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“Stare Bene”: l’alimentazione come parte fondamentale dello sport e dello stile di vita

Photo Credit: Elia Soregaroli

L’alimentazione come base importante non solo per lo sport, ma anche per avere uno sano stile di vita: è stato questo il tema di “Stare Bene”, evento organizzato dalla 3Team Brescia Calcio in collaborazione con OK School Academy e tenutosi nella serata di venerdì all’Area 12 Hub di Brescia.

A sinistra il DG Di Ok School Stefano Sabbadini, a destra il Presidente della 3Team Gianfautso Peroni (Photo Credit: Elia Soregaroli)

Una serata che, come detto dal Presidente della 3Team Gianfausto Peroni, ha come obiettivo dare il via ad un progetto molto ben definito: «Grazie ad Ok School per aver condiviso e sposato il progetto con noi, e questo è solo l’inizio – le parole di Peroni – ci aspettiamo che ciò sia di supporto a tutte le ragazze e alle persone che ne hanno bisogno. L’alimentazione nel calcio è come la benzina nella macchina: mangiare bene permette di ottenere una buona prestazione».

Gli fa eco il Direttore di OK School Academy Stefano Sabbadini: «Per noi è sempre un’emozione ospitare in questa struttura un evento così importante – ha dichiarato Sabbadini – sono molto contento di questa squadra che si sta creando, e spero che questo possa essere il primo di una serie d’incontri che tocca argomenti importanti e ci fa piacere che lo possiate farlo insieme a noi».

Da sinistra a destra: Sara Baroni, Roberta Cò, Simona Tironi, Silvia Lucariello e Debora Massari (Photo Credit: Elia Soregaroli)

A dare il via all’incontro è Simona Tironi, Consigliere e Vicepresidente della Commissione Sanità di Regione Lombardia, la quale ha anche portato una legge regionale sui disturbi alimentari che consente di supportare le ragazze e i ragazzi che vogliono affrontare queste difficoltà: «Essere qui e parlare di questi temi in una struttura come questa scuola è una cosa sorprendente – ha detto Tironi – un anno e mezzo fa, prima che iniziasse la pandemia, ero con l’allora Assessore alla Sanità Giulio Gallera in un centro dove accoglievano tantissimi ragazzi e ragazze che erano ricoverati per via dei disturbi alimentari, e, mentre stavamo uscendo, il Direttore ci aveva detto che avevano numerose liste d’attesa per curare questo problema: dovevamo fare qualcosa. Per cui abbiamo deciso di realizzare una legge che porta con sé numerosi obiettivi necessari per affrontare il disturbo alimentare, come l’informazione e la formazione».

Il pubblico presente all’evento (Photo Credit: Elia Soregaroli)

La psicologa Sara Baroni ha affrontato il rapporto che abbiamo con il corpo: «Penso che questo sia alla base di tutto – queste le frasi di Baroni – l’associazione mente-corpo è importante per avere una corretta alimentazione».

L’educazione alimentare sta alla base di ogni persona, e a ribadire questo concetto è la nutrizionista Roberta : «L’educazione alimentare permette di prevenire tante malattie, il cibo non è una cura, ma aiuta ad avere una vita sana – ha detto Cò – per avere una sana alimentazione bisogna essere attivi e cercare di avere un peso idoneo, poi c’è l’importanza della frutta e verdura e, secondo le linee guida, si dovrebbe mangiarne quattro-cinque porzioni al giorno, i legumi, dovremmo consumarli quattro volte a settimana; l’acqua, che dovremmo assumere tre litri al giorno, consumare pochi grassi, ma di qualità, e assumere il quindici percento degli zuccheri. Da limitare, o da evitare, gli alcolici. Avere una buona alimentazione e una giusta energia permette di avere una buona prestazione anche in campo sportivo, dove nel preallenamento dovrebbero esserci proteine, carboidrati e una buona idratazione».

Silvia Lucariello, laureata in psicologia Clinica e Neuropsicologia, ha trattato un argomento molto delicato per tutti, ovvero la fame emotiva: «L’alimentazione è una risposta all’assimilazione di quello che abbiamo bisogno, ma può assumere molti significati, perché il cibo è condivisione – questo il commento di Lucariello – nella nostra società di oggi non riusciamo a fermarci a mangiare, assumendo una capacità che si collega al cibo che ci dice molto di noi, ma anche di come ci relazioniamo con gli alimenti. Il cibo può darci anche emozioni, perché assumendo quello che mangiamo ci fa soddisfare o alleviare: la fame emotiva è questa».

