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Visualizzazione

Una tecnica di allenamento mentale è la visualizzazione ossia la rappresentazione volontaria di un’esperienza reale attraverso l’uso dell’immaginazione (ad esempio: una calciatrice può visualizzare un rigore o un movimento tecnico perfetto). Tutte le persone hanno la capacità di visualizzare e nonostante questa capacità possa essere una risorsa, è sfruttata poco o in maniera inconsapevole e spontanea.
La visualizzazione si basa sul fatto che la mente umana non distingue ciò che realmente è stato vissuto da ciò che è stato immaginato, questa distinzione avviene razionalmente soltanto in un secondo momento. Le ricerche scientifiche dimostrano che quando una persona visualizza (ad esempio il tiro tecnicamente perfetto) la mente percorre e fissa lo schema motorio proposto dal movimento, nonostante il corpo sia fermo e ha, inoltre, effetti sulla massa muscolare (si pensi a come questa tecnica possa essere utile per gli atleti infortunati). Questa tecnica incrementa nell’atleta la capacità di concentrazione, la fiducia in sé e la motivazione, la capacita di controllare le reazioni emotive, le capacità tecniche e tattiche e ottimizza il recupero da infortuni.
Per poter essere maggiormente efficace la visualizzazione dovrebbe essere costante (programma di allenamento mentale) e dovrebbe essere affiancata ad un allenamento fisico. L’immagine da visualizzare dovrebbe coinvolgere tutti i canali sensoriali in modo tale da renderla maggiormente vivida. A seconda dell’orientamento spontaneo dell’atleta ed in base alle caratteristiche specifiche della disciplina, le immagini possono essere visualizzate attraverso una prospettiva interna o esterna.
Nel primo caso, l’atleta visualizza se stesso da un’angolazione interna come se stesse realmente svolgendo il compito immaginato. “Sento il peso del bacino sulla gamba sinistra, sento la gamba sinistra in tensione, sento la gamba destra che si alza, sento che la gamba destra è carica, sento l’impatto con la palla”
Nel secondo caso, l’atleta si visualizza come se fosse uno spettatore. “Sto andando al dischetto, sto posizionando la palla, alzo lo sguardo vedo la posizione del portiere, faccio due passi indietro, prendo la ricorsa e calcio”
Lo Psicologo dello Sport può aiutare la calciatrice a trovare la visualizzazione più adatta per lei ed a prestare maggiore attenzione alle sensazioni in modo tale da rendere un’immagine relativamente semplice (unisensoriale), un’immagine complessa (multisensoriale).

Cavallone Monica

Psicologa e consulente in Psicologia dello Sport
collaboratrice di Mente & Sport – www.mentesport.net

Claudia Galassi: centrale di qualità della Riviera Romagnola

Non è arrivato il terzo risultato utile consecutivo in campionato per la Riviera di Romagna, superata in casa dalla Res Roma nella quinta giornata di serie A (2-0): un avversaria organizzata e ben messa in campo, con giocatrici giovani, ma già con esperienza nella massima serie e molto brava nella fase difensiva, con le romagnole che in avvio di incontro avevano un paio di ottime chances per portarsi in vantaggio, ma coglievano due pali con Giusy Bassano e Fabiana Colasuonno e dovevano incassare il gol giallo-rosso messo a segno da Biasotto; nella ripresa altre opportunità per il pari ancora con Colasuonno ed Erika Ferrara, ma erano invece le giallo-rosse a chiudere i conti nel finale con Nagni. Ottima la prova della ’96 Claudia Galassi.

Claudia, dopo la vittoria contro il Sudtirol ed il pari di San Zaccaria è arrivata questa sconfitta interna contro la Res Roma: cosa non ha funzionato nella gara di sabato scorso?
“Devo dire che abbiamo affrontato una formazione solida, organizzata, che ha corso tantissimo e soprattutto a metà campo sono state veramente brave, mentre noi forse non siamo state brillanti come nelle ultime gare giocate e purtroppo neppure fortunate, perché i due pali colpiti sullo 0-0 hanno inciso tantissimo e credo avessimo segnato noi il vantaggio sarebbe stata un’altra partita, anche perché ritengo la Res Roma sia una buona squadra, ma sicuramente alla nostra portata”.

