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Il Brescia Femminile, grazie a Veronique Brayda, fa fuori il Chievo Verona, e il primo posto è ancora più saldo

Un Brescia perfetto sotto tutti i punti di vista, che è riuscito anche a far fronte alla prevedibile stanchezza accumulata dopo le vittorie con Cittadella e Como riesce a chiudere il filotto di partite-verità in sette giorni e far propria l’intera posta anche contro un coriaceo Chievo Verona. Al termine sfida non bellissima, molto combattuta e con poche occasioni da gol, a decidere è un gol su punizione di Veronique Brayda, alla sua terza marcatura consecutiva. Con questo successo le Leonesse di Garavaglia scavano un solco di cinque punti sulla seconda in classifica, il Como, battuto in casa dal San Marino.

LA GARA – Mister Garavaglia deve fare a meno nell’undici titolare di Luana Merli, che non ha recuperato dall’affaticamento al polpaccio rimediato mercoledì sera contro il Como e che è seduta in panchina. Fuori anche Brayda, partono in attacco Farina (esordio da titolare in stagione) e Pasquali con Hjohlman. A centrocampo non c’è Magri, al suo posto Asta con Ghisi e Cristina Merli, in difesa confermatissimo il pacchetto formato da Viscardi, Perin, Barcella e Galbiati davanti a Lonni. Arbitra il signor Selva di Alghero.

Nel primo tempo le occasioni si contano sulle punte delle dita di una mano: al 9′ Bolognini cerca la porta su punizione ma il pallone è alto. Un minuto dopo è Alkhovik a provarci in acrobazia a centro area ma non centra la porta. Passano pochi secondi e la risposta del Brescia è con Cristina Merli da fuori ma la sua conclusione è debole e centrale. Nel recupero del primo tempo occasione Brescia col pressing vincente di Ghisi che offre un buon pallone a Pasquali che però spara sull’esterno della rete.
Nella ripresa le squadre si allungano e arriva qualche occasione in più. La prima, clamorosa, è per il Brescia al 58′: Brayda, subentrata all’intervallo a Ghisi con Farina sostituita da Bianchi, si libera in area in mezzo a due avversarie con una magia e spara forte sul primo palo ma l’intervento di Boaglio è fenomenale e devia in corner. Al 60′ il vantaggio del Brescia: dai 22 metri Brayda con una conclusione rasoterra sul secondo palo non lascia scampo a Boaglio che era spostata a centro porta per coprire una possibile traiettoria a scavalcare la barriera. Al 62′ risponde il Chievo con il colpo di testa di Peretti, parata di Lonni. Al 24′ iniziativa di Hjohlman sulla sinistra, rientra sul destro e calcia: tiro contrato, facile parata di Boaglio. Al 75′ occasione Brescia sugli sviluppi di un corner: Brayda interviene sul cross ma la sua conclusione è respinta praticamente sulla linea, poi ci prova Barcella ma il suo tiro è respinto ancora in calcio d’angolo. All’84′ Chievo vicino al pareggio con Dallagiacoma che sfrutta un’errata lettura difensiva su un lancio dalle retrovie ma si allunga troppo il pallone sul controllo e favorisce l’uscita di Lonni. Al 90′ il Chievo colpisce la faccia superiore della traversa con un tiro dalla distanza di Peretti. Al 93′ ultimo brivido in area bresciana con tiro-cross di Peretti bloccato in presa bassa da Lonni.
Finisce così, con le Leonesse in trionfo ma sfinite al termine di sette giorni incredibili che hanno fruttato nove punti. Ora una settimana-tipo di allenamenti per preparare il recupero di domenica 13, sempre in casa, contro il Cesena.

LE INTERVISTE – «Io credo che dobbiamo applaudire sempre e comunque queste ragazze – le parole di mister Elio Garavaglia – indipendentemente da come andranno le cose, perché mi danno sempre sensazioni positive ed è davvero uno spettacolo vivere con loro questa stagione perché si è creato un bel feeling. Riusciamo a capirci al volo e in campo sono sempre molto attente e volenterose nel voler migliore e curare i dettagli. E anche oggi hanno dato una grande dimostrazione contro una squadra che sapevamo ci avrebbe messo in difficoltà come il Chievo. E’ stata una partita tattica, agonisticamente intensa ed equilibrata. Quindi nonostante le fatiche del mercoledì, le ragazze hanno dato tutto quello che avevano e anche di più». Grandissima prova a livello difensivo da parte del Brescia, che non ha lasciato occasioni nitide al Chievo se non la traversa colta da Peretti nel finale: «Sì, e devo dire che le ragazze in panchina erano più tranquille di me perché man mano che passavano i minuti il nervosismo e l’apprensione cominciavano a montare. Però devo dire che la difesa ha dato grande prova di maturità e solidità perché sono sempre rimaste attente in una gara molto difficile». Un’altra volta un undici di partenza con molte novità e ancora una volta cambi decisivi: «Sì, magari sono fortunato in questo periodo perché non è la prima volta che capita. Purtroppo Luana non era assolutamente disponibile ma è venuta in panchina comunque e speriamo possa recuperare per domenica prossima. Anche Porcarelli non è al meglio perché ha un problema alla caviglia ma ha stretto i denti e ha giocato uno spezzone». Ora il mister dovrà togliere la tuta e indossare la divisa da pompiere per placare un po’ gli animi? «No, queste ragazze non ne hanno bisogno perché sanno cosa devono fare e la testa dove deve stare. Devono continuare a fare quello che stanno facendo, giocare serenamente, possibilmente divertendosi e mantenendo i piedi per terra fino alla fine del campionato. Poi vedremo quali saranno i risultati, però sono convinto che daranno sempre il massimo».
Protagonista di una prova solida in difesa, Elisa Galbiati: «Sette giorni davvero duri, e oggi non era sicuramente facile perché la stanchezza si è fatta sentire e penso che si sia visto che mancava un po’ di lucidità e brillantezza però siamo riuscite a stare bene in campo, a coprire gli spazi. Poi concretizzare una delle poche palle gol che ci sono state in partita, da ambo le parti, è stato ovviamente decisivo. Siamo contente per questa vittoria e del lavoro fatto in campo, sapevamo che c’era da lottare e che c’era da mettere tutto quello che potevamo fisicamente e anche di più. Penso che soprattutto nella ripresa si sia vista questa grande voglia di voler gettare il cuore oltre l’ostacolo». Ora bisogna mantenere i piedi per terra: «Mancano tante partite. E ognuna va lottata e giocata al massimo. Tutte le squadre sono valide, e come noi hanno punti di forza e di debolezza. Quindi una partita alla volta, e vediamo come va a finire».
Tre gol in sette giorni, due di questi hanno fruttato direttamente sei punti (Cittadella e Chievo). Per Veronique Brayda la settimana perfetta: «Personalmente è una grande soddisfazione, ma soprattutto perché sono riuscita ad aiutare la squadra. E’ stata una settimana molto intensa con tre partite tutte d’un fiato contro ottime squadre. Non è stata una partita brillante, ma l’importante era riuscire a portare a casa i tre punti, e ci siamo riuscite». Difficile chiedere brillantezza: «Abbiamo speso tanto nelle partite precedenti, e quindi eravamo consapevoli che oggi ci sarebbe stato essenzialmente da combattere». Si può dire che oggi era la partita più difficile? «Assolutamente sì. Soprattutto a livello mentale oltre che fisico. Il futuro? Mancano tantissime partite da giocare, quindi penseremo alla prossima partita e basta».

