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Matteo Pachera, Hellas Verona: “Bene il gol e l’approccio alla gara, dobbiamo lavorare sul piano mentale per le prossime sfide”

Le principali dichiarazioni dell’allenatore gialloblù Matteo Pachera al termine di Empoli – Hellas Verona5a giornata della Serie A TIMVISION 2021/22.

Che gara è stata?
“Una gara iniziata bene, che ci ha viste andare in vantaggio e scendere in campo con lo spirito che vogliamo sempre avere. L’abbiamo interpretata davvero bene, mentre nel secondo tempo è subentrato un po’ di timore e abbiamo pensato troppo a difenderci fino al vantaggio dell’Empoli”.

Cosa le è piaciuto al di là del risultato?
“L’approccio è stato molto buono, e positivo è stato anche essere riusciti a segnare il nostro primo gol in campionato”.

Importanti passi in avanti dal punto di vista offensivo…
“È vero, non solo il gol, ci sono state anche altre occasioni importanti, ma ovviamente non basta. Servirà fare molto di più, specie in attacco, perché il campionato lo richiede, il livello è alto soprattutto in avanti. C’è da lavorare, è una questione da affrontare con tutta la squadra e lo faremo”.

Su cosa bisogna lavorare in vista dei prossimi impegni?
“Come è giusto che sia le ragazze non hanno preso bene questa sconfitta, quindi c’è da lavorare anche e sopratutto sulla testa, per arrivare pronti alla sfida alla Fiorentina. La voglia di far bene non ci manca mai, vogliamo portarla con noi sul campo”.

Credit Photo: Hellas Verona Women

Asia Bragonzi, Empoli Ladies: “Primo tempo regalato ma poi è emerso il nostro coraggio. Contenta di essermi sbloccata”

“È una vittoria meritata. Ci siamo svegliate nella ripresa e siamo state brave. Peccato solo aver buttato via così i primi quarantacinque minuti”. Mattatrice del match con una doppietta, Asia Bragonzi commenta la gara tra Empoli e Verona al termine. L’attaccante, ex di turno, è stata determinante con le sue giocate per il raggiungimento dei tre punti. Una reazione vincente quella avuta da lei e dalle sue compagne di squadra: “con coraggio e tranquillità nel gioco siamo andate a riprenderci il pallone e a portarlo dalla nostra”.

“Finalmente mi sono sbloccata con questa maglia e spero tanto di farne altri. Ora penso a festeggiare questa vittoria e poi da lunedì si va a tremila per preparare la trasferta di Sassuolo”, conclude l’attaccante delle toscane.

San Marino Academy, il carattere non basta: la Pink Bari si aggiudica i 3 punti

Un solo cambio allo scacchiere tattico che ha affrontato la Roma Calcio Femminile dall’inizio, per Alessandro Recenti, che per la trasferta di Bari non rinuncia alla fisicità di Jansen in mezzo al campo per il confronto tra le due formazioni che l’anno scorso condividevano la massima serie.

Pronti, via e la Pink Bari sfiora il vantaggio. Bella iniziativa sulla destra di Fedotova, pericolosissima quando ha spazio per allungare la falcata. Il traversone sul secondo palo trova Gelmetti tra Montalti e Groff, ma la conclusione volante col mancino è da dimenticare. Sono passati appena diciassette secondi e la partita è già entrata nel vivo.

La replica dell’Academy è affidata ad un paio di conclusioni da fuori di Jansen e Brambilla, entrambe imprecise. La migliore occasione nella fase iniziale per le Titane, che collezionano quattro corner in un quarto d’ora, arriva però a metà del sesto minuto. Bravissima Jansen a recuperare palla altissimo, poi Menin si guadagna un calcio di punizione ad un palmo dal limite. Dal punto di battuta Fusar Poli, che incoccia in pieno sulla barriera pugliese. Sulla ribattuta alleggerisce Marrone con un destro fuori bersaglio.

È però la Pink ad avere le migliori opportunità, sviluppando le proprie iniziative quasi esclusivamente in contropiede: Spyridonidou ha due chance nello spazio di cinque minuti, mancando sempre del killer instict. Prima, liberata in area da Gelmetti, non trova la porta; poi – sempre da posizione invidiabile – calcia a lato. Le padrone di casa spingono e al 19’ ci vuole tutta l’elasticità di Piazza per deviare in corner la staffilata di Gelmetti. Dal primo corner a favore, le biancorosse trovano il vantaggio: la palla spiove nel cuore dell’area, dove Di Bari è libera di schiacciare da breve distanza per freddare Alessia Piazza, che aveva accennato l’uscita.