A chiudere la serata è Debora Massari, capo e membro di Iginio Massari Alta Pasticceria: «Tutti noi abbiamo una percezione distorta del dolce, che è un alimento che ha, per l’appunto, un sapore dolce – ha detto Massari – non privatevi completamente dei dolci, perché ci porta ad ascoltare il nostro corpo, ma dobbiamo ricordarci che dobbiamo consumerne quantità limitate».

Photo Credit: Elia Soregaroli

Nazionale U19 Femminile, concluso a Roma lo stage con il 2-1 nel test con la Lazio. Mazzantini: “Ho visto coesione e consapevolezza”

Credit: figc

Le Azzurrine, reduci dal passaggio al Round 2 di qualificazione all’Europeo, si sono allenate al CPO Giulio Onesti. Il tecnico: “Abbiamo lavorato per creare legami forti dentro e fuori dal campo”

Si è chiuso con la vittoria nella gara amichevole contro la Lazio Women (2-1, con doppietta di Matilde Pavan) lo stage che la Nazionale Under 19 ha svolto a Roma, presso il CPO Giulio Onesti, ultimo appuntamento di un 2022 molto intenso. Un’occasione proficua, per l’allenatrice Selena Mazzantini, di valutare i progressi della squadra reduce dal secondo posto nel Round 1 di qualificazione all’Europeo.

“Questo stage ci ha permesso di verificare a che punto siamo, rispetto a quando siamo partite – il commento del tecnico delle Azzurrine -. Abbiamo lavorato per creare legami fuori e di conseguenza dentro al campo, e abbiamo riscontrato coesione e consapevolezza, requisiti essenziali per procedere nel nostro importante percorso verso il Round 2”. Per la prima volta dall’inizio della stagione, l’Italia Under 19 si è confrontata con una prima squadra e non con ragazze di pari età: la Lazio, inoltre, è attualmente al comando del campionato di Serie B. “È stato un test importante, che ha dato indicazioni notevoli, grazie al buon gioco espresso e alla prestazione offerta”.

Chiara Bianchi, Como Women: “Esordire in Serie A col Como un’emozione fortissima”

Photo Credit: Fabrizio Cusa - Como Women
Da capitano della Primavera all’esordio in Serie A, dopo una vita passata nel settore giovanile della squadra della sua città; è questa la storia di Chiara Bianchi, difensore del Como Women che ha debuttato nella massima categoria lo scorso 30 ottobre contro il Sassuolo.
Intervistata ai microfoni di Como Women Channel, la classe 2004 ha raccontato le sue sensazioni alla sua prima presenza: “Il mio esordio in Serie A è stata un’emozione fortissima e le sensazioni al mio ingresso in campo sono state molto positive. Ho sentito la fiducia del mister, che mi ha fatta entrare in un momento delicato, in cui la squadra stava perdendo 2-1“.
Arrivare nella massima serie così giovane è un sogno per qualunque calciatrice, e Chiara non fa mistero di questo: “Essere in Serie A a 18 anni è incredibile, gioco con compagne e con avversarie che sono in nazionale da molti anni e competono a livelli altissimi, calciatrici che io stimo veramente molto. Sono grandi emozioni quelle che sto provando, però il mio non deve essere un traguardo, ma un punto di partenza. D’ora in avanti spero di ritagliarmi sempre più spazio qui al Como Women e vedremo fino a dove riuscirò ad arrivare“.
Sicuramente Chiara Bianchi sa dov’è ora e cosa vuole raggiungere, ma agli inizi di carriera le sicurezze non erano molte: “Quando ho iniziato a giocare – racconta Chiara – non mi sarei mai aspettata di arrivare in Serie A, per di più con il Como che è la squadra dove sono cresciuta e con cui ho fatto il settore giovanile. È un’emozione veramente incredibile debuttare nella massima categoria proprio con la squadra con cui ho svolto tutto il mio percorso calcistico“.
Per la società Como Women Chiara è un motivo di grande orgoglio, oltre che una prova dell’ottimo lavoro svolto dallo staff dell’academy. Anche per il movimento calcistico femminile italiano la crescita di nuovi giovani talenti è uno degli obiettivi più importanti e concreti e Bianchi è sicura che la strada imboccata sia quella giusta: “Il calcio femminile in Italia è un movimento in forte crescita, con un buon seguito di tifosi, e lo si può notare dagli spalti dello stadio Ferruccio, che sono sempre pieni quando giochiamo in casa. In generale vedo il calcio femminile con grandi prospettive future, con l’obiettivo di raggiungere i paesi esteri, che sono ancora un pochino più avanti rispetto a noi“.
Ora ci sarà la sosta e poi, alla ripresa, la sfida contro il Milan: “A Milano sarà una gara molto complicata, perché loro arrivano da una serie di risultati difficili – spiega Chiara – in mezzo ci sono due settimane di pausa per le nazionali e quindi il mister non avrà a disposizione molte componenti della squadra“.
La stessa Bianchi non rimarrà a Cislago agli ordini di de la Fuente, perché convocata per la seconda volta consecutiva dalla nazionale italiana Under 19: “Per me il mese scorso andare in nazionale per la prima volta è stata un’emozione immensa – ricorda Chiara – intonare l’inno italiano con la maglia azzurra indosso è qualcosa di indescrivibile, sentivo di rappresentare il Paese ed è stato un grande orgoglio per me. All’esordio ero molto carica, volevo a tutti i costi aiutare la squadra a portare a casa il risultato e così è stato, abbiamo vinto e sono molto felice“.
Un ottobre ricco di prime volte per Chiara Bianchi, con il debutto sia in nazionale, sia con il Como Women in Serie A, con la speranza che per lei questo sia solo l’inizio di una carriera ricca di soddisfazioni.

