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Calcio a 5, Serie A: Francavilla difende il primato. Kick Off di ripresa in TV, le prime 5 racchiuse in 3 punti

Le prime cinque non sbagliano nella settima giornata della regular season di Serie A Puro Bio, confermando tutte la propria forza, a cominciare dalla capolista TikiTaka Francavilla. Le giallorosse di Cely Gayardo difendono il primato conquistato settimana scorsa, superando un esame tutt’altro che semplice, quello della Lazio, battuta 3-1 grazi alle reti della solita Tampa, Gerardi e, dopo il momentaneo gol biancoceleste a firma Siclari, di Leticia Martin Cortes.

LE ALTRE – Le big non lasciano affatto scappare la battistrada abruzzese, comunque. Bitonto in scioltezza contro la VIP Tombolo: tris di Renatinha nell’eloquente 7-1 di Giovinazzo. Pugliesi a braccetto con il Città di Falconara, che si riscatta immediatamente e, trascinata da una Pato Dal’Maz elevata al cubo, stende 5-2 il Rovigo Orange. Il Kick Off si riporta a -1 dal Pescara (ok 4-0 nell’anticipo con l’Irpinia) evidenziando un dato eloquente: le prime cinque sono divise da appena tre punti. Successo in rimonta, comunque, quello delle All Blacks nello Sky Match contro uno Statte avanti 1-0 all’intervallo grazie a Bruninha. Ma nella ripresa cambia la musica: l’uno-due Ghirardi-Gaby Vannelli ribalta il risultato, Bruninha si ripete per il 2-2 di metà frazione, ma il Kick Off esce alla distanza, andando a segno due volte con Stegius, in mezzo al bis di Gaby Vannelli, parziale di 3-0 in poco più di 6′ è decisivo: finisce 5-2. Scontro salvezza al Pelletterie: Pia Gomez e Queiroz griffano il 2-0 di Fondi.

SERIE A PURO BIO – 7ª GIORNATA
DOMENICA 20 NOVEMBRE – ORE 18
BITONTO-VIP 7-1
CITTÀ DI FALCONARA-ROVIGO ORANGE 5-2
TIKITAKA FRANCAVILLA-LAZIO 3-1
VIS FONDI-PELLETTERIE 0-2
KICK OFF-ITALCAVE REAL STATTE 5-2

Serie A: finisce 0-0 tra Fiorentina e Inter, Milan beffato nel finale dal Como, prima vittoria per il Sassuolo

Nei posticipi della 9ª giornata di Serie A Tim sorride solo il Sassuolo, che centra la prima vittoria stagionale in campionato; 3-3 amaro per il Milan, che si fa rimontare nel recupero dal Como, 0-0 tra Fiorentina e Inter, che restano al terzo e quarto posto, ma perdono terreno su Juventus e Roma.

 

Dopo i successi delle prime della classe (Roma e Juventus) nelle gare del sabato, nessuna delle squadre che inseguono trovano i tre punti nei posticipi domenicali. Spicca soprattutto il 3-3 interno del Milan con il Como, che sul 3-1 sbaglia un calcio di rigore e che proprio su calcio di rigore si fa raggiungere al 93’. Sul campo delle rossonere il punteggio si sblocca dopo appena dieci minuti: cross di Tucceri in mezzo, Thomas si trova il pallone sul destro e batte Korenciova tra i pali, trovando il primo sigillo nel torneo in corso. Al 22’ la francese si ripete, sfruttando al meglio il lancio in profondità di Mascarello e siglando una doppietta che nel massimo campionato le mancava dallo scorso aprile, contro l’Empoli. Al 41’ le lariane accorciano le distanze con Karlernäs, che libera da ogni marcatura trasforma il suggerimento da sinistra di Pavan e riapre la gara. Al 55’ Fusetti cala il tris per la squadra di Ganz: cross dalla bandierina di Mascarello e colpo di testa vincente del difensore rossonero. Le undici di de la Fuente però non demordono e – dopo un rigore sbagliato da Tucceri al 73′ – riducono di nuovo lo svantaggio, questa volta con Beccari: punizione di Pastrenge, sponda di Lipman e incornata della classe 2004, che diventa così la più giovane giocatrice con almeno due gol all’attivo in questo campionato. Nella parte finale di gara il Como si fa arrembante e in pieno recupero il forcing vale il pareggio: Bergamaschi spinge Hilaj nella propria area piccola e l’arbitro concede il penalty, trasformato da Rizzon di testa dopo la parata di Giuliani. Partita intensa e tanti gol al Vismara, ma il risultato finale fa sorridere solo il Como, che si regala un punto d’oro su un campo complicato.