La Pink Bari continua a spingere, mettendo in difficoltà la retroguardia sammarinese quando può andare in verticale. A ridosso della mezz’ora le Titane trovano però la via del pareggio, punendo una fase difensiva troppo piatta delle pugliesi. Menin riparte dalla propria metà campo seminando di slancio un paio di avversarie prima di lanciare Massa in profondità: la seconda punta ospite crossa di prima intenzione col mancino, trovando il tocco di mano di Maffei. Intervento punibile col calcio di rigore, secondo Ursini, che spedisce Barbieri dal dischetto. L’attaccante biancoazzurra incrocia col destro, spiazzando Shore: terzo gol in quattro partite, tutti dagli undici metri.

Le Titane sembrano ora in controllo, tanto da sfiorare il vantaggio sull’iniziativa di Brambilla che recupera sulla trequarti offensiva e innesca Massa che – dopo una finta – porge a rimorchio per Barbieri, imprecisa nell’impatto sulla sfera. Sulla ripartenza, il 2-1 barese. Lungo lancio per Gelmetti, con Piazza in largo anticipo: rinvio sporco dell’ex Milan, che di fatto serve Spyridonidou poco distante. Stavolta l’attaccante biancorossa non può non andare a segno, gonfiando il sacco della porta sammarinese – completamente sguarnita –. La partita resta accesa e spettacolare, con le squadre che continuano ad affrontarsi a viso aperto. Arriva così il secondo pareggio ospite, che al 40’ colpisce sull’asse Brambilla-Jansen. La combinazione tra mezz’ali vede la lombarda proporsi in profondità e l’olandese a sparare di mancino dal limite dell’area piccola, capitalizzando uno dei suoi tanti inserimenti.

È l’ultima emozione di un primo tempo ricco di opportunità, nemmeno tradito dall’inizio della seconda frazione di gara. Dopo appena 150 secondi, infatti, la San Marino Academy si ritrova in superiorità numerica: la sponda di Menin su rinvio di Piazza diventa buona per Massa, che anticipa di slancio Larenza per lanciarsi in porta. Il centrale lascia lì la gamba, travolgendo la seconda punta ospite: cartellino rosso inevitabile e Pink Bari in dieci per tutto il secondo tempo. Sulla conseguente punizione dai 25 metri, Fusar Poli non trova lo specchio della porta.

La Biancoazzurre risultano però abuliche nei primi venti minuti con la giocatrice in più, senza riuscire a costruire occasioni concrete. La miglior opportunità è generata sulla direttrice Barbieri-Massa, con quest’ultima a saltare un’avversaria ed a crossare di sinistro dal fondo per la testa di una liberissima Marrone, la cui zuccata è neutralizzata da Shore. Tutto inutile però, visto che il traversone era arrivato col pallone oltre la linea di fondo.

E così, inaspettatamente, è il Bari a farsi pericoloso e ferale. La difesa a tre sammarinese si fa attrarre in toto da Gelmetti, che indovina la corsia giusta per l’inserimento di Spyridonidou: la greca, in posizione regolare in quanto scattata dalla propria metà campo, arriva davanti a Piazza prima di colpire col destro, toccato senza esito dall’estremo ospite. Terzo vantaggio per la Pink Bari, stavolta in inferiorità numerica. La reazione della panchina sammarinese è l’inserimento di Baldini per Brambillla, rompendo gli indugi a favore di un finale all’arma bianca. Le baresi ci provano in un altro paio di occasione ripartendo con Sudyk e Spyridonidou, ma l’Academy se la cava.

Piove sul bagnato per le Titane, che al 75’ devono rinunciare forzatamente a Massa, infortunatasi. Al suo posto Bertolotti, insieme a Micciarelli che rileva Marrone. Sostituzioni che impiegano appena due minuti a pagare dividendi: sugli sviluppi di un traversone in area, è Bertolotti a fiondarsi sul pallone vagante per la stoccata che fredda Shore, pure in grado di sfiorare il pallone con la punta delle dita. L’Academy si rimette in carreggiata per la terza volta nel corso dell’incontro, potendo contare su un ulteriore quarto d’ora di superiorità numerica.

