Nelle ore scorse il Venezia Calcio 1985, reduce dal successo interno nel derby per 5-1 contro il Portogruaro, ha reso noto tramite i suoi canali un nuovo rinforzo. Ufficializzato, infatti, l’arrivo del difensore classe ’98 Angela Wester. Lo stesso club veneto, inserito nel girone B di Serie C e che domenica tornerà in campo in trasferta contro il Meran Women, ha comunicato che la nuova oro-nero tedesca arriva dal campionato svedese ed è alla sua prima esperienza in Italia. La calciatrice, quindi, è già disposizione di mister Murru e sarà arruolabile per i prossimi match delle leonesse.
Il Pontedera può finalmente esultare: a Meda arriva la prima vittoria in campionato delle toscane
Il Pontedera ha cominciato la sua avventura nel Girone A di Serie C perdendo nelle prime cinque partite di campionato, e alla sesta è arrivato il primo punto stagionale, bloccando sul 3-3 l’Angelo Baiardo.
Domenica le pontederine hanno affrontato in trasferta il Real Meda e, in casa delle pantere, hanno conquistato la prima vittoria in campionato imponendosi, in rimonta, sulle bianconere per 2-1.
Eppure a sbloccare la partita sono state le padrone di casa, grazie alla rete messa a segno al 49′ da Toth che, su cross di Coda, segna il gol dell’1-0. Le granata non ci stanno e al 60′ Maroso serve in area Serena Ceci che batte Barzaghi e realizza il gol del pari. Dieci minuti arriva il definitivo sorpasso pontederino con Maffei sugli sviluppi di un calcio d’angolo.
In classifica il Pontedera inizia un pochino a respirare, visto che ora è sì terz’ultimo con quattro punti, ma inizia anche a vedere la zona salvezza che dista solo di tre lunghezze. Le toscane vorranno ancora fare bene nel prossimo turno, e, guarda caso, avranno di fronte l’Independiente Ivrea che, nella giornata appena passata, ha sconfitto la Pro Sesto per 2-1.
Lucchese: a segno Sabia e Fenili, termina in parità con la Solbiatese
Nel settimo turno del girone A di Serie C la Lucchese faceva visita all’Azalee Solbiatese. Una gara giocata su un campo pesante causa pioggia termina 2-2 con le ospiti due volte avanti rimontate dalle padroni di casa.
Il vantaggio della Lucchese arriva praticamente subito sugli sviluppi di un calcio d’angolo dove Sabia è la più lesta di tutte per battere il portiere di casa. La Solbiatese però reagisce subito trovando il pronto pari con Badiali al decimo di gioco: una gara combattuta con azioni da ambo le parti, con conclusioni poco precise e poca cattiveria negli ultimi metri, vede le due squadre tornare negli spogliatoi cosi sul parziale di 1-1.
Nella ripresa Fenili sfrutta al meglio un lancio lungo, dal cerchio di centrocampo che scavalca la difesa, marcando il nuovo vantaggio ospite a inizio frazione. Dopo un legno per le toscane giunge il nuovo pari con un autorete di Lehmnann che mette nella sua porta un cross proveniente dalla sinistra non trovando il tempo giusto con il pallone.
Azalee Solbiatese 2 Lucchese 2
Reti: 2’ pt Sabia, 10’pt Badiali, 2’ st Fenili, 25’ st (aut.) Lehmnann.
AZALEE SOLBIATESE: Mazzon, Maschio, Berlato (44’ st Diefentjarler), Barbini, Badiali (9’ st Petruzzi), Coppola (32’ st Magatti), Crestan, Brazzarola, Pozzi, Marchiori, Vischi. (A disp.: Planca, Ferraro, Meazza, Pellegrinelli). All. Marcisch.
LUCCHESE: Abraini, Campagni, Piccini, Lehmann, E. Orsi, Laface, Sabia, Suvet, Fenili, Bengasi, Cotrer (31’ st Fricano). (Ad sip.: Hourigan, Catalano, Migliavacca, Moriconi, Naravi, Nellini, I. Orsi, Rokicka). All. Carruezzo.
