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Michelle Valtolina, Spezia Calcio Femminile: un’iniezione di entusiasmo e abnegazione per far volare le aquilotte

Photo Credit: Hajar Maarouf
Questo inizio di stagione per lo Spezia Calcio Femminile è stato decisamente altalenante, tra prestazioni di assoluto livello e sconfitte nette che, nonostante la delusione momentanea, rappresentano per le bianconere alcune importanti occasioni per crescere e migliorare. Occhio, però, a commettere l’ingenuo errore di considerare non all’altezza questa prima parte di campionato, non riconoscendo il giusto merito ad una squadra diversa rispetto allo scorso anno che sta man mano trovando la giusta quadra.
Piuttosto, anziché aggrapparsi ai soli punti in classifica e ai meri risultati finali, sarebbe giusto soffermarsi sul percorso, individuale e collettivo, che ciascuna di queste calciatrici sta percorrendo sotto l’attenta supervisione di mister Maurizio Ferrarese. In particolare, la giovane e interessante Michelle Valtolina, attaccante classe 2002 arrivata quest’estate allo Spezia, si sta facendo sempre più spazio nelle gerarchie della squadra a suon di goal, 3 messi a segno finora contro Lucchese, Pinerolo e Azalee Solbiatese, e prestazioni decisamente positive.
La nostra redazione ha avuto il piacere e il privilegio di intervistarla, conoscendo così una ragazza tanto capace di raggiungere importanti obbiettivi, professionali e no, quanto disposta al sacrificio e al duro lavoro. Un altro grande esempio, insomma, di come la passione per questo sport sia più forte dei tanti ostacoli che costellano, insieme alle soddisfazioni, la carriera e la vita di una calciatrice. Un esempio che, specialmente in un momento storico in cui il calcio femminile sta crescendo e sviluppandosi sempre di più, non può che far bene al movimento stesso, ispirando e spingendo tante nuove leve a inseguire il proprio sogno, consapevoli di dover lavorare sodo per poterlo realizzare passo dopo passo.

Iniziamo con la classica domanda di rito: come e quando hai scoperto la tua passione per il calcio?

Da piccolina mi divertivo giocando a calcio nel parchetto del mio paese insieme agli amici, mentre quando tornavo a casa giocavo alla play con mio padre. Un giorno, come ogni anno, i miei genitori mi chiesero che sport volessi praticare e io risposi: “Voglio giocare a calcio“.

Dove hai iniziato e qual è stata l’opinione iniziale della tua famiglia riguardo questa scelta?

Probabilmente non si aspettavano quella risposta ma non esitarono ad assecondarmi e a supportarmi. Iniziai a giocare a 10 anni in una squadra maschile, nel Bm Sporting e, pur essendo l’unica bambina del gruppo, non ne facevo un problema.

Dovendo individuare tre momenti chiave della tua carriera calcistica finora, quali sceglieresti?

Il primo momento chiave in assoluto è stata probabilmente la scelta di andare a giocare in una squadra femminile in quanto, a differenza del primo anno, mi sono sentita veramente parte della squadra. Un altro momento chiave è stato quando mi hanno proposto di andare a giocare nel Mozzanica, una società a cui devo molto e in cui ho trascorso 5 anni fondamentali che mi hanno permesso di crescere calcisticamente. Infine, credo che un’altra scelta importante sia stata quella di andare così lontano da casa per affrontare una nuova avventura nel campionato di serie C. Iniziare a giocare in un’altra regione mi ha fatto maturare molto anche fuori dal campo e devo dire che è bello conoscere nuove persone, nuovi posti ed affrontare squadre diverse dal solito.

Cosa ti ha spinto ad abbracciare il progetto sportivo dello Spezia Calcio Femminile?

