Partnership Master Sole 24 Ore
Home Blog Pagina 988

Freedom FC Women: ecco il nuovo Segretario Generale

La Freedom FC Women continua nel suo processo di creazione di una società solida e fondata su buone basi. Già con l’ingresso di un Direttore Generale come Luigi Boccia ad inizio anno, la squadra cuneese ha trovato quell’amalgama che serve per creare un sistema vincente. Un altro obiettivo, riguarda l’ampliamento del brand delle Piemontesi, con l’intento di creare un progetto a lungo termine nelle principali divisioni del campionato italiano. Ecco che quindi si aggiunge una nuova figura, il Segretario Generale, rappresentato dal signor Domenico Berardi, persona di grande esperienza nel suo ruolo. Di seguito si riporta il comunicato ufficiale della società, riportato tramite i profili social della squadra.

Domenico Bonardi è il nuovo Segretario Generale della Freedom FC Women. Dirigente sportivo di lungo corso e di comprovata esperienza, ha ricoperto il medesimo ruolo per ben 25 anni fra le fila del Fossano Calcio (dal 1998 al 2023, in Prima Squadra dal 2007-08), prima di approdare, per la stagione in corso, all’Asd Salice. Nel 2015, Bonardi è stato inoltre insignito in quel di Roma con la Benemerenza del CONI riservata ai dirigenti con più di 20 anni di attività. “Ci tengo ringraziare la società Freedom FC Women, a partire dal Presidente Danilo Merlo che mi ha voluto fortemente, e sono felice di questa nuova avventura: conosco molti dei tecnici e delle figure all’interno del club e quindi sarà sicuramente più semplice poter iniziare al meglio questo lavoro. – ha commentato il nuovo Segretario – Spero perciò di poter dare il mio contribuito nel ruolo che ho accettato con entusiasmo di ricoprire”. Benvenuto Domenico!

San Marino Academy: Titane salve e concentrate sul finale. Pirini: “Tensione scaricata. Ora concludiamo al meglio”

Credit Photo: Emanuele Colombo - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Festeggiata la salvezza aritmetica, la missione delle Titane diventa quella di concludere in bellezza una stagione che riserva loro altri due impegni prima dello scorrere dei titoli di coda: il Brescia fuori casa e la Ternana ad Acquaviva. “Avendo la testa più libera, scaricata di ogni tensione, proveremo a giocarcela con entrambe le avversarie che ci rimangono da affrontare – afferma Sofia Pirini –  pur nella consapevolezza che saranno partite toste e che né il Brescia, né tantomeno la Ternana, avranno intenzione di farsi una scampagnata. Il nostro obiettivo è concludere la stagione al meglio e daremo tutto quello che abbiamo per riuscirci.”

Le ragazze di Venturi avrebbero voluto raggiungere l’obiettivo stagionale sul campo, ossia domenica scorsa contro l’Hellas. Ma sarebbe servita una vittoria che invece non è arrivata. Allora si è reso necessario attendere qualche ora. E quando il Parma ha superato il Pavia nel posticipo, si è sciolta finalmente la tensione di un’intera stagione. “Ovviamente, lunedì sera, abbiamo seguito la partita – fa sapere la classe 2004 – ed il giorno dopo, quando ci siamo ritrovate all’allenamento, ci siamo concesse qualche canto, qualche ballo e anche una foto con una maglia speciale. È stato liberatorio perché l’annata, in generale, è stata emotivamente molto dura e salvarci con anticipo ha rappresentato una soddisfazione non banale. Quando siamo state chiamate a soffrire l’abbiamo fatto, e adesso meritiamo un po’ di leggerezza.”

Sofia, di recente, ha giocato uno spezzone con la Lazio ed è stata schierata dall’inizio con l’Hellas Verona, giocando a tutta fascia nel 3-5-2. Un ruolo cui si è adattata con grande generosità. Il mister mi aveva detto che ci sarebbe stata la possibilità che io giocassi come quinta – racconta la diretta interessata –  un ruolo che prima non avevo mai fatto. È difficile perché richiede tanta applicazione sia in attacco che in difesa. Mi ero preparata mentalmente e alla fine penso che sia andata bene.”

Giunti in dirittura di arrivo di un’annata che per Sofia, ma anche per altre ragazze, ha rappresentato la prima esperienza in pianta stabile nei ranghi della Prima Squadra, è lecito tracciare un piccolo bilancio di ordine personale. “In passato sia io che Swami Giuliani avevamo fatto alcune presenze con le ‘sorelle maggiori’, ma prendere parte ad un’intera stagione con loro, dall’inizio alla fine, è una cosa completamente diversa. È stata dura sul campo, anche perché ci siamo rese conto di quanto il campionato di Serie B sia difficile. Non è stata dura, invece, nello spogliatoio, perché abbiamo avuto la fortuna di entrare a fare parte di un gruppo molto bello, con compagne fantastiche. Adesso che è maggio inoltrato e siamo arrivate quasi al termine di questa prima stagione, possiamo dirci cresciute. Perciò definisco questa esperienza decisamente positiva.” – il pensiero della giovane attaccante bolognese.