Arbitro: Di Benedetto di Novi Ligure.
Palermo: riscatto rosanero sul campo di Ferentino. Il club palermitano sale a quota 15 in classifica
Le rosanero conquistano altri tre punti d’oro a Frosinone, dove domenica scorsa hanno incontrato la squadra di Fabio Crecco, battendola 1-0. Il club rosanero si riscatta dopo la sconfitta subita in casa nella sesta giornata di campionato.
Sin dalle battute iniziali le palermitane sembrano essere abbastanza determinate, Giada Ribellino va a segno al 5’, assist di Maria Chiara Dragotto, che dopo aver ricevuto la palla a metà campo, salta l’avversario, portando avanti la palla per alcuni metri, servendo al centro dell’area Ribellino che con un bel piazzato batte Francesca Guidobaldi in uscita. È un susseguirsi di azioni, che comportano due calci di punizione nell’arco di pochi minuti, spediti però al lato della porta. Al 20’ Marta Collovà cerca il raddoppio, ma Guidobaldi questa volta si fa trovare pronta. Al 22’ una bella occasione per le gialloblu, ottima ripartenza di Meredit Belrose che filtra per Sveva Rutigliano, ma recupera in tempo Giuliana Falzone. Riparte al 24’ il Palermo di Licciardi con Valentina Purpura dal vertice destro che conquista l’angolo, azione però successivamente ammortizzata dalle ciociare. Al 28’ ci riprova Sabrina Geraci con scarso successo. Il primo tempo si conclude con un altro tiro delle rosanero, che finisce però tra le mani del portiere gialloblu.
Nella ripresa si avverte nervosismo da entrambe le compagini, secondo tempo molto combattuto, ma il Palermo è riuscito a difendere il vantaggio fino alla fine della partita.
Questa vittoria ha permesso alle rosanero di salire a quota 15 in classifica, a pari merito con Chieti Femminile, Vis Mediterranea e Roma Calcio Femminile, tutte al quarto posto.
La squadra adesso si prepara per l’impegno casalingo che si terrà domenica 30 alle ore 13:00 nella quale sfideranno il Crotone Femminile.
La Juventus strappa con carattere un prezioso punto con l’Olympique Lione: “un 1 a 1 che vale come una vittoria”
Un palcoscenico di prestigio all’ Allianz Stadium, per gli oltre settemila spettatori presenti, per la seconda giornata del Gruppo C della UEFA Champions League 2022 tra la Juventus e l’ Olympique Lione.
Le ragazze di Montemurro affrontano le campionesse in carica d’Europa del Lion. La Juventus Women nel debutto in Champions ha battuto per 2-0 in Svizzera lo Zurigo, issandosi momentaneamente al primo posto del girone, a pari merito con l’Arsenal.
L’ Olympique Lione è la squadra che negli ultimi due anni ha eliminato le piemontesi: l’anno scorso ai quarti di finale, l’anno precedente ai sedicesimi (non era ancora presente il format a gironi per la Champions League femminile). Resta ancora nelle menti dei tifosi bianconeri l’andata dei quarti dell’anno scorso, giocata proprio allo Stadium e vinta 2-1 in rimonta dalle bianconere; le francesi al ritorno furono poi in grado di ribaltare il risultato vincendo 3-1 e qualificandosi per la loro dodicesima semifinale di Champions.
Juventus che arriva dalla prima sconfitta stagionale in campionato, avendo perso 4-3 il big match contro il Milan di Ganz, sabato scorso, ma le bianconere rispetto alla partita di domenica recuperano Bonansea in avanti e sopra tutto tra i pali Peyraud-Magnin.
