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Focus sulla 16° giornata di Serie A TimVision: La Juve tiene i più tre dalla Roma, cadono il Sassuolo e l’ Inter, mentre il Milan pareggia

La Roma porta a casa un punto sul campo della capolista Juventus e tutti si chiedono se basteranno questi soli 3 punti per vincere lo scudetto. Bianconere senza attacco, con Hurtig in tribuna, e Bonansea e Girelli utilizzate come mezze punte la Juve non trova il modulo vincente di inizio campionato. Montemurro non vuole trovare alibi e cercherà di lavorare per portare a casa il lavoro svolto, ma sarà ancora difficile. Mancano solo 6 gare (Napoli-Lazio e Milan fuori casa e Inter-Samp e Sassuolo a Vinovo) e questi 18 punti a disposizione dovranno essere calcolati in modo strategico vincendo più gare possibili se si vuole tener testa alle rivali. La Roma potrebbe avere più chance poiché affronterà squadre poco motivate (come la Lazio già retrocessa ed il Verona, ed una Fiorentina in evidente calo mentale che lotta solo per non essere risucchiata in B con la nuova riforma) perciò un campionato alla portata di Alessandro Spugna, forse la 18° giornata contro il Sassuolo, vincendo, potrebbe essere la gara scudetto.

Delusione e rammarico persiste a Firenze dove le viola, nonostante una formazione di ragazze preparate e con valori tecnici di livello, non trovano punti e proseguono il campionato in modo opaco e poco stimolante. Fiorentina che cade al Garrone è l’ennesimo segnale che la squadra non gira, senza nulla togliere all’ottima gara delle ragazze di Cincotta, e le gare ancora da disputare contro il Milan, l’ Inter e la Roma saranno assai difficili per portare a casa punti in chiave salvezza. Unica possibilità che la diretta rivale: il Napoli, faccia peggio delle gigliate, ma questo scenario non dovrà essere preso a modello per il prestigio di una squadra come la Fiorentina.

Empoli prosegue il suo cammino vincente, dopo aver superato la Juve nello scorso week-end, e passa di misura a Verona. Le ragazze di Veronica Brutti oramai in serie B restano, con la Lazio, la squadra con la peggior difesa (subendo ad oggi 46 gol), con soli 6 reti in attivo in tutto l’arco del campionato e con pochi stimoli di gioco. Le undici di Ulderici, invece, tengono bene la settima posizione (al di sopra di un Pomigliano che si rivela squadra preparata ed ostica) e dovranno giocarsi le rimanenti 6 gare in modo oculato e parsimonioso per portare a casa questo prestigio: di essere tra le 10 grandi società della massima serie.

L’ Inter lascia i tre punti ad un Pomigliano corsaro. Le Pantere passano di misura al Giacinto Facchetti e si portano ad un punto sopra l’ Empoli, al settimo posto di classifica.

Un Pomigliano che stupisce ma convince, mentre le ragazze di Rita Guarino incassano la seconda sconfitta di fila nel momento più negativo della stagione. Adesso ler nero-azzurre incontreranno la Sampdoria di Cincotta e sarà una gara molto tosta.

Il Milan di Ganz cede un prezioso punto al Napoli sul campo amico del Vismara. Un pronostico che alla vigilia della gara nessuno avrebbe scommesso, invece, il buon gioco delle partenopee e la tenacia dimostrata in campo hanno permesso alle undici di Domenichetti di strappare questo risultato. Il prossimo week-end il Napoli ospiterà la capolista e sarà gara vera.

Chiude la giornata un altro risultato che fa scalpore: la Lazio supera il Sassuolo per 3 reti a 1, anche questo score alla vigilia non avrebbe convinto nessun scommettitore, ebbene, dopo una gara ricca di emozioni sono le aquile a vincere e convincere. Tre punti che alle Laziali portano solo morale, anche se a meno sei dal termine non serviranno molto, mentre le nero-verdi questa sconfitta pesa molto. Un Sassuolo che aveva perso solamente contro le prime di classifica, ovvero Juve e Roma, lascia lo sconcerto e cede il passo alla Roma in chiave Champions. Mancano ancora sei incontri e Piovani dovrà resettare questo match e correre al tutto per tutto fino alla fine.