Brescia Femminile sconfitto 3-0 in amichevole dalla Sampdoria

Photo Credit: Pagina Facebook Acf Brescia Calcio Femminile

Il Brescia Calcio Femminile occupa l’ottavo posto in Serie B con nove punti, e la squadra deve assolutamente cancellare il doppo ko di fila arrivato in campionato contro Cesena e Ravenna.

Per questo la formazione allenata da Ashraf Seleman ha affrontato la pausa delle Nazionali disputando, nel fine settimana appena trascorso, un’amichevole contro la Sampdoria, club che, dopo otto giornate di Serie A, si trova in sesta posizione con dieci punti.

Ad avere la meglio sono state le blucerchiate da Antonio Cincotta, che si sono imposte sulle biancazzurre per 3-0: la partita si sblocca al 15′ con la rete della francese Kelly Gago, il raddoppio ospite giunge al 39′ con la marcatura del difensore Elisabetta Olivieri, mentre a sei minuti dalla fine Bianca Fallico cala il definitivo tris sampdoriano sulle bresciane.

Ternana Femminile, Melillo: “Sono veramente contento, stiamo lavorando bene”

La Ternana Femminile, nella settima giornata di Serie B Femminile, ha trionfato in casa dell’Arezzo per 1-2. Decisive le reti di Tarantino e di Lombardo, arrivate rispettivamente al minuto 18 del primo tempo e al 20′ del secondo, dopo l’iniziale vantaggio delle padrone di casa. Al termine della partita Fabio Melillo, allenatore delle rossoverdi, ha dato la sua chiave di lettura del match ai canali ufficiali del club.

“L’Arezzo ha una buona squadra, con giocatrici importanti ed ha fatto la partita cercando di prenderci “alte”. Le ragazze hanno preso le misure ed hanno conquistato campo sapendo uscire bene e con qualità da questa situazione. Abbiamo avuto conferma ulteriore che le squadre sono tutte attrezzate e le partite difficili. Per un allenatore è assolutamente stimolante questo campionato, ci sono tanto studio, preparazione ad ogni livello e capacità di lettura della gara. Cosa mi è piaciuto di più delle mie ragazze? Loro sanno lottare e soffrire, ma, soprattutto, hanno un’idea di gioco che aumenta di partita in partita. Stanno lavorando bene, sono veramente contento di ciò che stanno esprimendo in campo”.

Sulla gara contro il Cesena

“Altro match difficile, in casa della seconda in classifica. Abbiamo due settimane per preparare ogni dettaglio e lo faremo prendendo quanto di buono abbiamo creato finora e continuando invece a lavorare sugli aspetti da correggere”.