Nel quale le Titane dimostrano di non aver appreso la lezione precedentemente impartita da una Pink Bari tutt’altro che arrendevole. Infatti le baresi si chiudono bene e appena hanno l’opportunità ribaltano l’azione. Così all’86’, quando Jansen perde un contrasto a centrocampo e la retroguardia ospite si fa cogliere impreparata sull’inserimento di Syduk. La polacca può controllare ed aggiustarsi il pallone sul piede preferito, aprendo il piattone dal cuore dell’area di rigore e spedire alle spalle di Piazza il gol del 4-3.

PINK BARI – SAN MARINO ACADEMY 4-3

PINK BARI [4-3-1-2]
Shore; Maffei, Larenza, Di Bari, Gkatsou; Sudyk, Di Criscio, Strisciuglio; Fedotova (dal 62’ Bonaccini); Spyridonidou, Gelmetti
A disposizione: Siejka, Cerescu, Laface, Paparella, Romeo, Riboldi, Errico, Papascandolo
Allenatore: Cristina Mitola

SAN MARINO ACADEMY [3-5-2]
Piazza; Montalti, Groff (dal 90’ Papaleo), Venturini; Marrone (dal 75’ Micciarelli), Jansen, Fusar Poli, Brambilla (dal 70’ Baldini), Menin; Massa (dal 75’ Bertolotti), Barbieri
A disposizione: Montanari, Nozzi, Kiamou
Allenatore: Alessandro Recenti

Arbitro: Cristiano Ursini di Pescara
Assistenti: Stefano Vito Martinelli e Leandro Claps di Potenza
Marcatori: 19’ Di Bari, 29’ rig. Barbieri, 34’, 69’ Spyridonidou, 40’ Jansen, 77’ Bertolotti, 86’ Syduk
Ammoniti: Marrone, Menin
Espulsi: Larenza

Parma: terzo successo in campionato, superata la Sammartinese

parma-calcio-femminile-2021-2022

Nella terza giornata di Eccellenza dell’Emilia Romagna il Parma batte per 0-3 la Sammartinese. Resta a punteggio pieno la squadra ducale che passa al 12′ con Johara Boselli, brava ad insaccare su assist di Lucrezia Baffi.  Il raddoppio giunge a fine primo tempo su punizione di Debora Fragni mentre ad inizio ripresa in rete va Francesca Alfieri. Questo a margine della gara un estratto del commento del tecnico delle parmensi Ilenia Nicoli.

“Le ragazze sono state propositive fin da subito, cercando di riproporre in partita quello che abbiamo fatto in allenamento in settimana, e quindi sono piuttosto contenta. La Sammartinese è una squadra che parte in costruzione da dietro, che non ha paura, con delle idee di gioco buone: nonostante escano sconfitte sul loro campo mi sento di far loro i complimenti, perché è bello poter affrontare degli avversari che propongono un buon calcio. Il risultato è il coronamento di quello che viene fatto in settimana: le ragazze si applicano molto, durante gli allenamenti c’è molta partecipazione e curiosità per le cose che sono un po’ diverse. Come ripeto tante volte, alla fine quello che credo sia fondamentale fare con loro, essendo che è una squadra molto giovane, è fare capire che si tratta di occupazione di spazi: lo stiamo facendo bene, sono molto propositive, anche sui calci piazzati, ci stiamo lavorando tanto, e mi fa piacere che si vedano i frutti del lavoro che stiamo facendo. Durante la gara ho cambiato alcune volte sistema di gioco, trovandole sempre pronte e ricettive, e questo è un aspetto fondamentale, perché noi siamo qui per cercare di aiutare la squadra, per cui vedendo che gli avversari in un determinato momento erano messi in un modo particolare, io ho riconosciuto che avrei dovuto cambiare qualcosa e l’ho fatto e loro in maniera molto rapida e veloce si sono adattate”.

