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Alice Valgimigli, portiere Arezzo Femminile: “Sono positiva al Covid da oltre 20 giorni. La società ci ha permesso di effettuare dei tamponi, un caso unico in Serie C”

“Ieri (17 novembre ndr) ho fatto il terzo tampone. Sono ancora positiva”, risponde Alice Valgimigli, portiere dell’Arezzo Calcio Femminile, con un evidente velo di tristezza. “L’isolamento è un’esperienza tosta. Sei sola nella tua stanza e parli con te stessa”; proprio dalla sua camera ci parla in videocall. I suoi occhi riflettono un’evidente voglia di tornare in campo. Filtra speranza, coraggio e voglia di indossare i guantoni da portiere per tornare tra i pali delle citte amaranto. “L’Arezzo mi ha fatta innamorare di nuovo del calcio. Prima di questa chiamata avevo pensato al ritiro”, racconta. Non solo il calcio ma soprattutto il Covid; Alice Valgimigli ha messo a nudo la sua esperienza con questa malattia che, purtroppo, non sembra volerla lasciare in pace:

Tu sei una delle ragazze positive dell’Arezzo. Ci racconti della tua esperienza con il virus?
“La società ci aveva messo a disposizione la possibilità di fare un tampone. Lì per lì non pensavo neanche alle conseguenze, stavamo tutte bene, era solo routine. Ho fatto il tempone rapido assieme ad altre cinque compagne. Dopo il test è uscito il dottore che ha chiamato tutte tranne me; mi ha chiesto di andare assieme a lui e mi ha dato la notizia che ero positiva. In quell’istante mi è crollato il mondo addosso; non ci volevo credere. Mi sono sentita nuda, inerme. In seguito ho dovuto confermare il risultato con un tampone molecolare e l’ho fatto subito dopo a Firenze, sempre positivo. Speravo in un falso ma non è stato così. Così mi sono ritrovata in camera mia, senza poter avere contatti con nessuno. E’ stata dura. Chi dice che non lo è deve sperimentare la cosa su se stesso. Nei primi giorni ho assestato il colpo cercando di capire dove possa aver preso il virus, interrogandomi su cosa abbia fatto di sbagliato. Ho sempre indossato la mascherina e rispettato le regole. Alla fine però vai avanti. Sono venti giorni che sono isolata. L’ultimo tampone mi ha scosso ancora di più perché speravo di risultare negativa. Pensavo di esserne uscita dopo quasi un mese e invece… Alla fine hai tanto tempo per trovare un compromesso ed andare d’accordo con te stessa. Almeno per me è stato così”.

Vorresti dire qualcosa a chi pensa che questo virus non esista?
“Io gli augurerei di passare quello che sto passando io, senza cattiveria ovviamente. Però a chi sostiene che non esista dico “aprite gli occhi”. Possiamo protestare sul fatto che la cosa sia stata magari ingigantita, ma esiste. Io sono stata fortunata a non avere mai sintomi gravi. Le terapie intensive sono sempre più piene, questo è un dato di fatto. Il Covid esiste!”

La Serie C è stata sospesa fino al 2/12. Ritieni che sia una scelta giusta?
“Per me avrebbero dovuto sospendere prima. E’ stata una scelta dovuta, non si poteva fare altrimenti. Con la chiusura dei campionati dilettantistici maschili e delle categorie femminili inferiori alla nostra, dovevano fermare tutto. La Serie C non ha un protocollo che ti garantisce tranquillità. Alcune squadre sono monitorate ad alti livelli ma ce ne sono altre che non possono sostenere quella determinata spesa per mantenere alta la guardia. C’era un rischio troppo alto. Ognuno si è gestito come meglio ha potuto. Non avendo risorse elevate però, nelle ultime due giornate di campionato si potrebbe dire che si è giocato con la salute delle calciatrici”.

Come procede la tua avventura nell’Arezzo?
“Molto bene, siamo partite alla grande. Gli obiettivi erano chiari e li stiamo rispettando, la speranza è che possiamo continuare quando riprenderemo il campionato. I presupposti ci sono tutti. Il club quest’anno ha rimescolato le carte in tavola, siamo un gruppo che proviene da tre città diverse Firenze, Arezzo e Perugia. Già dai primi allenamenti ci sentivamo amalgamate. Sin dalle prime settimane non ci è mai mancato nulla. La società è fortemente presente, ci ha messe nelle condizioni di lavorare nel miglior modo possibile”.

