Partnership Master Sole 24 Ore
Home Blog Pagina 370

“Ci credo che nessuno voglia allenare le donne”, le parole dell’Aquila Montevarchi Women

aquila-montevarchi-1902

Siamo rimaste in silenzio nelle ultime settimane, ma è arrivato il momento di raccontare i fatti che hanno portato alla cessazione dell’attività della prima squadra femminile dell’Aquila Montevarchi. Sette anni fa iniziava un progetto con tanto entusiasmo che, a soli due anni dalla nascita della squadra di calcio femminile, ha portato a vincere un campionato. Dopo stagioni di rodaggio in Eccellenza Toscana, la prospettiva per la stagione appena iniziata sarebbe stata, a detta della società, quella di migliorarsi ulteriormente. Progetto che però è svanito nel nulla dopo sole tre settimane dall’inizio della preparazione.. o forse prima?

Per raccontarvi questa storia partiamo però dalla fine. Sabato 16 settembre, dopo venti giorni di allenamenti e ad iscrizione al campionato già perfezionata, la società Aquila Montevarchi chiama tutte noi giocatrici e lo staff tecnico telefonicamente, per comunicare la cessazione dell’attività della prima squadra femminile a causa della “mancanza di condizioni”.

I fatti.

Lo scorso giugno lo staff tecnico (allenatore, vice-allenatore, all. portieri, collaboratore tecnico), preoccupatosi di alcuni aspetti sia di carattere numerico relativi alla composizione della rosa che di carattere organizzativo, dopo alcune sollecitazioni cadute nel vuoto, decide di inviare una mail alla società. In questo messaggio, oltre agli aspetti appena citati, ravvisa l’assenza di una figura che si occupasse della ricerca di nuove ragazze: in buona sostanza non esiste ufficialmente un direttore sportivo. La risposta dell’Aquila Montevarchi, inviata in data 12 giugno, afferma che la società ritiene di essere in linea con la programmazione ed invita a non tornare nuovamente sull’argomento, perché in fatto di organizzazione è certa di aver dato a questo settore un ottimo supporto.

Nonostante la situazione di difficoltà sull’attribuzione di questo ruolo vacante, lo staff tecnico, per necessità e non per iniziativa personale ma tenendo costantemente al corrente la società, cerca di porre rimedio. A proprie spese realizza colloqui con 37 giocatrici, di cui la stragrande maggioranza svolti di persona: la dirigenza è stata fisicamente presente soltanto ad uno di questi; per tutti gli altri ha provveduto a svolgere telefonate in un secondo momento. Martedì 22 agosto, una settimana prima dell’inizio della preparazione, sempre lo staff tecnico (e non la società, ribadiamolo) indice una videochiamata per “fare delle comunicazioni importanti e non rimandabili nel tempo”, alla quale era presente un solo componente della dirigenza.

Durante questa videochiamata, l’allenatore ed i suoi collaboratori, ci comunicano che al momento la rosa non superava le 15 ragazze e che la società non era riuscita a chiudere nessuna delle 37 trattative avviate. Noi, molto sorprese, chiediamo spiegazioni all’unico componente della società, nonché la persona (si verrà a sapere solo successivamente) alla quale era stato affidato l’incarico di dirigente, responsabile e direttore sportivo: non ci convince.

Lo staff tecnico non molla e ci comunica che i contatti con ulteriori giocatrici non erano esauriti: lo testimonia il fatto che poco prima dell’inizio della preparazione eravamo riuscite a raggiungere quota diciassette giocatrici in rosa. Lunedì 28 agosto inizia la preparazione. Martedì 12 settembre chiediamo una riunione con la società per esternare il nostro stato di preoccupazione dato dall’organico piuttosto ridotto e con l’intento di trovare una soluzione per continuare l’attività.

Durante la riunione ci sentiamo dire da un componente della società frasi del tipo: “ci credo che nessuno vuole allenare le donne” o “con voi femmine non si può parlare”. Forse, il condizionale è d’obbligo, in risposta ad una ragazza colpevole di aver sottolineato come il parlare alzandosi in piedi ed avvicinandosi all’interlocutrice, non fosse il modo più opportuno di confrontarsi: dopo neanche mezz’ora di riunione un dirigente abbandona la riunione senza comunicarne motivo; dopo poco abbandona anche un altro: ne rimane uno solo e rimaniamo ancora senza risposte. Probabilmente questo ha portato due ragazze a manifestare la volontà di fare un passo indietro: la società, nonostante potesse opporsi al loro trasferimento in quanto si trattava di ragazze ancora vincolate, nell’ultimo giorno di mercato (venerdì 15 settembre) opta per trasferirle ad un’altra società, riportando così l’organico a quindici tesserate.

Giovedì 14 settembre, su richiesta della società che sollecitava le ragazze a fornire una risposta riguardo le loro intenzioni sul prosieguo dell’attività, un solo dirigente accoglie due giocatrici insieme all’allenatore e ad un collaboratore. In quella stessa sede il dirigente dichiara che, da quel momento, non si sarebbe più occupato del settore femminile perché non si sentiva a proprio agio. Tuttavia, sia la nuova persona che si sarebbe dovuta occupare della squadra femminile che coloro che già ne erano responsabili, non sono presenti a quella riunione. Nonostante questo, noi e lo staff decidiamo di dare un’ulteriore dimostrazione del nostro interesse a portare avanti la squadra, fornendo alla società altri sei nominativi di ragazze svincolate e da poter contattare: la società decide di non farlo. Venerdì 15 settembre la società annulla l’allenamento in programma ed il giorno seguente, Sabato 16 settembre, ci comunica telefonicamente la cessazione dell’attività della squadra con una telefonata e senza fornire motivi chiari.

