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Camilla Labate dopo la sconfitta in occasione playoff: “Risultato finale immeritatissimo”

Credit Photo: Emanuele Ubaldi - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

La Ternana è reduce dal 2-1 in difetto rimediato davanti al Napoli: l’ospitata umbra in occasione playoff (che mette in palio un posto in serie A) ha visto aprirsi una gara impegnativa, condita da diversi colpi di scena. Dopo una buona prima parte in avvio, sono state le rossoverdi a subire il vantaggio avversario, sotto una pioggia scrosciante che si è man mano intensificata; solo dopo il ritorno in campo post pausa forzata dovuta ad una momentanea impraticabilità del terreno di gioco, la possibilità casalinga si è concretizzata grazie ad un imprendibile lancio di Camilla Labate.

Rimane un finale con beffa: il raddoppio delle celesti ha creato non poche polemiche per via di un probabile fuorigioco delle stesse, non segnalato da guardalinee, con conseguente validità confermata dal direttore di gara.

La numero 17 della formazione umbra si è espressa in merito all’importante firma personale raggiunta in tale circostanza, affermando:Gioco tantissimo sull’intercetto, ho letto per prima l’azione poi mi si è aperto il campo per calciare e non ci ho pensato più di tanto; per fortuna è andata bene. Certo, rimane l’amaro in bocca perché il risultato finale è immeritatissimo.

Credo non ci sia mancato nulla; abbiamo dimostrato di valere la massima categoria ed avere carattere, tenacia e giusta grinta.
Ci sono 90 minuti in cui sono sicura che daremo tutto e dimostreremo quanto vogliamo questa serie A“.

Domenica la chance di ritorno in casa delle partenopee.

Camelia Ceasar, AS Roma: “Un trofeo che vale tantissimo e la squadra ha tanta voglia di vincerlo!”

Alla vigilia della Finale di Coppa Italia, tra Roma Femminile e Fiorentina, Camelia Ceasar è intervenuta in conferenza stampa nello Stadio “Dino Maruzzi” di Cesena, rispondendo ai media presenti le seguenti domande:

Nel 2021, Camelia hai già sollevato questo Trofeo, quali sono le tue emozioni?
Qualche anno fa abbiamo vinto la Coppa, ci farebbe un grande piacere tornare a vincere, negli ultimi due anni abbiamo disputato due finali fatte bene e vogliamo prenderci quello che abbiamo sognato in questi due anni. Una vigilia vissuta con entusiasmo con la consapevolezza e la voglia di portare a casa il trofeo”.

Come vedi il gruppo e quanto vuole vincere questa Coppa?
“Un trofeo vale tantissimo, la squadra ha tanta voglia. Ci può essere stanchezza ma in queste settimane si è vista la voglia di andare oltre tutto e tanta voglia di fare questo ultimo sforzo, poichè per noi è un onore partecipare a una finale. Noi siamo chiamate a giocare e fare bene, se manca la voglia dobbiamo cambiare mestiere. Sono opportunità che tutte sognano”.

In quale aspetto siete cresciute di più? 
Nella consapevolezza. Abbiamo fatto una stagione incredibile, ripetersi dopo lo scudetto non è facile. La Champions potevamo giocarla meglio, ma giocare contro quelle squadre ti dà consapevolezza”.

Quanto può influenzare questa finale sulla stagione?
“Sarebbe riduttivo dare il peso della stagione a una finale, abbiamo disputato un ottimo campionato, perchè abbiamo perso solo due gare ed una pareggiata, quindi domani è una gara a se e dobbiamo concentrarci per questo: malgrado la caduta in Champions abbiamo fatto un grande campionato”.

Le piacerebbe terminare un’altra gara decisiva ai rigori?
Sono dell’idea che prima si chiude meglio è. Arrivare ai rigori è una sofferenza. Sì è vero li ho parati ma anche le ragazze sono state brave a segnarli. Speriamo che la gara possa chiudersi il prima possibile”.

Quale calciatrice le preoccupa di più della Fiorentina?
“La Fiorentina ha calciatrici forti, Vero Boquete è una giocatrice forte a livello di intelligenza calcistica. Oltre alle doti tecniche è anche una trascinatrice”.