Ho scelto lo Spezia perché ero consapevole dell’importanza e della serietà della societàSicuramente ho trovato uno staff di valore, a partire dal mister. Sapere di essere allenata da qualcuno che ha giocato in una squadra di serie A, inoltre, dà a tutte noi uno stimolo maggiore. Sapevo che avremmo vissuto tutte insieme in un residence e anche questo mi ha aiutata nella scelta perché secondo me ciò è fondamentale per creare un bel gruppo.

Come giudichi questo inizio di stagione e a cosa potete realisticamente puntare quest’anno?

L’inizio di stagione non è stato semplice ma già sapevamo che ci sarebbero state delle difficoltà come per tutte le squadre, considerato il buon livello del nostro campionato. Non so quale sia il massimo a cui possiamo ambire ma sicuramente cercheremo di arrivare più in alto possibile e sono sicura che ognuna di noi darà il massimo per farcela. Ora stiamo “seminando” e, senza alcun dubbio, a fine stagione raccoglieremo i “frutti”.

Hai già dato ampia dimostrazione del tuo fiuto del goal. Quali sono gli aspetti su cui lavori di più in allenamento e quali sono i tuoi punti di forza?

In allenamento lavoriamo molto sulla costruzione del gioco e sui movimenti che dobbiamo svolgere. Credo che uno dei miei punti di forza sia la fisicità, anche se devo imparare a sfruttarla al meglio, e probabilmente anche la voglia di arrivare sempre per prima su ogni pallone.

E se dovessi invece rivelarmi un tuo punto debole?

Uno dei miei punti deboli credo sia invece il controllo della palla.

Cosa stai facendo per migliorare sotto questo aspetto e quanto ti aspetti di crescere, calcisticamente e non solo, nei prossimi anni?

A breve inizierò ad andare prima al campo con il mister per svolgere esercizi mirati, cercando così di migliorare quegli aspetti che non padroneggio ancora appieno. Sicuramente ho ancora molto da imparare e credo sia un aspetto importante per poter far sempre meglio, dando un contributo maggiore alla squadra e, soprattutto, favorendo la mia crescita personale.

Com’è il rapporto con le tue compagne di squadra e come ti trovi nel sistema di gioco proposto dal tuo mister?

Con le compagne mi trovo bene e trovo che il nostro sia un bel gruppo. Vivere insieme è un aspetto importante per rafforzare di giorno in giorno il legame e l’intesa che ci permette di far bene in settimana e, in particolare modo, la domenica. Il mister propone diversi sistemi di gioco e credo sia positivo riuscire a variare a seconda delle partite e delle necessità.

Cosa manca ancora, secondo te, a questo Spezia per il salto di qualità e il passaggio in Serie B?

Essendo un gruppo nuovo, composto da 20 giocatrici “nuove” su 24, è probabilmente normale che manchi ancora quel qualcosa per passare allo step successivo. Tuttavia, ciò non dev’essere un alibi. Secondo me, la nostra squadra ha grandi qualità e la società non ci fa mancare nulla, dunque abbiamo a disposizione tutti gli strumenti per affrontare al meglio il campionato.

Cosa consiglieresti ad una giovane ragazzina che sogna di intraprendere questo percorso sportivo e professionale?

Alle bambine che vogliono intraprendere questo percorso direi di crederci fino in fondo e, soprattutto, di volerlo veramente. Per poter giocare anche solo in serie C, infatti, sto imparando solo ora, purtroppo, che bisogna essere disposti a grosse rinunce e a scelte  importanti; tuttavia, resto sempre dell’idea che i sacrifici prima o poi verranno ripagati.

Dulcis in fundo, due domande inusuali. Qualora dovessi metterti nei panni di un giornalista calcistico che scrive di calcio femminile, su quali aspetti ti soffermeresti di più per promuovere ulteriormente questo movimento e aumentare l’interesse del pubblico? Saresti più propensa per la cronaca delle partite, per la storia delle singole atlete o per altro?

Probabilmente mi soffermerei maggiormente sulla storia delle singole giocatrici, perché credo che ognuna di noi abbia un vissuto da raccontare che potrebbe magari essere d’aiuto ad una piccola calciatrice in erba che vuole intraprendere questo percorso.