 

Un punto a testa, ma senza gol, anche per Fiorentina e Inter, che nella sfida del “Pietro Torrini” non vanno oltre lo 0-0. Nella prima frazione sono le nerazzurre di Guarino a costruirsi le chance più nitide, che passano per lo più dai piedi dell’ex illustre Bonetti e di Polli; ma le due azzurre, un po’ per l’efficacia della retroguardia viola, un po’ per mancanza di precisione, non sfondano. Al 37’ anche le padrone di casa non sfruttano un’opportunità con Mijatovic (conclusione respinta da Durante) e Monnecchi, che sbaglia un rigore in movimento e grazia l’Inter. Allo scadere del primo tempo però sono Polli e Karchouni che fanno tirarare un sospiro di sollievo a Schroffenegger e alle compagne del reparto più arretrato: traversa della classe 2000, a cui nega il gol un successivo salvataggio sulla linea di Parisi, e palo della francese, servita a perfezione da Bonetti. Nel secondo tempo gli equilibri cambiano, con la squadra di Panico più in palla e più pericolosa. La prima a impegnare Durante (altra ex) è Mijatovic, che al 53’ fa esplodere un tiro potentissimo deviato dal portiere interista in calcio d’angolo. Al 66’ invece è tripla l’occasione per le toscane: traversa di testa colpita da Jóhannsdottir, Durante si oppone a Mijatovic sul tentativo di respinta e l’islandese, tornata in possesso del pallone, calcia alto. I cambi delle due allenatrici nell’ultima mezzora – buoni soprattutto gli ingressi in campo di Njoya e della giovanissima Dragoni (classe 2006) per le lombarde – alla fine non incidono, e al fischio finale il punteggio resta 0-0. Fiorentina e Inter mantengono così il terzo e quarto posto rispettivamente a 19 e 18 punti, alle spalle di Roma e Juventus che le precedono a 24 e 20.

 

Vince invece, in questo turno di Serie A Tim, il Sassuolo di Piovani, che dopo tre pareggi e cinque sconfitte nelle prime otto giornate, ritrova il sorriso grazie al 2-1 casalingo sul Pomigliano, risultato che permette alle emiliane di abbandonare l’ultimo posto in classifica, occupato dal Parma in solitaria. Le neroverdi sbloccano il parziale al 24’ con Popadinova, che di testa, sul cross di Monterubbiano, sigla il suo primo gol nel massimo campionato con il suo nuovo club, il quinto in generale nel torneo. Il Pomigliano però non si scoraggia e a inizio ripresa rimette tutto in equilibrio con una prodezza da fuori area di Gallazzi, che sorprende Lonni con un destro imprendibile. Per il Sassuolo sopraggiunge ancora l’incubo dei punti persi da situazione di vantaggio (10 nelle precedenti otto giornate, più di qualsiasi altra formazione), ma al 67’ Clelland, subentrata a Monterubbiano al 59’, riporta avanti le emiliane trasformando il cross chirurgico di Orsi, e firmando il definitivo 2-1 per la squadra di Piovani, che torna al successo in campionato per la prima volta dallo scorso maggio (2-1 vs Inter in quel caso, sempre in casa).