Quando e com’è nasce il trasferimento in Amaranto?
“Il progetto era molto stimolante. A me deve scattare qualcosa dentro quando mi propongono qualcosa. Questa “molla” alla fine è scattata e quindi mi sono detta “rimettiamoci in gioco”. Ho scelto una squadra molto buona e l’ho ritenuta un’occasione da non farsi scappare”.

L’obiettivo quindi è la vittoria del girone, ma c’è una squadra che vedi come possibile concorrente?
“L’obiettivo non lo dico perché sono scaramantica ma si capisce. Delle squadre concorrenti penso alla Torres. Anche Bologna e Filecchio si sono rivelate ottime novità. Le squadre vanno poi affrontate sul campo. A fine girone d’andata potremo capire chi sono le nostre vere rivali. Il pallone è rotondo, puoi andare a vincere contro una formazione nettamente superiore alla tua come puoi perdere con una che giudicavi inferiore”.

Calcisticamente sei cresciuta nel Florentia, che ricordi hai di quelle stagioni?
“Bellissimi ricordi. E’ stata una favola. Avevamo appena iniziato in Serie D e il gruppo storico era rodato. I dirigenti ci permettevano ogni anno di affrontare campionati sempre più blasonati. Tutte le favole però alla fine finiscono. A livello personale è venuto a mancare qualcosa. Abbiamo ottenuto grandi soddisfazioni e grandi riconoscimenti; è stato bello ma brutto allo stesso tempo perché sono rimasta malamente per come è finita”.

Come mai hai scelto proprio il portiere come ruolo? Quando hai indossato i guantoni per la prima volta e che emozioni hai provato?
“Io giocavo terzino nella categoria pulcine. Poi è capitato che il portiere che avevamo a disposizione non rientrava più nei piani. Avevamo due scelte, o rinunciavamo al campionato oppure ci alternavamo in porta. Mi misi in porta sin da subito e vincemmo la prima partita, ne fui entusiasta e comunicai al mister la volontà di rimanere tra i pali. Ho fatto la scelta più giusta per me. Avevo dodici anni quando accadde. Non ho provato particolarmente qualcosa: diciamo che mi ci sono ritrovata. Poi l’istinto mi ha detto che era quello il mio ruolo e da allora sono rimasta portiere”.

Hai disputato anche una stagione nel futsal, come mai questa scelta? E perché il ritorno a undici?
“La scelta nasce in seguito al mio addio al Florentia. Ero molto amareggiata, i campi a undici non li volevo più vedere. Ero vicina alla decisione dolorosa di smettere almeno avrei avuto più tempo per me. Un giorno mi ritrovai a disputare un torneo estivo e mi chiesero di provare questa esperienza. In seguito mi convinsero ed ho accettato. Ho disputato un anno in Serie A2 futsal. Poi è arrivata la chiamata dell’Arezzo; dicevo a me stessa di darmi una seconda possibilità. Forse era proprio la chiamata che aspettavo per reagire”.

Qual è il tuo desiderio più grande come calciatrice?
“Non ho un particolare desiderio per me. Più che altro la mia speranza è rivolta alle generazioni future affinché possano giocare da professioniste. Mi auguro che possa esistere un mondo in cui le donne siano più valorizzate”.

Chi è Alice Valgimigli fuori dal campo?
“Sono una normalissima ragazza con un gruppo di amici che vede quotidianamente, quando possibile. Loro sono il mio punto di riferimento. Sono laureata triennale in scienze motorie all’Università di Firenze e attualmente sto prendendo la specialistica. Nel frattempo lavoro insegnando educazione fisica nelle scuole; attualmente sono ferma a causa della chiusura imposta dal Covid”.

Caratterialmente come sei in campo?
“Mi giudicherei insopportabile (ride). Sono molto istintiva. Quando in partita entro in trans agonistica tendo a parlare tantissimo. Mi definisco una tipa dal carattere molto impegnativo sul terreno di gioco”.