Martina Toniolo, Napoli: “Felice per la rete, la rincorsa salvezza è appena iniziata”

Dopo il pari di ieri tra Milan e Napoli in casa partenopea a parlare è stata Martina Toniolo. Il difensore piemontese classe 2001 delle azzurre, scuola Juve con trascorsi ad Empoli., ha rilasciato qualche battuta sulla gara con la rete del definitivo 1-1, giunta su punizione nel finale, proprio a sua firma:

“È una grande soddisfazione personale ma è soprattutto un ottimo risultato di squadra perchè ci crediamo tutte per raggiungere la salvezza. Oggi era una partita difficile su un campo in erba, siamo riuscite a portar via un punto importante dimostrando che davvero adesso siamo un gruppo coeso. La rincorsa salvezza è appena iniziata, sarà dura ma non molleremo un centimetro fino alla fine. La dedica per il gol va alla famiglia e alle compagne di squadra che mi sono sempre vicine”.

Il Cesena batte la Pink Bari e torna a vincere in trasferta

Dopo 5 mesi il Cesena Femminile è riuscito a portare a casa i 3 punti in trasferta, battendo per 1-0 la Pink Bari e risalendo al settimo posto.

Le bianconere sono arrivate a Bari con un solo obiettivo: vincere per potersi allontanare dalla zona calda della classifica. Non una sfida facile: la Pink è una delle candidate per la Serie A, con una rosa serrata che fa gol e vince soprattutto tra le mura amiche.

Il primo tempo si apre con un calcio d’angolo battuto da Capitanelli dritto per la testa di Spyridonidou, che per poco non riesce a direzionare il pallone verso la porta. Al 7’ ci prova di nuovo la greca, dopo essersi ritrovata il pallone sui piedi per un rinvio corto di Cuciniello ma il tiro è troppo debole. Undici minuti più tardi Diaz ruba palla a Georgiou, uno due con Prvulovic che la serve di nuovo, cross teso in area ma Laface non ci arriva per un soffio. Primo squillo del Cesena al 20’ con punizione battuta da Pastore: prova Petralia in acrobazia, senza però inquadrare la porta. Al 41’ la partita si sblocca: rinvio lungo di Pignagnoli, spizza di testa Nefrou favorendo Petralia; il capitano bianconero si accentra e segna, portando in vantaggio la propria squadra.

Secondo tempo sicuramente meno dinamico, anche se le occasioni non sono mancate. Al 66’ Dahlberg gira per Costi che ci prova dalla tre quarti: il pallone esce per un soffio, facendo sfumare il raddoppio bianconero. Brivido per la Pink al 79’: Spyridonidou si libera di Pavana servendo Fedotova in area, sponda per Diaz che di prima colpisce la traversa; ci prova Maffei a metterla dentro ma Pignagnoli si distende e mette fuori.

Cesena: Pignagnoli, Pastore, Carlini, Cuciniello, Casadei, Costa, Georgiou, Dahlberg, Zanni, Petralia, Costi
A disp: Frigotto, Pavana, Nagni, Casadio, Bernardi, Beleffi, Galli, Simei, Bizzocchi
All: Rossi

Pink Bari: Shore, Capitanelli, Di Bari, Laface, Di Criscio, Spyridonidou, Strisciuglio, Nefrou, Diaz, Riboldi, Prvulovic
A disp: La Macchia, Fedotova, Fuhlendorff, Larenza, Bonacini, Paparella, Maffei, Tateo
All: Mitola

Photo Credit: Vanni Caputo

Michele Ledri, Hellas Verona: “Speravo di festeggiare le trecento partite in Serie A con una vittoria”

La capitana gialloblù ha parlato a Hellas Channel al termine del match perso contro l’Empoli

«Sicuramente in campo abbiamo dato tutto, ma anche ieri non è bastato. In generale ci manca un po’ di concretezza sotto porta, rispetto ai gol subiti ne segniamo molto pochi. Peccato, puntavamo ai tre punti.

Sono però contenta del debutto di tante nostre giovani: durante la settimana si allenano con impegno ed è giusto che anche loro assaporino la Serie A. 

La trecentesima partita in categoria? È un traguardo importante di cui sono molto felice, anche se sinceramente speravo di festeggiarlo con un risultato positivo».

Questo quanto affermato ai microfoni di Hellas Channel da Michela Ledri al termine del match perso contro l’Empoli.