 

 

 

Risultati dei posticipi della 9ª giornata di Serie A Tim 2022/23

  

Fiorentina-Inter 0-0

 

Milan-Como Women 3-3

10’ Thomas (M), 22’ Thomas (M), 41’ Karlernäs (C), 55’ Fusetti (M), 75’ Beccari (C), 90’+3’ rig. Rizzon (C)

 

Sassuolo-Pomigliano 2-1

24’ Popadinova (S), 48’ Gallazzi (P), 67’ Clelland (S)

 

Parma-Juventus 1-2

(giocata ieri)

 

Roma-Sampdoria 2-0

(giocata ieri)

 

 

Programma della 10ª giornata di Serie A Tim 2022-23

 

Sabato 26 e domenica 27 novembre  

Fiorentina-Milan

Juventus-Como Women

Parma-Inter

Roma-Pomigliano

Sampdoria-Sassuolo

Rovigo Orange: Gianduja Gigi arriva il suo annuncio del ritiro

In casa Rovigo Orange, squadra della massima serie di calcio a 5 femminile, Gianduja GiGi annuncia il suo ritiro. La stessa società veneta in una nota annuncia: “Per noi che l’abbiamo conosciuta, che abbiamo visto in campo tutto il suo talento e il suo bellissimo sorriso mentre aveva tra i piedi un pallone, è una notizia che ci lascia un po’ di tristezza. Ma come dice lei stessa, la vita è fatta di tanti percorsi e siamo felici di aver incrociato il nostro con il suo, anche se per poco! Sarai sempre una Orange e sempre una di noi! Grazie Gigi e in bocca al lupo”. 

Gianduja Gigi risponde cosi :
“Ciao a tutti,
Questo post parla del mio addio al calcio. Era da un po’ che non dicevo o mostrato nulla in merito, perché è estremamente difficile per me dover dire addio al mio sport per cui ho lottato così duramente. Mentalmente sto ancora lottando, ma la vita è avanti. Sono anche davvero grato a Dio di essere ancora qui e cercherò di fare del mio meglio da tutto.
Voglio ringraziare tutte le persone che mi hanno sostenuto oltre che nel calcio. Non dimenticherò mai la tua sincerità! Scrivere questo messaggio mi fa male, ma la vita è fatta di diverse strade che prenderò. Futuro, sto arrivando”. 

 

Gianduja GiGi 

Katia Senesi: “Arbitri donne? In Italia siamo in ritardo, dobbiamo recuperare terreno”

Credit: Aia

Nei giorni scorsi si è tenuto l’incontro, organizzato da Refinitiv e ALTIS, rinominato “ESG, Una partita storica – Nuove sfide per i professionisti della sostenibilità“.
L’evento aveva come tema la progettualità sul movimento arbitrale femminile ed i risultati conseguiti negli ultimi mesi ed a parteciparvi, tra gli altri, sono stati il Presidente dell’Associazione Italiana Arbitri Alfredo Trentalange, il Vice Duccio Baglioni ed il Componente del Comitato Nazionale dell’AIA Katia Senesi.
Nelle scorse settimane il debutto in A maschile del primo arbitro donna ovvero Maria Sole Ferrieri Caputi e dell’assistente Tiziana Trasciatti, oltre alla presenza nell’organico della CAN di Francesca Di Monte. Tra le altre esponenti di spicco, poi, l’arbitro Maria Marotta,  l’internazionale del futsal  Chiara Perona  nel beach soccer di Fiammetta Susanna.
Alfredo Trentalange a riguardo ha affermato:
La strada fino all’esordio in Serie A di Maria Sole Ferrieri Caputi, primo arbitro donna, è stata un percorso lungo e in ritardo rispetto all’estero, ma ora siamo in fase di recupero. In passato sono state messe barriere culturali e non solo, non abbiamo sempre permesso alle donne di giocarsela alla pari, a partire da barriere fisiche e atletiche. Ma per fare cose diverse bisogna prima muoversi in maniera diversa. Tra le iniziative future ci sarà quella di far conoscere anche chi c’è dietro l’arbitro, dandogli una visibilità maggiore. Può essere una strategia vincente“.
A regalare qualche battuta anche Katia Senesi che ha chiosato:
Siamo in ritardo rispetto ad altre federazioni e dobbiamo recuperare terreno.  La buona notizia è che in Serie A ai giocatori non interessa il genere ma la competenza dell’arbitro, ovvero solo se sia bravo o no“.

