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Gaelle Thalmann convocata in Nazionale

Gaelle Thalmann, portiere neroverde, è stata convocata dal Ct della Nazionale Svizzera in vista di una doppia gara amichevole:

  • Svizzera – Finlandia il 05/04

  • Svizzera – Slovacchia il 09/04

Il raduno è previsto per il primo Aprile e terminerà il 9 Aprile.

Credit Photo: Sassuolo Calcio Femminile

Martina Rosucci: classe e concretezza al servizio della squadra

Guardandola negli occhi ne percepisci la determinazione e il carisma; Martina Rosucci, pilastro della Juventus Women e della Nazionale italiana è un concentrato di entusiasmo, concretezza e classe pura. Ambiziosa e indipendente, sostenitrice accanita dei diritti delle donne, ha un amore sconfinato per la famiglia e una forte passione per la scrittura. Affascinata dal potere delle parole e incuriosita dal mondo del giornalismo, Rosucci è una delle atlete più rappresentative e importanti del calcio femminile italiano.
Tenace e costante, ha un ottimo senso della posizione e una predisposizione naturale agli inserimenti offensivi: caratteristiche che la rendono una centrocampista completa, in grado di ricoprire più ruoli. Può essere impiegata come mezzala, regista e trequartista, a seconda delle esigenze.
Nata a Torino nel 1992, tifosa juventina, si avvicina ai colori bianconeri fin da piccola grazie ad Alessandro Del Piero, ammirato sia come atleta che come uomo. Il calciatore a cui si ispira, anche per motivi legati al ruolo in campo, è Claudio Marchisio. Per omaggiarlo indossa la maglia numero 8, la stessa che aveva lui nella Juventus.

L’amore per il pallone grazie al gemello Matteo
Da piccola viene iscritta ad una scuola di danza classica ma a Martina non piace il ruolo di solista, vuole sentirsi parte di un gruppo, e l’esperienza come ballerina dura pochi mesi. L’impatto con il calcio è decisamente migliore; alle partite del fratello gemello Matteo sta attaccata alla rete di recinzione per vederlo giocare da vicino e quando il pallone finisce in tribuna corre veloce per essere lei a ributtarlo in campo. L’entusiasmo che ha non passa inosservato e un giorno il mister le propone di provare. Ha 9 anni e, dato che nella sua zona non ci sono squadre femminili, Martina si trova a giocare con i maschi nella società del Paradiso Collegno. Quando, a 14 anni, per motivi di regolamento non può più essere tesserata da una squadra maschile decide di smettere. Per la gioia della madre, inizialmente restia nel vederla calciatrice e oggi sua grande fan, intraprende la carriera di modella. In poco tempo, però, capisce che non è la sua strada e che il calcio le manca troppo; riparte da Carrara, in serie D, dove in un solo anno mette a segno 81 reti.

L’esordio in Serie A con il Torino e le vittorie a Brescia
Il Torino la acquista la stagione successiva e la fa esordire in Serie A il 18 Ottobre del 2008, a Sassari, contro la Torres. La prima rete la mette a segno il 25 gennaio del 2009 contro il Venezia. Dopo tre stagioni in granata passa al Brescia dove, in sei anni, vince due volte lo Scudetto (con una rete decisiva nello scontro diretto con la Torres, per il tricolore del 2014), tre volte la Coppa Italia e tre volte la Supercoppa italiana. Con le “rondinelle”, in Serie A, mette a segno 30 reti in 113 presenze, vincendo nel 2014 il premio Pallone azzurro come miglior calciatrice italiana.

Il sogno realizzato, l’approdo alla Juventus
Brescia è come una seconda casa ma alla chiamata della Juventus, nell’estate del 2017, non può dire no. È il sogno di una vita che si realizza. Martina Rosucci è una delle prima calciatrici della neonata società Juventus Women e nel derby di Coppa Italia contro il Torino è proprio lei a segnare la prima rete ufficiale della storia del club. Grazie ad un organico di alto livello e ad una dirigenza sempre presente a fine anno arriva la gioia dello Scudetto, conquistato ai calci di rigore nello spareggio contro la sua ex squadra, il Brescia.