Credit Photo: Giancarlo Dalla Riva

Il Milan sprecone pareggia in casa con il Napoli dopo essere andato in vantaggio e non perde l’occasione di accorciare sul secondo posto

Giornata nera in chiave classifica per il Milan di Mister Ganz, le rossonere, infatti, impegnate in casa al Vismara con il Napoli, non riescono, nonostante una bella rete in apertura di partita di Thomas, pareggiata poi a pochi spiccioli dalle fine dalla partenopea Toniolo, ad accorciare sia sul Sassuolo che sulla Roma, che non sono riuscite a vincere in questa giornata.

Le milanesi avevano incanalato la partita a proprio vantaggio, poi però non sono riuscite a raddoppiare il netto predomino di campo, visto in particolare nel primo tempo. 

Nella ripresa il Milan si è seduto evidentemente sugli allori e il Napoli ha iniziato a prendere sempre di più il controllo della partita e a tentare di proporsi in attacco; e dire che la posta in palio per la classifica era alta, in caso di vittoria il Milan si sarebbe avvicinato a due punti dal secondo posto attualmente occupato dalla Roma, fermata dal pareggio in casa della capolista Juventus, mentre avrebbe scavalcato al terzo posto il Sassuolo, fermo a 35 punti in virtù della sonora sconfitta rimediata nella capitale per 3-1.

Punto preziosissimo, invece, in chiave salvezza per il Napoli, che scavalca una Fiorentina sempre più in caduta libera e si porta per la prima volta con 15 punti nella zona salvezza per differenza reti proprio dalle viola.

Sulla gara c’è poco da dire, se non che non è stato il solito Milan operaio ma brillante di sempre, le meneghine hanno sofferto la carica agonistica di un Napoli che aveva il fuoco nelle vene e il chiaro obiettivo di strappare punti salvezza, mentre le rossonere hanno pagato sicuramente il fatto di non essere state troppo lucide sotto porta e di non aver approfittato delle tante occasioni per chiudere il conto e mettere in cassaforte la partita e scalare la classifica. Peccato!

Credit Photo: Arnaldo Cavallotti

Paloma Lazaro, AS Roma: “Abbiamo dimostrato di essere una grande squadra”

Paloma Lazaro ha realizzato il gol dell’1-1 finale in Juventus-Roma. Non solo la gloria personale, anche una prestazione da protagonista.

Ecco le sue parole.

Una partita in cui la Roma ha dominato a lunghi tratti.
“Siamo contenti di questa gara, si è visto la squadra che siamo, da tempo che stiamo giocando meglio, abbiamo alzato il livello. Oggi si è visto un’altra Roma”.

Cosa non ha funzionato per vincere?
“A volte non ci crediamo. Magari un po’ di cinismo in avanti e sfruttare un po’ meglio le occasioni. Ma siamo contente che stiamo ancora lì”.

Hai fatto gol, sei in un ottimo momento di forma.
“Sì, alla fine dovevo far capire alla squadra che mi sento bene, a mio agio, si vede”.

In che modo ora guardare al futuro?
“Manca ancora tantissimo, altri scontri diretti, non è finita. Dovremo avere la consapevolezza che non abbiamo fatto niente e che ci sono ancora partite difficili da affrontare”.

Credit Photo: Paolo Pizzini

Lisa Alborghetti, FC Inter: “Siamo dispiaciute per il risultato. Il campionato è lungo”

Lisa Alborghetti, ai microfoni di Inter TV, ha parlato dell’amara sconfitta di questo pomeriggio contro il Pomigliano.

«Non lo so, avremo il tempo per analizzarla. Siamo dispiaciute e rammaricate però sicuramente lavoreremo e come sempre cercheremo di capire gli errori per non farli più. Io penso e spero, ma ne sono anche sicura sinceramente, che ovviamente quando entriamo in campo cerchiamo di dare il 100%. Poi le cose vengono o non vengono, il calcio è anche questo ma la volontà assolutamente non manca mai. La pausa? Prendiamo tutto quello che abbiamo fatto di sbagliato e lavoreremo, questa è l’unica soluzione alle due partite che abbiamo fatto. Quindi assolutamente testa alta perché il campionato è ancora lungo. Dispiace, ma siamo lì».

Credit Photo: FC Internazionale 

Sonja Kiem affonda il Tavagnacco, e regala al Cortefranca un altro inno gioioso

Il Cortefranca centra la sua seconda vittoria consecutiva e il quarto risultato utile di fila, vincendo di misura sul Tavagnacco.

