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La nostra Nazionale di Calcio Femminile compie quest’oggi 55 anni!

La nostra Nazionale Femminile esordì esattamente il 23 febbraio 1968, in una fredda serata a Viareggio, dove affrontò per la prima volta in assoluto in una gara “Internazionale di calcio”  la rappresentativa della Cecoslovacchia.

La Gazzetta dello Sport raccontò l’evento in un taglio basso, quasi a pensare che questa strana partita fosse la prima ma anche, poi, l’ultima e chissà quali risvolti poteva creare al mondo del pallone. Ed invece il raccontarlo oggi, come le fece allora il giornalista che scrisse poche righe di notevole significato, è bello e giusto festeggiare con le nostre fantastiche pioniere per tutto il movimento femminile.

L’allora collega attacco il pezzo scrivendo “La formazione nazionale femminile di calcio dell’ Italia ha battuto in notturna la compagine Cecoslovacca”, quale migliore inizio per il nostro esordio. E prosegui: “spettatori circa 2.000, terreno pesante, ma la squadra italiana è apparsa preparata, anche inmaniera superiore alle previsioni”. L’inviato, forse anche lui perplesso, evidenziò l’evento più unico che raro della gara.

Dopo la rete subita a freddo dalle avversarie, l’ Italia ha saputo reagire con veemenza raggiungendo ben presto il pareggio e riuscendo anche a passare in vantaggio”. Il leggere adesso, a distanza di anni la cronaca di questa gara mi porta ai giorni di oggi, dove il calcio femminile sebbene in forte crescita, ha ancora tanto da sviluppare sia in termini mediatici che di approccio al tifoso medio maschile: dove leggendo i nostri quotidiani cartacei trova molta difficoltà a vedere cronache o risultati delle nostre ragazze.

L’articolo in questione, oggi, trova spazio al Museo del Calcio di Coverciano (Firenze) come una reliquia, un documento sul quale si fonda l’intero movimento, e porta nelle gesta di quelle ragazze tutto il nostro apprezzamento per averci creduto, aver osato, ed alle quali va il ringraziamento di noi tutti, quest’oggi, nel leggerlo e nel ricordalo.

La formazione vedeva schierata sul rettangolo di gioco: Caolelli; Tessadori (Fabbri), Chelloni; Meles, Tanini, Bonalimi; Feroldi (Castagnini), Gerwen, Ciceri, Gridelli, Lombardi.

Un modulo 3-3-3-1, con la panchina corta: solamente due sostituzioni, “dopo che le cecoslovacche andavano in vantaggio al 6’ con la Michlerova, le azzurre reagiscono con Tanini al 9’ che porta il pareggio, ed al 19’mette a segno il gol del successo”.

L’arbitro Palagi di Viareggio, probabilmente non sapeva che anche lui sarebbe finito nella storia di questo Movimento, la pioggia ed il freddo percepito in quella sera sul terreno di casa resterà per sempre a ricordo di un grande inizio sportivo.

Questo l’articolo integrale, conservato a “Coverciano”, nel “Museo del Calcio“.

Rachele Peretti, Hellas Verona Women: “Non vedo l’ora di tornare in campo per lottare insieme e raccogliere più punti possibili”

Photo Credit; Pierangelo Gatto

L’Hellas Verona Women ha conquistato la sua settima vittoria nelle ultime otto partite di Serie B, grazie al successo ottenuto contro il San Marino Academy per 2-0 nel diciassettesimo turno, grazie alla doppietta di Alessia Rognoni. Tuttavia, la top scorer delle mastine spetta a Rachele Peretti con sei reti, attaccante classe che, dopo una vita al Chievo, ha scelto di restare a Verona, ma andando sulla sponda Hellas. La nostra Redazione ha raggiunto Rachele per risponderci ad alcune domande.