Elisa Pensabene, Team Scaletta: “Continueremo a stare unite e pensare sempre di avere un unico obiettivo”

Nel girone D di Serie B di futsal femminile ottima stagione per il Team Scaletta ha centrato senza particolari grattacapi la salvezza. Al termine del campionato, concluso al settimo posto con 21 punti in 20 gare, a parlare ai nostri microfoni in casa siciliana dell’annata appena conclusa è stata Elisa Pensabene, classe ’91, che sul torneo da poco concluso ha sottolineato:
La calcettista sicula, invece, sui ricordi di questa annata aggiunge:

Ada Hegerberg e Caroline Graham-Hansen: una finale per due

Le norvegesi Caroline Graham-Hansen e Ada Hegerberg si contenderanno la UEFA Women’s Champions League sabato a Bilbao. Le stelle di Barcellona e Olympique Lione sono unite allo stesso tempo da amicizia, nazionalità e rivalità. Nell’ultima puntata di UEFA Rivalhood, le due giocatrici hanno chiacchierato, incentrando la conversazione sul passato, la finale di San Mamès e la rivale che più temono in finale.

“Ho sentito parlare di questa ragazza magra che ha una tecnica pazzesca e gioca con i ragazzi. E la prima volta che ti ho vista ti ho detto che avevo visto le tue gambe, come fanno quelle gambe a muoversi così velocemente?” – ha spiegato Ada Hegerberg, ricordando il loro incontro quando avevano solo 13 anni – “Lo sento da quando ero molto piccola. Fin dall’inizio sapevo che saresti diventata la giocatrice che sei oggi, era nel tuo destino”.

Graham-Hansen ha elogiato la connazionale: “Non avevo dubbi. Ho sempre pensato che non avremmo giocato per la stessa squadra, ma ogni volta che ci vedevamo ai raduni nazionali segnavi molti gol. Era così chiaro che eri qualcosa di diverso”. Le norvegesi saranno rivali in finale per la terza volta e nelle due finali precedenti ha avuto la meglio Ada Hegerberg. L’attaccante del Lione è nella storia di questa competizione come capocannoniere con 64 gol e ha commentato così il suo primato: “Mi sono sentita molto orgogliosa quando sono diventata il capocannoniere di tutti i tempi della competizione. È stato un grande momento per me a livello personale”.

Graham-Hansen ha condiviso l’amarezza dopo la semifinale di andata al Lluís Companys tutto esaurito: “Nella prima partita, immagino che i tifosi fossero molto delusi perché giocavamo in ​​casa e noi abbiamo giocato la peggior gara nella partita più importante della stagione”. Ma era chiaro che a Londra le blaugrana avrebbero ribaltato la situazione: “Tutti gli allenamenti durante la settimana erano molto buoni. Avremmo giocato una partita migliore perché non giochiamo due partite brutte di seguito”.

Ada Hegerberg ha ben chiaro che la rivale che vorrà affrontare di nuovo in finale sia Irene Paredes: “Ho una lunga storia con Irene Paredes, perché ha giocato a Parigi. Sento che abbiamo avuto molte battaglie nel corso degli anni. È molto difficile affrontarla, ma fuori dal campo abbiamo un ottimo rapporto, come è giusto che sia”. Graham Hansen, invece, è elettrizzata dall’idea di incontrare in finale Selma Bacha: “Voglio davvero incontrarla per via della sua intensità. Non ha filtri quando si tratta di segnare gol, la adoro. Adoro il suo modo di giocare, probabilmente ci proverà nell’uno contro uno per tutta la partita”.

Il duello tra le stelle norvegesi lascerà almeno un vincitore della Champions League del Paese nordico, se non due (milita anche Ingrid Engen nel Barcellona): “Ci sono tre norvegesi che giocheranno in finale di Champions League. Spero che le nostre connazionali norvegesi siano orgogliose che almeno una di loro vinca la Champions League quest’anno” – hanno concluso Hegerberg e Graham-Hansen. Connazionali e amiche che sabato lotteranno per regnare nuovamente in Europa.

Roma-Fiorentina, -1: la Divisione Serie A Femminile e la Fondazione Una Nessuna Centomila per la lotta alla violenza di genere

Credit Photo: FIGC - Federazione Italiana Giuoco Calcio

La finale della Coppa Italia Frecciarossa in programma venerdì 24 maggio allo stadio ‘Dino Manuzzi’ di Cesena sarà un evento in cui la Divisione Serie A Femminile Professionistica ribadirà l’impegno contro la violenza di genere. Sulla scia della campagna #MAIPIU’ che accompagna il campionato di Serie A, è stata avviata una collaborazione con la Fondazione Una Nessuna Centomila, dedicata alla prevenzione e al contrasto della violenza sulle donne, che inizierà da questo evento supportando un centro antiviolenza del territorio, per poi strutturarsi ancora di più nella prossima stagione attraverso altre attività.