Il primo sussulto è di marca gialloblù con un’azione offensiva da destra a sinistra conclusa con Zuliani che viene liberata in area, ma Meleddu para. Al 35′ palla per Vavassori che arriva a tu per tu con Beretta, la quale riesce a ipnotizzarla.

Ci spostiamo al 55′ quando le franciacortine, con una buona manovra a metà campo, viene finalizzata con una palla in profondità per Vavassori che entra sola in area, ma l’ultimo controllo è troppo lungo, e la conclusione termina a lato. Questa è la prova del vantaggio rossoblù: al 64′ cross del Corte in area friulana, la difesa respinge, ma la palla arriva sui piedi di Sonja Kiem, che calcia e non lascia scampo a Beretta. Il Tavagnacco prova a reagire, ma nel finale sono ancora le cortefranchesi ad avere il raddoppio, ma Picchi spara fuori davanti a Beretta.

Con questo successo le ragazze allenate da Nicoletta Mazza si avvicinano ormai all’obiettivo salvezza, issandosi al quinto posto della Serie B con 24 punti.

Domenica il Cortefranca andra in casa del Como Women, per recuperare la dodicesima giornata di campionato, con le lariane che ieri ha perso contro il San Marino Academy per 4-2.

CORTEFRANCA: Meleddu, Brevi, Lacchini, Belotti (89′ Redolfi), Vavassori, Kiem, Gervasi (60′ Zanetti), Valesi (89′ Freddi), Muraro (70′ Martani), Asperti (60′ Vivirito), Picchi. A disp: Limardi, Valtulini, Scarpellini, Giudici. All: Mazza.
TAVAGNACCO: Beretta, Donda, Rossi, Sciberras, Moroso (71′ Stella), Caneo, Zuliani, Milan, Kongouli (81′ Roder), Abouziane, Ferin. A disp: Girardi, Castro Garcia, Grosso, Pinatti, Cetrangolo. All: Rossi.
ARBITRO: Palmieri di Conegliano.
MARCATRICE: 64′ Kiem (COR).
AMMONITO: Rossi (TAV, allenatore).

Photo Credit: ASD Cortefranca Calcio

Il Brescia Femminile, grazie a Veronique Brayda, fa fuori il Chievo Verona, e il primo posto è ancora più saldo

Un Brescia perfetto sotto tutti i punti di vista, che è riuscito anche a far fronte alla prevedibile stanchezza accumulata dopo le vittorie con Cittadella e Como riesce a chiudere il filotto di partite-verità in sette giorni e far propria l’intera posta anche contro un coriaceo Chievo Verona. Al termine sfida non bellissima, molto combattuta e con poche occasioni da gol, a decidere è un gol su punizione di Veronique Brayda, alla sua terza marcatura consecutiva. Con questo successo le Leonesse di Garavaglia scavano un solco di cinque punti sulla seconda in classifica, il Como, battuto in casa dal San Marino.

LA GARA – Mister Garavaglia deve fare a meno nell’undici titolare di Luana Merli, che non ha recuperato dall’affaticamento al polpaccio rimediato mercoledì sera contro il Como e che è seduta in panchina. Fuori anche Brayda, partono in attacco Farina (esordio da titolare in stagione) e Pasquali con Hjohlman. A centrocampo non c’è Magri, al suo posto Asta con Ghisi e Cristina Merli, in difesa confermatissimo il pacchetto formato da Viscardi, Perin, Barcella e Galbiati davanti a Lonni. Arbitra il signor Selva di Alghero.

