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“Valorizza” il Tuo cambiamento

Ma come faccio a ritrovare l’amore per il calcio se tutto ciò che vedo intorno a me è corrotto coach? Questa è una delle più forti domande che allenatori, calciatori mi pongono. Continuano dicendo che la meritocrazia non c’è, che viviamo in un mondo di raccomandazioni e sponsorizzazioni e che non hanno più la voglia di continuare a giocare o ad allenare e che ovunque si girino vedono solo disonestà e faccendieri per non dire altro.
Il problema è che questa domanda purtroppo me la pongono anche ragazzini giovani e genitori sportivi (di quelli che sanno fare il loro mestiere) e questo è preoccupante.

Parliamo di sogni e già ancor prima di lavorare per quel sogno già so che sto parlando di nulla perché vanno avanti i “lecchini”, questa è l’ultima di ieri sera in una mail accorata che poi si trasformava in un excursus sul mondo dei giovani e sulla violenza negli stadi da parte di una mamma PREOCCUPATA, (ne parleremo prossimamente se vorrete).

Io sinceramente pur consapevole dell’andazzo, ovunque vengo chiamato , dai settori giovanili, squadre di adulti, con allenatori, con le società stesse, porto avanti il discorso del “cambiamento”. Fino a quando ci soffermiamo sul problema non succederà mai nulla, sono constatazioni, dati di fatto certamente ma che non potremo sicuramente farci nulla da soli perché non sotto il nostro controllo diretto. Allora l’unica cosa da fare è portare il “focus” su noi stessi, sulle nostre qualità, risorse e se ben investite sotto forma di tempo, persone e azioni ci porteranno sicuramente intorno a noi un sottile, quasi impercettibile, inizialmente, cambiamento, che porterà a una piccola ma determinante modifica nelle relazioni vicine a noi e pian piano allargando le connessioni, si verificheranno altri piccoli cambiamenti che saranno poi un chiaro miglioramento del “sistema” circostante, qualunque esso sia, spogliatoio, società, famiglia, amicizia, relazioni, intero sistema od organizzazione.

Lo so, è dura, difficile, tutto ti porta a essere “disarmato” perché all’inizio ti senti solo e soprattutto con molti che ti diranno chi te lo fa fare, ma ti posso assicurare che non sarà così. Dopo poco, la tua forza, farà da collante per un’ altra forza e faranno da volano per ulteriori cambiamenti e inevitabilmente diventeranno il nuovo “sistema” che si appoggerà su basi solide che consolideranno sempre più l’amore per questo sport e devono necessariamente passare per onestà nelle relazioni e determinazione nel voler un VERO CAMBIAMENTO attraverso le difficoltà. Tutto ciò deve partire, in primis , da NOI STESSI, se vogliamo “ARRIVARE” agli altri, successivamente. Se il “contesto” ti fa allontanare dalla tua passione ricorda, “tutto” si può cambiare e per arrivare al “tutto” devi necessariamente partire da te, dal tuo “IO”.
Buon “cambiamento”, L’AMORE per il calcio ti aspetterà sempre, quel posto, per te è sempre il più BELLO del mondo, per questo NON PERMETTERAI che CAMBI… MAI!

Credit Photo: Ramella Fazzari Fotografia

Il diluvio protagonista del 2° memorial Luigi Sarsilli

Il maltempo, che ha imperversato durante tutta la giornata, ha purtroppo fatto sentire la sua voce durante lo svolgimento del secondo torneo “Memorial Luigi Sarsilli”. A onorare la memoria dello scomparso presidente fondatore della società di via Cavour, sono scese sul terreno inzuppato del Comunale di Mozzanica la squadra locale, la Riozzese e l’Academy Montorfano. Proprio le due compagini ospiti hanno inaugurato il triangolare.

