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Quarti di finale di Coppa Italia, la Roma sul campo del Como per continuare a dettare la propria legge

In casa Roma non c’è tempo di riposarsi sugli allori, dopo la vittoria di domenica scorsa nel massimo campionato di serie A, sabato 29 Gennaio 2002 alle ore 12,00 si disputerà sul campo del Como, unica formazione di serie B che è rimasta nel tabellone della Coppa Italia, la prima gara di andata della semifinale di questo trofeo, di cui la detentrice è proprio la squadra della capitale romana.

Per le giallorosse, dunque, non ci sono attimi di riposo, e le giornate scorrono nel preparare al meglio questa importante partita, il Como, infatti, ha dimostrato di tenere testa, nonostante sia in serie B, alle titolate squadre di serie A.

Sul campo infermeria e covid, le lupacchiotte, recuperano tante ragazze che per oltre un mese sono state positive e hanno creato un’emergenza di organico, perdono però per infortunio proprio nei minuti finali della gara con il Napoli, Manuela Giuliano per trauma distorsivo al ginocchio destro e il bomber Valeria Pirone che ha subito la lussazione alla spalla destra. Le due ragazze stanno comunque già sottoponendosi al percorso di recupero, e speriamo che siano al più presto nuovamente a disposizione del gruppo squadra.

Sul fronte tecnico e tattico si scontreranno due rose ben costruite e complete, anche se ovviamente la Roma in questo momento presenta notevoli vantaggi soprattutto nei cambi, consapevoli infatti che nessuna delle titolari farà rimpiangere le assenti. Inoltre la Roma di Mister Spugna ha nel motore la fame e la voglia di continuare ad allungare la propria striscia positiva, sia in campionato che nel difendere il titolo della Coppa Italia, di cui attualmente si può fregiare. In attacco con ogni probabilità la punta da tenere d’occhio sarà una preziosa Paloma Lazaro che si è rilevata in questo campionato una seconda scelta di lusso, visto i vari problemi di Pirone con infortuni e covid, ben coadiuvata da Benedetta Glionna e Anna Maria Serturini, mentre il centrocampo giallorosso potrebbe risentire un poco di varie assenze, fra cui proprio quella di Manuele Giuliano, per quanto riguarda il pacchetto difensivo tutto le ragazze saranno a disposizione a gli ordini di Elena Linari, che come al solito dopo essersi completamente ripresa dal covid, guiderà le lupacchiotte nella difesa del fortino giallorosso.

Una gara che, ricordiamo, avrà anche un ritorno e dunque sarà importantissima anche la differenza del quoziente reti segnate e subite. 

Ma nonostante il Como sia davvero una rivelazione della stagione di serie B e di questa Coppa Italia, la grinta del gruppo della Roma visto ultimamente fa pendere ovviamente l’ago della bilancia tutto a favore delle giallorosse.

Credit Photo: Bruno Fontanarosa

Elvio Sanna, DS Cesena FC: “Cambiare qualcosa era una necessità, la squadra viene prima dei singoli”

Dopo aver ultimato i prestiti di Letizia Musolino e Silvia Zanni, con l’arrivo dall’Hellas Verona della centrocampista svedese Jonna Dahlberg il Cesena FC mette a segno il suo terzo colpo invernale.

Il DS Elvio Sanna si ritiene estremamente soddisfatto del lavoro svolto, soprattutto perché destreggiarsi all’interno di questo mercato non è mai semplice. Ma Sanna conosce bene sia i colori bianconeri sia gli assi da giocare per uscirne vincente: nel 2004 sposa la causa cesenate, dapprima come collaboratore scouting nel settore giovanile maschile, poi allenatore dello stesso. Da sei anni si occupa di calcio femminile, diventando così direttore sportivo e responsabile tecnico del settore giovanile. Il suo lavoro, insieme a quello di tutta la società, ha messo in risalto il Cesena, facendola diventare una squadra ambita da giocatrici di alto calibro. 