Il talento non è tutto, servono anche passione, dedizione e sacrificio. Come affronti la tua vita calcistica nel quotidiano?
“Spirito di sacrificio è la parola d’ordine per me. La giornata è scandita dai ritmi. Quando insegnavo a scuola mi alzavo prestissimo, poi fino a ora di pranzo ero a scuola e alle 18.30 andavo ad allenarmi. Tornavo a casa attorno alle 22 e alle 5 del giorno dopo si ricominciava. Quando dicono che il calcio femminile si basa sulla passione è la verità. Il talento poi fa la differenza solo negli sport individuali non in questo. Puoi essere la calciatrice più forte del mondo, ma senza una squadra che ti supporta non arrivi lontano”.

Qual è la giocatrice più forte con cui hai giocato o con o contro?
“Chiara Marchitelli, quando ho avuto la possibilità di giocarci insieme mi ha insegnato tanto. Mi ha preso molto in giro ma alla fine abbiamo costruito un rapporto duraturo. Ancora oggi se sbaglio o faccio qualche cappellata lei si “incazza” molto; mi chiama ed evidenzia quali sono gli errori che ho commesso”.

Come hai vissuto il primo lockdown?
“Male. Per noi ragazzi stare chiusi in casa e non avere la possibilità di giocare neanche in strada o in giardino è difficile. Per me è stato come privarmi dell’aria che respiro. Esiste la tecnologia certo, ma ha dei limiti. Sono un’amante dei rapporti umani, li ritengo importanti e mi piace coltivarli”.

Cosa comporterà l’avvento del professionismo per voi e per il movimento?
“Io penso che la crescita del movimento sia finalmente cominciata. Il livello dei campionati si sta alzando, sia in Serie A sia in Serie C. E’ un movimento che ormai va avanti da solo. Mi auguro che il professionismo avvenga e che non sia una cosa solo annunciata. Me lo auguro per le donne, per il calcio femminile e per gli altri sportivi non ancora professionisti. Sarebbe bello se, come Cristiano Ronaldo, anche le donne potessero vivere solo con il calcio. La maggior parte delle ragazze si allena la sera avendo un impiego; sono pochissime quelle che possono vivere solo di questo calcio. Il professionismo ci garantirebbe una maggiore concentrazione sulla competizione sportiva con il risultato di un notevole innalzamento del livello delle atlete. Siamo però davanti ad un processo molto lungo; non penso che la prossima stagione sia quella dell’avvento come tutti dicono. Per attuarlo bisogna cambiare parte di una legge e sappiamo bene che non è una cosa immediata. Secondo me il prossimo anno arriverà un neo-professionismo; servono fondi per attuarlo e ce ne sono pochi da mettere nel pallone, specialmente in questo periodo”.

Tutto questo sviluppo perché solo ora?
“Quando la Nazionale femminile è andata al mondiale e i maschi non ce l’hanno fatta, gli italiani si sono concentrati solo sulla squadra femminile. Essendo una nazione che vive molto il calcio sarebbe stato assurdo ignorare totalmente la rassegna femminile. Tutto ciò si è rivelato un big bang a livello mediatico che ha consentito al calcio in rosa di entrare nella cronaca sportiva”.

Dove ti vedi da qui ad un paio d’anni?
“Sempre in campo, nella speranza di tornaci presto e di vincere ancora. Più in là non saprei; vedremo. Ad un certo punto penso che ogni calciatrice debba prendere la sua strada. Se le esigenze che arriveranno mi consentiranno di proseguire l’attività calcistica io andrò avanti. Quando però arriverà il momento di mettere le cose da parte allora dirò addio al calcio giocato. Attualmente comunque non ci sto pensando minimamente”.

Credit Photo: Andrea Lisa Papini – Fotografa ufficiale Arezzo Calcio Femminile

La FIFA elabora due riforme per rafforzare la protezione delle calciatrici e degli allenatori

Il Fifa Football Stakeholders Committee (FSC) ha elaborato due serie di riforme fondamentali per rafforzare la protezione delle calciatrici e degli allenatori di calcio.

Le riforme, sviluppate in stretta collaborazione con le parti interessate, includono una serie di misure chiave, a partire dal congedo di maternità obbligatorio di almeno 14 settimane e il versamento di due terzi dello stipendio spettante. Al loro ritorno al lavoro, i club dovranno reintegrare le calciatrici fornendo un adeguato supporto medico e fisico. Nessuna di loro dovrà più subire uno svantaggio a causa della gravidanza, garantendo così una maggiore protezione occupazionale per le donne nel calcio.

