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Katja Schroffenegger, Fiorentina Femminile: “Sputerò sangue per questa maglia. Nel 2021 scaleremo la classifica”

“Sono arrivata con tanta ambizione, e dentro di me quell’ambizione è rimasta”. Katja Schroffenegger è la nuova ospite della rubrica Team Talk del sito ufficiale viola. La calciatrice bolzanese, arrivata quest’estate dal Florentia, si è guadagnata la titolarità a suon di ottime prestazioni. Il portiere ha scavalcato nelle gerarchie anche la veterana e capitana Stephanie Ohrstrom, e non ha alcuna voglia di fermarsi: “in classifica siamo dove siamo ma la Fiorentina merita di più. In Supercoppa si sono viste tante cose positive su cui possiamo lavorare. Siamo un gruppo forte, che va oltre le assenze e i cambiamenti tattici. Col Milan abbiamo vinto insieme e con la Juventus abbiamo difeso insieme. Purtroppo ci è mancato qualcosa in avanti per portare a casa il risultato”.

Schroffi, come si fa soprannominare, si è poi concentrata sul capitolo Champions League: “la gara di ritorno è stata tirata. Bastava un goal per andare avanti e abbiamo provato di tutto. Poi c’è stata la punizione finale e quando la palla è entrata in rete è stata una liberazione. Le prossime gare saranno ancora più difficili”. Le toscane sono attese dalla gara contro il San Marino Academy cui seguirà la trasferta a Milano, sponda nerazzurra, che la numero 71 conosce bene avendoci militato. “Ci sono state occasioni cruciali nella gara di andata. In coppa col San Marino nella ripresa ci hanno messo in difficoltà. Non sono squadre da meno, l’Inter ha tanta qualità in rosa mentre le Titane stanno facendo un piccolo miracolo. Solo dopo queste gare sapremo un po’ più cosa ci aspetterà”.

Capitolo Juventus: “sono una passettino sopra a tutti in Italia e lo sappiamo. Con tutte le altre però ce la giochiamo. Col Milan abbiamo prima perso e poi vinto. Con il Sassuolo siamo andati sotto due volte a causa di episodi sfortunati. Con le bianconere siamo rimaste in dieci dopo pochi minuti. La buona sorte non è stata dei nostri purtroppo e penso che per invertire il trend occorra allenarsi bene. La fortuna non ti aiuta sempre. Con il lavoro quotidiano possiamo recuperare punti ed andare lontano”.

Quali promesse in questo inizio di 2021? “Continuerò a scalare la mia montagna migliorando giorno dopo giorno dando il 100%. I risultati si vedranno in campo. Voglio scalare la classifica con le mie compagne. Abbiamo ancora la Coppa Italia e la Champions da disputare. La promessa è che continuerò a sputare sangue per questa maglia fino a fine stagione. Lo giuro anche ai tifosi. Ci dispiace non averli vicini ma sappiamo che sono orgogliosi quando mettiamo l’anima in campo. Prego che il Bozzi possa tornare pieno a breve tempo”, conclude l’estremo difensore viola.

Credit Photo: Marco Montrone

Si riparte da Hellas Verona-Milan e dalla sfida tra le rivelazioni Sassuolo ed Empoli. Domenica il derby d’Italia

Mancano 90 minuti al giro di boa, 90 minuti che le squadre proveranno a sfruttare nel migliore dei modi per chiudere bene il girone d’andata e proiettarsi con fiducia nella seconda parte del campionato. Sarà un fine settimana importante per la Juve capolista, che dopo il trionfo in Supercoppa TIMVISION è attesa dalla delicata trasferta sul campo dell’Inter, con il Milan pronto ad approfittare di un eventuale passo falso delle bianconere, e lo sarà anche per Napoli e Pink Bari, chiamate a invertire la rotta per tentare di riaprire la corsa salvezza.