Complici alcuni cambiamenti, il Cavalluccio si è trovato a dover sistemare e rivedere la rosa. Determinato e sicuro, Sanna esordisce così alla tastiera di TuttoCesena.it:
“In questo mercato invernale c’è stata l’esigenza di tesserare tre nuove calciatrici per avere nuove energie a disposizione. Cambiare qualcosa era una necessità. La squadra viene prima dei singoli, ci sono dinamiche che guardano avanti. Tra chi è entrata e chi è partita abbiamo ringiovanito la rosa di dieci anni e aumentato la qualità tecnica della squadra. Musolino, Zanni e Dahlberg sono tre ottimi profili, molto motivate e stimolate per questa nuova esperienza con noi.
In questa seconda parte di campionato ci garantiranno quell’apporto necessario che serve a perseguire i nostri obiettivi. Ringrazio Letizia, Silvia e Jonna per il grande entusiasmo e la totale disponibilità dimostrata nell’accettare la nostra proposta. Siamo tutti molto soddisfatti.”

Non solo giocatrici esperte ma anche tante giovani provenienti dal proprio vivaio, testimoni della filosofia del Direttore:
“Uno dei nostri obiettivi è anche quello di far esordire in B le ragazze del nostro settore giovanile. Ci sono tante belle promesse, alcune di loro sono già inserite nel giro della prima squadra (come la 2005 Veronica Bernardi, ndr) che ci permetteranno nel giro di qualche anno di costruire le basi per raggiungere in futuro traguardi importanti.”


Photo Credit: Cesena Femminile

L’importanza di saper imparare dalle sconfitte, crescendo e migliorando insieme alle compagne di squadra: è questa la mentalità vincente della Sampdoria Women!

Nonostante la bruciante sconfitta di domenica 23 gennaio contro il Milan, il gruppo squadra blucerchiato ha dimostrato grandissima maturità assumendosi le proprie responsabilità ed evitando ogni sorta di giustificazione. “Testa bassa e pedalare”, inoltre, è stato sin da subito il mantra di ciascuna giocatrice e di tutto lo staff, soprattutto in previsione del prossimo impegno di Coppa Italia.

Gli avversari di domenica 30 gennaio, infatti, saranno nuovamente le rossonere di mister Ganz che, in occasione della partita di andata dei quarti di finale, saranno ospiti a Bogliasco. Imparare con grande umiltà dalla sfida della scorsa settimana potrà rivelarsi fondamentale per ribaltare i pronostici e permettere alle liguri di prendersi un’immediata rivincita sulle avversarie, cercando di calare già un’ipoteca sul passaggio del turno.

Quando perdi, non perdere la lezione”, ha scritto un paio di giorni fa sul suo profilo Instagram Giulia Bursi, una delle giocatrici simbolo di questa Samp. Coraggiosa e grintosa in campo, il difensore blucerchiato ha mostrato grande maturità anche in questa occasione, sottolineando nel post l’importanza di saper imparare da una sconfitta, senza lasciarsi mai abbattere. “Bisogna capire di avere davanti una grande opportunità per crescere e fare meglio, spingendosi sempre oltre”, ha infatti scritto l’atleta, “e quando hai attorno persone che non mollano mai è tutto più semplice”.

La conclusione del post ha inoltre evidenziato la grande coesione dello spogliatoio blucerchiato, aspetto che abbiamo più volte annoverato tra i punti di forza di questa squadra. La voglia di riscatto della Samp è risultata evidente anche sui social di un’altra giocatrice doriana che, pur essendo una delle ultime arrivate, sembra essersi già ambientata ed inserita egregiamente: Federica Rizza.

Sul suo profilo Instagram, infatti, il difensore lombardo ha caricato le compagne scrivendo: “Ora rialziamoci e prepariamo la prossima partita, sempre insieme, facendo tesoro degli errori commessi e trasformandoli in punti di forza!”. I presupposti per una partita completamente diversa da quella di domenica scorsa, sia sul piano mentale sia su quello di gioco, ci sono tutti e adesso non resta che aspettare con ansia il match di Coppa Italia per rivedere le leonesse di mister Cincotta sfidare le temutissime rossonere.

La stella americana Lindsey Horan si unisce all’Olympique Lyonnais fino al 2023

L’Olympique Lyonnais è molto lieta di annunciare l’arrivo nel club della centrocampista della nazionale americana, campione del mondo 2019, Lindsey Horan, sotto forma di prestito di una stagione e mezza, ovvero fino al 30 giugno 2023.