Come giudichi l’operato della maggior parte del giornalismo calcistico femminile italiano finora? Secondo te, sta facendo un buon lavoro o è ancora lontano dal riuscire a raccontare al meglio il calcio femminile in Italia?

Secondo me stanno svolgendo un buon lavoro e, ovviamente, parlare di calcio femminile favorisce lo sviluppo di un movimento che sta già crescendo molto. Sono inoltre sicura che ci sia ancora tanto da raccontare, tuttavia credo che si sia imboccata la strada giusta e  che ci siano i giusti mezzi per poter ampliare e poter far parlare ancor di più di questo mondo.

Lecce Women: contro il Chieti arriva la seconda sconfitta stagionale

Photo credit: Facebook-Lecce Women

Allo Stadio Guido Angelini di Chieti scendono in campo Chieti Femminile e Lecce Women per la gara valevole la decima giornata di serie C. A conquistare i tre punti in palio è la squadra ospite che si impone sulle salentine con un 4 a 3. Le abruzzesi continuano a confermarsi un’autentica macchina da gol, spietata in fase realizzativa. Le salentine dal canto loro si confermano una squadra affamata, che non molla mai e affronta l’avversario a viso aperto.

Il racconto della partita:

Chieti subito in vantaggio dopo quattro minuti di gioco, lancio di Di Camillo che trova Stivaletta, la stessa Stivaletta mette una palla al centro e trova il colpo vincente di Gissi. Doccia fredda dopo pochissimi minuti per le ragazze di mister Indino. Al 23′ arriva la reazione ed il pareggio del Lecce. Calcio di punizione battuto perfettamente da Silva su cui non può intervenire il portiere Falcocchia. Il primo tempo termina in parità con le salentine che reagiscono all’iniziale gol di svantaggio. Inizia la ripresa ed il Lecce passa nuovamente in svantaggio dopo pochi minuti. Cross di Martella per Stivaletta che lascia partire un gran tiro da posizione molto defilata, palla che si infila all’incrocio del pali. Vantaggio abruzzese e Lecce che deve nuovamente rincorrere. Alla mezz’ora di gioco del secondo tempo arriva il tris delle neroverdi. Palla al centro di Vizzarri per Gissi che con un’acrobazia si gira ed infila il pallone alle spalle del portiere. Tris abruzzese. Passano circa sessanta secondi e il Chieti realizza il poker. Sempre Vizzarri si rende pericolosa, il suo tiro cross mette in difficoltà l’estremo difensore giallorosso che non trattiene, palla in rete. Le salentine non mollano e riaprono l’incontro sullo scadere. Al 46′ del secondo tempo Jaszczyszyn si mette in proprio e con un gran tiro dalla distanza realizza il gol del 4 a 2. Al 47′ contropiede del Lecce, Marsano viene servita perfettamente e non sbaglia, glaciale. Realizza il terzo gol per le pugliesi. Non c’è più tempo ed arriva il triplice fischio del direttore di gara. Arriva la seconda sconfitta in campionato per le ragazze di Vera Indino che nonostante le numerose assenza affronta un’avversario ostico come il Chieti a viso aperto riuscendo quasi nell’impresa di portare a casa un preziosissimo punto. Nonostante la sconfitta l’atteggiamento della squadra salentina è sicuramente positivo, dando prova di un grande carattere e di un gruppo compatto. Con questa sconfitta il Chieti agguanta a parità di punti, 24, il Lecce. Adesso le salentine occupano il quarto posto proprio sotto le abruzzesi. Il primo posto ora è lontano sei lunghezze.

