Photo Credit: Elia Soregaroli - Calcio Femminile Italiano

Il Lumezzane si prepara ad iniziare in casa dello Spezia il suo girone di ritorno, con l’obiettivo di mantenere la vetta del Girone A di Serie C fino alla fine della stagione. La squadra di Nicoletta Mazza, che è reduce dal pari in casa del Livorno e dal successo agli ottavi di Coppa contro il Südtirol, ha elementi importanti e di esperienza, tra queste vi è la figura di Chiara Viscardi, centrocampista classe ’95 che, dopo esperienze all’Orobica e al Brescia, ha scelto di vestire la maglia rossoblù.
La nostra Redazione ha raggiunto Chiara nel corso della presentazione del progetto del club valgobbino “Noi Ci Teniamo”, per risponderci ad alcune domande.

Chiara cosa ti ha portato ad andare a Lumezzane quest’anno?
«Allora diciamo che sono stata contattata quest’estate, non ho avuto nessun dubbio ad accettare, perché il progetto della società è serio e ambizioso. In più, conoscevo gran parte dello staff con cui ho avuto il piacere di lavorare in passato».

La scelta, al momento, si sta rivelando azzeccata, visto che il Lume è primo dopo quindici gare del Girone A di Serie C. Piazzamento in linea con le tue aspettative?
«Noi ci siamo fissati subito l’obiettivo di fare bene in questo campionato. Adesso dobbiamo ragionare partita per partita e prenderci un tassello alla volta un traguardo che è ancora troppo lontano. Dobbiamo essere contenti di avere il destino nelle nostre mani, ma dobbiamo mantenere alta la concentrazione e continuare a fare bene come stiamo facendo fino ad ora».

La sconfitta col Real Meda e i due pareggi col Vittone e col Livorno. Quale queste tre partite vorresti rigiocare?
«Tutte e tre, perché penso che siano state partite in cui abbiamo perso dei punti “per strada”. Forse quella più amara è stata l’ultima contro Livorno, perché venivamo da un periodo molto positivo, soprattutto dopo la pausa natalizia: quella gara ci insegnerà molto soprattutto, come dicevo prima, per mantenere quella concentrazione che ci servirà a raggiungere il traguardo che vogliamo ottenere».

Quella concentrazione che è arrivata domenica battendo due a zero sul Südtirol negli ottavi di finale di Coppa.
«Abbiamo avuto subito un’opportunità di riscattarci in Coppa Italia e, sicuramente, abbiamo dato una risposta a noi stesse, ma soprattutto nei confronti dello staff e della società stessa. Dobbiamo continuare così, senza farci prendere dalla distrazione e continuare a ragionare gara per gara».

Domenica si andrà in casa dello Spezia, dove comincerà il trittico delle sfide col Meda e col Moncalieri…
«Adesso vengono partite molto difficili, affrontiamo squadre che sono messe anche abbastanza bene in classifica. Non dobbiamo farci prendere dall’emozione positiva delle partite vinte o dalle emozioni negative delle partite che vanno peggio, come ad esempio Livorno. Dobbiamo ragionare anche in questo caso, perché siamo una squadra fatta con l’obiettivo di affrontare partite importanti come queste».

Qualche turno fa hai affrontato l’Orobica, una delle squadre che hanno legato la tua carriera. Che effetto ha fatto per te sfidare il tuo vecchio club?
«Con l’Orobica ho avuto un molto importante. Ma come tutte le cose, soprattutto nel calcio, il passato è passato. Adesso sono concentrata sul Lumezzane. È stato sicuramente importante vincere contro di loro, perché ci ha permesso di superare coloro che, in quel momento. erano prima in classifica. E per me, era la cosa più fondamentale».

L’altra tua ex squadra è il Brescia. Cosa ti ha lasciato la maglia delle Leonesse?
«A Brescia ho vissuto due periodi, quella di Cesari e quella di Gorno, ed entrambi mi hanno lasciato tantissimo. Brescia mi ha accolto a braccia aperte e benissimo. Quello che ho vissuto in quegli anni con quella maglia non me lo dimenticherò mai, a partire dalla Serie C, poi in Serie B, fino ad arrivare a sfiorare anche la promozione in Serie A. Penso che nella scorsa stagione abbiamo fatto molto bene e non c’è nulla da recriminare. Auguro al Brescia di togliersi numerose soddisfazioni».

Il calcio femminile italiano, alla luce degli ultimi risultati dell’Italia nella Women’s Nations League, ha la possibilità di rialzarsi?
«Il movimento sta crescendo da tanti anni ormai, perché non sono pochi gli anni in cui ha avuto una svolta, soprattutto quando tante società si sono legate ai club maschili. In questo percorso di crescita è inevitabile che ci siano anche degli scivoloni, per esempio l’uscita dell’Italia dal Mondiale, ma quello che conta è la costanza e la coerenza del percorso stesso. Penso che il calcio femminile, ad oggi, stia crescendo di anno in anno: lo dimostra il professionismo, le tante giocatrici straniere che stanno venendo sia in Serie A che in Serie B, e anche del fatto che tutti i campionati si stiano alzando di livello anno dopo anno. Daranno al movimento stesso maggiore visibilità, e quindi è una cosa di cui dobbiamo essere contente».

Cosa ti aspetti dal tuo 2024?
«A livello calcistico e voglio fare bene con questa squadra e cercare di raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati: voglio vincere con questa squadra, e spero di farlo al più presto possibile. Mi ritrovo in un gruppo in cui ho un’età anagrafica che è un po’ una via di mezzo tra le giovani e le ragazze più esperte, ma mi sento di dire che ho l’opportunità di imparare sia delle ragazze più esperte che da quelle più giovani che hanno un atteggiamento molto positivo, e penso che sia anche uno degli aspetti fondamentali della nostra crescita di quest’anno. A livello personale sento di potermi prendere anche delle responsabilità in più rispetto agli anni passati».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia la FC Lumezzane e Chiara Viscardi per la disponibilità.

Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.