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Christianna Kiamou, Cittadella Women: “Quest’anno abbiamo una rosa davvero forte, ma è ancora presto per parlare di aspettative”

Photo Credit: Christianna Kiamou

Il Cittadella Women si conferma la terza forza della Serie B imponendosi, nel quinto turno di campionato, in casa del Trento per 2-0. Un gruppo, quello guidato da Salvatore Colantuono, rinnovato in tutti i reparti, soprattutto a livello difensivo, dove c’è la presenza di Christianna Kiamou, difensore classe ’95 e, dopo le avventure in Orobica, Pomigliano e San Marino Academy, veste quest’anno la maglia granata. La nostra Redazione ha raggiunto Christianna per risponderci ad alcune domande.

Christianna cosa ti ha convinto a giocare a calcio?
«Questa decisione non è stata difficile da prendere perché la mia famiglia è sempre stata appassionata di calcio. Il mio interesse per il calcio è nato fin dalla mia tenera età poiché all’età di cinque anni ho iniziato a giocare a calcio in una squadra maschile».

In che modo ti sei appassionata al ruolo della difesa?
«Avendo giocato in tutti i ruoli, ho capito che questa posizione mi si addice perché è stata una parte del mio carattere sin dall’inizio».

Perché hai scelto di indossare quest’anno la maglia del Cittadella?
«Ciò che mi ha fatto scegliere Cittadella, tra le proposte che ho avuto, è stato un progetto presentatomi in estate, e che ritengo adatto agli obiettivi che mi sono prefissata individualmente come atleta».

Dopo le prime cinque gare il Cittadella è terzo. Ti aspettavi questa partenza?
«Ho creduto nella mia squadra perché quest’anno abbiamo una rosa davvero forte che sa lavorare bene negli allenamenti e con lo staff. Ma è ancora presto per parlare di aspettative e posizioni».

Nell’ultima partita la tua squadra ha battuto in trasferta il Trento per 2-0. Come sono arrivati questi tre punti?
«Abbiamo giocato a Trento in un campo che può essere considerato perfetto per qualsiasi giocatore di calcio ed è stata una partita dura. La nostra squadra è stata unita, abbiamo seguito la tattica illustrata dallo staff e abbiamo giocato una buona partita che ci ha permesso di ottenere tre punti».

Domenica ci sarà il San Marino Academy. Per te non sarà una gara come tutte le altre, dato che tu, fino, a pochi mesi fa, hai indossato la divisa delle titane.
«Il San Marino è davvero un’ottima squadra, l’hanno dimostrato l’anno scorso e continuano a dimostrarlo quest’anno. Per me ogni partita è uguale, non importa se si tratta della mia vecchia squadra e delle mie vecchie compagnie di squadra, non lascio che le mie emozioni mi ostacolino durante la partita. Auguro loro buona fortuna e dopo la partita si torna tutte amiche».

Come giudichi la Serie B di quest’anno dopo la fase iniziale del torneo?
«Penso che il livello della Serie B sia ogni anno più alto. Abbiamo visto l’anno scorso in coppa alcune squadre di B mettere in difficoltà i club di A, e questo dimostra quanto il livello sia sempre più alto».

Nella tua carriera c’è anche il Pomigliano, con cui hai centrato la promozione in Serie A. Pensi che quest’anno possa centrare un’altra salvezza?
«A Pomigliano abbiamo creato un gruppo fantastico, è iniziato dal presidente, coach Tesse, ed è stato proseguito da ogni singola giocatrice. Se continuano su questa linea, possono essere di nuovo competitive e ottenere un’altra salvezza, cosa che spero davvero».

Che impressioni hai sul calcio del nostro paese?
«In Italia la gente ama il calcio, ne ha passione. socialmente, il calcio femminile deve svilupparsi ulteriormente, certo, ma da due anni vedo grandi differenze. Ogni anno sempre più ragazze vengono coinvolte, sempre più persone cominciano a conoscere il calcio femminile. Anche dal primo anno in cui la federazione ha confermato il professionismo per la squadra della Serie A femminile, è facile vedere la differenza di livello dei campionati rispetto alle stagioni precedenti poiché quasi 45 squadre diverse si stanno giocando la Serie A».

Com’è la tua vita fuori dal campo?
«Fuori dal campo cerco di mantenermi concentrata in quanto posso essere propositiva. in questo modo faccio sempre un’analisi personale della mia partita e della successiva, così posso mantenermi motivata. Studio anche Sport Management e analizzo le partite e le squadre. Poi nel tempo libero, in termini di tranquilla personale, mi piace molto fare passeggiate, pause per il cappuccino, uscire con i miei amici e tenere la mente lontana dal calcio».