Dopo la recente crescita fenomenale e il successo senza precedenti della Coppa del Mondo femminile Fifa in Francia lo scorso anno, il calcio femminile sta ora entrando nella sua fase successiva di sviluppo – ha dichiarato il presidente della Fifa Gianni Infantino – Ne consegue che dobbiamo anche adottare un quadro normativo adeguato alle esigenze del gioco femminile“.

L’FSC ha anche voluto tutelare maggiormente gli allenatori, che come ricordato dal presidente Infantino “giocano un ruolo fondamentale, anche se storicamente sono stati lasciati fuori dal quadro normativo del calcio. Dovevamo colmare questa lacuna e riconoscere il ruolo chiave che hanno“. Le nuove regole stabiliscono standard minimi per i contratti degli allenatori e forniscono maggiore chiarezza sul contenuto degli stessi. Seguendo l’approccio ai contratti dei giocatori, l’obiettivo è quello di proteggere la stabilità contrattuale, ottenere una maggiore trasparenza e fare in modo che anche i tecnici vengano pagati nel rispetto degli accordi presi.

Queste nuove regole sono state approvate all’unanimità dall’FSC, che include rappresentanti di club, leghe e giocatori, nonché associazioni e confederazioni membri. A dicembre le riforme saranno sottoposte al Consiglio Fifa per l’approvazione finale.

Credit Photo: FIGC – Federazione Italiana Giuoco Calcio

Partite del secondo turno di qualificazione di Women’s Champions League

Dieci squadre hanno superato il secondo turno di qualificazione di UEFA Women’s Champions League 2020/21. Le vincitrici hanno raggiunto le 22 squadre teste di serie nel sorteggio dei sedicesimi di finale che verrà trasmesso in diretta streaming martedì 24 novembre alle 12:00 CET.

Risultati
Mercoledì 18 novembre
NSA Sofia – ŽFK Spartak 0-7
WFC Pomurje – Ferencváros 4-1
Valur – Glasgow City 1-1 (dts, Glasgow vince 4-3 dcr)
Górnik Łęczna – Apollon LFC 2-1
Anderlecht – SL Benfica 1-2

Giovedì 19 novembre
Gintra Universitetas – Vålerenga 0-7
Olimpia Cluj – Lanchkhuti 0-1
SFK 2000 Sarajevo – WFC-2 Kharkiv 0-2
Vllaznia – FC Minsk 0-2
St. Pölten – CSKA Moskva

  • Prosegue la stagione d’esordio del Vålerenga dopo la vittoria in trasferta contro il Gintra, agli ottavi nella passata edizione, che tuttavia si è già assicurato la partecipazione all’edizione 2021/21 in quanto campione della Lituania.
  • Il Kharkiv è ai sedicesimi per la prima volta dopo aver eliminato il Sarajevo, che era alla 18esima partecipazione al torneo (record condiviso).
  • Il Lanchkhuti è diventata la prima squadra georgiana a vincere una partita nel torneo dopo la vittoria nel primo turno e adesso è ancora in corsa nella sua stagione d’esordio.
  • Il Minsk, arrivato agli ottavi nella passata stagione, ha superato le qualificazioni per la quinta volta in sei anni.
  • Il St. Pölten è ai sedicesimi per la sesta stagione di fila dopo la vittoria contro gli esordienti del CSKA, che tuttavia tornerà l’anno prossimo nella competizione poiché si è riconfermato campione di Russia.
  • Il ŽFK Spartak ha superato le qualificazioni per la terza stagione di fila.
  • Il Pomurje ha raggiunto i sedicesimi per seconda volta complessiva e la prima dal 2014/15.
  • Il Glasgow è la prima squadra ad aver superato tre turni della competizione ai rigori, avendo vinto tre delle ultime quattro doppie sfide ai calci di rigore: agli ottavi 2019/20 e nei due turni di qualificazione di questa stagione, dopo aver eliminato il Valur, ai quarti l’anno scorso, che tuttavia tornerà l’anno prossimo nella competizione in quanto vice campione d’Islanda.
  • Il Górnik Łęczna è ai sedicesimi per la prima volta.
  • Il Benfica ha vinto in rimonta ed è ancora in corsa nella sua stagione d’esordio con la qualificazione ai sedicesimi.

