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Patrizia Panico, Fiorentina Femminile: “Con la Juventus mi aspetto il mille per mille. Il Franchi può darci una grossa spinta”

“Ci siamo dette tante cose nello spogliatoio post Sassuolo. Abbiamo analizzato gli errori commessi e da non ripetere. Ce ne saranno altri ma abbiamo comunque visto cosa non è andato. L’atteggiamento non mi è piaciuto, ci sono dei dettagli che dobbiamo migliorare”. Vigilia della super sfida tra Fiorentina e Juventus. La coach Patrizia Panico parla al sito ufficiale viola analizzando la sconfitta di Reggio-Emilia e presentando al meglio la gara di domani: “percepiamo l’importanza della partita che verrà. Juventus-Fiorentina ha sempre un sapore particolare ma le bianconere ormai da quattro anni vincono sempre il campionato. Siamo concentrate ma siamo consapevoli della forza del nostro avversario”.

Su Montemurro: “guardando a queste prime partite vedo una Juve rivoluzionata a livello tattico. Non so che tipo di match sarà ma penso che vedremo una sfida all’altezza. All’inizio sarà un duello tattico e poi, a lungo andare, potrebbe subentrare un po’ di stanchezza”.

Sulle avversarie in generale: “hanno fatto molto turnover in settimana e quindi posso immaginare che siano stanche come abbiano energie nelle gambe per via delle partite giocate. Si presenteranno al Franchi fisicamente molto preparate”.

Su Schroffenegger e le ragazze: “con lei stiamo facendo un percorso da inizio stagione che possa portarla a star meglio fisicamente. L’obiettivo è quello di recuperarla al più presto ma vediamo se la recuperiamo per domani. Alle altre chiederò un grande sacrificio, perché queste partite si vincono solo se le energie vengono spese da tutti. Ci tiene la città, ci tengono i tifosi e perciò mi aspetto il mille per mille”.

Ancora sulla gara: “è importante perché ci saranno anche i tifosi che possono spingerci avanti nei momenti di difficoltà. Ci può essere quella forza in più se vediamo un Artemio Franchi piuttosto pieno”, conclude la coach.

Corinna Livi, Castel Madama: “Felice di vestire la maglia della mia città, puntiamo a crescere con un gruppo giovane”

Corinna-Livi-castel-madama

Nella scorsa stagione nel torneo di Eccellenza laziale ha fatto il suo esordio il Pro Calcio Castel Madama. La società cara al presidente Domenico Tatti è stata guidata da mister Andrea Isopi e capitanata da Corinna Livi. La classe ’90, originaria proprio di Castel Madama, ha giocato in Serie B con il Guidonia per passare poi al calcio a 5. Nella passata estate il passaggio nel  club rossoblù, che vede come direttore sportivo Roberto Cundari.
Queste le parole della centrocampista sull’ultima annata della sua squadra.

Corinna siete nati la scorsa estate chi è a capo di questo progetto?
“Questa realtà è nata nella scorsa estate per volontà del presidente Domenico Tatti e di  Maria Rita Rencricca e successivamente dalla collaborazione tra il presidente e Mariarita. Abbiamo iniziato con un gruppo molto giovane e voglioso di fare”.

Dopo il periodo di stop c’era voglio di tornare in campo?
“C’era tanta voglia di tornare in campo perché dopo un anno influenzato dal Covid avevamo tanto bisogno anche di sfogarci. Il problema è stato dover affrontare una stagione con tante restrizioni con tante ragazze che comunque non erano convinte di poter tornare a giocare”.

Siete tra le squadre ripartire in primavera con un gruppo giovanissimo quindi giusto?
“Si, siamo riusciti a partire con ottimi propositi. La squadra era davvero molto giovane. Io ero tra le più grandi ma buona parte della rosa era formata da ragazze con meno di 20 anni. Lo spirito era comunque ottimo e non è mai mancata la voglia di divertirsi e di sfogarsi dopo tutto quello che c’era stato”.