Come per altre tue compagne, questa per te è la stagione d’esordio in serie A: quali difficoltà stai incontrando? Come ti trovi ad essere impiegata nel ruolo di difensore centrale?
“Rispetto alla B credo che la serie A sia un campionato molto più impegnativo, dove bisogna allenarsi tutti i giorni con il massimo impegno e tantissima concentrazione e prepararsi per affrontare avversarie di un livello decisamente più alto e dunque le difficoltà stanno principalmente in un calcio più rapido e giocato contro avversarie di un valore superiore, però ho anche delle compagne di squadra e uno staff tecnico che mi stanno aiutando e quando scendo in campo cerco sempre di dare il massimo. Per quel che riguarda il ruolo, abitualmente nelle scorse stagioni venivo impiegata a metà campo, mentre ora da difensore centrale: mi trovo bene anche in questo ruolo, sto imparando tante cose e come detto mi sto impegnando al massimo perché voglio giocarmi le mie chances per partire titolare e dare il mio contributo alla squadra”.

A proposito di formazioni di grande valore, la prossima sfida dopo la sosta sarà sul terreno della capolista AGSM Verona, miglior attacco del campionato con 32 reti messe a segno in 5 gare: come si affronta una formazione con questo potenziale?
“Penso che la sosta ci servirà sicuramente per recuperare energie fisiche e mentali dopo la sconfitta contro la Res Roma e per preparare al meglio la sfida di Verona: loro sono una formazione di grande valore ed i numeri sono lì a testimoniarlo e noi dovremo scendere in campo con la massima attenzione e con grande determinazione, provando a metterle in difficoltà con le nostre qualità e cercando di limitare al minimo le disattenzioni perché contro formazioni di questo livello ogni errore si paga a caro prezzo”.

Fonte: www.rivieradiromagnacalcio.it

Calciatore insulta arbitro donna: dirigerà una partita femminile per punizione

Kerem Demirbay, calciatore del Fortuna Düsseldorf, rischia di pagare in modo insolito il fatto di aver insultato un arbitro donna, l’internazionale Bibiana Steinhaus, durante una partita della seconda serie tedesca

Bibiana Steinhaus è stato il primo arbitro donna professionista a dirigere una partita di calcio maschile in Germania: dal 2011 è uno dei fischietti della 2.Bundesliga, la seconda serie tedesca, e nel 2012 ha arbitrato la finale delle Olimpiadi di calcio femminile di Londra, tra Giappone e Stati Uniti. Eppure, nonostante un curriculum di tutto rispetto, Bibiana Steinhaus è stata vittima di un insulto sessista mentre dirigeva una partita di 2.Bundesliga: Kerem Demirbay, giocatore del Fortuna Düsseldorf, l’ha apostrofata con un eloquente “le donne non c’entrano niente con il calcio”, mentre abbandonava il terreno di gioco dopo essere stato espulso per doppia ammonizione.

Demirbay si è scusato poco dopo la partita su Instagram: “Non avrei mai dovuto dire quelle cose – ha scritto il calciatore del Fortuna Dusseldorf – perché non rispecchiano per nulla l’immagine che io ho delle donne. Ero molto agitato durante la partita, perché era super-importante per la nostra squadra. Ho esagerato e non sono riuscito a tenere sotto controllo le mie emozioni. Sono davvero molto dispiaciuto: mi sono scusato direttamente con Bibiana Steinhaus e sono felice del fatto che abbia accettato la mia richiesta di perdono”.