Brescia CF – San Marino Academy si gioca domenica al Centro Sportivo “Mario Rigamonti”, all’orario classico delle 15:00. La diretta sarà disponibile sul canale YouTube di Bepi.TV.

Lazio Women promossa in Serie A! La doppietta di Visentin stende il Ravenna

Ora ci siamo, la festa può cominciare. La Lazio Women si aggiudica finalmente la vittoria del campionato di Serie B grazie all’odierno successo esterno. Non è stata per nulla una passeggiata quella della squadra allenata da Gianluca Grassadonia in casa del Ravenna. Nonostante la classifica e le differenze tecniche, non è parso di vedere in campo una evidente sproporzione tra le due squadre. Certo, a differenza del Ravenna priva di obiettivi poichè già retrocessa, oggi la Lazio si giocava una stagione intera.

Grassadonia apporta qualche cambiamento tra le titolari: Eriksen e Göthberg scivolano in posizione difensiva e Hovmark ha l’occasione di partire titolare. L’inizio della partita lascia presagire la calma con cui le biancocelesti sono scese in campo, come dimostra la disattenzione di Giulia Mancuso al 1′ in fase di impostazione, non sfruttata efficientemente dall’avversaria Giannina Lattanzio. Spazi centrali chiusi, merito dell’intensità delle avversarie che in fase difensiva si schierano con 5 difensori, e allora la squadra di Grassadonia cerca soluzioni tattiche alternative. Come la palla alzata da Göthberg al 9′ per Eleonora Goldoni, raggiunta in area di rigore dall’assist alto della compagna; l’azione tuttavia viene facilmente gestita da Elettra Martinoli che fa sua la sfera. Tre minuti dopo, il pericolo passa dal mancino di Noemi Visentin, deviato in calcio d’angolo dal tocco di un’avversaria. Con tanta determinazione, proseguono i tentativi della Lazio di trovare il vantaggio, Visentin al 31′ ha l’occasione più rilevante del primo tempo: appoggio di Giusy Moraca in area e conclusione della numero 99 che si stampa contro il palo. La squadra di casa tira un sospiro di sollievo ma chiude il primo tempo senza sussulti pericolosi.

Squadre che fanno il loro ritorno sul terreno di gioco, entrambi gli allenatori non apportano modifiche alle formazioni e si riparte con le stesse interpreti dei primi 45 minuti. L’obiettivo della Lazio è unicamente la vittoria, per evitare un’altra settimana di attesa e per festeggiare con i tifosi durante il prossimo turno casalingo. Il secondo tempo di trasforma in un assedio; dopo che il Ravenna ha resistito egregiamente nel primo tempo, le sue enrgie sono ora dimezzate e i cambi di Grassadonia hanno aggiunto maggiore freschezza in mezzo al campo e in attacco. La spinta delle biancocelesti avvicina sempre di più la rete del vantaggio che proprio non vuole arrivare con facilità, quasi come se il fato volesse regalare alla Lazio una romantica vittoria sofferta. Göthberg colpisce la traversa al 77′ con un potente tiro all’interno dell’area di rigore mentre all’80’ Visentin viene abbattuta in area di rigore e le Aquilotte hanno la possibilità di aprire le marcature con Moraca. Apparsa appannata rispetto alle talentuose e abituali prestazioni, la numero 11 biancoceleste non calcia un bel rigore disinnescato da Martinoli. Un minuto dopo, invece, è Visentin a fare esplodere di gioia tifosi, compagne e staff: la numero 99 approfitta di un pasticcio difensivo del Ravenna per raggiungere rapidamente il pallone al limite dell’area e a porta sguarnita appoggia in rete. All’89’ arriva la doppietta per l’attaccante biancoceleste che infila il pallone alle spalle di Martinoli con un sinistro letale.

L’ultimo turno allo stadio Mirko Fersini contro il Parma sarà una festa totale per le biancocelesti ormai certe di giocare in Serie A e che concluderanno davanti al proprio pubblico una stagione da dominatrici del campionato di Serie B con 25 vittorie (per ora) in 29 partite.

RAVENNA-LAZIO WOMEN 0-2

Marcatrici: 82`, 89` Visentin (L)

 

RAVENNA (3-5-2): Martinoli; Catalano, Tugnoli, Croin; Costantini, Diversi, Georgiou, Petralia (84` Ventura), Mele (58` Campi); Lattanzio (72` Puntoni), Fancellu (58` Papaleo) A disp.: Quercioli, Pignagnoli, Melis, Tengattini, Gallina All.: Fausto Lorenzini

LAZIO WOMEN (4-3-1-2): Guidi; Reyes, Mancuso (56` Colombo), Eriksen, Göthberg; Castiello (56` Pittaccio), Adami (77` Palombi), Goldoni; Moraca (83` Ferrandi); Hovmark (56` Popadinova), Visentin A disp.: Fierro, Pezzotti, Kuenrath, Varriale, Proietti All.: Gianluca Grassadonia

Arbitro: Giuseppe Sassano (sez. Padova)

Assistenti: Marco Giannelli – Andrea Aureli

NOTE: Ammoniti: 44` Mancuso (L), 75` Campi (R), 83` Moraca (L), 86` Grassadonia (L).