Eletta Giocatrice dell’anno 2021 negli Stati Uniti dalla Federazione americana, Lindsey Horan fa ora parte della dirigenza nella nazionale a stelle strisce. Capitana nell’ultima amichevole contro l’Australia (1-1), ha vinto la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Tokyo e ai Mondiali 2019 in Francia. All’età di 27 anni, la centrocampista, formatosi al Colorado Rush, ha iniziato la sua carriera professionale al Paris Saint-Germain nel 2012 prima di approdare a Portland per 4 anni dove a giocato nella National Women’s Soccer League. Con quasi 130 partite al suo attivo, Lindsey Horan ha vinto in particolare il campionato nel 2017, insieme ad Amandine Henry, segnando l’unico gol nella finale contro l’NC Courage e vincendo il titolo di MVP in finale.

Eletta miglior giocatrice del campionato nel 2018, in nazionale americana con 108 presenze (25 gol) completa così la rosa di Sonia Bompastor per questa seconda parte di stagione, con l’ambizione di tornare in vetta e vincere più titoli possibili.

Lindsey Horan diventa così la 12a americana ad unirsi all’Olympique Lyonnais e troverà la sua compagna di squadra, Catarina Macario, arrivata al club solo un anno fa.

Mister Spugna, AS Roma: “Sono in un grande club che fa tanto per la sua sezione femminile”

Alessandro Spugna, allenatore della Roma Femminile, ha rilasciato un’intervista a Vanity Fair. Tra gli argomenti trattati la sua esperienza nella Capitale e la situazione del calcio femminile in generale: Queste le sue dichiarazioni:

“Sono in un grande club, qui la società fa davvero tanto per la sua sezione femminile”.

 Sul calcio femminile
“Direi che il vero punto di svolta sia arrivato con il Campionato del Mondo disputato in Francia nel 2019. L’Italia ha fatto un bel torneo e ha acceso i riflettori su una realtà fino a quel momento poco conosciuta”.

Sulla Serie A femminile
“Le grandi società hanno iniziato ad investire, rendendo tutto professionale. Abbiamo strutture di altissimo livello, degli staff super-competenti. Questo lavoro ha attirato l’attenzione delle televisioni, degli sponsor, e tutto il movimento è cresciuto in modo importante”.

Sulle differenze tra calcio maschile e femminile
“Per me il calcio è calcio, gli aspetti tattici sono gli stessi. Però è evidente che le performance sono legate alla forza fisica e allo sviluppo muscolare, quindi alcune differenze ci sono. Con le nuove metodologie, però, il gap si sta assottigliando. Nelle donne è più marcato l’aspetto dell’applicazione, è quasi esasperato. In alcuni casi, quando i risultati non raggiungono le aspettative, può toccare anche livelli di frustrazione. Le donne hanno tanta voglia di imparare e non si arrendono davanti alle difficoltà. Con i maschi a volte può essere positivo intervenire con parole forti, mentre con le donne paga di più una spiegazione, un confronto pacato”. 

Sull’aumento dei tifosi per il movimento calcistico femminile
“Questo è molto bello. Abbiamo appassionati che ci seguono sia in casa sia in trasferta. E a differenza di ciò che accade nel panorama maschile, i rapporti tra tifoserie sono quasi sempre cordiali. A fine gara si sta insieme, c’è il famoso terzo tempo, quello mutuato dal rugby”.

Sulla prevenzione degli infortuni
“Dagli studi effettuati è emerso che tra le calciatrici sia più probabile subirne alcuni rispetto ad altri, come d esempio quello al legamento crociato anteriore del ginocchio. Per questo dedichiamo il tempo necessario ad alcuni esercizi mirati proprio a prevenire determinati problemi”

Su Mourinho che ha guardato alcune partite della Roma Femminile
“Si, è capitato. E a noi ha fatto molto piacere. La AS Roma è un club di altissimo profilo e sta facendo davvero un lavoro eccezionale anche per la sua sezione femminile. Non potrei chiedere di più”.