Risultato finale

Chieti Femminile 4 – Lecce Women 3

4′ pt – 33′ st Gissi (Chieti)

6′ st Stivaletta (Chieti)

35′ st Vizzarri (Chieti)

23′ pt Silva (Lecce)

46′ st Jazczyszyn (Lecce)

49′ st Marsano (Lecce)

 

Pescara: tris al Falconara, gioia del gol anche per l’estremo difensore Sestari

Nel sesto turno di campionato di Serie A di calcio a 5 il Pescara ha fatto suo il big match contro le campioni d’Italia del Falconara, team che non perdeva da un anno nel massimo torneo del futsal in rosa. Termina 3-0 per le abruzzesi che fanno loro la sfida che negli ultimi anni ha deciso la corsa per lo scudetto.
La partita vede in avvio per il Falconara la conclusione di Taty subito che sfiora il montante con Sestari decisiva sulla punizione di Ferrara  poco dopo. Al 9′  il primo legno del Falconara con Praticò con Sestari brava a chiudere poi su Rozo.
Il Pescara non sta a guardare e con Verzulli e Coppari chiamano in causa Dibiase prima di passare ad un minuto dall’intervallo con Soldevilla.
Nella ripresa due legni per il Falconara con Dal’maz e Ferrara con le abruzzesi pericolose, invece, con Belli e Soldevilla. prima di trovare il raddoppio in contropiede con Boutimah. Il Falconara mette in campo il quinto di movimento ma Sestari chiude bene su Dal’maz e a 3’38” dal termine firma il 3-0 a porta vuota.
TABELLINO
PESCARA FEMMINILE-CITTÀ DI FALCONARA 3-0 (1-0 p.t.)
PESCARA FEMMINILE: Sestari, Jessika, Borges, Ortega, Boutimah, Soldevilla, Coppari, Belli, Elpidio, Verzulli, Guidotti, Ricottini. All. Morgado
CITTÀ DI FALCONARA: Dibiase, Taty, Pereira, Ferrara, Dal’Maz, Zepponi, Praticò, Rozo, Sabbatini, Costanzo, Taina, Polloni. All. Neri
MARCATRICI: 18’45” p.t. Soldevilla (P), 14’57” s.t. Boutimah (P), 16’22” Sestari (P)
AMMONITE: Pereira (F)
ARBITRI: Paolo De Lorenzo (Brindisi), Nicola Acquafredda (Molfetta) CRONO: Fabio Maria Malandra (Avezzano)

Maria Marotta: ieri il direttore di gara cilentano in campo per la Partita della Pace

Tour de force per il direttore di gara cilentano Maria Marotta. Il fischietto della Sezione Aia di Sapri, infatti, ha diretto la “Partita per la Pace”, disputata nel pomeriggio di ieri con diretta su Rai 2 alle ore 18:00 all’ Olimpico di Roma. Nella partita capitolina presenti tanti ex calciatori che hanno calcato i campi italiani ed europei uniti dalla voglia di lanceranno un messaggio di pace. L’evento è stato organizzato da Papa Francesco e puntava a diffondere un segnale di distensione grazie allo sport.

Le ultime direzioni “importanti” di Maria Marotta

Maria Marotta lo scorso venerdì, alle ore 19:00, era scesa in campo per un’ amichevole Internazionale presso lo stadio Wefox Arena di Schaffhausen per il match tra le padrone di casa della Svizzera e la Danimarca. Il 5 novembre, invece, al Tardini di Parma, in diretta su La7, per il direttore di gara originario di San Giovanni a Piro ha arbitrato la Supercoppa Italiana Femminile che ha visto ai rigori la Roma di mister Spugna vincere sulla Juve di coach Montemurro. Nel mese di ottobre, infine, per le gara a carattere internazionale presenza per la cilentana nella Coppa Libertadores, massima competizione di calcio femminile per club organizzata dalla CONMEBOL in Ecuador. Il direttore di gara era stata designata, nei mesi scorsi, per arbitrare la manifestazione sudamericana che disputata nel mese di ottobre. L’arbitro classe ’84 nei giorni passati è scesa in campo come IV ufficiale di gara per il sentito match del gruppo B tra le uruguagie del Defensor Sporting e le argentine del Boca Junior vincenti dopo una gara combattuta ai rigori. La Marotta poi ha diretto la sfida valida, sempre per il gruppo B, tra il Defensor Sporting e le brasiliane del Ferroviaria e la semifinale della Coppa Libertadores femminile tra Deportivo Cali (Colombia) e Boca Junior (Argentina).

