Nel post gara di Fiorentina-Inter, terminata senza reti, a parlare in casa viola è stata la coach Patrizia Panico che ai microfoni del club ha dichairato:
“Si vuole sempre qualcosa di più ed il massimo. Ho visto una bella partita, affrontata a viso aperta da entrambe le squadre che giocano al calcio. Le nostre ragazze sono state molto brave a fare una partita di coraggio e sofferenza e a creare diverse occasioni da rete contro una squadra come l’Inter molto forte, A mio avviso è stato un pareggio giusto. Come abbiamo visto tutte le partite sono molto difficili, iniziamo ora il girone di ritorno che sarà ancora più complicato perchè ci sarà da confermare quanto di buono fatto fino ad ora. Il gruppo non accetta di accontentarsi e vuole tirare fuori sempre di più e sono certa che ognuna di loro si porterà a casa grandissime soddisfazioni”.
Patrizia Panico, Fiorentina: “Pareggio giusto, dobbiamo confermare ora quanto di buono fatto”
Hellas Verona Women raggiunto solo nel finale, a Trento finisce 2-2
Finisce con un pareggio per 2-2 la sfida del ‘Briamasco’ fra Trento ed Hellas Verona, valida per l’8a giornata della Serie B 2022/23. Dopo l’iniziale vantaggio delle padrone di casa ad opera di Kuenrath, le gialloblù riescono a ribaltare il risultato grazie alle reti di Ledri e Croin – che realizza così il suo primo gol in Prima Squadra. Ma nel finale arriva il definitivo pareggio del Trento, su calcio di rigore, con Alessandra Tonelli.
Venendo alla cronaca, è il Trento a passare in vantaggio dopo 2’ con la conclusione di Kuenrath.
L’Hellas però riesce subito a riportare il risultato in parità con Ledri che ribadisce in rete, da pochi passi, un traversone dalla destra da parte di Sardu.
Le ragazze di coach Veronica Brutti provano poi a rendersi pericolose, prima con Pecchini, al 9’, che però viene contrastata in area di rigore proprio al momento del tiro a botta sicura. Successivamente, al 22’, è Peretti a provarci con un destro a giro dal lato sinistro dell’area, pallone di poco fuori sul secondo palo.
Sempre Peretti, al 30’, ci prova direttamente da calcio di punizione, ma il tiro dai venticinque metri, dopo aver superato la barriera, esce di poco alla destra del primo palo.
Al 35’ il Trento va vicino al gol del nuovo vantaggio, prima con Rosa – che calcia da posizione defilata sulla sinistra – la quale trova però la grande parata di Shore. Sulla respinta è Bielak ad arrivare prima di tutte, calciando però alto a porta praticamente sguarnita.
Tre minuti più tardi, la chance del sorpasso per l’Hellas Verona capita sui piedi di Ledri, dopo un gioco di sponde tra Bison e Peretti, ma la numero 3 gialloblù non riesce a toccare il pallone in maniera decisiva all’interno dell’area piccola.
Al 42’, l’ultima grande occasione del primo tempo porta la firma di Peretti: destro dal limite che sembra destinato all’incrocio dei pali, ma Valzolgher devia in tuffo.
Nella ripresa è l’Hellas a partire in maniera più convincente e al 64’ riesce a completare la rimonta. Bellissima azione di contropiede imbastita da Ledri, la quale scarica per Sardu che a sua volta verticalizza su Peretti: la spizzata della numero 10 gialloblù trova l’inserimento di Croin che batte Valzolgher con il destro.
Il Trento prova a reagire al 70’, ma la conclusione di Bielak viene bloccata centralmente da Shore.
Poco dopo, al 73’, l’Hellas va vicino al terzo gol, grazie allo strappo di Pecchini: triangolazione, poi, con Croin e Peretti che arriva al tiro dal limite, ma Valzolgher le nega la gioia del gol deviando in angolo.
Dopo un abbondante quarto d’ora in cui le padrone di casa cercano di rendersi pericolose, ma senza riuscirci, al 90′ ecco il ribaltamento di fronte in solitaria da parte di Croin che percorre trequarti di campo palla al piede e, una volta arrivata a tu per tu con Valzolgher, vede la sua conclusione respinta proprio dall’estremo difensore del Trento.