Le soddisfazioni con la maglia della Nazionale
Ha vestito la maglia di tutte le selezioni giovanili dell’Italia ed è attualmente uno dei punti di forza  della Nazionale maggiore. Con l’Under 19 (è la più piccola del gruppo con i suoi 16 anni) vince l’Europeo del 2008 svolto in Francia e conquista il terzo posto all’Europeo del 2011 in Italia, mentre nel 2012 partecipa in qualità di capitano della squadra al Mondiale Under 20 in Giappone. Con la Nazionale maggiore disputa l’Europeo del 2013 in Svezia e conquista la qualificazione al Mondiale francese del 2019, che si svolgerà dal 7 giugno al 7 luglio prossimo.

L’infortunio al ginocchio e il recupero
Nell’agosto del 2018, durante un’amichevole tra la Juventus e l’Orobica, si procura un serio infortunio. La diagnosi è un duro colpo; rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro. In questi 7 mesi lontana dal campo Martina non ha mai mollato. Supportata dalla sua famiglia, dalla società e dalle sue compagne e grazie al suo spirito da combattente ha superato brillantemente l’infortunio e pochi giorni fa è tornata ad allenarsi con la squadra bianconera. Con due obiettivi importanti da raggiungere: la vittoria del campionato con la Juventus e la convocazione al Mondiale.

Volere fortemente” la parola d’ordine, “It’s all about confidence il suo motto.

In campo e nella vita è tutta questione di fiducia.

Credit Photo: Get Sport Media (Cucchetti Fabio & Marco Marengo)

RUBRICA “STELLE AZZURRE”, LE USCITE PRECEDENTI:
01 > Martina Rosucci | 15 marzo 2019
02 > Eleonora Goldoni | 22 marzo 2019
03 > Elena Linari | 29 Marzo 2019
04 > Alia Guagni | 5 Aprile 2019

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Torna il campionato, torna il derby del Serio

Termina finalmente la lunga pausa dal campionato e il torneo torna nel vivo per il suo rush finale. Il derby di ritorno è alle porte. Domani pomeriggio sul terreno del Comunale di via Aldo Moro si affronteranno Atalanta Mozzanica e Orobica, le prime per difendere il quinto posto conquistato in terra fiorentina nell’ultimo turno, le seconde per coltivare ancora una speranza di potere recuperare terreno sulle dirette concorrenti alla salvezza.

Mister Ardito avvisa le sue ragazze sulle incognite della sfida: “I derby sono partite a sé, in queste gare tutti i valori si assottigliano, la classifica non conta più nulla, conta solo la determinazione. Dopo un mese senza gare ufficiali tenere alta la concentrazione non è facile, ma dobbiamo partire dalla voglia di vincere per mantenere la nostra posizione. Abbiamo fatto una lunga rincorsa, eravamo partite non bene, ma ora abbiamo trovato il nostro equilibrio e non dobbiamo assolutamente sprecare quanto di buono realizzato. Dovremo giocare il derby come se fosse una finale.” Il tecnico milanese potrà disporre di tutta la sua rosa, ad eccezione di Anghileri e Zanoli, impegnate con la nazionale under 17. La lunga pausa ha quantomeno permesso di recuperare tutte le acciaccate e Michele Ardito avrà quindi solo da scegliere tra le restanti effettive, con il dubbio principale se partire con il tridente offensivo oppure coprire di più la mediana.

Amarcord: in campionato le due formazioni orobiche si sono affrontate solo tre volte, tra cui la gara d’andata giocata lo scorso 18 novembre ed in tutti e tre gli incontri sono state le nerazzurre a prevalere. Più lunga la tradizione degli incroci in coppa Italia, nella quale il derby del Serio è stata per anni una classica d’inizio stagione. La partita più ricca di emozioni tra Mozzanica e Atalanta è stata senza dubbio quella valida per gli ottavi di finale del 27 febbraio 2016. La squadra allora allenata da Nazzarena Grilli era in piena corsa scudetto e affrontò le concittadine sul proprio terreno di gioco. Furono proprio le ragazze di Marianna Marini ad andare in vantaggio dopo 3′ con Elisa Gaspari, ma Giacinti prima e Iannella poi raddrizzarono il match. Nella ripresa però Cappelletti fu costretta ad atterrare Luana Merli lanciata a rete, rimediando così il cartellino rosso e il penalty per le ospiti. Il possibile pareggio però sfumò immediatamente nell’esecuzione oltre lo specchio di Cristina Merli e in risposta le padrone di casa chiusero la pratica con le reti di Cambiaghi e Giacinti. Tra le migliori in campo senza dubbio Margherita Salvi che quel giorno difendeva la porta dell’Orobica.