Come è stato il vostro primo campionato?
“Lo definirei un buon test per iniziare a conoscerci e per iniziare a capire come far crescere la squadra con non tantissima esperienza. Il livello del torneo è stato sicuramente molto buono: c’erano diverse squadre attrezzate per cercare il salto in Serie C”.

Per te un campionato dopo tanti a calcio a 5 vero?
“Si per me è stata una stagione molto anomala, perché ho sempre giocato a con persone della mia età ed ho passato gli ultimi cinque anni con con la stessa squadra a cui ero molto molto affezionata. Quindi cambiare per me è stato tra un po’ un trauma. Però con ragazze più giovani mi sono molto divertita e per questo ho deciso anche di continuare con loro”.

Per te proprio di Castel Madama cosa significa giocare con questa maglia?
“Questa è la prima squadra femminile a Castel Madama. Io essendo di qui ho sposato subito questo progetto e per me è motivo di orgoglio aiutare a portare avanti questa società”.

Per la stagione alle porte quali sono i presupposti?
“Quest’anno siamo riusciti ad inserire degli elementi validi. Io penso che dopo queste stagioni molto incerte  bisogna andarci un po’ con i piedi di piombo e lavorare bene senza porsi degli obiettivi. Spero che questo gruppo di giovani possa crescere sempre di più e conquistare una buona posizione in classifica”.

Simone Bragantini, Riccione: “Buona la prima amichevole, abbiamo iniziato a costruire un’identità di gioco”

Allenamento congiunto giovedì sera a Morciano tra il Riccione ed il Saline Romagna Women. Al termine dell’amichevole è stato il nuovo tecnico delle romagnole biancazzurre impegnate in Serie C a parlare dei primi giorni di lavoro. Queste le parole di Simone Bragantini:
“È stato un buon allenamento, abbiamo iniziato a mettere in campo i principi che stiamo lavorando durante gli allenamenti. Ovviamente il ritmo è molto distante da quello che occorre per affrontare il prossimo campionato, ma in questo momento va bene così. Abbiamo iniziato a costruire un’identità di gioco che passa inevitabilmente dalla maturazione delle ragazze, dalle prossime settimane dobbiamo alzare l’asticella, sotto l’aspetto dell’intensità sia atletica sia di presenza mentale in campo. Nei prossimi mesi mi aspetto una crescita personale costante sotto ogni punto di vista da parte delle nostre giocatrici.”

Chieti: non devi essere brava per iniziare, ma devi iniziare per poter essere brava

Nel mese di settembre tanti sono gli open day fissati dalle varie squadre di calcio femminile. Anche il Chieti, inserito nel girone C di Serie C, si appresta ad aprire le braccia alle più giovani vogliose di provare a cimentarsi in campo con un pallone. La società abruzzese cara al tecnico Lello Di Camillo lunedì e mercoledì, infatti,  dalle 17:15 alle 18:45 aspetta le ragazze e bambine nate dal 2004 al 2010.
“Non devi essere brava per iniziare.. ma devi iniziare per poter essere brava” recita uno slogan adottato dalla società nero-verde intenzionata a dare la possibilità a tante giovani di potersi divertire su un manto erboso con tecnici qualificati pronti a seguirle.

Alice Regazzoli, FC Inter: “sono contenta di essere tornata a giocare”

Prosegue la preparazione delle nerazzurre in vista della seconda giornata del Campionato di Serie A Tim Vision contro la Lazio. Nella gara di sabato scorso contro il Napoli, Alice Regazzoli è tornata in campo dopo un lungo stop. Al termine dell’allenamento odierno, la centrocampista nerazzurra ha parlato così ai microfoni di Inter Tv, dopo due stagioni difficili segnate da gravi infortuni: “La partita contro il Napoli è stata molto combattuta e siamo molto contente di aver portato a casa i tre punti. Sono contentissima di tornare a giocare a calcio dopo un periodo di stop, ma adesso cercherò di dare il mio massimo per aiutare la squadra.”

“Con la Lazio non sarà una partita semplice, perchè entrambe scenderemo in campo per fare bene, ma noi daremo il massimo e speriamo di portare a casa la vittoria”, ha concluso Regazzoli.