Recupero: 2` pt, 5` st

 

 

 

Final Four del Campionato Primavera 1 Femminile: diretta live finale Milan Sassuolo

VIOLA PARK (Firenze) – Eccoci all’atto finale del campionato Primavera 1, quello che assegnerà il titolo tricolore. Dopo quattro anni consecutivi di dominio romanista, questa stagione verrà premiata una squadra diversa. Saranno infatti Milan e Sassuolo, ad a”ffrontarsi per la conquista del trofeo. In semifinale, le rossonere di Matteo Zago si sono sbarazzate proprio della favoritissima Roma, travolgendola per 4-1. Il Sassuolo, invece, ha avuto ragione di misura (1-0) dell’Inter. I due precedenti della stagione regolare, si sono chiusi con il successo neroverde in Emilia (2-1) e con il pareggio in Lombardia (1-1). Pareggio che oggi, dovesse perdurare al 90′, protrarrà la sfida ai tempi supplementari ed eventualmente anche ai tiri di rigore.

Squadre in campo, al campo Davide Astori dell’impianto gigliato, con il Milan nella classica divisa rossonera e Sassuolo con la stessa maglia con cui ha vinto in semifinale: bianca con fascia trasversale neroverde. Calcio d’inizio affidato alle ‘diavoline’, dopo il minuto di raccoglimento per le vittime del tragico incidente sul lavoro di Casteldaccia (PA).

5′ Fase di studio fra le due squadre, con la palla che viaggia rapidamente nello spazio intermedio fra le due aree, ma quasi sempre per vie orizzontali

8′ Il Milan sembra dimostrare un minimo di iniziativa in più, che però frutta solo un calcio d’angolo non sfruttato a dovere

11′ La squadra rossonera cerca di alzare i giri del motore, ed in due minuti ottiene altri due corner. Sul secondo, dalla destra, Arrigoni riesce a colpire di testa, ma con palla finita lontana dai pali della porta difesa da Di Nallo

13′ Incursione di Appiah in area neroverde, che serve Stokic sul dischetto, ma il suo tiro è ribattuto da Stankova. Sul ribaltamento il Sassuolo abbozza un contropiede, ma con tiro finale di Girotto di un paio di metri a lato

17′ VANTAGGIO MILAN Stupefacente azione di Appiah, che sul fondo del campo prima beffa con una finta un’avversaria, poi penetra in area portandone a spasso altre due e quindi infila la porta neroverde con un tiro ad effetto. Milan 1 Sassuolo 0

23′ Il Sassuolo cerca di mettere più pressione alla squadra rossonera, ma i suoi tentativi abortiscono tutti al limite od al massimo appena dentro l’area avversaria

28′ Vargova, con una splendida giocata difensiva, disinnesca una pericolosa incursione per Stokic

31′ Quinto corner per le rossonere, lo calcia Renzotti ma Appiah controlla male in area e l’azione sfuma

36′ Conclusione violenta da fuori area di Zanini, con Di Nallo costretta ad alzare nuovamente in angolo

40′ Il Milan continua la propria pressione, ma riesce a collezionare solo angoli: sono infatti già otto, i corner rossoneri, senza che però si siano creati presupposti per il raddoppio

42′ Stokic s’invola da sola di fronte al portiere neroverde, ma sul lancio di Zanini era partita leggermente in anticipo finendo in off side. Praticamente inesistente in attacco, invece, il Sassuolo

45′ Ci saranno tre minuti di recupero

45’+3 Milan ad un passo dal raddoppio ma Stokic, nuovamente da sola davanti al portiere avversario, centra in pieno il palo. Sulla ripartenza, Cesarini viene ammonita per fallo su Sciabica

INTERVALLO Squadre negli spogliatoi con il Milan in vantaggio 1-0. Vantaggio meritato per le rossonere, che hanno praticamente monopolizzato il gioco (come testimoniato dai 9 corner ad 1). Sassuolo che ha retto abbastanza bene in difesa, ma è stato del tutto evanescente in attacco

46′ Si riparte, con Pede al posto di Bertola nelle file del Sassuolo

50′ Seconda frazione che si è aperta sulla falsariga della prima, con un Milan più intraprendente ed un Sassuolo incapace di articolare qualunque azione offensiva

55′ In piena area sassuolese, Petrillo anticipa all’ultimo una Arrigoni pronta a battere a rete, su servizio di Stokic. Subito dopo, il mister del Sassuolo manda in campo Hoxhaj al posto di Perselli

57′ Prima azione di un certo spessore da parte delle neroverdi, con Sciabica che serve una Girotto che è però in fuorigioco

59′ Bella uscita aerea del portiere Di Nallo, su cross insidiosa dalla sinistra di Gemmi

60′ Secondo cartellino giallo milanista, per il capitano Sorelli, reo di un duro intervento sulla trequarti

64′ Longobardi, sola davanti al portiere si fa ipnotizzare da Di Nallo in uscita e si lascia chiudere lo spazio per la battuta a rete