Calendario del torneo
Sorteggio sedicesimi di finale: 12:00 CET, 24 novembre, Nyon
Sedicesimi di finale: 9/10 e 15/16 dicembre 2020
Sorteggio ottavi di finale: 16 febbraio
Ottavi di finale: 3/4 e 10/11 marzo 2021
Sorteggio quarti di finale e semifinali: 12 marzo
Quarti di finale: 23/24 marzo e 31 marzo/1 aprile 2021
Semifinali: 24/25 aprile e 1/2 maggio 2021
Finale: 16 maggio 2021 (Gamla Ullevi, Goteborg)

Qualificate di diritto ai sedicesimi
Lyon (campione in carica)
Wolfsburg
Barcelona
Paris Saint-Germain
Bayern München
Manchester City
Slavia Praha
Chelsea
Rosengård
Atlético Madrid
Fortuna Hjørring
Brøndby
LSK Kvinner
BIIK-Kazygurt
Zürich
Sparta Praha
Fiorentina
Ajax
Göteborg
Juventus
PSV Eindhoven
Servette

Credit Photo: Jens August Dalsegg

Ex viola, Catalina Perez: “La Fiorentina mi ha svelato una cosa sul calcio italiano”

Catalina Perez, portiere del Napoli, ha ricordato brevemente il suo passaggio a Firenze nell’intervista rilasciata oggi a Tuttosport
“L’esperienza alla Fiorentina mi aveva già rivelato ciò di cui adesso ho avuto conferma: qui il calcio è molto simile a quello colombiano, in allenamento la presenza del pallone è costante. Diverso, invece, dal metodo statunitense, che ho conosciuto nei miei 16 anni in Florida prima di arrivare in Italia all’inizio del 2020. Lì l’allenamento è molto più concentrato sulla parte fisica, anche noi portieri dobbiamo correre tantissimo! In questa mia nuova esperienza a Napoli ho avuto il tempo necessario per adattarmi all’ambiente e alle compagne e adesso sono felice di essere una valida alternativa per difendere la nostra porta”.

Credit Photo: Bruno Fontanarosa

Michela Franco: “Qui ho trovato grande entusiasmo. Restiamo concentrate sull’obiettivo”

Michela Franco è una delle giocatrici con più esperienza nella nostra rosa. Esperienza al servizio del gruppo perché è solo con la forza del collettivo che si possono raggiungere determinati risultati. 

A Cesena abbiamo raccolto un pareggio che ci è stretto perché per gli obiettivi che ci siamo prefissi – ci ha detto parlando dell’ultimo impegno di campionato -. Era importante vincere, ma non ci siamo riuscite nonostante un buon secondo tempo in cui ci è mancata solo un po’ di concretezza in area avversaria. Abbiamo fatto noi la partita, pur affrontando una squadra organizzata e su un terreno pesante. Il periodo che stiamo attraversando non è facile, ma non cerchiamo alibi e guardiamo avanti. Dobbiamo concentrarci sui nostri obiettivi e lavorare tanto”. 

“Non guardiamo la classifica perché con tutte le gare che devono essere recuperate è moto parziale. Dobbiamo solo pensare a vincere più gare possibili e fare punti – ha aggiunto -. Penso che sia importante andare avanti a giocare. La mia stagione? Non dirò mai di essere soddisfatta perché sono una che non si accontenta, ma qui ho trovato continuità di prestazioni e anche a livello fisico in un campionato difficile. Ho sposato questo progetto perché ho trovato grande entusiasmo nel Presidente, nella dirigenza e parlando con alcune ragazze che avevo affrontato da avversarie”.

La sudafricana Linda Motlhalo segna e salva il Djurgardens dalla retrocessione

Linda Motlhalo aveva l’obiettivo di aiutare il suo club, il Djurgardens, a conquistare la sopravvivenza nella Damallsvenskan svedese. 

Approdando all’ultima giornata di campionato, allo Stockholms Stadium contro l’Uppsala, la squadra di Pierre Fondin aveva assolutamente bisogno di una vittoria per restare nella massima serie svedese, essendosi trovata in una situazione precaria dopo le ultime prestazioni. Nel disperato tentativo di salvarsi, Olivia Schough ha crossato per Rachel Bloznalis che ha aperto le marcature dopo soli quattro minuti d’azione. Al 21′, Motlhalo ha sfiorato il raddoppio, ma la sua squadra è rimasta con un solo gol di vantaggio (sulle ospiti già retrocesse) per tutto il primo tempo.

