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Fabio Ulderici, Chievo Women: “Le ragazze sono meravigliose, fino alla fine non mollano mai”

L’anticipo della 16a giornata di Serie B tra Chievo e Genoa è terminato con un 2-2 che può soddisfare entrambe. Forse più le Clivensi, perché hanno fatto una partita di corsa e sacrificio, e hanno dovuto anche rimontare due reti di svantaggio. Al termine del match, la giornalista della squadra Veronese ha intervistato l’allenatore Fabio Ulderici, che ha rilasciato le seguenti parole, pubblicate sui profili social del suo club.

Beh in realtà io ci credevo [al pareggio] perché so che questa squadra è una squadra con un cuore grande, e lo abbiamo dimostrato. Penso che sarebbe stato difficile per chiunque andando sotto 2-0 ad inizio secondo tempo, stare in gara, recuperare la partita e non abbattersi. Invece noi ce l’abbiamo fatta perché le ragazze sono meravigliose, fino alla fine non mollano mai, credono in quello che fanno, credono nella possibilità di raggiungere sempre il risultato perché sanno di poterlo fare, quindi sono veramente molto molto fiero di quello visto oggi. Perderla sarebbe stata veramente un grande peccato, perché non meritavamo assolutamente la sconfitta. Io penso che se c’è una squadra che ha fatto la partita per 90 minuti, quella siamo state noi. Ad un certo punto l’abbiamo fatta con cinque attaccanti, un trequartista e solo due difensori dietro per recuperare, e l’abbiamo fatto con personalità, con coraggio, con grande attenzione, con grande voglia di arrivare fino in fondo, e quindi sono molto fiero di quello che ho visto“.

Il Milan cancella il Sassuolo: Grimshaw, Domping e Staskova portano le diavole alle semifinali di Coppa Italia

Credit Photo: Marco Montrone - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Tutto semplice per il Milan, che accede alle semifinali di Coppa Italia grazie alle reti di Grimshow e Domping nel primo tempo, e la rete della neo entrata Staskova nella ripresa, chiudendo ancora la sfida per 3 reti a 0. Le rosso nere di Davide Corti al Vismara, hanno consolidato la buona prestazione già vista nella gara di andata al Ricci, contro le undici di Piovani, vincendo e dando segno di grandi capacità tecniche.

Gara che parte con le diavole in avanti, ed al 3′ le padrone di casa trovano il vantaggio: grande giocata di Soffia sulla sinistra, palla a Vigilucci che che appoggia a Grimshaw per l’1-0 rossonero. Le undici di Piovani cercano di portare palla, ma lo svantaggio ha bloccato l’entusiasmo iniziale, ed è ancora più facile per il Milan ad avere il dominio del gioco.

Al 14′ è Domping a mettere ancora nel sacco per il Milan: lancio dalle retrovie, irrompe bene la numero 99 rossonera che arriva a tu per tu con Kresche piazzando a rete per il 2-0.  Alla mezz’ora Vigilucci potrebbe chiudere la gara, ma il suo tiro termina sulla numero uno nero verde, per un nulla di fatto. Partita gestita dalle padrone di casa, senza troppi problemi, con i primi quaranta cinque minuti che scorrono via veloci.

La ripresa vede l’ingresso di Marinelli e Fusetti, per dare spazio alle seconde linee, e per risparmiare fiato al gruppo per il proseguo del Campionato. Gara che prosegue con lo stesso piglio della prima frazione: un Milan in avanti a fare la partita ed un Sassuolo che segue il match, ma con pochi stimoli per cercare di poter ribaltare il risultato finale. Anche il Sassuolo effettua i cambi: entrano Mella e Filangeri, senza alterare il modulo, che potrebbero riportare il match ad un livello più dinamico. Al 54′ è Marinelli ad avere l’occasione della rete: su calcio d’angolo di Arnadottir, colpo di testa che esce di poco a lato. Sul finale entrano anche Staskova ed Asllani per gli ultimi venti minuti di un match già scritto e chiuso. Un Sassuolo poco reattivo, in tutte e due le gare contro le diavole, cade ancora al 78′ dopo la chiusura a rete di Andrea Staskova, per un 3 a 0 pesantissimo che eguaglia il risultato dell’andata. Adesso vi sarà la sfida tra le due, anche in Campionato (Sabato al Ricci), e questa serata potrebbe lasciare il segno: dovrà essere bravo Piovani a resettare le sue ragazze per questo difficile impegno casalingo.

