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Carlotta Nardi pronta per la Serie B

Bentrovata Carlotta e soprattutto benvenuta all’Orobica, Sei una ragazza del ’99, ma già matura e pronta per il salto di qualità in serie B dopo le tue esperienze con San Miniato e Fiorentina primavera. Come vedi il campionato che ti attende?
Sicuramente un’incognita, ad oggi. Se da un lato è vero che non ho mai partecipato ad un campionato così impegnativo, le mie precedenti esperienze mi hanno dato tanto, giocando e imparando da ragazze che oggi sono nell’orbita della serie A. Spero davvero di poter dare tanto a questa squadra“.

Un campionato con un nuovo format, tante nuove squadre e nuove compagne per te. Come vedi la stagione 20/21?
La vedo molto interessante. Questa esperienza lontano da casa mi aiuterà a crescere umanamente e sportivamente. Come format sarà curioso vedere alla lunga vedere quali squadre verranno fuori per cercare di guadagnarsi la serie A. Noi certamente faremo di tutto per essere ai piani alti della classifica“.

Hai un gesto scaramantico prima della partita?
In realtà ne ho più di uno! Faccio determinate cose, seguendo un certo ordine. Questa scaramanzia ce l’ho da un po’ di tempo, ma non ve la posso rivelare, il segreto fa parte della scaramanzia (ride)!“.

Grazie dunque Carlotta per la tua disponibilità e ci sarà occasione per approfondire la tua conoscenza.
Per adesso un grande in bocca al lupo per la prossima stagione.

Photo Credit: Orobica Calcio Bergamo

I chiarimenti della FIGC sul protocollo per la ripresa delle attività del calcio dilettantistico e giovanile

La FIGC ha pubblicato oggi il documento ‘Chiarimenti a seguito di richieste pervenute dalle componenti’ inerente il Protocollo con le Indicazioni generali per la ripresa delle attività del calcio dilettantistico e giovanile (ivi compresi il calcio femminile, il futsal, il beach-soccer e il calcio paralimpico e sperimentale) in previsione della ripartenza delle competizioni sportive (Tornei e Campionati), finalizzate al contenimento dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.
Nel documento la FIGC ha fornito i chiarimenti richiesti in ordine alle tematiche di competenza della stessa Federazione, non risultando possibile intervenire su provvedimenti e materie di esclusiva competenza dell’ Autorità di Governo o di quella sanitaria.

Credit Photo: FIGC – Federazione Italiana Giuoco Calcio

Presentazione della rosa della Lazio Women: gli interventi

In occasione della presentazione della rosa della Lazio Women per la prossima stagione, il Presidente della S.S. Lazio Claudio Lotito, è intervenuto in conferenza stampa:

“La Società ha fatto degli sforzi importanti per allestire una struttura organizzata sotto ogni aspetto. Tutte le persone sono al servizio della squadra, compreso il ‘Mirko Fersini’, un campo del quale siamo orgogliosi e che rappresenta la storia del nostro club, con tutti i suoi nuovi comfort.

Ho cambiato l’ingresso del Centro Sportivo di Formello perché tutti quelli che entrano devono sapere dove si trovano in quel momento. Ora ho chiesto la Serie A, che ci è stata tolta lo scorso anno per colpa di un algoritmo. Non voglio commentare questa scelta, ma dimostreremo di essere dei combattenti e conquisteremo la promozione sul campo, dimostrando il nostro valore e determinazione.

La Lazio è un club con forti margini di crescita perché tutta l’organizzazione lavora come una famiglia per raggiungere gli obiettivi. La Società sta facendo tutto per far rendere al meglio le proprie giocatrici, che devono sopportare il peso di un club importante a livello nazionale ed internazionale”

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Monica Caprini, Team Manager e Direttore Sportivo della squadra biancoceleste:

“Mi aspetto molto dalle ragazze quest’anno perché c’è una squadra cresciuta sotto ogni aspetto. Siamo unite e abbiamo in comune un unico grande obiettivo: quello della promozione in Serie A”.

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Arianna Pezzotti, capitano delle biancocelesti:

“L’obiettivo di quest’anno è chiaro a tutti: raggiungere la Serie A. La meritiamo dopo l’ultima annata, conclusa in modo beffardo a causa di un algoritmo”.