Quali sono gli obiettivi che vorresti ancora centrare in futuro?
«Vorrei migliorare il più possibile sia come atleta che come persona e continuare a lungo a gareggiare ad alto livello sempre con professionalità e serietà. Il mio obiettivo personale è aiutare e incentivare la diffusione e l’accettazione sociale del calcio femminile tra gli amatori dello sport in generale soprattutto in Grecia».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Cittadella Women e Christianna Kiamou per la disponibilità.

ENGLISH VERSION

The Cittadella Women confirms itself as the third force in Serie B, winning 2-0 at the home of Trento in the fifth round of the championship. A group, the one led by Salvatore Colantuono, renewed in all departments, especially at the defensive level, where there is the presence of Christianna Kiamou, defender born in 1995 and, after the adventures in Orobica, Pomigliano and San Marino Academy, dresses this year the grenade shirt. Our editorial team reached Christianna to answer some questions.

Christianna what convinced you to play football?
«This decision was not difficult to make as my family is entirely football. My interest in football so it  came from an early age as at the age of 5 I started playing football at an academy with boys».

How did you become passionate about the role of defense?
«Having played all positions in football since the beginning I settled on the fact that this position suits me as it has been a part of my character from the beginning».

Why did you choose to wear the Cittadella shirt this year?
«What made me choose cittadella among the proposals I had is a project that was presented to me in the summer that I consider to be suitable for the goals that I have set individually as an athlete».

After the first five matches, the Cittadella is third. Did you expect this departure?
«I believed in my team as the team this year has really good roster of players and works in trainings with the staff. But is still really early to speak about expectations and table positions».

In the last match your team beat Trento 2-0 away. How did these three points come about?
«We played in Trento in a field perfect for football and was a hard game. We had homogeneity as team , we followed the tactics that the staff told us and we played a good game and took three points».

On Sunday there will be the San Marino Academy. For you it will not be a race like any other, since you, until a few months ago, wore the uniform of the titans.
«San Marino is a really good team, we showed this last year and they continue showing it this year. For me every match is the same doesn’t matter if is my old team and my old teammates, I don’t let my emotions get in the way of me in the match. I wish them a good luck and after the match we are friends again».

How do you judge Serie B this year after the initial phase of the tournament?
«I think the level of Serie B is every year higher. We saw last year in coppa some Serie B teams made difficulties for clubs in Seria A and this is characteristic of the level being developed».

In your career there is also Pomigliano, with whom you have centered your promotion to Serie A. Do you think this year can achieve another salvation?

«In Pomigliano we had an amazing group, it started from the president coach Tesse and continued from every player that made this team. If they continue how they were and have good groups they can be competitive again and achieve another salvation, which I really hope for».

What are your impressions of our country’s football?
«In Italy people love football, they have passion for it. socially, women’s football must develop further, for sure, but for two years now I see big differences in the appeal in society. More and more girls get involved every year, more people learn about women’s football. Also from the first year that the federation announced the professional women’s football of Seria A is easy to see the huge difference in the leagues level according to previous seasons as almost forty-four different clubs are competing the Seria A».

How is your life off the pitch?
«Off the field I try to keep myself focus as I can be proactive in this manner I always do a personal analysis interns of my play and my next opponent match, so I can keep myself motivated . I also study sports management and analyzing matches and do analyzing for teams. Then I like spend time in terms of my personal relaxation as I love to have some walks, breaks for cappuccino, going out with my friends and keep my mind out of football».

What are the goals you would still like to achieve in the future?
«I would like to improve as much as I can both as an athlete and as a person and to continue for a long time to compete at a high level always with professionalism and seriousness. My personal goal is to help the social dissemination-acceptance of the sport of women’s football among the sports fans especially in Greece».

The editorial staff of Calcio Femminile Italiano would like to thank Cittadella Women and Christianna Kiamou for their availability.

Melissa Bellucci, Sassuolo: “La stagione non è iniziata al meglio, ma stiamo crescendo partita dopo partita”

Photo Credit: Marco Montrone

Il Sassuolo ha ottenuto, domenica, in casa contro l’Inter il secondo punto stagionale. La squadra di Piovani, seppur sia all’ultimo posto in Serie A, sembra abbia trovato gli equilibri giusti, in particolar modo da Melissa Bellucci, centrocampista classe ’01 che, dopo esperienze alla Juventus e all’Empoli, arriva quest’anno a Sassuolo. La nostra Redazione ha raggiunto Melissa, che vanta una presenza in Nazionale ottenuta un anno fa in amichevole contro l’Austria, per risponderci ad alcune domande.