Con questa vittoria il Milan accede alle semifinali di Coppa Italia, in attesa di sapere la sua rivale, tra lo dello scontro Roma vs Napoli (andata 2 a 0 per le partenopee), per un obbiettivo importante che potrebbe essere l’unico della stagione.

Queste le formazioni scese in campo:

Milan femminile (4-3-3): Babb; Arnadottir, Mesjasz, Piga, Soffia; Grimshaw, Vigilucci, Rubio Avila; Dompig, Ijeh, Nadim. A.disp. Giuliani, Fusetti, Asllani, Dubcova, Mascarello, Staskova, Laurent, Guagni, Marinelli All. Davide Corti

Sassuolo (4-3-3): Kresche; Santoro, Passeri, Pleidrup, Philtjens; Pondini, Missipo, Simon; Monterubbiano, Tudisco, Sciabica. A.disp. Lonni, Mella, Sabatino, Durand, Prugna, Celland, Poje, Filangieri, Kullashi All. Gianpiero Piovani

Inter ko ai rigori: le viola interrompono il sogno Coppa Italia delle neroazzurre

Credit Photo: Bruno Fontanarosa - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Sconfitta amara per l’Inter Women che gioca, lotta e per quanto visto in campo avrebbe meritato la qualificazione alla semifinale della Coppa Italia. Fatali per le ragazze di Rita Guarino i tiri di rigore, dopo che le nerazzurre erano passate in vantaggio all’inizio dei tempi supplementari.

Primo tempo che inizia con la Fiorentina che spinge e gestisce il possesso del pallone e l’Inter che aspetta nella sua metà campo, pronta a sfruttare ogni possibile ripartenza. Nel primo quarto d’ora di gioco per non si registrano chiare occasioni da gol, ma al 14′ però Bonfantini si libera di Toniolo ed entra in area: l’attaccante nerazzurra finisce a terra, ma l’arbitro non fischia nulla. Sul contropiede Longo appoggia a Mijatovic, che apre il piatto destro da buonissima posizione ma non centra la porta di Cetinja. Nella seconda metà del primo tempo l’Inter cresce e si fa vedere dalle parti di Schroffenegger: prima Serturini prova un tiro dal limite dell’area che finisce largo, poi è il turno di Merlo e Csiszar, che però non impensieriscono il portiere viola. La più grande occasione del primo tempo arriva al 43′, con Cambiaghi che colpisce di testa su un corner perfetto di Magull: il grande riflesso di Schroffenegger salva la porta della Fiorentina.

Nella ripresa l’Inter torna in campo con grande combattività: le nerazzurre collezionano tre grandi occasioni nell’arco dei primi 5′, prima con Bonfantini e Serturini, poi con Alborghetti, che si vede negare il gol da un vero e proprio miracolo di Schroffenegger. L’Inter continua a spingere, la Fiorentina subisce il ritmo delle nerazzurre nella prima fase del secondo tempo: al 57′ però Junge Pedersen accusa un problema fisico e Rita Guarino è costretta a spendere il suo primo cambio, mandando in campo Milinkovic, al suo esordio assoluto con l’Inter. La neo entrata si presenta portando grande fisicità in mezzo al campo. Proprio sul suo piede capita l’occasione migliore del match per l’Inter: punizione di Magull, sponda di Cambiaghi e proprio la bosniaca da distanza ravvicinata non trova incredibilmente la porta della Fiorentina. Nel finale le due squadre si sbilanciano in avanti, alla ricerca del gol decisivo: prima Johannsdottir, poi Hammarlund vanno vicine alla rete con due colpi di testa, poi allo scadere Cambiaghi trova l’ennesima, grande parata di Schroffenegger, che manda la sfida ai supplementari.

