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Germania – Frauen Bundesliga: il Bayern Monaco allunga sulle inseguitrici

Nella massima serie calcistica femminile tedesca, nello scorso week-end, si è scesi in campo per la diciassettesima giornata di campionato, la sesta del girone di ritorno, con 26 gol all’attivo.

Nel big match di giornata successo per il Bayern Monaco che ha regolato per 3-1 il Wolsburg. Padrone di casa in vantaggio già dopo 10′ per raddoppiare, poi, con Harder. Nella ripresa il tris di Schüller prima del 3-1 definitivo di Beerensteyn. Il Bayern sale cosi a quota 44 a +6 dal Wolsburg che rimane agganciato al Francoforte sconfitto per 3-2 dal Friburgo, quinto.

Ad avvicinarsi al secondo posto, invece, è il Bayern Leverkusen, ora staccato di soli 2 punti, che stende con un netto 6-0 il Werder Brema. Goleada anche per l’Hoffenaim, sesto, che batte per 5-1 il Colonia, terzultimo. L’unico pari di giornata, invece, è quello per 1-1 tra il Carl Zeiss Jena, penultimo, e Lipsia, tranquillo a metà classifica. A chiudere il quadro il 2-1 dell’Essen sul fanalino di coda Potsdam.

Nazionale A Femminile – “La Nazionale è qualcosa di enorme… che brivido cantare l’inno”: Cantore si confessa a Vivo Azzurro TV

Credit Photo: Stefano Petitti- Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Tenere vivi i ricordi del passato per proiettarsi verso obiettivi sempre più ambiziosi. Negli occhi di Sofia Cantore scorrono le immagini della bambina che dall’oratorio della parrocchia di San Vittore Martire di Missaglia è arrivata – con passione e un pizzico di sana incoscienza – a conquistare la maglia della Juventus e della Nazionale. “Rivivrei ogni singolo momento se potessi, come se stessi sempre sognando”, ammette l’attaccante nell’intervista rilasciata a Vivo Azzurro TV. Molti dei sogni calcistici della 25enne di Lecco si sono già avverati, ma quello più grande sarebbe “vincere qualcosa con l’Italia”.

FANGO E AMICIZIA. Sofia dà i primi calci al pallone con i compagni di classe della scuola elementare di Missaglia, un piccolo paese di 9.000 abitanti in provincia di Lecco. “Da lì è iniziato tutto. Già da piccola questo sport mi dava tante soddisfazioni. Mi allenavo con quelli che sono ancora i miei amici e mi piaceva tornare a casa sporca per aver giocato all’aria aperta nel fango. Tutto questo ha creato dei legami importanti che tutt’ora mi porto dietro”.

Dopo un provino in cui impressiona tutti, a 14 anni si allontana da casa per iniziare l’esperienza con il Fiammamonza, dove rimane per quattro anni fino alla chiamata della Juventus in Serie A. “Dal punto di vista calcistico avrei voluto mettere più dedizione in quello che facevo. Questa mia incoscienza mi portava a vivere le cose in maniera più superficiale. Ero arrivata alla Juve ma non me ne rendevo conto. Se ripenso a quegli anni so che avrei potuto metterci più impegno: da piccola ero un po’…”. Una frase detta con il sorriso sulle labbra e lasciata così, in sospeso, nella consapevolezza che da esperienze ed errori si impara sempre qualcosa.

IL 2018 ANNO DELLA SVOLTA. Dopo aver festeggiato il primo scudetto in bianconero – ne è poi arrivato un altro, oltre a due Coppe Italia e una Supercoppa – a 18 anni è costretta a fermarsi per la rottura del crociato. “L’infortunio del 2018 ha rappresentato il crocevia della mia carriera. La riabilitazione mi ha forgiato e mi ha trasmesso tante di quelle caratteristiche che porto ora in campo. Una su tutte, il sacrificio. Mi ricordo i pianti perché il fisioterapista mi faceva correre tantissimo e spesso pensavo di non farcela, ma in quel periodo ho imparato il significato del termine lavoro”. Da allora ‘Sofi’ amplia il proprio bagaglio tecnico e mentale, diventando a suon di gol e altruismo un punto di riferimento per le compagne. I prestiti al Verona, alla Florentia e al Sassuolo l’aiutano a diventare un attaccante completo e moderno, dando il là alla seconda vita calcistica a Torino e alla definitiva consacrazione in azzurro.

