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Titane corsare sul campo del Como: Menin chiude i conti con una magia!

Eccolo, l’esame di maturità superato a pieni voti. Eccolo, il vecchio spirito della San Marino Academy così caro ad Alain Conte. Le Titane giocano oltre la classifica e le indisponibilità, e sul campo della seconda forza del campionato centrano un risultato dal grande peso specifico, specie sul morale. In classifica si registra il sorpasso sul Cittadella e l’avvicinamento alla coppia Bari-Chievo, con una partita in meno rispetto a tutte le dirette rivali. Ma, soprattutto, a Ponte Lambro si è rivisto ciò che ha fatto le fortune di questa squadra nel precedente ciclo targato Conte.

Abnegazione e capacità di soffrire, in primis. Quello cui il Como, arrabbiato per la sconfitta infrasettimanale nello scontro diretto per la vetta, ha costretto le Titane nel primo tempo fin dalle battute iniziali. Già perché ad infastidire – eufemismo – ulteriormente le lariane c’è stato anche il gol-lampo di Jansen, abile a interrompere il primissimo giro-palla avversario e fredda davanti a Small. Erano passati appena 15’’ dal fischio d’inizio e presumibilmente qualche record di velocità, in quel momento, è caduto. Per la San Marino Academy, tutto o quasi sembra mettersi per il meglio. Quasi, perché Jansen, nel tirare, sente dolore alla caviglia e invoca il cambio. Entra Barbieri, tenuta precauzionalmente in panchina, all’inizio, ma costretta suo malgrado ad entrare subito nella mischia. La bomber biancoazzurra, come le compagne, capisce subito che, per il momento, si va più di sciabola che di fioretto. Il Como infatti reagisce rabbiosamente, prendendo il pallino del gioco ed esplorando soprattutto le fasce, dove Kubassova e l’ex Rigaglia mettono apprensione alla retroguardia ospite con cross tesi e velenosi che però vengono sempre risolti con tempismo dalle avversarie. Come quando Massa, da terra, pulisce l’area piccola sulla palla calciata forte da Kubassova o come quando Rigaglia, subito dopo, mette un cross basso che per fortuna delle Titane incontra prima il piede di Marrone che quello delle ragazze di casa. Se le manovre avvolgenti trovano tutto sommato l’Academy ben preparata, molte più difficoltà sorgono dalle mischie su piazzato. Al 9’ Di Luzio svetta senza marcature sulla punizione di Pastrenge, con palla alta. Poi, sull’angolo che Kubassova calcia sul secondo palo, Rizzon trova il tempo dello stacco e pure la porta, costringendo Alessia Piazza ad una parata complicata ed estrema: la palla rimbalza però sulla coscia di Picchi, a cui basta semplicemente essere nel posto giusto – la linea di porta – per festeggiare il gol del nuovo equilibrio.

Nuovo piazzato, nuovo briviso: minuto 25’, Pastrenge pesca sul secondo palo la solita Rizzon, che anche stavolta riesce ad incornare verso la porta, arrendendosi solo alla traversa. Visto che le punizioni e i corner sono un terreno promettente, il Como ci riprova alla mezz’ora quasi da centrocampo: Pastrenge batte una punizione lunghissima verso la mischia davanti a Piazza, da cui sbuca il piede di Lipman che manca il bersaglio di poco. Le ospiti provano ad uscire dall’angolo nei minuti finali di frazione: Marrone dalla destra crossa per Barbieri che, pressata e spalle alla porta, riesce a coordinarsi al volo senza dare forza e angolo al destro. Nella ripresa, un nuovo colpo di scena nel copione del match: Small esce con incertezza sul cross di Menin e il pallone rimbalza nella zona di Barbieri, che non ci pensa due volte ad appoggiarlo in rete per la nona esultanza personale in campionato ed il nuovo vantaggio ospite. Non sono passati che pochissimi minuti dal fischio iniziale. A questo punto qualche crepa si allarga fra le file lariane, mentre le ospiti guadagnano energie mentali e fisiche supplementari. La riprova concreta al minuto 58’: Barbieri elude sia Lipman che Vergani prima di allargare per Massa, che con un mancino preciso – ma anche con la complicità di Small – indovina la conclusione che vale il 3-1. De La Fuente attinge a piene mani dalla panchina e sono due delle nuove entrate a costruire il gol dimezza-distanze: anche qui la “scena del crimine” è un piazzato, con Caravetta a calciare la palla in area e l’altra subentrata, Carp, a farsi trovare pronta per il tap-in vincente. Anche Conte mette mano alla panchina, dove poche però sono fisicamente in grado di contribuire alla causa. Il Como torna a premere con forza ma nel momento del massimo sforzo offensivo arriva la magia risolutrice di Menin, che su servizio di Barbieri, praticamente sulla linea di centrocampo, vede Small fuori dai pali e la batte con un pallonetto lunghissimo, da cineteca. C’è anche una dedica al padre in lotta con un brutto male, dedica che il capitano e bandiera della San Marino Academy affida ad una maglietta. Nei minuti restanti il Como si getta nuovamente in avanti, cogliendo un’altra traversa con Rizzon, anche in questo caso su piazzato. Per il resto, le Titane concedono solo una conclusione dalla lunga distanza – mancino di poco alto – all’ex Di Luzio e poco altro. L’urlo di gioia levato al cielo dopo i 5’ di recupero testimonia bene l’importanza del risultato e di come è stato costruito, trampolino ideale da cui lanciarsi per affrontare gli altri due impegni di questa densa settimana: la Roma CF mercoledì e la Pro Sesto domenica.