Arianna Marengoni, San Marino: “L’adrenalina del momento mi ha spinto a provare qualcosa di diverso”

Credit Photo: San Marino Academy

L’Accademia sammarinese (così il nome italianizzato della squadra) ha portato a casa il risultato di 1 a 0 nell’ultima partita con l’Apulia Trani. Autrice del goal la numero 43 Arianna Marengoni, che allarga la lista personale con la seconda rete stagionale. Il suo commento a tal proposito: “Sono molto contenta, in questa partita abbiamo costruito molto. C’è mancato il goal in molte occasioni, quindi sono contenta che alla fine siamo riuscite a portare a casa il risultato che speravamo di ottenere”. E per quanto riguarda l’atteggiamento in campo che le ha permesso di centrare la porta avversaria con la freddezza necessaria davanti al portiere, dice: “è stata un po’ l’adrenalina del momento e la circostanza che mi ha spinto a provare qualcosa di diverso“.

La squadra sarà in pausa questa settimana e non giocherà la consueta partita della domenica: “Questa pausa ci servirà a lavorare, a fare ancora meglio e per prepararci alla prossima partita di campionato per cui siamo senz’altro molto cariche per riconfermarci“.

A Katia Senesi la prima edizione del premio Maurizio Mattei

Credit: Aia

Nei giorni scorsi la sezione AIA di Macerata ha dedicato una giornata alla memoria di Maurizio Mattei, associato con una carriera da arbitro e dirigente venuto a mancare nel febbraio del 2021.
Presenti tanti arbitri e addetti ai lavori come, tra gli altri, il Vice Presidente Nazionale Duccio Baglioni oltre a dei componenti del Comitato Nazionale come Carlo Pacifici e Katia Senesi, dal 2021 prima donna della storia a diventare un componente del Comitato Nazionale AIA.
Una serata molto toccante è culminata con la consegna del premio intitolato, nella sua prima edizione, allo stesso Maurizio Mattei e conferito alla stessa Katia Senesi, associata maceratese e componente del Comitato Nazionale dell’AIA.
La stessa Senesi, nominata ad ottobre membro della UEFA Referee Convention Panel, ha commentato alla consegna:
Questa è stata la serata perfetta, perché qua in mezzo ci sono quasi tutte le persone con cui sono cresciuta e intrapreso i primi passi il mio percorso di formazione arbitrale; sono sicura che Maurizio ci abbia dato molto, ma tante cose le abbiamo comprese solo strada facendo”.

La Senesi è stata arbitro dal 1994 della Sezione di Macerata e tra il 1999 e il 2004 ha fatto parte della Commissione Arbitrale Interregionale dirigendo una finale scudetto interregionale, una finale Supercoppa di Calcio Femminile Torres-Lazio, uan finale del Torneo Internazionale U20 Inter-Roma.
Tra il 2004 e il 2009, poi, è stata nominata Assistente Arbitrale Serie C con una finale Playoff a Sassuolo. Tra il 2002 e il 2008, inoltre, per la Senesi la nomina ad Assistente Arbitro Internazionale (FIFA e UEFA) per il Calcio Femminile: con una finale Coppa Campioni Femminile UEFA nel 2005 a Stoccolma ed un Campionato EUROPEO nel 2006 in Svizzera. Tra il 2010 e il 2013, infine, è stata un Componente del “Settore Tecnico Arbitrale”, e successivamente è stata inserita nella Commissione Arbitri Nazionale C.A.I. e di Designatore Arbitri in serie A e B di Calcio Femminile con altri svariati ruoli nella Commissione C.A.I.