NAZIONALE, ‘YOU’VE GOT THE LOVE’. Dalle presenze in Nazionale Under 17 e Under 19 fino al grande salto nella Maggiore, con cui finora ha collezionato 31 ‘caps’ e realizzato quattro gol. L’ultimo ha permesso all’Italia di conquistare lo scorso dicembre il primo storico successo in casa della Germania, un acuto preceduto dalla doppietta di ottobre con Malta e dall’incornata nel febbraio del 2023 in casa dell’Inghilterra campione d’Europa in carica. “La prima rete è stata un’emozione incredibile. Eravamo a Coventry per l’Arnold Clark Cup, lo stadio era pieno e ricordo che ci siamo riscaldate sulle note di ‘You’ve got the love’. Per me segnare è come una liberazione, è bello dare una mano concreta alla squadra e quel giorno ho provato una gioia particolare”.

La canzone di Florence And The Machine come colonna sonora del suo amore per la maglia dell’Italia. “La Nazionale per me è qualcosa di enorme, è quel brivido che ti viene quando canti l’inno. Il punto più alto è stato il Mondiale, che però purtroppo non è andato bene. Dopo è arrivato mister Soncin che ha portato tante novità, curando ogni dettaglio e preparando ogni partita come fosse una finale”. Gli occhi non mentono, e quelli di Sofia tornano a brillare all’idea di poter inseguire il suo grande sogno: “Vincere qualcosa in azzurro deve essere una soddisfazione unica. Rappresenti il tuo Paese e condividi lo spogliatoio con un gruppo di amiche. Al solo pensiero mi viene da sorridere”.

Clinic per allenatori di calcio a 5 domenica 23 marzo a Jesi: tutte le info

Credit Photo: Divisione Calcio a cinque

IL CLINIC – L’appuntamento nella Città Regia è fissato per domenica 23dalle ore 9.30 alle ore 13.30, presso l’Auditorium dell’Hotel Federico II. Nella scaletta dei relatori, previsti gli interventi di Salvo Samperi, CT della Nazionale Italiana di futsal, Roberto Menichelli, Docente del Settore Tecnico della FIGC, Andrea Cardone, Responsabile dell’Area Performance delle Nazionali di futsal, Riccardo Manno, Responsabile dell’Area Match Analysis delle Nazionali di futsal, Sebastiano Giuffrida, Vice Allenatore della Nazionale Femminile di futsal.

COME ISCRIVERSI – 180 i posti disponibili nel clinic di Jesi: per richiedere l’iscrizione sarà necessario utilizzare un modulo apposito, indicando nome, cognome, data di nascita, indirizzo di residenza, società di appartenenza e tipo di abilitazione posseduta.

CLINIC JESI – IL PROGRAMMA
ore 9.30 – Performance nel futsal d’élite (Andrea Cardone)
ore 10.30 – Match analysis: tendenze nei modelli di gioco internazionali, utilizzo di analisi video e dati (Riccardo Manno e Sebastiano Giuffrida)
ore 11.30 – L’utilizzo del portiere nella costruzione della manovra (Salvo Samperi)
ore 12.30 – Il ruolo dell’allenatore (Roberto Menichelli)