Sammartinese-Parma 0-3
Marcatrici: 
12′ Boselli, 41′ Fragni, 1′ st Alfieri
Sammartinese 1. Mosca; 2. Iotti (24′ st 14. Casarini), 3. E. Chiessi; 4. Vecchi (V. Cap., 35′ st 15. Bedogni), 5. Bertacchi, 6. Galantini (Cap., 23′ st 13. Digirolamo); 7. Orlandini, 8. Bellei, 9. C. Chiessi, 10. Ferrari, 11. Codeluppi ( 16′ st 18. Acerbi). All. Poli
A disposizione: 12. Del Rio; 16. Orboni, 17. Lusuardi, 19. Pritoni
Parma 1. Ravanetti (36′ st 12. Bedini); 2. Bertoletti (33′ st 13. Soncini), 3. Alfieri; 4. Remondini, 5. Scaffardi (V. Cap.), 6. Baffi (23′ st 19. Baccanti); 15. Naummi (1′ st 16. Frati), 8. Cuciniello (23′ st 17. Berni), 9. Boselli, 10. Fragni (Cap.), 11. Maini. All. Nicoli
A disposizione: 14. Cocconi, 18. Gennari, 20. Parizzi
Arbitro: Sig. Alfonso Esposito di Reggio Emilia Ammonita: Naummi

Viste da vicino: Fiorentina-Napoli Primavera Femminile 5-1. Festa viola in quel di San Marcellino

Le previsioni davano pioggia, e invece splende un Sole incandescente al centro sportivo di San Marcellino, nella zona sud di Firenze. Luogo in cui si terrà una vera e proprio festa del calcio, non per i pochissimi tifosi del Napoli presenti alla gara della Primavera Femminile, ma avranno modo di festeggiare anche loro infine grazie alla prima squadra guidata da Luciano Spalletti. Tornando al calcio femminile, raggiungiamo il teatro della sfida circa un quarto d’ora prima del fischio d’inizio, dopo un’intensa visita alla straordinaria Galleria degli Uffizi, assaporando già l’atmosfera che si respirerà. Sulla tribuna iniziano a farsi vedere i primi tifosi. Esponenti delle famiglie delle calciatrici certo, ma anche qualche tifoso sfegatato delle ragazze viola.

L’undici di Claudio Ricci, dopo attente osservazioni e valutazioni, per le quali chi vi scrive deve ringraziare una ex calciatrice della Primavera femminile viola, lo riassumiamo in breve: in porta va Viola Bartalini, portiere che ha scavalcato le gerarchie relegando in panchina l’ex numero uno Tinti. In difesa agiscono al centro Giorgia Fortunati, in orbita prima squadra, e Allegra Bartolini, coadiuvate dai due esterni Margherita Santini e Maria Paola Mazzoni. A centrocampo il tecnico viola non può rinunciare alle geometrie di Linda Masini, affiancata da una indemoniata Isabel Pirriatore. Chiude il trittico di centrocampo la capitana ex Florentia Giulia Giacobbo. In avanti il trio Martina Sechi, Camilla Campi e Irene Barsali.

Si parte! E basta poco meno di un minuto alle ragazze gigliate per andare in vantaggio con Martina Sechi. Liberata sull’out di sinistra, la numero dieci batte il portiere partenopeo di sinistro. La Fiorentina Primavera prende campo e raddoppia con una magia di Camilla Campi all’11esimo. Le partenopee non si vedono per nulla dalle parti di Bartalini con la difesa che fa ottima guardia. Poco dopo la mezz’ora arriva il tris di una strepitosa Irene Barsali. Ancora pochi giri di lancette e Martina Sechi butta dentro il quarto goal per una scatenata truppa gigliata. Si va al riposo sul 4-0 viola.

Nella ripresa Ricci tira fuori Sechi e Barsali, per preservarle in vista della prossima trasferta a San Marino, per Emma Bossi e Leunora Xhemaj. Proprio la kosovara ha una ghiottissima occasione per siglare la manita ma la numero uno del Napoli la stoppa sul più bello. Le ospiti provano ad affacciarsi in avanti ma una vera e propria reazione non c’è. Al 60esimo fuori Mazzoni ed una straordinaria Masini per Giulia Pallicca e Viola Innocenti. Il Napoli prova a rientrare in partita segnando il goal della bandiera, ma al 72esimo la capitana Giacobbo si mette in proprio e spara un siluro di destro per il 5-1 finale. Fuori Campi per Stella Toma e ospiti che provano a farsi vedere dalle parti di Bartalini, brava a chiudere la porta in faccia alle attaccanti avversarie. Sul finale di gara ancora un’occasione per Xhemaj ma il portiere azzurro non intende subire goal anche dall’attaccante balcanica. Tre minuti di recupero prima del triplice fischio finale.