BRESCIA: Lonni, Galbiati, Perin, Barcella, Viscardi, Ghisi (45’ Brayda), Asta, Cristina Merli (76’ Magri), Farina (45’ Bianchi), Pasquali (53’ Porcarelli), Hjohlman. A disp: Ballabio, Maroni, Luana Merli, Tengattini. All: Garavaglia.
CHIEVO VERONA: Boaglio, Mele, Tunoaia, Peretti, Bolognini (78’ Mascanzoni), Boni, Alkhovik (63’ Salas), Salaorni, Tardini (42’ Franco), Zanoletti, Dallagiacoma. A disp: Olivieri, Fenzi, Caliari, Zanoni, Salimbeni. All: Venturi.
ARBITRO: Selva di Alghero.
MARCATRICE: 60’ Brayda (BRE).
AMMONITE: Ghisi (BRE), Brayda (BRE), Lonni (BRE), Alkhovik (CHI), Tunoaia (CHI).

Photo Credit: Brescia Calcio Femminile

Slovenska Ženska Nogometna Liga: alla scoperta del calcio femminile in Slovenia

Nonostante il calcio non sia, come in Italia, lo sport più seguito in Slovenia, il paese di Prešeren e Cankar ha dato i natali a innumerevoli giocatrici e giocatori dal talento indiscusso. Tra gli uomini, impossibile non annoverare Samir Handanovič, Jan Oblak (portiere titolare dell’Atletico Madrid) e Josip Iličić. Tra le calciatrici, invece, è doveroso menzionare Kaja Eržen, attualmente in forza al Napoli insieme alla connazionale Lana Golob, il bomber Lara Prašnikar dell’Eintracht Francoforte, Špela Kolbl e Ana Milović.

Tantissime altre, inoltre, si stanno mettendo in mostra in nuove sfide negli ultimi anni. Ne è un esempio Maruša Sevšek, valente centrocampista arrivata in questa stagione allo Spezia Calcio Femminile in cerca di riscatto dopo una precedente esperienza al Tavagnacco durante il campionato 2018/2019. Prima di conoscere ed apprezzare anche gli altri interessanti talenti sfornati dal campionato femminile sloveno, però, è giusto conoscere storia ed organizzazione della Slovenska Ženska Nogometna Liga.

La prima competizione ufficiale si tenne nella stagione 1992/1993, ad un anno appena dall’indipendenza dall’ex Jugoslavija. Quell’anno, il ŽNK Krim vinse il campionato per la prima e, fino ad oggi, ultima volta della sua storia. L’annata successiva vide trionfare il Tesar Ižakovci, squadra dell’omonimo piccolo villaggio della Pomurska statistična regija (la regione slovena più vicina all’Ungheria). A partire dal 1995, però, il titolo arrivò per la prima volta nella capitale Ljubljana, più precisamente nella sede dell’Ilirija Krašcommerce.

I successivi club vincitori furono, in ordine, il ŽNK Pikapolonica Jarše, lo ŽNK Bull Ilirija (nuova denominazione dell’Ilirija Krašcommerce e campione di Slovenia per due anni consecutivi nel 1997 e nel 1998) e nuovamente lo ŽNK Pikapolonica Jarše. Il primo titolo del nuovo millennio, invece, toccò alle calciatrici dello ŽNK Škale Pande, formazione del borgo di Škale in Savinjska abitato da poco più di 800 abitanti. L’anno successivo, il campionato fu vinto nuovamente dallo ŽNK Ilirija ma, al termine della stagione 2001/02, lo scudetto tornò nelle mani delle leggendarie atlete dello ŽNK Škale Pande.

A partire dall’edizione 2002/03 iniziò invece il predominio di ŽNK Krka e ŽNK Pomurje Teleing, con la prima squadra che si laureò consecutivamente campionessa di Slovenia nei tre anni successivi. Lo ŽNK Pomurje Teleing riuscì ad interrompere la serie di successi delle rivali solo nel 2005 prima che lo ŽNK Krka tornasse a vincere dal 2006 al 2011. Gli straordinari e storici trionfi delle ragazze di Novo Mesto lasciarono infine il posto alle avversarie della cittadina di Beltinci che, sul loro esempio, furono campionesse per i successivi cinque anni, fino dunque al 2016.