Probabili formazioni:

Atalanta Mozzanica: Lemey; Lazzari, Vitale, Rizzon, Jordan; Colombo, Stracchi, Scarpellini, Re; Martinovic, Kelly. All. Michele Ardito.

Orobica: Lonni; Segalini, Brasi, Zamboni, Vavassori; Czeczka, Poeta, Barcella; C. Merli, Fodri; L. Merli. All. Marianna Marini.

Arbitro: Giuseppe Rispoli di Locri; assistenti: Raus e Faini di Brescia.

Photo Credit: Atalanta Mozzanica

Il Bologna Femminile scivola contro la Torres, ma poi rimedia dal dischetto: a Sassari finisce 1-1

Si complica la rincorsa alla vetta delle ragazze rossoblù, che al Comunale “Goceano in Bono” strappano con grinta un punto prezioso, ma che potrebbe non bastare. Sì, perché le vittorie di San Marino, Pontedera e Perugia fanno perdere terreno al Bologna, ora distante nove lunghezze dall’unico posto valido per il salto di categoria.

Dopo il passo falso casalingo dello scorso weekend, le felsinee sono volate in Sardegna a domicilio della Sassari Torres, con l’intento di fare bottino pieno. Aspettative disattese, nonostante un inizio di gara intenso, che porta Gargan a tu per tu con Griffith al 10’, brava a disinnescare l’occasione ospite. Le isolane non stanno a guardare, passando pochi minuti dopo: al 17’ Marenic impegna severamente la difesa bolognese, che si rifugia in angolo, da cui poi nasce la rete di Sotgiu, è 1-0 Sassari. Reagiscono nell’immediato le ragazze di Fida, cercando la porta al 19’ con Antolini ed al 34’ con Marcanti, senza però trovarla in entrambi i casi.

L’intensità della prima frazione scema fino al duplice fischio, ma alla ripresa del gioco subito il Bologna riequilibra il match: al 53’ Campesi tocca con un braccio in area e l’arbitro non ha dubbi, è rigore. Dal dischetto va Antolini, che si rivela sentenza per la Torres: palla in fondo al sacco, è 1-1. La rete dà nuova verve alle ospiti, che si avvicinano al raddoppio numerose volte nei minuti successivi, senza però riuscire (come la scorsa giornata) a ribaltare la gara. Al 93’ rischiano la beffa le rossoblù, quando una calciatrice del Sassari cade dopo un presunto contatto in area, ma la palla viene allontanata dalla difesa felsinea e l’arbitro decreta la fine delle ostilità.

Finisce così con un pareggio lo scontro diretto per il quarto posto, risultato poco soddisfacente per entrambe le squadre, che perdono terreno dal gruppo di testa. Per il Bologna si complica la corsa alla promozione, che vedrà le bolognesi la prossima settimana affrontare in esterna la capolista San Marino, con la possibilità di fare uno scalpo importante e di riaprire il campionato.

TABELLINO

Sassari Torres: Griffiths, Campesi, Congia, Sanna, Tota, Lombardo, Iannetti (36’ st Ledda), Sotgiu, Marenic, Cocco, Dasara (23’ st Ladu).

A disposizione: Chessa, Farris, Fancelu, Mannucci, Orsini.

Allenatore: Fabio Cino.

Bologna FC 1909: Lauria, Gargan, Simone (34’ pt Pacella), Nozzi, Casile, Antolini (17’ st Pallotta), Abouziane (30’ st Minelli), Mainardi, Cocchi (30’ st Zanetti), Mastrovincenzo, Marcanti (30’ st Arcamone).

A disposizione: Bassi, Perna.

Allenatore: Marco Fida.

Ammoniti: 8’ st Campesi (S); 45’ st Sanna (S), 37’pt Nozzi (B).

Arbitri: Torreggiani, Masia, Deriù.