Già nella giornata di ieri, nell’incontro con gli studenti dell’Istituto ‘Versari Macrelli’, c’è stata la partecipazione di Ely Maltoni, del Centro Donna, Centro Antiviolenza del Comune di Cesena gestito da LibrAzione Onlus, che ha portato la propria testimonianza ed esperienza, interagendo con gli studenti sulle tematiche che sono oggetto dell’attività. Centro Donna è uno sportello comunale nato nel 1990 ed in seguito è diventato Centro Antiviolenza certificato dalla Regione Emilia Romagna, con lo scopo di costituire uno strumento di informazione e supporto, consulenza legale gratuita, consultazione di materiale relativo al lavoro, alla formazione, alle pari opportunità, alle problematiche sanitarie e sociali più importanti,  tra cui anche la violenza di genere e i percorsi di uscita dalla violenza.

INFO PER I TIFOSI La biglietteria dello stadio ‘Manuzzi’ sarà aperta dalle ore 18.30 di venerdì 24; l’apertura dei cancelli dello stadio è invece prevista per le ore 20. I tifosi che raggiungeranno lo stadio con mezzi propri potranno utilizzare il parcheggio esterno del centro commerciale Montefiore.

Alessandro Spugna, AS Roma: “Vogliamo portare a casa questo titolo perchè è un obbiettivo che ci siamo prefissati!”.

Credit Photo: Paolo Comba

Alessandro Spugna, tecnico della AS Roma è intervenuto nella conferenza del pre gara valevole per la Coppa Italia Femminile. Dopo essersi laureato “Campione d’Italia” per la seconda volta quali sono le sensazioni del tecnico alla vigilia?

La viviamo con grande serenità, poichè è bello essere qui perchè vuol dire che abbiamo fatto un grande percorso in questa competizione importante, tra l’altro per noi è iniziata proprio qui a Cesena in questo stadio (e si chiuderà qui) e ci fa enormemente piacere tornarci: vogliamo portare a casa questo titolo perchè è un obbiettivo che ci siamo prefissati!”.

Quali sono i punti di forza della squadra? 

Noi dobbiamo pensare ai punti di forza delle viola, che ne hanno molti, e se sono qui lo dimostrano e poi il fatto che mancano da una finale da molti anni: vuole dire che per loro e la loro voglia è tanta. Il portare a casa un Trofeo è per noi un punto pericoloso, noi abbiamo tante armi e dobbiamo giocare secondo le nostre caratteristiche anche se siamo a fine stagione e siamo stanche bisogna andare oltre alla fatica e fare la migliore partita possibile”.

Sarà una sfida contro la Fiorentina, dopo il 5 a 0 del Tre Fontane, che di fatto potrebbe essere presa come un match facile, e magari sottovalutare le avversarie?

“Se prendiamo questa sfida sotto tono vuol dire che non siamo una squadra di livello alto, dobbiamo dimenticare la sfida di campionato, dobbiamo fare una grande gara domani e giocare per vincere. Domani sarà un’altra storia una altra sfida!”.

“Il mio obbiettivo è fare giocare la squadra migliore, con l’organico al completo, e devo fare i complimenti a tutti (staff ed area medica) che hanno portato l’intera rosa ad essere presente per questa Finale che è un Trofeo importante”.

La Roma è favorita, ma il suo tecnico si sente favorito veramente per questo titolo?

“No, io dico sempre che non c’è un favorito nelle finali, è una gara secca che può essere determinato da un episodio che ti può andare bene oppure male. Noi come ho detto più volte abbiamo già fatto due finali, contro la Juve (perdendo) e quindi domani sera dobbiamo avere la forza ed il carattere di portare a casa questo risultato”.

 

 

 

Fabio Melillo e la Ternana insieme fino al 30 giugno 2026: “Onorato e grato”

Credit Photo: Emanuele Ubaldi - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

La società umbra, mediante i propri canali social, ha recentemente comunicato il prolungamento di validità dell’accordo tra la stessa ed il mister Fabio Melillo: 30 giugno 2026, questa la data termine del contratto.

In ambito rossoverde il tecnico romano (approdato in panchina dopo disparati importanti traguardi raggiunti – tra i quali spiccano i sei titoli in otto stagioni con la Roma Primavera e Res Roma), ha da subito creato dei notevoli presupposti, trasformati, poi, in vera e propria crescita e soddisfazione di squadra. Prosegue, così, l’avventura biennale trascorsa fino ad ora accanto alle Fere, al momento impegnate nelle dispute d’andata e ritorno per un posto in palio in prima categoria, conteso col Napoli.