Dopo la ripresa del match, le padrone di casa hanno continuato la loro ricerca del secondo gol. Dopo una lenta ripresa, un ottimo passaggio di Tilde Lindwall ha aperto la porta a Motlhalo, che ha garantito il successo nella partita e nella missione-salvezza in campionato a soli 12 minuti dalla fine. La sudafricana Motlhalo è stata massima protagonista nei 91 minuti dell’incontro prima di essere sostituita da Louise Hvarfner.

Con questa vittoria il Djurgardens ha confermato la propria sopravvivenza, con 24 punti in 22 partite, sfuggendo alla retrocessione di un solo punto.

Photo Credit: Goal.com

Esordio vincente per Milan e Sassuolo, sabato Chievo Verona-Empoli

Dopo Florentia e Inter vincono anche Milan e Sassuolo, impegnate in trasferta contro Cesena e Pontedera in due degli ultimi cinque recuperi della seconda giornata di Coppa Italia TIMVISION. Nella sfida in casa delle Cavallucce le rossonere di Ganz si portano avanti con Spinelli al 28’, brava a trovare la deviazione vincente sugli sviluppi del calcio d’angolo battuto da Kulis. Al 44’ Salvatori Rinaldi si divora il gol del raddoppio, che arriva però al 68’ con la capitana Giacinti. In virtù del 2-0 messo a segno al “Martorano” il Milan raggiunge l’Orobica – seconda e ultima avversaria nella fase a gironi – in testa al Gruppo F. Vittoria e primo posto anche per il Sassuolo, che si aggiudica il match in casa del Pontedera per 4-2 e aggancia il Napoli Femminile a tre punti in classifica nel Gruppo G. Le neroverdi e le azzurre si affronteranno domenica 22, così come Orobica e Milan.

Sul campo delle toscane la sfida parte in salita per le emiliane di Piovani, che dopo 2’ subiscono la rete di Carrozzo e vanno sotto nel punteggio. Il pareggio arriva al 20’ con Monterubbiano, Cambiaghi completa la rimonta al 41’, e nella ripresa vanno a bersaglio anche Mihashi e Pellinghelli, che sigillano il poker alle toscane. Al 90’ le padrone di casa accorciano le distanze con Iannella, ma non c’è tempo per tentare un recupero del risultato.

Rinviata a data da destinarsi la sfida tra Pomigliano e Juventus a causa della permanenza di casi positivi al Covid-19, mentre Chievo Verona-Empoli si recupererà sabato 21 novembre alle ore 17.00 allo stadio “Olivieri”. 

Risultati dei recuperi del secondo turno di Coppa Italia TIMVISION 2020-21

Cesena – Milan 0-2

28’ Spinelli (M), 68’ Giacinti (M)

Pontedera – Sassuolo 2-4

2’ Carrozzo (P), 20’ Monterubbiano (S), 41’ Cambiaghi (S), 56’ Mihashi (S), 78’ Pellinghelli (S), 90’ Iannella (P)

Pomigliano – Juventus

(rinviata)

Credit Photo: FIGC – Federazioni Italiani Giuoco Calcio

Le americane convocate in ritiro in previsione del match con l’Olanda

L’allenatore della Nazionale Femminile degli Stati Uniti, Vlatko Andonovski ha convocato 23 giocatrici per un ritiro di allenamenti in vista della partita contro l’Olanda del 27 novembre allo stadio “Rat Verlegh” di Breda (Olanda).

Il roster include 15 giocatrici che attualmente giocano nella National Women’s Soccer League, 7 che giocano in Europa e 1 giocatrice universitaria. Alla fine del ritiro, coach Andonovski nominerà le 18 calciatrici da portare in trasferta in Olanda.

“Adoro la sfida di riunire questo gruppo, ottenere circa una settimana di allenamento e poi giocare contro le campionesse d’Europa sul loro terreno di casa”, ha detto Andonovski. “Abbiamo molta esperienza in questa rosa, ma anche alcune giocatrici che non hanno mai affrontato una partita come questa prima, quindi la cosa più bella è che ci sarà da imparare. Impareremo a conoscere gli individui e la squadra. Le alte prestazioni costanti sono il fattore più importante nella formazione dei roster e delle formazioni di partenza, e questo viaggio darà ai nostri giocatori la possibilità di mettersi in mostra in ambienti di allenamento e partita di alto livello…L’ambiente in cui ci stiamo preparando per questi Giochi Olimpici è stato e continuerà ad essere diverso da qualsiasi cosa questa squadra abbia mai sperimentato, quindi espandere il numero di giocatrici che possono contribuire al torneo del campionato del mondo diventa ancora più importante“.