Credit Photo:Bologna Calcio Femminile

Le Regine d’Europa portano l’entusiasmo in Olanda

Con talenti di altissimo livello, tra cui Lieke Martens e Shanice van de Sanden, le Leeuwinnen (leonesse) stanno scrivendo la storia dell’Olanda. Incoronata Campionessa d’Europa nel 2017, la squadra ha risvegliato l’interesse, o meglio l’orgoglio, Nazionale per il calcio femminile. Applicando nel gioco la loro strategia di calcio totale, con uno stile audace che non rinuncia però alla grazia, gli sforzi delle Leonesse sono stati cruciali per offrire al calcio olandese un nuovo futuro.

“Pensando al 2017, quella è stata un’estate speciale, abbiamo sentito un profondo legame con il popolo Olandese e abbiamo conquistato molti nuovi tifosi”, spiega l’attaccante Martens “Ci è sembrata una svolta. Ma adesso vogliamo passare al livello successivo, e avere un altro successo in un torneo ci aiuterà a farlo”.

A due anni dal successo Europeo, e supportate da una schiera colorata di nuovi tifosi, le Leonesse puntano al primo titolo mondiale, da conquistare in Francia a giugno di quest’anno. Tenendo conto di questo obiettivo, la divisa home 2019 dell’Olanda trasmette quella filosofia Oranje un po’ retrò, ma impreziosita da un tocco contemporaneo, incentrato sulle donne.

La maglia, i pantaloncini e i calzettoni totalmente arancioni sono decorati con una grafica ornamentale ispirata al famoso tulipano del paese e completata dall’esclusivo stemma KNVB a forma di leonessa, progettato esclusivamente per la squadra femminile, e introdotto poche settimane prima del successo del 2017.

“Il design della divisa 2019 prende ispirazione da una famosa vittoria olandese e la inserisce in quella che sembra sempre più essere un’epoca d’oro per la squadra femminile”, dice Cassie Looker, Responsabile Abbigliamento Nike Women’s Football.

Credit Photo: Nike, Inc

Coppa Italia: Perugia battuto, ma in semifinale

La San Marino Academy non riesce a completare la rimonta nella gara di ritorno dei quarti di finale di Coppa Italia di Serie C. Le Titane sbancano l’antistadio del Renato Curi di Perugia e sfiorano a più riprese la rete qualificazione nella ripresa, ma sono le biancorosse umbre ad accedere alla semifinale in virtù del 2-1 maturato all’andata all’Ezio Conti di Dogana che fa pesare in maniera determinante il numero di reti siglate in trasferta.

I due tecnici – Peverini e Conte – si affidano a due formazioni altamente competitive e la sfida si conferma di alto livello fin dalle prime battute. Botta risposta iniziale tra Rigaglia e Tuteri, con la San Marino Academy che aumenta la pressione offensiva e sfiora il bersaglio grosso con Barbieri e Baldini; quindi tocca a Deidda calciare alto dal limite, seguita poco dopo da Tuteri che spara alle stelle.

Al 41’ arriva il vantaggio biancoazzurro: Rigaglia va in percussione sulla sinistra ed inventa un tiro cross che – complice il vento – inganna Bayol e si infila in rete. Il gol carica ulteriormente le ragazze di Conte che dopo l’intervallo presidiano con consistenza la metà campo umbra: già al primo il pallonetto di Barbieri su uscita del portiere è salvato in extremis dalla difesa; poco dopo ancora l’attaccante torinese, che stavolta sbatte sulla provvidenziale deviazione in corner di Bayol.

L’assedio ospite prosegue incessante ed il raddoppio sembra cosa fatta al 21’ quando Baldini calcia a botta sicura dal lato corto dell’area piccola, ma il tiro è sventato miracolosamente in corner da un recupero sulla riga di porta. Il Perugia allenta il forcing ospite e si affaccia in avanti con due tentativi di Ceccarelli e Monetini, entrambi finiti alti. Nel finale la San Marino Academy si getta tutta in avanti e quasi a tempo scaduto Barbieri si libera del diretto marcatore e spara angolato, trovando sulla sua strada una superlativa Bayol che respinge in angolo e mette la firma sulla qualificazione delle biancorosse alle semifinali di Coppa.