I supplementari si aprono con l’Inter che prova a controllare il gioco alla ricerca del gol qualificazione: al 94′ però Guarino è costretta a spendere un altro cambio, con Pandini che prende il posto di Csiszar, acciaccata. Il primo tempo supplementare è caratterizzato da fasi di gioco confuse, in cui le due squadre faticano a manovrare a causa della grande stanchezza. Al 99′ però Cetinja e Tomter sono superlative su Hammarlund, vicinissima al gol sugli sviluppi di una punizione. Al 103′ l’Inter trova il meritatissimo vantaggio: Magull cerca Polli in profondità, l’attaccante perde palla, Parisi però non controlla e si fa rubare la sfera da Cambiaghi, che di sinistro batte Schroffenegger e porta meritatamente in vantaggio l’Inter. Nel secondo tempo supplementare la Fiorentina si sbilancia completamente in avanti, alla disperata ricerca del gol del pareggio. Gol che arriva al 110′, dopo una mischia furibonda in area nerazzurra sugli sviluppi di una punizione, risolta da Hammarlund che deposita il pallone in rete da pochi passi. Negli ultimi dieci minuti di gioco non succede più nulla: la sfida va così ai tiri di rigore.

Nella serie finale la Fiorentina non sbaglia mai, l’Inter trova gli errori di Polli e Thøgersen. Le nerazzurre vengono così eliminate dalla Coppa Italia, dopo una partita in cui avrebbero meritato un risultato decisamente migliore.

FIORENTINA-INTER 1-1 (5-3 D.C.R.)

Reti: 103′ Cambiaghi (I), 110′ Hammarlund (F).

Sequenza rigori: Polli (I) parato, Boquete (F) gol, Milinkovic (I) gol, Toniolo (F) gol, Thøgersen (I) fuori, Parisi (F) gol, Jelcic (I) gol, Bellucci (F) gol.

FIORENTINA (4-3-3): 1 Schroffenegger; 16 Erzen (27 Tucceri Cimini 106′), 14 Toniolo, 34 Agard, 44 Faerge; 4 Cinotti (8 Parisi 91′), 21 Severini (18 Johannsdottir 72′), 87 Boquete; 17 Janogy (10 Catena 46′), 7 Longo (9 Hammarlund 72′), 20 Mijatovic (11 Bellucci 80′). A disposizione: 24 Baldi, 55 Russo, 23 Georgieva. Coach: Sebastian De La Fuente.

INTER (4-3-3): 21 Cetinja; 25 Thøgersen, 55 Tomter, 19 Alborghetti (17 Fordos 91′), 13 Merlo; 23 Magull, 4 Junge Pedersen (24 Milinkovic 57′), 27 Csiszar (18 Pandini 94′); 15 Serturini (9 Polli 85′), 36 Cambiaghi (99 Jelcic 118′), 11 Bonfantini (14 Robustellini 85′). A disposizione: 12 Piazza, 7 Bugeja, 47 Fadda. Coach: Rita Guarino.

Coppa Italia Femminile: la Fiorentina è in semifinale

Credit Photo: Alessio Bonaccorsi - Photo Agency Calcio femminile italiano

Questo pomeriggio, alle ore 15:00, al Viola Park si è giocata la partita dei quarti di ritorno di Coppa Italia tra la Fiorentina e l’Inter.
La gara di andata, giocata a Milano, si era conclusa in completa parità con il risultato 2-2 per cui nel match odierno non è valsa la differenza gol.
Entrambe le squadre, hanno dimostrato con la loro prestazione in campo di avere come obiettivo far parte di una delle quattro semifinaliste.
Sono scese sul rettangolo verde combattive e con quell’agonismo tipico di chi sapeva di star giocando una partita di fondamentale importanza e che le avvicinava un passo di più alla Coppa Italia.
Già sulla carta complesso, il match si è verificato ugualmente difficile con insidie per entrambi gli schieramenti.