68′ Terzo e quarto cambio fra le fila neroverdi, con Guglielmini e Randazzo che entrano al posto di Vargova e Venturelli. Il Milan, invece, inserisce Donolato al posto di Longobardi

70′ Tentativo di battuta a rete da parte di Stokic, ma centrale e preda del portiere sassuolese. Sul rovesciamento di fronte, viene ammonita anche Arrigoni, per fallo su Pede

72′ Col passare del tempo e con l’aumentare della fatica, il Milan si fa più accorto ed il Sassuolo riesce a fare più presenza in avanti, ma sempre senza creare pericoli

75′ Il Sassuolo pare trovare energie nascoste ed inizia a pressare le rossonere a tutto campo. Il risultato, per ora, è solo quello di un aumento della confusione nello sviluppo del gioco di entrambe le squadre

76′PAREGGIO SASSUOLO Improvvisa fiammata offensiva della squadra emiliana, che serve Girotto in piena area: l’attaccante neroverde inganna con una finta tutta la difesa rossonera ed in girata ‘brucia’ l’incolpevole Tornaghi

78′ Tonali per Guerzoni nel Sassuolo, ora galvanizzato dal pareggio. Il Milan pare aver subito il contraccolpo ed ora le sue ragazze arrivano quasi sempre in ritardo sulle seconde palle

79′ Matteo Zago prova a correre ai ripari ed inserisce Mikulica al posto di Renzotti, ma il Milan sembra non averne più e viene messo alle corde da un Sassuolo mai così pimpante nel corso della gara

81′ Il Sassuolo sfiora il raddoppio sugli sviluppi di un corner, con Sciabica che conclude alto da buona posizione dopo un batti e ribatti nell’area piccola

84′ Azione personale di Stokic sulla sinistra, con tiro però da posizione defilata che viene controllato da Di Nallo

88′ Arrigoni, al limite dell’area, non si accorge che la porta è vuota per un’incauta uscita di Di Nallo e rigioca il pallone invece di calciare fra i pali: il Sassuolo recupera e si salva

90′ Tiro da fuori area di Hoxhaj, sul quale Tornaghi fa buona guardia e blocca. Tre i minuti di recupero

90’+3 Grandissima conclusione di Zanini da lontanissimo e Di Nallo è costretta ad alzare in angolo. E’ questa l’ultima occasione dei tempi regolamentari: si va ai supplementari

91′ Calcio di rigore per il Milan, a causa di un fallo di mano (con braccio largo) di Pede. Calcia Cesarini, ma Di Nallo si supera e para prima il tiro angolato, respingendo poi anche la successiva ribattuta di Donolato

95′ Ennesimo angolo rossonero, ma sul colpo di testa difensivo di Sciabica viene fischiato fallo in attacco a Stokic

101′ Destro di Appiah dal vertice destro dell’area, ma palla alta sulla traversa

105′ Ancora grande intensità, nonostante la stanchezza evidente, ma ovviamente molta meno precisione, che trasforma il match in un batti a ribatti a centrocampo

106′ Dentro Boldrini e Demarco, nel Milan, fuori Cesarini e Pomati

107′ Sciabica ci prova dalla grande distanza, ma la mira è sballata

110′ Formazioni ormai allo stremo, si viaggia a suon di lanci lunghi e calci di punizione

112′ Quarto cartellino giallo per il Milan, che punisce un fallo sulla trequarti difensiva di Arrigoni

113′ Improvvisa fiammata Milan, con Stokic che si proietta in area e viene servita di precisione, ma l’uscita della sempre presente Di Nallo la obbliga ad alzare troppo la mira

114′ NUOVO VANTAGGIO MILAN In piena area di rigore, Mikulica controlla palla, finta un primo tiro che obbliga la difesa sassuolese a chiudergli lo specchio, poi spostata palla la piazza all’angolino sorprendendo una Di Nallo probabilmente coperta. Milan 2 Sassuolo 1

117′ TERZO GOL DEL MILAN Con un Sassuolo proiettato in avanti alla ricerca del nuovo pareggio, il Milan colpisce con un contropiede di Stokic che conclude di sinistro e qui, forse, Di Nallo compie l’unico errore della sue splendida gara non trattenendo un tiro non proprio irresistibile. Milan 3 Sassuolo 1

118′ Balugani prova ad inserire Picchirallo per Stankova e Zago risponde con Cappa al posto di Boldrini

120′  minuto di recupero e poi il Milan sarà campione d’Italia

121′ Fischio finale dell’arbitro Maresca: il Milan si fregia del titolo tricolore Primavera, battendo per 3-1 un Sassuolo che è stato assente per gran parte della gara ma che, nel finale dei regolamentari e poi nei supplementari ha saputo reggere il confronto

La Serie A Femminile scende in campo per la Croce Rossa. Cappelletti: “Celebriamo una storia lunga 160 anni”

Credit Photo: FIGC - Federazione Italiana Giuoco Calcio

Il mondo del calcio scende in campo per la Croce Rossa Italiana. Anche la Divisione Serie A Femminile Professionistica della FIGC, oltre a Lega Serie A, Lega B e Associazione Italiana Arbitri, supporterà le attività della Croce Rossa Italiana da qui alla fine del campionato, attraverso una campagna di comunicazione finalizzata a raccogliere fondi a favore della CRI, un’associazione che da 160 anni è espressione del volontariato nel nostro Paese, attraverso le attività dei suoi comitati e di oltre 150mila volontari, quotidianamente impegnati al fianco della popolazione, con iniziative a supporto delle persone più vulnerabili, percorsi di prevenzione, sicurezza e inclusione sociale, e progetti finalizzati a incrementare la capacità di risposta della comunità davanti a emergenze e disastri.