Lista delle 23 convocate:
PORTIERI:
Aubrey Bledsoe (Washington Spirit), Jane Campbell (Houston Dash), Alyssa Naeher (Chicago Red Stars)

DIFENSORI: Alana Cook (Paris Saint-Germain, FRA), Abby Dahlkemper (NC Courage), Tierna Davidson (Chicago Red Stars), Crystal Dunn (Portland Thorns FC), Kelley O’Hara (Utah Royals FC), Margaret Purce (Sky Blue FC), Becky Sauerbrunn (Portland Thorns FC), Emily Sonnett (Orlando Pride)

CENTROCAMPISTI: Julie Ertz (Chicago Red Stars), Jaelin Howell (Florida State), Rose Lavelle (Manchester City, ENG), Catarina Macario (Stanford), Kristie Mewis (Houston Dash), Samantha Mewis (Manchester City, ENG)

ATTACCANTI: Ashley Hatch (Washington Spirit), Tobin Heath (Manchester United, ENG), Alex Morgan (Tottenham Hotspur, ENG), Christen Press (Manchester United, ENG), Sophia Smith (Portland Thorns FC), Lynn Williams (NC Courage)

Credit Photo: https://www.ussoccer.com/

La qualificazione diretta a Euro 2022 passa dal match con la Danimarca. Bertolini convoca 31 Azzurre

Dimenticare lo scivolone interno con la Danimarca per chiudere l’anno nel migliore dei modi e fare un passo decisivo verso la qualificazione diretta al Campionato Europeo del 2022. Sono queste le premesse con cui la Nazionale Femminile si affaccia alla seconda ravvicinata sfida contro la capolista del girone B, che si disputerà martedì 1° dicembre a Viborg (ore 17.15, diretta su Rai2).

Lunedì l’Italia si ritroverà a Coverciano per iniziare a preparare il match, con la consapevolezza che sarà fondamentale tornare dalla trasferta scandinava con almeno 1 punto, un bottino che – in caso di vittoria con Israele nell’ultima gara del girone di qualificazione – potrebbe bastare per finire tra le tre migliori seconde classificate che accederanno direttamente alla Fase Finale dell’Europeo senza passare dai play off.

Definito l’obiettivo minimo, e accantonando per il momento i calcoli e le proiezioni, tra meno di due settimane le Azzurre cercheranno di prendersi la rivincita sulle danesi, mettendo in mostra le proprie qualità tecniche e di palleggio, la forza del gruppo e ripartendo da quanto di buono mostrato nel secondo tempo della gara di Empoli. Per la partita contro le vice campionesse d’Europa in carica la Ct Milena Bertolini ha deciso di puntare su 31 calciatrici.

Prima chiamata per l’attaccante della Florentia Sofia Cantore, mentre rientra in gruppo il capitano Sara Gama, che aveva saltato le ultime due uscite per infortunio, e con lei anche Aprile, Bergamaschi, Filangeri, Marinelli, Polli e le due giallorosse Baldi e Pettenuzzo, che non avevano partecipato all’ultimo raduno. Nell’elenco delle convocate c’è anche Alia Guagni, tornata ad allenarsi con l’Atletico Madrid dopo 22 giorni di quarantena.

L’elenco delle convocate

Portieri: Roberta Aprile (Inter), Rachele Baldi* (AS Roma), Laura Giuliani (Juventus), Katja Schroffenegger* (Fiorentina);

Difensori: Elisa Bartoli* (AS Roma), Lisa Boattin (Juventus), Lucia Di Guglielmo (Empoli), Sara Gama (Juventus), Alia Guagni (Atletico Madrid), Maria Luisa Filangeri (Sassuolo), Laura Fusetti (AC Milan), Elena Linari (Bordeaux), Tecla Pettenuzzo* (AS Roma), Alice Tortelli* (Fiorentina), Linda Tucceri Cimini (AC Milan);

Centrocampiste: Valentina Bergamaschi (AC Milan), Arianna Caruso (Juventus), Valentina Cernoia (Juventus), Aurora Galli (Juventus), Manuela Giugliano* (AS Roma), Gloria Marinelli (Inter), Marta Mascarello* (Fiorentina), Cecilia Prugna (Empoli), Martina Rosucci (Juventus);

Attaccanti: Barbara Bonansea (Juventus), Sofia Cantore (Florentia San Gimignano), Valentina Giacinti (AC Milan), Cristiana Girelli (Juventus), Elisa Polli (Empoli), Daniela Sabatino* (Fiorentina), Stefania Tarenzi (Inter).