Non sono comunque mancate le occasioni per far bene, specie nella prima frazione nei tempi regolamentari. Boquete e Mijatovic si sono rese protagoniste di azioni da brivido che però non si sono tramutate nel gol del vantaggio.
Nel secondo tempo, invece, complice la tensione del gioco, la squadra del mister De La Fuente si è mostrata più permissiva con le avversarie che non sono comunque riuscite ad approfittarne come avrebbero dovuto.

Con i regolamentari terminati sullo 0-0 il gioco è andato avanti con i supplementari. L’Inter è qui riuscito a sbloccare il gioco con il gol di mancino di Michela Cambiaghi, bravissima a infilare la palla in rete sfiorando il palo.
La Fiorentina però è una squadra tenace, e solo sette minuti dopo, al 110′, Hammalund, da una mischia, ha trovato la rete riportando il risultato in parità.
Giunti all’1-1, i calci di rigore hanno decretato la prima semifinalista di giornata: la Fiorentina, complici gli strafalcioni di Polli e Thøgersen, sfiderà in semifinale chi vincerà tra Juventus e Sampdoria (partita che si giocherà domani pomeriggio ore 15:00).

Queste le formazioni in campo:

FIORENTINA (4-3-3): 1 Schroffenegger; 16 Erzen (27 Tucceri Cimini 106′), 14 Toniolo, 34 Agard, 44 Faerge; 4 Cinotti (8 Parisi 91′), 21 Severini (18 Johannsdottir 72′), 87 Boquete; 17 Janogy (10 Catena 46′), 7 Longo (9 Hammarlund 72′), 20 Mijatovic (11 Bellucci 80′).
A disposizione: 24 Baldi, 55 Russo, 23 Georgieva.
Coach: Sebastian De La Fuente.

INTER (4-3-3): 21 Cetinja; 25 Thøgersen, 55 Tomter, 19 Alborghetti (17 Fordos 91′), 13 Merlo; 23 Magull, 4 Junge Pedersen (24 Milinkovic 57′), 27 Csiszar (18 Pandini 94′); 15 Serturini (9 Polli 85′), 36 Cambiaghi (99 Jelcic 118′), 11 Bonfantini (14 Robustellini 85′).
A disposizione:12 Piazza, 7 Bugeja, 47 Fadda.
Coach: Rita Guarino.

Juventus Women vs Como: le modalità d’ingresso allo Stadio “La Marmora-Pozzo”

Credit photo: Paolo Comba- Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Domenica 11 febbraio 2024 le Juventus Women giocheranno la penultima gara casalinga di regular season ospitando a Biella il Como Women. L’appuntamento è fissato per le ore 18:00 al “La Marmora-Pozzo“.

Ecco, come sempre, le indicazioni per le modalità di accesso allo stadio.

COME FARE

Come sempre, anche per Juventus-Como i biglietti sono gratuiti e per ottenerli è sufficiente iscriversi a juventus.com e recarsi alla sezione “Biglietti”.

Si potranno prendere fino a 4 biglietti a testa, che verranno richiesti in formato cartaceo all’ingresso dello stadio.

SETTORE “OSPITI”

Si invitano i tifosi della squadra ospite a prenotare il biglietto – sempre attraverso il link che segue – nel settore a loro dedicato, vale a dire la “Tribuna Ospiti”.

“POZZO-LA MARMORA”, L’INDIRIZZO

Vi ricordiamo l’indirizzo dello stadio: Viale Macallé, 21.

Ac Milan protagonista alla conferenza di Harvard e Nottingham Forest sulla “Gender Equality”

La Head of Women’s Football Elisabet Spina ha parlato della visione e dell’impegno del Club nella promozione della parità di genere.