Le rosanere della Riozzese, tra le cui file hanno sfilato le ex Jenny Dossi e Roberta Edoci, hanno regolato per 3 a 0 le avversarie rovatesi, squadra che milita nel neonato campionato regionale di eccellenza. In virtù del risultato le bresciane sono così scese nuovamente in campo nella gara successiva contro le padrone di casa. Buona la prova delle nerazzurre con le nuove Cambiaghi e Codecà subito protagoniste del tabellino (la prima in goal al 4’ e la seconda al 12’ e al 16’), mentre è di Cecilia Re la firma del definitivo 4-0.Nell’ultimo e decisivo match tra locali e Riozzese la pioggia ha iniziato a cadere sempre più copiosa, trasformando il campo in un acquitrino, rendendo difficili se non impossibili le giocate. L’ex Edoci porta in vantaggio le ospiti dopo 40 secondi con un rapido contropiede; la reazione delle nerazzurre non si fa però attendere ed inizia un arrembaggio senza tregua. L’inizio della preparazione e il campo che si appesantisce ogni secondo che passa complicano i piani di mister Ardito che oltretutto cerca di dar spazio anche alle nuove leve. Nonostante le difficoltà capitan Stracchi e compagne riescono a creare diverse occasioni per riagguantare il pari, in particolare con Michela Cambiaghi che in almeno 4 occasioni potrebbe trovare ancora la gioia personale, ma la poca lucidità e la bravura della n. 1 avversaria Selmi le si oppongono. Quando ormai il risultato sembra non voler cambiare, la giovane Sofia Colombo si incunea in area e viene travolta da un’avversaria. Il penalty viene trasformato da Stracchi che chiude così la gara sull’1-1. Per decretare un vincitore ci vorrebbe la lotteria dei rigori, ma ormai la pioggia si è tramutata in un vero e proprio diluvio che non accenna a diminuire e così arbitro e squadre rientrano immediatamente negli spogliatoi.

Al termine della gara mister Ardito si reputa soddisfatto dell’operato delle sue: “Una squadra nuova, dopo una settimana di lavoro sulle gambe, su un campo così pesante, direi proprio che le ragazze si sono comportate molto bene. Volevo anzitutto vedere l’impegno da parte loro dopo questa settimana e penso proprio che si sia visto. In difesa abbiamo giocato per la prima volta con un portiere e tre su quattro nuove e anche in attacco avevamo solo una giocatrice già della vecchia rosa. Non è semplice giocare con queste premesse, aggiungiamo che nella seconda gara ho voluto dar spazio anche alle altre e come normale un po’ di confusione può nascere quando si fanno tanti cambi, ma devo dire che anche le ragazze più giovani che abbiamo provato oggi hanno risposto molto bene. Dopo un goal preso dopo una manciata di secondi abbiamo avuto un’ottima reazione. E’ mancata la lucidità negli ultimi metri, ma è più che normale. Fino a ieri ci siamo allenate con trenta e più gradi sulla testa, mentre oggi la temperatura è scesa di almeno 12 gradi. Davvero non posso che essere soddisfatto, non potevo chiedere di più alle ragazze.”

Credit Photo: Sergio Piana

Calcio femminile: due opportunità di lavoro in UEFA

Se una ex campionessa d’Europa ti invita ad entrare nella sua squadra vincente, si può dire di no? Questa allettante occasione è offerta dalla UEFA: Nadine Kessler, direttrice calcio femminile, non vede l’ora di accogliere una nuova direttrice delle competizioni femminili e una coordinatrice per lo sviluppo del calcio femminile.

Kessler è entrata a far parte della UEFA nel 2016, poco dopo aver interrotto la carriera per un infortunio. Da allora, l’ex miglior calciatrice del mondo e d’Europa ha vissuto “un periodo esaltante per il calcio femminile”, che attribuisce alla “grande crescita e alle sfide propositive a tutti i livelli”.

Ex trequartista di Germania, Wolfsburg, Potsdam e Saarbrücken, Kessler ha avuto una carriera memorabile, vincendo UEFA Women’s EURO 2013 e tre UEFA Women’s Champions League. Se il suo successo è arrivato durante la già notevole crescita del calcio femminile, lei prevede ulteriori progressi nel prossimo decennio.

“Sia per visibilità, interesse e attrattiva commerciale delle nostre competizioni d’elite che per crescita generale in termini di partecipazione, le potenzialità del calcio femminile sono evidenti”, afferma.