Serie B Femminile, 2021-22 | 18. giornata, Como Women – San Marino Academy 2-4

COMO WOMEN [4-3-3]

Small; Cecotti (dal 79’ Roventi), Rizzon, Lipman (dall’85’ Bianchi), Vergani; Picchi, Pastrenge, Beil (dal 79’ Mariani); Rigaglia (dal 59’ Carp), Di Luzio, Kubassova (dal 59’ Carravetta) A disposizione: Dubini, Bettineschi, Salvi Allenatore: Sebastian Andre De La Fuente

SAN MARINO ACADEMY [4-2-3-1]

Piazza; Marrone, Montalti, Venturini, M. Piazza; Fusar Poli, Brambilla; Menin (dall’85’ Kuenrath), Bertolotti, Massa (dal 69’ Baldini), Jansen (dal 5’ Barbieri (dall’85’ Papaleo)) A disposizione: Micciarelli, Montanari, Alborghetti, Cecchini, Kiamou Allenatore: Alain Conte

Arbitro: Giuseppe Sassano di Padova

Assistenti: Andrea Cocomero di Nichelino, Alessandro Baracchi di Bergamo

Ammoniti: Vergani, Menin, A. Piazza

Marcatori: 1’ Jansen, 19’ Picchi, 49’ Barbieri, 58’ Massa, 64’ Carp, 81’ Menin

Credit Photo:copyright ©PhotoAgency.

 

Giada Di Camillo, Chieti: “C’è tanto rammarico, non ci aspettavamo questa sconfitta”

Primo passo falso in campionato per il Chieti che cede 2-1 contro l’Apulia Trani e ferma il suo percorso fatto di sole vittorie, sedici, sino ad ora.
Al vantaggio pugliese di Maknoun, giunto al  18′ del primo tempo, ha risposto per le ospiti  Esposito L., poco dopo il quarto d’ora della ripresa, ma prima del triplice fischio la zampata di Rus ha deciso la gara in favore delle padroni di casa.
Questo un estratto delle parole rilasciate nel post gara da Giada Di Camillo, tra le calciatrici più carismatiche del gruppo nero-verde:
C’è tanto rammarico. Non ci aspettavamo questa sconfitta: anche se non siamo arrivate all’impegno con la giusta forma fisica, pensavamo di affrontarlo meglio sul piano motivazionale. C’è stato qualcosa che non è andato a livello di approccio alla partita, ma non perché abbiamo sottovalutato l’avversario che anzi sapevamo essere molto valido e soprattutto motivato. È stata una mancanza di umiltà e sacrificio a mio giudizio da parte nostra: a differenza di altre volte siamo riuscite a mettere poco in pratica tutto ciò che il mister ci aveva detto in settimana e questa è la nostra colpa principale che poi ci ha portato a subire il gioco dell’Apulia  Trani.  Abbiamo perso l’imbattibilità stagionale, ma non il primo posto in classifica. Finora abbiamo fatto un ottimo lavoro, era da mettere in conto un passo falso che ovviamente avremmo evitato volentieri. In un cammino lungo come quello del nostro campionato era sicuramente impensabile non perdere mai: è successo ora con una squadra molto forte. Ci lecchiamo le ferite, ma siamo altrettanto consapevoli che comunque la classifica parla ancora a nostro favore”. 