Alcune considerazioni.

Dopo tanti campionati di eccellenza ad ottimi livelli e con un gruppo che si è basato fino alla fine su di uno zoccolo duro, formato principalmente da un gruppo di montevarchine e valdarnesi, non ci capacitiamo dei motivi che hanno portato a questa scelta, anche perché non ci sono mai stati resi noti in modo chiaro. Le cose così finiscono per tante cause, a volte anche comprensibili seppur difficili da accettare, ma le modalità e le tempistiche che hanno contraddistinto questo finale riteniamo che siano quantomeno discutibili:

se vi erano problemi organizzativi, economici o che altro, sono insorti improvvisamente a pochi giorni dall’inizio delle gare ufficiali e ad iscrizione già perfezionata?

Se vi era intenzione di non andare avanti con questo settore e ci fossero stati realmente dei problemi, perché non comunicarli a giugno? Quanto meno si sarebbe evitato di far lavorare a vuoto lo staff per un’estate intera per poi lasciarlo, insieme alle giocatrici, senza squadra a stagione iniziata. Concludiamo ravvisando che nel comunicato ufficiale della società non vi è stato spazio per ringraziare nessuno. Noi invece vogliamo farlo anche in quest’occasione: vogliamo ringraziare tutte le persone che hanno fatto parte di questa squadra negli anni, dalle giocatrici agli allenatori, dai preparatori ai fisioterapisti, fino ad arrivare ai custodi dei campi e ai pochi dirigenti che ci hanno messo cuore e anima. Grazie per l’impegno, la dedizione e la passione che ci avete messo. Abbiamo provato emozioni bellissime insieme, e nessuno potrà portarcele via.

Il calcio femminile ha le stesse regole di quello maschile.

 

Le giocatrici dell’Aquila Women

Bitonto super: battuto anche il Città di Falconara

Credit: Bitonto
Prova di forza. Sarà stata forse l’armatura dai colori che fanno sognare una città intera l’animo da leonesse che portano con sé o lo spirito battagliero che da sempre contraddistingue un leone, ma questo Bitonto finalmente vestito di neroverde, ha dato un segnale di grandissimo carattere.
Contro un avversario quotato come il Falconara e dinanzi il solito e meraviglioso Pala “Pansini”, le ragazze di mister Gianluca Marzuoli conquistano tre punti d’oro grazie alle reti di Tampa, Grieco, Pernazza e Renatinha, restano al primo posto in classifica e ma mandano l’ennesimo segnale al campionato.
Tre punti, che permettono alle leonesse di prepararsi nel migliore dei modi alla sfida di sabato prossimo in trasferta contro la Lazio.
LA PARTITA
Mister Gianluca Marzuoli sceglie di partire col cinque composto da Castagnaro, Diana Santos, Tampa, Renatinha e Lucileia.
Al 4′ Tampa prova a rompere gli indugi con un sinistro da posizione defilata ma Sestari è attenta e devia in angolo.
Al 7′ splendida azione delle leonesse ma il tiro finale di Mansueto da destra centra il palo.
Il muro del Falconara però crolla al 12′ quando Lucileia e Tampa confezionano un gioiello con quest’ultima da due passi fa 1-0 Bitonto.
Al 15′ il Falconara prova a reagire ma il palo dice di no a Pereira.
Sul ribaltamento di fronte il Bitonto è spietato e fa 2-0 con Grieco che dribbla il portiere e da posizione defilata manda la palla in rete col destro pet il doppio vantaggio Bitonto all’intervallo.
Nella ripresa mister Marzuoli cambia il proprio starting five con Grieco al posto di Tampa.
L’avvio di ripresa però è da choc con Particó che dopo soli tredici secondi raccoglie un pallone perso al limite e fa 2-1 per il Falconara.
Il Bitonto tenta subito però la reazione con Diana Santos, il cui destro dal limite si stampa sul secondo palo.
Il Bitonto rischia ma alla prima occasione è cinico e fa 3-1 con Pernazza che si fa trovare libera sul secondo palo e col sinistro la mette dentro da pochi passi.
Il Falconara si getta in avanti alla ricerca del goal della speranza, ma una palla sanguinosa persa a ridosso dell’area permette al Bitonto di fare poker con Renatinha che dribbla Sestari e fa 4-1 Bitonto al fischio finale.
Prossimo impegno per le leonesse, la sfida di sabato prossimo in trasferta contro la Lazio.
 Ufficio Stampa Bitonto C5 Femminile.

Rimontona delle Titane contro il Parma: segnano Giuliani e Menin dopo il rigore parato da Siejka

Credit Photo: Andrea Vegliò - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

La San Marino Academy blocca una delle pretendenti alla promozione diretta mixando sofferenza e grande capacità di sfruttare i momenti propizi della gara. Il Parma si presentava allo stadio di Acquaviva con un biglietto da visita di tre vittorie su quattro, confermando per 11/11 la formazione titolare che aveva trovato il successo, la settimana prima, contro la Res Roma sfruttando abbondantemente la zona Cesarini. Massimo Ricci tiene invece inizialmente ai box Ladu, optando per Carlini. Alle due ali d’attacco, Menin e Pirini, stavolta chiede un’attenzione supplementare in fase difensiva, conoscendo la forza del Parma di Colantuono. Si tratta così di 4-5-1 con Barbieri unico terminale offensivo.