L’11ª giornata scatterà domani alle 12.30 dal Sinergy Stadium di Verona, dove le padrone di casa dell’Hellas inaugureranno il nuovo anno ospitando il Milan di Maurizio Ganz. Le rossonere hanno vinto tutti e tre i precedenti disputati contro la formazione gialloblù senza subire reti e, dopo la deludente prestazione nella semifinale di Supercoppa, cercheranno l’immediato riscatto in campionato per continuare la rincorsa sulla Juventus, staccata di soli tre punti.

Alle 14.30 sarà invece la volta di Pink Bari-Florentia. Le padrone di casa hanno il peggior attacco (6 reti realizzate) e la peggior difesa (26 incassate) della Serie A TIMVISION, e contro le toscane – reduci da due risultati utili consecutivi – hanno finora sempre perso. Per evitare di rimanere impantanata nella zona retrocessione, domani al campo comunale ‘Antenucci’ servirà la miglior Pink. Scenario completamente diverso nell’altro match in programma alle 14.30. Allo stadio ‘Enzo Ricci’ andrà in scena il match tra le due rivelazioni di questa prima parte di stagione: da una parte il Sassuolo delle talentuosissime Bugeja e Dubcova, dall’altra l’Empoli delle giovani azzurre Di Guglielmo, Glionna, Polli e Prugna. Entrambe le squadre non erano mai partite così bene in campionato e, non avendo preoccupazioni di classifica, oltre ai tre punti cercheranno di regalare – a loro stesse e a tutti gli appassionati – gol, divertimento e spettacolo.

Domenica alle 12.30 i riflettori si sposteranno sul Suning Centre, teatro della gara tra Inter e Juventus. Il terzo derby d’Italia della storia del calcio femminile inizierà qualche ora dopo la sfida – a campi invertiti – tra Cristiano Ronaldo e Lukaku (in programma domani alle 20.45). Le nerazzurre proveranno a centrare la terza vittoria casalinga di fila, le bianconere il 13° successo consecutivo in campionato (per le statistiche Opta clicca qui). Alle 14.30 il neo tecnico del Napoli Alessandro Pistolesi cercherà punti salvezza sul campo della Roma, che ha da poco ufficializzato l’acquisto del difensore della Nazionale Elena Linari, mentre alla stessa ora la Fiorentina ospiterà al ‘Bozzi’ la San Marino Academy con l’obiettivo di lasciarsi alle spalle il ko di coppa contro la Juventus.

Il programma dell’11ª giornata

Sabato 16 gennaio – ore 12.30

Hellas Verona-Milan (diretta su TIMVISION e Sky Sport)
Sinergy Stadium – Verona

Sabato 16 gennaio – ore 14.30

Pink Bari-Florentia San Gimignano (diretta su TIMVISION)
Campo Comunale Antonucci – Bitetto (BA)

Sassuolo-Empoli (diretta su TIMVISION)
Stadio Comunale Enzo Ricci – Sassuolo (MO)

Domenica 17 gennaio – ore 12.30

Inter-Juventus (diretta su TIMVISION e Sky Sport)
Suning Centre – Milano

Domenica 17 gennaio – ore 14.30

AS Roma-Napoli Femminile (diretta su TIMVISION)
Stadio Tre Fontane – Roma

Fiorentina-San Marino Academy (diretta su TIMVISION)
Stadio Gino Bozzi – Firenze

Credit Photo: FIGC – Federazione Italiana Giuoco Calcio

Maria Tato: abbiamo lavorato 24 ore nel week-end per la Supercoppa Spagnola

Maria Tato RFEF - Supercoppa Spagnola
Maria Tato RFEF parla della Supercoppa Spagnola