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Ashraf Seleman, allenatore delle biancocelesti:

“Quest’anno abbiamo una squadra forte, il nostro obiettivo è andare in Serie A. Lavoreremo duramente ogni settimana: tutte le domeniche andremo in campo per conquistare la promozione, sapendo che tutte le squadre ci attenderanno al varco”.

Credit Photo: Lazio Women

Presentato il Brescia Calcio Femminile 2020/21

Presentato ieri sera a Rodengo Saiano il Brescia Calcio Femminile che giunge al suo trentacinquesimo anno di vita, e si è affacciato già alla Serie B 2020/21, pareggiando 0-0 in casa del Vicenza.

Una presentazione diversa, a causa dei regolamenti dovuti al contenimento del contagio da Covid-19, ma la voglia di ripartire è tanta: «Siamo contenti di giocare la Serie B, però dobbiamo essere consapevoli che siamo una matricola perché ripescati, oltretutto poco tempo prima rispetto all’inizio della stagione. Però questo non deve essere un alibi perché si entra in campo sempre per vincere. Poi è chiaro che ci sono squadre attrezzate e costruite per la promozione, mentre il nostro primo obiettivo deve essere la salvezza. Però sono sicuro che non sfigureremo su nessun campo – il commento del presidente Giuseppe Cesari Ringrazio il presidente dell’Ospitaletto Taini perché con pochi incontri siamo riusciti a creare qualcosa di importante e insieme col Rodengo Saiano FC prendere un centro sportivo, questo di Rodengo, che ha pochi eguali in giro, quindi siamo molto orgogliosi di poter giocare qui e sono sicuro che grazie alla loro forza ed esperienza potremo raggiungere nuovi traguardi. Chissà, magari tornare dove eravamo, anche se è solo un sogno visto che i tempi sono molto cambiati. Ringrazio il Commissario prefettizio Stefano Simeone, l’ingegnere del Comune di Rodengo Saiano Enzo Zogno e tutti i collaboratori che si sono spesi affinché questa pratica di presa in gestione potesse avere luogo nonostante il commissariamento del Comune. Ci auguriamo che questo campo ci porti fortuna e ci aiuti a conquistare tanti risultati positivi».

La squadra è praticamente rimasta intatta, composta da giovani provenienti dalle giovanili biancazzurre, puntando su acquisti mirati: in difesa arriva dalla Riozzese Elisa Galbiati, a centrocampo ecco l’ex Orobica Cristina Merli, in attacco Luana Merli, anch’essa proveniente dalla formazione rossoblù, e dalla 3Team Brescia Calcio la giovane Camilla Ronca. Assenti per motivi personali Federica Parsani e Aurora Gilardi.

Il gruppo sarà fondamentale per centrare la salvezza, e mister Simone Bragantini lo sa molto bene: «Sicuramente, per quanto mi riguarda è una rosa con il giusto mix tra giovani di belle speranze e giocatrici di categoria che danno quel qualcosa in più in termini di conoscenze che sono necessari in Serie B – ha detto Bragantini – una rosa costruita molto bene dalla società, e io mi trovo molto bene a lavorare con loro, è un piacere allenarle perché hanno fame e passione».

Nota importante è che il Brescia disputerà le partite casalinghe allo Stadio Comunale di Rodengo Saiano, ma allo stesso tempo ci sarà l’integrazione societaria con l’Ospitaletto, società bresciana che parteciperà al campionato di Promozione: «Sono qui con i consiglieri dell’Ospitaletto e del Rodengo Saiano FC perché insieme al Brescia Calcio Femminile abbiamo preso in gestione questo impianto per far sì che le Leonesse possano avere finalmente uno stadio adeguato alla loro fama e alle loro ambizioni, che speriamo che si consolidino – le parole del presidente oranje Giuseppe Taininoi crediamo nel calcio femminile e siamo convinti che si svilupperà sempre di più, e ci sarà poi un’unione ancora più forte tra le nostre società per produrre un’aggregazione importante in quest’area della Franciacorta così vicina alla città di Brescia per costituire qui un polo di eccellenza del calcio, sia maschile che femminile. Naturalmente al Brescia Calcio Femminile vanno i miei più sinceri auguri e un grande in bocca al lupo per la stagione appena iniziata».

Il Brescia, al termine della presentazione, ha effettuato un allenamento in vista della seconda partita di campionato con il Perugia, previsto per domenica alle 15:00 a porte chiuse.