Il primo tentativo in porta lo fa Kongouli dopo uno scambio su punizione: destro alto che non impensierisce Siejka. Il Parma resta però ben presente nella metà campo della San Marino Academy, trovando il gol al 10’ su corner: batte Beil, prolunga di testa Ferin e Gago, sul secondo palo, insacca con un mancino al volo. Le Titane provano ad organizzare una replica, ma il pallino del gioco è sempre tra i piedi delle giocatrici del Parma. A cavallo del quarto d’ora la squadra di Colantuono va vicina al raddoppio con il colpo di testa di Kongouli (ottimo inserimento in area, mira alta) e poi con il destro in corsa di Ambrosi da circa trenta metri: palla vicino al basamento del palo e grande spavento per Siejka e compagne. Al 20’ altro inserimento insidioso in area, stavolta di Williams che stacca sul bel cross di Peruzzo, senza riuscire a tenere basso il pallone. Il dominio territoriale consente alle Ducali di trovare il raddoppio a metà frazione, sempre con Gago, che scappa alle spalle della difesa, entra in area di rigore e poi elude l’uscita di Siejka con un sapiente tocco di punta. L’Academy si vede timidamente con un tiro di Gardel sugli sviluppi di una punizione, troppo tenero però per dare pensieri all’ex Ciccioli, sicura in traiettoria. Stessa sorte per il mancino di Peruzzo dal limite dell’area: Siejka si limita a controllare con lo sguardo la palla spegnersi a lato. Decisamente più pericolosa la conclusione di Kongouli dopo aver aggirato l’uscita di Siejka: tutto sembra apparecchiato per il 3-0, ma il recupero in extremis di Gardel sulla linea di porta mantiene intatto il risultato. Intanto mister Ricci perde Manzetti, che si ferma per un guaio fisico. Dunque cambio obbligato, con l’ingresso di Ladu e l’accentramento di Carini al fianco di Gardel. Il Parma non cessa di spingere, ottenendo una grande doppia chance al minuto 42’, quando prima Siejka mura Gago nell’uno contro uno (ottimo assist di Peruzzo) e poi, sul prosieguo dell’azione, ci vuole un altro intervento salvifico di Gardel sulla conclusione ben scoccata da Kongouli.

La ripresa si apre sulla falsa riga del finale di primo tempo. Il Parma è ancora molto pressante, con Kongouli che scappa sulla sinistra e mette una palla velenosa al centro dell’area, con Siejka a sporcare in maniera decisiva il tentativo di assist della greca. Pochissimi minuti dopo, l’episodio che cambia il volto della gara: Siejka mette le mani sul rigore calciato potente da Ambrosi e decretato per l’atterramento di Kongouli da parte dello stesso portiere polacco. Dal possibile 0-3 al 2-1 passano circa 7’, nel corso dei quali, però, il Parma cerca di porre rimedio al rigore non trasformato dal suo capitano. E l’occasione più ghiotta per farlo se la procura la stessa giocatrice che aveva portato a casa il penalty, Kongouli, protagonista di un coast-to-coast dalla propria tre quarti fino all’area avversaria (dopo aver lasciato sul posto tre avversarie), concluso però con un tiro centrale e fiacco. Sarebbe stato un gol da urlo. Meno elaborata ma comunque pericolosa anche la combinazione che porta Benedetti al colpo di testa nel cuore dell’area (su assist dui Fracaros): ottimo inserimento della 46, ma torsione che non le riesce appieno.

L’Academy resta così aggrappata alla partita in attesa di un momento favorevole, che arriva al 56’: Brambilla scippa palla a Benedetti al vertice dell’area, la stessa centrocampista trasmette immediatamente per Giuliani che apre il piattone senza dare troppo angolo. Ciccioli però sbaglia la presa e, nonostante il tuffo disperato, non riesce ad evitare che la palla varchi la linea di porta. L’arbitro dice che è gol e così la classe 2004 può esultare per la sua primissima marcatura con la Prima Squadra. Ma non è finita, perché il Parma tarda ad assorbire il colpo mentre la San Marino Academy, già abbastanza rivitalizzata dopo il rigore parato da Siejika, incamera altre energie, più che altro di natura psicologica. Questo porta Barbieri, nonostante la posizione defilata e apparentemente priva di sbocchi, a disegnare un cross perfetto per la testa di Menin, che, dimenticata in area piccola, deve solo schiacciare il rete il pallone del pareggio e del suo primo gol stagionale. Ricci inserisce Buonamassa per Pirini, mentre Colantuono si gioca, tra le altre, le carte Spyridonidou, Distefano e Silvioni, colei che aveva spezzato il 2-2 della scorsa settimana contro la Res Roma segnando nei minuti di recupero, poi imitata dalla stessa “Spyri”. Il tecnico del Parma si affida alla speranza di un esito simile, spingendo il suo Parma in un assedio che porta però pochi frutti. Siejka non ha difficoltà a disinnescare le conclusioni di Gago e Nichele, quest’ultima giunta sugli sviluppi di una delle mischie che fioccano nel finale di gara. Ancor meno pensieri dà il colpo di testa di Spyridonidou – ampiamente fuori – dopo l’accelerazione di Nichele. Intanto Menin cede ai crampi e lascia il posto a Prinzivalli. L’ultimissimo brivido arriva nel recupero con il mancino di Fracaros dal limite: la palla sibila sopra la traversa, e Siejka si salva. Finisce con la delusione delle Ducali e con la grande gioia della San Marino Academy, che trova il primo punto casalingo e che adesso potrà lavorare con entusiasmo rinnovato alla trasferta di Arezzo, ossia all’impegno che le attende dopo la sosta.


