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Maria Grazia Ladu, Sassari Torres: “È arrivato il momento di iniziare, pronta ad adattarmi all’esigenza della squadra”

Ci siamo, dopo il successo nel girone C di Serie C la Sassari Torres torna in campo. Alle porte la prima ufficiale contro il Palermo in Coppa Itala. Per la squadra sarda a parlare ai nostri microfoni a poche ore dall’esordio è stato il capitano Maria Grazia Ladu. Queste le parole della classe 2001 delle isolane.

Questa è la tua ottava stagione alla Torres. Dopo tutti questi anni, cosa è cambiato e cosa è rimasto invariato?
“Dopo otto anni qui posso dire di aver imparato tante cose, calcisticamente sono cresciuta, ho avuto la possibilità di imparare tanto anche dalle compagne più esperte. Umanamente essendo andata via di casa a 16 anni mi ha fatto crescere molto in fretta e il fatto di dovermi organizzare la giornata da sola mi è stato d’aiuto anche con la scuola.
Quello che non è cambiato è l’attaccamento che ho per questa maglia, era il mio sogno fin da bambina quello di giocare qui e ho avuto la possibilità, anche se per poco, di allenarmi con la prima squadra quando la Torres era in A. Questo mi ha dato sempre più grinta e voglia di giocare per questi colori”.

Hai vissuto una sudata quanto meritata promozione in Serie B. Lo avresti mai immaginato a inizio campionato? Cosa hai provato?
All’inizio dello scorso campionato le cose non so partite per il meglio, c’è stato un momento di assestamento ma poi le cose sono andate per il verso giusto. Ci ho creduto sin dall’inizio, ci abbiamo creduto tutte insieme e questo è stato soprattutto il motivo della promozione. È stata un’emozione inspiegabile, dopo tre anni finalmente ce l’abbiamo fatta e adesso c’è tanto la lavorare”.

Partita d’esordio stagionale in Coppa Italia con il Palermo: come l’avete preparata? Quali sono le sensazioni pre-gara?
“È arrivato il momento di iniziare. Siamo una squadra giovane con tanta voglia di fare. Il gruppo è nuovo ma sappiamo che possiamo fare belle cose. Sarà una bella gara che ci permetterà di capire come sarà il campionato di serie B che ci aspetta”.

 Hai cambiato diversi ruoli: in quale posizione sarai schierata contro le rosanero? Il mister ti farà poi variare o ricoprirai sempre lo stesso ruolo quest’anno?
“Gioco in diversi ruoli e questo mi piace tanto. Mi adattato senza problemi a ciò che richiede il mister e la squadra. Non so ancora dove giocherò, sarà una sorpresa”.

La Torres ha sempre puntato sulle giovani sarde, e tu ne sei l’esempio. Chi, tra compagne e allenatori che hai incontrato, ti ha più aiutata a crescere?
“Ho conosciuto tante persone nel corso di questi anni. Sono arrivata che ero una bambina e la società mi ha cresciuta. Luca, Francesco, il presidente sono sempre stati vicini nella mia crescita. Mister Arca mi ha conosciuta che avevo solo 14 anni, sto imparando tanto da lui e gliene sono grata. Ho imparato tanto anche da molte compagne, Alessia Fadda, Erica Campesi, Jelena, da loro ho cercato di cogliere quelle cose che mi avrebbero potuto aiutare nel mio percorso calcistico”.

“A scuola di tecnica”: i tiri in porta e come allenarli

Quinto appuntamento con “A scuola di tecnica”, la rubrica che analizza i gesti calcistici nata dalla collaborazione con il maestro di tecnica Matteo Pierleoni. Oggi andremo a conoscere i diversi tiri in porta.