APULIA TRANI – CHIETI  2-1
Apulia Trani: Prieto, Spallucci, Chiapperini (19′ st Sgaramella), Bistrian, Rus, Chiper, Mitul, Lissom, Maknoun, Delvecchio, Colesnicenco. A disp.: Di Bari, Stanciu, Ventura, Corvasce, Corso, Manzi, Manta, Mallardi. All.:Mannatrizio
Chieti Calcio Femminile: Falcocchia, Di Camillo Giada (15′ st Vizzarri), Russo, Martella, Cutillo, Esposito L. (30′ st Kokany), Stivaletta, Di Camillo Giulia, Carnevale, Esposito V., Giuliani. A disp.: Seravalli, De Vincentiis, Di Sebastiano, Colavolpe, Di Domenico, D’Intino, Passeri. All.: Di Camillo Lello
Arbitro: Liotta di Castellamare di Stabia (Colapinto di Molfetta-Scolamacchia di Barletta)
Marcatrici: 18′ pt Maknoun, 18′ st Esposito L., 43′ st Rus
Ammonite: Lisson e Colesnicenco (A); Esposito L., Carnevale e Giuliani (C)

Credit Photo: Andrea Milazzo

Futsal Pescara: regolato in trasferta il Granzette, termina 2-5 per il quintetto di Morgado

Successo importante nella Serie A di calcio a 5 femminile con il Futsal Pescara a battere il Granzette in trasferta per 2-5
Il quintetto di coach Dudù Morgado resta cosi seconda salendo a quota 41 punti.
Al quinto a sbloccare il punteggio con il mancino per il team abruzzese e Xhaxho, sugli sviluppi di un calcio di punizione mentre un minuto dopo Boutimah sigla il 2-0 che chiude un primo tempo combattuto.
A metà ripresa poi arrivano altri due gol con Ortega e Soldevilla a chiudere in anticipo il match. Le padroni di casa accorciano le distanze con l’ex Troiano, mentre Belli porta il parziale nuovamente a quattro reti di scarto. Nel finale il definitivo 2-5 di Dayane, altra ex del match.
GRANZETTE-FUTSAL PESCARA FEMMINILE 2-5 (0-2 p.t.)
GRANZETTE: Grandi, Iturriaga, Andreasi, Pereira, Dayane, Costa, Ardondi, Gasparini, Troiano, Ricottini, Gava. All. Marzuoli
FUTSAL PESCARA FEMMINILE: Sestari, Coppari, Guidotti, Xhaxho, Rozo, Soldevilla, D’Incecco, Belli, Ortega, Boutimah, Esposito. All. Morgado
MARCATRICI: 5’45” p.t. Xhaxho (P), 6’45” Boutimah (P), 11’06” s.t. Ortega (P), 11’40” Soldevilla (P), 14’32” Troiano (G), 15’32” Belli (P), 18’50” Dayane (G)
AMMONITE: Soldevilla (P), Gasparini (G), Xhaxho (P)
ARBITRI: Simone Zanfino (Agropoli), Fabiano Maragno (Bologna) CRONO: Alessandro Cannizzaro (Ravenna)

Un Padova incerottato dà battaglia fino all’ultimo, ma perde 3 a 1 a Trento

La trasferta trentina si presenta una gara difficile sotto più profili: da un lato la classifica, che vede il Trento fra le tre prime della classe, dall’altra l’influenza stagionale che tiene ai box 10 effettive fra le file biancoscudate. Ecco la cronaca della partita ripresa dal sito ufficiale della società biancoscudata. Nonostante la comprovata emergenza e i conseguenti tentativi di rinvio, la partita si è regolarmente disputata. Nella prima mezz’ora il gioco è scoppiettante ma le due compagini in gioco si neutralizzano l’un l’altra. Si deve attendere il 27esimo per vedere il risultato sbloccato con il Trento che da calcio d’angolo passa in vantaggio.

Il Padova tuttavia non si spaventa e dopo cinque minuti da calcio d’angolo va vicinissimo alla rete ma la difesa trentina allontana a due passi dalla linea di porta. Ancora il Padova prova l’aggancio al 35esimo con Amistà su punizione, l’estremo difensore di casa fa buona guardia e controlla la sua conclusione. Quasi allo scadere della prima frazione Ranzato cede il posto a Michelon sulla linea mediana del campo. Ulteriore cambio tattico fra le linee padovane con Coccato che prende il posto di Taverna.