Nel corso della serata c’è stato un importante annuncio: prossimo ci sarà, sempre sul campo sportivo rodenghese, l’Open Day biancoblù riservato alle bambine che hanno compiuto dai 5 ai 12 anni d’età.

LA ROSA DEL BRESCIA CALCIO FEMMINILE 2020/21

PORTIERI: Sara Cogoli (’01), Aurora Gilardi (’04), Giulia Meleddu (’97).

DIFENSORI: Denise Brevi (’88), Elisa Galbiati (‘92, Riozzese), Angela Locatelli (’88), Federica Parsani (’96), Chiara Pedemonti (’99), Michela Verzeletti (’01), Chiara Viscardi (’99).

CENTROCAMPISTE: Chiara Barcella (’92), Veronique Brayda (’95),  Laura Ghisi (’98), Vanessa Lazzari (’00), Cristina Merli (‘95, Orobica), Serena Magri (’01), Karin Previtali (’86).

ATTACCANTI: Mara Assoni (’95), Mirella Capelloni (’91), Gaia Farina (’02), Alessia Martino (’97), Chiara Massussi (’95), Luana Merli (‘87, Orobica), Sofia Pasquali (’01), Camilla Ronca (‘99, 3Team Brescia Calcio).

Photo Credit: Brescia Calcio Femminile

Milan-Juventus Women a San Siro, Ludovica Mantovani: «Grazie alle bianconere»

Ludovica Mantovani, presidente della Divisione femminile della FIGC, ha parlato di Milan-Juventus Women a San Siro. Le sue parole a Sky Sport.

«Ringraziamo la Juventus Women che ha acconsentito di spostare la partita a lunedì per giocarla in questo tempio del calcio. Spero di esserci, di vederle, sarà una bellissima vetrina per noi. Sarà splendido vederle anche senza tifosi: San Siro e l’Allianz Stadium sono belli comunque». 

Credit Photo: Juventus News 24

Sebino Nela: “Tra 10 giorni sosterrò il quarto intervento. Continua la mia battaglia contro il cancro”

Intervenuto all’interno della trasmissione “I Lunatici” su Radio 2, Sebino Nela ha rivelato alcuni passaggi della sua estenuante lotta contro il cancro:

Sullo stato di salute
“Come sto? La mia battaglia dura da otto anni, mancano dieci giorni alla mia quarta operazione chirurgica. Bisogna parlare di prevenzione. In tutti questi anni ho approfondito molto la cosa, partecipo a iniziative che riguardano questa malattia, questo cancro, che fa numeri terribili, ogni anno. Non ci sono altre strade rispetto alla prevenzione. La medicina è migliorata, ma l’unica vera arma che tutti noi abbiamo è la prevenzione. Noi maschietti abbiamo più paura rispetto alle donne di andare dal medico, tendiamo a rimandare sempre alla settimana prossima, non andiamo volentieri dai medici, mentre oggi anche con un semplice prelievo si possono capire molte cose. Non auguro a nessuno di fare tre anni di chemio, ci sono momenti in cui pensi di non poterne venire fuori. Tra dieci giorni affronterò la mia quarta operazione, dobbiamo fare un po’ di pulizia, abbiamo trovato qualcosa che non va bene, c’è da ripulire un po’

Gli anni alla Roma
“Sono il calciatore che ha vinto di più in assoluto con la maglia della Roma. Uno scudetto, tre Coppa Italia e due finali europee, una di Coppa Campioni, una di Coppa Uefa. Eravamo una squadra fortissima, eravamo vent’anni avanti rispetto agli altri, giocavamo a zona, facevamo quello che fa oggi Guardiola e pochi altri. Forse si poteva vincere qualcosa di più. Il rimpianto è legato più a Roma-Lecce che a Roma Liverpool. Perché c’era la consapevolezza di incontrare il Liverpool più forte della storia, non eravamo preparati a livello internazionale, alla fine ci sta perdere ai rigori. Ma quello che ha dato veramente fastidio a tutti noi è stata la sconfitta con il Lecce. Il campionato era praticamente vinto, abbiamo rovinato tutto. L’addio alla Roma di Pallotta? Non mi sono salutato male, la società ha fatto una scelta, mi dispiace perché stavo facendo una cosa che mi piaceva molto, lavoravo insieme alle ragazze, nella Serie A femminile, in un mondo che sta avanzando a piccoli passi. Ormai il calcio femminile è una realtà. Mi sarebbe piaciuto continuare, ma le società fanno le loro valutazioni. Io non ho detto nulla, le mie figlie hanno avuto uno sfogo, mi spiace, ma l’hanno fatto perché sapevano quanto ci tenevo. Vedremo ora cosa succederà con la nuova proprietà. Mi pare siano partiti bene”.