Coppa Italia di Serie C, semifinale di ritorno | Perugia – San Marino Academy 0-1

 

PERUGIA [4-3-3]

Bayol; Zelli (dal 60’ Monetini), Serluca, Ferretti, Rosmini; C. Fiorucci, Tuteri, Brozzetti; G. Fiorucci (dal 78’ Bianconi), Ceccarelli, Bylykbashi (dal 78’ Sulpizi)

A disposizione: Marroccoli, Franciosa, Piselli, Timo

Allenatore: Vania Peverini

SAN MARINO ACADEMY [4-3-3]

Montanari; Nicolini (dall’87’ Casali), Montalti, Venturini, Piergallini; Rossi, Deidda, Rigaglia; Baldini, Menin (dal 73’ Lanotte), Barbieri

A disposizione: Ghidetti, Pozzi, Bianchi

Allenatore: Alain Conte

Arbitro: Simone Moretti di Valdarno

Marcatori: 41’ Rigaglia

Ammoniti: Zelli, Piergallini, Menin, Serluca, C. Fiorucci

NOTE: il Perugia accede alle semifinali di Coppa Italia di Serie C in virtù del maggior numero di reti segnate in trasferta, visto il 2-2 complessivo maturato nel 180’.

Credit Photo: FSGC – San Marino Academy

Gialloblù battute in casa. I tre punti vanno al Milan

FORTITUDO MOZZECANE – MILAN LADIES 2-3

Fortitudo Mozzecane: Olivieri, Mele, Caliari, (40’ st Bonfante), Peretti (14’ st Martani), Groff, Salaorni, Pecchini, Carraro, Pinna, Benincaso, Gelmetti.

A disposizione: Marconi, Pavana, Bonfante, Signori, Borg, Martani.

Allenatore: Crestani.

Milan: Groni, Wolleb, D’Ugo, Ronchi, Pedrazzani, Tamborini, Merigo, Belloni, Longoni, Di Luzio (24’ st Fadini), Gramolelli (41’ st Barbuiani).

A disposizione: Locatelli, Fadini, Borges, Brambilla, Cantoni, Barbuiani.

Allenatore: Reggiani.

Arbitro: D’Eusanio (Faenza).

Assistenti: Tagliaferri e Gaddoni (Faenza).

Reti:19’ pt Di Luzio, 22’ pt Pinna, 26’ pt Gramolelli, 36’ st Pinna, 37’ st Gramolelli.

Note: ammonite Salaorni, Carraro, Ronchi, D’Ugo.

Brutta battuta d’arresto per le gialloblù che vengono sconfitte in casa dal Milan col risultato di 2-3. La corsa per il secondo posto si fa sempre più combattuta ora, con la Fortitudo Mozzecane che è incalzata dall’Empoli e dal Ravenna.

Il primo squillo della partita è al 7’, quando Carraro prova a piazzare di destro il pallone toccato di tacco da Pinna ma questo esce a fil palo. Il risultato si sblocca a favore delle ospiti al 19’, quando Di Luzio sfrutta un bel cross e, lasciata libera in area di rigore, colpisce al volo e la mette dove Olivieri non può arrivare. Il vantaggio dura ben poco: tre minuti dopo Pinna sfrutta una punizione calciata in area e, in mischia, riesce a spingere la sfera in porta, firmando il pareggio gialloblù. Passano solo tre minuti ed è il Milan ad avere un’enorme occasione quando Gramolelli ha a disposizione un calcio di rigore per fallo di mano. È l’1-2 per le rossonere.

La ripresa inizia con il tentativo di Pecchini su calcio d’angolo, ma la sua conclusione esce a lato della porta. Al 12’ Olivieri compie un grande intervento su Di Luzio. Il match cambia con l’ingresso di Martani, che al 17’ prova l’azione personale: finta di tiro, dribbla la sua marcatrice e lascia partire il tiro che viene parato a fatica da Groni.

Al 36’ Martani prova ancora la giocata ma questa volta sceglie di diventare assist – woman e, dopo una bella azione, mette in mezzo per Pinna che non sbaglia e sigla il pareggio. Al 37’ le cose vanno ancora male per le gialloblù: Groff perde Gramolelli che davanti alla porta calcia con precisione e spiazza Olivieri.

Una sconfitta che fa male ma che tiene ancora i giochi aperti per le ragazze della Fortitudo.

Credit Photo: Fortitudo Mozzecane Calcio Femminile

Galbusera gol e il Fiammamonza vince e supera il Vicenza: finisce 0-1 al Baracca

Brutta sconfitta per il Vicenza che perde 0-1 lo scontro diretto con il Fiammamonza e viene superato in classifica proprio dalla avversarie.