“Rendendo il calcio sempre più professionale, ma anche aumentando il numero di partecipanti, possiamo contribuire al successo di tutta la famiglia del calcio, che può migliorare la vita dell’intera società”.

È in questo promettente contesto, con una squadra “sempre motivata a definire nuovi standard per il bene del calcio”, che Kessler e le sue colleghe si metteranno al lavoro: “La direttrice delle competizioni avrà il compito di amministrare e supervisionare tutte le competizioni del calcio femminile, con particolare attenzione allo sviluppo concettuale di Women’s EURO. Sarà una persona abituata a guidare gli altri e che ama far parte di un team numeroso e ambizioso”.

“La coordinatrice per lo sviluppo ha un ruolo di supporto e lavorerà insieme alle federazioni per programmare e creare iniziative che ottimizzino o costituiscano strutture per il calcio femminile. Cerchiamo una persona dalle ottime doti organizzative e interpersonalii. Siamo convinti che la sua voglia di fare e la sua motivazione permetteranno di raggiungere nuovi traguardi”.

Credit Photo: UEFA – Union of European Football Associations

Il test match odierno si conclude con la vittoria dell’Hellas Verona Women per 3-0

Il ChievoVerona Valpo esce sconfitto dal secondo test match stagionale, contro un Hellas Verona Women che è riuscito a far proprio il derby grazie ad un secco 3-0. Un passivo di inizio stagione che non scoraggia però la truppa clivense, determinata a lavorare sodo per arrivare pronta all’esordio in campionato.

ChievoVerona Valpo: 1 Raicu, 2 Faccioli, 5 Zanoletti, 3 Motta, 4 Ledri, 6 Prost, 8 Tardini, 7 Sardu, 10 Boni, 11 Pirone, 9 Fuselli

A disposizione: 12 Sargenti, 18 Salamon, 17 Tarenzi, 15 Mascanzoni, 16 Riboldi, 13 Zamarra, 14 Varriale

Allenatore: Diego Zuccher

Verona Women: 12 Forcinella, 15 Meneghini, 5 Ambrosi, 2 Harshanyova, 3 Molin, 6 Bardin, 19 Nichele, 8 Wagner, 13 Dupuy, 17 Pasini, 20 Giubilato.

Allenatore: Sara Di Filippo


Primo tempo

4’: La prima azione di gioco è di marca Hellas Verona Women, con il centrale difensivo Harshanyova che schiaccia di testa sul fondo un suggerimento da calcio d’angolo.

5’: Incursione centrale sempre del Verona, Pasini batte a botta sicura, Zanoletti salva il risultato in scivolata.

18’: Gol dell’Hellas Verona Women. Discesa sulla destra di Meneghini, che guarda al centro ed inventa una strana parabola che si insacca alle spalle di un’incolpevole Raicu.

27’: Primo sussulto del ChievoVerona Valpo. Pirone si inserisce tra le linee e scaglia un destro che si spegne alla destra di Forcinella.

30’: Fuselli calcia in mischia dal centro dell’area, la difesa dell’Hellas sventa il pericolo.

36’: Continua a spingere il Chievo. Discesa esterna di Sardu che crossa al centro per Boni. Il capitano gialloblu batte al volo, ma strozza troppo la conclusione, che termina a fondocampo.

50’: Raddoppio dell’Hellas Verona Women. Grande suggerimento in verticale di Ambrosi che pesca con un filtrante Dupuy sulla destra. L’ala destra del Verona crossa al centro per Molin, che un facile tap-in batte Raicu.


Secondo tempo

46’: Terzo gol del Verona. Riparte subito fortissimo la squadra di mister Sara De Filippo, con la neo entrata Rus che raccoglie una palla vagante in mezzo all’area ed in spaccata insacca alle spalle di Sargenti.

54’: Grande ripartenza del Chievo, con Tarenzi che riesce a trovare spazio tra le maglie della difesa veronese; la numero 17 ex Sassuolo calcia bene, ma è superba la risposta di Forcinella che riesce a conservare l’imbattibilità della propria porta.