Fonte: www.it.eurosport.com

Nazionale Under 19 Femminile: al Torneo ‘La Manga’ Azzurrine opposte a Svezia, Francia e Olanda

Svezia, Francia e Olanda sono le avversarie che la Nazionale Under 19 Femminile affronterà al Torneo ‘La Manga’, in programma a inizio marzo in Spagna. Le Azzurrine di Enrico Sbardella esordiranno il 3 marzo contro la Svezia, il 5 affronteranno la Francia e il 7 l’Olanda. Tutte e tre le gare verranno disputate alle ore 12.
Il torneo sarà l’occasione per verificare la condizione della squadra ad un mese di distanza dalla Fase Elite del Campionato Europeo, che dal 5 al 10 aprile in Danimarca vedrà l’Italia opposta alle pari età di Spagna, Danimarca e Irlanda del Nord.

Fonte: www.figc.it

Tarenzi: “Il San Zaccaria ci ha fatto crescere”

Pronto a riprendere il campionato, il Brescia, dopo la pausa dovuta agli impegni della Nazionale in Cina che non ha visto vestirsi d’azzurro l’attaccante Stefania Tarenzi, una delle calciatrici più positive in questo inizio di stagione, rimasta nel capoluogo lombardo a preparare la partita contro il San Zaccaria di sabato.
Uno scontro che rievoca brutti ricordi alla squadra guidata da Bertolini che nella passata stagione non riuscì mai a battere la compagine romagnola ottenendo un solo punto tra andata e ritorno: “Quelle due partite sono d’esempio per ricordarci che non bisogna mai sottovalutare nessun avversario, – commenta l’attaccante di Lodi – entrando in campo sempre concentrate al massimo. Di questi errori abbiamo fatto tesoro nella scorsa stagione”.
In classifica è -5 dalla vetta, una posizione che non consente ulteriori intoppi.
La stagione rimane lunga se pensiamo che non è ancora finito neppure il girone di andata, ma non possiamo permetterci di commettere il terzo passo falso ravvicinato, quello è sicuro. Non viviamo questa situazione con tensione, ma con la giusta determinazione ed è un aspetto importante”.
Quanta è stata importante questa pausa per staccare dalle fatiche di coppa?
In questo inizio di stagione abbiamo giocato già tantissime partite di alto livello e con ritmi molto intensi, molte più di altre squadre considerando gli impegni tra Supercoppa, Champions e campionato, quindi sicuramente è servita a livello mentale. Ovvio che avere tante compagne impegnate in Cina con la Nazionale non ci ha favorito molto sotto l’aspetto della stanchezza fisica, ma chi è rimasta ha potuto lavorare bene e curare aspetti che quando hai tanti impegni magari trascuri”.
In campo tanto lavoro sporco e prezioso per la squadra che penalizza il rendimento sotto porta. Quanto manca la rete?
Non è mai bello per un attaccante restare a digiuno per tanto tempo, soprattutto perché ti manca quella gioia di cui senti bisogno dentro di te per stare bene. Fortunatamente non la vivo come un ossessione, sono contenta dei risultati conseguiti dalla squadra a partire dalle qualificazioni in Champions League e questa è la cosa più importante. La rete arriverà, presto”.

Fonte: www.bresciacalciofemminile.it

Alice Tortelli: “La Fiorentina è in cresciuta, con la Nazionale possiamo arrivare all’Europeo”

Alice Tortelli, difensore centrale della Fiorentina e della Nazionale Under 19. Nonostante la sua giovane età ha in bacheca importanti trofeo come lo scudetto Primavera e la medaglia di Bronzo conquistata in Costa Rica con la Nazionale Under 17. Alice è una ragazza umile, con la testa ben sulle spalle. Nel futuro non sa ancora, ma per il momento pensa a far bene con i colori viola ed imparare da una giocatrice come Elisabetta Tona.

Alice partiamo dal presente. Cosa si prova ad indossare finalmente la maglia della Fiorentina?
È un sogno che si realizza ed è un orgoglio indossare la maglia della mia città.

I Della Valle hanno dato al via ad una nuova era, anche se altre formazioni maschili hanno iniziato solo alcune perseguiranno in questa rotta?
I Della Valle hanno dato l’input alle altre società e credo che con il tempo anche queste arriveranno dove sono arrivati loro.