In occasione della nona giornata della poule scudetto e della poule salvezza, la Serie A Femminile sosterrà la Croce Rossa Italiana attraverso numerose iniziative: dall’apposizione delle coccarde adesive CRI sulle maglie di allenatori e giocatrici all’ingresso in campo, al coinvolgimento della quaterna arbitrale che, nello stesso momento, indosserà una t-shirt dedicata, nonché dandole visibilità in termini di comunicazione anche attraverso appelli degli allenatori in occasione della gara trasmessa in diretta Rai (Juventus-Roma di lunedì 13 maggio alle ore 18).

“Da 160 anni la Croce Rossa Italiana è ovunque per chiunque. E anche oggi, volontarie e volontari ogni giorno sono presenti al fianco delle persone, di quanti hanno bisogno di aiuto, senza alcuna distinzione. Abbiamo un obiettivo: fare la differenza, in ogni circostanza, alleviando le sofferenze altrui e migliorando la qualità di vita delle persone. Siamo un’umanità fatta di testa, cuore, anima, braccia e gambe, siamo da 160 anni l’Italia che aiuta. L’abbraccio dello sport, del mondo del calcio nello specifico, ci arriva oggi forte e chiaro, in una stretta d’affetto che, ne siamo certi, ci aiuterà a confermare il nostro impegno a favore di una popolazione fatta di donne, uomini e bambini che quotidianamente hanno bisogno di supporto, di vicinanza, di non sentirsi soli”, ha dichiarato il presidente della Croce Rossa Italiana, Rosario Valastro.

“La Croce Rossa è da sempre un prezioso valore aggiunto nella vita quotidiana di ogni persona e di ogni sportivo – ha aggiunto la presidente della Divisione Serie A Femminile Professionistica della FIGCFederica Cappelletti –. Siamo contenti e orgogliosi di poter dare il nostro contributo, da qui a fine stagione scenderemo in campo insieme alla CRI per celebrare una storia lunga 160 anni e l’incessante impegno dei suoi volontari”.

Ogni piccolo gesto può fare la differenza. Metti in campo la tua umanità. Sostieni la Croce Rossa Italiana.

Nicoletta Mazza, coach Lumezzane: “Ivrea è una gara tostissima”

Photo Credit: Pagina Youtube FC Lumezzane

Il Lumezzane sta per concludere una settimana che potrebbe dare un primo segnale alla sua stagione, dato che il successo delle lumezzanesi sull’Angelo Baiardo e la contemporanea sconfitta dell’Orobica in casa della Tharros ha aumentato il vantaggio delle rossoblù sulle bergamasche di cinque punti, ma ora il Lume dovrà consolidare questa distanza in casa dell’Independiente Ivrea, in un match molto importante ma allo stesso tempo complicato.

L’allenatrice Nicoletta Mazza ha commentato così davanti ai microfoni del club valgobbino: “La vittoria sull’Angelo Baiardo e il contemporaneo ko dell’Orobica ci ha dato una bella botta emotiva, nel senso che comunque ci siam sentiti di esultare parecchio, perché è un segnale del fatto che il nostro lavoro sta andando in una direzione corretta. Ovviamente non vuol dire nulla ed è ancora tutto assolutamente da giocare, però è qualcosa che ci dà una mano per lavorare ancora con più grinta. La nostra squadra ci ha anche insegnato questo che le botte in positivo le abbiamo subite, quindi stiamo parlando molto di questo fatto e stiamo cercando comunque in tutti i modi di rimanere concentrate sulla prestazione, senza stare a pensare a quanti punti di vantaggio abbiamo. Domani andremo in casa dell’Ivrea, un campo veramente difficile dove giocheremo su una superficie non ottimale che ci creerà qualche grattacapo, però vedo una squadra veramente quadrata al momento e determinata, quindi non possiamo temere niente. Dobbiamo stare concentrate e cercare di fare una grande prestazione sono convinta che è quello che ci può servire. Ritroviamo Daleszczyk, ma perdiamo Valesi che era in un momento davvero favorevole: sicuramente è un colpo duro per tutti però siamo una squadra forte e sarà in ogni caso con in tutte le nostre avventure“.

Violah Nambi, Pomigliano Calcio Femminile: “Siamo guerriere che combattono fino all’ultimo minuto””

Credit Photo: Bruno Fontanarosa - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Il Pomigliano Calcio Femminile disputerà una trasferta delicata domenica alle 12.30 in casa del Como Women. L’attaccante ugandese Violah Nambi ha rilasciato un’intervista in settimana attraverso i canali ufficiali del club. L’ex giocatrice del Kalmar ha parlato della sua esperienza con il calcio italiano e della fase della stagione.