* Le calciatrici attualmente sottoposte a disposizioni sanitarie risponderanno alla convocazione in accordo e nei tempi concordati con le Autorità sanitarie competenti

Il programma

Domenica 22 Novembre
Entro le ore 20 Raduno presso il C.T.F. di Coverciano dello Staff Tecnico

Lunedì 23 Novembre
Entro le ore 20 Raduno presso il C.T.F. di Coverciano delle Calciatrici

Martedì 24 Novembre
Ore 13 Conferenza Stampa CT
Ore 15 Allenamento

Mercoledì 25 Novembre
Ore 9.30 Allenamento
Ore 15 Allenamento

Giovedì 26 Novembre
Ore 15 Allenamento

Venerdì 27 Novembre
Ore 9.30 Allenamento
Ore 15 Allenamento

Sabato 28 Novembre
Ore 15 Allenamento

Domenica 29 Novembre
Ore 9.30 Allenamento
Ore 13.20 Trasferimento Firenze-Aeroporto di Venezia e a seguire volo charter per Billund

Lunedì 30 Novembre
Ore 17.15 Allenamento MD-1 allo Stadio di Viborg

Martedì 1° Dicembre
Ore 17.15 Gara Danimarca-Italia

Mercoledì 2 Dicembre
Ore 10 Rientro in Italia

Credit Photo: Fabio Vanzi

Spadafora: “Palestre e sport? Non ci sono le condizioni per riaprire. Anche la A in difficoltà”

Mi dispiace iniziare da una notizia negativa ma non esistono le condizioni sanitarie per prevedere le riaperture, oggi non esistono le condizioni. Dobbiamo prepararci alla proroga delle chiusure, aiuteremo tutto il settore

Aiuti anche ai collaboratori?
Allenatori e tecnici dei centri sportivi, ma anche chi lavora nelle palestre, nelle hall per esempio, avranno altri bonus dopo quelli di marzo, aprile e maggio. Da domattina la Società Sport e Salute erogherà il bonus di novembre da 800€, potrebbe essere così anche a dicembre. Pensiamo poi alle società e per loro ci sarà il “fondo perduto”, per sopperire alla spese di affitto ma anche a quelle spese fatte per mettersi in regola nei mesi scorsi“.

Fino a gennaio tutto chiuso?
Resta il sistema dei colori e vale anche per lo sport. Nelle regioni gialle, arancioni e rosse non è possibile svolgere determinate attività e sarà difficile riaprire prima del 2021. Anche se tra due settimane i dati saranno migliori ci troveremo di fronte a mesi difficili e dovremo fare sacrifici, non sarà come in estate“.

Riforma dello sport?
Lo scontro con il CONI nasce dall’esigenza di mettere in atto una riforma dello sport che deve essere fatta da anni. Il sistema sportivo deve essere riformato, servono regole e norme diverse. Il professionismo femminile è ancora indietro. La FIGC e la Lega Serie A ammettono che anche quella realtà deve essere riformata, perché non sono in grado di sostenere il sistema economico-finanziario. Il CONI deve riconoscere che tocca allo Stato promuovere lo sport di base“.

Altri fondi per i lavoratori dello sport.
Dovremo fare questo a più livelli. Nella legge di stabilità verranno istituiti fondi ma dobbiamo pensare anche alla ripartenza, dobbiamo fare arrivare i vari centri ancora in vita quando tutto questo sarà finito. Abbiamo messo in campo un voucher per accedere gratis allo sport sia per i giovani che per gli anziani. In questo modo aiuteremo anche le società che potranno avere nelle palestre anche le persone che non sono andate, per paura, alla riapertura estiva. Dobbiamo cercare di tenere tutti aperti, anche la Serie A è in difficoltà, ma le realtà con pochi dipendenti che non riescono a fatturare devono essere tutelate“.

Credit Photo: Andrea Amato

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