Nell’ultimo minuto dei cinque assegnati dal direttore di gara, viene assegnato un calcio di rigore alla formazione di casa – per un tocco di mano da parte di una giocatrice gialloblù – e dal dischetto è Alessandra Tonelli a realizzare la rete del definitivo 2-2.
Il Verona sale così a quota 9 punti in classifica e domenica prossima, 27 novembre, ospiterà il Napoli al ‘Sinergy Stadium’, attualmente terzo con 19 punti, sfida valida per la 9a giornata della Serie B 2022/23.
TRENTO-HELLAS VERONA 2-2
Reti: 2′ Kuenrath, 4′ Ledri, 64′ Croin, 95′ Tonelli (rig.)
LA CRONACA
1′ Sfida iniziata al ‘Briamasco’ di Trento: forza ragazze!
2′ Vantaggio Trento con Kuenrath
4′ GOOOOOOLLL!!! Pareggio dell’Hellas Verona: è Ledri a ribadire in rete da pochi passi, sfruttando il cross di Sardu da calcio d’angolo
9′ Occasione Hellas con Pecchini che viene contrastata al momento del tiro, all’interno dell’area, su servizio di Peretti
22′ Azione personale di Peretti, la quale scatta sul filo del fuorigioco, controlla sul lato sinistro dell’area avversaria, ma il suo destro a giro termina di poco fuori
30′ Calcio di punizione per le gialloblù dai venticinque metri, Peretti scavalca la barriera con il destro, pallone però largo alla destra di Valzolgher
35′ Padrone di casa pericolose prima con Rosa che, da posizione defilata, calcia sul secondo palo: ottima respinta di Shore che termina sui piedi di Bielak, la quale calcia alto da distanza ravvicinata, a porta praticamente sguarnita
38′ Hellas che sfiora il vantaggio con Ledri: la numero 3 non riesce ad impattare il pallone all’interno dell’area piccola, su assist di Peretti dalla sinistra, dopo l’azione personale di Bison sulla fascia destra
42′ Gran tiro ad incrociare di Peretti dal limite destro dell’area, imbeccata dal filtrante di Bison: altrettanto importante la parata di Valzolgher che toglie il pallone dall’incrocio dei pali
45′ Kuenrath si mette in proprio e, dopo una serie di dribbling, arriva alla conclusione dai sedici metri che termina però fuori di poco. Termina così la prima frazione di gioco
46′ Ricomincia la gara al ‘Briamasco’: dai ragazze!
55′ Calcio di punizione per l’Hellas Verona, dal limite dell’area, Sardu calcia però a lato
59′ Risponde il Trento con Bielak che calcia dalla lunga distanza, Shore blocca centralmente
64′ GOOOOOLLL!!! Rimonta completata per l’Hellas. Contropiede imbastito da Ledri, la quale scarica per Sardu che a sua volta verticalizza su Peretti: la spizzata della numero 10 gialloblù trova l’inserimento di Croin che batte Valzolgher con il destro
70′ Nuovamente Bielak, per il Trento, tenta la conclusione dal limite dell’area, ma Shore è sempre attenta e blocca
73′ Splendida azione sull’asse Pecchini-Croin-Peretti con quest’ultima che arriva alla conclusione dal limite, ma il suo interno destro, ben indirizzato sul primo palo, viene deviato in angolo dall’intervento in tuffo di Valzolgher
77′ Pasini tenta la conclusione dalla lunga distanza, ma il suo destro viene bloccato da Valzolgher
90′ Azione solitaria di contropiede da parte di Croin che percorre trequarti di campo palla al piede, ma si fa neutralizzare il tiro a tu per tu da Valzolgher. Assegnati 5 minuti di recupero
91′ Pasini tenta la conclusione a sorpresa dalla lunghissima distanza. Valzolgher è fuori dai pali, ma riesce a sventare il pericolo deviando in calcio d’angolo
95′ Calcio di rigore per il Trento, ravvisato per un tocco di mano di una giocatrice dell’Hellas. Dal dischetto Alessandra Tonelli realizza il gol del 2-2
97′ Triplice fischio del direttore di gara: Trento ed Hellas Verona pareggiano per 2-2
TRENTO: Valzolgher, Ruaben (78′ Lucin), Erlicher (87′ Bertamini), Rosa (62′ Varrone), Battaglioli, Andersson, Tonelli A., Tonelli L., Gastaldello (62′ Chemotti), Kuenrath (87′ Torredani), Bielak. A disp: Callegari, Settecasi, Tononi, Lenzi. All: Spagnolli.