78’: Ottima azione corale del ChievoVerona Valpo, con Fuselli che pesca al Tarenzi al centro area, quest’ultima impatta bene la sfera, ma Fenzi è brava a ribattere la conclusione.

82’: Discesa laterale di Fuselli che trova Faccioli nel cuore dell’area, il numero 2 clivense colpisce male la palla, che termina in out.


Le ragazze di mister Diego Zuccher scenderanno nuovamente in campo alle ore 19.00 di giovedì 30 agosto. In programma c’è un’amichevole infrasettimanale al Bottagisio contro il Vicenza Calcio Femminile.

Credit Photo: Pagina Facebook ChievoVerona Valpo

Serie A femminile: girone unico anche nel 2018/19, al via 16 squadre

Il Consiglio Direttivo della Divisione calcio a cinque, preso atto delle domande di iscrizione di 14 società aventi diritto e della rinuncia dell’ASD Alex Zulli Gold Futsal e dell’ASD Pescara Femminile, ha provveduto al ripescaggio delle società A.S.D. Città di Falconara e A.S.D. Woman Napoli C5 e definito l’organico per la stagione sportiva 2018/19 della Serie A femminile in 16 (sedici) società, con girone unico.

Questo, pertanto, l’organico del campionato nazionale di Serie A femminile 2018/2019:

SERIE A FEMMINILE
A.S.D. BISCEGLIE FEMMINILE
A.S.D. CITTA’ DI FALCONARA
A.S.D. FLAMINIA
A.S.D. FUTSAL BREGANZE
A.S.D. FUTSAL FLORENTIA
A.S.D. FUTSAL FUTBOL CAGLIARI
A.S.D. FUTSAL SALINIS
KICK OFF C5 FEMMINILE
A.S.D. MONTESILVANO FEMMINILE C5
A.S.D. OLIMPUS ROMA
A.S.D. REAL GRISIGNANO CALCIO
F.C. REAL STATTE
A.S.D. ROYAL TEAM LAMEZIA
A.S.D. S.S. LAZIO CALCIO A 5
S.S.D. A.R.L. TERNANA CALCIO FEMMINILE
A.S.D. WOMAN NAPOLI C5

LE DATE (Il Consiglio ha confermato le date pubblicate sul comunicato n° 1)
PRIMA GIORNATA: 7 ottobre
ULTIMA GIORNATA: 1 maggio

I calendari della Serie A femminile saranno resi noti martedi 14 agosto sul sito ufficiale della Divisione Calcio a cinque (il giorno successivo sui quotidiani sportivi Corriere dello Sport e Tuttosport).

LE SOSTE e LE DATE DA RICORDARE
30 settembre: Supercoppa italiana, Ternana-Montesilvano
9 dicembre: sosta per impegno della nazionale
6 febbraio: qualificazione per la Coppa Italia*
17 febbraio: sosta per la nazionale
24 marzo: Final Eight Coppa Italia

* Le prime quattro classificate al termine del girone d’andata della regular season accedono direttamente alla Final Eight, acquisendo lo status di testa di serie per il sorteggio; le altre quattro qualificate sono determinate da spareggi in gara unica che coinvolgono le squadre classificatesi dal quinto al dodicesimo posto, secondo questo schema: 5ª vs 12ª, 6ª vs 11ª, 7ª vs 10ª, 8ª vs 9ª

INFO
Ai playoff scudetto accederanno le prime otto squadre qualificate al termine della regular season, che si giocheranno con formula uguale a quella della scorsa stagione. In caso di parità di punti si andrà a gara-3 da giocare in casa della meglio classificata, che avrà il fattore campo anche in gara-1; in caso di pareggio al termine dei tempi regolamentari e supplementari di gara-3, si qualificherà la squadra meglio classificata al termine della regular season.

La finale scudetto sarà disputata al meglio delle tre gare, con prima (ed eventuale terza) gara in casa della meglio classificata al termine della regular season. Ogni gara avrà una vincitrice, con svolgimento in caso di parità di tempi supplementari e rigori.