Da una parte, l’impegno costante di AC Milan nei confronti del proprio Settore Femminile, dalla Prima Squadra alle categorie giovanili. Dall’altra, quello della condivisione dei valori positivi dello sport e nella lotta a ogni forma di pregiudizio, come sintetizzato all’interno del Manifesto RespAct per equità sociale, uguaglianza e inclusività.

Per questo motivo il Club è stato invitato, nella figura della Head of Women’s Football Elisabet Spina, a partecipare settimana scorsa alla “The Weatherhead Center at Harvard University and the Nottingham Forest Conference on anti-racism and gender equality”, per parlare dell’evoluzione del calcio femminile nel contesto italiano ed europeo, della visione e dell’impegno di AC Milan nel contribuire attivamente alla sua crescita e delle opportunità offerte per la condivisione di valori come quello della parità di genere.

Nel corso del suo intervento, all’interno del panel “Professional Group on Elevating Women’s Football”, Spina ha dichiarato: “Come AC Milan, abbiamo la responsabilità di rappresentare nel miglior modo possibile i valori di un Club così storico. Ciò significa costruire un progetto credibile per le future generazioni e continuare a porci le giuste domande per crescere sempre di più in ogni aspetto. Siamo felici di partecipare a un evento come questo, che ci permette di veder riconosciuti a livello internazionale il nostro impegno e i nostri investimenti”.

Da sempre, al fianco di obiettivi prioritari come la competitività sportiva e il rafforzamento di un progetto che sia credibile e sostenibile nel tempo, il Settore Femminile rossonero è anche un veicolo efficace per la condivisione di determinati valori, come quello della gender equality.

AC Milan è stato il primo club italiano a versare i contributi alle proprie calciatrici sin dalla stagione 2018/19, ben prima dell’arrivo del professionismo – e quindi dell’obbligatorietà – nel 2022. Tra le iniziative realizzate in questo senso, la pubblicazione del Manifesto #WeAllAreFootball per mitigare la conflittualità di genere, che ha portato a interventi diretti sulle infrastrutture e sulla logistica, nonché l’organizzazione di incontri con psicologi ed educatori per stimolare un dialogo costruttivo e assicurare a tutte le tesserate e i tesserati un ambiente accogliente e sicuro, libero da qualsiasi bias di genere.

Le calciatrici della Prima Squadra Femminile, inoltre, sono da anni protagoniste anche di “Tutti i colori dello sport”, programma di incontri valoriali con studenti e studentesse delle scuole secondarie nazionali e internazionali. Attraverso i progetti del programma Sport for All di Fondazione Milan, la famiglia rossonera promuove inoltre l’accessibilità alla pratica sportiva e l’empowerment femminile di giovani ragazze in tutto il mondo, dal Kenya fino al Pakistan.

Il 2-0 del Sassuolo sul Napoli Femminile secondo i dati Panini Digital

Photo Credit: Marco Montrone - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Il Sassuolo ha ottenuto la seconda vittoria di fila, nonché la prima tra le mura amiche, grazie al 2-0 ottenuto contro il Napoli Femminile nella quindicesima giornata della Prima Fase di Serie A, grazie ai gol di Caroline Pleidrup e l’autorete della giocatrice partenopea Martina Di Bari.

Con l’aiuto di Panini Digital Soccer andiamo ad analizzare l’incontro.

Partiamo dall’IVS dove le ragazze di Gianpiero Piovani hanno ottenuto l’86%, contro il 14% della squadra di Biagio Seno, segno che le neroverdi hanno fatto gioco per tutti i novanta minuti. Ad appannaggio delle sassolesi ci sono il possesso palla, dove il pallone l’hanno posseduto per 30′:36″e il 60% mentre le partenopee l’hanno mantenuta per 20′:13″e il 40%, e nel numero di giocate utili, 124 (70%) a 52 (30%).