Lesmo vittorioso per 2-0 sull’Independiente Ivrea

Photo Credit: Pagina Facebook FC Lesmo
Torna ai tre punti la prima squadra femminile con l’importante vittoria sull’Independiente Ivrea che ci ridà lo slancio a ridosso del quinto posto. Match tutt’altro che semplice per le nostre ragazze, complice una fase iniziale dove una serie di errori tecnici limitano la solita fluidità di manovra e limitano la produzione di palle gol.
Lesmo che inizialmente sembra infatti non riuscire a scrollarsi di dosso questo torpore iniziale, rischiando di subire il gol dello svantaggio con il piede di Colombo a negare il vantaggio piemontese. L’unica altra emozione di un primo tempo poco brillante passa dai piedi di Ester Postiglione che con un bel guizzo trova una conclusione da fuori deviata in extremis dall’estremo difensore avversario.
Nella ripresa però, lo spartito cambia, con le nostre che tornano a fare la voce grossa sin dalle prime battute di gioco, con un piglio diverso che favorisce l’ottima prova delle nostre. Apre le marcature una tenace Galbusera, brava nel suo solito pressing alto che la porta dopo un recupero palla a trovare lo spazio per la conclusione che termina alle spalle di Belotto. Gol che scioglie definitivamente le nostre, che riescono a raddoppiare con merito ed una serie di giocate a partire da Colombo, per poi concludere con Buttò che dopo una lunga serie di passaggi riesce a offrire palla a Postiglione che deposita agilmente infondo al sacco.
Lesmo che nel prossimo turno vivrà una sfida di grande prestigio sul campo del Moncalieri, attualmente seconda forza del campionato a pari punti con la Pro Sesto.

Leticia Cortes, Okasa Falconara: “Mi godo il percorso, che fino ad ora è stato bellissimo”

Credit: Foto Baioni

Nel futsal in Serie A tra le squadre ad ambire al successo finale c’è l’Okasa Falconara che vede tra le sue fila l’esperta Leticia Cortes che abbiamo raggiunto per un’intervista. Momento di pausa nella massima divisione femminile, che concede spazio alle nazionali. Sullo stop forzato la calcettista spagnola ci confessa: “Veniamo da partite molto impegnative, quindi sfrutteremo questa pausa per recuperare fisicamente e per acquisire ancora più consapevolezza di ciò che ci aspetta nel prossimo periodo della stagione”.
La gare delle varie nazionali porteranno poi a decretare le formazioni che accederanno al primo Mondiale della storia per il  calcio a 5 in rosa che la classe ’88 commenta cosi: “Le partite che si giocheranno al PalaRoma saranno un momento storico per tutti noi, indimenticabile e pieno di emozioni. Penso a come si sentiranno le ragazze e lo staff quando scenderanno in campo mercoledì, e mi viene la pelle d’oca. Spero sia uno spettacolo per tutto il movimento e che l’Italia riesca a qualificarsi, perché merita questo traguardo”.

Falconara in vetta al campionato dopo il successo di misura contro il Bitonto, Cortes a riguardo ricorda: “È stata una gara molto dura sotto ogni aspetto, ma sapevamo che sarebbe stata così. Giocare contro Bitonto è sempre complicato, ma siamo state brave a resistere nei momenti di difficoltà e poi a essere più ciniche nel finale. Il nostro pubblico è stato meraviglioso ed è stato un bellissimo spettacolo per tutto il pubblico Citizens”.
Prossima gara complicata contro la Lazio. L’atleta in forza alle marchigiane, infatti, evidenzia: “Sappiamo quanto sia difficile giocare contro la Lazio. All’andata abbiamo vinto a un secondo dalla fine, segno di quanto sia equilibrato il confronto. Loro hanno un gioco diretto e una difesa solida, serve intelligenza per trovare il modo giusto di entrare”.
Sulla sua squadra, invece, l’atleta dell’Okasa Falconara ci dice: “Siamo una squadra intensa e passionale e, secondo me, siamo cresciute molto a livello mentale, acquisendo maggiore tranquillità nei momenti chiave delle partite. Sappiamo soffrire e abbiamo il coraggio di cercare la nostra occasione per colpire.”