Credit Photo: Il Romanista

Rossella Tata, Pomigliano: “A Cesena servirà la “famosa” cazzimma. Dovremmo essere più concrete in zona gol”

Domenica pomeriggio allo stadio “Ugo Gobbato” di Pomigliano, le padroni di casa hanno pareggiato contro il Tagnacco. Le ragazze di Salvatore Esposito hanno mostrato comunque di potersela giocare in serie B. Domenica si andrà a giocare a Cesena, occasione per conquistare un buon risultato. Ilnapolionline.com ha intervistato la neo attaccante Rossella Tata.

Domenica esordio in casa con il Tavagnacco con un pareggio. Sei soddisfatta per il risultato o ti aspettavi di più?
“Da un lato c’è soddisfazione per la prestazione contro il Tavagnacco, anche se dispiace non aver vinto la partita. A questi livelli, come dite a Napoli, ci vuole la cazzimma (ride n.d.r.), nel senso che dobbiamo essere più scaltre per portare a casa l’intera posta in palio. Non dimentichiamo che delle 11 titolari, 8 sono nuovi acquisti, ci vuole tempo, prima di essere a tutti gli effetti costanti”.

Oltre le palle gol create, vi manca anche un rigore nel finale. Cosa ne pensi in merito?
“Domenica ci siamo trovate di fronte un ottimo portiere, che ha salvato la sua squadra in un paio di circostanze. Sul rigore dico che in un primo momento non ce ne eravamo accorte che ci fosse. Rivedendo le immagini, il penalty era netto, peccato, perché potevamo ottenere il bottino pieno, però pesiamo già alle prossime sfide”.

Cosa ti ha spinto ad accettare questa tua nuova avventura al Pomigliano?
“Sin da subito quando mi hanno parlato del progetto rimasi colpita dal fatto che si vuole fare cose importanti. Il presidente è una persona ambiziosa, oltre che un professionista serio. La rosa allestita ha tutto per poter far bene, senza dimenticare il pubblico che lo scorso anno è stato determinante, oltre che per strada sono persone squisite. Un mix che non potevo dire di no, ma ho accettato con grande piacere”.

Che effetto fa per il calcio femminile, vedere ancora gli stadi vuoti?
“In questi giorni c’è stato a Pomigliano il ministro dello Sport Spadafora, persona importante per la politica e non solo. Io dico che noi sentiamo meno, l’assenza del pubblico, rispetto ai maschi, però è chiaro che i nostri tifosi sono importanti e dovessero riaprire gli stadi, sarà il classico dodicesimo uomo in campo”.

In tutti questi anni che hai giocato a calcio, in cosa seconda te devi ancora migliorare per salire l’ultimo gradino?
“Come in tutte le cose della vita, si può sempre migliorare, anzi, i margini di crescita sono sempre determinanti. Probabilmente devo essere più concreta sotto porta e farmi sentire dalle mie compagne di squadra. Mi auguro che con il Pomigliano riesco a salire l’ultimo gradino e togliermi tante soddisfazioni”.

Domenica giocherete a Cesena, il primo match in trasferta, contro una squadra reduce dalla sconfitta di Ravenna. Quali le insidie che dovrete tenere presente?
“Io credo che l’unica insidia da tenere in considerazione e proprio giocare in trasferta, dovendo fare un viaggio lungo per la Romagna. Sull’aspetto tecnico credo che dovremo scendere in campo con lo spirito giusto, cercando di avere quella famosa cazzimma per essere più ciniche. Giocando come si è fatto domenica abbiamo i mezzi per ottenere un buon risultato”.

Credit Photo: Il Napoli Online

In Australia nasce la Women’s Coaching Association per mettere fine alla mancanza di allenatrici donne nel calcio

La mancanza di allenatrici donne nel calcio ha ispirato l’allenatrice Aish Ravi a trovare un modo per ispirare altre donne ad assumere un ruolo di primo piano dentro e fuori dal campo: Ha quindi deciso di andare oltre avviando la Women’s Coaching Association, per aiutare a collegare le donne allenatrici esistenti e per ispirarle ad imparare l’una dall’altra.