HELLAS VERONA WOMEN: Shore, Ledri, Meneghini, Sardu (84′ Anghileri), Peretti, Semanova, Giai (46′ Pasini), Vergani, Pecchini (75′ Bursi), Bison (63′ Croin), Capucci
A disp: Keizer, Duerto, Lefebvre, Lotti, Doneda. All: Brutti
ARBITRO: Maccorin di Pordenone.
AMMONITE: Gastaldello (TRE), Sardu (HVW), Croin (HVW).
Al Tardini: Lisa Boattin con 91 palle giocate, 64 passaggi riusciti (di cui 28 giocate utili), 19 palle recuperate e 4 tiri in porta (di cui un gol) si prende tutti gli onori
La Juventus supera, al Tardini, il Parma per 2 ad 1 in 100 minuti netti: mettendo a segno due reti tra il 92’ ed il 96’, ovvero nei 4 minuti concessi da Andrea Calzavara. Le bianconere certamente con un indice di valutazione di squadra di molto superiore, come ci evidenziano i dati della Panini Digital, un 73 con 27 che dimostrano l’alto indice tecnico espresso dalle ragazze di Montemurro.
Ma andando a valutare la copertura territoriale del Parma, dopo la rete del vantaggio, notiamo quanto le padrone di casa siano state brave a “murare” la loro porta e a concentrarsi nella loro metà campo per oltre 60 minuti di gioco. Per la Juventus oltrepassare questo muro è stato il vero problema del match: infetti le due reti sono avvenute da un tiro da fuori area di Lisa Boattin, nell’incrocio alto a destra (imprendibile anche per l’ ottima Capelletti) e poco dopo di Sara Gunnarsdottir dentro l’area di rigore con l’appoggio di petto di Girelli.
Dei 23 tiri delle bianconere, 11 sono stati nello specchio della porta, oltre ad altre 12 occasioni: arrivando al tiro sempre su azione (15 volte) ed un solo calcio piazzato.
I flussi di gioco della Juventus portano Lisa Boattin a riconfermarsi la migliore giocatrice della gara, oltre ad aver avuto la prodezza del gol del pareggio che ha lanciato poi il gruppo alla vittoria nel finale, con 64 giocate utili (di cui 13 dirette con Lenzini ed 12 con Girelli) per un controllo della sfera di oltre il 74%.
Il difensore Juventino, trovandosi in posizione centrale di campo, ha potuto creare lanci in area centrale per Girelli, mediando palla con Gunnasdottir e Lenzini, oltre che dare e ricevere la sfera anche da Rosucci. Questo cerchio ha reso un posseso di palla del 62% (con 33’ 22” di possesso palla) creando una qualità di gioco di molto superiore al Parma (422 passaggi riusciti contro i 128 delle padrone di casa).
La Juve con un baricentro posato sui 65.5 metri ha dettato una supremazia territoriale del 81% contro il 19% che giustificano, anche se a tempo ormai terminato, il giusto risultato finale in termini di vittoria finale.
La migliore del Parma risulta Alessia Capelletti, con le sue 9 parate, di cui 3 su uscite alte, 5 su cross in azione ed una su calcio piazzato. Le sue oltre 45 palle giocate evidenziano l’ottimo andamento nel ruolo di leader del gruppo. Per le Campionesse d’ Italia: è ancora Lisa Boattin a prendersi la vetta di quasi tutti i quadri riassuntivi della panini, 91 palle giocate, 64 passaggi riusciti ( di cui 28 giocate utili) , 19 palle recuperate e 4 tiri in porta (di un gol).
Città di Falconara: tripletta di Dal’Maz e doppietta di Rozo per stendere il Rovigo Orange
Le ospiti si vedono al 9′ con Lorrai e al 12′ con Iturriaga ma Dibiase fa buona guardia mentre prima della fine della prima frazione è il palo a negare la rete veneta.
Nella ripresa la gara è più bloccata in avvio ma al 14′ Dal’maz approfitta di uno svarione difensivo per timbrare il 4-0.
La reazione del Rovigo vede Othmani e Saraniti riaprire parzialmente il match con prima della terza rete di Dal’maz che a 22 secondi dalla sirena sigla il definitivo 5-2.
CITTÀ DI FALCONARA-ROVIGO ORANGE 5-2 (3-0 p.t.)