Rachele, perché quest’anno hai deciso di lasciare il Chievo e passare all’Hellas Verona Women?
«Dopo tanto tempo, avevo voglia di fare un’esperienza nuova e diversa. Ho cercato un ambiente che mi consentisse di concentrarmi al cento per cento sul calcio e, col senno di poi, sento di aver scelto il posto giusto per lavorare su me stessa».

Come ti stai trovando con la nuova squadra?
«Con la squadra mi trovo molto bene, sono molto tranquilla e fin da subito mi sono inserita totalmente. Siamo un gruppo molto unito che lavora con serietà e dedizione, ma che allo stesso tempo riesce a condividere col giusto spirito anche le situazioni più leggere».

Il settimo posto attuale dell’Hellas Verona in Serie B è in linea con le tue aspettative di inizio campionato?
«In questo momento non siamo soddisfatte della posizione, ma al momento è una cosa che non guardiamo. Il nostro obbiettivo è migliorarci, e faremo di tutto per portare a casa i tre punti ogni domenica».

Secondo te cosa è mancato alla squadra per rimanere nelle posizioni di vertice del torneo cadetto?
«Probabilmente alcune cose non sono andate come dovevano andare, ma non sta a me analizzare queste cose; il nostro dovere come giocatrici è lavorare duramente ogni settimana cercando di migliorarci sempre».

Parliamo della vittoria ottenuta domenica contro il San Marino Academy. In che modo la tua squadra ha portato a casa la partita?
«È stata una partita ostica e fisicamente dura ma siamo state all’altezza della richiesta. Siamo state brave a gestire la partita e a trovare buone soluzioni per la fase di finalizzazione, trovando due volte il vantaggio meritatamente».

In diciassette partite sei andata a segno sei volte. Sei soddisfatta del tuo score?
«Sono contenta di aver aiutato la squadra con questi gol ma ovviamente non mi accontento, il campionato è ancora lungo e spero di continuare così».

Nei gol che hai segnato quest’anno c’è uno che, forse, vale più di tutti. Infatti, hai realizzato la rete decisiva Chievo nella quinta giornata di B. Un gol non di poco conto, visto che hai fatto “piangere” quella che, fino a poco tempo fa, è stata per quasi un ventennio la tua squadra.
«È stato un gol importante per il tipo di partita in cui avvenuto tant’è che li per li non mi sono neanche resa conto di quello che era successo. Ma più che altro è stato significativo, perché ha portato la vittoria in un momento importante della stagione».

Ma torniamo al campionato, perché adesso c’è la sosta delle Nazionali, e il Verona si dovrà preparare alla gara contro l’Arezzo. Secondo te cosa dovranno fare attenzione le tue compagne in vista di questo match?

«Penso che da qui alla fine del campionato dovremo fare attenzione ad ogni squadra che incontreremo, sono tutte sfide toste nelle quali ogni squadra cerca punti. Noi faremo in modo di arrivare preparate e ottenere i tre punti».

Che impressioni stai avendo sulla Serie B dopo sedici gare di campionato?
«Vivo la Serie B da molto tempo ormai, e di anno in anno l’ho vista cresce e diventare sempre più competitiva. È un bel campionato, ci sono brave giocatrici e ci si diverte molto. Credo che anche per le giovani di prospettiva sia una bella opportunità per fare un po’ di esperienza e crescere».

Il professionismo è entrato anche nel calcio femminile italiano. Pensi che questo possa dare uno slancio al movimento?
«Sicuramente sì, ma è solo un punto di partenza; c’è ancora tanto da fare e migliorare, mi riferisco alle società, agli impianti ma soprattutto alle agevolazioni per noi calciatrici. C’è da continuare su questa strada, qualche svolta è già molto evidente».

Cosa vorresti dire alle tue compagne dell’Hellas in vista della ripartenza del campionato?
«Non vedo l’ora di tornare in campo per lottare insieme e raccogliere più punti possibili».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia l’Hellas Verona Women e Rachele Peretti per la disponibilità.