A livello difensivo il Napoli è avanti nella percentuale sulle palle recuperate temporanee (39,5%-21,9%), e in quelle giocate in zona area dagli avversari (110-28), mentre il Sassuolo è avanti sulle palle recuperate effettive (54,2%-46,2%), su fine azione avversaria (24%-14,4%) e nella protezione area (52,5%-44,4%).

Parlando di come hanno giocato le formazioni al “Ricci” di Sassuolo a livello offensivo, le neroverdi hanno avuto più pericolosità rispetto alle azzurre sulle palle giocate in zona area (110-28) e sulla percentuale di attacco alla porta (55,6%-47,5%). La squadra di Piovani ha tirato 18 volte, di cui 10 su azione e 11 giunti in area ospite; invece, le ragazze di Seno hanno concluso una sola volta e su calcio piazzato da dentro l’area di rigore.

Vediamo il flusso di gioco di Sassuolo e Napoli. Partiamo dalle neroverdi che hanno giocato 670 volte il pallone (65%), mentre ha effettuato 452 passaggi riusciti (75%): a fare più passaggi è stata Davina Philtjens che ha servito 80 palloni, e 18 li ha consegnati a Lana Clelland, ma il difensore belga ha visto ricevere 66 palloni, di questi 17 sono arrivate da Pleidrup.

Per quanto riguarda la squadra partenopea, esse hanno usato la sfera 363 volte (35%), e se la sono passata 153 volte (25%): è Martina Di Bari quella che ha fatto di più; infatti, ha passato 27 volte il pallone, di cui 10 sono stati dati a Miharu Kobayashi, la quale ha anche ricevuto 24 volte la palla, 10 sono di Doris Bačić.

A livello individuale Philtjens detiene il numero di palle giocate (112) e nelle giocate utili (22), Lana Clelland ha perso 35 palloni ma ha tirato ben 6 volte, Di Bari detiene anche il primato nelle palle recuperate (32).

Frosinone incantevole: Sgambato e Zorzetto piegano la Roma Calcio Femminile

Photo Credit: Pagina Facebook Frosinone Calcio Femminile
Il Frosinone vince anche contro la Roma e accede ai quarti di finale sfoderando una prestazione di pregevole fattura.
Le giallazzurre di mister Foglietta approcciano bene al match sfiorando il vantaggio nei minuti iniziali prima con Zorzetto dal cuore dell’area di rigore e poi con Sgambato con una conclusione smanacciata da Quinto. Il Frosinone crea gioco e occasioni da gol ma la Roma è cinica e passa in vantaggio con Verro che di testa svetta su un calcio d’angolo. Il Frosinone non abbassa la testa, anzi reagisce con decisione andando subito vicino al pareggio con Tata che a pochi metri dalla porta conclude a rete trovando l’opposizione di Quinto. Prima della fine della prima frazione le canarine trovano il gol del pareggio con Sgambato che si procura un calcio di rigore e spiazza l’estremo difensore della Roma.
Nella ripresa il Frosinone completa il sorpasso con una punizione velenosa di Sgambato dalla sinistra che si insacca sotto la traversa e fa 1-2. Il Frosinone non è sazio e dopo 10 minuti cala il tris grazie al gol di Zorzetto su assist di Bevilacqua. Le ragazze guidate da Foglietta amministrano e difendono l’ampio risultato concedendo alla Roma poche occasioni ma negli ultimi istanti del match arriva il gol della bandiera per il definitivo 3-2 siglato da Vergari su calcio di rigore.
ROMA CALCIO FEMMINILE: Quinto, Grassi, Pelekouda, Mileto (74’ Cascioli), Verro, Betti, Polverino (63’ Grossi), De Leonardis, Pallante (54’ Giacobbi), Bartosh (70’ G. Conti), Coppola (26’ Vergari). A disp: Vitaletti, Dal Lago, Peri, Grossi, Price, Cascioli. All: Felicella.
FROSINONE: Zuliani, Cacchioni, Bartolini, Stibel (68’ M. Conti), Silvi, Natali (80’ Zavarese), Makulova (89’ Palmieri), Bevilacqua, Sgambato (88’ Leone), Zorzetto, Tata (79’ Alborghetti). A disp: Mendolicchio, Palmieri, Rutigliano, Ruotolo. All: Foglietta.
MARCATRICI: 32’ Verro (RCF), 43’ e 60’ Sgambato (FRO), 72’ Zorzetto (FRO), 90’ Vergari (RCF, rigore).
AMMONITE: Grassi (RCF).