Nelle stagioni 2016/17 e 2017/18, invece, lo ŽNK Olimpije Ljubljana rubò la scena alle inarrestabili leonesse dello ŽNK Pomurje Teleing che, però, nelle due stagioni successive (fatta esclusione di quella 2019/2020, annullata a causa della pandemia) aggiunsero alla propria bacheca altri due scudetti. L’albo d’oro della Slovenska Ženska Nogometna Liga si presenta dunque così:

  • ŽNK Krka (sciolta nel 2016): 8 titoli
  • ŽNK Pomurje Teleing: 8 titoli – campione in carica
  • ŽNK Ilirija: 4 titoli
  • ŽNK Olimpija Ljubljana: 2 titoli
  • ŽNK Pikapolonica Jarše: 2 titoli
  • ŽNK Škale Pande: 2 titoli
  • Tesar Ižakovci: 1 titolo
  • ŽNK Krim: 1 titolo

Attualmente, le formazioni iscritte al campionato sono otto, una in più rispetto allo scorso anno. Il campionato prevede inoltre che ogni squadra affronti le avversarie per tre volte, aggiungendo dunque un turno in più rispetto ai gironi di andata e ritorno previsti, ad esempio, dalla Serie A femminile. Al momento, lo ŽNK Pomurje Teleing è la capolista della SŽNL con 36 punti conquistati in 12 partite, 98 goal fatti ed appena 2 subiti. Seguono l’Olimpija Ljubljana, secondo a 33 punti (squadra più prolifica con 125 reti messe a segno e 9 subite), ŽNK Radomlje e ŽNK Ljubljana, entrambe ferme a 21. Le ultime quattro posizioni sono infine occupate, in ordine, da ŽNK Cerklje (15 punti), Primorje Gaia Naturelle (9), ŽNK Doxakey (6) e ŽNK Krim, ancora a secco di risultati positivi in questa stagione.

Ad oggi, la classifica marcatrici è dominata da Ana Milović, formidabile attaccante classe 2001 dello ŽNK Olimpija Ljubljana autrice di 42 goal in appena 11 presenze. Seguono Špela Kolbl dello ŽNK Pomurje Teleing, a segno ben 29 volte in 12 partite. Ex aequo al terzo posto, con Sara Makovec (ŽNK Pomurje Teleing) e Manda Rogan (ŽNK Olimpija Ljubljana) ferme a quota 17. Il campionato ritornerà il prossimo mese, con il recupero della sfida, valida per la decima giornata, tra Primorje Gaia NaturelleŽNK Doxakey alle 15:00 di domenica 06 marzo.

Gli incontri del tredicesimo turno, invece, si terranno domenica 15 marzo. Le biancoverdi dello ŽNK Olimpija Ljubljana ospiteranno allo Športni Park Svoboda della capitale le giallonere dello ŽNK Radomlje, cercando di non perdere terreno rispetto allo ŽNK Pomurje Teleing. Le capoliste, dal canto loro, affronteranno in trasferta il Primorje Gaia Naturelle di Ajdovščina in una partita dall’esito quasi scontato. Terza sfida di giornata sarà quella tra ŽNK Doxakey e ŽNK Ljubljana a Ptuj, mentre il match tra ŽNK Krim (ancora alla ricerca della prima vittoria stagionale) e ŽNK Cerklje chiuderà la giornata.

Il match Juventus-Roma predomina su tutte le gare della 16esima giornata, termina 1-1 dunque alla Roma non riesce l’impresa

La 16esima giornata di Serie A Tim è stata caratterizzata da gare emozionanti. Su tutte predomina il match Juventus-Roma, con tante occasioni in campo. La Juventus passa avanti al 10’ con Girelli, autrice di un bel colpo di testa sul quale arriva Soffia, questa tenta di allontanare via la palla che, però, entra in porta. Al 25’ ecco poi una chance per la Roma grazie a Paloma Lazaro, che cerca di tirare dall’altezza del dischetto ma non inquadra bene la porta e la sua conclusione finisce di poco al lato della porta di Peyraud-Magnin. Ancora chiamata in causa la numero uno bianconera, quando Serturini dal limite dell’area fa partire un destro a giro, ma i guantoni di Peyraud-Magnin prolungano il pallone oltre il fondo. 

Nella ripresa la Roma si impegna più delle bianconere e tenta di riagguantare il risultato e tenere il passo in classifica della Juventus che è prima. Passa un’ora di gioco quando al 61’ Paloma Lazaro riporta la situazione in parità. E’ questo il sesto goal in campionato per la numero 29 della Roma, che non sbaglia con il sinistro. Giugliano poi prova a trovare la rete dell’1-2 dalla distanza, ma Peyraud-Magnin risponde e rimprovera le compagne. Nella Roma ci prova anche la Glionna che, però, non inquadra lo specchio. La Juve c’è sempre e le lupacchiotte rischiano con la punizione di Boattin, questa con una traiettoria insidiosa costringe Ceasar ad un intervento che manda la palla oltre il fondo. La gara, alla fine, termina 1-1. Il pareggio fa interrompere alla Roma una serie di 9 successi consecutivi in Serie A, mentre la Juventus non trova la vittoria in due gare consecutive nel massimo campionato. In cima alla classifica rimane tutto invariato, con 3 punti di distacco tra le due squadre. Le bianconere vanno a quota 41 e le giallorosse a 38. Così le lupacchiotte, purtroppo, non riescono nell’impresa di battere la prima della classe, ma comunque sono state bravissime a non perdere ulteriore terreno nelle parti alte della classifica, anche in virtù della sconfitta del Sassuolo e del pareggio del Milan.  

Le ragazze di Mister Spugna non hanno sicuramente giocato la loro migliore partita, forse tradite anche dalla tensione e dalle aspettative che tutti riponevano in loro come anti Juventus, a partire dalla difesa che da sempre era stata una delle loro armi in più, ma purtroppo contro la potenza delle bianconere hanno potuto fare solo in parte la prestazione che loro stesse si aspettavano.