Un 4-4-3 che Montemurro propone contro lo speculare modulo di Bompastor, che però ha tra le Indisponibili: Hegerberg, Mbock, Carpenter, Marozsan, Macario; per una sfida di altissimo livello. Primi quindici minuti, come predetto dal tecnico bianconero “di fuoco”, con le padrone di casa sulla difensiva e con le ospiti con una ottima propensione in avanti. Le campionesse d’Italia affrontano questo match con troppo timore, a tratti in affanno, lasciando alle francesi troppo campo e gioco con il portiere Juventino costretta a fare i miracoli, ma è la centrocampista Horan dopo appena diciassette minuti a portare in vantaggio il Lione. Un primo tempo che regala poco in termini d’ attacco per le padrone di casa che si limitano più a gestire palla che a provare ad impensierire il Lione. Sul finale di tempo le padrone di casa non fruttano, con Beerensteyn, l’ottima possibilità alla finalizzazione a rete e lasciano il terreno di gioco in svantaggio di un gol.
Ripresa che vede la Juventus entrare con ben altro piglio: più sicure di se e più partecipi a cercare, come squadra, a proiettarsi in area avversaria. Aggressione che porta i suoi frutti e grazie alla cavalcata in fascia di Barbara Bonansea, che imbuca una sfera raso terra, ed alla complicità di una giocatrice avversaria (M. Malard) la palla s’infila in porta per l’ 1 a 1. Gara che si ravviva, con scambi di fronte veloci e dinamici, le ospiti sempre molto pronte e ben posizionate a sfruttare ogni spazio concesso cercano di riprendere in mano una gara che sembrava già chiusa, la Juve dopo la rete del pareggio trova coraggio e si porta in avanti con pericolosità. Montemurro effettua i cambi e porta più fluidità al gioco cercando di mantenere campo e risultato, Bompastor risponde ma il tempo è tiranno e tra i due non resta che la stretta di mano ai tre fischi dell’arbitro: che porta il primo punto alle francesi ed il 4 per la Juventus che alla vigilia avrebbe firmato per questo risultato.
Un prezioso punto che vale come una vittoria, per come si era messa in avvio di gara la partita, ma che le padrone di casa potevano anche vincere poichè le sue avversarie nella ripresa sono state meno precise ed hanno concesso spazio alle bianconere. La qualificazione è ancora lunga ma questo avvio delle Campionesse d’Italia in Champions League è sicuramente molto positivo.
Napoli Femminile: le azzurre e l’iniziativa “Gesti di classe” contro la violenza sulle donne
Nobili gesti stanno accompagnando in queste ultime settimane le azzurre, dal “Bosco in rosa” per i diritti delle donne fino agli incontri con i giovani studenti nelle scuole per promuovere il calcio femminile cercando di abbattere ogni forma di pregiudizio arrivando all’iniziativa “Gesti di classe”. Si tratta di un progetto del Comune di Città di San Giorgio a Cremano, guidato dal Sindaco Giorgio Zinno, al quale Napoli Femminile ha deciso di sostenere in vista del 25 novembre, Giornata Mondiale contro la Violenza sulla Donne. Come da intuizione dell’assessore alle Pari Opportunità, Simona D’Agostino, il programma degli eventi (a partire dalla giornata del 24 ottobre) sarà particolarmente ricco. Iniziando dalle scuole secondarie di I grado dove le calciatrici azzurre si recheranno nel territorio di San Giorgio a Cremano, come avvenuto in mattinata presso le scuole Dorso e Marconi (con protagoniste Melissa Toomey e Aurora De Sanctis) per incontrare gli studenti e dar vita con loro ad una challange sui social dall’hashtag particolarmente emblematico: #gestidiclasse.
L’iniziativa non si esaurirà nel mese di ottobre ma proseguirà anche nel mese successivo, con la presenza degli studenti allo stadio Piccolo di Cercola in occasione della sfida Napoli Femminile-Brescia del 20 novembre e poi, l’indomani, il 21 novembre, allo stadio Paudice di San Giorgio a Cremano andrà in scena una manifestazione calcistica, alla quale prenderanno parte le giovani studentesse che si saranno prenotate insieme alla formazione Under 12 del Napoli Femminile.