Nazionale U23 Femminile: l’Italia gioca bene ma sbatte contro il muro dell’Inghilterra. Al ‘Tre Fontane’ un pareggio che vale

Credit: Figc

Alla Nazionale Under 23 femminile è mancato solo il gol. Allo stadio ‘Tre Fontane’ di Roma, le ragazze di Nazzarena Grilli hanno chiuso sullo 0-0 la seconda amichevole dopo quella vinta 1-0 contro il Portogallo giovedì scorso a Coverciano. Non sono bastate le numerose occasioni capitate nel corso dei 90 minuti per battere l’Inghilterra, ma sono davvero tante le indicazioni positive per l’allenatrice dell’Italia. “Abbiamo giocato un primo tempo di altissimo livello contro una squadra fortissima che abbiamo fatto apparire meno forte per come abbiamo preparato la partita – l’analisi di Grilli -. Mi è piaciuto tantissimo l’atteggiamento delle ragazze: abbiamo creato sette-otto palle gol, ci è mancata solo la rete. E’ stata una bellissima partita: sono contenta di aver visto un calcio così coraggioso e propositivo”. Il test si è concluso ai calci di rigore, con l’Ingilterra infallibile dal dischetto: per l’Italia, errori di Mariani e Regazzoli.

LA PARTITA – L’Italia, schierata davanti con Monnecchi e Berti a supporto di Beccari, è partita bene, e dopo neanche due minuti ha sfiorato il vantaggio proprio con Monnecchi, che ha chiamato Ramsey alla prima parata del suo pomeriggio. Altri due minuti e le Azzurrine hanno avuto una nuova occasione ma, sul pallone crossato da sinistra da Severini, Berti ha calciato alto. L’Inghilterra ha provato ad alzare il baricentro, ma si è trovata di fronte un’Italia grintosa, che ha risposto colpo su colpo e che a livello difensivo ha chiuso ogni linea di passaggio della squadra di Mo Marley. Al 27′, chance in contropiede per Beccari: l’attaccante del Como, in prestito dalla Juventus, dopo uno scatto di 30 metri ha concluso debolmente nella porta di Ramsey; stesso copione al 38′ per un destro defilato di Monnecchi. A chiusura di un primo tempo a tinte azzurre, un destro da 25 metri di Beccari, con Ramsey che si è dovuta allungare per bloccare.

All’8′ della ripresa la prima vera occasione della partita per l’Inghilterra: sul destro di Blinkilde Brown, salvataggio sulla linea di Pucci. Al 55′ i primi cambi di Grilli: fuori Gallazzi e Beccari, dentro Regazzoli e Bragonzi. Due sostituzioni anche per l’Inghilterra, con Gregory e Clinton che hanno lasciato il posto a Naz e O’Brien. Con il passare dei minuti, le inglesi hanno provato a prendere campo, ma l’Italia si è resa pericolosa al 18′ con un sinistro di Santi di poco alto sopra la traversa. Le migliori palle gol per le Azzurrine sono arrivate nell’ultimo quarto d’ora. Al 75′ Monnecchi, dopo aver saltato anche il portiere Ramsey, ha servito un pallone che un’altra neoentrata, Longo, ha calciato a botta sicura verso la porta, trovando la respinta sulla linea di Ross. Sette minuti più tardi, cross da destra di Pucci e perfetto colpo di testa di Bragonzi che ha colpito la traversa. All’83’, infine, sul tiro cross di un’altra giocatrice subentrata, Regazzoli, la palla deviata da un difensore inglese è uscita di pochissimo. Grandi emozioni nel finale anche nell’altra area: al 43′ Beretta ha deviato in corner un destro potente di O’Brien, salvando l’Italia da una sconfitta che sarebbe stata assolutamente immeritata.

ITALIA-INGHILTERRA 0-0 (1-4 d.c.r.)
ITALIA: Beretta; Pucci (45′ st Battistini), Severini, Vergani, Robustellini; Giai (22′ st Mariani), Santi, Gallazzi (10′ st Regazzoli); Berti (22′ st Longo), Beccari (10′ st Bragonzi), Monnecchi. A disp.: De Bona, Lonni, D’Auria, Massimino, Corrado, Di Luzio. All. Grilli
INGHILTERRA: Ramsey; Ale (40′ st Fox), Patten (27′ st Bourne), Ross, Pattinson; Filis, Blinkilde Brown; Addison (40′ st Beever-Jones), Grant, Gregory (16′ st Naz); Clinton (16′ st O’Brien). A disp.: Rendell, Thomas, Kearns, Wardlaw, Skeels, Sibley, Peake. All. Marley
ARBITRO: Stavagna di Viterbo (Vettorel-Tempestilli, IV Cento)
SEQUENZA RIGORI: Filis (IN) gol, Severini (IT) gol, Beever-Jones (IN) gol, Mariani (IT) parato, O’Brien (IN) gol, Regazzoli (IT) parato, Grant (IN) gol