Quanto pesa l’eliminazione dalla Coppa Italia?
Pesa molto. Era uno degli obiettivi che ci eravamo prefissati ad inizio stagione.

In campionato state trovando delle difficoltà. Quando vedremo la vera Fiorentina?
All’inizio abbiamo trovato difficoltà visto i tanti nuovi elementi della squadra, ma già in queste ultime partite stiamo trovando la giusta dimensione.

Cosa si prova ad avere in squadra gente come Tona e Panico?
Sono due elementi di spicco che hanno portato qualità ed esperienza e grazie alle quali possiamo avere una maggiore consapevolezza della squadra che siamo.

Hai chiesto qualche suggerimento a Tona?
Tona per me é un punto di riferimento, una giocatrice che mette la sua esperienza a disposizione degli altri; sempre pronta ad aiutarti e spronarti nei momenti di difficoltà.

Che obiettivo ha Alice Tortelli?
Di migliorarmi e di arrivare sempre più in alto.

Alice facciamo un tuffo nel passato. Se ti dico medaglia di bronzo cosa ti viene in mente?
Un’esperienza che mi ha lasciato tanto e mi porto dentro momenti molto belli che mi hanno fatto cresce anche a livello umano.

Nazionale. Siete state inserite nel girone con Spagna, Danimarca e Irlanda del Nord. Cosa pensi di queste squadre e chi ti spaventa di più?
La Spagna, Irlanda del Nord e Danimarca sono delle belle squadre. Sicuramente la squadra più ostica del girone sarà la Spagna.

L’Italia potrà qualificarsi per l’Europeo?
Abbiamo tutte le carte in regola per andare all’Europeo.

Chi è Alice fuori dal campo?
Sono una persona semplice ed introversa ed il riflesso di quello che sono in campo.

Come concili studio e calcio?
Sicuramente quest’anno é più dura perché gli impegni sono maggiori, ma riesco comunque a conciliare le due cose.

Concludendo. Dove si vede in futuro Alice Tortelli?
Adesso voglio vivermi questa esperienza con la Fiorentina e pensare a fare bene qui.

La redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia Alice per averci concesso tale intervista e auguriamo a lei e alla Fiorentina i migliori successi per la stagione in corsa.

Foto: Cristiano Marini

Afghanistan, calcio femminile: in campo per i diritti delle donne

“Una partita di calcio femminile è già un bel gol per le donne afgane. Lo sport ha sempre unito le persone ma oggi si è pienamente manifestata la sua funzione di acceleratore sociale per una causa nobile, che combatte una piaga ancora troppo spesso presente”. Con queste parole il 1° Caporal Maggiore Elisabetta Martina, capitano della squadra italiana, ha commentato l’insolito incontro di calcio femminile tra le ragazze del Contingente Militare Italiano e la squadra femminile del Bastan Football Club.

La partita fa parte della manifestazione “A match for Women Rights – Afghanistan and Italy, together we win”, svoltasi oggi a Camp Arena ad Herat, sede del Contingente militare italiano in Afghanistan, ed organizzata dalla cooperazione civile e militare (CIMIC). Il capitano della squadra afgana, vincitrice dell’incontro, ha sottolineato che “oggi non ha vinto la nostra squadra, ha vinto l’Afghanistan. Organizzare una partita tra donne era impensabile fino a qualche anno fa, quindi grazie al contingente militare italiano, possiamo dire che abbiamo realizzato un sogno“.

Soddisfazione espressa anche dal Generale Comandante del Train Advise Assist Command West (TAACW) e Comandante del Contingente militare italiano, Mauro D’Ubaldi: “Vogliamo incoraggiare tutti a fare questa scelta importante – ha detto – convincere ad educare i propri figli a non commettere violenza degli uomini contro le donne, né giustificare o rimanere mai in silenzio di fronte a questi atti”. Almeno un centinaio di tifosi entusiasti hanno fatto da cornice ad un evento importante, nella sua semplicità.