C’è da considerare che, comunque, sono state brave a riprendersi subito dopo lo svantaggio e a pareggiare con la solita Lazaro, dimostrando ugualmente di avere un grande carattere. Ora la prossima settimana va di scena un importante match per il proseguo di Coppa Italia, obiettivo primario a questo punto, oltre al secondo posto in casa Roma.

Credit Photo: Domenico Cippitelli

Il Brescia vince 1-0 col Chievo e allunga in classifica sul Como sconfitto, Leonesse a +5

Prove di fuga per il Brescia: la 18ª giornata di Serie B lancia, in chiave promozione, la squadra di Garavaglia, che dopo essersi aggiudicata nel match di mercoledì lo scontro diretto con il Como Women, vince col Chievo e stacca le lariane di cinque punti in testa alla classifica, approfittando del loro ko con la San Marino Academy. Allo stadio “Rigamonti” decisiva, proprio come nella sfida con le comasche, Brayda, che al 60’ sigilla l’11° successo delle Leonesse nel torneo cadetto in corso, successo che le porta a 35 punti in classifica e a +5 sul secondo posto, dove si trova la formazione di de la Fuente, sconfitta in casa 4-2 dalla San Marino. Il Como incassa infatti in questo turno il terzo ko in campionato: al Centro Sportivo di Ponte Lambro, nella sfida delle 14.30, sono le ospiti a portarsi avanti dopo appena un minuto con Jansen, ma al 20’ pareggia Picchi e nella prima frazione il parziale non cambia. A inizio ripresa però è ancora la San Marino ad andare a bersaglio, prima con Barbieri e poi con Massa. Al 64’ Carp accorcia le distanze, ma la partita si indirizza definitivamente all’81’, quando Menin cala il poker e sigilla i tre punti per la squadra di Conte, ora sesta a quota 23 punti.

Perde, alle spalle delle prime due, anche la Pink Bari, sconfitta in casa dal Cesena; decisiva, sul campo delle pugliesi, la rete di Petralia al 41’, brava a sfruttare un lancio lungo e a battere Shore tra i pali dopo aver saltato la difesa avversaria. Successo importante per le romagnole, che guadagnano ben otto punti sulla zona retrocessione e scavalcano il Tavagnacco. Arriva infatti il terzo ko di fila per le friulane nel torneo, sempre col punteggio di 1-0. In casa delle lombarde le gialloblù disputano un buon primo tempo, ma al 63’ la prodezza di Kiem sancirà al triplice fischio il settimo successo del Cortefranca e il quinto ko del Tavagnacco.

In ottica salvezza, punti pesantissimi quelli conquistati da Palermo e Sassari Torres: le siciliane superano 2-0 la Pro Sesto (in gol Licari nel primo tempo e Zito nel secondo) e si portano a -1 in classifica proprio dalle avversarie di giornata, agganciate a loro volta dalle sarde a quota 12, che si impongono 2-1 grazie alle reti di Gomes e Blasoni (a segno Saggion per le ospiti). Unico pareggio di giornata quello tra Roma Calcio Femminile e Ravenna: sul campo delle capitoline è un botta e risposta continuo: per le padrone di casa tripletta di Lazdauskaite (due reti dal dischetto e una su azione), per le ospiti in gol Benedetti, Gianesin e Morucci; anche se le romagnole possono recriminare per un rigore sbagliato al 32’ del primo tempo da Cimatti. Un punto che serve più al Ravenna, che si mantiene a +5 dal quartultimo posto, mentre la Roma resta ultima a quota 10.  

Risultati della 18ª giornata di Serie B Femminile 2021-22

Brescia Calcio Femminile-Chievo 1-0
60’ Brayda (B)

Sassari Torres-Cittadella 2-1
17’ Gomes (T), 45’ Blasoni (T), 48’ Saggion (C)

Como Women-San Marino Academy 2-4
1’ Jansen (SM), 20’ Picchi (C), 49’ Barbieri (SM), 58’ Massa (SM), 64’ Carp (C), 81’ Menin (SM)

Cortefranca-Tavagnacco 1-0
63’ Kiem (C)

Palermo-Pro Sesto 2-0
26’ Licari (P), 55’ Zito (P)

Pink Bari-Cesena 0-1
41’ Petralia (C)

Roma Calcio Femminile-Ravenna 3-3
2’ Benedetti (RA), 15’ Gianesin (RA), 53’ rig. Lazdauskaite (RO), 62’ rig. Lazdauskaite (RO), 66’ Morrucci (RA), 72’ Lazdauskaite (RO)

Programma della 19ª giornata di Serie B Femminile 2021-22

Domenica 20 marzo

Cesena-Palermo
Chievo Verona Women-Como Women
Cittadella-Cortefranca
Pro Sesto-Roma Calcio Femminile
Ravenna Women-Sassari Torres
San Marino Academy-Brescia
Tavagnacco-Pink Bari

Credit Photo: FIGC – Federazione Italiana Giuoco Calcio

Giulia Ferrandi, Lazio Women: “Successo che ci da fiducia e premia il lavoro svolto”

Credit Photo: Domenico Cippitelli.

Successo importante per la Lazio che si toglie una grande soddisfazione superando il lanciato Sassuolo. Termina 3-1 per le biancocelesti di mister Catini: nel post gara a parlare è stata per le biancocelesti la centrocampista Giulia Ferrandi così intervenuta ai microfoni di S.S.Lazio.it:

La vittoria di oggi è il successo del gruppo arrivato con grande sacrificio. È un risultato di cui avevamo bisogno per dare continuità a ciò che stiamo mettendo in mostra dalla sfida di Coppa Italia contro la Fiorentina dello scorso dicembre. Sono felicissima perché stiamo lavorando tanto, ce lo meritiamo.

Il rigore? Ho cercato di gestire al meglio le emozioni. Avevo un’idea che ho cambiato all’ultimo anche considerando che Lemey è un portiere molto forte. Ho provato a calciarlo nel miglior modo possibile ed il pallone è entrato. Sono contenta.