Partita con poche emozioni ma combattuta fino alla fine da entrambe le squadre: a risolverla è il calcio di punizione di Galbusera al 62′ che regala alle lombarde 3 punti preziosissimi in chiave salvezza.

Dopo l’1-1 dell’andata, Vicenza e Fiammamonza si giocano un pezzettino di permanenza in Serie C al Baracca: una vittoria per le Biancorosse significherebbe un po’ più di tranquillità, al contrario invece si riaprirebbe la bagarre per evitare il penultimo posto.

Ospiti subito pericolose su calcio d’angolo, ma il colpo di testa non è preciso.

Vicenza in avanti all’11’: Dal Bianco serve sulla destra Frighetto che entra in area e dalla linea di fondo trova Stocchero all’altezza del primo palo, la n.9 prova a deviare in porta con la punta da distanza ravvicinata ma Rotella devia in corner.

Con il gioco spesso a centrocampo, per 20 minuti non si registrano conclusioni; bisogna aspettare il 30′ quando Sonnessa dal vertice sinistro dell’area di rigore, si accentra e calcia potente in porta, Bianchi blocca.

Al 35′ Fortuna prova a portare avanti il Vicenza con un gran tiro da fuori, ma con il mancino calcia troppo debolmente e Rotella para.

Buona chance per le Biancorosse invece un minuto più tardi: al limite dell’area, Frighetto fa la sponda per Fortuna che vede l’inserimento di Lazzari e la serve, la n.2 da posizione defilata calcia sul primo palo ma la conclusione si spegne sull’esterno della rete.

Dopo  un primo tempo con poche emozioni, nella ripresa il match si fa più intenso.

Al 46′ angolo di Maddalena da sinistra, la palla viene respinta fuori area dove viene raccolta da Missiaggia che la lascia rimbalzare e poi calcia, conclusione che non impegna particolarmente Rotella.

Con la partita che non si sblocca, D’Angelo ci prova con un gran tiro dalla distanza, la traiettoria è alta ma la sfera scende in corrispondenza della porta e finisce di poco sopra la traversa.

Al 51′ punizione di Nuzzo dalla trequarti, Velati in area colpisce indisturbata di testa però non riesce a inquadrare lo specchio.

Al 62′, da un altro calcio piazzato, si sblocca la partita: dal vertice sinistro dell’area, Galbusera calcia  direttamente in porta e trova il gol del vantaggio infilando sul primo palo, Bianchi prova a respingere in tuffo ma non riesce ad evitare lo 0-1.

Sempre da punizione ci riprova il Fiammamonza, ancora con Nuzzo: la capitana avversaria conclude potente da distantissimo ma non sorprende Bianchi che para in due tempi.

Le avversarie al  76′ sprecano invece il gol del possibile raddoppio: contropiede veloce guidato da Velati, palla in profondità per Moroni che in area all’altezza del primo palo ci mette solo la potenza e a pochi passi dalla porta calcia fuori.

Il Vicenza non ci sta e prova almeno a trovare il gol del pareggio: Missiaggia sulla sinistra recupera palla, va via in area e crossa al centro; Rotella è spiazzata da una deviazione e sbaglia l’uscita ma Pomi arriva un attimo in ritardo sul secondo palo e manca il tap-in a porta vuota.

Azione simile all’87’: Missiaggia per Perobello che in proiezione offensiva si incunea in area e mette una buona palla sul secondo palo, Pomi è anticipata da un difensore che allontana e salva il risultato.

Nonostante i 4′ di recupero, le Biancorosse non riescono a pareggiare i conti e si arrendono allo 0-1.

La sconfitta riapre tutto in chiave salvezza e il Vicenza dal +2 della settimana scorsa si ritrova sotto di un punto, al penultimo posto che vorrebbe dire retrocessione.

Per buona parte del match la sfida è stata equilibrata ed è stato un episodio a risolverla, rimane il rammarico per non essere state più concrete sottoporta.

Bisogna subito cancellare il risultato e pensare alla prossima partita, la prima delle 5 finali rimanenti prima della conclusione della stagione: l’impegno è semplice solo se si guarda la classifica, ma l’Oristano non vorrà lasciare campo libero alle Biancorosse.

Si va in Sardegna con un solo obiettivo, vincere. Forza Vicenza!