“Abbiamo avviato WCA per offrire alle donne una piattaforma per connettersi con altre donne allenatrici e condividere la loro voce”, spiega Ravi che sta completando il suo dottorato di ricerca sulle donne nel calcio presso la Monash University, con particolare attenzione alla formazione degli allenatori.

“Molti sport hanno le donne come aggiunta e spesso la loro voce è soffocata, con questo progetto abbiamo deciso di mettere le donne al centro”.

Il numero di allenatrici nel calcio australiano è molto basso rispetto agli uomini. Nel 2019, gli allenatori registrati erano 38.715 di cui solo il 20% (7.733) erano donne.

“La nostra missione con WCA è incoraggiare e responsabilizzare le donne ad allenare. Lo facciamo fornendo supporto, opportunità, istruzione. Il nostro lavoro è motivato dal nostro desiderio di essere inclusivi e fornire a tutte uno spazio accogliente, collaborativo e sicuro. Dobbiamo mostrare alle allenatrici che attraverso WCA hanno una piattaforma per festeggiare e incoraggiarsi a vicenda”.

Ravi ha anche co-fondato Lead Between the Lines con la collega ricercatrice Jules Hay, un’organizzazione che aiuta ad educare le società sportive su come costruire l’uguaglianza di genere e promuovere pratiche inclusive dentro e fuori dal campo, specializzata nello sviluppo di allenatori.

Questo alimenta il suo ruolo con la WCA che spera fornirà una voce e assisterà nel lavoro di advocacy in ambito sportivo per le donne e le ragazze che allenano. È irremovibile che WCA aiuterà a nutrire e sviluppare  coach utilizzando metodi che hanno dimostrato di funzionare.

“Vogliamo fornire apprendimenti mirati e tutoraggi per supportare le esigenze delle allenatrici. Vogliamo che tutte le allenatrici di tutti gli sport lavorino insieme per condividere risorse e idee per sostenersi a vicenda. Tutti possiamo imparare da quello che fanno gli altri sport. Vogliamo che questo rompa anche le barriere della guerra del codice sportivo”.

Photo Credit: The Conversation

Rebecca Quirini, Ternana Calcio Femminile: “Serie C per noi uno stimolo unico”

La Ternana, formazione umbra reduce dal torneo di Eccellenza regionale, è fresca di ripescaggio in Serie C. La squadra cara al patron Stefano Badecchi, che disputerà il prossimo toreno di terza serie dopo il forfait del Ripalimosani, sarà guidata dai tecnici Simone Pepponi e Marco Migliorini, con l’ambizione di ben figurare. Il team ternano è capitanato dalla centrocampista Rebecca Quirini, al suo quarto anno di militanza in rosso-verde. Abbiamo raggiunto la  classe 2002, al suo quarto anno in squadra, per sondare gli umori in casa umbra.

Rebecca come ti sei accostata al mondo del calcio?
“Sono cresciuta con una fratello e cugini che avevano sempre al piede la palla, ed io all’inizio partecipavo per essere coinvolta nei loro giochi. Ma quel pallone giorno dopo giorno è diventato parte importante e passionale delle mie giornate. Cosi man mano mi sono avvicinata semper più a questo sport”.

Come sei cresciuta a tuo avviso in questo tempo?
“In questi anni spesso mi sono confrontata, spesso, in campo con squadre maschili, che hanno fatto si che io tirassi fuori una grinta e una forza fisica maggiore. Ho giocato per 6 stagioni con l’Accademia e 2 con il Campitello, campionati nei quali credo di essere maturata. Poi, quattro stagioni fa, sono passata al femminile, sposando il progetto della Ternana. Lo scorso anno, poi con grande gioia, ho sentito la fiducia riposta dalla squadra nel farmi essere capitano, che ha portato in me un maggiore senso di impegno e responsabilità”.

Lo scorso anno per te e la Ternana che campionato è stato?
“Si per la prima volta nella sua storia la Ternana ha deciso di costruire la prima squadra, partecipando al campionato di Eccellenza, principalmente costituita da ragazze provenienti dal settore giovanile. Gli obiettivi erano quelli di ben figurare e perché no, se c’è ne fosse stata la possibilità, provare a vincere. Purtroppo il lockdown non ci ha permesso di lottare fino in fondo per raggiungere i nostri obiettivi. La mia stagione passata la valuto positivamente, seppur con qualche infortunio di troppo, le prestazioni sono state buone e arricchite anche da qualche goal importante”.