Melissa cosa ha visto nel pallone da calcio?
«Ho iniziato a giocare a calcio da piccolina, a circa quattro anni insieme ai miei amici in piazza o al parco dietro casa. Mi divertivo molto e capii subito di essere anche capace; quindi, chiesi ai miei genitori di portarmi a fare un allenamento di prova con la squadra del mio paese, la FC Pedaso. Andai per provare ma sapevo già che non avrei più smesso».

Come hai scoperto di essere una calciatrice?
«Il pallone divenne quasi il mio migliore amico, in qualsiasi posto andavo lo portavo con me. In esso vidi come prima cosa il divertimento. Ora è diventato un lavoro, che ha richiesto e richiede tutt’ora sacrifici, impegno e perseveranza, ma prima di tutto rimane divertimento».

La tua carriera è legata a Jesina, Juventus ed Empoli. Che significato hanno avuto, per te, vestire queste maglie?
«Esatto, la mia carriera finora è legata a queste tre squadre ma prima ancora alla FC Pedaso, dove è iniziato tutto. Sono stati periodi di crescita calcistica e umana, in cui ho avuto la fortuna di conoscere persone fantastiche che mi hanno insegnato molto. Se dovessi descrivere con un aggettivo cosa ha significato per me ognuna di queste quattro maglie direi “divertimento”, “passione”, “orgoglio”, “gioia”».

Quest’anno sei al Sassuolo. Perché hai fatto questa scelta?
«Ho scelto il Sassuolo perché negli ultimi anni ha lavorato con l’obbiettivo di fare un buon campionato, puntando sulla crescita delle giovani. E poi per mister Piovani, che penso possa aiutarmi a crescere e migliorare in alcuni aspetti».

Il Sassuolo, per il momento, è in fondo alla classifica. Cosa sta mancando alla squadra per fare il salto di qualità?
«Si, la stagione non è iniziata al meglio per noi. Siamo un gruppo quasi completamente nuovo composto da ragazze provenienti da squadre diverse e anche da campionati diversi; perciò, all’inizio la difficoltà era riuscire a creare un senso di unità. Questo ha richiesto del tempo ma stiamo crescendo e migliorando tutte insieme partita dopo partita, quindi credo non manchi niente, dobbiamo solo continuare a lavorare come stiamo facendo, i punti arriveranno».

Domenica ci sarà la partita contro il Como. Quanto sarà importante questo match?
«È una partita importantissima per noi ma dobbiamo arrivarci con la giusta serenità, consapevoli di quello che vogliamo ottenere».

Che impressioni hai sulla Serie A dopo sette giornate?
«Il livello del campionato si è indubbiamente alzato. C’è molta più qualità e competizione tra le squadre, inoltre il nuovo format permette di giocare più partite e questo mi piace».

Tu hai fatto anche la trafila nella Nazionale, fino ad arrivare in quella maggiore. Ti piacerebbe ancora par parte del gruppo azzurro?
«Essere chiamata in Nazionale è sempre un piacere e un mio obiettivo è appunto quello di far parte del gruppo azzurro».

Restando in tema Italia, come valuti il girone in cui è stata inserita la Nazionale ai Mondiali del prossimo anno?
«Siamo capitate in un bel girone e giocheremo le nostre carte per arrivare più in fondo possibile».

Torniamo a te. Che persona sei fuori dal rettangolo di gioco?
«Fuori dal campo studio scienze motorie all’università San Raffaele. Mi piace e trovo le materie molto interessanti. Nel tempo libero però ovviamente amo anche rilassarmi con film e musica. Ora sto imparando a suonare la chitarra con l’aiuto della mia compagna di squadra Lia Lonni. Un altro aspetto importante della mia vita privata è il rapporto con la mia famiglia, che cerco di raggiungere nelle Marche appena mi è possibile, ad esempio quando ho qualche giorno libero dagli allenamenti. Mi mancano molto ma ho potuto contare sempre sul loro sostegno e spesso sulla loro presenza sugli spalti nelle partite importanti».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia l’US Sassuolo Calcio e Melissa Bellucci per la disponibilità.