FOCUS TECNICO
Affrontando l’argomento dei tiri in porta e calci piazzati, analizzeremo le diverse soluzioni per andare in rete partendo da varie posizioni. Il tiro in porta assume diversa traiettoria in base a come viene colpita la sfera: d’interno, esterno, collo, o anche di punta. Apprendendo quindi l’impatto che ha la palla con le parti del piede, il giocatore o la giocatrice potrà decidere quale sia il tiro più efficace in base alla posizione in cui si trova: può essere un tiro più defilato, che parte dall’esterno, oppure più centrato centrale, più vicino o più lontano dall’area di rigore. Vediamo più da vicino i 3 tipi di tiro:

  • TIRO D’INTERNO: è quello di maggior precisione. Il risultato sarà un tiro più piazzato, più incisivo. Efficacia: In area, 1vs1 con il portiere, o quando si è leggermente defilati effettuando un tiro a giro.
  • TIRO DI COLLO: è quello di maggior forza. Efficacia: dalla distanza o da una posizione più defilata.
  • TIRO DI ESTERNO: è quello di maggior astuzia. Anticipa il movimento dell’avversario, si usa la forza e la punta del piede rimane più alta. Efficacia: è preciso come un tiro d’interno e si compie anche dalla lunga distanza.

ALLENAMENTO
Come ci si allena al tiro? Il Maestro di tecnica certificato Matteo Pierleoni ci ha illustrato il suo metodo: prima di tutto, si parte dalla mobilità della caviglia per renderla più elastica possibile e quindi pronta ad effettuare qualsiasi tipo di tiro senza avere difficoltà motorie. “Si inizia sempre dal trattamento palla, con degli esercizi ritmici – afferma Pierleoni –. Dopodiché si fanno degli esercizi preparatori al tiro in porta a coppie e si fa pratica per colpire di collo, d’interno o di esterno. Il lavoro consiste nel capire dove e come impattare la palla: ad esempio, una giocatrice tiene ferma la palla e l’altra va a impattare il pallone”. Una volta presa confidenza con questa fase preliminare, si può passare a calciare in porta. Ovviamente, ogni tiro prevede diversi modi di prepararsi a compiere quel gesto. “Prendiamo ad esempio il tiro di collo: si posiziona la palla sopra un cinesino e si va a colpire di collo pieno, calciando in porta, senza urtare il cinesino. La giocatrice dovrà essere brava a stendere il più possibile il collo del piede”.

Si possono allenare tutte le tipologie di tiro in porta, come anche i calci di punizione. Il calcio piazzato non prevede una metodologia specifica di allenamento, poiché ognuno ha un proprio modo di colpire la palla. Sta poi al mister o al Maestro di tecnica capire su cosa deve lavorare ogni giocatrice per migliorarsi. “Se ho una ragazza che calcia bene di collo, l’allenerò sulle punizioni da più distante per mettere a punto ancora di più il tiro, che può essere potente ma poco accurato. In questo caso lavorerà sulla precisione”.

CONSIGLI
Nel calcio moderno i tiri in porta sono sempre più particolari. È andato quasi a sparire il calcio di collo pieno, di potenza, perché ora si punta molto sulla precisione, ma io, personalmente, lo faccio utilizzare spesso per non fargli avere difficoltà nella maggiore età. Ho notato che parecchi fanno proprio fatica, non riescono a stendere il collo del piede, e apprenderlo sarebbe fondamentale. Il tiro in porta, di qualsiasi tipo, va costantemente allenato, perché è ciò che permette di essere sempre incisivi, in ogni momento e zona del campo. Permette di apprendere come calciare e come coordinarsi, aspetti fondamentali in questo sport che è mono podalico (si lavora sempre su una gamba, sia per passaggi che per tiri)”.
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Calcio Femminile Italiano è sempre attento e sensibile alle richieste e curiosità degli utenti. Per interagire e/o proporre temi da trattare nella nostra rubrica è possibile scrivere una e-mail con oggetto/titolo “A scuola di tecnica” alla casella di posta dedicata: info@calciofemminileitaliano.it

Photo Credit: Instagram Matteo Pierleoni

Anita Coda, Pro Sesto: “Ho fatto la scelta giusta venendo qui. Possiamo fare bene quest’anno”

La Pro Sesto si sta avvicinando a grandi passi sulla nuova avventura in Serie B, anche se domenica avrà già subito un incontro importante, ovvero il turno di preliminare di Coppa Italia contro il Cortefranca. A guidare le ragazze di mister Andrea Ruggeri ci sarà in attacco Anita Coda, calciatrice classe 2000 e arrivata da poche settimane in terra sestese. La nostra Redazione ha raggiunto coi nostri microfoni la nuova bomber biancoceleste.