TABELLINO

Vicenza Calcio Femminile – Juvenilia Fiammamonza 0-1

VICENZA CALCIO FEMMINILE

Bianchi, Lazzari (71′ Balestro), Perobello, Missiaggia (C), Menon (71′ Pegoraro), Rigon (46′ D’Angelo), Fortuna, Maddalena, Stocchero (75′ Pomi), Dal Bianco, Frighetto

A disposizione: Dalla Via, Carino, De Pretto

All. Dori Cristian

JUVENILIA FIAMMAMONZA

Rotella, Dadati, Moroni, Martiradonna (84′ Pirri), Rovelli, Nuzzo (C), Baratti (54′ Mariani), Velati, Galbusera (84′ Carlucci), Sonnessa (74′ Sonnessa), Citterio

A disposizione: Vignati, Degrassi

All. Macrì Maria

Marcatrici: 62′ Galbusera (F)

Arbitro: Santarossa Davide (Pordenone)

Assistenti: Rosa Enrico e Longo Donato (Vicenza)

Ammonite: Menon (V), Balestro (V), Missiaggia (V)

Credit Photo: Vicenza Calcio Femminile

Tutto per l’Inghilterra

Arrivate in semifinale nelle ultime due edizioni dei Mondiali, le giocatrici dell’Inghilterra si presenteranno in Francia posizionate tra le migliori nel ranking mondiale. Le sue talentose giocatrici, tra cui Fran Kirby, Lucy Bronze, Toni Duggan e il capitano Steph Houghton, mostrano uno stile di gioco sicuro di sé che ha saputo incantare un’intera nazione.

Le nuove divise delle Lionesses (leonesse, così vengono soprannominate le giocatrici della Nazionale Femminile Inglese), sia home sia away, migliorano ulteriormente l’estetica della Federazione Calcio inglese e creano un legame tra la squadra e la Nazione.

“È fantastico vedere delle divise appositamente progettate per noi.” dice Kirby “La divisa home è molto classica, mentre il modello away è nuovo e accattivante”.

Con una nuova versione della tradizionale divisa bianca, il look della maglia home nel 2019 è impreziosito dai polsini rosso scuro. “Il look in bianco luminoso conferisce un’aurea di forza e purezza. Questo minimalismo si traduce in raffinatezza e sicurezza, perfetto per questa squadra”, dice Cassie Looker, Responsabile Abbigliamento Nike Women’s Football.

I calzettoni debuttano con una stampa disegnata a mano appositamente per le Lionesses, mettendo in risalto la flora specifica originaria delle contee e delle regioni dell’Inghilterra. “Elementi tipici come il papavero, la primula, l’epilobio, l’anemone nemorosa, la genzianella primaverile, la silene ciondola e la tradizionale rosa si mescolano al luppolo per formare un motivo floreale che rappresenta l’intero Paese”, spiega la Looker.

Anche se sulla divisa home appare solo accennato, questo motivo ne costituisce in realtà la base, caratterizzando sia la maglia che i calzettoni e dando vita a una nuova versione più brillante della classica divisa rossa away dell’Inghilterra. Realizzata esclusivamente per la squadra femminile in una tonalità di rosso più scura unica, la divisa incorpora la Croce di San Giorgio sulla maglia e uno stemma della stessa tonalità, esclusivo per le Leonesse.

“Ci siamo andate vicine un paio di volte e il risultato è stato incredibile.” dice la capitana Houghton “Sembra che la squadra sia costantemente spinta da un impeto genuino, che diventi sempre più forte ad ogni torneo che giochiamo, e un’altra estate ricca di successi può davvero aiutare il calcio femminile ad alzare ancora l’asticella”.

La Collezione England Women’s 2019 include anche la giacca da indossare durante l’inno nazionale, l’abbigliamento da allenamento e una collezione sportswear.

Credit Photo: Nike, Inc

Fiorentina-Hellas Verona: arbitra Pascariello

Verona – Sarà Jacopo Pascariello della sezione AIA di Lecce ad arbitrare Fiorentina-Hellas Verona, 18a giornata del campionato di Serie A femminile in programma sabato 16 marzo alle 15 allo stadio ‘Gino Bozzi’ di Firenze. Sarà coadiuvato da Gianluca Matera (sez. AIA di Lecce) e Dario De Cristofaro (sez. AIA di Rovereto).

Credit Photo: Hellas Verona Women

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