Maria Marotta: l’arbitro di Sapri con Tiziana Trasciatti in campo per la semifinale di Coppa Libertadores

Continuano gli impegni della Coppa Libertadores, massima competizione di calcio femminile per club organizzata dalla CONMEBOL, per l’arbitro internazionale Maria Marotta.
Il direttore di gara, della sezione di Sapri, infatti, è stata designata, nei mesi scorsi, per arbitrare la manifestazione sudamericana che ha preso il via giovedì scorso e proseguirà fino al prossimo 28 ottobre. L’arbitro classe ’84 nei giorni scorsi era stata già designata come IV ufficiale di gara per il sentito match del gruppo B tra le uruguagie del Defensor Sporting e le argentine del Boca Junior vincenti dopo una gara combattuta ai rigori.
La Marotta poi ha diretto la sfida valida, sempre per il gruppo B, tra il Defensor Sporting e le brasiliane del Ferroviaria. In questa partita presente anche l’assistente arbitrale Tiziana Trasciatti della Sezione di Foligno.
Maria Marotta e Tiziana Trasciatti sono scese in campo poi per la semifinale della Coppa Libertadores femminile tra Deportivo Cali (Colombia) e Boca Junior (Argentina), in programma presso lo stadio Rodrigo Paz Delgado.
La Coppa Libertadores femminile si disputa a Quito in Ecuador, presso gli stadi Gonzalo Pozo Ripalda, Banco Guayaquil e Rodrigo Paz Delgado. In questa edizione partecipano 16 squadre, divise inizialmente in quattro gironi.

 

Elisa Carravetta, Como Women: “Se lavoriamo coi piedi per terra e a testa alta ci toglieremo grandi soddisfazioni”

Photo Credit: Fabrizio Brioschi

Il Como Women si sta avvicinando alla sfida di sabato col Sassuolo: obiettivo continuare a migliorare il percorso avuto nelle ultime gare e provare a centrare la seconda vittoria in Serie A. Per farlo servirà l’apporto delle attaccanti, anche da Elisa Carravetta, calciatrice del reparto offensivo classe ’02 e confermata per il secondo anno nella squadra allenata da Sebastian de la Fuente. La nostra Redazione ha raggiunto Elisa per fare con lei il punto della situazione sul campionato delle lariane a due turni dalla fine del girone d’andata.

Elisa perché hai deciso di rimanere al Como?
«Sicuramente l’ambiente che la società ci mette, un luogo dove si lavora bene e in tranquillità, dove molte compagne presenti con me sono rimaste, e poi perché, il fatto di aver vinto la Serie B lo scorso anno, mi piaceva giocare in Serie A».

Parlando della vittoria nel campionato cadetto ottenuto lo scorso anno, avresti pensato che la promozione sarebbe stata realtà?
«Assolutamente sì. Certo, alcuni risultati ci hanno favorito, ma ero convinta che questa squadra avrebbe vinto le ultime partite che ci rimanevano e ce lo siamo meritate».

Nelle prime sette partite sono arrivati quattro punti. Tutto questo è in linea con le tue aspettative?
«In campionato siam partite col botto perché abbiamo avuto la Juventus, ma sapevamo che ci sarebbero servite alcune partite per trovare il ritmo giusto in Serie A. Se continuiamo su questa strada i punti che abbiamo ora saranno di più».

Domenica il Como ha perso contro la Roma, ma ha ottenuto una prestazione. Secondo te, si poteva provare a ottenere contro le giallorosse almeno un pareggio?
«La Roma ha più qualità quest’anno, ma, in base a come stavamo gestendo la partita e di come ci siamo approcciate ad una grande squadra come le giallorosse, potevamo anche pareggiarla».

Tra pochi giorni c’è la sfida con il Sassuolo: in ballo ci sono punti importanti per la salvezza.
«Sappiamo che questa partita è molto importante, ma non è nemmeno la gara che stabilirà la classifica a fine anno. Il Sassuolo è una grande squadra e non merita di essere dov’è attualmente. Noi ci presenteremo mettendo in tavola tutte le nostre carte, giocando con la mentalità vincente, e cercare di portarsi a casa i tre punti».

Chi vincerà secondo te lo scudetto?
«Secondo me la Roma, perché esprime un calcio migliore, e fisicamente sono in gran forma».