Vivere il calcio lontano da casa, la tua grande passione per questo sport ti ha portato in Italia nel campionato di serie A femminile. Una vetrina importante per le tue ambizioni personali

“È davvero difficile stare lontano dalla mia famiglia e dai miei amici. È una battaglia che devo combattere mentalmente per essere forte per la squadra e per le mie compagne. Questi sono i sacrifici che devo fare per l’amore che ho per il calcio. Finora i risultati non sono stati quelli attesi, ma andiamo avanti sperando che le cose cambino”.

L’esperienza con la maglia del Pomigliano, i sacrifici per un campionato di sofferenza iniziato con una tua rete alla Juventus.

“È un onore indossare e rappresentare il Pomigliano in campo. Sono felice di aver segnato il mio primo gol contro la Juventus ma sono anche delusa per i risultati successivi. Abbiamo dato il massimo ogni volta che abbiamo giocato, ma sfortunatamente non abbiamo ottenuto i risultati di cui avevamo bisogno. Abbiamo ancora speranza e ci sono due partite importanti su cui concentrarci per vincere”.

Siamo nella fase finale della stagione. Due gare al termine della poule salvezza per guadagnare quella chance utile a giocarsi la permanenza in serie A nella sfida incrociata con la seconda del campionato di Serie B.

“Queste due partite significano molto per la squadra, per tutti le calciatrici e per gli allenatori. Siamo concentrate e determinate a vincere tutte le partite non solo per noi ma, soprattutto, per l’eredità del club. Daremo il massimo in queste due gare come abbiamo fatto ultimamente. C’è ancora speranza e la possibilità di ottenere sei punti. Non ci arrenderemo. Siamo guerriere che combattono fino all’ultimo minuto”.

Women’s FA Cup, domani la finale a Wembley. Le parole in anteprima di Marc Skinner e Robert Vilahamn

Il Manchester United affronterà il Tottenham nella finale della Adobe Women’s FA Cup di domenica a Wembley, con entrambe le squadre che mirano a mettere le mani sul trofeo per la prima volta.

Lo United ha perso la resa dei conti della scorsa stagione 1-0 contro il Chelsea, ma le Red Devils si sono vendicato delle Blues battendole 2-1 nella semifinale di quest’anno.

Le Spurs non sono mai andate così lontano nella competizione, assicurandosi il posto in finale superando il Leicester in una elettrizzante vittoria ai supplementari ad aprile.

La finale inizierà alle 15.30 ora italiana e sarà trasmessa in diretta su DAZN.

Le parole di Marc Skinner, allenatore del Manchester United

“In questo club dobbiamo essere all’altezza degli standard. I nostri tifosi sostengono la migliore squadra di calcio del mondo, il che significa che hanno giustamente grandi aspettative. Questa pressione fa parte dell’essere una giocatrice, allenatore o dipendente del Manchester United in qualsiasi reparto”.

“Non capita spesso di avere la possibilità di fare la storia, ma noi possiamo entrare nella storia del Manchester United come vincitori del primo grande onore del club.”

“Se non lo vogliamo abbastanza, possiamo essere certi che lo farà il Tottenham. Il fatto che siamo riuscite a superare il Chelsea nella semifinale di questa stagione la dice lunga sulla nostra mentalità, non solo nel risultato ma nel modo in cui abbiamo gestito la partita. È stata una prestazione grintosa, determinata e resistente. Dovevamo essere allo stesso tempo belle e forti contro il Chelsea e avremo bisogno dello stesso domenica se vogliamo vincere”.

“Prima della finale di FA Cup dell’anno scorso avevo detto che volevo uscire dalla partita senza rimpianti e non ne avevo alcuno. I giocatori lasciarono Wembley quel giorno a testa alta ma anche con il fuoco nello stomaco. Se faremo il lavoro sporco e ci esibiremo al meglio delle nostre capacità, allora sapremo tutti che possiamo vincere.”

Robert Vilahamn, allenatore del Tottenham, ha dichiarato:

“Fin da bambino sognavo di giocare a Wembley e ora allenerò a Wembley e punterò al titolo. È una sensazione fantastica. È bello sapere che siamo arrivati ​​a una posizione in cui possiamo lottare per i titoli”.

“Vogliamo competere in tutto ciò che facciamo. Le coppe sono qualcosa di diverso, puoi sempre trovare il modo di vincere e arrivare in finale e l’ho fatto alcune volte in Svezia. Non ci aspettavamo di andare in finale e è davvero bello ora che siamo qui”.

“È bello avere alcuni giocatori in squadra oggi che sono già stati qui, hanno vinto e calmeranno tutti quando arriveranno qui. Se le più giovani hanno bisogno di consigli, possono chiedere, e così via. D’altra parte, penso che le giocatrici più forti in questa squadra siano quelle che escono e giocano, non importa in quale stadio ci troviamo. È una buona miscela da avere”.