Anita cosa vuol dire per te il calcio?
«Il calcio mi dà motivo di sfogo sia fisico che psicologico, perché riporto sul campo quello che si fa tutti i giorni: quando sei entusiasta lo mostri sul campo, ma quando hai delle difficoltà riesci a riportare sul terreno di gioco la grinta».

Cosa ti ha colpito del ruolo di attaccante?
«La libertà che si può avere, perché se in difesa hai degli schemi precisi, l’attaccante deve avere, oltre alle indicazioni tattiche, l’istinto di fare e inventare delle giocate».

Qual è stato il gol più bello che hai realizzato fin ad ora?
«Il più bello risale alla fine del 2015, quando ero nella Rappresentativa Under 23 della Lombardia e giocavamo a San Siro contro il Veneto. Sono entrata nel secondo tempo, eravamo sotto 1-0 e, grazie alla giocata di squadra, d’istinto mi sono trovata davanti al portiere e con un pallonetto avevo realizzato il gol del pareggio».

Cos’è stato per te indossare la maglia del Milan?
«Per me è stata un’emozione indescrivibile: vivendo in quel mondo capisci di avere delle responsabilità e di stare in quel mondo».

Real Meda, Napoli Femminile e Cittadella: quale di queste tre ti è rimasta nel cuore?
«Il Napoli perché avevamo nella squadra la nostra forza, e nessuno si tirava indietro, perché nei momenti di difficoltà eravamo sempre unite».

Quest’anno passi alla Pro Sesto: perché hai fatto questa scelta?
«Mi ha colpito molto il progetto della società, in particolar modo quando me ne ha parlato il Responsabile Alessandro Cartago. Vedo nella Pro Sesto la voglia delle giocatrici e della dirigenza. Sono sincera: penso di aver fatto la scelta giusta, perché le mie compagne hanno voglia di crescere e di fare. Stiamo lavorando bene, possiamo fare grandi cose».

Domenica col Cortefranca subito un test dentro o fuori, perché in ballo ci sarà l’accesso alla fase a gironi di Coppa Italia.
«Per tutte sarà una partita, a livello emotivo, molto forte. Dovremmo partire subito a mille».

La Serie B inizierà tra meno di una settimana: cosa ti aspetti dal prossimo campionato?
«Si sono rinforzate tante squadre, e sarà un campionato molto combattuto».

Secondo te come sta andando il calcio femminile italiano?
«Sta crescendo tanto. C’è più interesse, sia ha più voglia di seguire il femminile, a dimostrazione che il calcio non è più visto come uno sport maschile».

Come lo vedi l’imminente passaggio del calcio femminile al professionismo?
«Era ora, perché chi gioca in Serie A o in B è una professionista a tutti gli effetti, quindi penso sia giusto riconoscere la professione che fa, perché sai di poterti concentrare sul calcio come lavoro».

Come sei fuori dal campo?
«Sono una ragazza che vuole fare gruppo, sia in campo che fuori, perché per me il legame è importante. Studio Scienze Motorie in indirizzo calcio».

Cosa ti aspetta il futuro?
«Spero di essere una calciatrice professionista a tutti gli effetti e di giocare con la maglia della Nazionale».

La Redazione di Calcio Femminile Italino ringrazia la Pro Sesto 1913 e Anita Coda per la disponibilità.

Photo Credit: Pro Sesto 1913

Sassari Torres, fa il suo ingresso nello staff anche Antonio Genovese, scout & match analyst

La Sassari Torres Femminile impreziosisce il proprio organico con l’ingresso di Antonio Genovese. Nato a Milano il 20 settembre 1977 ha, nel 2018, conseguito il patentino UEFA A.

A seguire si è specializzato in Scouting & Match Analysis presso le più importanti federazioni europee e mondiali. Tra i suoi club precedenti, oltre l’esperienza all’Empoli insieme al Direttore Sportivo Marco Landi, il suo curriculum vanti l’Apulia Trani, la Res Roma, il MonzaInter Femminile e maschile.