Un pomeriggio stupendo in quel di San Marcellino con le ragazze della Primavera che celebrano il ritorno del pubblico sugli spalti con una vera e propria festa del goal. E il tifo ha risposto alla grande riempendo quasi tutta la tribunetta del campo di San Marcellino. Saranno state almeno duecento le persone presenti per la gara della Primavera Femminile. C’erano soprattutto vecchio compagne e ragazze che, molto presto, si troveranno ad indossare quella maglia nella difficile ed importante missione di portare in alto i colori viola. La gara della formazione Primavera ha permesso di riscoprire la vera essenza del calcio. Ventidue giovani che si sfidano sul terreno di gioco non per la gloria, non per soldi, ma sospinte da una irrefrenabile passione.

Termina 2-2 la gara tra il Crema e il Football Leon: Dossi e Pedrini danno alle bianconere il primo punto stagionale

Primo punto in Eccellenza per il Crema che pareggia in casa col Football Leon per 2-2.

Al primo minuto Leon in vantaggio: su un calcio d’angolo la difesa casalinga rimane ferma e Maria Frangi insacca di testa. Le cremasche però reagiscono e al 14′ Jenny Dossi capisce un errore difensivo brianzolo e, calciando di prima, trova il pareggio.

La gara arriva al 63′ e Michele Pedrini, con una punizione dai 35 metri, disegna una parabola perfetta per il vantaggio cremasco. Il 2-1 però dira fino al 78′: Uggé vola a deviare sull’incrocio il tiro di Postiglione, solo che si avventa Camilla Di Iorio, consentendo però all’estremo difensore bianconero di recuperare la posizione e la palla, ma l’attaccante ospite prova a calciare colpendo il braccio di Dossi: palla in rete e gol del pareggio arancionero convalidato. A dieci minuti dalla fine la capitana cremina potrebbe dare al Crema la rete del 3-2, ma la palla colpisce il palo, e all’81’ Leon ancora pericoloso con Postiglione Leon ma Uggé, ancora dolorante devia in angolo.
Sarà questa l’ultima azione della gara tra Crema e Leon che finisce in parità.

Prestazione buona da parte della squadra, peccato per la partenza che ci ha penalizzato. Ho apprezzato la reazione delle ragazze – il commento dell’allenatrice del Crema Elena Calderolanella ripresa abbiamo spinto bene e abbiamo fatto bene, ma dopo il gol abbiamo abbassato troppo il ritmo e l’abbiamo pagata con il gol. Abbiamo spinto forte e mi dispiace per il palo di Dossi. Tengo stretto il primo punto della stagione, soprattutto perché abbiamo già cambiato attitudine rispetto alla prima di campionato. La strada imboccata è quella giusta“.

In classifica il Crema, con questo punto, sale all’undicesimo posto del girone lombardi di Eccellenza, e nel prossimo turno le bianconere torneranno ad osservare un turno di riposo.

CREMA: Ugge, Carletti (83′ Raimondi), Rubagotti, Pedrini, Corbari (54′ Facco), Grossi, Basciu, Pernigoni (73′ Tommaseo), Cremonesi (67′ Strepparola), Turrini, Dossi. A disp: Mantovani, Casazza, Lonati. All: Calderola.
LEON: De Sanctis, Boffi, Frangi (80′ Sessa), Postiglione, Ambrosoni, Campagnoli, Coccimiglio (65′ Caspani), Talarico, Di Iorio (83′ Romeo), Salvo (54′ Ostini), Spagna (89′ Redaelli). A disp: Colombo, Vismara. All: Cincotta.
MARCATRICI: 3′ Frangi (LEO), 14′ Dossi (CRE), 63′ Pedrini (CRE), 78′ Di Iorio (LEO).
AMMONITE: Frangi (LEO), Campagnoli (LEO).
ESPULSA: Talarico (LEO, per somma di ammonizioni).