Credit Photo: FC Inter

Supercolpo dell’Arsenal: ingaggiata Tobin Heath a parametro zero

L’Arsenal non si ferma, ed ha ingaggiato anche Tobin Heath dopo che la Nazionale Statunitense ha lasciato il Manchester United alla scadenza del suo contratto di un anno.

L’attaccante trentatreenne è pertanto la quinta recluta del club di un’estate durante la quale hanno già rafforzato il loro attacco inserendo Mana Iwabuchi e Nikita Parris.

Heath, che ha 177 presenze e ha vinto due volte la Coppa del Mondo, si è unita allo United con la sua connazionale Christen Press mentre i giocatori statunitensi cercavano il calcio regolare nell’anno colpito dalla pandemia che precede le Olimpiadi di Tokyo. Heath ha lasciato il club dopo aver segnato quattro gol in 11 presenze prima che la sua stagione finisse per infortunio a gennaio. Si è ripresa per giocare in Giappone.

Heath è da sempre una grande tifosa dell’Arsenal ed è considerata da Jonas Eidevall come una giocatrice che può aiutare a garantire che il club sia un serio sfidante per il titolo della Super League femminile nella sua prima stagione da allenatore.

L’Arsenal è in una buona posizione per raggiungere la fase a gironi della Champions League dopo aver vinto 3-0 in casa contro lo Slavia Praga all’andata della gara di qualificazione.

Nel frattempo, anche il Manchester City ha ingaggiato il centrocampista svedese Filippa Angeldahl con un contratto di due anni con opzione per un altro anno. La ventiquattrenne, che ha vinto l’argento alle Olimpiadi di quest’estate, ha trascorso tutta la sua carriera in patria e arriva dal BK Häcken.

L’allenatore del City, Gareth Taylor, ha dichiarato: “Siamo rimasti colpiti da lei quando ha giocato contro di noi in Champions League la scorsa stagione [quando il BK Häcken giocava come Kopparbergs/Göteborg] e ora siamo entusiasti di lavorare con lei”.

Opta Facts Serie A Femminile 2021: Verona – Sassuolo

Il Sassuolo ha vinto tutti e cinque i precedenti in Serie A contro il Verona, con un punteggio complessivo di 19-5; solo contro la Pink Bari (sei) le neroverdi hanno ottenuto più successi nel torneo.

●  Il Verona ha subito una sconfitta per 4-0 contro il Milan nel primo match di questo campionato; solo una volta in precedenza ha perso entrambe le prime due gare stagionali di Serie A (nel 2020/21).

●  Il Verona è rimasto imbattuto in due delle ultime quattro gare casalinghe di Serie A (1V, 1N), tante quante nelle precedenti otto partite interne. Le venete potrebbero registrare due match di fila senza sconfitte in casa in campionato per la prima volta dallo scorso novembre.

●  Il Sassuolo – successo 2-1 all’esordio in questo campionato contro la Fiorentina – potrebbe vincere entrambe le prime due gare stagionali di Serie A per la seconda volta: la prima nel 2018/19.

●  Il Sassuolo ha vinto ognuna delle ultime cinque trasferte di Serie A (già striscia record di successi consecutivi esterni per il club); inoltre, a partire dallo scorso febbraio, la formazione neroverde è – insieme alla Juventus – una delle uniche due squadre a punteggio pieno lontano da casa nel massimo campionato (min. 2 gare).

●  Il Sassuolo ha vinto nove delle ultime 11 partite di Serie A (1N, 1P), mantenendo sette volte la porta inviolata nel periodo.

●  Da una parte il Sassuolo è la squadra che ha commesso più falli (21) nella prima giornata di questa Serie A, dall’altra nessuna ne ha subiti meno del Verona (sette).

●  La prima delle due doppiette di Emma Errico in Serie A è stata realizzata contro il Sassuolo, nel novembre 2017 con la maglia del San Zaccaria.