Serie B femminile, 5° giornata |  San Marino Academy-Parma 2-2

SAN MARINO ACADEMY [4-5-1]

Siejka; Montalti, Gardel, Manzetti (dal 38’ Ladu), Carlini; Menin (dall’85’ Prinzivalli), Bertolotti, Brambilla Giuliani, Pirini (dal 63’ Buonamassa); Barbieri

A disposizione: Limardi, Modesti, Bonnín, Mariotti, Puglisi, Tamburini

Allenatore: Massimo Ricci

PARMA [4-2-3-1]

Ciccioli; Perin (dal 51’ Spyridonidou), Ambrosi, Fracaros, Peruzzo (dall’80’ Nichele); Beil (dall’80’ Rizza), Benedetti (dall’80’ Silvioni); Williams, Ferin, Gago, Kongouli (dal 60’ Distefano)

A disposizione: Frigotto, Brscic, Nozzi, Miotto

Allenatore: Salvatore Colantuono

Arbitro: Lorenzo Nencioli di Prato

Assistenti: Roberto Maroni di Fermo, Zef Preci di Macerata

Ammoniti: Peruzzo, Brambilla, Montalti

Marcatori: 20’ e 23’ Gago, 56’ Giuliani, 60’ Menin

Note: al 49’ Siejka para un rigore ad Ambrosi

Uragano Thomas, con una tripletta furiosa scaraventa le Villans! Chelsea e City rimangono in testa, le Spurs sognano grazie alla capocannoniera

Photo Credit: Pagina Instagram ufficiale del Tottenham Hotspur Women (spurswomen)

Quarta giornata di Women’s Super League che comincia con l’Aston Villa che sfida il Tottenham Hotspur. Le padroni di casa hanno bisogno del primo risultato positivo per poter smuovere la classifica. Mentre le rivali sono a caccia dei tre punti; necessari per rimanere tra le prime ed allontanare le inseguitrici.

Al 5’ c’è una grave disattenzione delle Spurs che su una rimessa laterale si perdono le marcature, ne approfittano le Villans che guadagnano un calcio di rigore. Alla battuta si presenta la solita Daly, che prende la rincorsa alla Cr7 e trasforma magistralmente il piazzato.

Mezz’ora di gioco e questa volta il pasticcio lo combina la difesa di casa. Corsie durante la costruzione dal basso cerca di tornare dal proprio estremo difensore, trovando però l’opposizione di Thomas che con uno stupendo pallonetto beffa il portiere, 1-1. In pieno recupero del primo tempo Naz arriva sul fondo e crossa, sul secondo palo arriva puntale l’incornata di Neville che vale il vantaggio per le ospiti.

A trenta minuti dal termine viene assegnato un corner per il Tottenham, parapiglia generale in area ed ancora una volta la più sveglia è Thomas che raccoglie la sfera e gonfia la rete.

L’Aston Villa si sbilancia alla ricerca disperata del pari, lasciando però qualche buco in difesa. Se ne accorge Ahtinen che slalomeggia con eleganza e pesca un’ispiratissima Thomas dietro la linea difensiva. La scozzese prende la mira e con il piattone a giro da fuori area fredda van Domeselaar, siglando una bellissima tripletta (sono sei gol in quattro partite per Martha Thomas, che guida la classifica dei capocannonieri). Nel finale su angolo arriva anche il gol di Parker che accorcia le distanze, ma non cambia la sostanza (2-4).

Trasferta difficile per il Manchester City che deve sfidare le volpi del Leicester in un gremito King Power Stadium. Al 10’ il City trova tra le linee Roord che punta tutta la difesa di casa seminando il panico. L’olandese serve Kelly che da fuori area con un siluro trova il gol del vantaggio. Complice anche il brutto errore di Janina Leitzig. Le Citizen ottengono la terza rete inviolata del campionato (con un solo gol subito nel pari contro il Chelsea), che vale il primato in classifica.

Non si può di certo dire lo stesso per l’Everton di Brian Sorensen, che in casa prende un’imbarcata dal Manchester United. Una cinquina altisonante che complica ulteriormente il percorso delle Toffees. Ad aprire le danze per le Red Devils è stata Malard (14’), seguita dalle due doppiette di Nikita Parris (58’/93’) e Rachel Williams (77’/85’).

Al Kingsmeadow di Londra va in scena un pirotecnico match tra Chelsea e Brighton. Al decimo minuto di gara le ospiti passano inaspettatamente in vantaggio grazie alla rete di Bremer. Sjoeke Nusken però non ci sta ed in soli tre minuti ribalta completamente il risultato (49’/52’). Le Seagulls accusano decisamente il colpo, ed al 74’ arriva addirittura lo sfortunato autogol di Bergsvand (3-1). Dieci minuti più tardi il Chelsea dilaga; Nusken sfonda in area e trova Beever-Jones, quest’ultima a tu per tu non sbaglia. Al novantesimo timbra nuovamente il cartellino la ventiduenne Terland, sono quattro reti in quattro gare per la norvegese. Ma nulla da fare, risultato finale di 4-2.  Con le pluri campionesse del Chelsea che in casa si riconfermano imbattibili.