Dopo il gol del vantaggio, a centrocampo si sono venuti a creare molti spazi. Loro erano molto fisiche, però ci lasciavamo campo per le nostre ripartenze e ho sempre pensato che avremmo ottenuto i tre punti perché oggi era la nostra giornata e lo abbiamo dimostrato”.

Meraviglioso Arezzo! Le amaranto compiono l’impresa contro il Pavia e rimangono attaccate al treno Serie B

Lo ha accennato più volte il tecnico amaranto Emiliano Testini prima di questa gara: “Il Pavia è una squadra tosta che può darci molti problemi. Lottano per la promozione anche loro”. Questo nonostante il divario in classifica. Le lombarde infatti sono ferme a 31 lunghezze contro le attuali 49 delle toscane. Eppure l’allenatore delle aretine non ha voluto sottovalutare l’impegno. Anzi, ha caricato la propria squadra che, alla fine, strappa tre punti preziosissimi e continua ad inseguire quel sogno chiamato Serie B.

Le amaranto di presentano nuovamente con la polacca Siejka in porta. In difesa agiscono Ferretti, Pasquali, Tuteti e Costantino. A centrocampo le veterane Orlandi e Vicchiarello assieme alla capitana Verdi. In avanti il trio Gnisci, Ceccarelli e Razzolini. Passano pochi minuti e l’Arezzo è in vantaggio con Giada Gnisci. Il Pavia però non si scompone e inizia a farsi vedere dalle parti di Siejka. La polacca ex Pink Bari è però attenta su una conclusione delle lombarde. Al 26esimo arriva il pareggio ospite con Accoliti che sfrutta al meglio un’azione di contropiede. Al 43esimo arriva il sorpasso con Codeca che mette in rete un traversone basso di Troiano. A fine primo tempo l’Arezzo è sotto. Ma come si suon dire: quando il calcio si fa duro, i duri iniziano a giocare.

Nell’intervallo Testini rivoluziona la squadra. Le amaranto rientrano in campo con un altro spirito. L’ex calciatore di Spezia e Arezzo butta dentro la giovane Ivanova per Gnisci. Al 26esimo Orlandi viene stesa in area di rigore. Penalty che la stessa numero otto realizza per il suo terzo goal consecutivo. Il Pavia sembra essere rimasto negli spogliatoi. Bastano infatti due giri di lancette alla squadra di casa per passare in vantaggio. Un tiro sporco di Razzolini diventa preda facile per Ceccarelli che firma il 3-2. Si risveglia il Pavia che prova a farsi rivedere in fase offensiva ma la difesa delle toscane regge. Sul finale, Testini concede spazio a Lorieri e Carrozzo che rilevano le stanchissime Razzolini e Ceccarelli. Dopo tre minuti di recupero arriva il triplice fischio ed esplode la festa amaranto che, in attesa dei recuperi del Pinerolo, continua a guardare tutti gli altri dall’alto.

“Oggi abbiamo fatto qualcosa di straordinario – dice il coach amaranto nel post gara, che ancora una volta riconosce i meriti dell’avversario –. Loro giocano molto bene. Sono una delle migliori squadre di questo torneo. Hanno calciatrici di grande qualità. Questa è una vittoria meritata. Siamo andati in svantaggio nel primo tempo ma non hanno mai smesso di crederci nell’arco dei novanta minuti. Il Pavia è strutturato per vincere il campionato e averle battute in entrambe le occasioni è bello. Nell’intervallo mi sono arrabbiato molto però sapevo che la squadra era con me. Hanno ribaltato il risultato e per questo sono molto felice per loro”. Di seguito parla la match winner Ceccarelli: “era una gara importantissima e non ci credevamo nemmeno noi. Il mister era l’unico a crederci all’intervallo. Ci ha permesso di crederci fino alla fine. Doppia cifra? Conta di più la vittoria. Ora recuperiamo qualche giorno e poi ricominceremo. Ora vedremo di che pasta è fatto il Pinerolo”. Dulcis in fundo arrivano le dichiarazioni del patron Massimo Anselmi onnipresente al Città di Arezzo: “è stata un’emozione bellissima. La gara era importante. Le ragazze sono state brave e nel finale hanno reso tutto magico. Faccio i complimenti al Pavia che è una società ben strutturata. Questa vittoria per noi vale doppio”, conclude il massimo dirigente amaranto che ha festeggiato assieme alle sua ragazze.

Pari del Milan col Napoli, sconfitte per Sassuolo e Inter, le inseguitrici di Juve e Roma non accorciano

La 16ª giornata di Serie A Tim Vision 2021-22 si chiude con il ko a sorpresa del Sassuolo in casa della Lazio, il pareggio tra Milan e Napoli e la sconfitta interna dell’Inter col Pomigliano.

Impresa della Lazio da una parte, occasione sprecata dal Sassuolo dall’altra. Nel primo dei tre match domenicali, andato in scena allo stadio “Campo Aquile” alle 12.30, le biancocelesti di Catini partono subito forti e dopo appena 33” sbloccano il parziale: apertura perfetta di Visentin a Fridlund, la norvegese raccoglie il suggerimento e col destro non sbaglia. Le emiliane però reagiscono e al 2’ Cambiaghi raccoglie il cross di Dubcova e pareggia il conto. Dopo i due gol si ristabilisce l’equilibrio ma al 24’ la Lazio raddoppia: Lemey atterra Pittaccio e l’arbitro concede il penalty alle biancocelesti. Sul dischetto si presenta Ferrandi che spiazza il portiere belga e porta avanti le compagne. Le neroverdi, seppur penalizzate dalle assenze, nella ripresa si riversano nella metà campo avversaria impegnando spesso Ohrstrom (cinque parate totali nel match) ma senza trovare il gol. Gol che invece trovano le padrone di casa nel finale con Cuschieri, che sulla respinta di Mihashi supera Lemey per il 3-1 finale. La Lazio sale a quota sette in classifica, mentre il Sassuolo scivola a -3 dalla Roma seconda, impegnata col Milan nel prossimo turno di campionato, tra due settimane.

