

La ventiquattresima giornata di Serie B ha emesso la Top 11 di questo turno.

MODULO: 3-4-3

PORTIERE

Giorgia Bettineschi (Como)
Giorgia col Palermo ha fatto, a parte un solo intervento, normale amministrazione, ma ciò che conta è che il terzo clean sheet consecutivo permette al Como di rimanere ad un punto dal Brescia e al sogno Serie A.

DIFENSORI

Stefania Zanoletti (Chievo Verona)
Annata di grandi soddisfazioni per Stefania. Il difensore del Chievo Verona ha deciso il match di sabato contro la Pink Bari, approfitta di una palla inattiva di Peretti, e con un’incornata sigla il gol della vittoria clivense sulle baresi e la terza marcatura in campionato. Per lei è uno storico record: non ha mi segnato così tante reti in una stagione.

Giulia Asta (Brescia)
Il Brescia deve fare un monumento a Giulia immediatamente. Se le biancoblù hanno battuto il Cortefranca e sono ancora in vetta della Serie B, il merito va proprio al difensore ex Napoli Femminile e Perugia, perché al minuto 95 salva sulla linea la palla del possibile 3-3 rossoblù. Un colpo che potrebbe decidere il campionato delle Leonesse.

Elisa Donda (Tavagnacco)
Per la seconda partita di fila il Tavagnacco tiene la difesa inviolata, e ciò va, ancora una volta, ad Elisa, con la giovane difensore che mette in guardia il reparto offensivo del Ravenna, portandosi a casa tre punti che, in ogni caso, fa morale alla classifica delle friulane.

CENTROCAMPISTE

Miriam Picchi (Como)
Miriam sta riscrivendo la sua carriera in termini di marcature. Ben nove le reti messe a segno dalla centrocampista del Como, di cui due giunte domenica nel match col Palermo. Se non sarà Serie A con le comasche, per “Peperino” Picchi le porte della massima serie meritano di tornare ad essere spalancate.

Laura Ghisi (Brescia)
Seconda marcatura in Serie B per Laura, ma quella conclusione potente dalla distanza rifilata domenica al Cortefranca potrebbe avere un peso importante per il campionato del Brescia.

Sofieke Jansen (San Marino Academy)
Entra nella nostra formazione anche Sofieke, con la centrocampista del San Marino Academy che, nella gara col Cesena, ha regalato alla titane, col suo gol, la vittoria sulle cavallucce.

Gaia Milan (Tavagnacco)
Nella gara col Ravenna il Tavagnacco ha espugnato il campo delle ravennati, questo grazie alla quarta rete in campionato messa a referto da Gaia, la quale ha il merito di seguire l’azione di Sofia Kongouli, e di appoggiare di destro il gol della vittoria gialloblù.

ATTACCANTI

Luana Merli (Brescia)
Cosa bisogna dire a Luana? Niente. Perché a parlare sono le sue due reti segnate al Cortefranca, che consente al Brescia di restare in vetta e, allo stesso tempo, di approdare al primo posto,  con Roberta Picchi, della classifica marcatrici.

Roberta Picchi (Cortefranca)
E’ vero, il Cortefranca non ha fermato il Brescia, anche se per poco ha rischiato di compiere una clamorosa rimonta, ma comunque può contare di avere nella sua squadra l’attuale capocannoniere, con Luana Merli, della cadetteria Roberta che, col gol segnato domenica al Brescia, vola a quindici marcature.

Greta Di Luzio (Como)
Dopo lo stop forzato dovuto alla squalifica, Greta si riprende immediatamente la scena, piazzando la sua tredicesima zampata stagionale aprendo le marcature del match tra Como e Palermo.

Mister Piovani, Sassuolo: “Il Sassuolo Femminile si è confermato, speriamo di crescere ancora. La Supercoppa brucia”

Il Sassuolo Femminile ha perso per 3-1 in casa della Juventus Women. Al termine della sfida mister Gianpiero Piovani ha commentato il ko delle neroverdi a SassuoloChannel: “Queste ragazze sono da ringraziare. Le ringrazio da tutto l’anno ma quello che ho visto in campo, nonostante le assenze e le difficoltà, hanno tirato fuori gli artigli e hanno dimostrato di saper giocare a calcio. Quando ho preparato la partita ho detto loro che volevo vederle col sorriso sulle labbra, che si dovevano divertire, e penso che nonostante il risultato le ragazze questo lo abbiano fatto. Visto dalla parte dell’alleantore e dello staff è veramente bello perché c’è questo percorso di crescita che continua e le ragazze sono state splendide e le ringrazio”.

Finale di campionato?
“Terze non possiamo più arrivare, quarto o quinto posto cambia poco. L’unica certezza è quella che quest’anno ci siamo confermate, abbiamo dimostrato di essere sempre sul pezzo, di essere una squadra che vuole migliorare, la società ci viene dietro e speriamo si faccia un salto di qualità ulteriore. Noi volevamo riconfermarci e penso sia stato fatto in pieno. Grazie a queste ragazze che, nonostante tante tante difficoltà, nonostante i tanti infortuni che ci sono stati nelle gare decisive, non siamo riusciti a giocarci qualcosa di importante, ma è gratificante vederle combattere, lottare e soprattutto giocare a calcio”.