La stagione in corso ha evidenziato un ottimo bilancio per la compagine che ha chiuso al secondo gradino della graduatoria a quota 76: un ennesimo trampolino di lancio che, al di là del risultato playoff, va a creare delle solide fondamenta in ottica viaggio 2024/25.
Ecco le parole riferite da Melillo a tal proposito:Ringrazio la società che mi è vicina in un momento particolare della mia vita, fin dal primo giorno ho avvertito stima e fiducia, mai una discussione, solo condivisione progettuale. Certi valori non li trovi ovunque, lavoro e mi fanno lavorare secondo canoni per me determinanti, con onestà ed appartenenza intellettuale.

Abbiamo fatto tantissimo in due anni e soprattutto conquistato una piazza che non conosceva la realtà femminile; sono veramente onorato e grato.
Speriamo di riuscire a fare ancora bene così, a partire da questo stimolante spareggio“.

Olympique Lione: la marcia delle francesi culminerà con la vittoria?

Il Lione cercherà di strappare al Barcellona la UEFA Women’s Champions League sabato a Bilbao. Dopo aver mancato la finale di Eindhoven dell’anno scorso, il club francese fresco di vittoria del campionato francese si appresta a giocare l’atto decisivo del torneo per l’11a volta. Attualmente, occupa il secondo posto nella classifica del Ranking Uefa.

La squadra allenata da Sonia Bompastor ha ottenuto il miglior posizionamento nel girone B davanti a SK Brann, St. Pölten e Slavia Praga. Nei quarti di finale, il Lione si è sbarazzato del Benfica grazie al risultato complessivo di 6-2, tra andata e ritorno; così facendo, cancellato la delusione dell’eliminazione contro il Chelsea proprio ai quarti di finale. Come un giro sulle montagne russe, la semifinale di andata contro il PSG ha regalato emozioni forti a tifosi e appassionati di sport: sotto di 2 gol, il Lione ha completato una sensazionale rimonta negli ultimi 10 minuti di gioco grazie ai gol di Diani, Dumornay e Majri. Inoltre, ha espugnato il Parco dei Principi al ritorno confermando di essere una squadra vincente e ambiziosa.

A Bilbao, il Lione ha la possibilità di sollevare per la 9a volta la UEFA Women’s Champions League. I precedenti in finale contro il Barcellona sono a favore della compagine francese, che vanta 7 gol realizzati e appena 2 subiti, così come le vittorie complessive. Solo nel 2010, in occasione della prima finale di Champions disputata dal Lione, le francesi si arresero a Getafe al Turbine Potsdam dopo i calci di rigore; tre anni dopo, persero la finale a Londra contro un’altra squadra tedesca, il Wolfsburg.

Kadidiatou Diani è il tassello chiave dell’attacco dell’OL essendo l’attuale capocannoniera del torneo con 8 gol. Le statistiche complessive della squadra francese fanno ben sperare: 36 gol segnati e una media di 3,6 reti a partita e 10 subite, equivalenti a un gol a partita; 8 vittorie, 2 pareggi (maturati nelle gare di ritorno del girone, contro SK Brann e Slavia Praga, in entrambi i casi 2-2) e nessuna sconfitta.

Il Lione detiene gran parte dei record della UEFA Women’s Champions League. Soltanto in questa stagione, ha eguagliato il record dell’Arsenal di 15 presenze ai quarti di finale, ritoccando inoltre altri due record già detenuti con la 13a semifinale e l’11a finale.

Elena Linari e Manuela Giugliano, AS Roma: intervista doppia con la FIGC

Credit Photo: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

È la vigilia della finale di Coppa Italia Frecciarossa e in casa Roma si scaldano i motori per centrare il secondo trofeo della stagione. Elena Linari, perno della difesa giallorossa e della Nazionale, è stata una delle protagoniste di una simpatica intervista ai microfoni della FIGC:

“A livello di scaramanzia me la cavavo bene o male, dipende dai punti di vista qualche anno fa. Poi, quando ho iniziato a lavorare a livello mentale ho deciso di smettere di legarmi a questi preconcetti perchè sennò mi sarei rovinata tante partite. Una cosa molto importante per me è il riscaldamento perchè mi riesco a concentrare e a capire a che livello sono di concentrazione. Lì, tante volte, comincio un dialogo con me stessa”.