Photo Credit: Instagram Crema 1908 Women

Tris al Palermo, il Chievo vola

Il Chievo tocca le sponde nord-occidentali della Trinacria, approdando in quello che greci e fenici chiamarono “porto splendente circondato dalle montagne”.
A proposito di vette, le ragazze gialloblù vogliono rimanere su quella della classifica di Serie B e continuare, anche nella trasferta di Palermo, a farsi spingere dall’onda travolgente di un inizio di stagione quasi perfetto.

PRIMO TEMPO
Per la gara in terra siciliana Mister Venturi deve fare i conti con alcune importanti defezioni, come quella di Salaorni in difesa e di Tardini e Salimbeni in mezzo al campo. Prima chance da titolare per Virginia Gidoni, mentre l’altra novità rispetto al successo con la Torres è l’esperta e funambolica Dallagiacomasulla fascia.

Subito Mascanzoni – Parte fortissimo il Chievo, che si riversa immediatamente nella metà campo avversaria e trova il gol dopo appena cinque minuti. Marenic riceve dalla destra e aggira il terzino, la numero 80 pesca l’ottimo l’inserimento di Daiana Mascanzoni, che da pochi passi può solo appoggiare in rete.

Le gialloblù provano a sfruttare il momento per trovare subito il raddoppio e spaventano ancora il Palermo con il pallonetto di Boni, appena sopra la traversa.
Il palleggio delle clivensi sembra fare la differenza nella prima parte del match, con le padrone di casa che faticano a costruire e sono costrette a contenere la decisa iniziativa gialloblù.

Raddoppia RP7 – Al 35′ la squadra scaligera trova il secondo gol. Calcio d’angolo battuto magistralmente dal solito sinistro di Bolognini, stacco sul secondo palo di Rachele Peretti. Il portiere di casa devia la sfera, senza evitare il gol.
Due a zero Chievo e partita che si fa sempre più in discesa.

Non ci sono più grandi squilli prima della fine di una prima frazione a senso unico.
Le ragazze di Venturi non hanno concesso conclusioni verso la porta di Olivieri e hanno fatto valere la maggior caratura tecnica, meritando il doppio vantaggio.

SECONDO TEMPO
L’inizio del secondo tempo sembra la fotocopia del primo, con Marenic che protegge palla e si invola sulla fascia sinistra, trovando un ottimo assist per la compagna a rimorchio. Questa volta, però, Boni non riesce a “imitare” Mascanzoni e sul tiro potente della numero 10 risponde l’estremo difensore rosanero.
Prova a rialzare la testa la formazione di casa con la nuova entrata Ribellino, che trova un ottimo filtrante per Dragotto, ma Olivieri sventa ogni pericolo.

In questa fase del match cresce la squadra di casa, che alza il proprio baricentro e comincia a farsi vedere con più coraggio dalle parti di Olivieri.
Il Chievo prova ad assorbire l’impeto degli avversari e allo stesso tempo a sfruttare qualche inevitabile spazio in più concesso dal forcing delle siciliane.
Nella pressione rosanero, sale in cattedra però una sontuosa Stefania Zanoletti, che guida con sicurezza la difesa e interviene su tutte le iniziative offensive della compagine di casa.

Tris Chievo, ancora Peretti – Le gialloblù tolgono ogni speranza alle rosanero, chiudendo definitivamente i giochi al minuto 83. Incursione offensiva di un’ottima Tunoaia che serve Boni, pennellata splendida della fantasista a cercare Peretti. Di bellezza e di classe eccelsa il pallonetto al volo della numero 7 che lascia impietrita Pipitone.

Il Palermo prova quantomeno ad accorciare le distanze con un gran tiro di Dragotto, conclusione a pochi centrimentri dal palo e porta ancora imbattuta.
Finisce 0-3: primo successo in trasferta ma soprattutto primo posto in classifica per il Chievo Women, che grazie al tris odierno è davanti al Brescia anche per differenza reti (+5 Chievo, + 3 Brescia).

Prova di maturità per la squadra di Venturi, che ha saputo far fronte anche a diverse assenze e non ha sbagliato nè approccio nè gestione della gara, dimostrando superiorità nel gioco per tutti e novanta i minuti.
Oltre al risultato e alla leadership nella graduatoria di B, la bella notizia arriva dalla difesa gialloblù, che non ha concesso neanche una rete in quattro giornate.
L’imbattibilità di Olivieri resta ancora intatta e si guarda già con fiducia ed entusiasmo a quello che fra sette giorni si prefigura con un vero big match della cadetteria, quando a Verona arriverà il Brescia.