La ripresa si apre seguendo la falsa riga del primo tempo con il Padova che prova a riagguantare il pareggio; mister Obetti infonde forze fresche, Amistà e Tutunaru lasciano il posto a Gottardo e Gabbatore. È tuttavia ancora il Trento a trovare il gol del raddoppio alla mezz’ora, ancora su deviazione da calcio d’angolo. Botta e risposta da parte del Padova che non cala la testa ma prova a reagire subito con Bison che si mette in proprio, la sua conclusione viene deviata in calcio d’angolo. È il preludio del gol che arriva pochi minuti dopo dai piedi di capitan Fabbruccio che corona al meglio una buona manovra offensiva, il gol del 2 a 1 rimette quindi il Padova in partita. Galvanizzate dalla rete le ragazze di mister Obetti si rendono ancora pericolose al 40 esimo, solo la traversa nega loro la gioia del pareggio. A tempo ormai scaduto tuttavia il direttore concede un calcio di rigore trasformato dalle padrone di casa che fissa il risultato finale sul definitivo 3 a 1. Negli ultimi minuti c’è spazio per Bissacco, in sostituzione di Callegaro.

Si chiude così un match già condizionato in partenza dalle numerose assenze: se pur in emergenza il Padova si dimostra battagliero e esce dal campo a testa altissima al termine di una gara ben giocata.
Prossimo appuntamento ora per il recupero infrasettimana previsto per mercoledì 16 ore 20 in casa contro la Spal.

La nostra Top 11 della 16a giornata di Serie A TimVision

Portiere e difensori

A difendere la porta, di questa 16° giornata, nel nostro “dream team” con un modulo nuovo il 4-3-2-1  troviamo come portiere svedese Stephanie Ohrstrom (Lazio) che con le sue parate precise e pronte chiude ogni azione pericolosa del Sassuolo, oltre a fare una strepitosa gara porta a casa tre punti, che se erano in cascina nel girone di andata valevano come l’oro, adesso si gode il momento di gloria con le sue ragazze per questa buona gara.

Nella difesa a 4, la coppia centrale è formata da una new entry: Giorgia Tudisco del Pomigliano sempre pronta in fase difensiva per lei nessuna incertezza nelle chiusure e che nella gara contro l’Inter esegue l’impresa con le sue compagne; Laura Fusetti, del Milan, è il difensore laterale delle rosso-nere che ha lavorato contro il Napoli ha avuto un ruolo chiave, perno per le sue compagne nelle ripartenze. Sulla fascia destra la maglia da titolare se l’è guadagnata il difensore della Sampdoria Giorgia Spielli, che ha respinto più conclusioni delle avversarie; dall’altra parte spazio alla corsa posizioniamo la compagna di squadra Michela Giordano, che oltre ad essere sempre presente in fase difensiva contro la Fiorentina ha creato più occasioni per le compagne e che nelle ripartenze e sempre una spina nel fianco di ogni avversaria.

Il centrocampo

Il centrocampo è stato invece costruito sull’asse Lazio-Roma-Milan: i compiti di regia e interdizione sono affidati ad un’altra Laziale: Giulia Ferrandi – centrocampista bergamasca ex calciatrice di calcio a 5– completa negli assist e calciatrice che vanta di molti passaggi vincenti a rete, nella gara contro il Sassuolo è stata una tra le migliori in campo. Insieme a lei, per dare ulteriore slancio tecnico e atletico alla linea mediana, troviamo Giada Greggi, centrocampista della Roma con la miglior percentuale di passaggi riusciti  contro la Juventus a Vinovo; e LindaTrucceri, difensore del Milan e della Nazionale Italiana, contro il Napoli oltre a molti suoi assist, possiede un ottimo gioco di palla e sviluppa ottime verticalizzazioni.

L’attacco

In attacco inseriamo di dovere, la Spagnola giocatrice delle Roma, Paloma Lazaro che con la sua rete alla capolista Juve evidenzia la sua gran forma fisica: una strepitosa gara che con fermezza e caparbietà ruba un punto prezioso per il finale di campionato. Al suo fianco non può mancare, ed assist man, Chantè Dompig, attaccante dell’ Empoli, la più prolifera in fase di attacco (rete del successo contro il Verona) ed anche quest’oggi si è dimostrata dinamica e molto insidiosa in area avversaria. Centrale ritroviamo Melania Martinovic  attaccante della Sampdoria, le sue capacità tecniche porta la vittoria contro la Fiorentina nella giornata più decisiva e nel momento più giusto del campionato, portandola di diritto in questa nostra top11.