Termina in pareggio il match tra le Hammers (West Ham) e le Reds (Liverpool). Al 52’ Holland assiste Marie Therese Hobinger che la sblocca. Le Irons però non demordono ed al 95’ riequilibrano il match sul risultato di 1-1. Grazie alla seconda rete stagionale della giapponese Riko Ueki.

La quarta giornata volge al termine dopo lo scontro tra il Bristol e l’Arsenal. Le Gunners dopo un avvio di stagione non entusiasmante, hanno la possibilità di riacquisire fiducia scontrandosi contro l’ultima in classifica. Dopo soli 7’ minuti passano avanti con Katie McCabe. Alla quale risponde dieci minuti dopo Furness (1-1). Le biancorosse fanno valere tutta la loro superiorità ed al 59’ trovano nuovamente il vantaggio, sempre per merito della irlandese McCabe (prima doppietta personale del campionato).

UEFA Women’s Under 19 Championship: martedì inizia il primo turno

Il primo turno del Campionato Europeo UEFA Under 19 Femminile comincia martedì e apre la strada verso la fase finale del prossimo luglio in Lituania.

La Lega A comprende 28 squadre, tra cui le campionesse in carica della Spagna e le 7 nazioni promosse dalla Lega B dopo il secondo turno dell’edizione 2022/23. Sono previsti sette gironi sotto forma di mini tornei in sede unica: le squadre che arrivano quarte retrocederanno in Lega B per il secondo turno 2023/24, mentre le altre posizioni decidono le teste di serie della Lega A allo stesso turno.

Tra le 22 squadre della Lega B ci sono quelle retrocesse dalla Lega A al secondo turno del 2022/23 e il Lussemburgo, all’esordio. Le contendenti si sfideranno per la promozione in Lega A in sei gironi (cinque da quattro squadre e l’altro da tre). Saranno promosse le vincitrici dei gironi e le seconde classificate con i migliori risultati contro la prima e la terza del proprio girone. Parteciperà anche la Lituania, pur avendo un posto garantito alla fase finale come nazione ospitante.

Le sette squadre che raggiungeranno la Lituania alla fase finale (15-27 luglio 2024) saranno decise dal secondo turno della Lega A.

Lega A
Gruppo A1 (25–31 ottobre)
Francia*, Italia, Ungheria, Irlanda del Nord

Gruppo A2 (24–30 ottobre)
Cechia, Inghilterra, Grecia, Galles*

Gruppo A3 (25–31 ottobre)
Austria*, Danimarca, Polonia, Montenegro

Gruppo A4 (29 novembre –5 dicembre)
Germania, Finlandia*, Norvegia, Israele
Posticipato rispetto alle date previste inizialmente

Gruppo A5 (25–31 ottobre)
Spagna (campione in carica), Portogallo, Svezia*, Turchia

Gruppo A6 (25–31 ottobre)
Paesi Bassi, Repubblica d’Irlanda, Belgio*, Isole Faroe

Gruppo A7 (24–30 ottobre)
Islanda, Serbia, Bielorussia, Scozia (mini torneo da disputarsi in Albania)

*Squadra ospitante

Lega B
Gruppo B1 (25–31 ottobre)
Svizzera*, Albania, Lituania**, Cipro

Gruppo B2 (24–30 ottobre)
Bosnia ed Erzegovina*, Estonia, Gibilterra
Ritirato: Liechtenstein

Gruppo B3 (8–14 novembre)
Slovenia*, Kosovo, Azerbaigian, Moldavia

Gruppo B4 (24–30 ottobre)
Ucraina, Macedonia del Nord, Lussemburgo, Armenia*

Gruppo B5 (25–31 ottobre)
Bulgaria*, Croazia, Lettonia, Georgia

Gruppo B6 (29 novembre–5 dicembre)
Romania*, Slovacchia, Kazakistan

*Squadra ospitante
**Nazione ospitante fase finale

  • La Spagna ha difeso il titolo in Belgio a luglio e vuole eguagliare il record di tre titoli consecutivi WU19/WU18 vinti dalla Germania nel 1999/2000, 2000/01 e 2001/02.
  • Con il quinto titolo, la Spagna si è portata a una lunghezza dal record della Germania, seconda classificata nel 2022/23. Le altre ex vincitrici in gara sono Francia (5 titoli), Svezia (3), Danimarca, Inghilterra, Italia e Paesi Bassi (1).
  • Isole Faroe, Israele, Malta, Montenegro, Irlanda del Nord, Scozia e Turchia sono state promosse dalla Lega B al secondo turno 2022/23.
  • Bosnia ed Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Romania, Slovenia, Svizzera e Ucraina sono retrocesse dalla Lega A al secondo turno 2022/23.