LE PAROLE DI ANDREA BUDRONI, PRESIDENTE ROSSOBLU’:
“Quest’anno la Torres Femminile avrà una freccia in più nel proprio arco. In panchina, farà coppia con Tore Arca, Mister Antonio Genovese. Alle sue spalle un curriculum di tutto rispetto, un preparato match analyst e sicuramente un capace mental coach. Un elemento che si va ad aggiungere ad uno staff già di qualità portando a disposizione delle ragazze una nuova professionalità.”

LE PAROLE DI ANTONIO GENOVESE:
“È un piacere collaborare con una società storica, che di fatto è la storia del calcio femminile italiano. Sono stato avvicinato dal Direttore Sportivo Landi, con il quale abbiamo già collaborato ad Empoli, e ho immediatamente accettato questa nuova avventura. Lavorerò a stretto contatto con lo staff tecnico e col Direttore Sportivo per cercare di mettere a loro disposizione tutta l’esperienza e conoscenza che ho acquisito negli ultimi anni. Mi voglio mettere totalmente a disposizione di questa Torres per farla crescere e farla ritornare in un tempo, possibilmente breve, alla classifica e Serie che merita.”

Credit Photo: Sassari Torres Femminile

Sonja Kiem è la nuova centrocampista del Cortefranca: “Voglio dare il mio contributo alla squadra”

Il Cortefranca esordirà quest’anno in Serie B per restarci, e la società sta facendo innesti giovani ma importanti: la dirigenza franciacortina ha annunciato l’acquisizione di Sonja Kiem, centrocampista classe ’96 e proveniente dal Brixen Obi. La nostra Redazione ha raggiunto Sonja per avere le sue prime impressioni con la maglia rossoblù.

Sonja cos’è per te il centrocampista?
«Per me è il ruolo più bello, perché mi consente di essere al centro del campo, creare gioco, ricevere e dare palloni alle mie compagne».

Perché hai scelto il Cortefranca?
«Ho giocato contro di loro l’anno scorso e mi ha colpito il loro gioco. Il Cortefranca mi piace molto, e quando la società ha chiamato e ho accettato subito: grazie a loro ho l’opportunità di giocare in Serie B».

Che gruppo hai visto nella tua nuova squadra?
«Il gruppo è molto bello e importante, ma anche molto famigliare, simile a quello che ho avuto al Brixen Obi. Questo mi fa piacere».

Cosa ti aspetti in quest’annata?
«Come squadra volgiamo fare il nostro meglio e restare in Serie B. Io penso partita dopo partita, ma voglio dare il mio contributo per raggiungere quest’obiettivo».

Com’è la tua vita extracalcistica?
«Sono una persona semplice e di poche parole. Studio Ingegneria Meccanica e Industriale, e spero di finire entro l’anno prossimo».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia l’ASD Cortefranca Calcio e Sonja Kiem per la disponibilità.

Photo Credit: Facebook ASD Cortefranca Calcio

Ana Lucía Martínez sul primo storico goal in blucerchiato: “È una sensazione meravigliosa, un premio per tutti gli sforzi fatti in carriera”

L’avventura delle blucerchiate in Serie A è senza dubbio iniziata nel migliore dei modi. Le due reti di Ana Lucía Martínez e Yoreli Rincón sono state decisive nella sfida di domenica scorsa contro la Lazio. Ad aprire le marcature era stata l’attaccante guatemalteca all’undicesimo del primo tempo con un destro imparabile per Öhrström.

Un goal fondamentale e storico, il primo nella storia della neonata Sampdoria Women. Splendido anche l’assist illuminante della Rincón, una perla che ha mostrato a tutti il suo talento cristallino. “Mi sento molto orgogliosa per aver segnato non un semplice goal, bensì il primo della Sampdoria”, queste le parole del bomber blucerchiato al canale ufficiale del club.