Proprio il Milan di Ganz è la seconda squadra che, in questa domenica, non approfitta del pareggio tra bianconere e giallorosse: al “Vismara” finisce 1-1 col Napoli. Nella gara andata in scena alle 14.30, le rossonere sbloccano il punteggio dopo nemmeno due minuti: filtrante profondo di Bergamaschi e sinistro vincente di Thomas. Sesto sigillo per la francese in questo campionato, e quarto dall’inizio del 2022, intervallo temporale in cui solo Clelland (sei) conta più reti realizzate. La prima frazione si sviluppa sotto il controllo delle padrone di casa, ma le campane crescono nella ripresa e all’86’ Toniolo firma il pareggio: sinistro perfetto su calcio di punizione, Giuliani intuisce la direzione ma non basta. Un gol e un punto a testa per lombarde e campane; ma se le azzurre sorridono in chiave salvezza, Bergamaschi e compagne possono rammaricarsi per un’occasione mancata in ottica secondo posto.

Altro ko, nel blocco delle prime cinque, per l’Inter di Guarino, che perde 1-0 in casa e rimedia la quinta sconfitta in campionato, la seconda di fila dopo quella subita contro la Roma e la seconda contro il Pomigliano dopo il 3-0 dell’andata. Sul campo delle lombarde, il primo tempo si gioca a ritmi bassi e senza troppe occasioni, ma al 58’ arriva la fiammata delle campane guidata da Tudisco, che raccoglie il pallone da fuori area e con una prodezza batte Durante tra i pali. Le nerazzurre provano a reagire subito con un tentativo al volo di Marinelli, ma Buhigas è attenta e con un ottimo riflesso devia in calcio d’angolo. Al 65’ la chance per il pari passa dal destro di Csiszar, che calcia bene da fuori ma colpisce in pieno la traversa. L’Inter si fa vedere spesso sulla trequarti avversaria ma, nonostante i cambi offensivi di Guarino, il gol dell’1-1 non arriva. Finisce con il successo delle ospiti al “Suning Center”, con le campane che salgono a +4 sulla zona retrocessione.


Risultato dei posticipi della 16ª giornata di Serie A Tim Vision 2021-22

Lazio-Sassuolo 3-1
1’ Fridlund (L), 2’ Cambiaghi (S), 24’ rig. Ferrandi (L), 90’ Cuschieri (L)

Inter-Pomigliano 0-1
58’ Tudisco (P)

Milan-Napoli Femminile 1-1
2’ Thomas (M), 86’ Toniolo (N)

Hellas Verona-Empoli 0-1
(giocata ieri)

Juventus-Roma 1-1
(giocata ieri)

Sampdoria-Fiorentina 2-0
(giocata ieri)


Programma della 17ª giornata di Serie A Tim Vision 2021-22

Sabato 19 e domenica 20 marzo

Napoli Femminile-Juventus
Empoli-Sassuolo
Roma-Milan
Fiorentina-Hellas Verona
Inter-Sampdoria
Pomigliano-Lazio

Non c’è fine alla crisi della Fiorentina Femminile. La Samp vince 2-0 e ipoteca la salvezza. Per le viola potrebbe esserci un ritiro punitivo

Neanche stavolta la Fiorentina Femminile è riuscita in quel sussulto d’orgoglio, visto a Vinovo, che avrebbe potuto toglierla dalle zone calde della classifica. Non solo, la vittoria dell’Empoli in trasferta contro l’Hellas Verona, pone ancora più a rischio il gruppo di Patrizia Panico che ora attende il risultato odierno del Napoli. Resta l’amarezza di un’altra gara perduta senza appello e una miriade di quesiti sul come si sia potuti arrivare ad una situazione simile. Tuttavia rimangono ancora delle gare da affrontare. Anzi, al prossimo turno ci sarà proprio l’Hellas fanalino di coda a Firenze. Una vittoria potrebbe riaprire i giochi salvezza ma l’ennesima sconfitta potrebbe essere la condanna definitiva alla Serie B di una squadra che, la scorsa estate, era stata creata per lottare per il vertice.

Se piangono le viola, di certo sorride un ex come Antonio Cincotta. Il tecnico lombardo ha “vinto la sua sfida più difficile”, come ha scritto sui social al termine della vittoria contro la sua ex squadra. L’allenatore blucerchiato aveva un solo scopo in questa stagione: trasformare un gruppo di singole individue in una squadra e giungere alla salvezza quanto prima. Con sei gare ancora da giocare la Sampdoria ha raggiunto il suo obiettivo essendo ormai matematicamente lontano a sufficienza dalla zona retrocessione. L’ex coach gigliato merita quindi tanti applausi e tanti complimenti per la sua impresa. E nonostante a Firenze ormai il suo ciclo fosse concluso c’è chi inizia a capire che forse tenerlo per un’altra stagione o come dirigente responsabile del mercato non sarebbe stata una cattiva idea. Ma ormai quella chance è sfumata; Cincotta guarda al futuro. Guarda alla sua nuova creatura che continua a plasmare e a migliorare, puntando il binocolo già alla stagione successiva.

Tornando alla causa gigliata, inutile stare a qui a discutere su chi abbia colpe e chi meno. All’interno dell’ambiente viola non funziona più niente; è tutto rotto. I nuovi innesti non riescono a risultare decisivi, altri non si sono ancora ambientati e altri addirittura hanno dovuto rinunciare per cause di forza maggiore a salvare questa squadra. La Samp affonda la Viola grazie a due reti meravigliose di Wagner prima e Martinovic poi. Già, Melania Martinovic, proprio lei. Quella calciatrice che era stata presa per far rifiatare Sabatino ma che alla fine a Firenze ha dovuto accomodarsi in panchina fissa. Alla Samp avrebbe trovato l’ambiente ideale e lo sta dimostrando. A parte il goal di questa giornata, Martinovic ormai sembra aver assimilato gli schermi di Cincotta. La Fiorentina può recriminare per la doppia traversa di Giacinti e Lundin ma quando Mascarello spara in aria un pallone a porta vuota significa che non solo l’attacco è spuntato, ma manca quella cattiveria agonistica che dovrebbe farti spaccare il mondo.