Pelletterie: passo falso intero con il Foligno

QUARTA GIORNATA –C.F. Pelletterie Calcio a 5 Asd-Atletico Foligno 1-3
Brutto k.o. casalingo per la squadra di Pamela Presto che soccombe 3-1 nello scontro diretto contro il Foligno. Rosanero in vantaggio dopo 1 minuto con Giulia Teggi. Poi pareggio ospite e 1-1 alla fine del primo tempo. Nella ripresa le umbre completano la rimonta. Era una partita con punti in palio pesantissimi quella in scena al Palazzetto di Scandicci, e se l’è giocata meglio l’Atletico Foligno, uscendo meritatamente vittorioso col punteggio di 3-1. E pensare che dopo poco più di un minuto di gioco Giulia Teggi su punzione portava in vantaggio il CF Pelletterie, ma da lì in poi si sarebbe visto molto più Foligno. Nel primo tempo si contano diverse occasioni ospiti anche clamorose, prima di arrivare al meritato pareggio con Pellegrino. A dire il vero le umbre hanno lasciato anche qualche occasione alle locali, che però non le hanno sfruttate. Nella ripresa, con la consapevolezza di poter fare il colpaccio, il Foligno continuava a cercare la rete che trovava al 7° con Di Martino. La reazione del CF era troppo debole, e quando coach Presto provava il power play a 5 dalla fine, veniva subito punita dalla segnatura a porta vuota di Narcisi. A questo punto il CF mollava del tutto, incassando così la quarta sconfitta consecutiva, questa molto dura da digerire.
TABELLINO
CF: Pucci, Romeo, Luotonen, Aterini, Gomez, Pasos, Teggi, Queiroz, Brandolini, Diodato, Hannula, Salesi. All. Presto
Foligno: Proietti, Narcisi, Ferroni, Magnini, Harakawa, Corboli, Ricci, Di Martino, Pellegrino, Mercurio, Santi, Bisognin. All. Battistone
Reti: 1.18 Teggi (CF), 17.58 Pellegrino (F), 27.25 Di Martino (F), 36.25 Narcisi (F)
Ammonite: Mercurio, Pia Gomez, Pasos
COMUNICATO PELLETTERIE

Primo allenamento per le Azzurre in vista della Spagna. Soncin: “Le ragazze sono al centro del progetto”

Prima seduta di allenamento nel pomeriggio per la Nazionale Femminile che, presso il Centro Tecnico Federale di Coverciano, ha iniziato a preparare le partite del Gruppo 4 della Lega A della UEFA Women’s Nations League contro Spagna e Svezia in programma, nell’ordine, venerdì 27 (ore 17.45) presso lo Stadio Arechi di Salerno e martedì 31 ottobre (ore 18.30) presso il New Stadium di Malmö. Entrambe le gare saranno trasmesse in diretta su Rai 2.

“Il nostro è un percorso – specifica il Ct Andrea Soncin in conferenza stampa – e ogni raduno nasconde delle difficoltà ma, con l’approccio che hanno mostrato le ragazze fin dal primo momento, possono essere superate. C’è grande disponibilità da parte loro, sia durante i raduni sia nei confronti che abbiamo settimanalmente: mi fanno ben sperare nell’ottica di questo percorso di crescita, quindi ben vengano due partite così complicate perché solo attraverso le difficoltà possiamo crescere”.

Il Ct azzurro, nel rispondere alle domande dei giornalisti, dimostra di avere le idee chiarissime per quanto riguarda l’organizzazione e gli obiettivi del suo lavoro e di quello del suo staff: “Stiamo cercando di capire come lavorano le nostre calciatrici durante la settimana e quali sono i principi sui quali i loro allenatori fanno affidamento perché, alla fine, penso che le ragazze debbano essere messe al centro del progetto. Più informazioni abbiamo, sia io che il mio staff, più riusciamo ad individualizzare e personalizzare i lavori nel momento in cui le ragazze arrivano in Nazionale perché, come ci ha ricordato Spalletti nella sua ultima conferenza stampa, anche in poco tempo si può incidere molto”.

Infine, il Ct azzurro sottolinea la crescita della Serie A: “Il livello del campionato si è alzato, soprattutto per quanto riguarda le squadre che sono in una posizione di classifica ‘non felice’. Nonostante abbiano pochi punti, stanno sempre riuscendo a gestire le partite, e questo permette di avere un buon livello generale: la direzione è buona, positiva e c’è una crescita palese, sia delle calciatrici italiane che straniere”.

INFO BIGLIETTERIA ITALIA-SPAGNA 

È possibile acquistare i biglietti presso le agenzie Vivaticket e sui siti figc.vivaticket.it e vivaticket.com. Prezzi popolari e tariffe ridotte per gli under 18 e gli over 65. Subito dopo la gara contro la Spagna la squadra farà rientro a Coverciano, dove rimarrà fino alla partenza per la Svezia, prevista nel pomeriggio di domenica 29 ottobre.

L’elenco delle convocate

Portieri: Roberta Aprile (Juventus), Rachele Baldi (Fiorentina), Laura Giuliani (Milan), Katja Schroffenegger (Fiorentina);

Difensori: Elisa Bartoli (Roma), Valentina Bergamaschi (Milan), Lisa Boattin (Juventus), Lucia Di Guglielmo (Roma), Sara Gama (Juventus), Martina Lenzini (Juventus), Elena Linari (Roma), Cecilia Salvai (Juventus), Alice Tortelli (Fiorentina);

Centrocampiste: Arianna Caruso (Juventus), Michela Catena (Fiorentina), Giulia Dragoni (Barcellona), Aurora Galli (Everton), Manuela Giugliano (Roma), Giada Greggi (Roma), Martina Tomaselli (Roma);

Attaccanti: Barbara Bonansea (Juventus), Agnese Bonfantini (Inter), Michela Cambiaghi (Inter), Sofia Cantore (Juventus), Benedetta Glionna (Roma), Valentina Giacinti (Roma), Cristiana Girelli (Juventus), Gloria Marinelli (Milan).