“E’ una sensazione meravigliosa, un premio per tutti gli sforzi fatti in carriera”, ha poi aggiunto per rispondere alla prima domanda dell’intervista. Fin dal primo torneo a 8 anni in una squadra di soli maschi, infatti, la giocatrice ha inseguito la propria passione con estrema determinazione, serietà e abnegazione.

“Ho un fratello più piccolo con cui sono cresciuta giocando a calcio. Prima era un po’ strano vedere una bambina giocare a calcio, ecco perché iniziai in una squadra maschile.”, così ha raccontato la numero 20 blucerchiata. “In Guatemala non c’erano tante possibilità per sfondare in questo mondo, per questo sono andata via per la prima volta a 24 anni negli USA”. Degna di nota, infatti, la sua parentesi statunitense agli Houston Dash nel 2014.

Fondamentali, per la sua crescita personale e sportiva, le successive esperienze in Spagna tra Dinamo Guadalajara Rayo Vallecano, Huelva e Madrid CFF, con 18 goal in più di 100 presenze totali tra i quattro club. Altrettanto formativa, grazie anche alle difficoltà dei primi mesi, la stagione 20/21 iniziata con il Napoli e conclusa a Roma con addirittura 9 reti in 14 presenze con la casacca giallorossa.

“Sono venuta alla Sampdoria perché è una squadra con tanta storia e perché ho deciso di rimanere in Italia un altro anno nonostante il primo non sia stato troppo semplice, ha poi continuato la guatemalteca parlando del suo arrivo a Genova, “penso che questa stagione sarà molto diversa e sono molto fiduciosa!”. Effettivamente, la sua avventura in blucerchiato è davvero iniziata nel migliore dei modi, con un goal ed un assist alla prima di campionato.

Merito della grande prestazione dell’attaccante è, in parte, anche delle compagne con cui è riuscita a legare subito nonostante alcune preoccupazioni iniziali. “All’inizio ero un po’ nervosa perché ero in un posto nuovo, non conoscevo nessuno ed avevo paura di non riuscire ad integrarmi velocemente con le altre”, ha infatti raccontato la Martínez, “fortunatamente, però, sono stata subito smentita ed ho trovato un bel gruppo”.

Non sono mancate nemmeno parole affettuose e di stima verso la compagna di squadra e di goal Rincón: “Con Yore siamo una bella coppia. Con lei ho legato sin dall’inizio, grazie anche alla vicinanza dei nostri paesi d’origine”. Suo, infatti, l’assist di ritorno in occasione del goal vittoria della numero 10 colombiana.

Durante l’intervista, inoltre, c’è stato lo spazio per una breve riflessione sul calcio femminile in Italia negli ultimi anni. “È un movimento che è cresciuto molto. Ci sono più squadre come la Samp, che è un chiaro esempio della crescente diffusione di questo sport, sono state infatti le parole della Martínez a riguardo.

“Durante la partita non pensavo tanto a segnare ma a dare il massimo per la squadra”, ha poi aggiunto ritornando alla partita vinta contro la Lazio, “fare goal è importante, ma lavorare e giocare per le compagne ed il risultato lo è di più! Per questo spero di dare il meglio di me perché è questo che merita la Samp. Parole importanti e significative che sicuramente faranno sorridere mister Cincotta, conscio di avere uno splendido gruppo che potrà regalargli grandissime soddisfazioni in questa stagione.

La prossima sfida per la Sampdoria Women sarà contro il Milan a Bogliasco sabato 4 settembre alle ore 17:30 (diretta su TimVision) e il numero 20 blucerchiato ha suonato la carica al termine dell’intervista. “Abbiamo voglia di giocare e di confrontarci con le migliori. Certo, il Milan è una grande squadra ma siamo una squadra che lavora tanto dentro e fuori dal campo e sono sicura che faremo una bella partita”.

Credit Photo: Domenico Cippitelli

Opta Facts Serie A Femminile 2021: Sampdoria – Milan

Primo confronto in Serie A tra Sampdoria e Milan. Le rossonere hanno vinto nove delle 10 gare disputate contro debuttanti assolute (1N) nel massimo campionato.

●  La Sampdoria ha ottenuto un successo per 2-1 nel primo match di Serie A contro la Lazio, l’ultima squadra ad aver vinto entrambe le prime due gare all’esordio assoluto in Serie A è stata proprio il Milan nel 2018.