Ora si avvicina il campionato di C. Speravate nel ripescaggio in terza serie?
“Nel ripescaggio, sinceramente, non ci speravamo più. Poi la felice sorpresa. Abbiamo iniziato appena appresa la notizia, quindi veramente da pochi giorni, l’entusiasmo non manca dopo tutti questi mesi di inattività e tutte le ragazze stanno lavorando al meglio per preparare bene la stagione. Un campionato nuovo che conosciamo poco, sapere se siamo all’altezza o meno risulta un po’ complicato, ma una cosa posso dirla, daremo tutte noi stesse per provare a raggiungere la salvezza”.

Come valuti la crescita del movimento femminile in Umbria?
“In Umbria il calcio femminile sta crescendo un pochino a rilento rispetto al panorama nazionale. Vedo comunque gli addetti ai lavori molto determinati a far sì che questo movimento anche in una regione piccola come la nostra possa diventare un fiore all’occhiello nel panorama calcistico”.

Che ricordi leghi particolarmente al calcio?
Secondo me l’unione di gruppo è fondamentale. Due anni fa eravamo a Bologna per un torneo ed i mister hanno deciso di dividerci in due squadre per farci giocare tutte. Abbiamo combattuto moltissimo, affrontavamo squadre preparate e molto forti ma nonostante ciò siamo riuscite ad affrontarle a testa alta. In particolare ricordo durante una partita la spinta delle compagne in panchina a sostenerci. Sentivoi quella spinta in più per non mollare, e vedere il coinvolgimento e la fiducia nonostante non fossero in camp, per me ha avuto più valore di qualsiasi mio goal o trofei vinti”.

 

Harmont & Blaine è il nuovo official style partner di AC Milan

AC Milan e Harmont & Blaine hanno dato vita a una nuova partnership. L’azienda italiana di abbigliamento, caratterizzata dal noto bassotto, sarà per le stagioni 2020/2021 e 2021/2022 Official Style Partner del Club rossonero e fornirà le divise ufficiali formali per la Prima Squadra maschile, la Prima Squadra femminile e i rispettivi staff.

Harmont & Blaine trova la sua naturale collocazione al fianco di AC Milan, un team che trascende i propri confini nazionali e si fa ambasciatore dell’Italian lifestyle nel mondo. Due icone di stile che si incontrano in una partnership che affonda le sue radici nell’equilibrio tra un profondo amore per la propria storia e tradizione e la voglia di essere costantemente avanti al proprio tempo.

Le divise, pensate per la squadra maschile e per quella femminile, avranno una continuità di stile fra loro. L’immagine che ne risulterà sarà così di grande impatto visivo, oltre che di tendenza. Per essere in linea anche con lo spirito più sport del brand, Harmont & Blaine ha pensato di fornire anche una seconda divisa che ha chiamato “Travel“. Grazie alle vestibilità confort dei capi e tessuti antipiega che la compongono, la divisa travel permetterà agli atleti di affrontare le trasferte e i continui viaggi mantenendo un look sempre perfetto

Come amante dello sport di qualità, posso dire che siamo davvero molto felici di intraprendere questa collaborazione con AC Milan, eccellenza sportiva in Italia e nel mondo e soprattutto esempio indiscusso di valori positivi che ci accomunano, come la lealtà, il lavoro di squadra e l’impegno quotidiano“, ha commentato Marco Pirone, Amministratore Delegato Harmont & Blaine SpA.

Il Chief Revenue Officer di AC Milan Casper Stylsvig ha dichiarato: “Ci piace che i nostri giocatori quando rappresentano il Club in ambito nazionale e internazionale, arrivino ad ogni partita sentendosi al meglio, quindi sono orgoglioso di annunciare una partnership molto importante come quella con Harmont & Blaine, sia per le nostre squadre maschili sia per quella femminile. Il brand di AC Milan e quello di Harmont & Blaine hanno entrambi una storia meravigliosa e sono pienamente allineati su valori fondamentali come innovazione e modernità”.

L’accordo tra i due brand include, oltre alle tradizionali attività di marketing, lo sviluppo di progetti creativi che si estenderanno dal digital alle esperienze retail. Maggiori informazioni saranno condivise con la stampa durante la stagione.

Credit Photo: AC Milan

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