La calcettista originaria di Valladolid poi continua: “Il nostro percorso finora è molto positivo, senza pressioni esterne, solo quella che ciascuna di noi, tra staff e squadra, sente dentro: entrare in campo con la voglia di fare bene e vincere. Stiamo bene insieme, ci divertiamo e abbiamo un pubblico stratosferico che ci spinge sempre a dare di più.
Io mi sento bene, consapevole di ciò che posso offrire alla squadra e felice di continuare a imparare da Giulia e dalle mie compagne”.
In conclusione la calcettista spagnole guarda al futuro sottolineando: “Non c’è una squadra nettamente favorita in questa Serie A. Gli scontri diretti sono equilibrati, tutto è ancora aperto sia per l’ultimo posto nei play-off sia per la lotta salvezza. È un campionato bello da vedere e ancora più bello da giocare. Credo sia facile immaginare cosa vorrei. Ma nel frattempo mi godo il percorso, che fino ad ora è stato bellissimo”.

Zhanna Ferrario, Parma: “Importante vincere su un campo difficile come quello del Lumezzane. La doppietta la dedico alla squadra”

Photo Credit: Elia Soregaroli - Calcio Femminile Italiano

Il Parma si è imposto sabato sul Lumezzane per 3-1, conquistando la diciassettesima vittoria in ventidue partite di Serie B. Ma il successo delle ducali di Salvatore Colantuono sulle lumezzanesi, che consolidano la seconda posizione della cadetteria, è arrivato grazie a Zhanna Ferrario, centrocampista classe ‘93 che contro il Lume ha segnato una doppietta, di cui uno su rigore, che la porta a quota dieci gol in questa stagione (miglior score della sua carriera finora) e fornito un assist a Masu per il terzo gol gialloblù. La nostra Redazione ha raggiunto a fine gara Zhanna che ci ha rilasciato alcune dichiarazioni.

Zhanna, come vedi questo 3-1 del Parma ottenuto in casa del Lumezzane?
«Per noi era importante fare i tre punti su un campo difficile contro una squadra come il Lumezzane che ha guadagnato il quinto posto in questa classifica e siamo contente di questo».

Tu sei stata la protagonista assoluta della partita: due reti segnate e un assist per il terzo gol di Masu.
«Io cerco di mettere in campo tutto quello che facciamo durante la settimana, ma soprattutto metto al servizio della squadra la mia esperienza».

Tra l’altro, guardando anche le statistiche, sei quota dieci gol in questa stagione e senza dubbio si può dire che il tuo miglior scorre della tua carriera. Inoltre, agganci al primo posto delle marcatrici di questa stagione della tua squadra Alessia Rognoni che però è fuori per infortunio.
«La perdita di Alessia per noi è stato un brutto colpo e adesso cerchiamo di lavorare molto di più. Sono contenta per i dieci gol, ma sarebbe carino anche vedere i nostri attaccanti segnare di più».

Domenica c’è una sfida molto importante per il Parma che ospiterà la Res Women, una squadra che vorrà darvi fastidio…
«La Res, come tutte le altre squadre, vorranno metterci il bastone tra le ruote, ma noi dovremmo essere più brave e portare a casa altri tre punti».

Tornando alla doppietta siglata al Lumezzane, a chi vuoi dedicare questi due gol?
«Alla squadra perché non stavano passando un bel periodo».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Parma Calcio 1913 e Zhanna Ferrario per la disponibilità.

Maria Sole Ferrieri Caputi: “Insulti dagli spalti? Anche a me arrivava di tutto ad esempio…”

Nei giorni scorsi Maria Sole Ferrieri Caputi è stata intervistata da Sky TG24. Il direttore di gara toscano è stato raggiunto per commentare  alcuni spiacevoli episodi che, anche in tempi recenti, hanno visto come protagoniste donne arbitro. Insulti dagli spalti e non solo Ferrieri Caputi intervenuta sull’argomento, intervistata dalla televisione satellitare, ha commentato: “Un’offesa rivolta a una ragazzina di 16 anni può fare ancora più male. Non bisogna né normalizzare né sminuire episodi come questi, che sono lo specchio di un male comune molto più ampio, che ha radici culturale profonde”

L’arbitro internazionale, prima donna nella storia del calcio italiano a dirigere una partita di Serie A maschile, ha mostrato la sua vicinanza alle colleghe aggiungendo: “Durante una partita, nel primo anno in cui arbitravo, addirittura un allenatore iniziò a offendermi in campo in modo davvero sguaiato. Avevo 17 anni”.