 

 

 

Presentata la nuova partnership tra Juventus e Pink Bari

«Abbiamo deciso di aprire il nostro club a tutto quel mondo del calcio femminile del Sud che purtroppo non ha le opportunità che ci sono in altre zone per dare la possibilità alle ragazze non solo di fare calcio ma di farlo in un contesto organizzato come quello della Juve. Abbiamo il piacere di avere un avamposto della nostra attività giovanile al Sud, dando la possibilità alle ragazze della Pink Bari di avere una proposta calcistica di livello. Attraverso Juventus potranno crescere con una metodologia che a noi ha dato buoni risultati, in quella zona ci sono oggettivamente delle difficoltà per le bambine che si avvicinano a questo sport».

Con queste parole Stefano Braghin, Women’s Teams Director, è intervenuto in occasione della presentazione della nuova partnership tra la Juventus e la Pink Bari. Una partnership nata con lo scopo di fondere l’eredità storica della Pink Bari con gli obiettivi, sempre all’avanguardia, del metodo Juventus che intende trasmettere valori che vanno oltre il campo da gioco.

Il metodo comprende sia l’insegnamento e lo sviluppo delle abilità calcistiche sia la formazione educativa, portando così le bambine a diventare delle giovani ragazze, partendo dall’introduzione al gioco fino alla maturità, non solo fisica. A partire dall’aspetto ricreativo e creativo del gioco del calcio, le giocatrici sono coinvolte in attività studiate allo scopo di favorire il loro sviluppo a tutto tondo. Le attività sono basate sul rispetto del benessere fisico e mentale delle giovani per poterle rendere, appunto, indipendenti.

Il futuro del calcio femminile al Sud è rappresentato dalle giovani generazioni di calciatrici che verranno formate ed è proprio per questo motivo che la partnership con il nostro Club assume un peso e un valore davvero importanti.

«Si è parlato molto della crescita del calcio femminile – ha proseguito Braghin – di professionismo che è stato raggiunto tra molte luci e alcune ombre di sostenibilità. Il professionismo porta molti diritti, consente alle calciatrici finalmente di essere riconosciute nella loro professione. Siamo l’unico sport in Italia professionistico, ma il carico per le società è notevole da un punto di vista dei costi. Bisognerà lavorare molto bene perché il movimento diventi appetibile e attiri investitori. Si parla anche di Nazionale e Champions League. Juventus e Roma in questo momento stanno avendo buoni risultati, ma non dobbiamo dimenticare che tutto questo parte dal reclutamento».

E poi ancora, per concludere: «Siamo un Paese giovane, bisogna fare in modo che le bambine giochino a calcio in un contesto serio come quello di Bari e con delle metodologie provate come quelle della Juve. I numeri devono crescere, sempre più bambine devono avere la possibilità di giocare. Allora potremo magari competere con quelle Nazionali che oggi hanno dieci, dodici, quindici volte più tesserate di noi. Non tutte devono diventare calciatrici della Nazionale, sappiamo come il calcio possa essere veicolo di riscatto sociale. Non saranno tutte calciatrici, ma sportive che potranno crescere in un ambiente educativo sano e di valori. Vogliamo dare un contributo sociale importante in un momento in cui certi messaggi sono fondamentali per la crescita sportiva del nostro Paese e non è giusto che metà Paese non abbia questa opportunità. Potrà sembrare una goccia nell’oceano, ma io sono convinto che ogni piccolo gesto contribuisca a rendere migliore il nostro mondo. Unire competenze e storia della Pink Bari con metodologia e organizzazione della Juventus Women ci è sembrato un modo affinché anche altri possano seguire questo esempio. Così che le bambine del Sud non debbano guardare le partite in televisione o misurarsi coi maschietti, ma giocare i loro campionati seguendo sogni e passione».