Mentre il Barcellona si lamenta per la mancanza del VAR nel calcio femminile, Maria Tato, direttrice del calcio femminile della RFEF (la Federazione del calcio spagnola) fa il punto sull’inizio della stagione. Anzitutto ai microfoni di AS si mostra soddisfatta con la scelta di Almeria per la Supercoppa Spagnola che si gioca nello stesso momento di quella maschile. “Si tratta di un fatto positivo”. Maria ammette che il VAR deve essere incorporato come chiedono diverse calciatrici tra cui Kosovare Asllani dopo Real-Barça e Mapi León dopo due possibili rigori non fischiati al Barça nella semifinale di Supercoppa. A causa della tempesta di neve due squadre erano rimaste bloccate a Madrid ma sono potute arrivare in Andalusia. “Abbiamo lavorato tutto il week-end 24 ore per riuscirci”.

E sul proseguimento della stagione dice: “Siamo riuscite a far convivere il calcio e il Covid-19. Ci sono cifre allarmanti, dobbiamo stare in allerta. Vogliamo permettere che si giochi la Coppa della Reina 2020-21 e la finale della Coppa 2019-20 resta fissata per il 13-14 febbraio probabilmente a Malaga. Per quanto riguarda la professionalizzazione, siamo proattivi e ci coordiniamo con il CSD (Comitato Superiore dello Sport) per un obiettivo comune.” L’ultimo tema dell’intervista è quello dei diritti televisivi. Al momento la RFEF non è riuscita a permettere la visione di tutte le partite ma di un solo match alle 12 in chiaro su Teledeporte. Così, lo spettatore si abitua a vedere la partita alla stessa ora e ritrovando il calcio femminile alla stessa ora, aumenteranno i telespettatori verso un cammino in cui ci siano tutte le partite di calcio femminile in tv tutti i week-end.
Maria Tato quindi parla chiaro ad un giorno dalla finale della Supercoppa spagnola tra Atlético e Levante e a meno di un mese della finale della Coppa della Reina 2019-20 tra Barcellona e Logroño.

Cristiana Girelli supera tutte: prima calciatrice a vantare 9 Supercoppe italiane nel palmarès

La vittoria della Supercoppa Italiana contro la Fiorentina Women’s porta Cristiana Girelli all’incredibile cifra di nove supercoppe vinte in carriera. Le ultime due, le edizioni 2019 e 2020, sono frutto del lavoro con la Juventus Women, il bottino più grande però viene dalle sue esperienze pregresse. Sono tre le vittorie con il Bardolino Verona: edizioni 2005, 2007 e 2008. Dopo alcuni anni di pausa prosegue la striscia, questa volta con la maglia del Brescia: 2014, 2015, 2016 e 2017.

Arrivando a 9 vittorie, Cristiana Girelli supera un mostro sacro del calcio femminile italiano, Patrizia Panico, ferma a 8 vittorie. Le maglie indossate sono tre: Modena, Bardolino Verona (compagna di squadra di Girelli) e Torres.

La numero 10 bianconera ha superato anche Giorgia Motta, difensore classe ’84. Come Panico, anche Motta conta in bacheca 8 Supercoppe. Tre di queste sono condivise con le altre due calciatrici, compagne nel Bardolino Verona durante le vittorie in quegli anni. Successivamente è iniziato il dominio della Torres, cinque vittorie (2009 – 2013) , coinciso con il periodo di stop dal titolo per Cristiana Girelli.

Credit Photo: Andrea Amato

Elena Linari: “La Roma è la Roma, non vedo l’ora di indossare questa maglia”

“Ho deciso di tornare in Italia perché credo che sia il momento giusto per farlo. Sono orgogliosa di fare parte di questa squadra, quando si è presentata quest’opportunità non ho potuto dire di no”. Così si è presentata Elena Linari, nuovo acquisto della Roma, ai microfoni societari. Il suo ritorno in Italia dopo due permanenze fuori non può che far bene alla squadra ed al movimento. “Ho fatto due bellissime esperienze all’estero che mi hanno permesso di crescere e di migliorare come persona. Non vedo l’ora di tornare e di vestire questi colori per portare in alto la Roma”.  