Credit Photo: FIGC – LND – Divisione Calcio a 5

Mondiali FIFA U20: il Giappone trionfa sulla Spagna

Il Giappone ha trionfato con il punteggio di 3 a 1 sulla Spagna, vincendo così per la prima volta in assoluto la Coppa del Mondo femminile U20. Questo risultato mantiene il trofeo in Asia dopo la vittoria della Corea del Nord due anni fa, nell’edizione svoltasi in Papua Nuova Guinea.
Hinata Miyazawa, Saori Takarada e Fuka Nagano hanno siglato le tre reti giapponesi, Candela Andujar ha invece segnato l’unico gol per le spagnole. Alla Spagna non è bastato il 61% di possesso palla per avere la meglio sul Giappone, che si ferma invece al 39%.

Spagna: Catalina Coll, Berta Pujadas, Laia Aleixandri, Damaris Egurrola, Patricia Guijarro, Maite Oroz, Carmen Menayo, Lucia Rodriguez, Candela Andujar, Eva Navarro, Claudia Pina.
In panchina: Maria Isabel Rodriguez, Andrea Sierra, Nuria Rabano, Paula Fernandez, Noelia Ramos, Silvia Rubio, Lucia Garcia, Paula Sancho, Aitana Bonmati, Ona Batlle.
Allenatore: Pedro Lopez

Giappone: Hannah Stambaugh, Moeka Minami, Hana Takahashi, Honoka Hayashi, Hinata Miyazawa, Fuka Nagano, Saori Takarada, Asato Miyagawa, Namami Kitamura, Riko Ueki, Jun Endo.
In panchina: Aguri Suzuki, Nana Ono, Miyu Takahira, Riko Ushijima, Yui Fukuta, Yurina Imai, Mami Muraoka, Mizuka Sato, Fuka Kono, Mai Fukuta.
Allenatore: Futoshi Ikeda

E’ il giorno migliore della mia vita” – è stata una delle prime dichiarazioni di Minami nel post partita, la compagna di squadra Takarada aggiunge: “Non ho davvero parole per esprimere ciò che provo, sono travolta dalla gioia. Vincere questo torneo era un sogno, sarà incredibile giocare qui la Women’s World Cup l’anno prossimo”. Non saranno poche infatti le calciatrici che l’anno prossimo si troveranno nelle file della nazionale maggiore giapponese per provare a replicare il successo dell’U20.

Credit Photo: Pagina Facebook FIFA Women’s World Cup

Il calcioscommesse nel calcio femminile

Sembra incredibile però è tutto vero, sembra impossibile però è una triste realtà: il calcioscommesse è arrivato anche nel calcio femminile. È quanto accaduto in Spagna negli ultimi mesi con tre calciatrici del Santa Teresa, Marta Parralejo, Estefanía Lima e Nayadet López, arrestate preliminarmente a giugno e attualmente in libertà vigilata in attesa della sentenza definitiva.

Purtroppo per loro, pochi giorni fa, sono stati pubblicati [1] anche gli audio di alcune telefonate incriminate: la loro posizione si aggrava ulteriormente. Il Santa Teresa, squadra di Badajoz, è stata la prima squadra della stagione 2017/2018 a retrocedere in Serie B e proprio nella fase cruciale della stagione, le tre giocatrici avrebbero accettato di far perdere la propria squadra, per guadagnare tra i 2000 e i 3000 € a partita.

Il punteggio richiesto alle giocatrici e che garantiva più incassi era il 3 a 0, e guarda caso, il Santa Teresa perse otto volte proprio per 3 a 0, sia in casa che in trasferta. In più, ci sono altre cinque partite in cui la squadra sotto inchiesta ha perso con più di tre gol di scarto, una delle quali finita per 10 a 0. Le giocatrici vennero avvicinate da un ex giocatore del Santa Teresa, Emilio Pinto, contattato a sua volta dalla mafia cinese, paese in cui venivano realizzate le scommesse online: l’ex giocatore cercò anche di coinvolgere il portiere del Santa Teresa, considerata un elemento fondamentale per la buona riuscita delle combines. Il calcioscommesse è internazionalmente conosciuto come match fixing ed è severamente perseguito e vietato dalle autorità competenti: FIFA e UEFA hanno piena giurisdizione anche in ambito nazionale in relazione alle scommesse illegali.