Il Lumezzane batte all’inglese il Südtirol, lumezzanesi ai quarti di Coppa Italia

Photo Credit: Roberto Antonini - FC Lumezzane

Il Lumezzane va ai quarti di finale di Coppa Italia di Serie C, superando agli ottavi il Südtirol col punteggio di 2-0.

La partita, che si è giocata al Centro Sportivo “Mario Rigamonti” di Brescia, viene decisa nella prima frazione di gioco. Le rossoblù mettono subito il piede sull’acceleratore quando Mariani, dopo appena un minuto dopo il fischio d’inizio, costringe Graus ad una bella parata, evitando così lo svantaggio sudtirolese. Ma il vantaggio arriva all’11’ ed è ancora Mariani a crear problemi a Graus con una mezza rovesciata, solo che stavolta la palla va in rete. Le valgobbine vogliono di più e al 41’ Graus non può nulla sulla conclusione di Redolfi che vale il 2-0.

Nel secondo tempo il Lumezzane gestisce il doppio vantaggio senza rischiare nulla per tutti i restanti quarantacinque minuti, in modo da entrare nelle prime otto squadre della Coppa che tornerà in scena il 1° maggio sfidando il Venezia FC vittorioso ai rigori sul Venezia 1985, ma adesso per la squadra allenata da Nicoletta Mazza c’è il campionato, sono in vetta al Girone A dopo quindici gare: a dare il via al loro ritorno sarà lo Spezia, che, all’andata, hanno avuto ragione sulle spezzine col risultato di 1-0.

LUMEZZANE: Meleddu, Barcella, Viscardi, Galbiati, Redolfi (77’ Ronca), Bianchi (83’ Forelli), Zappa (70’ Cattuzzo), Daleszczyk, Sule (55’ Merli), Mariani, Paris (61’ Muraro). A disp: Gilardi, Forelli, Valesi, Canobbio, Licari. All: Mazza.
SÜDTIROL: Graus, Mittermaier, Moio (51’ Bauer), Oberhuber, Ladstatter, Fischer (47’ Stockner), Prearo, Rieder (76’ Breitenberger), Bielak (83’ Cainelli), Sellemond (87’ Palla), Infantino. A disp: Fenzi. All: Castellaneta.
ARBITRO: Santinelli di Bergamo.
MARCATRICI: 11’ Mariani (LUM), 41’ Redolfi (LUM).

Inter: definitiva la firma di Marija Ana Milinković

C’è voluto poco più di due settimane ma finalmente è arrivata la conferma: Marija Ana Milinkovic è una nuova calciatrice neroazzurra! Il talentuoso difensore arriva dalla nazionale bosniaca, nonché dalla SFK 2000 di Sarajevo. A soli 19 anni compiuti può vantare una serie di traguardi già consolidati, tra i quali si trovano le innumerevoli presenze in competizioni di grande portata quali UEFA Women’s Euro e Women’s Champions League in maglia Erzegovina. Tra i palmarès non si possono non ricordare le due nomine consecutive come miglior profilo dell’anno della Premier League Femminile bosniaca.

La numero 7 aveva già segnalato con un post sui social il proprio trasferimento, salutando i tifosi che l’hanno sempre sostenuta ed acclamata durante tutto il percorso. Ora è stata la società milanese a rendere ufficiale l’ingaggio, (l’ennesimo di questa sessione invernale) valido fino al 30 giugno 2026.

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