“Ho scelto di venire qui perché la Roma è la Roma”, afferma l’ex Atletico Madrid“È una società che parla da sola, ha un grandissimo passato, un grande presente e credo anche che abbia un grandissimo futuro. Ho sempre seguito la Roma anche quando ero fuori perché credo sia stato uno dei pochi club a credere fortemente nel calcio femminile. Lo sottolinea il fatto che la squadra è molto giovane ed ha delle giocatrici che possono fare la differenza, on solo adesso ma anche fra qualche anno”. Parole subito dolci per le sue nuove coabitanti di spogliatoio“Conosco già moltissime compagne della squadra e questo mi fa piacere anche perché l’integrazione sarà molto più rapida. Ho voglia di unirmi e di integrarmi il prima possibile perché so quanto sia importante riuscire ad entrare nei meccanismi della squadra”. 

Il difensore pensa anche al suo periodo di forma. “Credo di essere in un momento personale in cui posso aiutare la squadra a crescere e migliorare. Voglio progredire anche io stessa perché non si finisce mai di imparare. Ho voglia di continuare sotto questo aspetto e soprattutto spero di poter portare alla Roma le esperienze fatte all’estero per poi crescere insieme a questa squadra. Non solo lei è in un grande momento. “La Serie A è cresciuta veramente tantissimo. L’ho seguita in questi anni fuori e mi ha fatto piacere vedere le mie compagne di Nazionale crescere e migliorare. L’entrata dei grandi club provenienti dal maschile ci hanno aiutato a crescere ancora di più. Il professionismo ci farà chiudere un cerchio per poi iniziarne un altro per il nostro futuro”. 

Credit Photo: AS Roma

Superati gli infortuni: il ritorno in Eredivisie di Maartje Looijen con l’ADO Den Haag

Alla fine del 2016, Maartje Looijen (numero 22 dell’ADO Den Haag) si è lacerata un legamento crociato del ginocchio destro, infortunio dal quale si è completamente ripresa dopo 12 mesi di riabilitazione. Ma in questa stagione, a causa di un infortunio al tendine d’Achille, Looijen è entrata in azione solo una volta.

Inoltre Looijen avrebbe potuto raggiungere il record di 100 partite ufficiali in questa stagione: “Mi sto riprendendo da un infortunio al tendine d’Achille. Sta andando nella giusta direzione. Non poter giocare a calcio per un anno e la mia attuale riabilitazione non mi hanno portata indietro nella mia crescita e ambizione. Questi periodi mi hanno fatto capire principalmente quanto voglio giocare a calcio. Questo è ciò che mi ha fatto apprezzare ancora di più il calcio. Mi concentro interamente sull’ADO e non penso nemmeno che vorrò mai giocare altrove. Mi sento completamente a casa qui.”

Anche l’allenatore Sjaak Polak, ex calciatore olandese, è stato fondamentale nel percorso di riabilitazione di Looijen: “Sjaak è un allenatore che dà ai suoi giocatori molta libertà di compiere azioni. Ci incoraggia sempre. E come attaccante, ovviamente, mi piace molto.”

La 22 Looijen non è però solo una calciatrice: “Sono al terzo anno di storia dell’arte all’Università di Leida e dopo vorrei proseguire gli studi in una direzione creativa per svilupparmi ulteriormente”

Il suo ritorno si avvicina. L’obiettivo è tornare in forma per l’inizio della seconda metà di stagione, che per l’ADO inizierà venerdì 29 gennaio con una partita di coppa in casa contro il VV Alkmaar: “All’ADO Women siamo guidati dai fisioterapisti di B&B Healthcare. All’epoca mi sono riabilitata qui anche per il mio infortunio al ginocchio, sono fantastici… Ma la verità è che non vedo l’ora di tornare di nuovo a giocare! 