Mister

L’ allenatore Alessandro Spugna del Roma. Conferma tecnica e carattere dimostrando una grande capacità di trovare con la giusta calma e fermezza la fiducia a tutto il suo gruppo, inoltre mantenendo a meno tre “la vetta”, morde la coda alla capolista e strappa un altro prezioso punto a Vinovo, ed è sempre in corsa non solo per lo scudetto ma anche in chiave “Champions”.

Il Venezia F.C. batte 2-0 la Triestina e rimane all’inseguimento del Vicenza in vetta alla classifica

Credit Photo: Venezia Fc

Con la vittoria contro la Triestina nella diciannovesima giornata del Girone B della Serie C Femminile, Il Venezia rimane all’inseguimento del Vicenza, in testa alla classifica.

Partita sempre in bilico, che al 2’ minuto vede la Triestina portarsi dalle parti di Alice Pinel intercettando un fraseggio difensivo fra quest’ultima e Anna Quaglio. Il tentativo di Silvia Blarzino non ha però successo, grazie alla prontezza della difesa arancioneroverde. Il Venezia intensifica fin da subito l’azione in attacco, con due occasioni per Vanessa Stefanello servita prima da Isabel Cacciamali e poi da Alessandra Nencioni. L’estremo difensore Bonassi non si fa sorprendere.

Al 17’ è Alice Zuanti, partita dalla propria metà campo, a servire al limite dell’area Ilaria Mella, che aveva seguito l’azione dal lato opposto. Al 28’ le avversarie ottengono due punizioni, ma le lagunari sono attente e le conclusioni di Blarzino e Antonella Paoletti non impensieriscono Pinel.

Nel secondo tempo, le arancioneroverdi tornano in campo con il piglio giusto, tanto da sbloccare il risultato al sedicesimo minuto di gioco. Con una punizione dal limite dell’area, Stefanello tocca per Cacciamali che calcia rasoterra a fil di palo, spiazzando la difesa avversaria e andando in rete.
Le occasioni, poi, non mancano per entrambi gli schieramenti: la Triestina si rende pericolosa con Paoletti e Blarzino, mentre il Venezia non riesce a capitalizzare le azioni di Zuanti e Elena Govetto.
Al 37’ arriva il gol del 2-0: Nencioni vede il taglio di Govetto dentro l’area e la serve. L’attaccante riesce ad anticipare Bonassi e appoggiare in rete il pallone che chiude la partita.

Venezia 2-0 Triestina
Marcatori: Cacciamali (st 16’); Govetto (st 37’)

Venezia: Pinel; Zizyte, Carleschi, Sclavo (st 44’ Martinis), Quaglio; Nencioni, Risina, Stefanello (st 17’ D’Avino); Zuanti (st 42’ Dezotti), Cacciamali (st 31’ Gissi), Mella (st 10’ Govetto)
A disposizione: Dal Ben
Allenatore: Comin

Triestina: Bonassi; Usenich (st 42’ Gaspardis), Virgili, Benoist-Lucy (st 45’ Sandrin), Nemaz; Blarzino, Tic, Alberti (st 1’ Tortolo); Bortolin; Paoletti, Zanetti
A disposizione: Storchi, Zuliani
Allenatore: Melissano

Credit Photo: Venezia F.C.

Milena Bertolini: “Spaventata dalla guerra. E mi preoccupano anche No Vax e omofobia”

Nella lunga intervista rilasciata a Il Messaggero, il CT della Nazionale Femminile Milena Bertolini non ha solo parlato di calcio, ma anche di tanti temi sociali.

Dalla guerra in Ucraina alla questione Covid, ecco il suo pensiero: Mi fa molta paura questa guerra: per le morti che provoca, per il dolore, per i rischi che stiamo correndo. Gli ucraini stanno lottando contro un nemico forte, una potenza mondiale. Non riuscirò mai a capire le ragioni di una guerra. L’umanità avrebbe tutto per vivere in pace. Venivamo poi dagli anni segnati dal Covid, dove c’è stata molta preoccupazione, soprattutto per le persone care di una certa età. I NO VAX? Sono state dette cose inesatte e talvolta assurde“.