●  La prima delle due doppiette in trasferta di Haley Bugeja in Serie A è arrivata proprio contro il Verona lo scorso maggio. Più in generale, le ultime sette reti della calciatrice maltese nel massimo campionato sono state messe a segno fuori casa.

●  Dopo il gol contro la Fiorentina nello scorso weekend, Lana Clelland potrebbe diventare la prima giocatrice straniera del Sassuolo a segnare in entrambe le prime due gare stagionali delle neroverdi in Serie A.

Maria Grazia Ladu, Sassari Torres: “È arrivato il momento di iniziare, pronta ad adattarmi all’esigenza della squadra”

Ci siamo, dopo il successo nel girone C di Serie C la Sassari Torres torna in campo. Alle porte la prima ufficiale contro il Palermo in Coppa Itala. Per la squadra sarda a parlare ai nostri microfoni a poche ore dall’esordio è stato il capitano Maria Grazia Ladu. Queste le parole della classe 2001 delle isolane.

Questa è la tua ottava stagione alla Torres. Dopo tutti questi anni, cosa è cambiato e cosa è rimasto invariato?
“Dopo otto anni qui posso dire di aver imparato tante cose, calcisticamente sono cresciuta, ho avuto la possibilità di imparare tanto anche dalle compagne più esperte. Umanamente essendo andata via di casa a 16 anni mi ha fatto crescere molto in fretta e il fatto di dovermi organizzare la giornata da sola mi è stato d’aiuto anche con la scuola.
Quello che non è cambiato è l’attaccamento che ho per questa maglia, era il mio sogno fin da bambina quello di giocare qui e ho avuto la possibilità, anche se per poco, di allenarmi con la prima squadra quando la Torres era in A. Questo mi ha dato sempre più grinta e voglia di giocare per questi colori”.

Hai vissuto una sudata quanto meritata promozione in Serie B. Lo avresti mai immaginato a inizio campionato? Cosa hai provato?
All’inizio dello scorso campionato le cose non so partite per il meglio, c’è stato un momento di assestamento ma poi le cose sono andate per il verso giusto. Ci ho creduto sin dall’inizio, ci abbiamo creduto tutte insieme e questo è stato soprattutto il motivo della promozione. È stata un’emozione inspiegabile, dopo tre anni finalmente ce l’abbiamo fatta e adesso c’è tanto la lavorare”.

Partita d’esordio stagionale in Coppa Italia con il Palermo: come l’avete preparata? Quali sono le sensazioni pre-gara?
“È arrivato il momento di iniziare. Siamo una squadra giovane con tanta voglia di fare. Il gruppo è nuovo ma sappiamo che possiamo fare belle cose. Sarà una bella gara che ci permetterà di capire come sarà il campionato di serie B che ci aspetta”.

 Hai cambiato diversi ruoli: in quale posizione sarai schierata contro le rosanero? Il mister ti farà poi variare o ricoprirai sempre lo stesso ruolo quest’anno?
“Gioco in diversi ruoli e questo mi piace tanto. Mi adattato senza problemi a ciò che richiede il mister e la squadra. Non so ancora dove giocherò, sarà una sorpresa”.

La Torres ha sempre puntato sulle giovani sarde, e tu ne sei l’esempio. Chi, tra compagne e allenatori che hai incontrato, ti ha più aiutata a crescere?
“Ho conosciuto tante persone nel corso di questi anni. Sono arrivata che ero una bambina e la società mi ha cresciuta. Luca, Francesco, il presidente sono sempre stati vicini nella mia crescita. Mister Arca mi ha conosciuta che avevo solo 14 anni, sto imparando tanto da lui e gliene sono grata. Ho imparato tanto anche da molte compagne, Alessia Fadda, Erica Campesi, Jelena, da loro ho cercato di cogliere quelle cose che mi avrebbero potuto aiutare nel mio percorso calcistico”.

“A scuola di tecnica”: i tiri in porta e come allenarli

Quinto appuntamento con “A scuola di tecnica”, la rubrica che analizza i gesti calcistici nata dalla collaborazione con il maestro di tecnica Matteo Pierleoni. Oggi andremo a conoscere i diversi tiri in porta.