Raffaella Barbieri, San Marino: “Il girone di ritorno sarà un’altra storia per me e per tutta la squadra”

©SMAcademy

Non è il momento migliore della stagione per la San Marino Academy di Giulia Domenichetti che si ritrova momentaneamente a sfruttare una pausa necessaria a far mente locale sugli errori fatti e sui miglioramenti da fare per completare il campionato nel modo più giusto. È cambiato qualcosa nel titano, dalle giornate precedenti caratterizzate da prestazioni e risultati altalenanti, arrivando alla prima del girone di ritorno con l’Arezzo (vinta per 3 a 2), fino allo scontro più recente con le veronesi dell’Hellas davanti alle quali le biancoazzurre si sono arrese, subendo una sconfitta. Il lavoro per ritrovare la tanto ricercata striscia positiva prosegue, tenendo conto anche della prossima importante sfida contro il Ravenna e dell’attuale nona posizione in graduatoria con 21 punti in tasca.

A parlarne con noi Raffaella Barbieri, attaccante con la maglia numero 45 dell’ Academy, che ha dato libero sfogo ai pensieri del momento, personali e dell’intera squadra, per questa voglia di stabilità generale:

Sei ormai da diversi anni al San Marino: cosa ti ha spinta a rimanere ancora in questo progetto e cosa vuol dire per te questa maglia?
Questo è il quinto anno che gioco per la San Marino Academy e per me è molto importante dare continuità alla squadra in cui mi trovo. È una maglia che va portata con rispetto a cui mi sono legata in modo particolare.

Nell’ultimo turno avete ceduto in trasferta all’Hellas Verona, che gara è stata?
Il Verona è una squadra che lotta per il vertice della classifica, perciò penso che alla fine il risultato non sia stato troppo deludente. A livello di prestazione avremmo potuto sicuramente fare di più ma penso che sia un risultato giusto e che rispecchia la partita.

Ora avete osservato una settimana di sosta, come avete sfruttato questo periodo senza gare?
È stata una settimana intensa in cui abbiamo lavorato molto dal punto di vista atletico e abbiamo cercato di recuperare le energie mentali perse durante il mese di gennaio.

Domenica sfida interna molto importante a centro classifica con il Ravenna. Che gara vi aspettate?
I derby sono partite a sé e mi auguro che sia una bella gara, quella di domenica. Cercheremo di raccogliere punti ma non sarà facile. Il Ravenna è una squadra ostica con delle individualità giovani importanti ma dovrà prevalere la nostra fame di vittoria.

Questa stagione classifica molto corta sia in testa che in coda. Ti aspettavi questo equilibrio? Che campionato hai visto fino ad ora?
Ad inizio anno ho subito pensato che sarebbe stato un campionato equilibrato. Ci sono squadre ben attrezzate e che vogliono fare bene, come la Ternana, la Lazio o il Napoli. E anche nella parte inferiore della classifica tutte le squadre sono affamate di punti: non esistono partite scontate o a risultato già scritto.

La tua stagione, invece, come reputi sia andata sino ad ora?
È stato un girone di andata abbastanza complicato ma penso che il girone di ritorno sarà un’altra storia per me personalmente e per tutta la squadra.

Avete un discreto margine sulla zona calda, quale sarà il vostro obiettivo per questa seconda parte di stagione?
L’obiettivo per questa seconda parte di stagione e fare più punti di quelli dell’andata. Dobbiamo cercare una continuità che per ora non siamo riusciti a trovare.

Sara Chiapperini, Apulia Trani: “Abbiamo giocatrici di livello internazionale che possono fare la differenza, noi ci crediamo”

Dopo aver terminato la prima parte del campionato con 0 punti, l’Apulia Trani sta cercando di compiere quella che potrebbe essere una vera e propria impresa: raggiungere la salvezza e restare nel campionato di serie B. Durante il mercato invernale ci sono stati graditi ritorni e nuovi innesti. A fare il punto della situazione in casa Aprilia ci ha pensato Sara Chiapperini, che ha risposto a qualche nostra domanda.

