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Gloria Magni, difensore Orobica: “Voglio giocare con costanza, migliorarmi e crescere per tornare a giocare in Serie A”

Gloria Magni, bergamasca di Ponte San Pietro e classe 2001, è un giovane difensore dell’Orobica che come altre sue ex compagne della Primavera, ed ora con lei in prima squadra, si sta affermando nel campionato di serie B dopo aver già esordito in serie A.
Le abbiamo rivolto alcune domande sulle sue esperienze.

Ciao Gloria e grazie per la disponibilità.

Parto subito col chiederti come stai e come sta andando il tuo campionato in questa difficile situazione che stiamo vivendo.
La situazione che stiamo vivendo è davvero difficile per tutti; a livello personale soprattutto psicologicamente, ma per adesso sto bene. Per quanto riguarda il mio campionato, essendo molto autocritica, posso dire di essere solo in parte soddisfatta finora: ho ancora tanto da migliorare e da dimostrare sul campo. Come squadra invece nonostante le difficoltà stiamo cercando di essere sempre concentrate e andare avanti”.

Quali sono secondo te le differenze che hai trovato tra il campionato di A e quello di B, al di là della chiara differenza di categoria?
La differenza di categoria è alta, ma quest’anno anche la serie B ha un buon livello e nessuna squadra è da sottovalutare. Per le partite disputate finora posso dire che il campionato di A è più tecnico: le squadre nella massima serie giocano molto palla a terra e difficilmente buttano via il pallone, mentre in serie B sto notando che molte squadre giocano a lanci lunghi per scavalcare il centrocampo, senza creare più di tanto un buon gioco”.

Il tuo ruolo di difensore laterale è molto importante sia come copertura che come spinta. Quale delle due fasi ti piace di più?
Ovviamente entrambe le fasi sono importanti, anche se prediligo la fase difensiva, di copertura, sia per le mie caratteristiche sia per il mio passato come difensore centrale”.

Sempre rimanendo sul tuo ruolo quali pensi siano le doti per diventare un grande difensore?
Essendo giovane penso che per crescere serva sicuramente esperienza oltre che a caratteristiche come la prestanza fisica o la tecnica individuale; ma sono contenta perché quest’anno ho la fortuna di giocare con molte compagne di alto livello da cui prendere spunto e imparare”.

Il tuo rapporto con coach Marini? Come ad un’altra tua compagna, non ti chiedo ovviamente un giudizio, ma come pensi possa aiutarti a crescere e a migliorare la tua qualità di gioco?
Coach Marini ha una grande esperienza sia come mister che come giocatrice che mette a disposizione della squadra. Ha molta fiducia nelle giovani e personalmente mi sta aiutando molto a crescere e a migliorarmi”.

I tuoi obbiettivi personali e di squadra?
A livello di squadra le nostre ambizioni sono sicuramente alte: la voglia di riscattarsi da questo inizio non molto fortunato è tanta. Nonostante la classifica non sia dalla nostra parte, in questo momento abbiamo voglia di migliorarci e di giocarci fino all’ultima giornata questo campionato, cercando di mettere in campo un buon gioco per poter far vedere ciò che siamo e valiamo, per poter arrivare più in alto possibile. A livello personale, invece, i miei obiettivi sono cercare di giocare con costanza, migliorarmi e crescere per poter tornare un giorno a giocare in Serie A”.

Quindi con queste ultime battute di Gloria (e tutti i test sierologici e molecolari di rito negativi), di cui sentiremo ancora parlare, diamo appuntamento alla prossima partita di Coppa Italia quando al “G. Facchetti” di Cologno al Serio arriverà il Milan di Mister Ganz (diretta streaming sul canale YouTube dell’Orobica Calcio Bergamo).

Photo Credit: Zanardelli Giuseppe

Nuovo sponsor per il Napoli Femminile: l’Azienda farmaceutica Eutylia

EuTylia è un’azienda farmaceutica che si occupa dello sviluppo, della produzione, dell’informazione scientifica e della distribuzione di dispositivi medici, parafarmaci, integratori e cosmetici.

Con sede a Napoli, EuTylia nasce dall’esperienza di chi ben conosce le sempre crescenti esigenze del consumatore-paziente cercando di risolvere la domanda di benessere offrendo prodotti di origine naturale, dall’azione benefica e salutare per l’organismo, sfruttando la collaborazione di farmacisti, medici e professori universitari.