Nel primo tempo le occasioni si contano sulle punte delle dita di una mano: al 9′ Bolognini cerca la porta su punizione ma il pallone è alto. Un minuto dopo è Alkhovik a provarci in acrobazia a centro area ma non centra la porta. Passano pochi secondi e la risposta del Brescia è con Cristina Merli da fuori ma la sua conclusione è debole e centrale. Nel recupero del primo tempo occasione Brescia col pressing vincente di Ghisi che offre un buon pallone a Pasquali che però spara sull’esterno della rete.
Nella ripresa le squadre si allungano e arriva qualche occasione in più. La prima, clamorosa, è per il Brescia al 58′: Brayda, subentrata all’intervallo a Ghisi con Farina sostituita da Bianchi, si libera in area in mezzo a due avversarie con una magia e spara forte sul primo palo ma l’intervento di Boaglio è fenomenale e devia in corner. Al 60′ il vantaggio del Brescia: dai 22 metri Brayda con una conclusione rasoterra sul secondo palo non lascia scampo a Boaglio che era spostata a centro porta per coprire una possibile traiettoria a scavalcare la barriera. Al 62′ risponde il Chievo con il colpo di testa di Peretti, parata di Lonni. Al 24′ iniziativa di Hjohlman sulla sinistra, rientra sul destro e calcia: tiro contrato, facile parata di Boaglio. Al 75′ occasione Brescia sugli sviluppi di un corner: Brayda interviene sul cross ma la sua conclusione è respinta praticamente sulla linea, poi ci prova Barcella ma il suo tiro è respinto ancora in calcio d’angolo. All’84′ Chievo vicino al pareggio con Dallagiacoma che sfrutta un’errata lettura difensiva su un lancio dalle retrovie ma si allunga troppo il pallone sul controllo e favorisce l’uscita di Lonni. Al 90′ il Chievo colpisce la faccia superiore della traversa con un tiro dalla distanza di Peretti. Al 93′ ultimo brivido in area bresciana con tiro-cross di Peretti bloccato in presa bassa da Lonni.
Finisce così, con le Leonesse in trionfo ma sfinite al termine di sette giorni incredibili che hanno fruttato nove punti. Ora una settimana-tipo di allenamenti per preparare il recupero di domenica 13, sempre in casa, contro il Cesena.

LE INTERVISTE – «Io credo che dobbiamo applaudire sempre e comunque queste ragazze – le parole di mister Elio Garavaglia – indipendentemente da come andranno le cose, perché mi danno sempre sensazioni positive ed è davvero uno spettacolo vivere con loro questa stagione perché si è creato un bel feeling. Riusciamo a capirci al volo e in campo sono sempre molto attente e volenterose nel voler migliore e curare i dettagli. E anche oggi hanno dato una grande dimostrazione contro una squadra che sapevamo ci avrebbe messo in difficoltà come il Chievo. E’ stata una partita tattica, agonisticamente intensa ed equilibrata. Quindi nonostante le fatiche del mercoledì, le ragazze hanno dato tutto quello che avevano e anche di più». Grandissima prova a livello difensivo da parte del Brescia, che non ha lasciato occasioni nitide al Chievo se non la traversa colta da Peretti nel finale: «Sì, e devo dire che le ragazze in panchina erano più tranquille di me perché man mano che passavano i minuti il nervosismo e l’apprensione cominciavano a montare. Però devo dire che la difesa ha dato grande prova di maturità e solidità perché sono sempre rimaste attente in una gara molto difficile». Un’altra volta un undici di partenza con molte novità e ancora una volta cambi decisivi: «Sì, magari sono fortunato in questo periodo perché non è la prima volta che capita. Purtroppo Luana non era assolutamente disponibile ma è venuta in panchina comunque e speriamo possa recuperare per domenica prossima. Anche Porcarelli non è al meglio perché ha un problema alla caviglia ma ha stretto i denti e ha giocato uno spezzone». Ora il mister dovrà togliere la tuta e indossare la divisa da pompiere per placare un po’ gli animi? «No, queste ragazze non ne hanno bisogno perché sanno cosa devono fare e la testa dove deve stare. Devono continuare a fare quello che stanno facendo, giocare serenamente, possibilmente divertendosi e mantenendo i piedi per terra fino alla fine del campionato. Poi vedremo quali saranno i risultati, però sono convinto che daranno sempre il massimo».
Protagonista di una prova solida in difesa, Elisa Galbiati: «Sette giorni davvero duri, e oggi non era sicuramente facile perché la stanchezza si è fatta sentire e penso che si sia visto che mancava un po’ di lucidità e brillantezza però siamo riuscite a stare bene in campo, a coprire gli spazi. Poi concretizzare una delle poche palle gol che ci sono state in partita, da ambo le parti, è stato ovviamente decisivo. Siamo contente per questa vittoria e del lavoro fatto in campo, sapevamo che c’era da lottare e che c’era da mettere tutto quello che potevamo fisicamente e anche di più. Penso che soprattutto nella ripresa si sia vista questa grande voglia di voler gettare il cuore oltre l’ostacolo». Ora bisogna mantenere i piedi per terra: «Mancano tante partite. E ognuna va lottata e giocata al massimo. Tutte le squadre sono valide, e come noi hanno punti di forza e di debolezza. Quindi una partita alla volta, e vediamo come va a finire».
Tre gol in sette giorni, due di questi hanno fruttato direttamente sei punti (Cittadella e Chievo). Per Veronique Brayda la settimana perfetta: «Personalmente è una grande soddisfazione, ma soprattutto perché sono riuscita ad aiutare la squadra. E’ stata una settimana molto intensa con tre partite tutte d’un fiato contro ottime squadre. Non è stata una partita brillante, ma l’importante era riuscire a portare a casa i tre punti, e ci siamo riuscite». Difficile chiedere brillantezza: «Abbiamo speso tanto nelle partite precedenti, e quindi eravamo consapevoli che oggi ci sarebbe stato essenzialmente da combattere». Si può dire che oggi era la partita più difficile? «Assolutamente sì. Soprattutto a livello mentale oltre che fisico. Il futuro? Mancano tantissime partite da giocare, quindi penseremo alla prossima partita e basta».