Sara in questo momento c’è grande ressa per la corsa alla salvezza. A tuo avviso cosa potrà fare la differenza?
“La differenza la faranno i piccoli dettagli. La grinta e la voglia di arrivare al risultato saranno sicuramente gli elementi principali per arrivare alla salvezza. Chi sarà più bravo la spunterà e noi ce la metteremo tutta per arrivare all’obiettivo finale” 

Dove deve cambiare l’Apulia Trani e quale, invece, l’aspetto positivo da conservare per puntare alla permanenza nella categoria?
“L’aspetto positivo è quello di avere giocatrici a livello internazionale che possono fare la differenza e grazie alla loro esperienza possiamo ambire alla salvezza.
Possiamo invece migliorare molto sull’atteggiamento in campo durante i 90′, dobbiamo sapere reagire durante un gol subito e dobbiamo essere brave a concretizzare le occasioni da gol che abbiamo durante la partita”.

 Alla ripresa del campionato la sfida con il Cesena che gara vi aspettate?
“Il Cesena è una squadra forte e molto organizzata. In questo campionato non ci sono partite facili e per noi, a partire da questa partita, saranno tutte finali. Dobbiamo dare il 110% sempre”.

 Sei rimasta dopo la promozione dalla C, come reputi questa tua stagione in B?
“A inizio anno non ero in rosa per problemi personali, ma dopo un inizio stagione negativo ho deciso di aiutare la squadra per attaccamento alla maglia. Questo mio piccolissimo spezzone di campionato lo reputo buono, ma devo e posso dare sempre di più”.

 C’è una calciatrice a cui ti ispiri o che hai come modello?
“Ci sono tantissime giocatrici brave e molto forti, ma momentaneamente non ambisco ad un obiettivo personale, ma preferisco parlare di obiettivi di squadra, in questo caso la salvezza. La squadra è più importante e viene prima di tutto.”

 Cosa ti ha colpito in particolare di questo campionato di Serie B?
“Sicuramente è un campionato diverso rispetto allo scorso. Il livello è altissimo e la preparazione atletica e fisica delle squadre è molto diversa. È un campionato tosto e bello da giocare. Noi ci crediamo!”

Olga Ferraro, Fiammamonza: “Contenta per il gol alla Lucchese, ma sono felice per la squadra. Ci dobbiamo credere fino alla fine”

Photo Credit: Giorgio Baratti

Il Fiammamonza è riuscito a centrare il terzo risultato utile nel Girone A di Serie C, strappando un punto alla Lucchese nella diciottesima giornata di campionato. A dare la rete del pari alle brianzole, che restano tuttavia al penultimo posto con sette punti, ci ha pensato Olga Ferraro, centrocampista classe ’99 che, dopo esperienze al Milan Ladies, Bareggio, Accademia Vittuone e Speranza Agrate, veste la divisa biancorossa da due anni. La nostra Redazione ha raggiunto Olga, che in questa stagione ha messo a referto tre reti, per risponderci ad alcune domande.

Olga cosa ti ha convinto a diventare una calciatrice?
«Io credo di essere nata amando questo sport, ho iniziato giocando forse senza nemmeno rendermene conto, senza sapere che quello che stavo facendo si chiamasse “calcio”. Non c’è un qualcosa che mi abbia convinto se non il calcio stesso, è un po’ smielato, o forse è solo la normalità, ma è comunque così».

Perché ha deciso di diventare una centrocampista?
«Non è stata una decisione vera e propria, ho provato diversi ruoli da quando ero piccola e solo a centrocampo mi sono sentita davvero nel mio ruolo diciamo. Volevo avere la possibilità di esserci sempre. Di rendermi utile in ogni fase di gioco».