Monica Caprini, team Manager della Lazio Women: “Chiunque indossa questa maglia gioca per vincere”

Monica Caprini, Team Manager e Direttore Sportivo della Lazio Women, è intervenuta ai microfoni di Lazio Style Radio:

“Questa squadra è stata ricostruita questa estate, ringrazio per questo il Presidente Claudio Lotito e i Direttori Generali Enrico Lotito e Angelo Fabiani i quali ci hanno dato spinta in più. Siamo molto felici, ci alleniamo sulle ali dell’entusiasmo, scendiamo sempre in campo per dare il massimo.

Questa rosa è composta da 27 elementi, non ci sono titolari, le ragazze che subentrano fanno spesso la differenza. Il Presidente sta costruendo un intero reparto tutto per la femminile. Allenarci e giocare al Fersini è importante per noi, da quando siamo tornate a giocare a porte aperte c’è sempre stato un importante bagno di folla a sostenerci. La Lazio è una società che ambisce ad alti livelli, chiunque indossa questa maglia gioca sempre per vincere.

I campionati si perdono con le squadre che gravitano nelle zone basse della classifica: la gara al rientro dalla sosta contro l’Apulia Trani andrà affrontata al massimo della concentrazione, con convinzione dei nostri mezzi e sempre con il massimo rispetto per l’avversario”.

“Stare Bene”: l’alimentazione come parte fondamentale dello sport e dello stile di vita

Photo Credit: Elia Soregaroli

L’alimentazione come base importante non solo per lo sport, ma anche per avere uno sano stile di vita: è stato questo il tema di “Stare Bene”, evento organizzato dalla 3Team Brescia Calcio in collaborazione con OK School Academy e tenutosi nella serata di venerdì all’Area 12 Hub di Brescia.

A sinistra il DG Di Ok School Stefano Sabbadini, a destra il Presidente della 3Team Gianfautso Peroni (Photo Credit: Elia Soregaroli)

Una serata che, come detto dal Presidente della 3Team Gianfausto Peroni, ha come obiettivo dare il via ad un progetto molto ben definito: «Grazie ad Ok School per aver condiviso e sposato il progetto con noi, e questo è solo l’inizio – le parole di Peroni – ci aspettiamo che ciò sia di supporto a tutte le ragazze e alle persone che ne hanno bisogno. L’alimentazione nel calcio è come la benzina nella macchina: mangiare bene permette di ottenere una buona prestazione».

Gli fa eco il Direttore di OK School Academy Stefano Sabbadini: «Per noi è sempre un’emozione ospitare in questa struttura un evento così importante – ha dichiarato Sabbadini – sono molto contento di questa squadra che si sta creando, e spero che questo possa essere il primo di una serie d’incontri che tocca argomenti importanti e ci fa piacere che lo possiate farlo insieme a noi».

Da sinistra a destra: Sara Baroni, Roberta Cò, Simona Tironi, Silvia Lucariello e Debora Massari (Photo Credit: Elia Soregaroli)

A dare il via all’incontro è Simona Tironi, Consigliere e Vicepresidente della Commissione Sanità di Regione Lombardia, la quale ha anche portato una legge regionale sui disturbi alimentari che consente di supportare le ragazze e i ragazzi che vogliono affrontare queste difficoltà: «Essere qui e parlare di questi temi in una struttura come questa scuola è una cosa sorprendente – ha detto Tironi – un anno e mezzo fa, prima che iniziasse la pandemia, ero con l’allora Assessore alla Sanità Giulio Gallera in un centro dove accoglievano tantissimi ragazzi e ragazze che erano ricoverati per via dei disturbi alimentari, e, mentre stavamo uscendo, il Direttore ci aveva detto che avevano numerose liste d’attesa per curare questo problema: dovevamo fare qualcosa. Per cui abbiamo deciso di realizzare una legge che porta con sé numerosi obiettivi necessari per affrontare il disturbo alimentare, come l’informazione e la formazione».