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Rebecca Bragagnolo, Virtus Cantalupo: “Vedo tanto gruppo, tanta passione e tanta determinazione, possiamo dire la nostra”

La Virtus Cantalupo, nel primo scorcio del Girone A di Promozione Lombardia, è all’ottavo posto con tredici punti, questo grazie a quattro vittorie, un pareggio e cinque sconfitte. Le celestegranata di mister Giuseppe di Benedetto, che devono ancora recuperare le gare con Folgore Pavia e Pontese, hanno una freccia importante nel loro arco: stiamo parlando di Rebecca Bragagnolo, attaccante classe 2001 e, al suo primo anno con le milanesi, ha realizzato otto gol in dieci partite. La Redazione ha raggiunto Rebecca per fargli alcune domande.

Rebecca cosa vuole dire per te il calcio?
«Per me il calcio è la passione più grande, ci gioco da quand’ero piccola. Il pallone è tutto».

Quando hai capito che l’attacco sarebbe stata la tua zona?
«Inizialmente, quand’ero piccola giocavo terzino sinistro, successivamente, mentre ero all’Inter, mi hanno spostata sull’ala sinistra, e infine mi hanno messo in attacco perché ho un tiro potete vedo bene il gioco».

Come hai affrontato il tuo percorso calcistico?
«La mia prima esperienza nel femminile è stata nell’Inter a quattrodici anni, dove ho tre giocato tre stagioni e ho vissuto momenti indimenticabile, vincendo tutti i campionati giovanili e una Coppa in Svezia. Poi sono andata alle Dreamers per due anni, e infine all’Ossona che ho conosciuto persone che sono alla Virtus».

Quest’anno sei alla Virtus Cantalupo: perché hai fatto questa scelta?
«La Virtus mi voleva già da due anni, solo che volevo provare altre esperienze. Quando mi sono incontrato con loro ho trovato una società ben organizzata e onesta, si vedeva che voleva portare avanti il progetto femminile. Quindi perché non provare?».

Cosa ti ha colpito di questo gruppo?
«Essendo una nuova arrivata dovevo integrarmi nel gruppo e conoscere le nuove compagne, ma, man mano che sto andando avanti, con allenamenti, partite e tante uscite insieme, vedo tanto gruppo, tanta passione e tanta determinazione. Siamo leali una con le altre E questo è fondamentale per giocare bene una gara di calcio».

L’ottavo posto che ha attualmente la tua squadra è in linea con le tue aspettative?
«Sinceramente mi aspettavo qualcosa di più, soprattutto nell’ultima gara col Parabiago abbiamo dimostrato di essere una squadra, dove non abbiamo mollato di un centimetro: se giochiamo così le partite l’ottavo posto diventa terzo posto».

Come se non bastasse ci sono due gare ancora da recuperare: Folgore e Pontese.
«Contro il Folgore possiamo fare bene, perché una squadra che di piò battere, con la Pontese dobbiamo metterci testa, cuore e determinazione, e secondo me possiamo portare a casa entrambe».

Tu hai segnato, in dieci gare, otto reti: contenta di questo score?
«No, anche perché sono stata ferma due mesi per una distorsione alla caviglia, perdendo sei partite in cui mi permettevano di alzare il mio score».

Come hai visto il Girone A di Promozione?
«Secondo me è un girone molto competitivo, le squadre sono abbastanza buone».

Quali sono le squadre che possono vincere il campionato?
«Il Lecco perché è una squadra unita, ha un gioco di squadra bene definito. Le altre sono Pontese, Novedrate e Vighignolo. Però anche noi possiamo dire la nostra».

Il Covid-19 avrà un ruolo sul campionato?
«Dopo due anni di stop, spero che questa stagione possa concludersi. Questo virus non può nuovamente avere la meglio su di noi».

Come sta il calcio femminile nella zona di Milano?
«Rispetto agli anni passati possiamo dire che comunque è migliorato, ma non è ancora così ben considerato: per esempio, quando giochiamo in casa, e in contemporanea con la Cantalupo maschile, da noi ci sono gli spettatori, ma sono i genitori delle ragazze, dall’altra parte c’è il pubblico vero e proprio».