Da due anni sei al Fiammamonza. Cosa ti ha portato a restare in questo club?
«Innanzitutto, mi sono trovata bene qui, non mi hanno fatto mancare mai nulla. E poi, uno dei motivi principali, è stato l’infortunio che ho subito a maggio: ho rotto il metatarso sinistro, e mi sono operata a giugno, per cui le tempistiche non erano troppo prevedibili, e non sembravano brevi. Io non sapevo come sarei tornata. Non essendomi mai rotta nient’altro prima d’ora, non sapevo come avrebbe reagito il mio corpo e anche la mia testa, e il Fiammamonza per me ha rappresentato un porto sicuro. Sapevo che, in qualsiasi caso, mi avrebbero aspettata e aiutata. Sicuramente l’infortunio ha influito, ma non solo».

Parliamo della stagione corrente del Fiammamonza, che dice penultimo posto nel Girone A di Serie C dopo diciotto gare. Come giudichi l’attuale piazzamento della squadra?
«Per quest’anno sicuramente non pensavamo di arrivare prime, ma certamente nemmeno di trovarci in questa posizione. Siamo un gruppo giovane con qualche elemento con esperienza sì, ma la maggior parte delle ragazze non aveva mai fatto la Serie C. Dobbiamo crescere tanto, sicuramente quest’anno per tante di noi può rappresentare un anno di crescita, sotto tanti punti di vista. Poi cercheremo sempre di non mollare, fino alla fine».

Domenica è arrivato il terzo risultato positivo in campionato, pareggiando 1-1 contro la Lucchese. Quanto vale, dal tuo punto di vista, questo punto ottenuto contro le lucchesi?
«Il punto ottenuto domenica sicuramente ci ha dato morale, che quest’anno ci sta mancando tanto. Ma al di là del punto ottenuto, sono contenta per l’atteggiamento con cui siamo entrate in campo. Non è facile continuare a crederci, non è facile entrare in campo la domenica con la voglia di fare bene ma allo stesso tempo con la paura di perderne un’altra e domenica è stato proprio l’atteggiamento mentale, che a volte ci manca, la chiave della partita. È solo un pareggio, un punto ma che per noi vale molto di più».

La gara contro la Lucchese è stata per te una doppia soddisfazione, visto che hai realizzato il gol che, alla fine, risulterà decisivo nell’economia della partita…
«Sono contenta per il gol, ma più che altro sono contenta per la squadra, ce lo meritavamo».

Ora per il Fiammamonza ci sarà il Vittuone. Cosa dovrà fare la squadra per centrare un esito che possa essere soddisfacente per la squadra?
«Sicuramente col Vittuone non sarà una partita facile, basta vedere il passivo dell’andata (la gara era finita 6-0 per le biancoverdi, ndr). Ma noi vogliamo provare a fare il nostro, poi vedremo come andrà, e nel caso saranno state più brave loro. Noi ci dobbiamo credere, da qui all’ultima partita».

Che impressioni hai sul Girone A di Serie C a dodici partite dalla fine?
«Questo è un girone, secondo me, ancora aperto e resterà così fino all’ultimo. Non so fare previsioni. Pavia e Freedom, secondo me, sono le più pronte e più complete, mentre in basso ce la dovremo giocare davvero tutte fino alla fine».

Cosa manca al calcio femminile italiano per essere al top delle potenze mondiali?
«Per essere al top delle potenze mondiali non so esattamente cosa servirebbe, ma comunque bisogna sottolineare che negli ultimi anni il calcio italiano sta crescendo e quindi deve cercare di cavalcare quest’onda.

Sicuramente lavorare partendo dai settori giovanili può aiutare a costruire delle basi solide per il futuro e molte società lo stanno già facendo da tempo».

Com’è la tua vita al di fuori dal rettangolo di gioco?
«Al di fuori principalmente studio. Sono al quinto anno di Giurisprudenza alla Statale di Milano. Per una mia indipendenza personale poi lavoricchio anche, ma fondamentalmente i miei principali impegni sono Università e calcio».

Che obiettivi vorresti portare a casa quest’anno?
«Nel momento in cui è iniziata la stagione il mio obiettivo principale era cercare di riprendermi e ripartire al più presto, ma adesso è quello di essere utile alla squadra. Quest’anno ho una responsabilità in più e mi sento ancora più in dovere di dare di più, di fare di più. Spero che andrà bene, noi non molliamo».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia la SC Juvenilia Fiammamonza e Olga Ferraro per la disponibilità.