●  Il Milan potrebbe vincere entrambe le prime due partite stagionali di Serie A per il quarto campionato di fila.

●  Il Milan (due 0-0 nelle due trasferte di campionato più recenti) non ha segnato in tre delle ultime quattro gare esterne in Serie A; nelle precedenti 25 partite nel torneo fuori casa aveva mancato il gol soltanto in due occasioni.

●  Il Milan ha pareggiato le ultime due partite fuori casa di campionato, l’ultima squadra ad aver pareggiato almeno tre match esterni di fila in Serie A è stata il Tavagnacco nel marzo 2019 (quattro in quel caso).

●  Sampdoria (73%) e Milan (65%) sono le due squadre che hanno registrato la percentuale più alta di tiri nello specchio nella prima giornata di questa stagione di Serie A.

●  Stefania Tarenzi (99) è ad un solo gol dal raggiungere le 100 reti in Serie A; a partire dal suo esordio nel torneo (dal 2010/11), la giocatrice attualmente alla Sampdoria potrebbe diventare la 9a a tagliare questo traguardo.

●  Stefania Tarenzi ha già segnato due gol contro il Milan in Serie A, entrambi con la maglia del ChievoVerona Valpo nei due match della stagione 2018/19.

●  Con la doppietta contro il Verona, Valentina Giacinti ha segnato 50 reti con il Milan in Serie A, almeno 33 in più di qualsiasi altra giocatrice rossonera nel torneo.

●  Valentina Giacinti (sette) e Stefania Tarenzi (sei) sono le due giocatrici che hanno effettuato più tiri nella prima giornata di questa Serie A.

Matteo Pachera, Hellas Verona: “Sarà una bella sensazione ritrovare il pubblico, Sassuolo forte in tutti i reparti”

Le gialloblù di mister Matteo Pachera si preparano a disputare il primo match casalingo della stagione, in cui ospiteranno la terza forza dello scorso campionato, ovvero il Sassuolo.

L’Hellas Verona Women affronterà le neroverdi al ‘Sinergy Stadium‘ di Verona, nel match in programma domani, sabato 4 aprile (ore 17.30), valido per la 2a giornata della Serie A TIMVISION 2021/22.

Queste le parole dell’allenatore gialloblù Matteo Pachera, alla vigilia del match:

“L’emozione di tornare a Verona, davanti al proprio pubblico?”
“Le sensazioni sono buone, soprattutto perché torneremo a giocare dopo diverso tempo davanti al nostro pubblico. Questa è una vittoria per tutti, ci farà bene”.

“Che squadra è il Sassuolo?”
“Il Sassuolo è una squadra forte, che gioca bene ed è dotata di qualità in tutti i reparti. Una squadra da alta classifica, a tutti gli effetti. Come contro il Milan, sarà una sfida molto stimolante”.

“Cosa chiede alle ragazze in questa match?”
“Il nostro obiettivo è sempre quello di migliorare. In questo senso abbiamo analizzato la partita contro il Milan, per capire cosa non è andato e per prepararci al meglio in vista della prossima sfida”.

“Che gara si aspetta?”
“Un match sicuramente impegnativo. Noi però dovremo essere brave a costruire, di partita in partita, i presupposti che ci permettano di raggiungere, quanto prima, il nostro obiettivo, ovvero la permanenza nella massima serie. Più l’avversario sarà forte, più dovremo essere unite”.

La gara sarà trasmessa in diretta su TIMVISION.

HELLAS VERONA – SASSUOLO
Serie A TIMVISION 2021/22
Sabato 4 settembre, ore 17.30
‘Sinergy Stadium’, Verona

Credit Photo: Andrea Amato

Alessandro Pistolesi, Napoli Femminile: “Sta uscendo il vero Napoli. Con la Roma ce la giocheremo a viso aperto”

Trascorsa la prima settimana dall’inizio del campionato, mister Alessandro Pistolesi ci tiene a fare il punto della situazione. La squadra deve ancora trovare la giusta alchimia e si è visto anche nel match contro l’Inter, quando dopo un tempo ad alti ritmi la corazzata azzurra si è dovuta arrendere alle milanesi, facendo però vedere del potenziale. “È una partita che, oltre all’amaro in bocca per il 3-0 subito – ha commentato il tecnico ai microfoni della società –, ci lascia anche qualche certezza, derivante da un primo tempo giocato ai loro livelli, a sprazzi anche superiori”.