Photo Credit: ADO Den Haag

Federica Asperti, Cortefranca: “Attaccante posizione in cui mi trovo meglio. Quest’anno siamo un buon gruppo con elevato potenziale”

Il Cortefranca ha aperto il 2021 battendo il Portogruaro per 7-0, salendo così al comando del Girone B di Serie C. In questa partita ha messo a referto tre reti Federica Asperti, attaccante classe ’93 e al quarto anno con la maglia franciacortina. La Redazione l’ha intervistata ai nostri microfoni.

Federica perché attaccante?
«Ho sempre giocato in avanti, nasco esterno e negli ultimi anni ho giocato anche in attacco. È la posizione in cui mi trovo meglio e mi diverto».

Chi ti ha ispirato per quel ruolo?
«In realtà non ho un vero e proprio ideale di ispirazione. Cerco di fare il meglio, con la squadra e il mister».

Come mai hai scelto il calcio?
«È nato come un gioco essendo piccola e da lì mi sono sempre più appassionata fino a farlo diventare il mio sport».

Qual è il più bel gol che hai realizzato?
«Non c’è un gol in particolare, tutti i gol mi hanno lasciato qualcosa».

Quali sono stati i tuoi primi passi col pallone?
«All’età di nove anni ho iniziato ad appassionarmi al pallone. Vedevo anche mio fratello giocare per cui quando si è presentata l’opportunità ho provato e poi non l’ho più lasciato».

Per stagioni hai vestito la maglia dell’Orobica: che anni sono stati?
«È stata la mia prima vera esperienza come categoria maggiore: da lì è partita la mia crescita calcistica, ho imparato molto e qui ho potuto vivere direttamente la promozione in Serie A».

Nel 2017 passi al Chiari che poi sarebbe diventato Cortefranca: perché questa scelta?
«Lasciare una squadra in cui ti trovi bene dopo quattro anni è stato comunque difficile, ma era arrivato il momento di cambiare contesto e rimettersi in gioco».

Che gruppo hai trovato al tuo arrivo?
«Un bel gruppo, molto unito e con voglia di fare. Mi sono trovata subito a mio agio».

Nel 2019 è arrivata la promozione in C grazie anche ai tuoi gol. Come giudichi il primo anno del Cortefranca in C?
«Complessivamente è stato un anno difficile, soprattutto per il fermo dovuto al Covid-19 che ha interrotto il campionato e non ci ha permesso di esprimerci del tutto».

Quest’anno dove potete arrivare?
«Siamo un buon gruppo con elevato potenziale, rispetto all’anno scorso abbiamo diversi innesti con qualità, puntiamo a fare il meglio possibile e a vincere più possibile. Per il resto vedremo».

Quali possono le vostre avversarie del Girone B di Serie C?
«Quest’anno ci sono diverse squadre valide, che stanno facendo bene come il Venezia, Trento, Padova».

Dove sta andando il calcio femminile lombardo?
«La Lombardia è una delle regioni dove il calcio femminile è più sviluppato, ci sono molte squadre che militano in categorie alte, come il Milan e l’Inter che sono in serie A e il Como e il Brescia che sono in serie B. Sono tutte squadre con obiettivi importanti che puntano a fare bene e dare ottimi risultati».

Quanto sarà importante il professionismo nello sport femminile?
«Il calcio femminile sta crescendo molto, se arriverà davvero il professionismo per la serie A la considero una vittoria per il calcio femminile in generale anche se i passi avanti da fare sono ancora molti».

Com’è la tua vita extra calcistica?
«Sono molto impegnata, mi sono laureata nel 2018 e oggi al di fuori del calcio lavoro a tempo pieno. Quando ho del tempo libero cerco di passarlo in famiglia o con gli amici».

Che sogni vorresti realizzare?
«Il mio obiettivo personale è quello di riuscire a migliorare e superare i miei limiti. Per me e la mia squadra il mio obiettivo è vincere il più possibile. Quando vinci il resto viene da sé».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia l’ASD Cortefranca Calcio e Federica Asperti per la disponibilità.