La Lazio continua a vincere, poker di reti in trasferta contro il Rovigo

La Lazio sembra aver lasciato alle spalle i problemi di inizio stagione e continua a macinare punti in trasferta anche contro il Rovigo. Le biancocelesti vincono 4-1 nello Sky Match di Salsomaggiore, in goal ancora Grieco che con una doppietta si conferma trascinatrice indiscussa di questa squadra. Con questa vittoria, avvenuta dopo il successo in casa conto lo Statte, le ragazze allenata da mister Chilelli risalgono la china, rientrando in zona playoff, mentre le Rovigo Orange rimangono ferme nelle zone basse della classifica. Nella prossima giornata di campionato, che si disputerà dopo il turno di Coppa Italia, la Lazio tornerà in trasferta contro il Tikitaka, attualmente prima della classe di questa Serie A, mentre il Rovigo sarà atteso in Abruzzo nel match contro le campionesse in carica del Città di Falconara.

La Gara: Un Rovigo determinato, che parte bene e  mette subito in difficoltà la Lazio con l’occasione di Saraniti, la cui conclusione esce di poco, ma il gol non tarda: al 5’ grande giocata sul fronte Iturriaga-Pereira, poi palla per Da Rocha che non sbaglia, complice anche una deviazione avversaria. La Lazio reagisce, al 10’ Grieco libera di andare al tiro sigla la rete del pareggio. A pochi minuti dall’intervallo arriva il raddoppio su punizione della solita Grieco, che firma la sua doppietta personale. La seconda frazione di gioco inizia col Rovigo che prova a cambiare marcia, ma Mascia è bravissima a deviare in angolo la conclusione volante di Saraniti. Passano pochi minuti e la Lazio prima colpisce il palo con Pinheiro, poi trova il terzo gol con Marchese, che da due passi ribadisce in rete la palla servita da Grieco. Negli ultimi minuti mister Cossio decide di inserire il portiere di movimento per provare a recuperare, ma è Lazio che trova il poker con la conclusione di Pinheiro che si insacca nella porta sguarnita. Termina così, con il risultato di 4-1 per la Lazio, il posticipo valevole per la sesta giornata di Serie A Puro Bio.

ROVIGO ORANGE-LAZIO 1-4 (1-2 p.t.)
ROVIGO ORANGE: Nagy, Iturriaga, Gasparini, Saraniti, Buzignani, Pereira, Othmani, Lorrai, Tonon, Dayane, Pinto, Grandi. All. Cossìo

LAZIO: Mascia, Siclari, Beita, Marques, Pinheiro, Di Marco, Marchese, Carbone, D’Angelo, Grieco, Umbro, Farinelli. All. Chilelli

MARCATRICI: 5’52” p.t. Dayane (R), 10’11” Grieco (L), 18’59” Grieco (L), 6’48” s.t. Marchese (L), 18’21” Pinheiro (L)

AMMONITE: Gasparini (R), Dayane (R), Saraniti (R), Beita (L), Buzignani (R)

ARBITRI: Andrea Cini (Perugia), Elena Lunardi (Padova), Davide De Ninno (Varese) CRONO: Andrea Saggese (Rovereto)

Il fischietto iraniano Sanam Shirvani: “La libertà? Il bene più prezioso che abbiamo”

Nella giornata odierna, per manifestare e diffondere i valori della parità di genere e dei diritti umani, alle ore 10:30, presso il Circolo Sportivo della Rai a Roma si terrà una partita di beneficenza di calcio a 7. La gara si disputerà in prossimità dei mondiali in Qatar ed in prossimità della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. In campo la squadra del Circolo Sportivo e una rappresentativa di Amnesty International Italia, Assist, Associazione Italiana Calciatori e Uisp. A dirigere il match Sanam Shirvani, direttore di gara di origine iraniana da anni in Italia ed iscritta nella sezione di Torino.
Lo stesso arbitro ha lasciato qualche battuta, nelle ore precedenti alla partita, sul suo Paese e sulla sua passione per il calcio.