TABELLINO
Palermo Femminile 0: Pipitone; Fricano, Collovà, Zito, Viscuso S. (69′ Coco); Lazzara, Lamattina; Dragotto, Viscuso I. (46′ Cusmà),Tarantino (46′ Intravaia); Impellitteri (39′ Ribellino).

CHIEVO WOMEN 3 : Olivieri; Tunoaia, Zanoletti, Pecchini (60′ Mele); Dallagiacoma (76′ Fancellu), Gidoni (88′ Zanoni), Bolognini (60′ Fabbroni), Peretti, Mascanzoni; Boni, Marenic (88′ Verrino).

Ammonite: Dragotto (P)

Marcatori: 5′ Mascanzoni (C), 35′, 78′ Peretti (C)

Credit Photo: Chievo Verona Women F.M.

Cortefranca, col Ravenna una sconfitta dal sapore molto amaro

Seconda sconfitta consecutiva per il Cortefranca, che perde in casa con il Ravenna per 3-2.

Le ravennati passano in vantaggio al 27′ quando Giada Morucci piazza un cross innocuo dalla destra, con la palla che passa tutta l’area rossoblù senza che nessuna intervenga per poi infilarsi nell’angolino.
Il raddoppio ospite arriva al 70′ con Simona Cimatti che sfrutta un doppio liscio difensivo casalingo e infila per la seconda volta Boanda. Due minuti più tardi tiro fuori area di Velati con Serafino che respinge, ma sulla ribattuta arriva Roberta Picchi che accorcia le distanze. La gara giunge al 77′ e, su calcio d’angolo, Giulia Redolfi permette alle franciacortine di agguatare il pareggio. Ma la gioia dura colo cinque minuti, perché Laura Capucci, con un gran tiro fuori d’area, fredda ancora una volta, e stavolta molto amaramente, le ragazze di Nicoletta Mazza.

In classifica il Cortefranca scende al nono posto con nove punti, e nel prossimo turno le cortefranchesi andranno in casa del Tavagnacco che, ieri, ha battuto la Pro Sesto per 4-0.

CORTEFRANCA: Boanda, Redolfi, Vavassori, Brevi, Lacchini, Freddi (45′ Valesi), Kiem, Assoni (60′ Sardi De Letto), Asperti (65′ Martani), Velati (86′ Zanetti). A disp: Limardi, Belotti, Valtulini, Belussi, Guidici. All: Mazza.
RAVENNA WOMEN: Serafino, Greppi, Giovagnoli, Raggi, Morucci, Brubassi, Capucci, Poli (47′ Distefano), Cimatti (89′ Ligi), Burbassi, Benedetti. A disp: Capecchi, Tanzini, Boldrini, Giachetto, Battaglioli, Melis, Piccini. All: Camanzi
MARCATRICI: 27’ Morucci (RAV) 70’ Cimatti (RAV), 72’ Picchi (COR), 77’ Redolfi (COR) 82’ Capucci (RAV).
AMMONITE: Lacchini (COR), Picchi (COR), Barbaresi (RAV), Cimatti (RAV), Giovagnoli (RAV).

Photo Credit: ASD Cortefranca Calcio

Margherita Moni, Lucchese Femminile: “Chiamatemi capitana”

Nel calcio ci sono storie di donne e di uomini che ci insegnano qualcosa al di là dello sport. Margherita Moni, giocatrice classe ‘97 della Lucchese Femminile, indossa la fascia sul campo e vuole essere chiamata capitana. Margherita ci racconta il motivo di questa scelta e ci offre un bellissimo spunto di riflessione sugli stereotipi di genere.

 

Hai iniziato a giocare con i maschi, com’è stato?
“Quando giocavo con i maschi ci sono stati momenti difficili. I miei compagni mi escludevano perché non digerivano che una ragazza si dimostrasse per certi aspetti più forte di loro. In quegli anni il calcio femminile non era come adesso. Nel territorio della Media Valle Garfagnana non c’è mai stata una squadra femminile o una scuola calcio tutta al femminile ed io dovevo andare fino a Lucca. Da un punto di vista delle emozioni non è stato semplice, ma io sono stata determinata. Ancora oggi una ragazza che gioca a calcio è vista con stupore.”