La partnership, dunque, vuole essere un modello delle contaminazioni attive tra competenze ed esperienze sempre più convergenti per giungere ad una fusione delle rispettive esperienze e dar vita ad un ecosistema di soluzioni integrate e interconnesse allo scopo di guidare lo sviluppo di nuove generazioni di calciatrici.

In rappresentanza di Juventus, sul posto, hanno presenziato Carola Coppo (Head of Women Academy) e Stefan Busso (Technical Coordinator).

Gioia Masia is back: “Non era mia intenzione giocare, mi sono fatta prestare un paio di scarpini…”

Poco più di un anno fa Gioia Masia, ex campionessa con trascorsi in Serie A con Torres, Lazio, Roma e Napoli tra le altre, aveva detto basta con il calcio giocato. L’ex difensore della Nazionale, invece, la scorsa domenica ha indossato nuovamente le scarpe con i tacchetti per dare una mano al suo Formello, Eccellenza laziale, vista l’indisponibilità di diverse giocatrici causa infortunio che hanno portato la stessa Masia a prendere la decisione di calpestare nuovamente l’erbetta. Questo il post social della classe ’77 nata a Sassari in campo per 45 minuti nonostante la mancanza di preparazione e i pochi allenamenti nelle gambe.

“Non era mia intenzione giocare, non lo faccio più da un anno da quando ho preso la decisione di smettere. Ma oggi la mia squadra era in difficoltà, più mentale che fisica. È una squadra nuova, che ha voluto intraprendere questa avventura, e il loro entusiasmo è contagioso. Mi sono fatta prestare un paio di scarpini da Valeria e un paio di parastinchi da Daniela e ho provato ad aiutarle. Non è servito perché abbiamo comunque perso 2-1 , però quando giochi col cuore non perdi mai e continuo a pensare che solo il calcio me lo fa battere così forte. Ora l’unica cosa che non mi fa male sono le sopracciglia. Diciamo che questi 45 minuti a 45 anni non me li meritavo”.

Riepilogo turno 1 di Women’s EURO Under 17 2022/23

Le qualificazioni per i Campionati Europei femminili UEFA Under 17 2022/23 sono iniziate col turno 1 che ha deciso promozioni e retrocessioni tra Lega A e B per il turno 2.

La Lega A è composta da 28 squadre, comprese le sette promosse dalla Lega B al termine del turno 2 dell’edizione 2021/22. Le squadre si sono sfidate in sette gironi; da questi mini-tornei a sede unica, le quarte sono state retrocesse in Lega B per il turno 2 del 2022/23, mentre le altre posizioni determinano le fasce per la Lega A di quel turno. Anche l’Estonia partecipa a entrambi i turni sebbene il suo posto alla fase finale sia assicurato in quanto nazione ospitante.

Le squadre della Lega B (comprese quelle retrocesse dalla Lega A nel turno 2 del 2021/22) si sono sfidate in sei gironi per la promozione in Lega A. Le sei vincitrici dei gironi e la seconda con il bilancio migliore contro le prime e terze del proprio girone (il Kosovo) sono state promosse.

Il turno 2 della Lega A della prossima primavera (sorteggio il 7 dicembre) deciderà le sette squadre che si uniranno all’Estonia nelle Finals del 2023 in programma dal 14 al 26 maggio. Promozione e retrocessione saranno valide per il turno 1 del 2023/24.

Promozioni e retrocessioni
Promosse dalla Lega B alla A (vincitrici gironi Lega B e migliore seconda): Bielorussia, Croazia, Kosovo*, Macedonia del Nord, Romania, Slovacchia, Galles
*Migliore seconda
Retrocesse dalla Lega A alla B (quarte dei gironi Lega A): Bosnia-Erzegovina, Grecia, Islanda, Irlanda del Nord, Scozia, Turchia, Ucraina

Gironi turno 1 – LEGA A

Gruppo A1
In Lega A per il turno 2: Cechia, Norvegia, Ungheria*
In Lega B: Bosnia ed Erzegovina