Photo Credit: ASD Cortefranca Calcio

The 30 best female footballer of the world 2020: Marie-Antoinette Katoto

Seppur un anno da dimenticare, il 2020 ha dato spazio ai grandi talenti mondiali che meritano di essere celebrate. I campionati interrotti e conclusi hanno rovinato l’atmosfera, ma non sono stati meno spettacolari. Nonostante ciò, le assenze da questa speciale classifica sono molte e di grande spessore. Purtroppo per varie vicissitudini non potranno essere presenti Rapinoe (Covid), Morgan (gravidanza), Guagni (infortuni vari), Marta (Covid), Hegerberg (rottura crociato) e Lloyd (Covid). Hanno saltato gran parte della stagione, ma il loro talento rimane innegabile. Quindi vediamo insieme le migliori 30 giocatrici al mondo del 2020.  All’undicesimo posto si trova Marie-Antoinette Katoto. 

Tra scenari nefasti e talenti poco sfruttati, in quel di Parigi sta nascendo una stella. Più che nascere si sta affermando ancora più prepotentemente. Nella scorsa stagione ha fatto vedere grandi cose, ma quest’anno sta dando il meglio di sé. Forse il più grande leitmotiv del primo posto del PSG è proprio Marie-Antoinette Katoto: sua la rete decisiva nello scontro diretto contro il Lione. Come sono suoi i 12 goal che stanno mantenendo le parigine in vetta. Lo scudetto sarebbe il primo per le capitoline e sempre il primo vinto da una squadra che non siano le Leonesse a partire dal 2006. Marie-Antoinette Katoto potrebbe scrivere la storia a suon di goal e stava per farlo in Coupe de France. Purtroppo per la rivoluzione non era ancora il tempo, ma il 2021 potrebbe essere l’annata giusta. 

Altrettanto buon percorso in UWCL. Dopo il passaggio ai danni dell’Arsenal, il Lione ancora una volta ha centrato il bersaglio eliminandole. Per il primo turno dell’edizione odierna, il sorteggio è stato piuttosto favorevole offrendo le polacche del Gornik Leczna. Rimasta in panchina all’andata, la francese ha dato spettacolo al ritorno con goal ed assist. Anche se deve ancora trovare il suo spazio in Nazionale, le ultime qualificazioni agli Europei hanno dato prova delle sue ottime qualità. L’accesso diretto alla competizione internazionale è la spinta che serviva. E chissà che il torneo non potrebbe consacrarla definitivamente… 

Il 2020 di Marie-Antoinette Katoto liofilizzato:
D1 Arkema: 12 goal in 9 partite
Coupe de France: 2 partite
UWCL: 2 goal in 3 partite
Women’s UEFA Qualification: 5 goal in 6 partite
Tournoi de France: 2 partite
TrofeiTournoi de France 

Lara Galimberti, Orobica: “Grazie a questa società sono cresciuta”

Pur avendo solo 19 anni, Lara Galimberti ha vissuto vari momenti all’interno della società bergamasca ed in particolare nelle giovanili fino alla prima squadra. Abbiamo parlato con lei dei cambiamenti e delle aspettative sul prosieguo del campionato.

Ciao Lara, ben ritrovata e grazie della disponibilità.

Lara ormai sei ormai dal 2014 all’Orobica e quindi hai una buona esperienza di questa società nonostante i tuoi 19 anni: cosa è cambiato da allora?
È da qualche anno che gioco in questa società ed il cambiamento più grande durante gli anni è stata la mia crescita sia come persona che come calciatrice. Ho sempre giocato con ragazze della mia stessa età con cui ho fatto un lungo percorso in questa società, mentre quest’anno sono circondata da compagne quasi tutte appena conosciute, che vengono da realtà diverse e che hanno più esperienza e questo è un forte stimolo. Un altro grande cambiamento è sicuramente il modo di approcciarsi al calcio e alla squadra; prima, essendo anche più piccola, l’idea era di puro divertimento e sfogo, mentre adesso l’obbiettivo è più grande e concreto”.