Il Derby ligure del “Morgavi” va alla neopromossa U.S.D. Angelo Baiardo: le spezzine perdono 2-1 a Genova
Il primo e inedito derby ligure di serie C tra U.S.D. Angelo Baiardo e Spezia Calcio Femminile va alle padroni di casa, vittoriose sulle aquilotte 2-1 grazie alle reti dell’ex genoana Michela Pigati e di Ilaria Lopez. Nonostante la maggior percentuale di possesso palla e la supremazia territoriale mantenuta anche dopo essere rimaste in dieci nel primo tempo, le bianconere non sono riuscite a capitalizzare al meglio le occasioni avute. Il goal del pareggio di Rossella Tata è infatti stata solo una magra e momentanea consolazione per una squadra che avrebbe potuto aspirare a qualcosa di più, specialmente dopo l’ultima vittoria contro l’Azalee Solbiatese.
Al termine della sfida del “Morgavi” di Genova è dunque un operaio e fiero Baiardo, meritevole di questo incredibile risultato che gli ha permesso di superare in classifica le rivali che, però, hanno giocato una partita in meno. Una volta leccate le ferite, le spezzine dovranno dare ulteriore prova di grande maturità, rialzando la testa e puntando ai tre punti casalinghi contro il Pavia Academy 1911. Contro le lombarde, attualmente terza forza del campionato, non sarà di certo una sfida facile, ma è proprio in big match del genere che il grande potenziale dello Spezia potrà tornare a brillare.
Lucia Pastrenge, Como Women: “Ho scelto di restare qui per vedere cosa potevamo dire in Serie A. Sassuolo? Sfida fondamentale”
Il Como Women sta confermando la sua crescita in Serie A e, nonostante abbia perso domenica contro la Roma, abbiamo avuto la prova che le ragazze allenate da Sebastian de la Fuente possono avere il potenziale per provare a rimanere nella massima serie. Per farlo serve l’aiuto di tutte, in particolar modo a chi conosce bene l’ambiente che ha permesso alle lariane di centrare, lo scorso anno, la vittoria in Serie B. Tra queste vi è Lucia Pastrenge, classe ’02 e indossa la maglia biancazzurra per la seconda stagione di fila. La nostra Redazione ha raggiunto Lucia, che tra l’altro abbiamo avuto il piacere di intervistarla poche settimane dopo il successo nel campionato cadetto, per fare il punto della situazione sulla prima parte di campionato disputata dalle comasche.
Lucia perché hai deciso di restare al Como?
«Prima di tutto ringrazio il direttore Miro Keci, il mister Sebastian de la Fuente e tutta la società per avermi voluta anche quest’anno. Diciamo che ho deciso di rimanere per continuare un po’ quello che era il percorso che avevamo iniziato insieme con la conquista della Serie B, e vedere che cosa il Como “poteva dire” in questa Seria A, e non potevo fare scelta migliore, perché ogni giorno sento di migliorarmi, e poi in un ambiente come Como tutto è più bello».
Che differenze hai notato tra la Serie A e la Serie B?
«Sicuramente l’alta intensità è una differenza che ho riscontrato, e, inoltre, la velocità del pensiero con cui devi giocare».
Parliamo di quest’anno, dove il Como ha ottenuto quattro punti in sette turni di campionato. Bilancio in linea con le tue aspettative di inizio stagione?
«Diciamo che questo Como deve ancora crescere, e sicuramente raggiungeremo ancora tanti punti molto più avanti. Ci sono volute quattro-cinque partite di rodaggio che ci hanno fatto capire il valore e l’alto livello di questo campionato».
Domenica scorsa il Como ha perso in casa con la Roma, ma comunque avete retto contro un’avversaria di alto livello. Secondo te, si doveva osare di più?
«Contro la Roma è stata una partita difficile, molto fisica, abbiamo fatto quello che il mister ci ha chiesto e abbiamo tenuto tenta per più di sessanta minuti: da questo dobbiamo ripartire per le prossime domeniche, ovviamente c’è margine di miglioramento e non ci accontentiamo».