Due turni fa hai affrontato l’Inter. Che sensazioni hai provato a giocare contro la tua ex squadra? Può essere l’anno buono delle nerazzurre?
«Per me è stata una partita come le altre, nonostante abbia giocato con l’Inter per tanto tempo. L’Inter sta facendo molto bene, però il campionato è lungo. Contro di loro hanno segnato con tre reti, e abbiamo giocato una gara ad armi pari».

Che effetto fa per te giocare in un campionato professionistico come la Serie A?
«Io ho fatto la Serie A due anni fa, ma è diverso rispetto a quello che c’è adesso, perché il livello della Serie A è molto alto. Il fatto di essere professioniste ci permette di avere un vantaggio in più e di avere molti stimoli in più. Abbiamo un grande supporto, sia da parte del pubblico che ci segue che nelle strutture che abbiamo a disposizione».

Cosa vorresti dire alle tue compagne del Como sia in vista della gara col Sassuolo che nei prossimi incontri che verranno?
«A loro dico che se lavoriamo bene e in questo ambiente che abbiamo creato, ma coi piedi per terra e a testa alta, ci toglieremo numerose soddisfazioni. Abbiamo delle giocatrici che ci possono dare una mano, perciò possiamo fare molto bene».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Como Women ed Elisa Carravetta per la disponibilità.

Federica Asperti, Lumezzane Women: “Società con voglia di crescere nel femminile. Classifica? Pensiamo partita dopo partita”

Photo Credit: FC Lumezzane Women

Il Lumezzane Women ha cominciato bene il suo percorso nel Girone B di Serie C, dato che le lumezzanesi sono al terzo posto ad un solo punto dalla vetta composta da Bologna e Meran Women. Un piazzamento confermato dal 4-0 ottenuto domenica scorsa contro il Centro Storico Lebowski: a dare una mano a portare a casa questa partita, seppur non sia riuscita a segnare, è stata Federica Asperti, attaccante classe ’93 ex Cortefranca e giunta quest’anno in terra valgobbina. La nostra Redazione ha raggiunto Federica, autrice in questo momento di cinque reti in sette partite, per risponderci ad alcune domande.

Federica perché hai scelto di andare quest’anno al Lumezzane?
«La società ha mostrato grande interesse e voglia di crescere nell’ambito femminile, e questo è importante. La presenza poi di un gruppo e di una guida che hanno già mostrato, in passato, coesione e voglia di raggiungere obiettivi di un certo peso è stata fondamentale».

Prima di parlare di questa stagione, facciamo un passo indietro e rivediamo il campionato che hai affrontato lo scorso anno al Cortefranca, dove ha chiuso al sesto posto in Serie B. Ti aspettavi una stagione così?
«Difficile poterlo dire per una squadra neopromossa. Penso che nessuno di noi si aspettasse un risultato di quel tipo, ma ognuno di noi ha fatto del suo meglio per far sì che accadesse».

Però, come ben sappiamo, quest’anno il Cortefranca non c’è più, dato che la società ha ceduto il titolo sportivo al Genoa. Ti dispiace che questa favola sia finita in questo modo?
«Ovviamente il rammarico c’è. Abbiamo lavorato duramente come squadra, e abbiamo dimostrato di poter dire la nostra, anche in un campionato più importante come quello di Serie B. La voglia di continuare a dimostrare il nostro valore c’era, e vedersi sfumare l’opportunità in questo modo a un passo dall’inizio della stagione ha lasciato l’amaro in bocca a tutte».

Torniamo al presente, dove il Lumezzane è per il momento terzo ad un passo dal primato. Secondo te è giusto questo risultato?
«Siamo ancora all’inizio del campionato, le squadre da incontrare sono ancora molte. Per il momento la classifica non è indicativa, pensiamo a fare bene partita dopo partita».

Il podio è stato confermato grazie alle quattro reti che il Lume ha messo a segno al Centro Storico Lebowski. Come è stata ottenuta questa vittoria?
«La vittoria è una vittoria comune, frutto dell’impegno e della voglia di fare del gruppo».

Domenica si andrà in casa del Vicenza, e sia per te che per la tua squadra sarà un importante esame di maturità.
«Per il momento sono abbastanza soddisfatta, siamo comunque all’inizio».

Purtroppo, in questo momento sta mancando, per infortunio, una pedina molto importante come Roberta Picchi, ma la squadra sembra stia reggendo a questa perdita.
«Sicuramente l’assenza di Roberta si sente, è un riferimento importante per tutta la squadra che sta comunque dimostrando il suo valore».