Il programma

Martedì 24 ottobre
Ore 15.30: allenamento

Mercoledì 25 ottobre
Ore 10.00: allenamento
Ore 15.50: partenza da Coverciano per Salerno

Giovedì 26 ottobre
Ore 15.45: conferenza stampa presso stadio Arechi
Ore 16.45: allenamento ufficiale MD-1 presso lo stadio Arechi

Venerdì 27 ottobre
Ore 17.45: ITALIA-Spagna (diretta Rai 2)
Al termine rientro a Coverciano

Sabato 28 ottobre
Ore 15.30: allenamento

Domenica 29 ottobre
Ore 10.00: allenamento
Ore 15.45: trasferimento all’aeroporto di Firenze e a seguire partenza volo per Malmö

Lunedì 30 ottobre
Ore 17.30: allenamento ufficiale MD-1 presso Malmö New Stadium

Martedì 31 ottobre
Ore 18.30: Svezia-ITALIA (diretta Rai 2)
A seguire rientro in Italia e scioglimento della delegazione

UEFA WOMEN’S NATIONS LEAGUE – LEGA A

GRUPPO 4: ITALIA, Spagna, Svezia, Svizzera

Classifica: Spagna 6, Svezia e ITALIA 3, Svizzera 0.

1ª giornata (venerdì 22 settembre)
Svezia-Spagna 2-3
Svizzera-ITALIA 0-1

2ª giornata (martedì 26 settembre)
ITALIA-Svezia 0-1
Spagna-Svizzera 5-0

3ª giornata (venerdì 27 ottobre)
Ore 17.45: ITALIA-Spagna, Stadio Arechi di Salerno
Ore 18.30: Svezia-Svizzera, Gamla Ullevi di Goteborg

4ª giornata (martedì 31 ottobre)
Ore 18.30: Svezia-ITALIA, Malmö New Stadium di Malmö
Ore 19: Svizzera-Spagna, Stadion Letzigrund di Zurigo

5ª giornata (venerdì 1° dicembre)
Spagna-ITALIA, sede e orario da definire
Ore 20: Svizzera-Svezia, Luzern Arena di Lucerna

6ª giornata (martedì 5 dicembre)
Spagna-Svezia, La Rosaleda di Málaga
ITALIA-Svizzera, Stadio Ennio Tardini di Parma

Hall of Talent: Cristiana Girelli… Una scintilla negli occhi e giochi casomai i mondiali

Spesso siamo noi stessi a porci inconsciamente dei limiti, soprattutto quando un obiettivo sembra difficile da raggiungere. Se osserviamo un fuoco d’artificio, notiamo come da una piccola scintilla, accesa da un qualunque punto disperso sulla Terra, possa scaturire uno spettacolo grandioso in alto nel cielo, visibile da più città, ma dal cui suono dobbiamo tenere al riparo i nostri amici a quattro zampe stringendoli a noi. Eppure il fuoco d’artificio non è altro che un conglomerato di polvere pirica utilizzata a fini ludici, dai risultati spettacolari, certo, ma è pur sempre e solo polvere, grigia come quella che copre un vecchio album di fotografie ritrovato dopo tanti anni in soffitta. La polvere su quel vecchio album di ricordi nasconde ma non cancella il colore della sua copertina. Anche il suo contenuto sembra avere la stessa luminosità di un tempo, riportandoci alla mente quelle emozioni di situazioni vissute nel passato e finite in coda a innumerevoli altri pensieri più recenti che il corso della vita ha portato con sé e riposto nella nostra memoria.
Pensiamo quindi all’emozione che ha vissuto Cristiana Girelli poco prima di partire per i mondiali australiani nel ritrovare una sua vecchia foto del ’94, bambina, con la scintilla negli occhi e con indosso la maglia della nazionale maschile vicecampione del mondo negli Stati Uniti, con la posa di chi si appresta a battere un maledetto calcio di rigore risultato nefasto a Baresi, Massaro e Baggio, quando arrivare a giocare un mondiale era solo un sogno nato nella farmacia del padre tra povere confezioni di Zigulì prese a pallonate, ed oggi si accorge essere pura e meritata realtà.
Cristiana Girelli è quell’attaccante letale sotto porta che agisce in maniera funzionale alla buona riuscita di un’azione offensiva, servendo assist, talvolta con tocchi di fino, quando non ha spazio per concludere a rete. La tecnica di cui è dotata le permette di calciare indistintamente con destro e sinistro ed è abile sulle palle alte, non solo al momento di segnare, ma anche per ricevere i rinvii del portiere.
Dialoga bene con i reparti arretrati e si muove incontro al pallone fino alla metà campo per farlo suo: lì, interpreta egregiamente la parte della centrocampista nell’impostare un lancio lungo o un pallone filtrante verso le compagne in corsa sulle corsie esterne per mandarle al cross o al tiro. In qualunque zona del campo si trovi, è scaltra nell’uno contro uno e mantiene lucidità e capacità tattica intuendo quando, per pressione ed organizzazione avversaria, non è il caso di rivolgere la giocata in avanti, ma conviene accontentarsi di un appoggio alle retrovie ed avviare un tipo di azione differente per non perdere il possesso palla e subire un contropiede.
Nel corso del match mette grande impegno anche a livello atletico: in fase di costruzione dal basso da parte della squadra avversaria, cerca sempre il miglior posizionamento per disturbare la manovra ed andare in pressing sulla portatrice di palla o sulla ricevente.
 