Pareggio amaro per il Rovigo Orange sul campo della Lazio

Credit: Rovigo Orange
Nella 19° di campionato della Serie A di calcio a 5 femminile il Rovigo Orange affronta la Lazio. Termina 2-2 la trasferta sul parquet delle biancocelesti che consente alle venete di portarsi a casa un punto importantissimo con un po’ di amaro in bocca per una vittoria sfumata a un minuto dalla fine.
La prova della squadra di Cossío è stata molto positiva a dimostrazione della continua crescita collettiva. Il Rovigo arriva al gol nella ripresa con Iturriaga, che replica alla rete del primo tempo delle padroni di casa di Marchese, e Tonon, che sigla il momentaneo vantaggio prima del pari definitivo di Beita. Nella prossima gara il Rovigo Orange affronterà il Città di Falconara il 26 febbraio ore 17:00

Tabellino:

LAZIO-ROVIGO ORANGE 2-2 (1-0 p.t.)
LAZIO: Mascia, Siclari, Beita, Marchese, Grieco, Di Marco, Vazquez, Barca, Marques, Pinheiro, D’Angelo, Farinelli. All. Chilelli

ROVIGO ORANGE: Nagy, Iturriaga, Gasparini, Pereira, Dayane, Costa, Faccio, Buzignani, Othmani, Lorrai, Tonon, Gava. All. Cossìo

MARCATRICI: p.t. 13’31” Marchese (L), s.t. 9’38” Iturriaga (R), 13’03” Tonon (R), 18’07” Beita (L)

AMMONITI: Beita (L), Buzignani (R), Pereira (R)

ESPULSI: Mascia (L)

ARBITRI: Luca Petrillo (Caranzaro), Francesco Saverio Mancuso (Lamezia Terme) CRONO: Pasquale Crocifiglio (Napoli)

NOTE: al 14’07” del s.t. Nagy (R) para un tiro libero a Grieco (L)

Linda Tonelli, Trento: “Compattezza e determinazione faranno la differenza nella corsa alla salvezza”

crediti fotografici: Daniele Panato/Ufficio Stampa Trento Calcio Femminile

Nella zona retrocessione della classifica di Serie B, il Trento Calcio Femminile lotta per mantenere il proprio posto nel campionato cadetto anche nella stagione 2023-2024. Linda Tonelli, difensore che porta la maglia numero 19, ci ha raccontato il percorso intrapreso dalla squadra e le sue aspettative  in questo momento complesso della stagione. La prossima sfida per il Trento si giocherà domenica 26 febbraio, contro le ragazze della Sassari Torres.

Linda, in questo momento c’è grande ressa per la corsa alla salvezza. A tuo avviso cosa potrà fare la differenza?
“La corsa per la salvezza é sicuramente molto combattuta e penso ci sarà da lottare molto. La differenza tra le squadre penso la faranno la compattezza e la determinazione che si metteranno in campo per raggiungere l’obbiettivo.”

Dove deve cambiare il Trento e qual è, invece, l’aspetto positivo da conservare per puntare alla permanenza nella categoria?
“Ritengo che in questa prima parte di campionato ci sia mancata un po’ di intensità, esperienza e consapevolezza nei nostri mezzi. D’altra parte, alcune belle prestazioni fatte anche con le prime del campionato credo debbano spronarci a dare il massimo fino alla fine.”

Alla ripresa del campionato arriverà la sfida con la Torres che gara vi aspettate?
“Domenica mi aspetto una partita molto combattuta, in cui ci sarà da lottare su ogni pallone per provare a portare a casa punti importanti.”

Sei rimasta dopo la promozione dello scorso anno, come reputi questa tua stagione in B?
“L’anno scorso é stato una stagione tanto bella quanto inaspettata. All’inizio non sapevo cosa aspettarmi da questa nuova serie B perché il livello negli anni si é alzato molto. Penso che il salto di categoria si sia notato e sono contenta che questa stagione mi stia dando l’opportunità di migliorare su molti aspetti.”