CITTÀ DI FALCONARA: Dibiase, Rozo, Pereira, Ferrara, Dal’Maz, Spinzanti, Taty, Praticò, Zepponi, Pandolfi, Taina, Polloni. All. Neri
ROVIGO ORANGE: Nagy, Iturriaga, Gasparini, Saraniti, Pereira, Gresele, Buzignani, Othmani, Lorrai, Pinto, Grandi, Gava. All. Cossio
MARCATRICI: 1’30” p.t. Dal’Maz (F), 2’30” Rozo (F), 5’42” Rozo (F), 14’40” s.t. Dal’Maz (F), 17’20” Othmani (R), 19’25” Saraniti (R), 19’38” Dal’Maz (F)
ARBITRI: Gianluca Rutolo (Chieti), Saverio Carone (Bari) CRONO: Francesco Sgueglia (Finale Emilia)
UPC Tavagnacco: brutta sconfitta contro il Ravenna
Era un Tavagnacco che andava in cerca del quinto risultato utile consecutivo quello che, invece, deve arrendersi contro un Ravenna quasi perfetto e che aggancia in classifica proprio le gialloblù.
Partita che inizia bene per il Tavagnacco che dopo due minuti di gioco è già in vantaggio grazie ad una bella rete di Andreoli.
Si prospettava dunque una gara di tranquillità per le padrone di casa ma così non è stato: se si esclude qualche tratto di partita dove le gialloblù hanno espresso un buon palleggio, il pallino del gioco è sempre stato dalla parte delle ospiti.
Il pressing e la voglia delle ragazze del Ravenna hanno avuto la meglio e dopo pochi minuti, il risultato torna di nuovo in parità: dagli sviluppi di un calcio di punizione, la palla finisce sui piedi di Carrer che segna la prima rete personale della giornata.
Le ragazze del Tavagnacco subiscono il contraccolpo psicologico e la partita si sposta in favore del Ravenna: al 20’ Marchetti respinge un tiro di Elena Mariani, ma Donda, nel tentativo di allontanare la minaccia, sbaglia l’impostazione del colpo di testa e fa terminare il pallone nella propria porta.
Il Tavagnacco fatica in fase di costruzione, dalla parte opposta, invece, il talento della numero 10 Carrer prende di nuovo la scena: con un mancino all’incrocio dei pali, porta il risultato sul 1-3 e chiude virtualmente la gara.
Per il Tavagnacco qualche pericolo lo crea nel finale di gara prima la solita Diaz Ferrer e, successivamente, un velenoso calcio di punizione di Iacuzzi che si stampa sul palo.
Prima del fischio finale è Elena Mariani del Ravenna a trovare il poker di testa su calcio d’angolo battuto da Barbaresi, per una vittoria meritata della squadra ospite.
TAVAGNACCO-RAVENNA:1-4
TAVAGNACCO
Marchetti, Donda, S. Novelli, Dieude, Maroni (11’ st Magni), Fischer (32’ st Rosolen), Licco, De Maio, Diaz Ferrer, De Matteis (22’ st Iacuzzi), Andreoli (11’ st Morleo). Allenatore: Recenti.
A disposizione: Girardi, Dimaggio, Castro Garcia, Nuzzi, Ridolfi.
RAVENNA
Vicenzi, Raggi (23’ st Mascia), Gardel, Tonelli, Gianesin, Mariani Elisa, Barbaresi, Domi, Carrer (34’ st Scarpelli), Mariani Elena (46’ st Carli), Burbassi. Allenatore: Ricci.
A disposizione: Casarasa, Candeloro, Giovagnoli.
Marcatori: al 2’ Andreoli, al 5’ Carrer, al 20’ autorete Donda, nella ripresa al 22’ Carrer, al 35’ Elena Mariani.
Arbitro: Frazza (sezione Schio).
Note: Ammonite: Demaio, Andreoli, Gianesin, Raggi. Recupero: 1’ e 5’.