Nella vita siamo noi a scegliere se rendere una foto a colori o in bianco e nero. In una foto, invece, è quanto vissuto nell’attimo dello scatto che ci porta a vederla in un modo o nell’altro. Come Cristiana Girelli abbia visto quella foto del ’94 non importa, perché per lei anche bianco e nero sono colori: sono i colori che, insieme all’azzurro, si è cucita addosso fino a sfondare il tetto dei 100 gol con la maglia della Juventus e vincere per due volte consecutive il titolo di capocannoniere della Serie A, fino a diventare la prima calciatrice nei 55 anni di storia della nazionale femminile ad aver segnato in due edizioni consecutive della competizione iridata. Da te, Cristiana, impariamo che ogni nostro limite è in realtà un traguardo, non da raggiungere ma da superare: la scintilla negli occhi di quella bambina ha acceso la tua carriera e dato vita allo spettacolo pirotecnico dei tuoi gol, che a loro volta hanno dato prestigio a tutto il movimento e attirato lo sguardo di nuovi spettatori, portandoti a frantumare ogni limite e a raggiungere nuovi record…

Photo Gallery: Fiorentina Femminile Vs Juventus Women 1-2 [22-10-2023]

Foto e immagini sportive della partita di Serie A Femminile, tra Fiorentina Femminile e Juventus Women disputata in data 22 ottobre 2023, terminata 1-2.

Credit Photo: Alessio Bonaccorsi

L’Athletic vince il derby basco, Barcellona a forza 6

Athletic-Real Sociedad
Credit Photo: Athletic Club femminile, Twitter

L’Athletic Bilbao vince il derby basco. La Real Sociedad passa in vantaggio con Nerea Eizagirre ma le leonesse ribaltano il risultato con Ane Azkona e Jone Amenaga Martinez.
Nel frattempo il Barcellona batte nettamente il Granada per 6-1. Nel primo tempo Patri Guijarro e Ona Battle aprono le danze. Torna titolare Sandra Panos, nella ripresa Salma Paralluelo, Mariona Caldentey e Asisat Oshoala arrotondano il risultato. Goal della bandiera di Laura Pérez Martin.
Colpaccio del Levante a Madrid che provoca la prima sconfitta del Real. Granotas sempre in vantaggio: Paula Fernandez porta avanti le valenciane, poi pareggio della stella Linda Caicedo per le merengues, chiude Gabriela Nunes riaprendo la lotta per la UEFA Women’s Champions League. Ne approfitta il Madrid CFF che batte il Granadilla dopo una bella partita. Aida Esteve e la bomber Racheal Kundananji segnano per la squadra della Capitale ma le canarie accorciano con Agustina Barroso. Pareggio delle ospiti con Esther Okoronkwo ma al 95° Laura Dominguez Rojo fissa il risultato sul 3-2.
Anche l’Atlético Madrid tiene il passo vincendo 2-0 con Sheila Guijarro e Carla Rodriguez che sentenziano la partita già nella prima frazione. Nelle zone basse importante vittoria del Siviglia che mostra il suo potenziale: Anissa Lahmani porta avanti il Levante Las Planas ma Eva Llamas e Inma Gabarro nel recupero regalano i tre punti alle andaluse. Pareggio tra Eibar e Villarreal e tra Betis e Valencia. Spettacolare il secondo match che aveva aperto la giornata. Ana Marcos e Fiamma Benitez regalano il 2-0 al Valencia. Ma nella ripresa Carmen Alvarez e Carolina Férez segnano il 2-2 e le valenciane rischiano in 10 per l’espulsione di Paula Sancho. Ora pausa per le Nazionali e si riprende dopo il Ponte dei Santi.

Risultati:

REAL BETIS – VALENCIA 2-2
EIBAR – VILLARREAL 0-0
SPORTING HUELVA – ATLETICO MADRID 0-2
BARCELLONA – GRANADA 6-1
MADRID CFF – GRANADILLA 3-2
ATHLETIC CLUB – REAL SOCIEDAD 2-1
LEVANTE LAS PALMAS – SIVIGLIA 1-2
REAL MADRID – LEVANTE 1-2

Classifica:
Barcellona 18
Madrid CFF, Real Madrid 15
Atlético Madrid 13
Levante 12
Athletic, Granadilla, Levante Las Planas 9
Valencia 8
Real Sociedad 7
Siviglia 6
Eibar, Real Betis, Villarreal 4
Granada 3
Sporting Huelva 1

Classifica marcatrici:
Racheal Kundananji (Madrid CFF) 5
Signe Bruun (Real Madrid) 4
Sheila Guijarro, Leicy Santos (Atlético Madrid), Alexia Putellas, Caroline Graham Hansen (Barcellona), Erika Gonzalez (Levante), Karen Araya (Madrid CFF), Naomie Feller (Real Madrid), Nerea Eizagirre (Real Sociedad) 3
Ana Azkona (Athletic), , Asisat Oshoala (Barcellona), Jassina Blom (Granadilla), Gabi Nunes, Angela Sosa (Levante), Jessica Martinez, Cristina Baudet Lucena (Levante Las Planas), Paula Leon Brena, Ana Gonzalez, Luany (Madrid CFF), Athenea del Castillo, Maite Oroz, Sandie Toletti (Real Madrid), Synne Jensen (Real Sociedad), Inma Gabarro, Tony Payne, Cristina Martin-Prieto (Siviglia), Fiamma Benitez, Ana Marcos (Valencia) 2

DA NON PERDERE...