Che persone sei fuori dal campo?
«Fuori dal campo sono una persona molto timida e riservata, ma sono disponibile che aiuta gli altri in difficoltà. Sono anche una persona simpatica, allegra e che s’incazza facilmente».

Quali sono le tue aspettative per il 2022?
«Finire la stagione calcistica, fare tanti gol. Personalmente ho grande sogno, ovvero quello di giocare in Serie A».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia l’ASD Virtus Cantalupo e Rebecca Bragagnolo per la disponibilità.

Photo Credit: Rebecca Bragagnolo

Andrea Gazzola si dimette da allenatore del Mittici: “L’ho fatto per il bene della squadra, spero che si possa salvare”

L’Associazione Sportiva Calcio Dilettanti Mittici è una società di Calcio di Falzè di Piave e, all’interno della sua società, ha una squadra femminile che, dopo aver vinto lo scorso anno il campionato veneto di Eccellenza, sta affrontando la sua prima stagione nel Girone B di Serie C, e attualmente sta occupando il penultimo posto con punti. I risultati non stanno girando dalla parte delle bianconere, perciò Andrea Gazzola, che per due anni e mezzo è stato allenatore del Mittici, ha rassegnato due settimane fa le sue dimissioni. Abbiamo raggiunto l’ex tecnico bianconero, il quale ha accettato la possibilità di risponderci ad alcune domande.

Mister come mai hai deciso di lasciare il Mittici?
«Mi sono dimesso perché non è una questione di risultati e di società, la quale non ha accettato molto volentieri le mie dimissioni, ma quando sei in fondo alla classifica, nascono diversi problemi. Nelle ragazze non vedevo più la fiducia nel mio lavoro e loro volevano qualcosa di diverso, e io non scendo a compromessi. Quindi ho preferito lasciare, l’ho fatto semplicemente per il bene delle ragazze. D’altronde la differenza non la fanno gli allenatori, ma i giocatori».

La Serie C ha inciso sull’andamento stagionale del Mittici?
«Non ha inciso un po’, ma di più. La differenza tra l’Eccellenza e la Serie C è quasi abissale, perché qui ci sono giocatrici, società e staff importanti. Si passa da un livello di amicizia a un calcio professionistico, e la differenza è imbarazzante».

Tu speri che il Mittici si possa salvare?
«Spero che il Mittici si possa salvare, ma è difficile, perché il Girone B di Serie C è molto complesso. Mi dispiacerebbe che il Mittici retrocedesse in Eccellenza, perché andrebbe a vanificare il lavoro fatto l’anno scorso, ma soprattutto per il Presidente che è una bravissima persona con dei sani principi. Auguro tutto il bene alla società. Di sicuro andrò a vederle».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia l’ASCD Mittici e Andrea Gazzola per la sua disponibilità.

Photo Credit: Facebook Mittici-Villanuova Calcio

Carly Telford lascia il Chelsea: difenderà i pali del San Diego Wave FC

Il San Diego Wave Fútbol Club ha annunciato di aver acquisito i diritti del portiere della nazionale inglese Carly Telford tramite trasferimento dal Chelsea FC.

Telford, 34 anni, è un pilastro della nazionale inglese essendo stato nominata nei roster della Coppa del Mondo 2007, 2015 e 2019. Inoltre, nel 2019 Telford ha giocato un ruolo chiave nella vittoria della SheBelieves Cup 2019 per l’Inghilterra, giocando in due delle tre partite contro Brasile e Giappone. Inoltre, ha fatto parte del Team Great Britain per le Olimpiadi di Tokyo.

A livello di club, Telford ha iniziato la sua carriera al Sunderland, proseguendo con il Leeds United prima di firmare per il Chelsea nel 2011. Telford ha vinto la WSL quattro volte e una FA Women’s Cup. La scorsa stagione, Telford ha anche assunto un ruolo di coach part-time per il club, supportando i portieri Blues Under 16 e Under 18.

“Sono molto contento della firma di Carly Telford”, ha detto l’allenatore del Wave FC Casey Stoney. “Conosco bene Carly e so esattamente cosa porterà sia in campo che nel nostro ambiente. È una nazionale di talento ed esperta che aggiungerà vera forza alla nostra unità di portiere. Non vedo l’ora di lavorare con Carly per vedere cosa possiamo ottenere insieme”.