Tornando a te, tu hai già realizzato cinque marcature in sette gare. Sei comunque soddisfatta del tuo score?
«Sarà sicuramente una prova impegnativa, che ci darà indicazioni importanti per il nostro percorso. Come ogni partita la affronteremo dando il massimo».

Come giudichi il Girone B di Sere C dopo le prime partite di campionato?
«Per ora abbiamo incontrato squadre di calibro variabile, anche se, in ogni caso, a livello generale il campionato è diventato più competitivo».

Credi che il professionismo sia di aiuto al calcio femminile italiano?
«È un grande traguardo, penso che per le prossime generazioni sia molto importante».

Cosa vorresti dire alle tue compagne in vista della partita contro il Vicenza?
«Forza Lume!».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia la FC Lumezzane Women e Federica Asperti pe la disponibilità.

Serie A: domani si parte con Inter-Roma in chiaro, domenica big match con Juve-Fiorentina

Credit Photo: sito FIGC

Ottavo turno di Serie A alle porte per le 10 squadre inserite nel massimo torneo calcistico femminile italiano. Le cinque gare previste saranno spalmate tra sabato e domenica e visibili in diretta tutte su TimVision.
Si parte domani alle ore 14:30 con il primo anticipo tra Pomigliano e Milan. Le campane non giocheranno per la seconda gara interna di fila, dopo quella con la Fiorentina, al “Gobbato” ma dopo il match del “Menti” con le viola saranno di scena al “Comunale” di Palma Campania.
L’altro match del sabato, in contemporanea, vedrà in diretta su La7, poi, la gara tra Inter e Roma in programma allo stadio “Ernesto Breda”.
Domenica alle ore 12:30 la Juventus attenderà la Fiorentina al  “Juventus Training Center” seguita alle ore 14:30 al “Campo Sportiva Tre Campanili” di Bogliasco dall’incrocio tra Sampdora e Parma. Sempre alle 14:30 la sfida salvezza tra Como e Sassuolo allo stadio “Ferruccio Trabattoni”.

Classifica
Roma e Fiorentina 18, Inter 17, Juventus 14, Milan 12, Sampdoria 9, Como e Pomigliano 4, Parma 3, Sassuolo 2.

L’Alessandria vince e vola al primo posto nel girone A d’Eccellenza piemontese

Una partita che sembrava equilibrata e dal risultato incerto, si è rivelata un’ottima giornata per le Alessandrine che mettono a segno cinque gol e volano prime in classifica del girone A.

L’Alessandria già nei primi sette minuti mettono a segno due gol: ad aprire il match è Martina Luison che dai venticinque metri insacca con un rasoterra preciso e potente; dopo appena due minuti è Martina Biasotti a mettere a segno il secondo gol con una conclusione nell’angolino della porta non lasciando scampo al portiere che durante il match ha salvato più volte il passivo della propria squadra. Dopo il raddoppio le ragazze si adeguano al gioco lento delle avversarie e seppur mantenendo il possesso per l’intera durata del tempo non riescono più a spingersi oltre la difesa avversaria. Biasotti e Ravera sono le uniche che verso la fine del primo tempo creano pericolo, ma vengono bloccate solamente dalla risposta dell’estremo difensore ospite. All’intervallo le squadre vanno a riposo sul 2 a 0 per le grigie.

Nella ripresa, le grigie utilizzano lo stesso copione del primo tempo. Gol dopo 7 minuti di Luison, il suo tiro da fuori tocca prima il palo per poi finire in fondo alla rete. Biasotti replica con un gol di ottima fattura: corsa in solitaria, gran dribbling ai danni del portiere e poi pallone nella rete. Il 4 a 0 dura dieci minuti per poi diventare un tondo 5 a 0, infatti alla goleada si unisce Ravera che, ricevuto il pallone da Pironti, calcia da pochi passi trovando la rete. Mister Tosi butta nella mischia anche la Garavelli, al rientro dall’infortunio, che non aveva ancora trovato la gioia di calpestare il prato verde delle Ex Casermette. Il capitano rientra dopo l’intervento di Agosto con conseguente periodo di fisioterapia.

La gara termina dopo quattro minuti di recupero con alcuni tentativi del capitano, senza però trovare fortuna. 