Gli italiani a Herat sono impegnati nell’assistenza e nell’advising delle Forze di Sicurezza e delle Istituzioni, ma anche a favorire lo sviluppo di una cultura basata sul rispetto dei diritti civili, delle donne, dei giovani.

Fonte: www.gazzetta.it

Lega A: venerdì assemblea ordinaria, tra i temi lo sviluppo del calcio femminile

Venerdì 11 dicembre (alle 11 in prima e alle 13 in seconda convocazione) si terrà l’Assemblea ordinaria della Lega Calcio di Serie A. Questo l’ordine del giorno: 1. Verifica poteri; 2. Approvazione verbale Assemblea 18 novembre 2015; 3. Programma sviluppo calcio femminile  (incontro con la coordinatrice della Commissione Figc per lo Sviluppo del Calcio Femminile, dott.ssa Rosella Sensi); 4. Designazione componente in rappresentanza della Lega Serie A nella Commissione Dirigenti e Collaboratori Sportivi della Figc; 5. Contributo di solidarietà Uefa – Champions League; 6. Relazione dei Liquidatori sull’andamento della liquidazione della LNP i.l.; 7. Fatturazione rata 1° gennaio 2016 dei proventi derivanti dalla commercializzazione dei diritti audiovisivi della stagione sportiva 2015/2016; 8. Comunicazioni del presidente.

Fonte: www.figc.it

Sofia Cantore “se voglio avere successo, non mi basta il campionato di Serie C”

Quando era piccola, mentre le sue amiche giocavano con le bambole lei si divertiva prendendo a calci un pallone, oggi, Sofia è una super titolare della nazionale Italiana Under 17, con cui ha recentemente disputato 212 minuti siglando ben 4 reti ufficiali. Il suo sogno è portare la Fiammamonza in serie B perché è consapevole che se vuole il successo, non basta il campionato di serie C, dove la Fiammamonza sta primeggiando al cospetto dell’ altro avversario di sempre, la Riozzese, per ora staccata di 3 punti ma che sicuramente si applicherà, per non perdere il proprio obiettivo il 3° anno consecutivamente, e vedere distruggersi i propri sogni. Una sfida accesa, dove Sofia sembra poter essere l’ago della bilancia, la Fiammamonza si affida a lei, sapendo che senza le sue prestazioni e quelle di Benedetta Glionna, non esisterebbe forse possibilità di promozione.

Cara Sofia, c’è una giocatrice a cui ti ispiri o che semplicemente è la tua preferita?
Ammetto di non seguire tanto il calcio femminile, però ho visto molte partite, soprattutto della nazionale e penso che la giocatrice che mi abbia colpito di più sia stata la Gabbiadini del Verona.

Quali sono le principali caratteristiche tecniche che ti contraddistinguono?
Penso di essere molto veloce, rapida con la palla e ho un buona visione di gioco. Tecnicamente, in generale, ho ancora molto da imparare però me la cavo abbastanza bene diciamo.

Avete vinto lo scontro diretto e la Serie B sembra alla Vostra portata, come reagireste se dopo la promozione venissero scelte molte nuove giocatrici, e alcune di voi venissero messe da parte?
Si, quest’anno abbiamo vinto lo scontro diretto in casa loro e contiamo molto sulla promozione, che purtroppo l’anno scorso abbiamo mancato per un punto; penso che come tutte le squadre fanno, dopo una promozione bisogna cercare anche “di stare a galla” nel nuovo campionato e come è giusto che sia rinforzare l’assetto tattico della squadra, per cui se dovessero arrivare nuove giocatrici, magari con più esperienza di me, farò di tutto per tenere il mio posto da titolare e comunque essendo giovane potrebbe essere anche giusto che in una categoria superiore giochi di meno.

Ci descrivi le emozioni hai provato a giocare con la maglia della nazionale?
Be’ in nazionale ti trovi continuamente posta sotto esame e devi dare il massimo in tutto ciò che fai, quindi la prima volta che ho indossato quella maglia ero terribilmente in ansia per la prestazione che dovevo affrontare; allo stesso tempo però,  ero onorata nei confronti di quella maglia ed ero felice di rappresentare, nel mio piccolo, l’Italia.