BRESCIA: Lonni, Galbiati, Perin, Barcella, Viscardi, Ghisi (45’ Brayda), Asta, Cristina Merli (76’ Magri), Farina (45’ Bianchi), Pasquali (53’ Porcarelli), Hjohlman. A disp: Ballabio, Maroni, Luana Merli, Tengattini. All: Garavaglia.
CHIEVO VERONA: Boaglio, Mele, Tunoaia, Peretti, Bolognini (78’ Mascanzoni), Boni, Alkhovik (63’ Salas), Salaorni, Tardini (42’ Franco), Zanoletti, Dallagiacoma. A disp: Olivieri, Fenzi, Caliari, Zanoni, Salimbeni. All: Venturi.
ARBITRO: Selva di Alghero.
MARCATRICE: 60’ Brayda (BRE).
AMMONITE: Ghisi (BRE), Brayda (BRE), Lonni (BRE), Alkhovik (CHI), Tunoaia (CHI).

Photo Credit: Brescia Calcio Femminile

Slovenska Ženska Nogometna Liga: alla scoperta del calcio femminile in Slovenia

Nonostante il calcio non sia, come in Italia, lo sport più seguito in Slovenia, il paese di Prešeren e Cankar ha dato i natali a innumerevoli giocatrici e giocatori dal talento indiscusso. Tra gli uomini, impossibile non annoverare Samir Handanovič, Jan Oblak (portiere titolare dell’Atletico Madrid) e Josip Iličić. Tra le calciatrici, invece, è doveroso menzionare Kaja Eržen, attualmente in forza al Napoli insieme alla connazionale Lana Golob, il bomber Lara Prašnikar dell’Eintracht Francoforte, Špela Kolbl e Ana Milović.

Tantissime altre, inoltre, si stanno mettendo in mostra in nuove sfide negli ultimi anni. Ne è un esempio Maruša Sevšek, valente centrocampista arrivata in questa stagione allo Spezia Calcio Femminile in cerca di riscatto dopo una precedente esperienza al Tavagnacco durante il campionato 2018/2019. Prima di conoscere ed apprezzare anche gli altri interessanti talenti sfornati dal campionato femminile sloveno, però, è giusto conoscere storia ed organizzazione della Slovenska Ženska Nogometna Liga.

La prima competizione ufficiale si tenne nella stagione 1992/1993, ad un anno appena dall’indipendenza dall’ex Jugoslavija. Quell’anno, il ŽNK Krim vinse il campionato per la prima e, fino ad oggi, ultima volta della sua storia. L’annata successiva vide trionfare il Tesar Ižakovci, squadra dell’omonimo piccolo villaggio della Pomurska statistična regija (la regione slovena più vicina all’Ungheria). A partire dal 1995, però, il titolo arrivò per la prima volta nella capitale Ljubljana, più precisamente nella sede dell’Ilirija Krašcommerce.

I successivi club vincitori furono, in ordine, il ŽNK Pikapolonica Jarše, lo ŽNK Bull Ilirija (nuova denominazione dell’Ilirija Krašcommerce e campione di Slovenia per due anni consecutivi nel 1997 e nel 1998) e nuovamente lo ŽNK Pikapolonica Jarše. Il primo titolo del nuovo millennio, invece, toccò alle calciatrici dello ŽNK Škale Pande, formazione del borgo di Škale in Savinjska abitato da poco più di 800 abitanti. L’anno successivo, il campionato fu vinto nuovamente dallo ŽNK Ilirija ma, al termine della stagione 2001/02, lo scudetto tornò nelle mani delle leggendarie atlete dello ŽNK Škale Pande.