Photo Credit: Napoli Femminile

Betty Bavagnoli, Roma: “Era importante dare un segnale”

Ecco le parole di coach Betty Bavagnoli al termine della vittoria per 5-0 della Roma in casa del Tavagnacco nell’esordio stagionale in Coppa Italia.

Oggi era importante non sbagliare, fare una buona partita e vincere, il risultato dà morale alla squadra in previsione della prima partita dopo la sosta. Faccio i complimenti alle mie ragazze, ma c’è sempre qualcosa da migliorare. Era però importante dare un segnale oggi”.

Con questa vittoria, le giallorosse si portano a 3 punti a parimerito con la Roma CF ma avanti nella differenza reti. Il Tavagnacco completa il girone, ancora fermo a 0.

“La cosa che mi è piaciuta di più è l’aver potuto vedere all’opera le giovani della Roma, il nostro settore giovanile ci inorgoglisce. Era giusto dare a queste ragazze l’opportunità di farsi vedere nel palcoscenico della Coppa Italia. Le atlete che provengono dalla Primavera di mister Melillo stanno facendo un grandissimo lavoro. La Roma può guardare al futuro con fiducia con le atlete giovani che stanno crescendo”.

Dopo la sosta per le nazionali, la Roma è attesa dalla sfida interna contro la Florentia San Gimignano.

“Dopo questa vittoria forse sarebbe stato meglio dare continuità ma la pausa serve per la nostra Nazionale, attesa da una partita importante. Le mie ragazze della Roma ci andranno con lo spirito giusto, ancora più convinte di prima”.

Le giallorosse convocate in azzurro sono: Rachele Baldi, Elisa Bartoli, Manuela Giugliano e Tecla Pettenuzzo.

Credit Photo: Domenico Cippitelli

Camilla Repetto, centrocampista Spezia Calcio Femminile: “Ci toglieremo dall’ultimo posto. Vorrei fare il salto di categoria con questa squadra”

Lo Spezia Calcio Femminile è in fondo alla classifica del Girone A, con un gruppo molto giovane ma affidate ad alcune di esperienza: in questa squadra c’è Camilla Repetto, centrocampista classe ’93 e tre anni con le aquilotte.

Camilla cosa vuol dire essere una centrocampista?
«Secondo me essere centrocampista vuol dire aiutare la squadra, che è un ruolo di sacrificio sia in fase difensiva che offensiva. Sono di aiuto per le mie compagne».

Come hai iniziato la tua avventura nel calcio?
«Ho giocato coi maschi fino a 14 anni, poi sono stata all’Entella, sono stata in Liguria e in Toscana».

Qual è il tuo momento più bello?
«Quando ho vinto die Campionati Primavera con l’Entella e la Coppa Toscana con il Versilia».

Cosa ti ha portato a giocare a La Spezia?
«All’inizio per me era una scommessa, visto che loro avevano un bel progetto e cercavano ragazze che rappresentavano il territorio. Il primo anno mi sono trovata bene e quindi ho deciso di continuare in una società ambiziosa».

Siete purtroppo in fondo alla classifica: cosa è mancato in quest’inizio di campionato?
«Abbiamo cambiato dieci giocatrici, con ragazze che sono alla prima esperienza in un campionato come questo. Ci voleva un po’ di tempo per amalgamarci. Siamo in ripresa e ci toglieremo dall’ultimo posto».

Ti va di lanciare un messaggio alle tue compagne?
«Siamo un gruppo di ragazze serie e i risultati arriveranno: abbiamo una squadra affiatata, la vediamo giorno per giorno negli allenamenti. Siamo sulla buona strada».

Serie C ferma fino al 3 dicembre: giusta la decisione?
«Una decisione che ci potevamo aspettare, perché è normale bisogna sottostare ai decreti. Non siamo professioniste purtroppo, quindi era una scelta inevitabile».

Com’è il Girone A di Serie C?
«Un girone abbastanza equilibrato e i risultai delle prime giornate lo hanno dimostrato. Ci sono squadre che possono dire la loro e provare a salire. Non c’è un grande divario tra le rose di questo gruppo».

Come lo stai vedendo il calcio femminile in Liguria?
«In Liguria si potrebbe fare qualcosa di più: in Serie B non ci sono, in C noi, Campomorone e Genoa, con quest’ultima che ha l’appoggio del maschile. La Liguria ha sempre avuto qualche elemento di spicco, ma sono sempre le stesse. Abbiamo poca possibilità a livello territoriale».