Il pubblico presente all’evento (Photo Credit: Elia Soregaroli)

La psicologa Sara Baroni ha affrontato il rapporto che abbiamo con il corpo: «Penso che questo sia alla base di tutto – queste le frasi di Baroni – l’associazione mente-corpo è importante per avere una corretta alimentazione».

L’educazione alimentare sta alla base di ogni persona, e a ribadire questo concetto è la nutrizionista Roberta : «L’educazione alimentare permette di prevenire tante malattie, il cibo non è una cura, ma aiuta ad avere una vita sana – ha detto Cò – per avere una sana alimentazione bisogna essere attivi e cercare di avere un peso idoneo, poi c’è l’importanza della frutta e verdura e, secondo le linee guida, si dovrebbe mangiarne quattro-cinque porzioni al giorno, i legumi, dovremmo consumarli quattro volte a settimana; l’acqua, che dovremmo assumere tre litri al giorno, consumare pochi grassi, ma di qualità, e assumere il quindici percento degli zuccheri. Da limitare, o da evitare, gli alcolici. Avere una buona alimentazione e una giusta energia permette di avere una buona prestazione anche in campo sportivo, dove nel preallenamento dovrebbero esserci proteine, carboidrati e una buona idratazione».

Silvia Lucariello, laureata in psicologia Clinica e Neuropsicologia, ha trattato un argomento molto delicato per tutti, ovvero la fame emotiva: «L’alimentazione è una risposta all’assimilazione di quello che abbiamo bisogno, ma può assumere molti significati, perché il cibo è condivisione – questo il commento di Lucariello – nella nostra società di oggi non riusciamo a fermarci a mangiare, assumendo una capacità che si collega al cibo che ci dice molto di noi, ma anche di come ci relazioniamo con gli alimenti. Il cibo può darci anche emozioni, perché assumendo quello che mangiamo ci fa soddisfare o alleviare: la fame emotiva è questa».

A chiudere la serata è Debora Massari, capo e membro di Iginio Massari Alta Pasticceria: «Tutti noi abbiamo una percezione distorta del dolce, che è un alimento che ha, per l’appunto, un sapore dolce – ha detto Massari – non privatevi completamente dei dolci, perché ci porta ad ascoltare il nostro corpo, ma dobbiamo ricordarci che dobbiamo consumerne quantità limitate».

Photo Credit: Elia Soregaroli

Nazionale U19 Femminile, concluso a Roma lo stage con il 2-1 nel test con la Lazio. Mazzantini: “Ho visto coesione e consapevolezza”

Credit: figc

Le Azzurrine, reduci dal passaggio al Round 2 di qualificazione all’Europeo, si sono allenate al CPO Giulio Onesti. Il tecnico: “Abbiamo lavorato per creare legami forti dentro e fuori dal campo”

Si è chiuso con la vittoria nella gara amichevole contro la Lazio Women (2-1, con doppietta di Matilde Pavan) lo stage che la Nazionale Under 19 ha svolto a Roma, presso il CPO Giulio Onesti, ultimo appuntamento di un 2022 molto intenso. Un’occasione proficua, per l’allenatrice Selena Mazzantini, di valutare i progressi della squadra reduce dal secondo posto nel Round 1 di qualificazione all’Europeo.

“Questo stage ci ha permesso di verificare a che punto siamo, rispetto a quando siamo partite – il commento del tecnico delle Azzurrine -. Abbiamo lavorato per creare legami fuori e di conseguenza dentro al campo, e abbiamo riscontrato coesione e consapevolezza, requisiti essenziali per procedere nel nostro importante percorso verso il Round 2”. Per la prima volta dall’inizio della stagione, l’Italia Under 19 si è confrontata con una prima squadra e non con ragazze di pari età: la Lazio, inoltre, è attualmente al comando del campionato di Serie B. “È stato un test importante, che ha dato indicazioni notevoli, grazie al buon gioco espresso e alla prestazione offerta”.