La società però non vuole proprio saperne di esonerare Patrizia Panico. Suona un po’ come la Sindrome di Stoccolma. Pur di non ammettere l’errata scelta di questa estate i dirigenti viola sono pronti a retrocedere in Serie B. Ma i tifosi viola no! E quindi è ora di darsi una svegliata. “Stiamo valutando possibile destinazioni per un ritiro punitivo”, sostiene il DS Mazzoncini a fine gara. “Non ci aspettavamo una situazione del genere. Questo non è un gruppo che dovrebbe lottare per non andare in B. Vogliamo analizzare tutti gli errori e i problemi interni per arrivare alla sfida col Verona nel miglior modo possibile”. Intanto però i giorni passano, la svolta non arriva e la serie cadetta si avvicina inesorabilmente. Restano sei gare da qui fino alla fine del torneo, e le viola devono andare a Milano due volte e ospitare in casa la Roma schiacciasassi. Si prospetta un compito salvezza quasi impossibile ma le ragazze gigliate possono portare a termine l’obiettivo. Poi sarà rivoluzione e si spera che inizi dalla panchina. Perché Patrizia Panico ha purtroppo dimostrato di dover ancora studiare, apprendere e crescere in ambienti più piccoli.

Verona – Empoli termina 0-1

Si è conclusa 0-1 Hellas Verona – Empoli, 16a giornata della Serie A TIMVISION 2021/22.

Venendo alla cronaca della sfida, è un primo tempo equilibrato quello tra Verona ed Empoli, con le due squadre che provano a manovrare a centrocampo e sulle fasce alla ricerca del gol, senza però riuscire ad incidere.

La partita si accende alla mezz’ora, con una grande occasione per il Verona. Al 31’ Sardu recupera palla nella trequarti avversaria e verticalizza per Rognoni: la numero 23 gialloblù si libera di un’avversaria e dal limite dell’area tira a giro sul secondo palo, ma Cappelletti con un intervento in tuffo riesce a respingere la sua conclusione.

Tre minuti più tardi è ancora l’Hellas a sfiorare la rete del vantaggio. Ambrosi con un intervento efficace in scivolata anticipa Monterubbiano e fa ripartire Rognoni in contropiede: l’attaccante gialloblù arriva ai 20 metri e prova a piazzare il pallone di destro sul palo più lontano, ma Capelletti in allungo riesce ancora una volta ad intercettare la sfera ed a negare la gioia del gol alla 23 del Verona.

Al 38’ è l’Empoli ad avere l’occasione per passare in vantaggio con Knol, che si presenta al limite dell’area ed al volo prova a sorprendere con un pallonetto Haaland: la numero 98 gialloblù è attenta e riesce a parare la conclusione senza problemi.

Nella ripresa, entrambi i mister provano a rimescolare le squadre con i cambi. Al 24’ arriva una doppia occasione per l’Empoli, prima con Domping, che con un potente destro colpisce la traversa dal limite dell’area, e sulla ribattuta con Nichele, che prova di destro a battere Haaland, ma Horvat riesce a respingere il suo tiro sulla linea di porta.

Quattro minuti più tardi arriva il vantaggio dell’Empoli con Dompig, che da pochi passi spinge il pallone in rete dopo una respinta di Haaland su colpo di testa di Maia.

Il Verona ha una nettissima occasione per pareggiare al 35’: Rognoni riparte in contropiede e dal fondo della fascia sinistra crossa verso l’area toscana dove trova Oliva che di testa, appostata sul secondo palo, colpisce il pallone ma lo manda sul fondo. Dopo quattro minuti di recupero il Direttore di Gara Calzavara fischia poi la fine del match.

Il prossimo impegno sarà quello di domenica 20 marzo (ore 12.30) quando in trasferta le gialloblù sfideranno la Fiorentina, nel match valido per la 17a giornata della Serie A TIMVISION 2021/22.

HELLAS VERONA – EMPOLI 0-1
Rete: 28′ st Dompig

SECONDO TEMPO

49′ Termina 0-1 il match tra Verona ed Empoli
45′ Quattro minuti di recupero
42′ Ci prova l’Hellas dalla distanza con Sardu: la numero 7 prova il destro dai 20 metri, conclusione che si spegne però sul fondo
38′ Cambio per l’Empoli: esce Monterubbiano, entra Silvioni
35′ Grandissima occasione per il Verona! Rognoni riparte in contropiede e dal fondo della fascia sinistra crossa verso il centro dell’area: Oliva di testa, appostata sul secondo palo, manda il pallone sul fondo
28′ GOL. Empoli in vantaggio con Dompig che da pochi passi spinge il pallone in rete dopo la respinta corta di Haaland su colpo di testa di Maia
25′ Cambio per il Verona: esce Imprezzabile, entra Cabrera
24′ Doppia occasione per l’Empoli, prima con Domping che con un potente destro colpisce la traversa dal limite dell’area ed in seguito con Nichele, che prova a ribattere in tap-in ma Horvat respinge sulla linea
20′ Cambio per l’Empoli: esce Prugna, entra Nichele
13′ Doppio cambio per il Verona: escono Anghileri e Lotti, entrano Oliva e Casellato
11′ Occasione per il Verona con Anghileri che dal limite dell’area prova la conclusione: il suo tiro termina però tra le braccia di Capelletti
9′ Cambio per l’Empoli: esce Nocchi, entra Bragonzi
8′ La prima occasione della ripresa è per l’Empoli: Dompig arriva sul fondo dalla fascia sinistra e crossa verso il centro, grande intervento difensivo di Ambrosi che respinge il cross in corner
1′ Primo cambio per il Verona: esce Pasini, entra Arrigoni
1′ Primo cambio per l’Empoli: esce Mella, entra De Rita
1′ Inizia la ripresa al ‘Comunale’ di Vigasio! DAI VERONA!