Cosa ne penso del professionismo nel femminile dal 2022?
«Sarebbe dovuto avvenire prima: credo che sarebbe assurdo che giocatrici di Serie A non siano tutelate in questo senso. Spero si arrivi presto».

Com’è la tua vita extra calcistica?
«Sono un geometra, ho uno studio tecnico, e di giorno lavoro come libera professionista. Oltre al calcio pratico altri sport, cercandomi di tenermi in allenamento. Sono una ragazza semplice, che ha una sua vita e cerca di fare il meglio in tutti i settori».

Quali sono i tuoi futuri obiettivi?
«Vorrei allargare il mio studio, creare una famiglia e cercare di portare lo Spezia al salto in categoria».

Ti piacerebbe vedere un giorno la Spezia Calcio Femminile unirsi a quello maschile?
«Credo la società sta lavorando a questo proposito, e mi auguro si arrivi il più breve tempo possibile: ce lo meritiamo».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia l’ASD Spezia Calcio Femminile e Camilla Repetto per la disponibilità.

Photo Credit: Spezia CF

Antonio Cincotta, Fiorentina Femminile: “Farò attente valutazioni. La situazione pandemica ha delle ripercussioni psicologiche”

“E’ la nostra quarta trasferta consecutiva. Farò delle valutazioni fisiche assieme al mio staff sanitario”. Antonio Cincotta prepara la gara di Coppa Italia che le sue ragazze dovranno disputare contro il San Marino Academy. Alla formazione viola bastano una vittoria o un pareggio per superare il girone. Il tecnico non vuole cali di concentrazione: “è un momento delicato. Tutti questi test e controlli hanno un contraccolpo psicologico inevitabile sulle ragazze. Con tutti questi viaggi dobbiamo stare ancora più attenti a come ci muoviamo”, dice il tecnico lombardo al sito ufficiale viola.

“In queste ultime settimane abbiamo spinto molto tra campo e viaggi. Alcune calciatrici non sono al meglio e devono essere valutate. Non vogliamo esporci ad infortuni visto cosa ci aspetta più avanti”, prosegue l’allenatore gigliato. La Fiorentina Femminile, dopo la gara, vedrà partire diverse calciatrici pronte a rispondere agli impegni con le Nazionali. Al rientro, le viola sono attese dalla partita difficilissima contro il Milan di Maurizio Ganz, autentica rivelazione della stagione.

“Ci troviamo di fronte ad uno scenario unico in continua evoluzione – prosegue il coach gigliato – che crea problemi e preoccupazione. I cambiamenti effettuati sono frutto di scelte decise nel corso della settimana. Non abbiamo mai vissuto un periodo del genere”, conclude Cincotta.

La Roma vince 5-0, Tavagnacco fuori dalla Coppa Italia

Era una partita proibitiva, si sapeva, una montagna troppo alta da scalare per il Tavagnacco. L’appuntamento di Coppa Italia contro la Roma è stata l’opportunità di rimettere minuti nelle gambe dopo un mese senza partite. La categoria di differenza si è fatta sentire a livello fisico e tecnico. L’allenatrice Chiara Orlando si copre di più con un 4-4-2 iniziale che cerca di contenere le sortite offensive della Roma. In fase offensiva Blasoni prova ad alzare il suo raggio d’azione da trequartista, ma le opportunità sono poche perché le giallorosse approcciano subito bene alla gara e non concedono nulla.

Al 4’ primo brivido per le friulane sugli sviluppi di un corner, Thomas salta di testa e trova una deviazione con la sfera che finisce sul palo. La risposta delle gialloblù arriva al 7’. Bella ripartenza che costringe al fallo di mano Swaby. Sul calcio di punizione dal limite, il sinistro di Blasoni termina alto di poco. Le giallorosse iniziano a macinare gioco e il Tavagnacco soffre in un paio di circostanze. La difesa regge fino al 20’. La Roma viene baciata dalla fortuna quando Ohale arriva sul fondo e crossa, ma la traiettoria risulta beffarda e termina nell’angolino basso per lo 0-1. Tre minuti dopo le capitoline trovano il raddoppio con una grande azione che segna definitivamente la partita. Il lancio di Ohale spalanca il campo per Corelli che serve l’accorrente Hegerberg che con il mancino prende l’incrocio dei pali ed è 0-2. Alla mezz’ora arriva la terza rete giallorossa con un’altra verticalizzazione di Ohale, velo di Thomas e Giugliano a tu per tu con Beretta non fallisce. L’estremo difensore del Tavagnacco nega il poker qualche minuto più tardi a Thomas con due grandi interventi. A quel punto le giallorosse provano i colpi più difficili e il Tavagnacco pensa solo a non aumentare il passivo.
La ripresa si apre con un altro intervento prodigioso di Beretta con il piede sulla conclusione a botta sicura di Hegerberg. La quarta rete arriva al 62’ con un colpo di testa in tuffo di Bonfantini. Prima del fischio finale, arriva il quinto gol romano che porta la firma di Severini. Testa al campionato per il Tavagnacco, tra una settimana arriva il Chievo Verona.