Davide Cordone, Milan: “Rammarico per non aver raccolto con Como e Pomigliano quanto meritavamo”
Nel post gara nella gara contro il Como in casa Milan a parlare è stato Davide Cordone, vice di Maurizio Ganz. Queste le dichiarazioni del tecnico rossonero sul momento della squadra e sul pari per 3-3 subito in rimonta dalle meneghine:
“Commentare una partita che era stata giocata bene nel primo tempo è dura. Il doppio vantaggio seguito dal palo su punizione di Tucceri Cimini. Dopo aver subito il gol su un’amnesia difensiva nel secondo tempo abbiamo pagato l’errore del rigore non trasformato che sarebbe valso il 4-1 e la partita che avrebbe chiuso il match. Sapevamo che il Como potesse essere pericoloso e ha riaperto la partita su un lancio lungo. Il rigore finale per loro lascia qualche dubbio perchè sembrava un contrasto normale e sulla respinta abbiamo un po’ dormito. Il rammarico è quello di non aver raccolto oggi e col Pomigliano quanto meritavamo dopo aver battuto la Juve.
I numeri dicono che dobbiamo migliorare in fase difensiva. Negli anni scorsi la difesa era sempre stata il nostro punto di forza, ora dobbiamo continuare a lavorare.
Sul cambio di Adami la ragazza ha chiesto di uscire per un fastidio alla coscia e non volevamo aggravare la situazione”.
Tecla Pettenuzzo, Sampdoria Women: dall’arrivo in blucerchiato alle emozioni della sfida contro la “sua” Roma
Tra i tanti spunti positivi lasciati dalla sfida contro la Roma va sicuramente annoverata l’incoraggiante prestazione di Tecla Pettenuzzo. Il difensore centrale, ex di giornata, sta infatti pian piano ritagliandosi un posto nella difesa blucerchiata, vantando già 4 presenze in campionato contro Fiorentina, Como, Milan e Roma. La giovane e promettente classe ’99, arrivata proprio quest’anno all’ombra della Lanterna in prestito dalle giallorosse, sembra inoltre essersi subito ambientata appieno in una squadra che l’ha accolta come una vera e propria famiglia.
Un paio di giorni prima dell’attesissimo match tra Roma e Samp, terminata 2-0 a favore delle padroni di casa, la calciatrice ha appunto parlato delle emozioni e delle impressioni di questa nuova stagione ai canali ufficiali doriani. “Sono entrata a far parte di una grande famiglia, unita e coesa, in cui è possibile crescere e migliorarsi giorno dopo giorno“, sono state alcune delle dichiarazioni dell’atleta, seguite da parole al miele per le compagne e per la loro calda accoglienza. La Pettenuzzo ha poi continuato evidenziando ed esaltando l’ottima partenza in campionato, con tre vittorie consecutive seguite, però, da una “lieve flessione”, caratterizzata invece da risultati un po’ più amari.
Nel corso dell’interessante intervista, disponibile su YouTube, la giocatrice ha avuto modo di parlare anche della partita contro la “sua” Roma, una gara speciale in cui si è detta certa, ancor prima del fischio d’inizio, di “provare grandi emozioni e di dare, nonostante ciò, come sempre il massimo per la sua nuova maglia“.
Manuela Giugliano dopo Roma-Sampdoria: “Vincere aiuta a Vincere”
Sabato da ricordare per Manuela Giugliano che, con una sua punizione ha sbloccato la partita contro la Sampdoria e, per l’occasione, ha anche indossato la fascia di capitano. Di seguito le sue dichiarazioni alla fine della gara.
Una grande vittoria. La Roma chiude il girone di andata al primo posto. È un percorso che continua a stupire.
“Assolutamente sì. Siamo contentissime di essere riuscite a portare a casa questo successo, perché sapevamo che non sarebbe stato facile, considerando che tante di noi sono state impegnate in nazionale. Abbiamo dimostrato di avere un grande valore di squadra. Questo ci porterà a raggiungere dei grandi obiettivi”.
Questa fascia ti dà responsabilità, ma ti stimola anche.
“Certo. Sono felice di indossarla, ma ci tengo a ribadire che il nostro capitano resta Elisa (Bartoli, ndr). Diciamo che questa cosa del gol mi porta fortuna: prima della partita Elisa mi dice di tirare in porta, e da quando lo fa io segno sempre. È successo con il St. Polten ed è capitato oggi. Deve continuare a ripetermelo”.
Adesso arriva un periodo molto intenso. Era importante iniziare questo ciclo di gare con il piede giusto.
“Assolutamente sì. Siamo contente. Sicuramente, vincere aiuta a vincere. E questa situazione la stiamo metabolizzando. Lavoriamo tutta la settimana su questo aspetto, che per noi è fondamentale. Mercoledì ci attende una partita molto importante. Continueremo ad allenarci per portare a casa anche questa gara“.