La livornese classe ’90 ha poi proseguito: “Nei primi minuti sono rimasta ferma perché non potevo credere che fosse lui, non mi sembrava possibile. Quando poi ho realizzato ho avuto la lucidità e la forza di espellerlo. Le offese feriscono e vanno stigmatizzate. Alle ragazze dico: non mollate“.

L’arbitro ha concluso ricordando momenti non semplici nei quali dagli spalti arrivavano urla poco carine del tipo: “Tre le più folkloristiche ricordo ‘vai a lavare i piatti’ o ‘vai a cucinare’. Poi ovviamente mi urlavano ‘tr..a’, ‘pu….a’. E insulti a sfondo sessuale. Devo dire a fare la differenza è anche il contesto un cui avviene. Se questa attività piace il mio consiglio è quello di continuare, di non lasciarsi scoraggiare da qualche stupido sugli spalti.  

Women’s Champions League: Lione e Real Madrid vedono la semifinale

Photo Credit: Emanuele Colombo - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano
Il Real Madrid sogna di raggiungere la sua storica prima semifinale di UEFA Women’s Champions League grazie al doppio vantaggio conquistato nella gara di andata contro l’Arsenal. Linda Caicedo ha portato in vantaggio la squadra di casa a metà del primo tempo e, nonostante la forte pressione dell’Arsenal, il Madrid ha raddoppiato il vantaggio nel finale, grazie alla subentrata Athenea del Castillo.

I momenti chiave

19′: parata di Misa su Blackstenius
22′: Linda Caicedo porta in vantaggio il Real
82′: Athenea trova il gol del 2-0

La partita in breve: il Madrid sogna la semifinale

Sotto la pioggia, l’Arsenal ha creato la prima grande occasione al 19′, quando Alessia Russo ha servito Stina Blackstenius in profondità, ma il suo tentativo è stato neutralizzato da Rodríguez. Un intervento decisivo, reso ancora più prezioso appena tre minuti dopo: Signe Bruun ha trovato l’inserimento di Linda Caicedo, che ha battuto Manuela Zinsberger con freddezza.

Il Madrid ha intensificato la pressione alla ricerca del raddoppio, ma un intervento provvidenziale di Katie McCabe ha impedito a Filippa Angeldahl di calciare. Sul fronte opposto, Beth Mead ha sfiorato il gol con un tiro da lontano nei minuti di recupero del primo tempo.

La partita minuto per minuto: Madrid – Arsenal 2-0L’Arsenal ha rinnovato il proprio attacco a metà ripresa, inserendo Chloe Kelly e Caitlin Foord, ma all’inizio del secondo tempo Linda Caicedo è stata nuovamente trovata in profondità ed è stata fermata solo dall’intervento decisivo di Emily Fox. Poco dopo l’ora di gioco, Melanie Leupolz del Madrid è uscita per infortunio, aprendo così le porte al debutto in Champions League della sedicenne Irune Dorado.

María Méndez ha negato a Kelly la possibilità di concludere su un assist di Russo, mentre dall’altra parte del campo l’ex centrocampista dell’Arsenal, Caroline Weir, ha impegnato Zinsberger con un tiro dalla distanza. L’Arsenal ha intensificato la pressione nel finale, ma a otto minuti dal termine la subentrata Athenea del Castillo ha lasciato partire un destro preciso da fuori area, battendo Zinsberger e chiudendo la gara.

Visa Player of the Match: Linda Caicedo (Real Madrid)

“Segnando il primo gol e dimostrandosi una minaccia costante grazie alla sua velocità e alle sue abilità individuali, ha contribuito in modo determinante alla vittoria del Real Madrid”

Formazioni

Real Madrid: Misa; Sheila García, Lakrar, María Méndez, Olga Carmona; Toletti, Leopolz (Irune Dorado 63′), Angeldahl; Caciedo (Athenea 74′), Weir (Antônia 87′); Bruun (Feller 74′)

Arsenal: Zinsberger; Fox, Williamson, Catley, McCabe; Little, Cooney-Cross (Wälti 69′); Mead (Kelly 46′), Russo (Hurtig 84′), Mariona Caldentey (Maanum 84′); Blackstenius (Foord 46′)

Prossima partita

La gara di ritorno si giocherà all’Arsenal Stadium mercoledì 26 marzo alle 21:00 CET. La vincente affronterà Bayern Monaco o Lyon nelle semifinali del 19/20 e 26/27 aprile.