PRIMO TEMPO

46′ Termina 0-0 il primo tempo tra Verona e Empoli
45′ Un minuto di recupero
39′ Altra chance per il Verona con Pasini che vede Capelletti fuori dai pali e prova dalla distanza a sorprenderla con un pallonetto: l’estremo difensore toscano riesce però ad intercettare il tiro
38′ Occasion per l’Empoli con Knol che si presenta al limite dell’area e al volo prova il pallonetto su Haaland, ma la numero 98 gialloblù è attenta e riesce a parare la conclusione
34′ ANCORA IN AVANTI L’HELLAS! Ambrosi con un grandissimo intervento in scivolata anticipa Monterubbiano e fa ripartire Rognoni in contropiede: la numero 23 arriva ai 20 metri e prova a piazzarla di destro sul palo più lontano, ma Capelletti in allungo riesce ad intercettare la sfera
31′ OCCASIONE PER IL VERONA! Sardu recupera palla nella trequarti avversaria e verticalizza per Rognoni: la 23 gialloblù si libera di un’avversaria e dal limite tira a giro sul secondo palo, ma Cappelletti in tuffo riesce a respingere la sua conclusione
29′ Calcio di punizione per l’Empoli dalla fascia sinistra: Prugna batte verso il centro dell’area, di testa ci arriva Maia ma manda il pallone sul fondo
26′ Buona azione del Verona che riconquista palla nella sua area con Anghileri che apre per Rognoni: la 23 gialloblù con un dribbling si libera di un’avversaria e sventaglia dall’altra parte del campo per l’inserimento in corsa di Pasini, che non riesce però a raggiungere la sfera
20′ Ottimo break del Verona a centrocampo con Lotti che riconquista palla e fa ripartire l’Hellas sulla fascia destra dove c’è Pasini: la numero 17 gialloblù va al cross verso il centro dell’area, il suo traversone viene però respinto dalla difesa toscana
12′ Hellas che manovra a centrocampo e sulle fasce alla ricerca dell’imbucata giusta per la sua punta centrale Rognoni
6′ Ci prova Monterubbiano dai venti metri con un mancino a giro sul secondo palo, Haaland para senza problemi
3′ Empoli in avanti con Dompig che prova a crossare dalla fascia sinistra: Haaland in uscita con sicurezza fa suo il pallone
1′ Inizia la sfida tra Verona e Empoli, forza ragazze!

HELLAS VERONA: Haaland, Ledri, Sardu, Jelencic, Pasini (da 1′ st Arrigoni), Anghileri (da 13′ st Oliva), Rognoni, Ambrosi, Lotti (da 13′ st Casellato), Imprezzabile (da 25′ st Cabrera), Horvat
A disposizione: Keizer, De Sanctis, Marchiori, Miagkova, De Cao
Allenatore: Veronica Brutti

EMPOLI: Capelletti, Knol, Prugna (da 20′ st Nichele), Dompig, Cinotti, Mella (da 1′ st De Rita), Oliviero, Bellucci, Nocchi (da 9′ st Bragonzi), Monterubbiano (da 38′ st Silvioni), Maia
A disposizione: Ciccioli, Sacchi, Brscic, Morreale, Binazzi
Allenatore: Fabio Ulderici

Arbitro: Andrea Calzavara (Sez. AIA di Varese)
Assistenti: Rizzotto (Sez. AIA di Roma 2), Dell’Olio (Sez. AIA di Molfetta)

NOTE. Ammonite: Horvat, De Rita, Bragonzi.

Credit Photo: Hellas Verona Women

In Sicilia il primo centro di accoglienza femminile ad aderire al progetto Refugee Teams

Per la prima volta una struttura di accoglienza al femminile aderisce al progetto Rete Refugee Teams, l’iniziativa di carattere sociale sviluppata dal Settore Giovanile e Scolastico della FIGC, in collaborazione con il Ministero dell’Interno, l’ANCI, la Fondazione Cittalia, il Servizio Centrale SAI e con il supporto di Eni e Puma.

Ad aprire il fronte dell’attività femminile di Rete, la Cooperativa Iride di Vizzini (Catania), a cui si aggiungerà anche quella di Scordia, che accoglie nuclei monoparentali di donne maggiorenni extracomunitarie sole o con figli a carico. Dodici le giovani ragazze coinvolte nella prima seduta di allenamento svolta presso lo Stadio Comunale Agosta del Comune siciliano alla presenza di Vito Cortese, Sindaco di Vizzini, Lino Gurrisi, Delegato LND Catania, Stefano Valenti Coordinatore SGS Sicilia, Franco Nucatola, Responsabile  Regionale del Progetto Rete e Giuseppe Anzaldi  Delegato Regionale per l’Attività Scolastica SGS.

Dopo la presentazione ufficiale, le ragazze hanno sostenuto la loro prima attività tecnica sotto la guida dello staff regionale del Settore Giovanile e Scolastico e dei propri educatori, mostrando grande entusiasmo e partecipazione a quanto proposto in campo. Gli allenamenti riprenderanno, come da format, la prossima settimana con l’obiettivo di sviluppare un’attività congiunta in sinergia con le società femminili del territorio catanese.

La partecipazione di una struttura di accoglienza femminile a Refugee Teams, rappresenta l’ulteriore crescita di un progetto che nel 2022 coinvolgerà oltre duemila giovani stranieri, nonché il traino per altre realtà analoghe che vorranno dare alle ragazze accolte la possibilità di partecipare a un’attività sportiva qualificata che ha come obiettivo l’inclusione e l’integrazione.

Credit Photo: FIGC – Federazione Italiana Giuoco Calcio

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