Quali sono le te migliori calciatrici d’ Italia e i tre migliori tecnici di femminile?
Giocatrici che secondo me fanno veramente la differenza in campo sono; Panico, Gabbiadini e la Rosucci. Per i Mister potrei citare solo chi ho conosciuto però non sono tanti.

Nella nazionale Under 17, diverse calciatrici sono tesserate per club di Serie A e Serie B,ad esempio Merlo, sogni anche tu in futuro un campionato di vero livello, o preferisci una categoria più semplice quale la C?
Si, ho pensato molte volte al fatto che le mie compagne della nazionale fossero di categoria superiore, ma ho sempre creduto che sarei potuta salire insieme alla mia squadra. Sono consapevole del fatto che se voglio avere successo magari non basta il campionato di serie C, però essendo una squadra molto giovane siamo più unite e tutte crediamo nello stesso obbiettivo; quindi vorrei cambiare categoria, ma nello stesso tempo vorrei farlo con la mia squadra e per la mia società.

Ringraziamo Sofia Cantore per averci concesso tale intervista e auguriamo a lei e alla Fiammamonza i migliori successi per la stagione in corsa.

L’Espanyol punta a promuovere il calcio femminile per reclutare nuovi soci

La direzione dell’Espanyol si muove attivamente per raggiungere un obiettivo ambizioso: promuovere il calcio femminile. Attraverso questa azione il club catalano spera di reclutare nuovi soci che potranno essere destinati allo sviluppo della propria squadra femminile in modo tale da avere a disposizione fondi necessari che possano rendere possibile questo progetto. Questa idea nasce dopo avere verificato il successo riscontrato del Mondiale disputato in Canada dove molti club hanno iniziato a prendere in considerazione l’idea di promuovere questo settore. In Francia, il Lione ha sovraperformato in modo significativo tutti i rivali, investendo presto nella squadra un successo delle donne con la consapevolezza che questo può essere un altro tema di discussione con i partner commerciali.

Mentre molti club francesi hanno seguito l’esempio del Lione portando avanti un progetto specifico (tra cui PSG, Lille e Bordeaux), le altre squadre europee che militano in campionati in cui il calcio femminile non ha ancora raggiunto grandi risultati iniziano ad avvicinarsi al tema. Questo è il caso proprio dell’Espanyol, che ha appena lanciato una campagna video per reclutare nuovi soci che si potranno occupare di questo ambito. Il videoclip, progettato dalla squadra di lavoro di Espanyol TV, presenta diverse donne che dimostrano il loro impegno per il club di Barcellona. Questa campagna sarà trasmessa su tutti i supporti digitali della formazione catalana, ma con la consapevolezza che attirare l’interesse di nuovi soci sarà tutt’altro che semplice: attualmente la squadra biancoblù ha quattrocento soci che pagano una quota annuale di 25 euro. La società spera di raddoppiare il prima possibile questo numero e di condurre una politica ambiziosa che possa avere risalto anche a livello nazionale.

L’interesse per lo sviluppo del calcio femminile continua a crescere in tutto il continente europeo. Sono diversi gli elementi che permettono ora agli investitori di credere nella possibilità di stabilire un modello di business redditizio attorno allo sviluppo di questa disciplina. Per la prima volta, infatti, la nazionale francese dovrebbe registrare un saldo positivo relativo all’esercizio 2014-2015. W9 ha ottenuto guadagni importanti grazie alla diffusione del mondiale trasmesso in Canada. Infine, il Paese ospitante della manifestazione ha visto un’accelerazione non trascurabile della sua economia attraverso l’organizzazione di questo evento. Elementi che consentono di prevedere buone prospettive per lo sviluppo del calcio femminile nei prossimi anni.

Maggiori informazioni: www.rcdespanyol.com/en/home

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