Il Lyon vince 2-0 in casa del Bayern München e mette più di un piede in semifinale di UEFA Women’s Champions League. Per la squadra francese sarebbe la 14a qualificazione in 16 tentativi.

Tabitha Chawinga apre le marcature e, nonostante un rigore di Lindsey Heaps parato dalla rientrante Maria Luisa Grohs, Melchie Dumornay raddoppia nel secondo tempo per le otto volte campionesse.

I momenti chiave

35′: Chawinga apre le marcature per il Lyon
45+5′: Grohs para il rigore di Heaps
65′: Dumornay firma il 2-0

La partita in breve: il Lyon fa prevalere la sua classe

Il Bayern parte bene e Lea Schüller conclude subito sull’esterno della rete, poi il Lione si assesta e sfiora il gol con Melchie Dumornay a metà del primo tempo. Il risultato si sblocca al 35′: Tabitha Chawinga raccoglie un passaggio filtrante sulla sinistra, si accentra, avanza e batte Grohs, mettendo a segno il suo primo gol europeo con l’OL.

La partita minuto per minuto: Bayern – Lyon 0-2

Poco prima dell’intervallo, Sarah Zadrazil atterra Ellie Carpenter in area e l’arbitro assegna un rigore, ma Grohs neutralizza il tiro di Lindsey Heaps. A inizio ripresa, Pernille Harder serve Klara Bühl, che conclude a lato.

Dopo una mischia in area, Magdalena Eriksson tenta la sforbiciata, ma Christiane Endler è attenta. Sull’altro fronte, Grohs interviene di piede su un tiro di Kadidiatou Diani; subito dopo Heaps spara dritto fra le braccia del portiere del Bayern. Il 2-0 arriva al 65′, quando Heaps serve Dumornay che non sbaglia. Il Bayern continua a cercare la via del gol e ci prova con Pernille Harder, ma Wendie Renard ferma abilmente la sua conclusione.

Visa Player of the Match: Melchie Dumornay (Lyon)

Melchie Dumornay con il premio Player of the MatchUEFA via Getty Images

“Ha giocato una partita eccezionale ed è stata molto versatile. Le avversarie hanno sempre avuto difficoltà a starle dietro, lei si è mossa con la sua consueta velocità e ha segnato con una conclusione implacabile”.

Formazioni

Bayern: Grohs; Gwinn, Sembrant (Alara Şehitler 90′), Eriksson, Hansen (Simon 72′); Zadrazil, Caruso (Lohmann 72′); Dallmann (Damnjanović 63′), Harder, Bühl; Schüller (Tanikawa 72′)

Lyon: Endler; Carpenter, Gilles, Renard, Bacha; Marozsán (Hegerberg 71′), Heaps, Egurrola; Diani (Le Sommer 88′), Dumornay, Chawinga (Majri 71′)

Prossima partita

La gara di ritorno si giocherà all’OL Stadium mercoledì 26 marzo alle 18:45 CET. La vincente affronterà Real Madrid o Arsenal nelle semifinali del 19/20 e 26/27 aprile.

Milan a valanga e Juventus fermata dalla Rappresentativa LND

Credit Photo: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Nel pomeriggio di martedi 18 marzo, si è disputata la seconda giornata del torneo, che ha visto esordire le due favorite dei gironi: il Milan e la Juventus. Le rossonere detentrici del trofeo, non hanno avuto problemi nei confronti del Livorno, mentre la Juventus è stata bloccata sul pareggio, un po’ a sorpresa, dalla Rappresentativa della Lega Nazionale Dilettanti.