C’è un calciatore o calciatrice a cui ti ispiri o che hai come modello?
“Fin da piccola mi sono sempre ispirata a Paolo Maldini, mi é sempre piaciuto come giocatore per la sua leadership, pulizia di gioco ed intelligenza tattica.”

Cosa ti ha colpito in particolare di questo campionato di Serie B?
“Questo campionato mi ha colpito per il livello molto alto. Ci sono tante squadre in lotta sia per la salvezza che per la promozione e penso che sarà un campionato combattuto fino alla fine.”

La 3Team Brescia Calcio batte di misura la Doverese. Coach Diego Zuccher: “Fatto un ulteriore step della nostra crescita. Obiettivo terzo posto”

Photo Credit: Pagina Instagram ASD 3Team Brescia Calcio

Quarta vittoria consecutiva per la 3Team Brescia Calcio nel campionato lombardo di Eccellenza che, nella ventesima giornata, ha sconfitto la Doverese, seconda forza del torneo, per 1-0. Un risultato importante per le biancazzurre, dato che hanno fermato, per la prima volta in questa stagione, le giallonere di Simone Maraschi.

Dopo nove minuti di gioco le doveresi sono subito pericolose: su una mischia in area, la palla arriva tra i piedi di Seveso che conclude sfiorando il palo. Le bresciane si vedono al 31’ con un tiro da fuori di Pagnoni che non inquadra la porta. Ad un minuto dalla fine del primo tempo giallonere vicine al vantaggio, ma Gatti tira male e Ghio ringrazia. Quando lo zero a zero sembra cosa certa, ecco che al 78’ si sblocca la partita: sugli sviluppi di un calcio d’angolo la palla viene ribattuta fuori area, Pedemonti la rigioca a Sisti e crossa, il pallone giunge ad Angelica Leali che con un tiro a giro, la mette alle spalle di Arzeno e porta in vantaggio la 3Team. La Doverese non ci sta e nel finale Mandelli ha sui suoi piedi il gol del pareggio, ma Ghio gli dice di no, e le bresciane conquistano una vittoria di prestigio.

Abbiamo sentito l’allenatore delle biancazzurre Diego Zuccher dopo questa vittoria: «La Doverese era la squadra da battere, ma noi stiamo giocando bene partita dopo partita e non volevamo essere la vittima sacrificale, e alla fine abbiamo portato a casa il risultato. Contro le giallonere abbiamo fatto un ulteriore passo. Siamo una squadra molto giovane, ma stiamo facendo un percorso di crescita: il nostro obiettivo è il terzo posto, e le nostre concorrenti sono Crema e Lecco. Affronteremo la Polisportiva 2B, dove all’andata abbiamo pareggiato 2-2, e andremo lì a continuare quello di buono stiamo facendo»

Infatti, la classifica della 3Team parla di terzo posto con quarantatré punti e domenica, come ci ha detto coach Zuccher, andrà in casa della Polisportiva 2B che, nel turno andato agli archivi, ha perso 2-0 contro il Sedriano.

Meran Women, il commento di Mister Campolattano dopo la vittoria sul Centro Storico Lebowski

Credits: Paolo Savio ph

Domenica 19 febbraio è arrivato un altro grande successo per le ragazze del Meran Women: sotto gli occhi dei propri tifosi allo stadio Combi di Merano, le biancorosse hanno sconfitto il Centro Storico Lebowski per 6-0. Doppiamente in gol Valentina Abler, e rete per Peer, Nischler, Reiner e Wolf. La partita ha inoltre segnato l’esordio in Serie C per Elisa Sale, del gruppo Under 15. Questo il commento di mister Andrea Campolattano a fine gara, come riportato dai canali social ufficiali della squadra:

“Abbiamo comandato sin dall’inizio la gara, giocando in maniera ordinata e concedendo pochissimi spazi alle avversarie. Non mi è piaciuto il nostro atteggiamento dopo il gol del raddoppio arrivato al venticinquesimo minuto: da quel momento in poi, per i restanti 20 minuti del primo tempo, abbiamo giocato sotto ritmo e mantenendo solamente la palla, dando per scontato che la partita fosse già chiusa. Nell’intervallo ho provato in maniera convinta a far capire alle ragazze che questo modo di gestire la partita non ci appartiene, che le partite finiscono al 90′ e che dobbiamo continuare ad attaccare l’area di rigore avversaria con molte giocatrici: sono state bravissime a recepire il messaggio ed il secondo tempo lo hanno reso uno spettacolo. Continuiamo a divertirci senza guardare la classifica”.

Martina Zanoli, Como Women: “Como ambiente fantastico, sono qui per ripartire”

Photo Credit: Fabrizio Cusa - Como Women
Il campionato di Serie A Femminile ha appena vissuto un weekend di stop, che ha permesso alle atlete di rispondere alla convocazione delle proprie Nazionali e scendere in campo con la maglia dei rispettivi Paesi. Sono ben 8 le calciatrici del Como convocate in Nazionale ed il loro rientro è previsto nella giornata di mercoledì. Le comasche non convocate, invece, si ritroveranno questo pomeriggio al centro sportivo di Cislago per riprendere gli allenamenti in vista della gara conclusiva della prima fase di campionato, domenica 26 febbraio in casa contro il Milan.
Tra queste c’è anche l’acquisto del mercato invernale lariano, Martina Zanoli, terzino classe 2002 arrivata in prestito dalla Fiorentina. Approfittando della sosta Como Women Channel ha intervistato Martina, per la prima volta dal suo arrivo in Lombardia. “Qui al Como Women mi trovo molto bene – esordisce Zanoli – fin dal primo giorno la società e le ragazze mi hanno accolto benissimo, ho trovato un ambiente molto sereno e tranquillo e sono felice di essere qua. Per me il trasferimento al Como è stato come ripartire da zero e perciò ho grande voglia rimettermi in gioco. Ho bisogno di ritrovare feeling con il campo per dimostrare quanto valgo“.
Un contatto con il campo già ampiamente ritrovato, visto che Martina è stata schierata in tutte le quattro partite disputate dal Como dopo il suo arrivo. Sfortunatamente, però, i risultati dell’ultimo mese della squadra lariana non sono stati dei migliori, con tre sconfitte, un pareggio e nessuna vittoria: “Nelle ultime partite avremmo potuto fare meglio – analizza il terzino – ma nel rush finale avremo sicuramente modo di riscattarci e di mettere in campo quel carattere e quella grinta che ci contraddistinguono, per cercare di ottenere più punti possibili. Mi aspetto molto anche da me stessa, voglio giocare per riprendere la fiducia che avevo un po’ perso dopo che mi sono fatta male“.
Un infortunio, quello al legamento crociato, che nella scorsa stagione ha rallentato la crescita della giovane calciatrice e ha influito negativamente sulla sua carriera: “Dopo l’infortunio ho avuto molti momenti bui, in cui psicologicamente ero davvero a terra. Ora voglio prendere fiducia, scendere spesso in campo e tirare fuori una nuova Martina. Sto bene mentalmente e fisicamente, sono venuta qui per ripartire, trovare nuovi stimoli e nuove motivazioni. Voglio dare il mio contributo alla squadra per raggiungere la salvezza“.
Chiusura sul tifo lariano, che, nelle poche uscite allo stadio Ferruccio, Martina ha già avuto modo di apprezzare: “La tifoseria comasca mi ha sorpreso, i tifosi ci seguono sempre, anche in trasferta. Como è un ambiente caldo e mi ritengo molto soddisfatta della mia scelta di venire qui“.
Tifosi che sicuramente non vorranno mancare anche per la gara conclusiva della prima fase della Serie A, domenica allo stadio Ferruccio contro il Milan di Ganz.

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