Si passa poi ad altri temi: Femminicidio? Credo che gli uomini siano sempre più in difficoltà di fronte al nuovo ruolo della donna nella società contemporanea. L’aspetto educativo è fondamentale. Anche lo sport, in particolare il calcio, può dare il suo contributo. Far giocare insieme bambini e bambine inculca valori positivi. Poi l’assenza di una legge che punisca l’omofobia è un fatto grave. La battaglia civile per scriverla e approvarla riguarda tutti”.

Credit Photo: Andrea Amato

Catania: quarto successo in campionato, superato il Coscarello

Nella diciannovesima giornata del girone C di Serie C il Catania supera in trasferta per 1-2 le calabresi dell’Eugenio Coscarello Castrolibero, nel match andato in scena allo Stadio Comunale “Massimo Scornaienchi” di Piane Crati (Cosenza).
Quarta vittoria stagionale per le rossazzurre, seconda esterna, balzate a 13 punti in classifica.
Nel secondo tempo a decidere la gara le reti sugli sviluppi di un corner di Costanza Pennisi, al quarto gol in campionato, e su punizione di Maria Di Stefano, al primo centro nel torneo. Per le padroni di casa inutile il sigillo di Margari che accorcia le distanze in pieno recupero.
Nel post gara l’allenatore etneo Peppe Scuto ha commentato:
“La gara è stata molto dura, il campo in erba non era nelle condizioni migliori e così nessuna delle due squadre ha avuto la possibilità di manovrare con continuità a terra, si è giocato molto su palla lunga e ripartenza. Nel primo tempo siamo stati poco incisivi, anche se potevamo fare gol con una punizione di Costanza Pennisi. Nel secondo tempo siamo entrati con maggiore decisione e dopo il gran gol della stessa Costanza, brava a colpire con il destro che non è il suo piede preferito, abbiamo avuto tre occasioni nitide per incrementare il vantaggio. Con il raddoppio di Maria Di Stefano abbiamo potuto gestire la partita quasi tranquillamente, abbiamo commesso qualche errore di troppo ma dopo il loro gol non c’è stato più tempo per rimettere in discussione il match. Da menzionare l’impegno di tutte: non era semplice, il morale era a terra dopo l’ultima sconfitta e avevamo l’obbligo di vincere. Da sottolineare il debutto di Rita Russo, che ha compiuto 14 anni lo scorso 28 febbraio. Devo ammettere che non riusciamo a godere fino in fondo di questa vittoria, il pensiero corre al Calcio Catania e al momento difficile della società”.
Eugenio Coscarello Castrolibero-Catania 1-2
Reti: st 3° Pennisi, 33° Di Stefano, 46° Margari (EC).
Eugenio Coscarello Castrolibero – Calì; Gatto, Franconiere (16°pt Curcio), Donato, Morgante, Margari, Ceravolo, Orefice, Gaudio (6°st Vigna), Facchineri, Ferraro (11°st Zelesco). A disposizione: Greco; Sacco, Siciliano, Aprile, Rizzo. Allenatore: Greco.
Catania – Puglisi; Pietrini, Chiricò, Romano, Fiorile, Lanteri, Saraniti (45°st Russo), Di Stefano, Mangiameli, Pennisi, Gangi (45°st Fazio). A disposizione: Orlando; Zuppelli, Ragaglia, Panebianco. Allenatore: Scuto.
Recupero: pt 1′; st 4′. Ammonizioni: Margari (EC).
Arbitro: Domenico Mallardi di Bari (Piogiuseppe Paonessa)- (Giuseppe Di Santo)

Il Ravenna Women mette in difficoltà la Roma in un match pirotecnico che sa di amaro in bocca

I primi 45 minuti vedono un Ravenna quasi perfetto con le reti di Benedetti al 2’ e Gianesin al 15’.

Tante occasioni per le leonesse che sprecano anche un rigore del 3-0 con Cimatti.

La squadra macina gioco ma non chiude la partita.

Il secondo tempo la Roma cresce e recupera terreno sul Ravenna grazie anche ad una espulsione ed un doppio rigore di Lazdauskaite. Partita riaperta che torna sul 2 a 2 in un saliscendi di emozioni. Le leonesse pur in 10 riprendono le redini della gara tornando in vantaggio con un gran goal di Morucci. Su un forcing finale intenso la Roma ritrova un insperato pareggio.