Milan-Livorno 11-0

Le doppiette siglate da Taddei e Rossi, hanno subito incanalato il match in favore delle ‘diavoline’ milaniste, che hanno poi proseguito sullo stesso ritmo per tutta la durata dell’incontro. Sul terreno dello stadio Bellucci di Agliana (Pistoia), sono infatti ancora arrivate le marcature di Tomaselli e Minnei, quindi l’autorete della livornese Diversi e poi ancora un gol di Carotenuto, un’altra doppietta di De Marco ed il sigillo finale di Longobardi. Insomma, per le amaranto livornesi una giornata tutt’altro che di divertimento…

Juventus-Rappresentativa LND 3-3

Allo stadio Duilio Boni di Carrara, chi si aspettava una vittoria bianconera è stato deluso: le azzurrine della Rappresentativa LND, infatti, hanno saputo disputare un incontro di grande levatura, costringendo la favorita Juventus al pareggio. E dire che, dopo il vantaggio in apertura della Rappresentativa (messo a segno da Miglionico), le cose si erano messe bene per le ‘zebrette’, capaci di pareggiare subito la situazione con la rete di Ferraresi, per poi far proprio il parziale del primo tempo grazie alle altre segnature di Termentini e Zamboni (rispettivamente al 32’ ed al 37’). Nella ripresa, però, quello che iniziava ad apparire come un facile successo juventino, veniva decisamente smentito e le ragazze in azzurro riuscivano a riequilibrare le sorti della gara, grazie a De Muri (55’) ed Antonelli (68’).

La classifica del girone 1, vede adesso il Milan ampiamente favorito per la conquista della finalissima: l’ampia differenza reti a favore, infatti, dovrebbe garantirgli il primo posto nel girone 1, rispetto a quella meno consistente del Westchester United (+11 contro +2). A patto, ovviamente, di evitare la sconfitta nel confronto diretto di oggi pomeriggio (ore 15, stadio Dulio Boni di Carrara). Quella del girone 2, invece, dipenderà tutta dal confronto pomeridiano (sempre ore 15, ma stadio Bellucci di Agliana – Pistoia) fra Accademia Spal e Juventus. Le bianconere per qualificarsi da prime, dovranno piegare le ferraresi con almeno otto reti di scarto, considerato che la Rappresentativa LND aveva prevalso, contro lo stesso avversario nel match di lunedi scorso, con sette gol di scarto. In caso di parità nella differenza reti totale (i primi due criteri di selezione, ovvero scontro diretto e differenza reti nello scontro diretto, sono ovviamente pari), verrà considerata meglio classificata chi avrà realizzato il maggior numero di realizzazioni complessive.

Antonietta Castiello, Lazio: “Le Bihan che esempio, tanti i complimenti per il calcio che esprimiamo”

Photo Credit: Bruno Fontanarosa - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

La Lazio cerca il riscatto dopo il passo falso con il Como Women. In casa biancoceleste a parlare, tramite i canali ufficiali laziali, è stata Antonietta Castiello che ha sottolineato: “Ricevere la salvezza con sei giornate d’anticipo vuol dire che abbiamo fatto bene. Per quello che abbiamo costruito l’obiettivo poteva essere di più della salvezza, ma arrivare tra le prime cinque. Questo succede anche perchè la dirigenza è molto presente e fa sentire la sua fiducia nei nostri confronti”.

La centrocampista classe ’97 poi parla del suo ruolo da capitano e veterano in campo: “Cerco di dare equilibrio anche se ci sta ogni tanto un confronto, siamo unite tutte verso lo stesso obiettivo. Per me Le Bihan per tanti aspetti  è un esempio e si è capito dal ritiro, Connolly parla poco ma si fa sentire in campo. Posso  far capire il valore della Lazio e cosa significa indossare questa maglia”.

La stessa calciatrice della Lazio poi conclude affermando: “Un po’ tutti ci dicono che siamo la squadra che gioca meglio, mister Grassadonia ha improntato il suo gioco da subito. Como è stata una sconfitta sentita nonostante avessimo centrato la salvezza, vogliamo arrivare prime nella poule. Ripartiamo da Sassuolo, credo che con nessuna squadra ci abbia messe sotto sino ad ora”.

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