Gruppo A2
In Lega A per il turno 2: Spagna*, Polonia, Belgio
In Lega B: Grecia

Gruppo A3
In Lega A per il turno 2: Repubblica d’Irlanda, Finlandia, Austria
In Lega B: Irlanda del Nord*

Gruppo A4
In Lega A per il turno 2: Svizzera, Francia, Italia*
In Lega B: Islanda

Gruppo A5
In Lega A per il turno 2: Germania (detentori), Slovenia*, Serbia
In Lega B: Turchia

Gruppo A6
In Lega A per il turno 2: Inghilterra, Danimarca, Estonia* (nazione ospitante fase finale)
In Lega B: Ucraina

Gruppo A7 (completo)
In Lega A per il turno 2: Paesi Bassi, Portogallo*, Svezia
In Lega B: Scozia

Gironi turno 1 – LEGA B
Gruppo B1
Promossa in Lega A per il Turno 2: Bielorussia
Resta in Lega B: Lussemburgo*, Armenia, Georgia

Gruppo B2
Promossa in Lega A per il turno 2: Macedonia del Nord, Kosovo (migliore seconda)
Restano in Lega B: Albania*, Moldavia

Gruppo B3
Promossa in Lega A per il turno 2: Croazia
Restano in Lega B: Isole Faroe, Bulgaria*

Gruppo B4
Promossa in Lega A per il turno 2: Slovacchia
Resta in Lega B: Lettonia*, Azerbaigian

Gruppo B5
Promossa in Lega A per il turno 2: Galles
Resta in Lega B: Israele*, Montenegro

Gruppo B6
Promossa in Lega A per il turno 2: Romania*
Resta in Lega B: Kazakistan, Lituania

*Nazione ospitante del girone

  • La Germania ha vinto il suo ottavo titolo (record) in Bosnia-Erzegovina a maggio. Le altre ex vincitrici sono la Spagna con quattro (seconda nel 2021/22) e la Polonia (2012/13).
  • Belgio, Bosnia-Erzegovina, Estonia, Irlanda del Nord, Scozia, Svizzera e Turchia sono state promosse dal turno 2 della Lega B 2021/22
  • Bielorussia, Croazia, Kosovo, Montenegro, Romania e Slovacchia sono state retrocesse dal turno 2 della Lega A 2021/22
  • La vittoria contro la Georgia è stata la prima nel torneo per l’Armenia.

Serie A: la Roma allunga in classifica, +4 sulla seconda dopo 9 giornate di campionato

Credit: Andrea Amato

Nel nono turno di campionato di Serie A, con 14 reti realizzate, la Roma di mister Spugna allunga sulle inseguitrici. Complice il pari della Fiorentina, infatti,  le giallorosse vedono il loro vantaggio sulla seconda passare ora a 4 punti. Al termine del girone d’andata della “prima fase” le giallorosse, dopo il 2-0 sulla Sampdoria di ieri, comandano la classifica con 24 punti con la Juventus, vittoriosa in extremis a Parma, in seconda piazza a 20 lunghezze. Le bianconere superano la Fiorentina, fermata sullo 0-0 con l’Inter, terza a 19 e staccano le nerazzurre quarte a quota 18. Perde sempre più contatto dalla zona calda, invece, il Milan di Maurizio Ganz, inchiodato sul 3-3 dal Como, quinto con 13 punti.
Non muovono la classifica la sesta e la settima forza del torneo: la Sampdoria resta ferma a 10 ed il Pomigliano, battuto di misura dal Sassuolo, a 7.
Le neroverdi agganciano a 6 punti il Como lasciando all’ultimo posto il Parma a quota 4.

La classifica
Roma 24, Juventus 20, Fiorentina 19, Inter 18, Milan 13, Sampdoria 10, Pomigliano 7, Como e Sassuolo 6, Parma 4.