Lavorare, lavorare, lavorare: questo è l’unico rimedio, ed è ciò che permetterà alla squadra di crescere e trovare fiducia nei propri mezzi, soprattutto quando anche tutte le giocatrici infortunate potranno di nuovo essere a disposizione del mister. “Sta uscendo il vero Napoli, anche se manca ancora il punto di riferimento in attacco. Però con Evi (Popadinova, ndr) stiamo costruendo alcune situazioni per poter essere comunque efficaci”.

Intanto torna tra le convocate capitan Paola Di Marino, facendo salire a 21 le calciatrici pronte a conquistare Trigoria nella prima trasferta dell’anno contro la Roma, affrontata anche poche settimane fa per un’amichevole prestagionale (vinta dalle giallorosse, goal di Glionna). Sarà una bella sfida, complicata ma avvincente. Parola di mister Pistolesi.

Giocare contro la Roma non dico che è più semplice, ma abbiamo sicuramente più indicazioni rispetto all’Inter. Abbiamo visto la partita che ha giocato contro l’Empoli e ci aspettiamo lo stesso atteggiamento aggressivo, pressione molto alta, giocate di qualità compiute da giocatrici di grande qualità che ci possono mettere in difficoltà. Se concedi loro spazio diventa veramente difficile poi recuperare. Le partite con queste squadre puoi affrontarle in due modi: o ti chiudi o provi a giocartela. Noi andremo a giocarcela a viso aperto”.

Credit Photo: Bruno Fontanarosa

Benedetta Glionna, AS Roma: “Contro il Napoli sarà una gara difficile. Dobbiamo lavorare sulla fase difensiva”

Benedetta Glionna ha parlato così ai microfoni dei canali ufficiali del club:

La preparazione?
“Abbastanza dura perché abbiamo fatto abbastanza amichevoli, è stata comunque intensa. Il mio ambientamento procede bene, conoscevo già alcune mie compagne dalla nazione o dall’under 17 e 19. Anche con chi conoscevo di meno, mi sono abbastanza ambientata bene: sono tutte molto disponibili e mi sto trovando bene”. 

Quale dell’esperienze vissute questa estate ti è rimasta più impressa?
“Sicuramente è stato bello giocare in Francia contro il PSG e il Bayern Monaco: due semifinaliste di Champions League. Sono state due partite particolarmente dure, ma è stato bello confrontarsi con un livello del genere. Sono state due gare faticose in cui abbiamo dovuto difendere un po di più del solito, comunque è stato bello giocarci contro”. 

Che impressioni avete avuto dalla prima partita? 
“Abbiamo rivisto la gara, abbiamo analizzato le cose che dobbiamo migliorare: ci stiamo lavorando su. Stiamo cercando di lavorare e migliorare sulla fase difensiva e di realizzazione”.

Tre autogol, ma due sono nati da tuoi spunti.
“Abbiamo vinto 3-0, sono contento che abbiamo fatto una prima partita in cui ci siamo prese i 3 punti. Abbiamo fatto azioni corali che hanno portato i tre autogol, sono comunque contenta di aver aiutato la squadra nella vittoria”. 

Cosa ti chiede Spugna?
“Avevo già lavorato con lui l’anno scorso, quest’anno sto cercando di migliorare dal punto di vista difensivo, ci sto lavorando molto perché è un aspetto molto importanti per la squadra”.

Che partita ti aspetti contro il Napoli?
“Sarà difficile, quest’anno il livello del campionato si è alzato molto. Tutte le squadre si sono rinforzate, il Napoli, in particolare, arriva da una sconfitta per 3-0 e vorrà sicuramente rifarsi”. 

Credit Photo: Luciano Sacchini

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