FOCUS TECNICO
Affrontando l’argomento dei tiri in porta e calci piazzati, analizzeremo le diverse soluzioni per andare in rete partendo da varie posizioni. Il tiro in porta assume diversa traiettoria in base a come viene colpita la sfera: d’interno, esterno, collo, o anche di punta. Apprendendo quindi l’impatto che ha la palla con le parti del piede, il giocatore o la giocatrice potrà decidere quale sia il tiro più efficace in base alla posizione in cui si trova: può essere un tiro più defilato, che parte dall’esterno, oppure più centrato centrale, più vicino o più lontano dall’area di rigore. Vediamo più da vicino i 3 tipi di tiro:

  • TIRO D’INTERNO: è quello di maggior precisione. Il risultato sarà un tiro più piazzato, più incisivo. Efficacia: In area, 1vs1 con il portiere, o quando si è leggermente defilati effettuando un tiro a giro.
  • TIRO DI COLLO: è quello di maggior forza. Efficacia: dalla distanza o da una posizione più defilata.
  • TIRO DI ESTERNO: è quello di maggior astuzia. Anticipa il movimento dell’avversario, si usa la forza e la punta del piede rimane più alta. Efficacia: è preciso come un tiro d’interno e si compie anche dalla lunga distanza.

ALLENAMENTO
Come ci si allena al tiro? Il Maestro di tecnica certificato Matteo Pierleoni ci ha illustrato il suo metodo: prima di tutto, si parte dalla mobilità della caviglia per renderla più elastica possibile e quindi pronta ad effettuare qualsiasi tipo di tiro senza avere difficoltà motorie. “Si inizia sempre dal trattamento palla, con degli esercizi ritmici – afferma Pierleoni –. Dopodiché si fanno degli esercizi preparatori al tiro in porta a coppie e si fa pratica per colpire di collo, d’interno o di esterno. Il lavoro consiste nel capire dove e come impattare la palla: ad esempio, una giocatrice tiene ferma la palla e l’altra va a impattare il pallone”. Una volta presa confidenza con questa fase preliminare, si può passare a calciare in porta. Ovviamente, ogni tiro prevede diversi modi di prepararsi a compiere quel gesto. “Prendiamo ad esempio il tiro di collo: si posiziona la palla sopra un cinesino e si va a colpire di collo pieno, calciando in porta, senza urtare il cinesino. La giocatrice dovrà essere brava a stendere il più possibile il collo del piede”.

Si possono allenare tutte le tipologie di tiro in porta, come anche i calci di punizione. Il calcio piazzato non prevede una metodologia specifica di allenamento, poiché ognuno ha un proprio modo di colpire la palla. Sta poi al mister o al Maestro di tecnica capire su cosa deve lavorare ogni giocatrice per migliorarsi. “Se ho una ragazza che calcia bene di collo, l’allenerò sulle punizioni da più distante per mettere a punto ancora di più il tiro, che può essere potente ma poco accurato. In questo caso lavorerà sulla precisione”.

CONSIGLI
Nel calcio moderno i tiri in porta sono sempre più particolari. È andato quasi a sparire il calcio di collo pieno, di potenza, perché ora si punta molto sulla precisione, ma io, personalmente, lo faccio utilizzare spesso per non fargli avere difficoltà nella maggiore età. Ho notato che parecchi fanno proprio fatica, non riescono a stendere il collo del piede, e apprenderlo sarebbe fondamentale. Il tiro in porta, di qualsiasi tipo, va costantemente allenato, perché è ciò che permette di essere sempre incisivi, in ogni momento e zona del campo. Permette di apprendere come calciare e come coordinarsi, aspetti fondamentali in questo sport che è mono podalico (si lavora sempre su una gamba, sia per passaggi che per tiri)”.
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Calcio Femminile Italiano è sempre attento e sensibile alle richieste e curiosità degli utenti. Per interagire e/o proporre temi da trattare nella nostra rubrica è possibile scrivere una e-mail con oggetto/titolo “A scuola di tecnica” alla casella di posta dedicata: info@calciofemminileitaliano.it