I RISULTATI DEL NONO TURNO  

Fiorentina-Inter 0-0

Milan-Como Women 3-3

 Sassuolo-Pomigliano 2-1

Parma-Juventus 1-2

Roma-Sampdoria 2-0

 

IL DECIMO TURNO

Fiorentina-Milan

Juventus-Como Women

Parma-Inter

Roma-Pomigliano

Sampdoria-Sassuolo

Fiorentina: spettacolo a reti bianche con l’Inter

Credit: Paolo Pizzini

È un match pirotecnico ma senza goal quello del Torrini tra Fiorentina e Inter. Le squadre si dividono il bottino con uno 0-0 sostanzialmente giusto.

La partenza è subito in salita per la Fiorentina che perde Huchet dopo una ventina di minuti. La francese ferma una ripartenza ma il colpo che subisce la costringe a lasciare il posto a Johannsdottir.
Per quasi tutto il primo tempo vince la tattica sullo spettacolo, poi il match si accende improvvisamente. Al 37’ Monnecchi ha la chance per portare avanti le padrone di casa ma mette alto il tapin sul tiro di Mijatovic.

L’Inter allora cambia marcia e al 40’ ha un’occasione incredibile. Corner dalla sinistra, Polli stacca e colpisce la traversa, sulla ribattuta tocca nuovamente a porta sguarnita ma Parisi salva sulla linea. Brividi che si moltiplicano tre minuti dopo quando Karchouni trova ancora una volta il legno ad opporsi. Finale in sofferenza, ma la difesa gigliata regge e va a riposo sullo 0-0.
Dagli spogliatoi esce una Viola brillante e dopo un paio di tentativi al 68’ ha una tripla clamorosa occasione. Boquete va a cercare Johannsdottir che colpisce la traversa di testa, la palla torna indietro a Mijatovic che spara decisa ma Durante si oppone, è nuovamente l’islandese ad avere l’occasione ma il suo tiro va alto.
La difesa interista regge l’urto e le ospiti provano allora a costruire e avrebbero una chance a cinque minuti dal termine ma Schroffenegger in uno contro uno con Njoya sbarra la strada.

Quattro minuti di recupero, poi triplice fischio: un pareggio giusto che sancisce l’equilibrio visto in campo.
La testa adesso va a sabato prossimo, quando sempre a Sesto le Viola riceveranno il Milan.

TABELLINO

ACF FIORENTINA: Schroffenegger, Tortelli (C), Breitner, Erzen, Jackmon, Parisi, Huchet (18’Johannsdottir), Boquete, Monnecchi (67’ Cafferata), Longo, Mijatovic.
A disposizione: Sabatino, Kajan, Corazzi, Severini, Giacobbo, Vitale, Russo.
All.Patrizia Panico

INTER: Durante, Sonstevold, Van der Grat, Karchouni (75’ Csiszar), Marinelli (58’ Njoya), Polli, Bonetti (87’ Pandini) , Robustellini, Alborghetti, Simonetti (75’ Dragoni), Mihashi.
A disposizione: Santi, Merlo, Foerdos, Kristjansdottir, Belli.
All.Rita Guarino

Ammonite: Huchet (F), Simonetti (I), Robustellini (I), Alborghetti (I).
Risultato finale 0-0