La FIFA negli ultimi anni ha adottato il pugno di ferro per reprimere l’alterazione del normale andamento delle partite: ha squalificato a vita due giocatori inglesi militanti in Australia e pochi mesi fa ha squalificato un arbitro ghanese. A livello normativo, l’art. 42 del codice disciplinare della FIFA impedisce la prescrizione dei reati in tema di calcioscommesse: mentre tutti i reati sportivi compiuti durante una partita, o condotte in tema di doping hanno tutti una prescrizione (tra i due e i dieci anni), la punibilità delle condotte relative al calcioscommesse non prescrive mai [2]. Inoltre, l’art. 62 del codice disciplinare vieta non solo la corruzione attiva ma anche quella passiva (accettare un ingiustificato vantaggio economico [3]) e al c.3 prevede la squalifica a vita in caso di reiterazione.  

Allo stesso modo il codice disciplinare della UEFA all’art. 10, evita la prescrizione dei reati collegati al match fixing[4], all’art. 12 stabilisce la colpevolezza anche di chi non denuncia qualsiasi attività diretta a violare l’integrità della competizione e infine, l’art. 53 determina che ogni caso di scommesse illegali potrà essere riaperto in qualsiasi momento [5]. A livello nazionale, la RFEF, la federazione spagnola di calcio, all’art. 75bis del proprio codice disciplinare, vieta la partecipazione a qualsiasi titolo in scommesse illegali. La sanzione per i giocatori e giocatrici è una multa economica tra i 3006 e i 30.051 € più una o più delle seguenti sanzioni: sconfitta a tavolino per la squadra, penalizzazione di tre punti in classifica, partite da disputare in campo neutro, chiusura dello stadio per quattro partite, inabilitazione da due a cinque anni e inabilitazione a giocare a vita.

Similmente, la FIGC vieta il calcioscommesse per tutti i soggetti dell’ordinamento federale e tesserati di società professionistiche e dilettantistiche: la sanzione, a norma dell’art.6 del codice di giustizia sportiva prevede l’inibizione o la squalifica non inferiore a tre anni e una multa a partire dai 25.000 €. Infine, anche la FIGC obbliga i suoi tesserati a denunciare qualsiasi comportamento collegato al calcioscommesse: in caso di omessa denuncia la sanzione è inibizione o squalifica non inferiore a sei mesi più ammenda non inferiore a 15.000 €. Se una giocatrice partecipasse ad una trama di match fixing, non solo andrà incontro ad una o più sanzioni di diritto sportivo come quelle sopra indicate, ma anche a quelle provenienti dal diritto penale: gli articoli 416, 640 e 721 del codice penale più la legge 13 dicembre 1989, n.401 sono tutte norme applicabili al calcioscommesse, un reato a consumazione anticipata, ovvero, verrà punito anche se l’effettiva alterazione della partita non è stata conseguita.

Forse le giocatrici del Santa Teresa pensavano di essere immuni dalle norme giuridico sportive in tema di calcioscommesse, o forse, non immaginavano le conseguenze delle loro azioni. Più il calcio femminile crescerà e più ci saranno tentativi da parte delle criminalità organizzate di sfruttare lo sport che tutti noi amiamo e rovinare le carriere delle calciatrici: è sempre bene denunciare chi tenta di alterare il risultato delle partite prima che sia troppo tardi, poiché come abbiamo visto, non sarà mai troppo tardi per punire tali reati sportivi.


[1]Q. Alsedo, “Así se amaña un partido de fútbol femenino en España”, in http://www.elmundo.es/deportes/futbol/2018/08/11/5b6dde89268e3e23358b45f3.html

[2]Art. 42 Codice Disciplinare FIFA: “Prosecution for corruption is not subject to a limitation period”.

[3]Art. 62 Codice Disciplinare FIFA: “Passive corruption (soliciting, being promised or accepting an unjustified advantage) will be sanctioned in the same manner. In serious cases and in the case of repetition, sanction 1b) may be pronounced for life”.