Il Ravenna soffre ma trova ancora la forza per due palle goal prima con Poli e poi Capucci sfortunate nel tocco finale.

Finisce pari con un punto che sa di amaro dopo tre sconfitte consecutive.

Domenica recupero col Palermo in uno scontro delicato. Delicatissimo.

Roma – Ravenna: 3 – 3

Campo Sportivo: Certosa – Roma

Reti: 2’ Benedetti (RA), 15’ Gianesin (RA), 53’ Lazdauskaite -rig (RM), 66’ Lazdauskaite -rig (RM), 66’ Morucci (RA), 72’ Lazdauskaite (RM)

Rigore sbagliato da Cimatti (RA) al 32’ pt

RAVENNA WOMEN F.C.

Serafino, Greppi, Cimatti (5’ st Raggi), Crespi, Ligi, Capucci, Distefano (34’ st Burbassi), Gianesin (1’ st Poli), Morucci, Giovagnoli, Benedetti A disposizione: Tanzini, Baruffaldi, Vicenzi All. Massimo Ricci

S.S.D. ROMA CALCIO FEMMINILE

Casaroli, Orlando, Boldrini (1’ st Peri), Bevilacqua, Salm, Polverino (43’ st Brandizzi), Lazdauskaite, Del Rosso (34’ st Taveri), Silvi, Manno (1’ st Coda), Grossi A disposizione: Viandrisa, Borg, Farnesi, Draicchio, Di Salvo All. Roberto Cafaro

Ammonite: Casaroli (RM), Polverino (RM), Distefano (RA), Giovagnoli (RA)

Espulse: Crespi (RA)

Credit Photo:Grazia Menna

 

La 16a giornata di FA Super League: l’Arsenal resta solo al comando in attesa che il Chelsea esegua i recuperi

L’ Arsenal supera per 4 reti a 2 il Birmingham City in una gara che ha prodotto spettacolo e buon gioco. In vantaggio con Rafaelle Souza al 14’ le padrone di casa tengono bene il campo e vanno in doppio vantaggio alla mezz’ora con la solita Vivianne Miedema. Ripresa che parte con un Arsenal sempre in avanti e Bethany Mead regala il 3 a 0 per le red women. Bastano cinque minuti di orgoglio alle avversarie per mettere a segno con Libby Smith prima, e Lucy Quinn  subito dopo, a riprendere la gara ed accorciare. Allo scadere Caitiin Foord chiude il match che porta tre preziosi punti per la capolista e condanna il Birmingham City alla retrocessione certa: ultimo a soli 4 punti.

Seconda sconfitta di fila per l’ Aston Villa, dopo quella contro l’ Everton, di misura sul Brighton & Hove. A metterla a rete Maya Le Tissier alla mezz’ora che porta le ragazze di Powell in settima posizione a ventidue punti, più due sul West Ham (che però deve ancora recuperare 2 gare).

Tutto semplice per il Manchester United che supera il Leicester City per 4 a 0. Martha Thomas, inizia le danze al 16’, ed Alessia Russo porta il raddoppio. La ripresa non cambia ritmo e direzione, con oltre 23 tiri verso la porta del Leicester, ed arriva anche la doppietta di Katie Zelem che condanna le ospiti i penultima posizione. Per il Manchester, con una gara ancora da recuperare, ed a solo una lunghezza dal Chelsea si prospetta un finale di campionato molto avvincente.

Chiude la giornata, in forma ridotta per i rinvii di cartello, il pareggio tra il Reading ed il Tottenham. Uno zero a zero che non cambia le loro posizioni in classifica: quarti e sesti prima del match. Entrambe le formazioni devono recuperare ancora un incontro e potranno pertanto apportare variazioni in classifica.

La gara tra il Chelsea ed il West Ham verrà recuperata giovedi sera, e le ragazze di Emma Hayes avranno l’opportunità di recuperare preziosi punti sulla capolista. Arsenal a più 8 ma con le 16 gare già tutte svolte. Il Chelsea con le tre gare da recuperare ha a disposizione ben 9 punti che la proietterebbero in testa; anche il City reduce dalla finale della FA Cup (vinta contro il Chelsea per 3 a 1) dovrà recuperare ancora 2 incontri.

Compito arduo, ma non impossibile, in un finale di stagione che promette ancora tante sorprese.

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