Parliamo di attualità: nella situazione che stiamo vivendo e dopo quasi tutto il girone di andata, che aria si respira negli allenamenti e in spogliatoio e quanto può fare ancora questa squadra? Dove può arrivare?
Sì, stiamo tutti vivendo una situazione complicata ma la sensazione dominante, l’idea comune, è la determinazione e la voglia di dimostrare. E si lavora duro verso l’obbiettivo mantenendo sempre vive l’energia e la grinta e restando concentrate. Credo sia fondamentale avere la convinzione di poter arrivare dove noi scegliamo di arrivare, senza pensare di avere limitazioni e cercare di essere sempre più produttive”.

La squadra ha avuto una metamorfosi in positivo in 2 mesi mentalmente e nel gioco (da Pontedera in avanti), a cosa pensi sia dovuto?
Penso sia dovuto a vari e diversi fattori; prima di tutto è col tempo e con la consapevolezza delle proprie capacità personali e di squadra che tutto il lavoro portato avanti nei mesi inizia a dare i suoi frutti. Si lavora sempre di più, imparando a conoscere le caratteristiche di ogni giocatrice per poi costruire l’identità della squadra e quindi un forte punto di riferimento per poter affrontare qualsiasi avversario”.

Per concludere quali sono le tue ambizioni e quanto sei pronta a fare la tua parte in questo girone di ritorno?
Sono emozionata e pronta. Sono sempre pronta a sostenere la squadra, sia in campo che da fuori, anche se il mio obbiettivo personale è ovviamente quello di poter partecipare concretamente e attivamente al gioco, stando in campo, per poter continuare a confrontarmi, crescere e fare esperienza”.

Da queste parole che esprimono maturità e consapevolezza si capisce quale sia stata la crescita personale di Lara che comunque non si fermerà qui.

A lei un grande in bocca al lupo per il prosieguo di stagione e a presto per altre interviste e news.

Photo Credit: Orobica Calcio Bergamo

Eleonora Tascheri: “Siamo un bel gruppo di ragazze unite e coese”

A tu per tu con Eleonora Tascheri, classe 1995, centrocampista centrale, giocatrice di rottura dell’Alessandria, matricola piemontese, militante nel girone A di serie C.

Ciao Eleonora, come è nata la tua passione per il calcio ?
“Mi sono avvicinata al mondo del pallone grazie a mio fratello che giocava già a calcio nel ruolo di portiere; ho dato insieme a lui i primi calci sul terrazzo di casa, fino ad iniziare la trafila nel femminile nell’Alessandria ad 11 anni”.

Esperienze pregresse in carriera
“Sono ormai 15 anni che gioco a calcio; dopo le prime esperienze in Alessandria sono passata all’età di 19 anni ad Acqui ma una volta che la società si è sciolta sono ritornata alle origini, rivestendo la maglia dell’Alessandria con la quale sto disputando il terzo campionato di fila”.

Obiettivi stagionali
“Siamo una neopromossa, veniamo da una bellissima annata nella quale abbiamo centrato la promozione; siamo un bel gruppo, unito e coeso, con calciatrici di valore adatte alla categoria, con l’individualità di Arrojo che spicca tra le tante”.

La stagione dell’Alessandria
“Puntiamo a raggiungere una salvezza tranquilla; la classifica rispecchia il valore della squadra anche se contro l’Agrate ed il Genoa meritavamo di ottenere di più di un pareggio; ad ogni modo, essendo una squadra con tante ragazze nuove due pareggi ed una sconfitta ci stanno, avremo modo di conoscerci meglio a livello di gioco e di rifarci”.

Credit photo: Andrea Amato

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