Perché vuoi essere chiamata capitana?
“Il linguaggio è importante, il modo che ha una società di parlare è il modo in cui tratta le persone. Mi piacerebbe che chi incontro mi chiami capitana perché sono una donna.  Non sono il capitano, ma sono la capitana e prendo quello che mi spetta. Ci sono ancora troppe donne che hanno un ruolo di rilievo alle quali è dato un sostantivo maschile (ad esempio avvocato). Queste donne che si trovano in una posizione di spicco hanno la possibilità di parlare per tutte le altre. Una donna che fa l’avvocata non si dovrebbe far chiamare avvocato. Chiamiamo le cose con il loro nome. È per questo che preferisco che mi sia attribuito un nome declinato al femminile.”

La parola “capitana” è un errore grammaticale?
“La paura di cascare in errori grammaticali è un freno che hanno tante persone. Io dico sempre che se hanno coniato la parola “petaloso”, perché non è possibile declinare al femminile un sostantivo? Il linguaggio si modifica nel tempo, vengono create parole nuove ed altre diventano inusuali. Per esempio, una volta usava dire la parola “mongoloide” o “handicappato”, era proprio sui manuali di diagnosi delle disabilità. Adesso tutti noi diciamo “persona con disabilità”. Non è per essere politicamente corretti, è un’evoluzione della lingua in base ai diritti ed alla dignità delle persone. Le regole sono state modificate a seconda delle esigenze. Facciamolo anche nel campo del femminile e del maschile.”

Perché è importante per te essere chiamata capitana?
“Facendomi chiamare capitana io ho la possibilità di dire ad una bambina: “Anche tu puoi diventare una capitana”. È come dire a tutte le ragazze che questo non è solo un ruolo maschile. Puoi farlo. L’orecchio non è abituato a sentire capitana, ma è solo una questione di abitudine. Mi faccio chiamare così perché una bambina che si chiede cosa vuole diventare da grande possa scegliere di diventare capitana, avvocata, sindaca. Se queste parole non sono utilizzate sembra qualcosa di irrealizzabile.”

Di cosa parla la tua tesi di laurea?
“Nella mia tesi di laurea in Scienze dell’Educazione ho analizzato la visione che trasmettono le pubblicità. Le donne sono ritratte come utilizzatrici del prodotto, mentre gli uomini sono rappresentati per la maggior parte come esperti. Attraverso la pubblicità si creano e si fortificano gli stereotipi di genere.

Come si possono combattere gli stereotipi di genere?
Potrebbe aiutare parlarne a scuola e nei contesti di educazione, mettere a conoscenza bambini e bambine che le cose nella nostra realtà funzionano in una certa maniera che però non è detto che sia quella giusta. Si dovrebbe fare un percorso di educazione di genere.”

 

Photo Credit: Studio 110

Roma Calcio Femminile: sconfitta interna contro il Cesena che cala il poker

Ancora una sconfitta per la Roma Calcio Femminile che nella quarta giornata di Serie B perde in casa per 0-4 contro il Cesena. La squadra di mister Cafaro passa in svantaggio al nono di gioco sugli sviluppi di un corner: Costi di testa svetta in area di rigore angolando il pallone sul palo più lontano dove Casaroli non può arrivare. Sono le ospiti a premere sull’acceleratore e schiacciare le capitoline nella propria metà campo. Le padroni di casa provano una timida reazione nella parte centrale della prima frazione. Nel miglior momento delle locali arriva il raddoppio delle romagnole: ancora Costi, su punizione dai 25 metri, al 40′ pesca l’angolino basso per il momentaneo 0-2.
Nella ripresa la Roma parte in maniera più convinta giocando a viso aperto contro le bianconere che si rendono pericolose comunque in contropiede. Nonostante una buona mole di gioco il gol delle capitoline non arriva. A segnare invece a cinque dalla fine è ancora il Cesena in rete, sempre sugli sviluppi di un corner, con Costi che ribadisce in rete la respinta dell’estremi difensore giallorosso. Al 90′ il definitivo 0-4 con Galli a girarsi bene dall’interno dell’area di rigore.

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