“L’Iran è una nazione in cui le libertà, in particolare quelle della donna, sono notevolmente limitate. Questo spesso non dipende dalla propria famiglia, ma dal governo che si impone con la forza sulla popolazione creando un clima di terrore. Purtroppo, lo stiamo vedendo anche in questi giorni, le donne iraniane, che con coraggio manifestano per la loro libertà, rischiano la vita. Raccontando la mia storia spero di poter sensibilizzare le persone a capire cosa significa appartenere a quel mondo. Ho sempre sognato di giocare a calcio, ma nel mio Paese non è stato possibile realizzare questo sogno. In famiglia sono tutti appassionati di questo sport, ma dove abitavo io, a Rasht, nord dell’Iran, non esistevano le scuole calcio per le donne e anche nelle città più grandi il calcio femminile era ed è disincentivato e poco praticato. Così, non appena ne avevo la possibilità, giocavo a calcio con i miei fratelli più grandi. Inoltre, fin da piccola, i miei genitori mi portavano allo stadio, ma raggiunta una certa età, in quanto donna, non mi è stato più possibile entrarci. Tuttavia, nel mio cuore ho sempre sognato di poter stare in campo, infatti la prima volta che in Italia sono andata allo stadio mi sono messa a piangere. Quando ho in mano il fischietto mi sento libera e felice perché ho realizzato il mio sogno. Inoltre, devo molto all’arbitraggio perché in campo ho imparato a vivere. Questo sport mi ha migliorata molto soprattutto sotto l’aspetto caratteriale, credo di essere diventata un’altra persona. Ho imparato ad essere più forte e più decisa in tutte le situazioni, a vedere l’errore come un modo per crescere e migliorarmi”.

La Spagna vince nettamente contro l’Argentina

La Spagna continua a crescere nonostante l’assenza delle 15 ribelli, tra cui il Pallone d’Oro Alexia Putellas, ancora infortunata. Contro le biancocelesti, le iberiche mostrano il loro miglior calcio con l’ossatura della squadra costituita dal Real Madrid e con tante sperimentazioni da parte del ct Jorge Vilda. Ma il risultato non cambia rispetto alle ultime uscite. Nel primo tempo è già 4-0 per le Furie Rosse con le reti di Alba Redondo, Maite Oroz ed una doppietta dell’attaccante del Barça Salma Paralluelo. Nella ripresa ancora cambi di Jorge Vilda che fa esordire altre calciatrici e altre reti con la tripletta di Salma e i goal di Athenea del Castillo e Inma Gabarro entrate nella ripresa.
La divisione tra le 15 calciatrici ribelli e la Nazionale che sta costruendo Jorge Vilda è sempre più evidente e non sarà facile che tornino a vestire la maglia della Spagna senza le scuse pubbliche dato che il ct continua a vincere e a convincere.
Bisognerà capire se le calciatrici lasceranno da parte l’orgoglio per l’amore alla maglia o continueranno nella loro battaglia, che sicuramente ha delle motivazioni importanti, saranno loro a dirci se saranno superiori alla loro voglia di Mondiale.

Le formazioni:

Spagna: Enith, Oihana, Ivana Andrés, Méndez (Tejada, 77′), Carmona (Bernabé), Torroda, Teresa Abelleira, Maite Oroz (Fiamma, 55′), Alba Redondo (Gabarro, 73′), Cardona (Athenea del Castillo, 46′), Salma Paralluelo (Sheila, 54′).

Argentina: Correa, Bonsegundo, Chávez (Troncoso, 46′), Mayorga, Stabile, Preininger (Santana, 63′ (Vallejo, 82′), Cometti, Falfán (Núñez, 61′), Braun (Logrino, 46′), Banini, Yamila (Gramaglia, 74′).

Katia Serra: “Andressa? Rispecchia i valori della generosità, della responsabilità educativa e della passione”

Credit: Social Katia Serra
Dopo il successo in Supercoppa della Roma contro la Juventus, ai rigori, la centrocampista delle capitoline Andreassa ha ricevuto il premio come seconda vincitrice dell’eBay Values Award. A spendere parole d’elogio per la giocatrice giallorossa è stata Katia Serra, ex calciatrice e attuale inviata della RAI, che tramite social parlando della brasialiana ha postato:
Ho vissuto dalle sue parole l’emozione per il premio ricevuto, i brividi, così li ha definiti, che stava provando alla lettura della motivazione che ha spinto noi della giuria ad assegnarglielo.
In alcune occasioni nei post-partita casalinghi, quindi a doccia fatta e a partita ampiamente terminata, quando tutti escono dall’impianto di gioco per fare ritorno a casa, è capitato di vederla nel parcheggio del Tre Fontane a palleggiare con alcune bambine estasiate, scambiando con loro consigli e suggerimenti, di fronte agli occhi ancor più estasiati dei genitori.  Un gesto di disponibilità totale che dimostra i valori della generosità, della responsabilità educativa e della passione. Congratulazioni”.

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