Biografia
Nome: Carly Telford
Ruolo: portiere
Data di nascita: 7 luglio 1987
Luogo di nascita: Jesmond, Inghilterra
Ultima squadra: Chelsea

Credit Photo: https://sandiegowavefc.com/

Fabio Di Stasio, Padova Calcio Femminile: “Daremo del filo da torcere a tutti”

Riprendiamo l’intervista pubblicata il 24 gennaio su www.calciopadovafemminile.it a Mister Fabio Di Stasio. L’allenatore biancoscudato fa un bilancio di questa prima parte di stagione e del calcio mercato che ha coinvolto la squadra veneta.  Il tecnico si dice soddisfatto del percorso di crescita delle sue ragazze e si dichiara fiducioso nel raggiungimento della salvezza come obbiettivo stagionale.

“Il progetto per la stagione corrente era ambizioso già dalle prime battute. Venivamo da numerosi addii al termine dell’annata precedente che hanno comportato un gruppo squadra nuovo, da ricompattare e plasmare. L’area di rischio era elevata soprattutto per l’esperienza ridotta di una rosa qualitativamente importante ma giovane sulla carta d’identità. Le prime partite abbiamo sofferto proprio questo, la poca abitudine ad una categoria competitiva e che lascia poco spazio ad errori, il battesimo poi è stato di fuoco con subito da calendario le gare con le compagini più strutturate. Considero la partita di Jesi il punto di svolta: al termine del match abbiamo capito come fosse necessaria una svolta, un level up a livello psicologico e di approccio al campo. Il tutto è stato supportato dall’intervento della società nel mercato di gennaio che ha portato in maglia biancoscudata due importanti rinforzi, Zoppi e Lovato.

Entrambe hanno già dimostrato di poter dire la loro in campo come duttili pedine all’interno delle dinamiche tattiche. Si è poi puntato su un settore giovanile in crescita, nelle ultime partite abbiamo e schierato Michelon e Pittarello provenienti rispettivamente dalla Primavera e dalle Allieve; i contributi di ognuna di loro sono stati notevoli e gettano buone basi per il proseguo del loro percorso di crescita, in ascesa. Entrambe queste manovre, nuovi acquisti da un lato e fiducia nelle giovani dall’altro, hanno fatto in modo che la rosa ne uscisse più completa e di conseguenza più competitiva.

Non a caso veniamo da due gare positive, in particolar modo lo scontro casalingo contro il Brixen Obi ha messo in luce il nuovo grado di consapevolezza raggiunta in campo e la nuova impostazione di gioco che abbiamo sperimentato negli ultimi allenamenti. Il tutto ci ha permesso di raggiungere una nuova maturità che puntiamo a mantenere e, perché no, implementare da qui a fine anno. Il nostro obbiettivo rimane invariato, la salvezza e una tranquilla permanenza nella parte sinistra della classifica si pongono come traguardi finali della stagione corrente. Da parte mia credo che il nuovo anno, con questi presupposti, ci porterà a toglierci qualche soddisfazione in più dando filo a torcere a tutti e mettendo in crisi anche i pronostici che sulla carta appaiono più certi.”

Pistoiese Calcio Femminile, battuta d’arresto contro l’Orobica Bergamo

Nonostante un primo tempo dominato e la rete del vantaggio al 46′ di Cotrer, la Pistoiese è stata rimontata nella gara casalinga contro l’Orobica per 4 a 1.

Mister Mirri, che ha rilasciato un’intervista al sito www.pistoiasport.it, dichiara: “Avanti di un gol siamo rientrati in campo con un atteggiamento remissivo quanto inspiegabile. Alle prime difficoltà la squadra è scomparsa dal campo e gli avversari, senza dubbio di assoluto spessore hanno fatto quello che hanno voluto. Bisogna perciò ripartire dai 45 minuti iniziali ma soprattutto occorre avere un altro atteggiamento mentale.”

In aggiunta alla sconfitta che arriva dopo tre vittorie ed un pareggio, nel finale di gara c’è stato l’infortunio di Baroni al ginocchio. Nei prossimi giorni, si saprà di più sulla gravità dell’incidente.

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