TAVAGNACCO-ROMA 0-5
TAVAGNACCO
Beretta, Milan (60’ Kato), Martinelli, Veritti, Donda, Tuttino, Caneo (43’ Liuzzi), Grosso (69’ Dieude), Blasoni, Devoto (60’ Martinuzzi), Ferin
In panchina: Nicola, Pozzecco, Di Blas, Stella, Dimaggio
Allenatrice: Orlando
ROMA
Ceasar, Ohale, Swaby, Corrado, Soffia, Bernauer (83’ Alves da Silva), Giugliano (46’ Severini), Hegerberg (60’ Ciccotti), Bonfantini, Corelli (80’ Serturini), Thomas (60’ Landa)
In panchina: Baldi, Bartoli, Ciccotti, Lazaro Torres, Pettenuzzo
Allenatrice: Bavagnoli
Marcatori: al 20’ Ohale, 23’ Hegerberg, 30’ Giugliano, 62’ Bonfantini, 93’ Severini
Note: Arbitro: Marin (sezione Portogruaro), Ammoniti: nessuno, Recupero: 1’ e 3’

Credit Photo: Tavagnacco

D1 Arkema, il PSG schianta il Lione: primato in solitaria per le parigine

La D1 Arkema regala sempre grandi emozioni e sorprese a volontà. Un campionato di altissimo livello che sta regalando al panorama europeo delle grandi interpreti e delle grandi squadre, due su tutte Lione e PSG. I due club si stanno battagliando il titolo da diversi anni con le Leonesse che sono sempre uscite vincitrici dallo scontro, ma non questa volta. Il PSG conquista i tre punti contro il Lione e balza in solitaria al primo posto.

Vedere la squadra di Vasseur non come capolista fa un po’ strano, ma le parigine meritano ampiamente questo primato. Restando in scia delle avversarie, les Parisiens hanno aspettato fino all’ultimo un passo falso che è arrivato proprio contro di loro. Un solo goal di Marie Antoinette Katoto decide una delle partite più importanti ed affascinanti della stagione. Vedere il Parco dei Principi vuoto ha fatto male, ma lo spettacolo non è mancato in casa capitolina. Una partita impeccabile da parte di ogni giocatrice che ha dato tutto in campo. La grande fame di vittoria ha fatto si che le campionesse d’Europa siano state arginate nel migliore dei modi.

Assenza di brillantezza che ha condizionato la partita delle ospiti. Una brutta prestazione di Renard e compagne che si vedono interrompere un record di imbattibilità che durava da ben 79 incontri. La corazzata francese ha evidenziato grandi difficoltà a centrocampo con Kumagai e Majri particolarmente in difficoltà. Ora il gap con le avversarie è di solo un punto quindi è facilmente colmabile. Il rischio è che questa disfatta possa avere delle ripercussioni a livello psicologico, non solo in campionato. Tra pochi giorni inizierà il percorso in Women’s Champions League e c’è un trofeo da difendere.

Annalisa Mondino, Centallo: “Stop inevitabile, puntavamo ad una stagione di crescita”

Nell’Eccellenza piemontese una delle squadre che si stava ben comportando è sicuramente l’ASDG Centallo. La squadra cuneese presieduta da Stefano Pellissero, cara alle dirigenti, Antonella Bernello Chiara Sordello e Jessica Isaia, è guidata da Sonia Bertoloni affiancata da Gabriella Triolo. Nella rosa rossoblù, da due anni, gioca Annalisa Mondino, calciatrice originaria di Busca. Abbiamo raggiunto il terzino, classe ’93, per conoscere meglio la realtà piemontese.