Sassuolo-Pomigliano, i tre segnali positivi del match delle pantere
Il Pomigliano Femminile esce sconfitto per 2-1 dallo stadio Enzo Ricci contro il Sassuolo di Gianpiero Piovani. Le neroverdi ottengono il primo successo in campionato, le pantere la prima sconfitta da quando Carlo Sanchez è alla guida della squadra granata. Precisiamo: le ospiti hanno comunque rimediato un ulteriore insuccesso, ma a differenza di qualche uscita precedente, questa volta alla squadra campana va dato il merito di aver combattuto fino alla fine, dimostrando un buon accenno di mentalità. Oltretutto il Pomigliano è stato anche sfortunato negli episodi, e lo evidenziano prima un salvataggio sulla linea di Jane, poi la parata di Lonni proprio sulla linea dopo un potente colpo di testa di Taty. Cerchiamo di capire i tre segnali positivi che ha lasciato la disfatta:
- Il Pomigliano ha reagito
A differenza di quanto accaduto nelle scorse partite, il Pomigliano ha avuto la forza di reagire nonostante lo svantaggio iniziale grazie al gran gol di Gallazzi che ha rianimato le speranze granata. Questo aspetto è fondamentale anche a livello psicologico per poter ripartire e magari, in futuro, essere in grado anche di ribaltare la partita.
2. Le pantere hanno concesso poco
In questo match è venuta a galla una maggiore solidità difensiva, frutto di un ottimo lavoro in particolar modo di Filangeri e di Cetinja: la prima è stata decisiva in due interventi nel corso del primo tempo, la seconda è stata autrice di una bellissima parata al minuto 71 che ha negato il 3-1 alle avversarie.
3. La prima sconfitta nella gestione Carlo Sanchez
Da quando Carlo Sanchez è alla guida del Pomigliano, su quattro partite sono arrivate ben tre vittorie: la prima nella sfida contro il Parma al Tardini, poi quella emblematica contro il Milan in cui è finalmente sfatato il tabù dello stadio amico e poi, in Coppa Italia contro il Tavagnacco con una goleada per 1-6. C’erano aspetti negativi, tuttavia, e tutto non era roseo. Come può essere quando perdi 2-1 contro l’ultima in classifica? Forse il negativo che molti vedranno come un tema ricorrente è che la squadra campana gioca abbastanza bene ma probabilmente non è abbastanza clinica. Ciò nonostante, il cambiamento che c’è stato da quando il tecnico napoletano è alla guida della formazione campana è evidente e il fatto che la prima sconfitta con lui sia arrivata dopo quattro partite, è sicuramente un aspetto positivo da tenere in conto.
Futsal Pescara: poker all’Irpinia, doppietta per Coppari
L’equilibrio del match cade però al 16′ del primo tempo quando Belli con un sinistro dalla distanza firma il momentaneo 0-1. Le campane subiscono il colpo e Ortega prima di tornare negli spogliatoi trova il raddoppio con un destro che si insacca all’incrocio.
Nella ripresa la stessa spagnola serve Coppari che non sbaglia al 9′ il tris che archivia la gara. Nel finale la reazione campana non dimezza lo svantaggio che arriva a 4 gol quando Coppari al 16′ timbra la personale doppietta per il definitivo 0-4. Per il Pescara ora sfida d’alta classifica con il Bitonto, un punto avanti alle adriatiche, sabato prossimo per l’ottavo turno di campionato.
PSB IRPINIA-PESCARA FEMMINILE 0-4 (0-2 p.t.)
PSB IRPINIA: Falconi, Aresu, Matijevic, Grecia, Ziero, Cetrulo, Braccia, Ficeto, Pugliese, Macchiarella, Gaeta, Macchia. All. Battistone
PESCARA FEMMINILE: Sestari, Soldevilla, Coppari, Ortega, Boutimah, Belli, Jessika, Elpidio, Borges, Verzulli, Guidotti, Ricottini. All. Morgado
MARCATRICI: 16′ p.t. Belli (P), 19’20” Ortega (P), s.t. 8’45” Coppari (P), 16’10” Coppari (P)
ARBITRI: Angelo Bottini (Roma 1), Antonio Dan Campanella (Venosa) CRONO: Pasquale Crocifoglio (Napoli)
