[4]Art.10 Codice Disciplinare UEFA: “There is a statute of limitations on prosecution, which is time-barred after. Match fixing, bribery and corruption are not subject to a statute of limitations.”

[5] Art. 53 Codice Disciplinare UEFA: “Cases related to doping or match-fixing offences are not subject to the above limitations and can be reopened at any time”.

Credit Photo: Pagina Facebook Santa Teresa Badajoz

Dall’ UPC Tavagnacco in prestito arriva Alessandra Dri

La Roma calcio femminile è lieta di annunciare l’arrivo in prestito dall’UPC Tavagnacco di ALESSANDRA DRI.

Nata a Udine il 12 febbraio 1998 ha iniziato a giocare, ovviamente con una squadra maschile, a soli 7 anni. Quando ha potuto giocare in compagini femminili è approdata al Tavagnacco (Giovanissime) e poi al Pordenone (Primavera Under 19). Tornata al Tavagnacco ha disputato per due anni la serie A in prima squadra e un anno la B col Pordenone. Ora arriva in prestito a Roma.

Centrocampista centrale con esperienza anche di fascia e trequartista, le piace distribuire gioco servendo al meglio le compagne per metterle nelle migliori condizioni per far goal.

Ambidestra è dotata di buona tecnica e resistenza, ma per la sua giovane età ha ampi margini di miglioramento.

Sta frequentando il secondo anno di Università in Economia Aziendale perciò la maggior parte del tempo lo dedica allo studio “perché ci tengo a fare bene oltre che nello sport – dichiara – anche negli studi.”

Alla nostra domanda come mai dal Tavagnacco sia arrivata nella squadra capitolina risponde: Mi hanno parlato molto bene della squadra, mi sembra una società seria e inoltre nelle ultime stagioni ha ottenuto ottimi risultati anche in classifica. Sono stata tante volte a Roma e mi piace come città, allora ho colto al volo questa occasione anche per continuare i miei studi.”

La società giallorossa ringrazia l’UPC Tavagnacco per la grande disponibilità dimostrata e da il benvenuto alla calciatrice.

Credit Photo: Roma Calcio Femminile

Altro colpo della Fortitudo: arriva Romina Pinna

Altro colpo di mercato per la Fortitudo: la società gialloblù ha un altro elemento per l’attacco. Romina Pinna, venticinquenne sarda, è giunta a Mozzecane e parteciperà dunque alla serie B nazionale. Romina porterà tanta esperienza, visto il suo passato nel Sassari, sia in Primavera sia in prima squadra, a Oristano, dove ha giocato in A2, per poi vivere importanti esperienze in terra inglese con il West Ham, nella Pink Bari e nel Luserna in serie A.

«Ho scelto la Fortitudo perché mi ha dato belle sensazioni. Le persone qua sono serie e credono fortemente nel loro progetto. Questa squadra per me è l’opportunità per continuare a crescere, è una sfida che ho accettato. L’obbiettivo è di arrivare più in alto possibile, e credo che si possa fare bene quest’anno perché c’è un gruppo ben organizzato. A livello personale spero di segnare tanti gol e di essere utile alla squadra».

La Fortitudo è ora pronta per la nuova stagione, con un mix di veterane e nuovi arrivi che hanno già dimostrato voglia di mettersi in luce e dare il loro contributo alla squadra.

Amichevole precampionato – sabato arriva il Verona Women

Nuova amichevole dal sapore di campionato per il ChievoVerona Valpo che domani presso lo Stadio Olivieri di via Sogare, con fischio d’inizio alle ore 17.00, affronta il Verona Women del neo tecnico Sara Di Filippo. Dopo la trasferta di Milano, un nuovo probante test si staglia sul cammino della compagine di mister Diego Zuccher, un derby sui generis, in quanto sarà il primo con ambo le squadre sotto i cappelli delle due realtà calcistiche più rilevanti del territorio. A meno di un mese dall’inizio della Serie A, mister Zuccher confida di trarre nuove importanti indicazioni dal match di domani, una stracittadina che, nonostante la mancanza dei tre punti in palio, conserva sempre una connotazione speciale.

Credit Photo: Chievo Verona Valpo

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