TABELLINO

Acf Alessandria 5-0 Cit Turin LDE (2’ Luison, 5’ Biasotti, 48’ Luison, 50’ Biasotti, 73’ Ravera)

Formazioni:

Acf Alessandria: Fara, Palacios, Orazzo, Gallo, Ravera, Mensi, Luison, Lepre, Biasotti, De Lio; a disposizione: Dalerba, Garavelli, Bellò, Pironti, Tasca, Ghio, Begaglia. Allenatore: Gabriele Tosi

Cit Turin LDE: Gindri, Milone, Lo Presti, Ziliani, Varacalli, Carlomagno, Ksouri, Bucci, Morabito, Beye, Biolatto; A disposizione: Carlevaris, Severino, Brero, Manfrino. Allenatore: Fulvio Frisullo

Giorgia Bettineschi, Chievo Verona Women FM: “Potevamo fare di più nelle ultime tre partite, ma abbiamo ampio margine per recuperare”

Photo Credit: Federico Fenzi

Il Chievo Verona Women FM è uscito sconfitto dal derby di Verona contro l’Hellas per 1-0, e, nonostante questo ko, le clivensi si trovano al sesto posto della Serie B a cinque punti dal duo di testa composto da Lazio e Napoli. La squadra allenata da Giacomo Venturi può però contare su un elemento che, sebbene abbia una giovane età, mostra esperienza in campo. Stiamo parlando di Giorgia Bettineschi, portiere classe ’97 e, dopo aver giocato fino la scorsa stagione al Como, ha deciso quest’anno di vestire la maglia gialloblù. La nostra Redazione ha raggiunto Giorgia per risponderci ad alcune domande.

Giorgia cosa vuol dire per te giocare in porta?
«È difficile da spiegare, perché ha talmente tante sfaccettature questo ruolo che solo chi ha provato a stare in porta può capire. A me è bastato un allenamento per poi non uscire più da quella porta. Questo ruolo t’insegna a non mollare mai e a reagire. Devi essere sempre concentrata e pronta ad aiutare e dirigere le tue compagne. Giocare per me è ossigeno».

Come hai capito di avere la passione per il calcio?
«Diciamo che non l’ho dovuto capire, sin da piccolissima impazzivo quando vedevo un pallone. Basti pensare che già all’asilo organizzavo partite con i compagnetti».

Cosa ti ha portato quest’estate a vestire la divisa del Chievo Verona Women FM? Cosa ti ha colpito di quest’ambiente?
«È una società che ho sempre ammirato, per la storia ma soprattutto per la serietà e per l’idea di gioco. Quest’estate quando ho ricevuto la loro telefonata piena di entusiasmo non ho potuto dire di no. Ad oggi per come mi sto trovando posso dire con certezza che non avrei potuto fare scelta migliore. Mi hanno fatto sentire in famiglia sin dal primo giorno».

In queste prime cinque partite il Chievo è sesto con sette punti. Ti soddisfa questa partenza?
«In parte. Sicuramente potevamo fare di più, soprattutto nelle ultime tre partite. Abbiamo regalato qualche punticino qua e là, ma diciamo che essendo all’inizio abbiamo ampio margine per recuperare».

Parliamo del derby perso domenica contro l’Hellas. Cosa è mancato per ottenere un risultato positivo?
«Credo che sia mancata un po’ di lucidità sotto porta e forse anche un po’ di fortuna. Abbiamo gestito bene la partita, ma dobbiamo essere più ciniche».

Nel prossimo fine settimana il Chievo riceverà il Trento. Su cosa dovranno fare attenzione le tue compagne nei confronti dell’avversario che ospiterete?
«Dovremo fare attenzione a tutti perché non è più il Trento che abbiamo incontrato ad agosto. È una squadra sicuramente più organizzata e ci sarà da lottare per novanta minuti».

Che impressioni hai su questa Serie B dopo l’inizio di stagione?
«Mi sembra che ogni anno il livello si alzi sempre di più e sempre più squadre stiano crescendo sotto tutti i punti di vista. A differenza delle altre categorie, credo che sia il campionato più equilibrato».

Tu hai giocato fino lo scorso anno al Como, dove hai ottenuto due vittorie in C e in B. Pensi che possa centrare la permanenza in Serie A quest’anno?
«Non saprei, anche la Serie A ha alzato l’asticella e per di più con questo nuovo format tutto può succedere. Da neopromossa in queste prime partite ha sofferto, ma i tre punti conquistati di recente hanno dato sicuramente energia al gruppo».

Secondo te, il professionismo può far crescere il calcio femminile italiano?
«Diciamo che il professionismo imposto quest’anno favorisce in parte l’espansione. Sicuramente dà più visibilità alle squadre blasonate ma dall’altra parte sfavorisce le realtà minori. Questo è il primo anno e serve un po’ da test, ma in futuro spero che modifichino alcune cose. In primis portando il professionismo anche in Serie B».