Chiara Bianchi, Como Women: “Esordire in Serie A col Como un’emozione fortissima”

Photo Credit: Fabrizio Cusa - Como Women
Da capitano della Primavera all’esordio in Serie A, dopo una vita passata nel settore giovanile della squadra della sua città; è questa la storia di Chiara Bianchi, difensore del Como Women che ha debuttato nella massima categoria lo scorso 30 ottobre contro il Sassuolo.
Intervistata ai microfoni di Como Women Channel, la classe 2004 ha raccontato le sue sensazioni alla sua prima presenza: “Il mio esordio in Serie A è stata un’emozione fortissima e le sensazioni al mio ingresso in campo sono state molto positive. Ho sentito la fiducia del mister, che mi ha fatta entrare in un momento delicato, in cui la squadra stava perdendo 2-1“.
Arrivare nella massima serie così giovane è un sogno per qualunque calciatrice, e Chiara non fa mistero di questo: “Essere in Serie A a 18 anni è incredibile, gioco con compagne e con avversarie che sono in nazionale da molti anni e competono a livelli altissimi, calciatrici che io stimo veramente molto. Sono grandi emozioni quelle che sto provando, però il mio non deve essere un traguardo, ma un punto di partenza. D’ora in avanti spero di ritagliarmi sempre più spazio qui al Como Women e vedremo fino a dove riuscirò ad arrivare“.
Sicuramente Chiara Bianchi sa dov’è ora e cosa vuole raggiungere, ma agli inizi di carriera le sicurezze non erano molte: “Quando ho iniziato a giocare – racconta Chiara – non mi sarei mai aspettata di arrivare in Serie A, per di più con il Como che è la squadra dove sono cresciuta e con cui ho fatto il settore giovanile. È un’emozione veramente incredibile debuttare nella massima categoria proprio con la squadra con cui ho svolto tutto il mio percorso calcistico“.
Per la società Como Women Chiara è un motivo di grande orgoglio, oltre che una prova dell’ottimo lavoro svolto dallo staff dell’academy. Anche per il movimento calcistico femminile italiano la crescita di nuovi giovani talenti è uno degli obiettivi più importanti e concreti e Bianchi è sicura che la strada imboccata sia quella giusta: “Il calcio femminile in Italia è un movimento in forte crescita, con un buon seguito di tifosi, e lo si può notare dagli spalti dello stadio Ferruccio, che sono sempre pieni quando giochiamo in casa. In generale vedo il calcio femminile con grandi prospettive future, con l’obiettivo di raggiungere i paesi esteri, che sono ancora un pochino più avanti rispetto a noi“.
Ora ci sarà la sosta e poi, alla ripresa, la sfida contro il Milan: “A Milano sarà una gara molto complicata, perché loro arrivano da una serie di risultati difficili – spiega Chiara – in mezzo ci sono due settimane di pausa per le nazionali e quindi il mister non avrà a disposizione molte componenti della squadra“.
La stessa Bianchi non rimarrà a Cislago agli ordini di de la Fuente, perché convocata per la seconda volta consecutiva dalla nazionale italiana Under 19: “Per me il mese scorso andare in nazionale per la prima volta è stata un’emozione immensa – ricorda Chiara – intonare l’inno italiano con la maglia azzurra indosso è qualcosa di indescrivibile, sentivo di rappresentare il Paese ed è stato un grande orgoglio per me. All’esordio ero molto carica, volevo a tutti i costi aiutare la squadra a portare a casa il risultato e così è stato, abbiamo vinto e sono molto felice“.
Un ottobre ricco di prime volte per Chiara Bianchi, con il debutto sia in nazionale, sia con il Como Women in Serie A, con la speranza che per lei questo sia solo l’inizio di una carriera ricca di soddisfazioni.

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