“A volte puoi trarre ispirazione da un nuovo ambiente e in quel caso abbiamo davvero un buon feeling. Penso che saremo così ispirate venendo in questo grande stadio e giocando per questo grande club, ma sarà così. È una partita difficile, loro sono le favorite, ma devono affrontare questo problema”.

Gianluca Grassadonia, Lazio Women: “Ci giochiamo un anno di lavoro e queste ragazze hanno avuto un’ossessione tremenda per la vittoria del campionato”

Altri 90 minuti per chiudere il campionato per Lazio Women. Le Aquilotte scenderanno in campo oggi in casa del Ravenna (già retrocessa) per la 29a, e penultima, giornata di campionato di Serie B.

Intervistato ai microfoni dei canali ufficiali del club, l’allenatore delle biancocelesti Gianluca Grassadonia ha spiegato con un sorriso sereno:

“Devo dirti la verità, ci sono voluti un paio di giorni per scacciare i fantasmi degli ultimi 10” contro la Ternana. La vittoria del campionato era lì, a una manciata di secondi, in ogni caso resta una grandissima prestazione. Rimane l’amarezza di alcune scelte arbitrali che ci hanno sicuramente penalizzato, come il rigore netto su Visentin e la reiterata espulsione ai danni di una loro calciatrice. In ogni caso, grande prestazione contro una signora squadra”.

Grassadonia sul match contro il Ravenna

“La nostra squadra è matura e capisce il peso specifico di questa partita. È chiaro che va affrontata con grande attenzione dal primo secondo perchè è una partita tanto seria per noi e nessuno ci regalerà niente, come è successo nell’arco di questo campionato. Noi faremo altrettanto, ci giochiamo un anno di lavoro e queste ragazze hanno avuto un’ossessione tremenda per la vittoria del campionato. Devono scendere in campo consapevoli dei loro limiti ma anche con la determinazione del gruppo magnifico che costituiscono”.

Lazio Women calma o arrembante come di consueto?

“La squadra ha sempre dimostrato di credere profondamente in quello che fa, di avere una mentalità vincente e di aggredire in continuazione le avversarie. Ripeto, dobbiamo essere brave a capire il peso della e, allo stesso tempo, giocare come sappiamo. Non abbiamo mai fatto calcoli e mai li faremo, diversamente credo che avremmo gestito in maniera diversa quel pallone che doveva andare a morire sulla bandierina, così non è stato e abbiamo subito gol a 7” dalla fine. Dobbiamo ragionare su alcune circostanze e su altro dobbiamo spingere forte”.

Grassadonia sul fattore esperienza

“Quelle sono letture che chiaramente acquisisci con il tempo, sbagliando si impara. Dico sempre alle ragazze che ‘quello che non ti uccide, ti fortifica’, il pareggio di domenica lasciava la Ternana con gli stessi punti. La batosta c’è stata, l’abbiamo analizzata, non più di tanto, e stiamo analizzando tanto la partita contro il Ravenna. Ho cercato di tenere quanto più libera possibile la mente alle ragazze perchè fino a ieri c’erano ancora dei musi lunghi e qualche dispiacere, ma adesso si deve guardare aventi ed entrare nella storia”.

Pierpaolo Casu, Women Torres: “L’obiettivo per la prossima stagione è di ben figurare, raggiungere una salvezza tranquilla e fare crescere le giovani locali”

credit photo: Beatrice Cirronis

Pierpaolo Casu, allenatore della Women Torres, neopromossa in serie C, ci ha concesso un’intervista in esclusiva per parlare della stagione eccelsa della sua squadra.
Quattro sono stati gli ingredienti principali di questo, meritatissimo, successo: forza, grande coesione, visione di gioco e mentalità vincente. La mentalità è, infatti, ciò che è necessario per trovare una quadra anche nei momenti che possono sembrare più complicati.
Grande merito hanno avuto, non bisogna dimenticarlo, anche le atlete che coerentemente con il loro motto “NOI INSIEME” hanno dimostrato come un gruppo unito, che lavora con i propri mezzi per il raggiungimento di un obiettivo comune, possa fare la differenza.

Un campionato che strizza l’occhio alla Women Torres, oggi definitivamente in serie C. La compagine da Lei allenata si è così distinta per forza, coesione tra reparti e capacità di gioco, riuscendo nell’intento in termini di salto di categoria. Come spiega questo successo?
“È stato sicuramente un successo fortemente voluto. Oltre che forza, coesione tra reparti, io aggiungerei mentalità vincente frutto di un lavoro speciale da parte dello staff intero che ha visto la massima disponibilità di ragazze splendide perché sempre collaborative. Con tanta presunzione dico che siamo stati la squadra che ha espresso il miglior gioco del campionato: sempre ordinate in campo, idee chiare e precise e tanto senso di appartenenza alla maglia, tutte doti e qualità che con il passar del tempo hanno sicuramente fatto la differenza soprattutto contro avversari molto fisici ed esperti, che sino alla fine hanno provato a contenderci la vittoria finale.”