Tra pochi giorni tu e le tue compagne affronterete il Sassuolo. Che valenza avrà questa sfida?
«La sfida con il Sassuolo è fondamentale, perché avremo davanti una squadra molto forte, e che sicuramente non si merita quel posto in classifica: infatti, l’anno scorso ha fatto un ottimo campionato. Cercheremo di portare a casa i tre punti ed imporre il nostro gioco».
Come giudichi la Serie A a due giornate dalla fine del girone d’andata?
«La Seria A è un campionato molto tattico e fisico. Il livello è altissimo, e ogni partita è una battaglia, dove niente viene dato per scontato».
Affrontiamo per un istante la formula che ha adottato quest’anno la Serie A, con l’introduzione della poule scudetto e della poule salvezza. Ti piace questo format?
«È un format molto interessante: a fine campionato si potranno tirare le somme, e capire meglio se sarà stata una buona idea oppure no».
Due turni fa hai affrontato l’Inter. Che sensazioni hai avuto sfidando la tua ex squadra? Dove arriveranno le nerazzurre di Guarino in questo campionato?
«Affrontare l’Inter è stato molto emozionante: avendo vissuto tutto il mio percorso delle giovanili li è sempre molto particolare incontrare questa grande squadra. Sono sicura che l’Inter arriverà davvero in alto, e un posto in Champions credo che se lo meriterebbe».
Quanto può dare il professionismo al calcio femminile italiano?
«Il professionismo è stato un grande trampolino di lancio, sicuramente ha dato molto visibilità al calcio femminile italiano e una grande mano allo sviluppo del movimento: è solo l’inizio».
Cosa vorresti dire al Como in vista del match contro il Sassuolo?
«Vorrei dire di mettere in campo tutto quello che abbiamo, di imporre il nostro gioco e di combattere tutte insieme su ogni pallone».
La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Como Women e Lucia Pastrenge per la disponibilità.
Nazionale U17 Femminile: a novembre doppia amichevole con la Danimarca per le Azzurrine
Dopo aver conquistato la permanenza nella Lega A del Campionato Europeo di categoria avendo chiuso al terzo posto il girone della prima fase di qualificazione disputato a inizio ottobre in Romagna, la Nazionale Under 17 Femminile di Jacopo Leandri torna in campo per affrontare in una doppia gara amichevole la Danimarca.
La prima gara si disputerà giovedì 10 novembre (ore 15) al Centro Federale Territoriale di San Giuliano Terme (PI), mentre il secondo match è in programma domenica 13 novembre (ore 14) presso il Centro di Preparazione Olimpica di Tirrenia. Sono quattro i precedenti tra le Nazionali Under 17 Femminili di Italia e Danimarca, con le Azzurrine uscite sconfitte tre volte dopo l’unico successo nel primo confronto dell’ottobre 2013.
Portogruaro: le granata di mister Maggio cedono al Venezia 1985
Nel settimo turno del girone B di Serie C il Portogruaro cede al Venezia Femminile 1985: al Nereo Rocco di Marcon termina, infatti, per 5-1 per le locali.
Partono meglio le padroni di casa che mettono in difficoltà le ragazze di mister Maggio che tengono però fino alla mezzora. Al 31′ arriva il vantaggio con Conventi che dal limite dell’area non lascia scampo a Papandrea.
Dopo tre minuti però il Portogruaro trova la via del pari dal dischetto per un fallo concesso dell’estremo difensore avversario. Battaiotto dagli undici metri non sbaglia siglando cosi il momentaneo 1-1. Fallisce la massima penalità invece il Venezia che vede Tasso calciare centralmente agevolando l’intervento di Papandrea.
Nella ripresa al 3′ Conventi trova la personale doppietta riportando avanti l’undici di coach Murru che trovano il tris al quarto d’ora con Canciello che con un tocco morbido sigla il 3-1. Alla mezzora la quarta rete con una punizione dalla distanza di Gastaldin mentre a chiudere il match a dieci dal termine è Longato che fissa il risultato sul 5-1 finale.