A partire dall’edizione 2002/03 iniziò invece il predominio di ŽNK Krka e ŽNK Pomurje Teleing, con la prima squadra che si laureò consecutivamente campionessa di Slovenia nei tre anni successivi. Lo ŽNK Pomurje Teleing riuscì ad interrompere la serie di successi delle rivali solo nel 2005 prima che lo ŽNK Krka tornasse a vincere dal 2006 al 2011. Gli straordinari e storici trionfi delle ragazze di Novo Mesto lasciarono infine il posto alle avversarie della cittadina di Beltinci che, sul loro esempio, furono campionesse per i successivi cinque anni, fino dunque al 2016.

Nelle stagioni 2016/17 e 2017/18, invece, lo ŽNK Olimpije Ljubljana rubò la scena alle inarrestabili leonesse dello ŽNK Pomurje Teleing che, però, nelle due stagioni successive (fatta esclusione di quella 2019/2020, annullata a causa della pandemia) aggiunsero alla propria bacheca altri due scudetti. L’albo d’oro della Slovenska Ženska Nogometna Liga si presenta dunque così:

  • ŽNK Krka (sciolta nel 2016): 8 titoli
  • ŽNK Pomurje Teleing: 8 titoli – campione in carica
  • ŽNK Ilirija: 4 titoli
  • ŽNK Olimpija Ljubljana: 2 titoli
  • ŽNK Pikapolonica Jarše: 2 titoli
  • ŽNK Škale Pande: 2 titoli
  • Tesar Ižakovci: 1 titolo
  • ŽNK Krim: 1 titolo

Attualmente, le formazioni iscritte al campionato sono otto, una in più rispetto allo scorso anno. Il campionato prevede inoltre che ogni squadra affronti le avversarie per tre volte, aggiungendo dunque un turno in più rispetto ai gironi di andata e ritorno previsti, ad esempio, dalla Serie A femminile. Al momento, lo ŽNK Pomurje Teleing è la capolista della SŽNL con 36 punti conquistati in 12 partite, 98 goal fatti ed appena 2 subiti. Seguono l’Olimpija Ljubljana, secondo a 33 punti (squadra più prolifica con 125 reti messe a segno e 9 subite), ŽNK Radomlje e ŽNK Ljubljana, entrambe ferme a 21. Le ultime quattro posizioni sono infine occupate, in ordine, da ŽNK Cerklje (15 punti), Primorje Gaia Naturelle (9), ŽNK Doxakey (6) e ŽNK Krim, ancora a secco di risultati positivi in questa stagione.

Ad oggi, la classifica marcatrici è dominata da Ana Milović, formidabile attaccante classe 2001 dello ŽNK Olimpija Ljubljana autrice di 42 goal in appena 11 presenze. Seguono Špela Kolbl dello ŽNK Pomurje Teleing, a segno ben 29 volte in 12 partite. Ex aequo al terzo posto, con Sara Makovec (ŽNK Pomurje Teleing) e Manda Rogan (ŽNK Olimpija Ljubljana) ferme a quota 17. Il campionato ritornerà il prossimo mese, con il recupero della sfida, valida per la decima giornata, tra Primorje Gaia NaturelleŽNK Doxakey alle 15:00 di domenica 06 marzo.

Gli incontri del tredicesimo turno, invece, si terranno domenica 15 marzo. Le biancoverdi dello ŽNK Olimpija Ljubljana ospiteranno allo Športni Park Svoboda della capitale le giallonere dello ŽNK Radomlje, cercando di non perdere terreno rispetto allo ŽNK Pomurje Teleing. Le capoliste, dal canto loro, affronteranno in trasferta il Primorje Gaia Naturelle di Ajdovščina in una partita dall’esito quasi scontato. Terza sfida di giornata sarà quella tra ŽNK Doxakey e ŽNK Ljubljana a Ptuj, mentre il match tra ŽNK Krim (ancora alla ricerca della prima vittoria stagionale) e ŽNK Cerklje chiuderà la giornata.

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