In cosa è riuscito maggiormente a distinguersi il gruppo?
“Il nostro motto “NOI INSIEME” parla da sé. Il gruppo ha fatto sempre la differenza nei confronti delle squadre avversarie ed è sempre emerso nei momenti di difficoltà e, soprattutto, nelle sfide più equilibrate.”

Eppure, ad inizio stagione, per quanto auspicabile la vittoria in Campionato non risultava poi così ovvia (almeno sino a gennaio) ma tutto il percorso fino all’obiettivo è stato vissuto nel modo più giusto: con fame, voglia di fare e umiltà

Risultati che non lasciano dubbi: quello che si può fare è certamente un bilancio stagionale positivo, a dirlo le le 14 vittorie su 16 gare disputate, valse il primo posto in graduatoria. In che modo sono stati affrontati questi mesi?
“Il bilancio è più che positivo. Vi posso garantire che inizialmente non era poi così scontato. La squadra era ed è molto giovane, composta prettamente da ragazze dal 2002 al 2009, che l’anno precedente ha disputato il campionato di primavera nazionale e che quest’anno aveva perso anche alcuni elementi di spicco.
A gennaio, poi, una “giovanissima” Veronica Sotgiu ci ha fatto fare il salto di qualità. Vincere 14 partite su 16 senza mai perdere, realizzare 109 gol e subirne solo 3 in due partite specifiche, è tanta roba.
Come sono stati affrontati questi mesi? Con tanto lavoro, tanta professionalità (difficile da vedersi in queste categorie), tantissima umiltà e tanta “fame” nel voler raggiungere l’obiettivo.”

Quando è stato il momento in cui si è preso reale coscienza che il sogno della Serie C poteva diventare realtà?
“La risposta è semplice: alla penultima giornata del girone di andata contro l’Athena. Perdevamo 2-0 e questo risultato avrebbe consentito alle nostre avversarie di scavalcarci in classifica. Ogni altra squadra non avrebbe retto l’urto, mentre noi insieme lo abbiamo fatto. Con una prova di orgoglio e grande maturità abbiamo riequilibrato il risultato e sfiorato più volte di ribaltarlo.
In quell’occasione ho capito che avremmo raggiunto l’obiettivo. Da lì in poi ci sono state 8 vittorie consecutive con 62 gol fatti e 0 subiti in un girone di ritorno da record e da protagonisti indiscussi.”

Obiettivi ed ambizioni per la prossima stagione?
“L’obiettivo per la prossima stagione è di ben figurare, raggiungere una salvezza tranquilla e fare crescere le giovani locali così da creare una base solida per il futuro. La società si sta già attivando in questo senso.”

Come si dovrà programmare nel futuro per dare maggiore solidità alla gestione tecnica della squadra?
“La programmazione è alla base di tutto. Qui siamo un po’ in salita… La mancanza di una struttura di allenamento propria e la carenza di un settore giovanile adeguato è un handicap, attualmente, ma anche su questo la Società sta cercando di porre rimedio”.

Come vorrebbe si evolvesse il progetto Women Torres e quali sono le intenzioni in termini di maturità? Il suo parere sulla realtà del calcio femminile in Sardegna e quali potrebbero essere le strategie per potergli dare la luce che merita?
“A parer mio, per evolversi, il progetto Women Torres ha necessità di più collaborazione da parte di enti locali, soprattutto per quanto riguarda struttura di allenamento e campo da gioco. Per quanto riguarda le ragazze mi piacerebbe più collaborazione da parte delle società locali che hanno delle atlete valide ma che, per un motivo o per l’altro, continuano a giocare campionati maschili o, relativamente alle più grandi di età, a spostarsi in altre città per giocare. Mi piacerebbe veramente vedere ed avere a disposizione una prima squadra unicamente formata da calciatrici sarde.
In Sardegna il calcio femminile finalmente sta iniziando ad evolversi ed il fatto che quest’anno, per la prima volta da quando è nato, il campionato di Eccellenza vedeva nove squadre iscritte, ne è una conferma.
In Serie C purtroppo il Caprera è già spacciato ma la Tharros, che è un’ottima squadra, credo sia in grado di mantenere la categoria ed è già un ottimo sponsor per l’isola intera.”

Ora che risposta vi aspettate dal pubblico sassarese?
“Il problema “pubblico”, dal punto di vista delle presenze, c’è e credo ci sarà sempre fino a quando non si raggiungeranno categorie superiori. Il fatto di giocare in concomitanza con le maggiori squadre maschili locali o appassionati che rimangono a casa a vedere le partite a pagamento sono un dato di fatto. C’è da dire, però, che noi quest’anno non ci possiamo lamentare, soprattutto negli scontri diretti nei quali c’è stata buona affluenza, ma si trattava sempre di genitori (capaci di seguirci anche a 500 km di distanza tra andata e ritorno), parenti e amici piuttosto che di curiosi o veri tifosi.”

La Redazione di Calcio Femminile Italiano, ringrazia la Società della Women Torres Calcio per la disponibilità ed il tempo dedicato per questa nostra “intervista in esclusiva”.

 

DA NON PERDERE...