Annalisa quali esperienze hai maturato prima di questa stagione?
Rispetto alla media ho iniziato molto tardi. Da piccola, infatti, facevo altri sport, come atletica e pallavolo, poi Luca Pavan, un mio concittadino, ha formato una squadra locale che partecipò ad un piccolo campionato di calcetto organizzato dalla associazione Papa Giovanni XXIII. Giocavamo contro i ragazzi, ma abbiamo fatto bellissime esperienze anche nel calcio a 7 femminile CSI.. Poi tornei dell’oratorio e altri tornei informali. Poi il passaggio al Musiello, prima nelle giovanili e poi in prima squadra in Serie D. Quando questa squadra si è sciolta, ho giocato 3 anni nella Saviglianese e, alla fine, due anni fa sono approdata qui”.

Come è andata la scorsa stagione per voi?
“La scorsa stagione è andata benissimo secondo me. Siamo partite molto svantaggiate sulla carta, squadra giovane, poca esperienza ed al primo anno, in più con ragazze che venivano da tanti contesti diversi. All’inizio abbiamo faticato molto ma dopo un po’ abbiamo iniziato a giocare bene, fino al pareggio con l’Area Calcio, squadra storica ed espertissima, poco prima del lockdown, che per noi è stata come una vittoria”.

Come avete vissuto la fase di stop della scorsa primavera?
“La fase di stop l’abbiamo vissuta come tutti quelli chi amano fare sport, e io davvero non posso farne a meno, è stata durissima. L’allenarsi da soli in casa credo sia stato complicato per tutti, anche dal punto di vista sociale. Infatti praticando uno sport di squadra il gruppo l’integrazione è fondamentale, allenarsi a casa non è stata sicuramente la stessa cosa. Personalmente aggiungo un po’ di rammarico perché stavamo iniziando a giocare bene e siamo state interrotte sul più bello“.

Ora siete nuovamente ferme, momento complicato vero?
Quest’anno la vivo in modo più rassegnato, visto che era stata annunciata l’arrivo della seconda ondata. Vista la situazione dei tracciamenti, contagi e isolamenti, credo sia meglio per le squadre dilettanti sospendere le gare, perché si andava in difficoltà a causa delle tante assenze, anche improvvise, sapute il giorno prima o il giorno stesso. Inoltre credo sia davvero necessario fare un piccolo sacrificio per cercare di fermare questo virus, e l’unico modo è proprio quello di ridurre i contatti. Il calcio non può fare a meno di contatti: contatto con il pallone, con i compagni, con le avversarie. Il calcio è contatto e relazione, due aspetti che in questo momento ci mettono a rischio. Credo che anche la società, sempre correttissima con noi rispetto alle norme, gli allenatori e le mie compagne siano d’accordo con questo”.

Che gruppo hai visto nei primi allenamenti?
L’ambizione quest’anno era quella di aumentare il livello dall’anno scorso. Volevamo maggiore continuità di risultati e fare bene in tutte le partite. In rosa sono arrivati nuovi innesti, che secondo me si sono inseriti benissimo. Già dai primi allenamenti si vedeva un gruppo unito e coeso, anche se è stato chiaro fin dal primo momento che non sarebbe stato semplice: già dalle prime settimane di preparazione infatti ci sono state via via persone in isolamento a causa di contatti personali o a scuola, finché la situazione non è degenerata”.

Come reputi il livello del vostro campionato di Eccellenza?
Il livello del calcio di Eccellenza secondo me non è altissimo. Va più che bene per chi come me vuole giocare principalmente per divertirsi, cosa che non è semplice fare in categorie superiori”.

Come sta crescendo il calcio femminile in Piemonte?
“Il calcio femminile sta prendendo un pochino di piede. Ho saputo ad esempio che era partito un gruppo di allenamento per bambine nella società principale della mia città, prima volta nella storia del Busca. Resta un processo lento che richiede prima di tutto sacrificio ed impegno da parte di chi lo pratica e chi lo segue, come allenatori e genitori. Per crescere i movimenti devono essere diffusi con positività e passione”.