Milan-Como Women, Rizzon trova il 3-3 al 93′

Photo Credit: Fabrizio Cusa - Como Women
Sono passate tre settimane dall’ultima gara di Serie A del Como Women (Como-Sassuolo 2-2), di mezzo c’è stata la lunga sosta delle nazionali. Con la vittoria del Sassuolo sul Pomigliano nella partita delle 12.30, le neroverdi superano le lariane e si portano a quota 6 punti, con la squadra di de la Fuente ferma a 5. L’allenatore argentino in cerca di punti si presenta al Centro Sportivo Vismara con il solito 4-3-3, con il tridente Beccari, Kubassova e Pavan. 
Il Milan di Ganz si schiera, invece, con il classico 3-4-3 lanciando in avanti Thomas con Piemonte e Asslani.
PRIMO TEMPO – Inizia meglio la partita il Como, che si procura la prima occasione della partita al terzo minuto con Kubassova che però, servita in area tutta sola davanti a Giuliani controlla male e consente al portiere del Milan di recuperare il pallone in uscita bassa. 
La squadra di Ganz si schiera in campo molto alta, lasciando spazi in contropiede che le lariane provano a sfruttare in qualche occasione, ma senza trovare la precisione giusta per arrivare a concludere in porta.
Al decimo minuto, però, si porta in vantaggio il Milan al primo tiro in porta, con Thomas che sfrutta un batti e ribatti in area di rigore del Como, recupera palla e calcia all’angolino battendo Korenciova e portando le rossonere sul più uno. Nonostante il vantaggio il Millan non concede centimetri di campo al Como ed effettua un pressing molto alto e aggressivo. Al 21’ arriva il raddoppio rossonero, con un lancio lungo per la velocissima Thomas che fa 40 metri palla al piede e batte Korencviova per la seconda volta. Ancora le rossonere ad insistere alla mezz’ora, con un calcio di punizione dal limite calciato fortissimo da Tucceri, che si stampa sul palo.
Dopo aver rischiato di subire il 3-0 il Como non demorde e al 40’ in contropiede accorcia le distanze: Pavan velocissima sulla fascia arriva sul fondo e la mette in mezzo per il sinistro di Karlernas, che colpisce la traversa interna e varca la linea, portando il risultato sul 2-1. Importante psicologicamente il gol che porta le squadre a riposo ad una solo lunghezza di distanza.
LA RIPRESA – Rientrano in campo dall’intervallo le stesse 22 che avevano terminato il primo tempo. Il Milan ricomincia la seconda frazione come aveva iniziato la partita, con un pressing molto alto che non fa ragionare le comasche e non permette la costruzione dal basso. Proprio grazie alla pressione alta la rossonere guadagnano un corner al 54’, battuto bene da Mascarello per il colpo di testa di Fusetti, che riesce ad anticipare di testa sul primo palo e a segnare il terzo gol rossonero. Il Milan ha anche l’occasione per andare sul 4-1, con un calcio di rigore al 70’ che però Tucceri spedisce fuori. Due minuti più tardi il Como punisce l’errore rossonero e riaccorcia le distanze: calcio da fermo battuto da Pastrenge sul secondo palo per la sponda di Lipman, che trova Beccari che di testa anticipa tutti e segna il gol del 3-2. Il Como corre sulle ali dell’entusiasmo e all’ultimo minuto si guadagna un calcio di rigore con Hilaj, che è coraggiosa a colpire di testa un pallone vagante in area e viene travolta da un difensore del Milan. Dal dischetto va il capitano Giulia Rizzon, che si fa parare la prima conclusione da Giuliani, ma segna sulla ribattuta. Termina così 3-3 una partita piena di gol ed emozioni da una parte e dall’altra. Un punto importante per il Como Women, che riacciuffa il Sassuolo a 6 punti in classifica.
MILAN (3-4-3): Giuliani; Arnadottir, Fusetti, Mesjasz; Bergamaschi, Mascarello (76’ Vigilucci), Adami (70’ Dubcova K.), Tucceri; Thomas, Piemonte Asslani. A disp. Andersen, Carage, Soffia, Fedele, Dubcova M., Babb, Guagni. All. Ganz
COMO WOMEN (4-3-3): Korenciova; Cecotti, Rizzon, Lipman, Borini (85’ Carravetta); Karlernas, Hilaj, Picchi (80’ Rigaglia); Beccari, Kubassova (62’ Di Luzio), Pavan (62’ Pastrenge). A disp. Beretta, Cavicchia, Beil, Liva, Bianchi,. All. de la Fuente.
ARBITRO: Eugenio Scarpa
RETI: 9’ Thomas, 22’ Thomas, 40’ Karlernas, 54’ Fusetti, 76’ Beccari, 93’ Rizzon.
AMMONIZIONI: 18’ Karlernas, 30’ Mascarello, 39’ Tucceri, 50’ Cecotti, 86’ Beccari 

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