Photo Credit: Instagram Matteo Pierleoni

Anita Coda, Pro Sesto: “Ho fatto la scelta giusta venendo qui. Possiamo fare bene quest’anno”

La Pro Sesto si sta avvicinando a grandi passi sulla nuova avventura in Serie B, anche se domenica avrà già subito un incontro importante, ovvero il turno di preliminare di Coppa Italia contro il Cortefranca. A guidare le ragazze di mister Andrea Ruggeri ci sarà in attacco Anita Coda, calciatrice classe 2000 e arrivata da poche settimane in terra sestese. La nostra Redazione ha raggiunto coi nostri microfoni la nuova bomber biancoceleste.

Anita cosa vuol dire per te il calcio?
«Il calcio mi dà motivo di sfogo sia fisico che psicologico, perché riporto sul campo quello che si fa tutti i giorni: quando sei entusiasta lo mostri sul campo, ma quando hai delle difficoltà riesci a riportare sul terreno di gioco la grinta».

Cosa ti ha colpito del ruolo di attaccante?
«La libertà che si può avere, perché se in difesa hai degli schemi precisi, l’attaccante deve avere, oltre alle indicazioni tattiche, l’istinto di fare e inventare delle giocate».

Qual è stato il gol più bello che hai realizzato fin ad ora?
«Il più bello risale alla fine del 2015, quando ero nella Rappresentativa Under 23 della Lombardia e giocavamo a San Siro contro il Veneto. Sono entrata nel secondo tempo, eravamo sotto 1-0 e, grazie alla giocata di squadra, d’istinto mi sono trovata davanti al portiere e con un pallonetto avevo realizzato il gol del pareggio».

Cos’è stato per te indossare la maglia del Milan?
«Per me è stata un’emozione indescrivibile: vivendo in quel mondo capisci di avere delle responsabilità e di stare in quel mondo».

Real Meda, Napoli Femminile e Cittadella: quale di queste tre ti è rimasta nel cuore?
«Il Napoli perché avevamo nella squadra la nostra forza, e nessuno si tirava indietro, perché nei momenti di difficoltà eravamo sempre unite».

Quest’anno passi alla Pro Sesto: perché hai fatto questa scelta?
«Mi ha colpito molto il progetto della società, in particolar modo quando me ne ha parlato il Responsabile Alessandro Cartago. Vedo nella Pro Sesto la voglia delle giocatrici e della dirigenza. Sono sincera: penso di aver fatto la scelta giusta, perché le mie compagne hanno voglia di crescere e di fare. Stiamo lavorando bene, possiamo fare grandi cose».

Domenica col Cortefranca subito un test dentro o fuori, perché in ballo ci sarà l’accesso alla fase a gironi di Coppa Italia.
«Per tutte sarà una partita, a livello emotivo, molto forte. Dovremmo partire subito a mille».

La Serie B inizierà tra meno di una settimana: cosa ti aspetti dal prossimo campionato?
«Si sono rinforzate tante squadre, e sarà un campionato molto combattuto».

Secondo te come sta andando il calcio femminile italiano?
«Sta crescendo tanto. C’è più interesse, sia ha più voglia di seguire il femminile, a dimostrazione che il calcio non è più visto come uno sport maschile».

Come lo vedi l’imminente passaggio del calcio femminile al professionismo?
«Era ora, perché chi gioca in Serie A o in B è una professionista a tutti gli effetti, quindi penso sia giusto riconoscere la professione che fa, perché sai di poterti concentrare sul calcio come lavoro».

Come sei fuori dal campo?
«Sono una ragazza che vuole fare gruppo, sia in campo che fuori, perché per me il legame è importante. Studio Scienze Motorie in indirizzo calcio».

Cosa ti aspetta il futuro?
«Spero di essere una calciatrice professionista a tutti gli effetti e di giocare con la maglia della Nazionale».

La Redazione di Calcio Femminile Italino ringrazia la Pro Sesto 1913 e Anita Coda per la disponibilità.

Photo Credit: Pro Sesto 1913

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