Credit Photo: Paolo Pizzini

Emma Hayes, tecnico del Chelsea Campione d’Inghilterra, spiega perché questo è il titolo con “più orgoglio”

Emma Hayes non è mai stata più orgogliosa della sua squadra del Chelsea dopo averla guidata al terzo titolo consecutivo di Super League femminile al termine di un campionato estenuante che ha visto tutte le sue ragazze fare la propria parte.

Le Blues hanno reagito per rimontare e battere il Manchester United 4-2 a Kingsmeadow nell’ultimo giorno della stagione, assicurandosi che il trofeo WSL rimarrà nella zona ovest di Londra per un altro anno.

Quel drammatico ultimo giorno ha riassunto perfettamente una stagione impegnativa, poiché la squadra di Hayes ha superato ancora una volta le avversità per essere incoronata campione.

Sapevo che il giorno di apertura della stagione, essere felice della nostra vittoria, ma non è qui che vinci i campionati”, ha spiegato Hayes“So che certe vittorie le porti a casa anche grazie alla fortuna, ma tuttavia, so che non puoi perdere più di due partite in questo campionato e di certo non puoi pareggiarne quattro. I fan ci hanno guidato quando ne avevamo assolutamente bisogno”

Siamo vincitori del titolo perché abbiamo vinto abbastanza partite per essere in questo posto, prosegue il suo tecnico, ma l’abbiamo fatto con fatica e sacrificio. A gennaio eravamo scesi a 13 o 14 giocatori, il massimo, per circa otto partite. Per me, quel tratto di otto partite è dove è stato vinto il titolo. Siamo andati contro un campionato e una squadra migliori, l’Arsenal, che per essere onesti ha avuto infortuni minimi quest’anno. Non ho mai conosciuto infortuni come quelli di quest’anno. Avevamo le ossa nude in alcuni punti e abbiamo vinto quando eravamo alle nostre ossa nude. Per questo motivo è il più orgoglioso perché significava che tutti si facevano avanti, nessuno era un passeggero.’

Hayes ha continuato spiegando che ritiene che la capacità di riprendersi sia una delle qualità più forti della sua squadra, anche se ammette di essere tutt’altro che soddisfatta della nostra prestazione nel primo tempo prima che due sostituzioni aiutassero a cambiare completamente il gioco dopo l’intervallo.

Penso che, indipendentemente da quello che facciamo in termini di squadra che mettiamo in campo, o tattiche che abbiamo impostato, la squadra ha la capacità quando qualcosa non va bene per superarlo. Nel primo tempo non abbiamo attuato affatto il piano di gioco: non siamo riusciti a passare la palla, per non parlare di vincere la prima e la seconda palla. Poi dopo i 30 minuti, ma ho pensato che avremmo visto se potevamo provare a risolverla nella situazione esistente. Non vado mai nel panico, per fortuna non è nella mia natura. Sentivo fortemente che avessimo bisogno che Ji e Beth entrassero nel gioco e che Erin si sedesse un po’ più a fondo, lasciasse che Ji gestisse le cose un po’ più in alto e facesse giocare qualcuno al fianco di Sam. Il modo in cui Hannah Blundell stava pressando i nostri giocatori larghi, ho sentito che lo spazio era dietro, quindi andando con due attaccanti potremmo effettivamente sfruttare quello spazio.

Pensavo che l’avessimo fatto meglio e questo ha allungato un po’ il gioco. È stata una buona risposta dallo spogliatoio. Si trattava di portare la squadra dal temere la sconfitta – cosa che abbiamo fatto troppo nel primo tempo e ti fa sembrare stanco e sfinito – all’entusiasmo che se vinciamo, vinciamo il campionato”.

Fondamentale anche per la svolta del secondo tempo che ha suggellato un altro titolo WSL per Hayes e Chelsea è stato il contributo di Sam Kerr , che ha messo a referto il suo nome con una doppietta e con due splendide reti, con la seconda in particolare che ha attirato l’attenzione dalla “Scarpa d’Oro”, con merito!.

“Kerr è stata decisiva nei momenti principali”, ha concluso Hayes. ‘Non so quali parole potrei usare per riassumerla, a parte essere la migliore baby sitter del mondo! Sa che può far fronte a queste situazioni e fornire risultati quando conta davvero. Si è divertita nel secondo tempo e mai nella mia carriera mi sono trovata in una situazione in cui una partita è tirata sul 2-2 e un giocatore è investito e ha detto “oggi è il nostro destino”. Ho pensato “non stiamo ancora vincendo”, ma questa è fiducia. Il suo secondo gol è stato di livello mondiale. È stato oltraggioso, audace. È la migliore per un motivo e si è fatta avanti ancora una volta per questa squadra di calcio. Le abbiamo detto che se fosse venuta a giocare per il Chelsea avrebbe vinto dei trofei e io posso sedermi qui fiduciosa che entrambi abbiamo preso la decisione giusta e siamo entrambi fatti per il Chelsea, entrambi amiamo giornate come oggi!”.

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