Come sei fuori dal campo?
«Sono una ragazza che non ama stare con le mani in mano. La mia giornata inizia alle 6:30 di mattina e finisce alle 21:30 quando torno a casa dagli allenamenti».

Hai già qualche obiettivo che vorresti ancora centrare?
«Ho diversi obbiettivi in testa e spero che a fine anno si realizzino. Diciamo che però fino a maggio, i sogni li tengo nel cassetto, poi vedremo».

Hai un messaggio che vorresti dire alle tue compagne del Chievo in vista delle prossime gare?
«Vorrei dire alle mie compagne che è ora di prendere quel che ci meritiamo, per poi sorridere di nuovo INSIEME!».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Chievo Verona Women FM e Giorgia Bettineschi per la disponibilità.

Pareggia in casa il Venezia FC: 3-3 contro il Meran

Photo Credit: Pagina Facebook Venezia FC Femminile

La settima giornata di campionato finisce con un solo punto per le leonesse, nonostante i numerosi goal.

Il match casalingo contro il Merano ha visto una partita ad alta intensità che ha visto le padrone di casa vicine alla rete già dai primi minuti di gioco.

Dopo poco tempo però le leonesse rimango in dieci per un duro colpo subito da Airola: la squadra infatti deve attendere il cambio e purtroppo subisce la pressione avversaria. Già al 16′, dopo una serie di rimpalli in area di rigore, le Meran Girl riescono a trovare il vantaggio con Reiner, che trova il raddoppio con Sartori al 21′. Nonostante questo le ragazze del Venezia non di fanno scoraggiare e su assist di Cacciamali la Zuanti mette in rete il primo goal al 25′. Al 32′ le ragazze si portano più volte vicine al pareggio ma la difesa ospite riesce a bloccare i vari tentativi. Il primo tempo si chiude quindi in vantaggio per le avversarie.

Al 62′, una azione spettacolare porta finalmente al pareggio: Cacciamali serve un filtrante a Zuanti che dribla il portiere e sigla la sua doppietta. Il Venezia si porta poi in vantaggio con Barro all’85’. Nel recupero però una serie di rimpalli in arie di rigore e un gioco poco chiaro portano l’arbitro a ad assegnare un discusso calcio d’angolo alle ospiti che arrivano così al pareggio. La partita si chiude sul 3-3.

Marcatori: Reiner 16’, Sartori 21’, Zuanti 25’, Zuanti 62’, Barro 85’, Abler 93’
Venezia: Pinel, Zuanti, Verdaguer, Laaroussi (Govetto 54’), D’Avino, Airola (Sclavo 16’ – Quaglio 87’), Cacciamali (Salvi 87’), Barro, Carleschi, Piazza, Bonnin (Tuia 80’). A disposizione: Limardi, Mella, Milanese. Allenatore: Marino
Merano: Caser, Turrini (Margesin 52’), Vuerich, Barbacovi (Francesconi 72’), Tschoell, Abler, Pfostl, Peer (Zipperle 68’), Nischler, Sartori (Pisoni 52’), Reiner (Egger 83’). A disposizione: Valenti, Busetti, Pircher. Allenatore: Campolattano

L’Angelo Baiardo sorprende al derby, Pigati: “Unite anche nelle difficoltà”

Credit Photo: Ramella Fazzari

Tre punti importantissimi per l’Angelo Baiardo che, nel match valido per la settimana giornata del girone A di Serie C, raggiunge la terza vittoria della stagione e scavalca le avversarie dello Spezia per 2-1. Le padrone di casa non perdono occasione di segnare: Pigati si impone subito al ma le avversarie rispondono al minuto 88′ con il pareggio di Tata. Nel finale però il nuovo vantaggio di Lopez porta la squadra verso la vittoria.

Michela Pigati dopo il primo goal in neroverde a parlato ai canali del club ligure: “Abbiamo sofferto all’inizio del secondo tempo, ma siamo state brave a crederci fino alla fine e a portare a casa tre punti fondamentali per il nostro campionato. Sono felice per il mio primo goal con questa maglia e segnare in un derby è una sensazione davvero bella”.

Prossimo appuntamento previsto in casa del Freedom, allo stadio “Parco Della Gioventù” di Cuneo domenica 30 ottobre ore 14:30.

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