“Sarà una partita molto tosta e dura, mentre per me sarà una partita sempre molto speciale – ha affermato Linari –. Lo sarà anche per tutta la mia famiglia che mi guarderà da casa e per il mio papà che verrà a vedere la finale. Io sono di Firenze, sono fiorentina con il cuore Viola, però da quando sono alla Roma ovviamente questo cuore si è trasformato tanto in giallorosso. Mi sto innamorando tantissimo di questa piazza, di questa città, di questo club, di questa squadra e di tutte queste compagne”

L’altra protagonista dell’intervista è stata Manuela Giugliano, on fire quest’anno con 10 gol e 7 assist in 25 partite. Giugliano ha condiviso la sua fissazione verso una curiosa pratica scaramantica praticata con le sue compagne:

“In realtà ne ho tantissime insieme a Valentina (Giacinti) e non sto qui a fare tutta la lista perchè sarebbe lunghissima. Sicuramente, la sera prima i posti a tavola non devono assolutamente cambiare. Quest’anno c’è stato qualche cambiamento che mi ha preoccupato un pochettino, ma in vista della finale dirò a tutte di non spostarsi”.

“Roma-Fiorentina è una finale che sinceramente non mi aspettavo – ha concluso Giugliano -. Ero abituata ad arrivare sempre in finale con la Juventus, ma questo dimostra il fatto che nel nostro calcio adesso ci sono tante squadre che stanno crescendo e stanno facendo bene. Riconfermarsi tutti gli anni a questi livelli non è sempre semplice e sicuramente la vivrò anche in maniera molto serena perchè non capita tutti i giorni di giocare una finale”.

Michela Catena, Fiorentina Femminile: “Dobbiamo solo giocare come sappiamo giocare e mettere tutto in campo”

Ad un giorno dalla finale di Coppa Italia, che vedrà contrapposte la Fiorentina Femminile e la Roma, Michela Catena intervistata nel “Team Talk” della settimana ha espresso tutte le proprie emozioni e aspettative riguardo la partita.
Le Viola sono mosse dal desiderio di riportare il trofeo a Firenze dopo diversi anni in cui è mancata (2016-2017) e di dare lustro ad una squadra che in questa stagione ha dimostrato tanto in campo sia nei momenti belli che in quelli più difficili.

La centrocampista, che da sei anni veste la maglia gigliata, ha raccontato di star vivendo dei sentimenti contrastanti, divisa tra il non riuscire a credere di essere in finale e la voglia di scendere sul rettangolo verde per raggiungere l’obiettivo.
Il punto di forza della Fiorentina è stato senza dubbio la coesione dl gruppo che ha permesso anche di vincere le due semifinali contro la Juventus:
“Pensandoci, ancora non riesco a realizzare l’importanza di giocare una finale di Coppa Italia quindi, da una parte c’è questa incredulità dall’altra c’è la voglia di scendere in campo. Mi immagino un’atmosfera bellissima e tanto pubblico: non vedo l’ora di trovarmi lì. Mi ha reso felice l’aver potuto mettere un po’ di me in questa competizione, però abbiamo guadagnato tutto questo come squadra. Questo si è visto anche nella vittoria in semifinale contro la Juventus: singolarmente non sarebbe stato possibile. Credo che quest’anno sia l’emblema. di quello che abbiamo fatto tutte assieme e ci siamo guadagnate sul campo. 

La finale, pertanto, verrà affrontata esattamente con lo stesso sentimento e la stessa mentalità delle due semifinali, con la voglia di dimostrare tutto il proprio valore:
Nella partita contro le bianconere a Biella nemmeno noi ci aspettavamo quel risultato, per quanto avessimo lavorato tanto per raggiungerlo. In campo abbiamo messo tutto, la ricordo con estremo piacere: in campo avevamo la sensazione che avremmo raggiunto la finale e così è stato. 
Dobbiamo solo giocare come sappiamo giocare e mettere tutto in campo perché non possiamo permetterci di tirare indietro la gamba o di non dare tutte noi stesse. La vittoria sarebbe l’incoronazione di sei anni con la Fiorentina e il giusto riconoscimento per la società che merita di essere portata in alto. 

La partita andrà come deve andare ma Catena, anche a nome del resto della squadra, promette che tutte loro metteranno ogni energia sul rettangolo verde in modo da non avere rimpianti:
L’unica promessa che mi sento di fare è che, in campo, sia io che tutte le mie compagne faremo tutto ciò che possiamo. Voglio finire la partita senza alcun rimpianto, vada come vada ma con la sensazione di aver fatto tutto il possibile e di sentirmi a posto con me stessa, con i tifosi e con la società.”

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