Quale reputi il più bel ricordo legato al calcio?
Ho tantissimi ricordi legati al mondo del calcio, sicuramente una bellissima emozione era stata vincere l’allora Serie D con la Saviglianese. Con quella società ho trovato tante persone splendide e alcune rimangono ancora ora nella mia vita, questo è un ricordo che perdura nel tempo. La cosa piú bella del calcio sono proprio le persone che lo popolano: leali, sportive, amiche”

La Fifa cancella i Mondiali under 20 e under 17

Irene Lopez Madrid Cff Nazionale Spagnola
Irene Lopez Madrid Cff Nazionale Spagnola

La FIFA cancella i Mondiali di calcio femminile under 20 e under 17 a causa della pandemia. I Mondiali under 20 si dovevano disputare a Panama e Costa Rica mentre i Mondiali under 17 si dovevano giocare in India. Le nuove date erano state fissate dal 20 gennaio al 6 febbraio 2021 per il Mondiale under 20 e dal 17 febbraio al 7 marzo 2021 per il Mondiale under 17. Ma la FIFA ha notato l’impossibilità dello svolgimento anche perché mancano ancora alcune partite della qualificazione e il torneo si è sospeso. La Spagna aveva vinto il Mondiale under 17 nel 2018 ed era tra le favorite per il Mondiale under 20. Le altre qualificate erano la Germania, la Francia e l’Olanda in Europa, Corea del Sud, Corea del Nord, Giappone, Nuova Zelanda, Stati Uniti, Messico e i padroni di casa del Costa Rica e di Panama. Mancano le due squadre sudamericane e due del Centroamerica.
Nel Mondiale under 17 erano solo tre le squadre già qualificate: l’India, padrona di casa, la Corea del Nord e il Giappone, dovevano invece giocarsi le qualificazioni in America e Europa.
La generazione 2001 è stata la migliore della storia della Spagna e non avrà la possibilità di giocare il Mondiale under 20 del 2020, dato che il prossimo si giocherà nel 2022. Per il torneo del 2022, la FIFA farà giocare le ragazze dal 1° gennaio del 2002 al 31 dicembre 2006 così non potranno difendere il titolo di campione mondiale under 17 giocatrici del calibro di Eva Navarro, Cata Coll, Claudia Pina, Irene López e María Méndez.
Ecco alcune delle giocatrici che hanno vinto il Mondiale under 17 che non potranno disputare il Mondiale under 20:
Cata Coll (2001) è diventata titolare nel Barcellona dopo l’infortunio di Sandra Paños. L’anno scorso, un’ottima stagione al Siviglia. Ha giocato anche nel Mondiale under 20 dove ha vinto l’Argento.
Eva Navarro (2001): Tra le migliori giocatrici della Spagna. Milita nel Levante e già ha esordito nella Nazionale spagnola.
Claudia Pina (2001): Dopo un anno al Barcellona, è andata al Siviglia per avere più minuti, sta dimostrando qualità e goal.
Irene López (2001): La centrocampista è andata a giocare all’Espanyol nella passata stagione ma nello scorso mercato invernale è andata al Madrid CFF dove sta cercando la giusta continuità.
María Méndez (2001): La centrale difensiva è andata via dal Depor ed è andata a giocare per il Levante, dove già ha disputato tre partite, due come titolare.
Presto vi regaleremo alcuni nomi nuovi che invece disputeranno il Mondiale 2022. Che peccato che questa pandemia non ci possa mostrare il grande spettacolo del calcio femminile giovanile. Vinceremo questa pandemia, le ragazze vogliono sognare in grande.

Sandy Iannella, Pontedera: “Riusciremo a conquistare la salvezza”

Dopo un inizio di campionato difficile, il Pontedera sembra aver ingranato con la prima vittoria stagionale. Il successo è arrivato nell’ultimo turno nella trasferta a Bergamo contro l’Orobica. Ora le toscane devono macinare punti per agganciare la zona salvezza che dista a soli 3 punti. Sicuramente uno dei pilastri di questa squadra è Sandy Iannella, centrocampista dalla grande esperienza e che tanto ancora può dire. Fondamentale anche nel match di Coppa Italia contro il Sassuolo dove nel post partita è stata raggiunta dai microfoni di Bomber in Rosa.

“Il goal è una soddisfazione personale, ma sono molto contenta per come abbiamo giocato”, afferma l’ex Sassuolo. “Il nostro obiettivo è la salvezza, noi tutte le domeniche andiamo in campo per i tre punti”.

La livornese di nascita riprende anche la prestazione della scorsa settimana per elogiarla. “Con la partita scorsa abbiamo fatto dei passi in avanti con la vittoria e quindi proseguiamo su questa linea. Speriamo anche domenica prossima di fare la prestazione, perché domenica scorsa è venuta a mancare. Comunque penso che la salvezza la possiamo conquistare”.

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